Quando mamma non c’è, Andy e Teresa scopano
di
AndyZz
genere
dominazione
Dopo quella serata al parchino, tra tutti noi il legame si rafforzò e spesso finivamo a scopare tra di noi.
Una sera io eTeresa avevamo pianificato di scopare dato che i miei non c’erano è così ci incontrammo da me alle 8:30 di sera.
Quando arrivo quasi gli saltavo addosso: si era fatta due codine alte, che la rendevano molto sexy. Aveva un top aderente ed era senza reggiseno, perciò si intravedevano i capezzoli e aveva degli shorts di jeans neri che dietro le scoprivano il culo e gli davano una forma fantastica.
La feci accomodare sul divano e parlammo del più e del meno e dopo 10 minuti cenammo. La cena la preparai io che faccio l’alberghiero e a lei piacque.
Dopo cena guardiamo “50 sfumature di grigio”. Tra una scena di sesso e l’altra ci eccitiamo entrambi ed io comincio ad accarezzargli la gamba. Lei mi lascia fare è così io salgo, fino ad arrivare alla zia dei suoi jeans. A quel punto però mi sorprese quando disse: “aspetta, voglio essere dominata è trattata da cagna” e io risposi “certo, ti tratterò proprio da puttana e ti smonterò la fica tere”. Non avevo capito che però lei intendeva “cagna” nel vero senso della parola. Mi disse che avrebbe voluto che gli mettessi il collare del mio cane è così feci. A quel punto le tolsi il top e fuoriuscirono le sue fettine piccole, ma carine. Gli leccai i capezzoli e gli continuavo a dire “sei proprio una cagna, morta di cazzo”. Le abbassai poi i jeans e le mutande erano bagnatissime. Tolsi anche quelle e le ficcai tre dita dentro. Lei alzo il bacino dal divano e urlo tantissimo. Poi glie la leccai mentre con due dita le sfregavo il clitoride e così dopo 10 minuti che stava per venire mi fermai, lasciandola sul più bello.” Vaffanulo brutto stronzo, stavo per squirtare” mi disse con aria disperata. Adesso toccava a lei “fotti la bocca a questa cagna!” Mi ordinò e io la presi per le treccine e con il cazzo in tiro gli ficcai la bocca, arrivandole fino in gola. La scopai così per 5/10 minuti e lei continuava a lacrimare ed intorno alla bocca era piena di saliva. La saliva era caduta anche per terra così la presi per il collare e la tirai giù dal divano facendola finire a terra sulla sua saliva, sulla quale si rotolo con la lingua di fuori come una cagna. Le ordinai di abbaiare e così fece. La volevo trombare, così sempre tirandola per il collare la feci rialzare e mettersi a 4 zampe. Da dietro le chiesi se voleva iniziare dalla fica o dal culo e lei con la mano davanti mi indicò la fica. Allora la affermi per le chiappe e glie lo spinsi dentro, sbattendola forte. Mentre la scopavo lei ululava e abbaiava rendendola così ancora più simile ad una cagna. Quando lo tirai fuori, il mio pisello era pieno di umori e la sua fica apertissima. Glie lo feci leccare e lei si mise come una cagna su due zampe, con le braccia alzate come se fosse un cane e me lo lecco tutto ripulendomelo. Adesso però volevo fotterle il culo, così le ordinai di impalarsi da sola su di me. Mi stesi sul divano e lei zampettò fino da me e si sedette su di me. Spinse in basso col bacino più volte finché alla fine non entrò e le scappo un “porca troia!” Di piacere. Io però le tirai uno schiaffo, nonostante mi avesse eccitato di più quell’esclamazione, e le dissi che le cagne non parlano. Da quella posizione gli entrava tutto dentro e il culo si aprì per bene. Senza tirarlo fuori la presi e la misi sotto di me, iniziando a darle botte nel culo più forti e veloci. Non poté impedirle di venire questa volta e così mi inondò il corpo è il divano di squirto. Le dissi che stavo per venire e che avevo una sorpresa. Lei mi implorava “inondami l culo ti prego” e io oltre a negarle questo desiderio le detti anche altri schiaffi forti e le sputai in faccia.
“Ho una sorpresa per te cagnolina”. Con faccia incuriosita corse da me a quattro zampe e si mise seduta a mo di cane, con la lingua di fuori ad aspettare. Portai la ciotola del mio cane, dopo averla pulita e le dissi:”. Cane, io devo sborrare, ma devo anche fare la pipì e penso anche tu. Perciò prima piscio io, poi tu pisci con una zampa alzata come le cagne e poi sborro” lei fu felice di questa cosa perché adorava essere umiliata a livelli estremi. Pisciai io, piscio lei con una gamba alzata e io ci sborrai. Le presi allora la testa per immergerla ma lei mi disse” versala cesso e poi affogamici! Ti prego!” Anquesta preghiera non potevo dire di no, così accettai, ma le tirai anche uno schiaffo potente in faccia perché aveva parlato. Arrivano in bagno, lei si giro di schiena come fanno i cani quando vogliono i grattini sulla pancia e io mi ci sedetti sopra, facendole leccare il culo, cosa che fece con tanto entusiasmo. Poi la misi a pecora e glie lo leccai anche io. Ora restava solo da trattarla da cagna definitivamente, così rovesciai il misto di piscio e sborra nel cesso e prendendola per il collare le immersi la faccia nel cesso. Continuava a leccare e a muovere il culetto come i cani fanno quando sono felici. Le diedi il permesso di di parlare e le chiesi se voleva berla tutta con calma e lei disse di si. Le infilai la testa nel cesso di nuovo, ma quando stava per iniziare a bere tirai lo sciacquone e poi la sua testa fuori. Mi guardò delusissima, ma io le dissi che la sua sborra e piscio l’avrebbe presa uguale. Si mise a sedere, di nuovo come i cani, ed io le pisciai in bocca, indirizzandola un po’ anche in faccia e poi subito la girai a pecora e le pisciai quel che restava in culo. Lei ebbe un brivido di piacere e venne di nuovo. Super eccitato decisi di sborrarle in bocca e così feci. Le tirai uno schiaffo dicendole che doveva aprire la bocca, mi segui con lei che mi guardava con occhi da cucciola e poi le riempì la bocca di sborra che ingoio tutta, uscendotene con “quanto è buona mista al piscio”.
Da quella sera, oltre che con Michela ed Elisa, anche con Teresa continuiamo a vederci ogni tanto per serate di umiliazione come piace a lei, provando nuove cose che racconterò poi avanti.
P.s. Spero vi sia piaciuto e come al solito molte cose sono inventate per stimolare di più tutti coloro che hanno perversioni come le mie.
Commentate se volete e ditemi cosa ne pensate, grazie
P.s.2 non mi fa usare il nome dell’altra volta, ma sono AndyZ. Dal prossimo racconto lo specificherò all’inizio.
Una sera io eTeresa avevamo pianificato di scopare dato che i miei non c’erano è così ci incontrammo da me alle 8:30 di sera.
Quando arrivo quasi gli saltavo addosso: si era fatta due codine alte, che la rendevano molto sexy. Aveva un top aderente ed era senza reggiseno, perciò si intravedevano i capezzoli e aveva degli shorts di jeans neri che dietro le scoprivano il culo e gli davano una forma fantastica.
La feci accomodare sul divano e parlammo del più e del meno e dopo 10 minuti cenammo. La cena la preparai io che faccio l’alberghiero e a lei piacque.
Dopo cena guardiamo “50 sfumature di grigio”. Tra una scena di sesso e l’altra ci eccitiamo entrambi ed io comincio ad accarezzargli la gamba. Lei mi lascia fare è così io salgo, fino ad arrivare alla zia dei suoi jeans. A quel punto però mi sorprese quando disse: “aspetta, voglio essere dominata è trattata da cagna” e io risposi “certo, ti tratterò proprio da puttana e ti smonterò la fica tere”. Non avevo capito che però lei intendeva “cagna” nel vero senso della parola. Mi disse che avrebbe voluto che gli mettessi il collare del mio cane è così feci. A quel punto le tolsi il top e fuoriuscirono le sue fettine piccole, ma carine. Gli leccai i capezzoli e gli continuavo a dire “sei proprio una cagna, morta di cazzo”. Le abbassai poi i jeans e le mutande erano bagnatissime. Tolsi anche quelle e le ficcai tre dita dentro. Lei alzo il bacino dal divano e urlo tantissimo. Poi glie la leccai mentre con due dita le sfregavo il clitoride e così dopo 10 minuti che stava per venire mi fermai, lasciandola sul più bello.” Vaffanulo brutto stronzo, stavo per squirtare” mi disse con aria disperata. Adesso toccava a lei “fotti la bocca a questa cagna!” Mi ordinò e io la presi per le treccine e con il cazzo in tiro gli ficcai la bocca, arrivandole fino in gola. La scopai così per 5/10 minuti e lei continuava a lacrimare ed intorno alla bocca era piena di saliva. La saliva era caduta anche per terra così la presi per il collare e la tirai giù dal divano facendola finire a terra sulla sua saliva, sulla quale si rotolo con la lingua di fuori come una cagna. Le ordinai di abbaiare e così fece. La volevo trombare, così sempre tirandola per il collare la feci rialzare e mettersi a 4 zampe. Da dietro le chiesi se voleva iniziare dalla fica o dal culo e lei con la mano davanti mi indicò la fica. Allora la affermi per le chiappe e glie lo spinsi dentro, sbattendola forte. Mentre la scopavo lei ululava e abbaiava rendendola così ancora più simile ad una cagna. Quando lo tirai fuori, il mio pisello era pieno di umori e la sua fica apertissima. Glie lo feci leccare e lei si mise come una cagna su due zampe, con le braccia alzate come se fosse un cane e me lo lecco tutto ripulendomelo. Adesso però volevo fotterle il culo, così le ordinai di impalarsi da sola su di me. Mi stesi sul divano e lei zampettò fino da me e si sedette su di me. Spinse in basso col bacino più volte finché alla fine non entrò e le scappo un “porca troia!” Di piacere. Io però le tirai uno schiaffo, nonostante mi avesse eccitato di più quell’esclamazione, e le dissi che le cagne non parlano. Da quella posizione gli entrava tutto dentro e il culo si aprì per bene. Senza tirarlo fuori la presi e la misi sotto di me, iniziando a darle botte nel culo più forti e veloci. Non poté impedirle di venire questa volta e così mi inondò il corpo è il divano di squirto. Le dissi che stavo per venire e che avevo una sorpresa. Lei mi implorava “inondami l culo ti prego” e io oltre a negarle questo desiderio le detti anche altri schiaffi forti e le sputai in faccia.
“Ho una sorpresa per te cagnolina”. Con faccia incuriosita corse da me a quattro zampe e si mise seduta a mo di cane, con la lingua di fuori ad aspettare. Portai la ciotola del mio cane, dopo averla pulita e le dissi:”. Cane, io devo sborrare, ma devo anche fare la pipì e penso anche tu. Perciò prima piscio io, poi tu pisci con una zampa alzata come le cagne e poi sborro” lei fu felice di questa cosa perché adorava essere umiliata a livelli estremi. Pisciai io, piscio lei con una gamba alzata e io ci sborrai. Le presi allora la testa per immergerla ma lei mi disse” versala cesso e poi affogamici! Ti prego!” Anquesta preghiera non potevo dire di no, così accettai, ma le tirai anche uno schiaffo potente in faccia perché aveva parlato. Arrivano in bagno, lei si giro di schiena come fanno i cani quando vogliono i grattini sulla pancia e io mi ci sedetti sopra, facendole leccare il culo, cosa che fece con tanto entusiasmo. Poi la misi a pecora e glie lo leccai anche io. Ora restava solo da trattarla da cagna definitivamente, così rovesciai il misto di piscio e sborra nel cesso e prendendola per il collare le immersi la faccia nel cesso. Continuava a leccare e a muovere il culetto come i cani fanno quando sono felici. Le diedi il permesso di di parlare e le chiesi se voleva berla tutta con calma e lei disse di si. Le infilai la testa nel cesso di nuovo, ma quando stava per iniziare a bere tirai lo sciacquone e poi la sua testa fuori. Mi guardò delusissima, ma io le dissi che la sua sborra e piscio l’avrebbe presa uguale. Si mise a sedere, di nuovo come i cani, ed io le pisciai in bocca, indirizzandola un po’ anche in faccia e poi subito la girai a pecora e le pisciai quel che restava in culo. Lei ebbe un brivido di piacere e venne di nuovo. Super eccitato decisi di sborrarle in bocca e così feci. Le tirai uno schiaffo dicendole che doveva aprire la bocca, mi segui con lei che mi guardava con occhi da cucciola e poi le riempì la bocca di sborra che ingoio tutta, uscendotene con “quanto è buona mista al piscio”.
Da quella sera, oltre che con Michela ed Elisa, anche con Teresa continuiamo a vederci ogni tanto per serate di umiliazione come piace a lei, provando nuove cose che racconterò poi avanti.
P.s. Spero vi sia piaciuto e come al solito molte cose sono inventate per stimolare di più tutti coloro che hanno perversioni come le mie.
Commentate se volete e ditemi cosa ne pensate, grazie
P.s.2 non mi fa usare il nome dell’altra volta, ma sono AndyZ. Dal prossimo racconto lo specificherò all’inizio.
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