Cugini liberi
di
GiovaReds
genere
poesie
Poggiai una mano sulla tua coscia
e sentii la tua leggera angoscia:
“Tu sei pazzo” mi dicesti
ma un passo indietro non lo facesti.
Così al tuo volto mi avvicinai
sperando in un bacio che non arrivó mai.
“Siamo cugini” continuavi a dire
ma la forza con cui frenavi la mia mano iniziava a scomparire.
Eri già mia ma non ci volevi credere
fino a quando le mie dita non ti fecero godere.
La tua mano poi entró nei miei pantaloni:
“è enorme”, dicesti meravigliata,
così venisti sopra di me a cavalcioni
e facemmo una gran scopata.
La tua bocca poi accolse il mio arnese
e lì finirono tutte le mie attese,
ti dissi: “senti come freme”
e prendesti tutto il mio seme.
e sentii la tua leggera angoscia:
“Tu sei pazzo” mi dicesti
ma un passo indietro non lo facesti.
Così al tuo volto mi avvicinai
sperando in un bacio che non arrivó mai.
“Siamo cugini” continuavi a dire
ma la forza con cui frenavi la mia mano iniziava a scomparire.
Eri già mia ma non ci volevi credere
fino a quando le mie dita non ti fecero godere.
La tua mano poi entró nei miei pantaloni:
“è enorme”, dicesti meravigliata,
così venisti sopra di me a cavalcioni
e facemmo una gran scopata.
La tua bocca poi accolse il mio arnese
e lì finirono tutte le mie attese,
ti dissi: “senti come freme”
e prendesti tutto il mio seme.
5
voti
voti
valutazione
3.6
3.6
Commenti dei lettori al racconto erotico