Incontro inaspettato
di
alessio&valeria
genere
orge
Quel fine settimana ci ritrovammo invitati ad una festa di compleanno che ci saremmo evitati volentieri. Non conoscevamo nessuno se non il festeggiato, era un ambiente di persone di un certo livello socio culturale , che sapevano parlare solo di affari costose macchine e abiti firmati.
La festa era in una villa altrettanto lussuosa con tanto di piscina e posteggio privato, il nostro passatempo era consumare vino al bar e ridere sulla compostezza di circostanza degli invitati, ci accorgemmo, poco dopo, che non eravamo gli unici ad uscire dai canoni seriosi della festa. Di fianco a noi un’altrettanta coppia di giovani ,che era proprio come noi, visivamente fuori dal contesto chic degli altri invitati.
Non ci volle molto a fare conoscenza e tra un bicchiere di vino e l’altro ci ritrovammo a ridere di gusto, ed attirare l’attenzione degli altri invitatati su di noi, la cosa non ci turbo affatto ma decidemmo di spostarci in un contesto più adeguato al nostro spirito!
Era una coppia davvero simpatica e carina lui un ragazzo 30enne di bella presenza, fisico asciutto, ma non troppo, alto 1,80 con il capello corto ben curato, lei una ragazza di 25anni ben messa, alta 1,65 con curve ben distribuite, decidemmo di andare in un localino li vicino dove si poteva sia stare tranquilli seduti che ballare e scatenarsi.
In poco tempo instaurammo un rapporto di sintonia incredibile, ed ogni ora che passava accentuava la confidenza tra noi e l’altra coppia.
L’alcol incominciava a farsi sentire, le posture incominciavano a farsi incontrollate, eravamo seduti in un tavolino con sgabelli alti vicino al bar, proprio di fianco la pista da ballo, Stefania , cosi si chiamava la ragazza, indossava un vestitino di cotone ,al quanto scollato e corto, ed i movimenti lasciavano intravedere spesso sia le mutande che il seno, visto che non portava intimo nella parte di sopra. Mia moglie, Valeria, non era da meno, quella sera aveva un vestitino di seta bianco con fantasia a fiori, e lo sgabello alto spesso metteva a nudo il suo intimo. lo sguardo di Marco, il ragazzo di Stefania, cadeva spesso tra le cosce di mia moglie ma, sarà stato per l’inibizione dell’alcol, la cosa non mi turbava affatto.
L’atmosfera si faceva sempre più spinta, dal punto di vista confidenziale, i contatti fisici aumentavano proporzionalmente al tasso alcolico, carezze nelle spalle e mani sulle gambe nude delle nostre donne incrementavano la confidenza.
Consumato l’ennesimo bicchiere di vino ,Stefania si aiutò a scendere dallo sgabello appoggiandosi con una mano sul mio ginocchio e facendo scorrere la punta delle sue dita per tutta la lunghezza della mia coscia ,sino ad arrivare al mio fondoschiena, mi girò intorno, e con l’altra mano abbracciò un fianco di mia moglie proprio all’altezza del filo del perizoma e disse: andiamo a scatenarci in pista ragazzi. Valeria notò benissimo il movimento di Stefania e senti pure la sua mano carezzarle un fianco, gli sorrise e scendendo dallo sgabello diede due pacche nella coscia di Marco ed esclamò: andiamo a divertirci dai!
Ballammo per più di mezzore incuranti di chi avessimo come partner, non era uno scambiarsi le compagne ma un gioco di movimenti in quattro di puro divertimento, il movimento delle natiche di entrambe le ragazze sollevavano spesso quelle gonnelline, e i nostri fianchi accompagnavano quei movimenti con abbracci da dietro.
In quel momento stavo ballando abbracciato a mia moglie, Marco abbraccio Valeria da dietro accompagnando i movimenti del suo culo, e con le mani scivolava su e giù dai fianchi di essa, notai l’eccitazione di mia moglie crescere al punto di inarcare la schiena sporgendo il culo in fuori sino a sentire l’eccitazione di Marco.
Sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla, era Stefania che mi chiedeva di andare a prendere altro bere, non esitai e lasciai Valeria a continuare il suo ballo con Marco.
Arrivati davanti al bancone del bar ,e ordinatogli i quattro bicchieri di vino, ci girammo a guardare Valeria e Marco ballare, non si erano spostati da come li avevamo lasciati, Marco abbracciava da dietro Valeria che mi guardava sorridendo, guardai Stefania e un sorriso malizioso spezzo i freni inibitori di tutti. Stefania si rigirò verso il bancone del bar e mi invitò, tirandomi per una mano, ad abbracciarla da dietro, tirai un’altra occhiata a mia moglie che ormai era presa dallo strusciarsi con Marco che mi vide ma non esitò a continuare quello che già stava facendo.
C’era confusione al bar e da dietro la folla si faceva sempre più spingente, arrivai ad appoggiare il mio pacco nel culo di Stefania che con un movimento ondulatorio scrutava la mia eccitazione, non esitai a fare un po di pressione con le anche, lei si girò con i bicchieri in mano e mi disse con un sorriso: noto che il vino ti fa un buon effetto. Non dissi nulla alla provocazione ma risposi con altrettanto sorriso, mi rigirai levandogli due bicchieri dalle mani e ci dirigemmo verso i nostri rispettivi.
Diedi il vino a mia moglie che riprese a ballare con me, mi sussurrò all’orecchio che era eccitata, ma io già lo sapevo e continuammo il nostro ballo ancora più spinto. Altrettanto facevano Marco e Stefania, che poco dopo ci proposero di spostarci da qualche altra parte, e ci dirigemmo , tutti e quattro abbracciati, verso la porta d’uscita. Ormai l’intesa la confidenza e l’eccitazione di tutti era ad un livello esagerato cosi come il tasso alcolico……………decidemmo di recuperare le macchine che si trovavano ancora nella villa e andare a cercare qualche altro locale altrettanto carino.
Ormai la festa dei fighettini era finita, le uniche macchine rimaste nel posteggio erano le nostre e notammo che l’unica persona rimasta in villa era il guardiano che dormiva profondamente all’interno della sua torretta all’ingresso, Stefania ci guardo e ci disse: ragazzi la facciamo completa?.......... visto che non c’è nessuno andiamo a farci il bagno in piscina!
Ci guardammo negli occhi tutti e quattro e dopo un’esultante si ci dirigemmo verso l’ormai abbandonata piscina, incuranti del fatto che non avessimo i costumi, buttammo via i vestiti restando in mutande e ci gettammo in acqua.
Passammo dagli schizzi d’acqua allo spingere sottacqua le teste, ad ogni affogatina le mani scivolavano percorrendo i corpi l’uno degli altri scrutando le intimità di ognuno, in poco tempo ci ritrovammo tutti e quattro a carezzarci l’uno con l’altro.
Fermi dove l’acqua arrivava alle spalle, praticamente attaccati, incominciammo un gioco di carezze.
Sotto l’acqua le mani di tutti correvano a scrutare le intimità, incuranti di chi fossero, e sopra il pelo dell’acqua gli sguardi eccitati si incrociavano, più di una mano dimenava il mio cazzo, contemporaneamente le mie mani dimenavano le fighe delle ragazze , ma non erano le uniche , anche Marco ormai aveva due dita sia nella figa di mia moglie che nella figa di Stefania. Io e Marco uscimmo dall’acqua e non arrivammo neanche alle sdraio, seduti nel bordo della piscina, con le mutande che ormai galleggiavano, invitammo Valeria e Stefania ad avvicinarsi, ed eccitatissime, presero in bocca i nostri cazzi in piena erezione alternandosi entrambe sullo stesso membro.
Con una mano tenevano ben saldo il cazzo del proprio partner ,spostandolo da bocca in bocca, e con l’altra mano scrutavano le loro fighe dimenandosi di piacere, il gioco si fece ancora più intenso e passionale quando Stefania balzando fuori dalla piscina si mise a cavalcioni su Marco ,ed aiutata dalle mani di mia moglie, prese quel grosso cazzo nella fica, Valeria non tolse la mano da li ed accompagnava l’ingresso della mazza ad ogni discesa di Stefania.
Io scesi in acqua e mi appostai dietro mia moglie, misi una mano tra le sue cosce e dimenandogli la figa gli sussurravo all’orecchio: ti piace tenerlo ben saldo in mano vero? Senti quanto è duro e caldo….. cosi…..brava. alle mie parole l’eccitazione di Valeria saliva, si vedeva, ansimava di voglia, sino ad esplodere…….SCOPAMI mi disse SCOPAMI COME SAI FARE TU aggiunse, presi il mio cazzo, ormai di pietra, e glie lo ficcai tutto dentro in un solo colpo, esplose in un urlo di piacere seguito da un “Si Si ANCORA”.
Proseguimmo cosi per un paio di minuti ,poi io e mia moglie ci spostammo sulle sdraio, lei si posizionò subito in ginocchio su una di esse mettendo ben in mostra la sua figa e guardandomi, con una mano sulla fica ancora calda di passione, mi disse : SCOPAMI…..SCOPAMI…. contemporaneamente Stefania si era posizionata dietro di me e con una mano sul mio cazzo mi aiutò a scoparmi mi moglie. Uscivo ed entravo a ripetizione aiutato dalle mani di Stefania, Marco si posizionò davanti mia moglie e, prendendola dolcemente per i capelli , gli fece assaggiare il suo fallo, presa dalle attenzioni di tutti Valeria passo il dito dalla sua fica al suo ,ancora vergine, culo e dolcemente lo massaggiava lasciando entrare solo la punta.
Esplosi in un orgasmo che invase la schiena di mia moglie che a sua volta…….sarà stato per il dito o per il calore del mio sperma che gli scivolava lungo la schiena ………incominciò a gemere di piacere raggiungendo anch’essa un orgasmo, prolungato dalle dita di Stefania che massaggiava il suo clitoride.
Marco e Stefania continuarono il loro gioco sistemandosi nella sdraio di fianco e aiutati dalle nostre mani, raggiunsero anch’essi il nonplusultra dei piaceri, ci gettammo tutti in acqua e fecimo un gran bel bagno, dopo una bella sigaretta ed esserci scambiati complimenti e numeri di telefono ci lasciammo promettendoci un’altro incontro.
La festa era in una villa altrettanto lussuosa con tanto di piscina e posteggio privato, il nostro passatempo era consumare vino al bar e ridere sulla compostezza di circostanza degli invitati, ci accorgemmo, poco dopo, che non eravamo gli unici ad uscire dai canoni seriosi della festa. Di fianco a noi un’altrettanta coppia di giovani ,che era proprio come noi, visivamente fuori dal contesto chic degli altri invitati.
Non ci volle molto a fare conoscenza e tra un bicchiere di vino e l’altro ci ritrovammo a ridere di gusto, ed attirare l’attenzione degli altri invitatati su di noi, la cosa non ci turbo affatto ma decidemmo di spostarci in un contesto più adeguato al nostro spirito!
Era una coppia davvero simpatica e carina lui un ragazzo 30enne di bella presenza, fisico asciutto, ma non troppo, alto 1,80 con il capello corto ben curato, lei una ragazza di 25anni ben messa, alta 1,65 con curve ben distribuite, decidemmo di andare in un localino li vicino dove si poteva sia stare tranquilli seduti che ballare e scatenarsi.
In poco tempo instaurammo un rapporto di sintonia incredibile, ed ogni ora che passava accentuava la confidenza tra noi e l’altra coppia.
L’alcol incominciava a farsi sentire, le posture incominciavano a farsi incontrollate, eravamo seduti in un tavolino con sgabelli alti vicino al bar, proprio di fianco la pista da ballo, Stefania , cosi si chiamava la ragazza, indossava un vestitino di cotone ,al quanto scollato e corto, ed i movimenti lasciavano intravedere spesso sia le mutande che il seno, visto che non portava intimo nella parte di sopra. Mia moglie, Valeria, non era da meno, quella sera aveva un vestitino di seta bianco con fantasia a fiori, e lo sgabello alto spesso metteva a nudo il suo intimo. lo sguardo di Marco, il ragazzo di Stefania, cadeva spesso tra le cosce di mia moglie ma, sarà stato per l’inibizione dell’alcol, la cosa non mi turbava affatto.
L’atmosfera si faceva sempre più spinta, dal punto di vista confidenziale, i contatti fisici aumentavano proporzionalmente al tasso alcolico, carezze nelle spalle e mani sulle gambe nude delle nostre donne incrementavano la confidenza.
Consumato l’ennesimo bicchiere di vino ,Stefania si aiutò a scendere dallo sgabello appoggiandosi con una mano sul mio ginocchio e facendo scorrere la punta delle sue dita per tutta la lunghezza della mia coscia ,sino ad arrivare al mio fondoschiena, mi girò intorno, e con l’altra mano abbracciò un fianco di mia moglie proprio all’altezza del filo del perizoma e disse: andiamo a scatenarci in pista ragazzi. Valeria notò benissimo il movimento di Stefania e senti pure la sua mano carezzarle un fianco, gli sorrise e scendendo dallo sgabello diede due pacche nella coscia di Marco ed esclamò: andiamo a divertirci dai!
Ballammo per più di mezzore incuranti di chi avessimo come partner, non era uno scambiarsi le compagne ma un gioco di movimenti in quattro di puro divertimento, il movimento delle natiche di entrambe le ragazze sollevavano spesso quelle gonnelline, e i nostri fianchi accompagnavano quei movimenti con abbracci da dietro.
In quel momento stavo ballando abbracciato a mia moglie, Marco abbraccio Valeria da dietro accompagnando i movimenti del suo culo, e con le mani scivolava su e giù dai fianchi di essa, notai l’eccitazione di mia moglie crescere al punto di inarcare la schiena sporgendo il culo in fuori sino a sentire l’eccitazione di Marco.
Sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla, era Stefania che mi chiedeva di andare a prendere altro bere, non esitai e lasciai Valeria a continuare il suo ballo con Marco.
Arrivati davanti al bancone del bar ,e ordinatogli i quattro bicchieri di vino, ci girammo a guardare Valeria e Marco ballare, non si erano spostati da come li avevamo lasciati, Marco abbracciava da dietro Valeria che mi guardava sorridendo, guardai Stefania e un sorriso malizioso spezzo i freni inibitori di tutti. Stefania si rigirò verso il bancone del bar e mi invitò, tirandomi per una mano, ad abbracciarla da dietro, tirai un’altra occhiata a mia moglie che ormai era presa dallo strusciarsi con Marco che mi vide ma non esitò a continuare quello che già stava facendo.
C’era confusione al bar e da dietro la folla si faceva sempre più spingente, arrivai ad appoggiare il mio pacco nel culo di Stefania che con un movimento ondulatorio scrutava la mia eccitazione, non esitai a fare un po di pressione con le anche, lei si girò con i bicchieri in mano e mi disse con un sorriso: noto che il vino ti fa un buon effetto. Non dissi nulla alla provocazione ma risposi con altrettanto sorriso, mi rigirai levandogli due bicchieri dalle mani e ci dirigemmo verso i nostri rispettivi.
Diedi il vino a mia moglie che riprese a ballare con me, mi sussurrò all’orecchio che era eccitata, ma io già lo sapevo e continuammo il nostro ballo ancora più spinto. Altrettanto facevano Marco e Stefania, che poco dopo ci proposero di spostarci da qualche altra parte, e ci dirigemmo , tutti e quattro abbracciati, verso la porta d’uscita. Ormai l’intesa la confidenza e l’eccitazione di tutti era ad un livello esagerato cosi come il tasso alcolico……………decidemmo di recuperare le macchine che si trovavano ancora nella villa e andare a cercare qualche altro locale altrettanto carino.
Ormai la festa dei fighettini era finita, le uniche macchine rimaste nel posteggio erano le nostre e notammo che l’unica persona rimasta in villa era il guardiano che dormiva profondamente all’interno della sua torretta all’ingresso, Stefania ci guardo e ci disse: ragazzi la facciamo completa?.......... visto che non c’è nessuno andiamo a farci il bagno in piscina!
Ci guardammo negli occhi tutti e quattro e dopo un’esultante si ci dirigemmo verso l’ormai abbandonata piscina, incuranti del fatto che non avessimo i costumi, buttammo via i vestiti restando in mutande e ci gettammo in acqua.
Passammo dagli schizzi d’acqua allo spingere sottacqua le teste, ad ogni affogatina le mani scivolavano percorrendo i corpi l’uno degli altri scrutando le intimità di ognuno, in poco tempo ci ritrovammo tutti e quattro a carezzarci l’uno con l’altro.
Fermi dove l’acqua arrivava alle spalle, praticamente attaccati, incominciammo un gioco di carezze.
Sotto l’acqua le mani di tutti correvano a scrutare le intimità, incuranti di chi fossero, e sopra il pelo dell’acqua gli sguardi eccitati si incrociavano, più di una mano dimenava il mio cazzo, contemporaneamente le mie mani dimenavano le fighe delle ragazze , ma non erano le uniche , anche Marco ormai aveva due dita sia nella figa di mia moglie che nella figa di Stefania. Io e Marco uscimmo dall’acqua e non arrivammo neanche alle sdraio, seduti nel bordo della piscina, con le mutande che ormai galleggiavano, invitammo Valeria e Stefania ad avvicinarsi, ed eccitatissime, presero in bocca i nostri cazzi in piena erezione alternandosi entrambe sullo stesso membro.
Con una mano tenevano ben saldo il cazzo del proprio partner ,spostandolo da bocca in bocca, e con l’altra mano scrutavano le loro fighe dimenandosi di piacere, il gioco si fece ancora più intenso e passionale quando Stefania balzando fuori dalla piscina si mise a cavalcioni su Marco ,ed aiutata dalle mani di mia moglie, prese quel grosso cazzo nella fica, Valeria non tolse la mano da li ed accompagnava l’ingresso della mazza ad ogni discesa di Stefania.
Io scesi in acqua e mi appostai dietro mia moglie, misi una mano tra le sue cosce e dimenandogli la figa gli sussurravo all’orecchio: ti piace tenerlo ben saldo in mano vero? Senti quanto è duro e caldo….. cosi…..brava. alle mie parole l’eccitazione di Valeria saliva, si vedeva, ansimava di voglia, sino ad esplodere…….SCOPAMI mi disse SCOPAMI COME SAI FARE TU aggiunse, presi il mio cazzo, ormai di pietra, e glie lo ficcai tutto dentro in un solo colpo, esplose in un urlo di piacere seguito da un “Si Si ANCORA”.
Proseguimmo cosi per un paio di minuti ,poi io e mia moglie ci spostammo sulle sdraio, lei si posizionò subito in ginocchio su una di esse mettendo ben in mostra la sua figa e guardandomi, con una mano sulla fica ancora calda di passione, mi disse : SCOPAMI…..SCOPAMI…. contemporaneamente Stefania si era posizionata dietro di me e con una mano sul mio cazzo mi aiutò a scoparmi mi moglie. Uscivo ed entravo a ripetizione aiutato dalle mani di Stefania, Marco si posizionò davanti mia moglie e, prendendola dolcemente per i capelli , gli fece assaggiare il suo fallo, presa dalle attenzioni di tutti Valeria passo il dito dalla sua fica al suo ,ancora vergine, culo e dolcemente lo massaggiava lasciando entrare solo la punta.
Esplosi in un orgasmo che invase la schiena di mia moglie che a sua volta…….sarà stato per il dito o per il calore del mio sperma che gli scivolava lungo la schiena ………incominciò a gemere di piacere raggiungendo anch’essa un orgasmo, prolungato dalle dita di Stefania che massaggiava il suo clitoride.
Marco e Stefania continuarono il loro gioco sistemandosi nella sdraio di fianco e aiutati dalle nostre mani, raggiunsero anch’essi il nonplusultra dei piaceri, ci gettammo tutti in acqua e fecimo un gran bel bagno, dopo una bella sigaretta ed esserci scambiati complimenti e numeri di telefono ci lasciammo promettendoci un’altro incontro.
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