Il servizio fotografico

di
genere
tradimenti

Ciao a tutti sono Elisa…
Avevo già scritto in passato, ma gli ultimi racconti sono stati scritti da mio marito, con un po’ di verità e qualche cosa di inventato ma desiderato da entrambi.
Questa volta però non potevo non descrivervi in prima persona l’evolversi della mia, nostra, vita sessuale! Tutto è reale in ogni dettaglio, nessuna parte è inventata!
Il racconto inoltre, verrà interamente scritto da me, mio marito leggerà e scoprirà insieme a voi quanto accadde, dato che non era presente e non gli ho mai raccontato realmente come andarono le cose.

Ultimamente mi sto dedicando alla ricerca di fotografi professionisti, dato che sono seriamente intenzionata, proponendomi come modella, a fare qualcosa nel campo della fotografia, magari qualche pubblicità di abbigliamento più o meno importante, o di lingerie...Insomma nulla mi faceva pensare ad altro che a posare per qualche scatto!
Dopo un paio di fotografi non professionisti, qualche foto tra vari stili, finalmente mi contattò un professionista abbastanza rinomato nel campo dello stile nudo artistico e nudo erotico. Mai avrei pensato di arrivare a lui sinceramente!
Mi lusingò particolarmente, sia l’interessamento che i complimenti che fece riguardanti il mio aspetto ma soprattutto sull’espressività del mio viso e del mio sguardo.
Ci scambiammo qualche messaggio e ci accordammo per vederci e fare qualche scatto conoscitivo.
Venerdì 9 agosto era la data...Io ero già in ferie mentre Mirko ancora lavorava!
Ci organizzammo in modo che mio marito ci potesse raggiungere più tardi, la cosa mi dava più sicurezza, così lasciai la macchina a metà strada dove Mirko potesse recuperarla e il fotografo mi venne a prendere.
Non so perchè, forse per semplice comodità, non indossai nulla sotto il vestito scelto per presentarmi in questa occasione...Un abito molto estivo, gonna lunga e larga, leggera dalla quale, all’altezza della vita, partono due lunghe fasce separate a coprire il seno da unire e legare in vari modi dietro collo e schiena...Ovviamente questo tipo di vestito non prevedeva il reggiseno essendo ampiamente scollato davanti e lasciando praticamente nuda la schiena!
Come dicevo però, decisi di non indossare nemmeno le mutandine, cosa che faccio spesso, ma solitamente quando sono in giro con mio marito!
Ci trovammo quindi al parcheggio, salii in macchina e partimmo. Durante il tragitto verso lo studio, non facemmo altro che parlare, mi chiese curiosità varie sulla mia vita. Cosa che feci anche io con lui...Questo mi aiutò molto e mi mise da subito a mio agio.
Arrivati in studio, allestito stile appartamento con divano, qualche sedia un po’ vintage, specchi, tavolini ecc, cioè insomma tutto ciò che serve ad avere vari sfondi, ci sedemmo per continuare un po’ le chiacchiere iniziate in auto, mi offrì da bere, cosa che aiutò ulteriormente a rilassarmi.
Dopo un po’ decisi di prendere l'iniziativa e andai in bagno per prepararmi…Uscii con indosso un body bianco trasparente pizzato sul seno e sull’inguine, pronta ad iniziare!
Lui con i suoi modi sempre garbati ma divertenti, mi fece mettere in posa cercando però di assecondarmi in modo da vedermi il più naturale possibile per poter catturare al meglio la mia sensualità.
Piano piano mi venne spontaneo lasciarmi un po’ andare ad espressioni più sexy…Lui però catturava ogni momento e specialmente quelli meno “impostati”!
Il suo specchio, decorato da una bellissima cornice dorata attirava continuamente il mio sguardo, mi vedevo bella, attraente e sensuale e lui silenzioso mi girava intorno e scattava tutto ciò che trovava interessante.
Ogni tanto una pausa, un goccio di birra, due chiacchiere...Finché finalmente arrivò mio marito e Davide, il fotografo, lo fece accomodare servendogli una birra e anche loro presero a parlottare un po’ del più e del meno.
Approfittai del momento e decisi così di cambiarmi! Optai per una mutandina pizzata nera e una maglia a top con manica lunga che si annodava sul davanti, corta il giusto da coprire appena il seno, anch’essa nera e pizzata!
Mentre i due parlavano, passai davanti a loro e presa da una certo “calore” mi buttai su una poltroncina, più sdraiata che seduta e iniziai a far scivolare le mani sul mio corpo...Attirai così l’attenzione di Davide, il quale si fiondò sulla macchina fotografica pronto a immortalare tutto! Iniziarono da li le foto un po’ più stile erotico, visto che lasciadomi andare finii col far finta di strapparmi da tutti i lati la mutandina cosa che in alcuni scatti lasciò la mia figa completamente in piena vista!
Ero evidentemente eccitata. Ci interruppe purtroppo, una chiamata sul cel di Mirko, il quale dovette assentarsi per un'oretta. nel frattempo io e Davide avremmo proseguito con le foto!
Come prima, grazie alla pausa che si era creata cambiai il mio look e questa volta decisi di indossare solamente un leggero e molto trasparente top bianco pizzato. Non mi ero mai accorta di quanto il bianco mi stesse bene fino ad oggi, mi dava quell'aria da angioletto che poi sotto sotto evidentemente, non sono.
Avevo voglia di cambiare anche gli accessori, così uscendo dalla stanza dove mi ero cambiata chiesi a Davide: "Cosa ne pensi delle perle?"
Mi disse che le adorava e tirò fuori una manciata di collane in perle di quelle lunghe, le aveva di tutti i colori. Scelsi di indossare sia quella bianca che quella blu così da richiamare il colore del top e il blu del mio bellissimo smalto fatto apposta per l'occasione.
Questa volta mi accomodai sul divano e presi a giocare con le perle, inizialmente le feci passare sulla bocca, sfiorandomi le labbra, le accarezzavo delicatamente con la lingua, qualche scatto molto invitante e poi…Ops, mi scapparono dalla bocca e cadendo mi fecero ricordare che oltre al top non indossavo nulla!!! Mi sdraiai un po’ di più e me le portai sotto al sedere in modo che, tirandole con la mano, si posizionarono a coprire in un vedo non vedo il mio fiore tutto davanti agli occhi esperti ed eccitati, a mio parere, di Davide, che ovviamente non si fece sfuggire questa mia mossa immortalando ogni mio movimento. Le perle, ruotando e muovendosi mentre ci giocavo e le tiravo con le mani, spostavano le mie labbra e strusciando sul mio clitoride mi fecero provare un leggero, ma molto piacevole, solletico.
Davide con un gesto delicato mi portò via le collane dalla mano e le tirò a sé molto lentamente guardando e continuando a fotografare, perla dopo perla, la collana che si allontanava dalla mia figa e ad ogni piccolo movimento le mie labbra avevano una vibrazione.
Le portò alla mia bocca e mi disse che gli era venuta un'idea per una foto. Mi infilò delicatamente parte della collana in bocca, sentivo le sue dita muoversi dolci e poi, tenendola sospesa, mi chiese: "Elisa, riesci a farmi un cucchiaino con la lingua?"
Avevo le perle in bocca quindi non riuscivo a rispondergli ma non ce n'era bisogno, con la lingua leggermente fuori dalla bocca la incurvai per creare il cucchiaino.
Mi guardò con uno sguardo molto malizioso che ancora non gli avevo visto.
Mi girò intorno e alle mie spalle, da sopra la mia testa, tenendo tesa la collana mi scattò la foto che si era immaginato...Sarebbe bello farvela vedere per farvi capire meglio la situazione, ma vi assicuro che è una foto molto eccitante!
Cambiammo posizione e, tolte le collane dal set, ripresi a guardarmi davanti allo specchio questa volta però seduta a terra, mi seducevo attraverso il mio riflesso, sguardi languidi e accattivanti. Tra un sorriso velato e uno sguardo erotico mi mettevo in pose diverse fino a quando…SBAM!!! Inavvertitamente con un piede sfiorai il meraviglioso specchio che mi cadde prepotentemente in testa. Ne io ne Davide ci accorgemmo in tempo di quello che stava accadendo e purtroppo mi ritrovai sdraiata a terra completamente coperta dallo specchio e un pò confusa dalla botta presa.
Davide molto dispiaciuto mi aiutò ad alzarmi e a sdraiarmi sul divano e corse a prendere del ghiaccio, dicendo: "va bene che volevi giocare con il ghiaccio ma non era certo questo il modo!" e mi sorrise. Il fatto naturalmente raffreddò, oltre che la mia testa, anche l’atmosfera che stava iniziando a surriscaldarsi, per fortuna forse!
Mi lasciò riposare un attimo e nel frattempo chiamò Mirko per raccontargli dell'accaduto, ma mentre parlavano suonò il citofono dello studio e lì capii che era tornato.
Che modo bizzarro per finire un servizio fotografico, così un pò frastornata mi alzai dal divano e mi rivestii, salutammo Davide e tornammo verso casa.

Davide, comunque preoccupato da quanto accaduto, ci chiese se avessimo voluto replicare di lì a breve, dato che era rimasto molto colpito dalle foto fatte e che tra una cosa e l’altra poco era stato il tempo dedicato allo shooting.
Gli risposi che la domenica stessa, di pomeriggio saremmo stati disponibili! Lui ci confermò la sua ulteriore disponibilità così ci mettemmo d’accordo.

Dopo un sabato spensierato in giro con mio marito, arrivò la domenica...Purtroppo però un imprevisto impedii a Mirko di accompagnarmi!
In me si scatenarono sensazioni particolari, emozioni che non mi aspettavo…Ancora quelle foto, con lui e senza Mirko...Presa da questi miei pensieri, questa volta decisi di mettermi un vestitino rosso attillato, corto, scollato e ovviamente anche questa volta senza indossare biancheria.
Mi preparai, sembrava lo stessi facendo per un appuntamento, un trucco molto leggero ma curato dietro consiglio di Davide, un po’ di profumo, anch’esso rivolto a lui visto il suo apprezzamento la volta precedente (infatti raramente lo metto dato che a mio marito non piacciono) e dopo un bacio a Mirko, visibilmente emozionato anche lui dal momento, mi feci fare una foto, presi le chiavi della macchina e uscii!
Non saprei come descriverlo, ma più mi avvicinavo al suo studio e più là sotto cominciava ad inumidirsi...Certo, Davide era un bell’uomo, ma forse anche il fatto di essere sola senza Mirko e il fatto che lui rimanesse all’oscuro di quanto sarebbe accaduto, mi stava eccitando particolarmente e dopo la sessione precedente di foto forse qualcosa aveva fatto scattare la porca che è in me.
Finalmente arrivai, lui si fece attendere visto che non era ancora arrivato in studio.
Appena entrati, come sua consuetudine, mi offrì da bere e ci sedemmo un attimo a parlare. Mi chiese, spiazzandomi un po’, cosa indossassi sotto il vestito e sorprendendolo, ma forse nemmeno troppo, gli dissi che ero completamente nuda...Cosa che ovviamente apprezzò e sottolineò con un: “meglio così, adoro le donne pronte!”
Si capiva già dall’atmosfera che oggi sarebbe stato un servizio un po’ più spinto…
Iniziò con qualche scatto mentre parlavamo, io ancora vestita col mio abitino rosso...Dopo un po’ mi alzai, andai verso un angolo dello studio dove avevo posato la mia borsa con i vari cambi, mi sfilai il vestito e notai che era intento a fotografarmi, ma questa volta col telefonino...Dopo ovviamente scoprii che quelle foto le aveva inviate a Mirko, probabilmente dietro sua richiesta!
Mi misi un corpetto pizzato e delle mutandine sempre in pizzo entrambi neri.
Cominciammo così a scattare qualche foto, lui mi stese una coperta bianca a terra e dopo essermi sdraiata, iniziai a giocare con il mio corpetto…Scatti su scatti, iniziai a scoprirmi sempre di più, prima un seno e poi l'altro e nel mentre Davide mi insegnava anche a sostenere il seno in modo da renderlo ancora più bello in foto e così facendo, ogni suo sfiorarmi mi creava una sensazione di grande caldo interiore. Finiti questi scatti e dopo una pausa sempre tra chiacchiere e un goccio di birra per rinfrescarci, mi cambiai d'abito. Questa volta mi presentai con dei collant a rete a maglia larga senza nulla sotto e un meraviglioso choker harness. Vi starete chiedendo cos'è vero? È un indumento decorativo, a volte fa parte di alcuni modelli di lingerie, mentre nel mio caso è un elemento a se, composto da un collare nero in pizzo che poi scende con un filo di tessuto tra i seni e si collega ad un altro filo sotto il seno che gira intorno al torace. La descrizione non è sexy ma vi giuro che è la fine del mondo, ed è uno dei tanti regali di Mirko rivolti a valorizzare la mia sensualità e il mio erotismo!
Tornando sul set, mi soffermai con movimenti sinuosi ed intriganti davanti ad un altro specchio, anche questo aveva una splendida cornice dorata, ma questo era appeso dietro al divano e non so perché, ma guardarmi riflessa nello specchio così truccata e così vestita (praticamente nuda in realtà) mi eccitava parecchio. Vidi riflesso Davide, che in piedi dietro di me mi lanciò uno sguardo molto interessato. Poco dopo me lo trovai dietro, con una mano mi spostò i capelli e con il naso sfiorava il mio collo a percepire il profumo che il mio corpo emanava. Con l'altra mano partì dalla spalla e mi sfiorò con dolcezza tutto il lato fino a cingermi il fianco con veemenza e dopo avermi abbracciata, ci scattammo una semplice ma eccitante foto riflessi nello specchio e la mandammo a Mirko.
Con Davide l'atmosfera era sempre più calda e carica di erotismo. Certo la tipologia di foto non può essere impostata o recitata, si capirebbe che non è reale e le foto ne risentirebbero.
Dopo alcuni scatti con il vedo non vedo della mia figa attraverso la calza a rete, piano piano me la sfilai, fino al toglierla completamente…Guardai davide e gli chiesi se volesse ancora scattare con le calze...Lui non ci pensò due volte, le prese e chiaramente con altre intenzioni sul tipo di utilizzo, iniziò a legarmi le mani esattamente come se fossero una corda, mi avvicinò una mano all'altra e facendo prima un giro su entrambe e poi un incrocio sul singolo polso, mi ritrovai con le mani strette l'una all'altra.
Ero legata e praticamente nuda, con addosso solamente un sottile lembo di tessuto. Con uno sguardo un pò biricchino Davide andò al frigorifero e mi disse: "Avevi detto che volevi giocare con il ghiaccio?" Eh si in effetti la volta scorsa glielo avevo chiesto io tra una chiacchiera e l'altra, poi sappiamo come andò a finire!!! Scese il silenzio...Si avvicinò a me, io legata e nuda ero a sua completa disposizione e lui seduto ad un passo dalla mia figa aveva una intrigante arma di seduzione, dei semplici cubetti di ghiaccio.
Iniziò così a giocare su di me con il primo cubetto che mi passò delicatamente sul ventre ma con il caldo che faceva e che noi emettevamo (io soprattutto), si sciolse in fretta. Ne prese un altro e iniziò ad avvicinarsi all'inguine e continuando a fotografare, scese sempre di più. Mi sfiorava delicatamente le grandi labbra e poi il clitoride. La sensazione del freddo creata dal ghiaccio quasi non la sentivo neanche, il mio corpo inerme davanti a quest'uomo che riusciva a crearmi piacere con il solo sfiorarmi, non aspettava altro che una sua mossa. Non mi accorgevo nemmeno più se stava realmente fotografando e nel frattempo lui come un burattinaio faceva vibrare il corpo della sua bambola, godendo di quei movimenti erotici e annusandone il profumo.
Nella mia testa mille pensieri e mille sensazioni, tutte portavano ad una sola conclusione, ad un solo desiderio…Ti prego, prendimi…Ora!!!
Purtroppo, non azzardò nulla, forse la sua professionalità glielo impediva...Continuò quindi a stuzzicarmi e a farmi tremare dal piacere mentre con la sua macchina fotografica immortalava il mio erotismo.
Mi voltai, andò avanti a giocare con il ghiaccio, risalii dolcemente dal sedere...Lo passava delicatamente sulla mia schiena, sulle spalle, sul collo e con la prepotenza che solo un uomo può avere in questi attimi, me lo mise in bocca… il cubetto!!!
Inizialmente lo teneva con le sue dita, dopodiché me lo lasciò cadere in bocca,io con la mia lingua ci giocavo,ma giocavo anche con le sue dita rimaste a contatto con le mie labbra.
Sentivo la macchina scattare e io ero completamente presa dal momento!
Ripresi per un momento le redini della situazione e per rallentare i miei bollori gli sorrisi e andai a cambiarmi ancora d'abito…Naturalmente bevendomi ancora un goccetto di birra fresca.
Ormai si stava facendo tardi, ero li non so più da quante ore e il tempo con Davide passò si piacevolmente ma troppo veloce, quindi decisi che mi sarei cambiata per l'ultima volta e indossai un body nero (oggi tutto nero) totalmente velato con incrocio sulla schiena. Qualche scatto un po’ distaccato alchè Davide mi disse: "aspettami qui"...Lo vidi trafficare con gli obiettivi e la macchina fotografica, tornò e si sdraiò a terra e disse: "tesoro voglio fare un esperimento con te e valorizzare il tuo viso e i tuoi colori, calcola che questo obiettivo lo uso solitamente la sera quando c'è buio" (c'era ancora tantissima luce). Mi misi in piedi davanti a lui, Davide disteso a terra, io mi sfioravo, mi spettinavo, mi muovevo seducendolo, poi piano piano mi tirai giù la spallina e lo vidi scivolarmi tra le gambe e scattare. Decise che la prospettiva dal basso gli piaceva molto ma mi chiese di avvicinarmi a lui sedendomi sul suo petto. Intimorita ma anche incuriosita eseguii il suo ordine, perché di questo si trattava, non era una semplice richiesta! E così in modo sensuale allargai le gambe e scesi con il sedere appoggiandomi sul suo petto stile ballerina da lap dance.
Sentivo i suoi respiri e il suo battito del cuore. La mia figa non era mai stata così vicina alla sua faccia sentivo il calore del suo alito sulla chiusura del body. Ogni mio movimento sensuale creava anche a lui un movimento, mi seguiva con la macchina fotografica ma anche con il corpo, fotografava me, ma anche la sua mano che con delicata prepotenza indugiava sul mio corpo, sul mio seno, stringendolo e strizzandolo fino a liberarlo dal body. Ero nuovamente in trans, a sua completa disposizione, eccitata come raramente mi accade.
Anche lui sembrava particolarmente preso dal momento, il suo battito era accelerato e anche i respiri caldi che sentivo erano aumentati…Ero a un passo da lui, dal suo volto, a un passo dal fargli assaggiare il mio sapore, bastava solamente sbottonare quei tre piccoli bottoncini che mi separavano dal piacere.
Davide appoggiò la macchina fotografica e mi sussurrò: "lasciami godere di questa bellissima visione, sei stupenda!”. E, anche se forse un pò intimidito, continuò: "se ti giri puoi vedere quanto mi hai fatto eccitare". Lì per lì mi lasciò di stucco, mi aveva sempre detto che sul lavoro lui non provava emozioni. Quindi, come mai con me si era eccitato tanto? La curiosità era tanta e l'eccitazione anche, sempre a cavalcioni su di lui mi girai e attraverso i suoi pantaloni vidi la sua erezione. Un grande rigonfiamento spingeva per uscire da quel pantaloncino grigio della tuta, forse voleva conoscermi e farmi provare piacere.
E mentre ero intenta a guardarlo distratta, sentii…Clic...clic…clic…
scritto il
2019-09-10
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