Masochista senza limiti CAPITOLO 5 -PRIMO ADDESTRAMENTO -
di
SadicoEstremo
genere
pulp
Mi portarono in una piccola cella senza finestre,mi buttarono a terra e mi legano polsi e caviglie alle catene che pendevano dal soffitto lasciandomi appesa,dolorante e sanguinante.
Rimasi in quella posizione alcune ore finchè non caddi nel torpore dei sensi causato dalla stanchezza di quell'intensa giornata.
Fui svegliata bruscamente da uno dei due neri che sganciò improvvisamente le catene e mi fece cadere a terra,poi si posizionò dietro di me e mentre ero ancora a terra mi schiacciò la cervice prolassata sul pavimento dicendomi con un tono particolarmente severo e minaccioso “Buongiorno bestia schifosa... oggi inizia il tuo addestramento...ti conviene obbedire a qualunque cosa ordineremo o ti faremo o sarà peggio per te...”
Mi prese per i capelli e mi trascinò in ginocchio in un ex fienile riattrezzato per pratiche di tortura e con accanto una grossa porcilaia...mi legarono per i polsi e mi sollevarono fino a rimettermi in piedi,le braccia facevano malissimo ma se provavo ad appoggiarmi sui piedi fratturati il dolore era peggiore,misero dei ferri lunghi e rotondi di circa 3cm di diametro dentro un braciere costringendomi a guardare, dopo qualche minuto l'altro nero prese uno dei ferri e me lo avvicinò al viso dicendo “questo è uno dei giochi preferiti dal sig.M, ti conviene abituarti a non gridare quando te lo infileremo nei buchi...”
Fissai terrorizzata quell'oggetto spaventoso,non potevo muovermi e non capivo i segnali del mio corpo perchè nonostante la paura e il dolore che avrei sicuramente provato iniziai ad eccitarmi e i miei capezzoli lo fecero notare anche ai miei due aguzzini...
“Guarda Jean” disse il nero con in mano il ferro rovente rivolgendosi all'altro “Questa scrofa si è eccitata quando le ho detto ciò che le faremo...”
Jean si avvicinò a me e afferrò i miei capezzoli stringendoli forte... “Bene,ricordi cosa ci ha detto il sig.M? Questa è una vera masochista,si ecciterà mentre le farete male,fatele capire bene il suo ruolo e più si ecciterà più dovrete farla soffrire...”
Mentre lo diceva prese un altro ferro rovente e me lo inserì senza esitazione nella cervice prolassata fino a farlo entrare in utero,sentii un dolore terribile e gridai con le narici che si riempivano dell'odore della mia carne bruciata iniziai a piangere mentre i miei due aguzzini iniziarono ad infilare i ferri anche nel mio retto e nella mia uretra fino alla vescica.
Gridai per ore mentre il mio corpo bruciava dall'interno,ma dopo diverse ore di ustioni,iniziai a provare un intenso piacere ad ogni ustione,i miei capezzoli sempre più duri e il mio mugolare di piacere ad ogni inserzione fece capire ai miei aguzzini che avevo imparato a godere di questa tortura.
Fui slegata e caddi a terra,baciai le loro scarpe e Jean disse: ”Ora scrofa...vedo che ti piace...sarai affamata...Hamir prendi le ciotole che le diamo da mangiare e da bere... “
Il nero posò le due grosse ciotole a terra e a turno si tolsero i pantaloni,ci si accovacciarono sopra e ne riempirono una di urina e una di feci, poi tirandomi per i capelli si fecero pulire l'ano e Jean disse: “Per ora gustati questo,i nostri cazzi li pulirai più tardi se te lo meriterai...” strizzò l'occhio ad Hamir che aggiunse: “Goditi il pasto puttana perchè ti nutrirai di merda, piscio e sperma per il resto dei tuoi giorni...senza contare quella che ti metteremo nel corpo..a cominciare da oggi pomeriggio..”
Quella frase mi eccitò tremendamente,date le mie esperienze avevo già ricevuto feci in figa ma ero certa che si sarebbe trattato di qualcosa di molto più spinto rispetto a quanto provato fino ad ora...
Continuai a mangiare fino a ripulire la ciotola, ero già abituata a questo tipo di giochi fatti con uomini incontrati online a cui mentivo sulla mia età, quindi non avevo più i conati di vomito che mi prendevano le prime volte, ora riuscivo ad assaporarla come se fosse stata la miglior cioccolata svizzera...
Rimasi in quella posizione alcune ore finchè non caddi nel torpore dei sensi causato dalla stanchezza di quell'intensa giornata.
Fui svegliata bruscamente da uno dei due neri che sganciò improvvisamente le catene e mi fece cadere a terra,poi si posizionò dietro di me e mentre ero ancora a terra mi schiacciò la cervice prolassata sul pavimento dicendomi con un tono particolarmente severo e minaccioso “Buongiorno bestia schifosa... oggi inizia il tuo addestramento...ti conviene obbedire a qualunque cosa ordineremo o ti faremo o sarà peggio per te...”
Mi prese per i capelli e mi trascinò in ginocchio in un ex fienile riattrezzato per pratiche di tortura e con accanto una grossa porcilaia...mi legarono per i polsi e mi sollevarono fino a rimettermi in piedi,le braccia facevano malissimo ma se provavo ad appoggiarmi sui piedi fratturati il dolore era peggiore,misero dei ferri lunghi e rotondi di circa 3cm di diametro dentro un braciere costringendomi a guardare, dopo qualche minuto l'altro nero prese uno dei ferri e me lo avvicinò al viso dicendo “questo è uno dei giochi preferiti dal sig.M, ti conviene abituarti a non gridare quando te lo infileremo nei buchi...”
Fissai terrorizzata quell'oggetto spaventoso,non potevo muovermi e non capivo i segnali del mio corpo perchè nonostante la paura e il dolore che avrei sicuramente provato iniziai ad eccitarmi e i miei capezzoli lo fecero notare anche ai miei due aguzzini...
“Guarda Jean” disse il nero con in mano il ferro rovente rivolgendosi all'altro “Questa scrofa si è eccitata quando le ho detto ciò che le faremo...”
Jean si avvicinò a me e afferrò i miei capezzoli stringendoli forte... “Bene,ricordi cosa ci ha detto il sig.M? Questa è una vera masochista,si ecciterà mentre le farete male,fatele capire bene il suo ruolo e più si ecciterà più dovrete farla soffrire...”
Mentre lo diceva prese un altro ferro rovente e me lo inserì senza esitazione nella cervice prolassata fino a farlo entrare in utero,sentii un dolore terribile e gridai con le narici che si riempivano dell'odore della mia carne bruciata iniziai a piangere mentre i miei due aguzzini iniziarono ad infilare i ferri anche nel mio retto e nella mia uretra fino alla vescica.
Gridai per ore mentre il mio corpo bruciava dall'interno,ma dopo diverse ore di ustioni,iniziai a provare un intenso piacere ad ogni ustione,i miei capezzoli sempre più duri e il mio mugolare di piacere ad ogni inserzione fece capire ai miei aguzzini che avevo imparato a godere di questa tortura.
Fui slegata e caddi a terra,baciai le loro scarpe e Jean disse: ”Ora scrofa...vedo che ti piace...sarai affamata...Hamir prendi le ciotole che le diamo da mangiare e da bere... “
Il nero posò le due grosse ciotole a terra e a turno si tolsero i pantaloni,ci si accovacciarono sopra e ne riempirono una di urina e una di feci, poi tirandomi per i capelli si fecero pulire l'ano e Jean disse: “Per ora gustati questo,i nostri cazzi li pulirai più tardi se te lo meriterai...” strizzò l'occhio ad Hamir che aggiunse: “Goditi il pasto puttana perchè ti nutrirai di merda, piscio e sperma per il resto dei tuoi giorni...senza contare quella che ti metteremo nel corpo..a cominciare da oggi pomeriggio..”
Quella frase mi eccitò tremendamente,date le mie esperienze avevo già ricevuto feci in figa ma ero certa che si sarebbe trattato di qualcosa di molto più spinto rispetto a quanto provato fino ad ora...
Continuai a mangiare fino a ripulire la ciotola, ero già abituata a questo tipo di giochi fatti con uomini incontrati online a cui mentivo sulla mia età, quindi non avevo più i conati di vomito che mi prendevano le prime volte, ora riuscivo ad assaporarla come se fosse stata la miglior cioccolata svizzera...
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