Dal Gioco Delle Carte Alla Scusa Delle Pesche

di
genere
bisex

Ieri sera sono passato davanti al quartiere dove sono cresciuto e soprattutto dove ho vissuto dei periodi fantastici della mia vita .
A 16 anni si era nel fervore e nella scoperta della propria sessualità , ed io a quell’eta’ ero diciamo più sveglio rispetto ai miei coetanei . Si ci divertivamo a dare fastidio alle nostre amiche , ma la maggior parte del tempo lo
Trascorrevamo tra di noi.
Quell’anno si unì al nostro gruppo un ragazzo tedesco .
Diventammo subito molto amici ; anche intimi possiamo dire e trascorrevamo molto tempo insieme.
Un giorno rimanemmo da soli e come di consueto giocavamo a carte ... solita scopa e briscola. R. Mi piaceva molto ed in quell’occasione sedeva a due gradini superiori .
Era estate , indossavamo i pantaloncini corti e da un buco si poteva intravedere un bell’insieme di cose. Notai però che anche R. era in un certo senso interessato a me . Fu allora che le carte divennero il nostro strumento di piacere .

Ci inventammo “un nuovo gioco” e l’asso (cazzo) ne era il protagonista assoluto con i pegni già concordati.
Senza spiegare le dinamiche del gioco in una mano mi ritrovai a 0 e lui fece cappotto .
Naturalmente chi perdeva doveva pagare pegno . L’unico poso era il nostro ripostiglio .
Ci rintanammo nel ripostiglio ed iniziai a pagare il dazio .
Fu in quell’occasione che toccai un cazzo che non era il mio . Era più grosso del mio sarà stato sui 18 cm e spesso . Ma fu lui stesso a sorprendermi . Me lo prese insieme al suo. Una sensazione molto piacevole lo sfregamento dei nostri due membri.
Ma la sensazione più strana fu quella quando ci siamo trovati distesi uno sopra l’altro . Una sensazione come se mi considerasse una donna .
Il suo gemito oh oh oh mi risuonava nelle orecchie e sentire ed i nostri cazzi che si sfregavano in continuazione mi portavano al settimo cielo .
Mi Ritrovai il suo cazzo talmente duro e pronto ad esplodere . Mi girai a pancia in giù invintando il mio amico a sfregarsi il cazzo sul mio culo quasi a convincerlo a violarmi il culo.
Riuscì a malapena a mettermi la cappella nel culo per quanto era grosso . Ma non andò oltre. .
Anzi mi rigirò e mi invitò a prenderglielo in bocca . Ma era molto lungo a venire .
Purtroppo dovette ripartire per la Germania e non avemmo più modo di ribeccarci .
Infatti passò un altro anno e l’estate successiva il mio amico R. Non tornò.
Quell’estate nel giardino di casa l’albero di pesche diede dei frutti .
Come al solito ci radunavamo in piazza per le solite partite di rito ; eravamo io e G. a farci le meglio sudate . Quell’anno l’amicizia tra me e G. si consolidò molto.
Naturalmente il aole ed il caldo fece la sua parte . E per rinfrescarci invitai G. da me a dissetarci e ad assaggiare il piccolo raccolto .
Dopo aver bevuto pesi due pesche .
Ad un reciproco buono ,G. Mi porse la sua pesca .. decidemmo di scambiarcela .. ma nulla a penare che quello scambio avrebbe segnato un invito .
Dopo aver morso le ns pesche , fu un attimo ; G. Porse una mano davanti e mi toccava e si posizionò dietro di me . E si strusciava . Fu un attimo , mi chiese cosa volevo essere se attivo o passivo .
La rispostA fu passivo e li iniziò il mio supplizio .
Mi chiese di prenderglielo in bocca ed iniziai a baciarlo e a succhiarlo . Avevo in bocca un bel cono gelato, stretto alla punta e largo alla base..
Ma il nostro idillio fu interrotto da una chiamata ...ma la sorpresa di G. è solo agli inizi.
Riuscì a rimanere solo a casa e mi invitò da lui .
Ci sedemmo sull’uscio dela porta ma ad un tratto la passione ci travolse .
Mi chiese di entrare di riprendergkielp in bocca .
Così feci lui in estasi e con una mano mi toccava il culo .
Io scendevo su e giù su quel cono gelato e lui abile mi toccava il culo.
Fu un attimo gli dissi mi vuoi ... lui rispose di si .
Entrammo in camera sua . Mi liberai dei miei vestiti e mi misi nella posizione che lui preferiva .
Fu un attimo .
Mi sfregava quel piacevole cono gelato tra le chiappe di culo ; mi chiese se volevo e fu un attimo .
Mi entrò solo la cappella ma ad un tratto forse per la troppa eccitazione G. Mi disse quanto sei caldo mi piaci
E mi scarico tutto il suo seme nel culo ...
io estasiato ... e lui entro tutto ... dicendomi .. adesso sei mio..
Dopo quella volta ce ne sono stati diversi di incontri . Uno più piacevole degli altri .
scritto il
2019-09-05
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