Il temporale 2 parte
di
Corallino
genere
gay
Come gli avevo promesso, il giorno dopo fui a casa sua.
Finalmente disse, avevo paura che non venissi, gli sorrisi, perche'non sarei dovuto venire?
Mi spogliai, mi osservo' con molta attenzione.
Fatti guardare, voglio godere della vista del tuo meraviglioso corpicino.
Ti piaccio, vero? Si, mi piaci vorrei tenerti sempre con me, tu mi fai eccitare come nessuna ha mai fatto prima, sei piu'delizioso di una donna.
Io sono donna nel mio intimo, sono piu'donna di quanto tu possa immaginare.
Adesso mostrami il cazzo, tirarlo fuori, lo voglio mmmmm. Si spoglio'anche lui, il suo era un corpo maschio, tonico con i muscoli non eccessivi ma ben distribuiti. Presi il cazzo e iniziai a segarlo mentre lui mi accarezzava il sedere.
Mi girai di spalle appoggiandomi a lui, mi mosso in su e in giù facendo scorrere l'uccello sulla fessura delle mie chiappe mi afferro'il petto, titillo'i miei capezzoli che si inturgidirono.
Andammo a letto ricomincio'ad accarezzarmi, io cominciai a baciare e leccare il suo torace, lui massaggiava le mie chiappe. Seguitando scesi lentamente fino al pube strappandogli dei mugolii. Succhiai i coglioni, poi presi il cazzo tra le labbra e lo feci entrare nella mia bocca,lo succhiai con avidita'facendolo venire nella mia gola.
Ahhhh si, mmmm si che bocca hai disse, sei bravissimo, mi fai impazzire. Dai, ancora mmmmmm.
Si, ti succhio anche l'anima dissi e ricomincia il lavorio con la bocca, torno'duro, mi Sedetti su di lui facendomi penetrare fino in fondo, iniziai lentamente a cavalcarlo, il cazzo pulsava nel mio culo,si, dai, prendilo tutto puttanella, disse, dai fammi sentire quanto sei troia. Mi alzai e mi posizionai a pecorina,mi infilo'con un colpo solo e si diede a stantuffarmi di brutto.
Tieni zoccola,dai che ti sfondo il culo, sei la mia puttana, la mia vacca sei la mia scrofa, quelle parole mi eccitarono ancora di più, cominciai a muovere il culo permettendo che il cazzo entrasse sempre di piu', lui spingeva talmente tanto che manco'poco che mi entrassero anche i coglioni,mi inculo'a lungo con foga e venimmo entrambi lanciando grida di piacere... Dovevo andarmene.... Resta con me, disse, non lasciarmi.
Come faccio, risposi.
Resta. Mi convinse, chiamai casa dicendo che sarei rimasto da un amico. Trascorremmo la notte facendo sesso fino a quando coi addormentano.... Dopo quella volta, ogni volta che potevo tornavo da lui per farmi sbattere come la zoccola che oramai ero diventata...
Finalmente disse, avevo paura che non venissi, gli sorrisi, perche'non sarei dovuto venire?
Mi spogliai, mi osservo' con molta attenzione.
Fatti guardare, voglio godere della vista del tuo meraviglioso corpicino.
Ti piaccio, vero? Si, mi piaci vorrei tenerti sempre con me, tu mi fai eccitare come nessuna ha mai fatto prima, sei piu'delizioso di una donna.
Io sono donna nel mio intimo, sono piu'donna di quanto tu possa immaginare.
Adesso mostrami il cazzo, tirarlo fuori, lo voglio mmmmm. Si spoglio'anche lui, il suo era un corpo maschio, tonico con i muscoli non eccessivi ma ben distribuiti. Presi il cazzo e iniziai a segarlo mentre lui mi accarezzava il sedere.
Mi girai di spalle appoggiandomi a lui, mi mosso in su e in giù facendo scorrere l'uccello sulla fessura delle mie chiappe mi afferro'il petto, titillo'i miei capezzoli che si inturgidirono.
Andammo a letto ricomincio'ad accarezzarmi, io cominciai a baciare e leccare il suo torace, lui massaggiava le mie chiappe. Seguitando scesi lentamente fino al pube strappandogli dei mugolii. Succhiai i coglioni, poi presi il cazzo tra le labbra e lo feci entrare nella mia bocca,lo succhiai con avidita'facendolo venire nella mia gola.
Ahhhh si, mmmm si che bocca hai disse, sei bravissimo, mi fai impazzire. Dai, ancora mmmmmm.
Si, ti succhio anche l'anima dissi e ricomincia il lavorio con la bocca, torno'duro, mi Sedetti su di lui facendomi penetrare fino in fondo, iniziai lentamente a cavalcarlo, il cazzo pulsava nel mio culo,si, dai, prendilo tutto puttanella, disse, dai fammi sentire quanto sei troia. Mi alzai e mi posizionai a pecorina,mi infilo'con un colpo solo e si diede a stantuffarmi di brutto.
Tieni zoccola,dai che ti sfondo il culo, sei la mia puttana, la mia vacca sei la mia scrofa, quelle parole mi eccitarono ancora di più, cominciai a muovere il culo permettendo che il cazzo entrasse sempre di piu', lui spingeva talmente tanto che manco'poco che mi entrassero anche i coglioni,mi inculo'a lungo con foga e venimmo entrambi lanciando grida di piacere... Dovevo andarmene.... Resta con me, disse, non lasciarmi.
Come faccio, risposi.
Resta. Mi convinse, chiamai casa dicendo che sarei rimasto da un amico. Trascorremmo la notte facendo sesso fino a quando coi addormentano.... Dopo quella volta, ogni volta che potevo tornavo da lui per farmi sbattere come la zoccola che oramai ero diventata...
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