Scat e masturbazione

di
genere
pissing

Mi sono arrivate molte mail incuriosite dai miei racconti. Per lo più persone dotte e gentili, desiderose di scambi di pensieri. Dunque mi avete incoraggiata a proseguire la mia dissertazione sul senso dello Scat dal mio punto di vista.
Vi racconto una altra esperienza, quella con I.
Gli ho chiesto di vederci a metà settimana ma già dalla domenica non avrebbe più potuto fare la cacca. Tutte le volte che sentiva il bisogno mi doveva chiamare ed era naturale che io sentendolo in preda alla voglia mi eccitassi e a mia volta facessi eccitare lui. Quando ci si eccita il corpo risponde in modo estremo ma I. Era servizievole e mi seguiva ogni cosa gli chiedessi. Più era eccitato e più lo obbligavo a stringere il culo, mettersi a sedere sui suoi talloni in modo che il pezzo di cacca che voleva uscire fosse rispunto verso l’alto. Poi lo calmavo è tutta l’eccitazione Pian piano si attenuava. Nel frattempo chiesi lui di fare una dieta apposta per far indurire tutta la sua cacchetta, e più le feci diventavano dure più quando sentiva il bisogno di andare in bagno l’eccitazione era enorme. Quel grosso palo di cacca dentro di lui diventava sempre più largo, spesso, solido e lo faceva godere come se avesse sempre dentro un vibratore pronto a farlo schizzare. Era il 2 g senza bagno e mi chiamo in preda alla voglia; mi chiese se poteva farlo perché stava continuando a perdere gas e si vergognava molto. Gli chiesi di farmi sentire. Mai avrei pensato che sarebbe stato così eccitante sentire dall’altra parte del telefono un uomo che stava lottando per trattenere la cacca ma liberarsi solo dai suoi spasmi intestinali. Ogni fuoriuscita di aria veniva accompagnata da un piccolo sforzo e sospiro liberatorio. “Adesso basta” gli imposi e altrettanto lo obbligai a tenere l’erezione per ore, con tanto di foto a dimostrazione della sua buona condotta.
Arrivò il giorno dell’incontro. Entrò già estremamente eccitato dicendomi che non vedeva l’ora di cagare per me, ma non aveva più così tanta voglia come i g precedenti. Sapevo già tutto e volevo proprio questo: che dovesse sforzarsi a farlo per me.
Sdraiato a pancia in su gli chiesi di toccarsi poi di fermarsi e concentrasi ad aprire l’ano. Era così abituato a tenere il buco chiuso che ci mise un po’ a rilassarsi. Dopo minuti ad alternare masturbazione e relax, inizio a toccare i bordi gonfi del suo buco. “Spingi” lo obbligai, I prende fiato e inizia spingere.riesce solo a dire “È molto dura” mentre si muove e sta diventando rosso dall’ eccitazione, lo sforzo misto a vergogna. Sono tutta bagnata vedere la sua agonia mentre spinge le mani sulla pancia e il suo buco ha continue contrazioni. La cacca inizia a premere sui bordi interni dell intestino, sembra davvero enorme, la voglio toccare, non resisto. Inizio a vedere i lembi dell’ano aprirsi così ci metto un dito dentro e sento un pezzo di stronzo solido, massiccio, che da quanto è duro non mi sporca neanche il dito. Lo lascio avanzare perché I sta facendo davvero fatica a farlo uscire, adesso vedo la punta. Lo sblocco e gli chiedo di masturbarsi. Ha il cazzo bagnato, ma non completamente in tiro ed io voglio che goda con tutto il corpo. Ricomincia a mugolare,stavolta nn per la fatica ma per il piacere che gli viene dal cazzo più sensibile e dal culo aperto. “Spingi ancora”gli sussurro mentre non molla l’asta dalla mano, gli occhi e la mente sono altrove, può solo seguire le mie parole. I. ha il buco completamente tenuto aperto dal grosso pezzo di cacca duro e scuro che gli esce appena sotto le palle, si mena il cazzo sempre più freneticamente. Il corpo sussulta, ansima e dice piano quanto gode mentre caga, muove il bacino come a cercare ogni angolo di piacere intorno a quel pezzo duro che gli spunta dal culo. Ci siamo, sta per crollare. Gli dico “adesso schizza tutto fuori” e a quelle parole le contrazioni dell’orgasmo gli fanno spingere l’enorme pezzo di cacca che lo stava impalando insieme al suo liquido seminale denso, insieme a grida di godimento e scosse di piacere che attraversano tutto il corpo come convulsioni.
In tutto questo il mio ruolo da spettatrice non ha reso meno piacevole la partecipazione. Stavolta volevo osservare e imparare ancora come spingermi oltre.
di
scritto il
2019-10-18
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