Giada
di
Mr M
genere
tradimenti
Dopo quanto successo quella sera al bar qualcosa scattò dentro di me.
Nei giorni successivi le cose al bar continuarono come prima con un unica sostanziale differenza le occhiate che ci scambiavamo io e Giada, inoltre ogni tanto lei indugiava in qualche approccio fisico una una mano sulla mia una toccatina sulla spalla una strusciatina di seno quando passava o mi porgeva qualcosa.
Più mi stuzzicava e più la volevo così una sera decisi di agire.
Avvisai mia moglie che mi sarei fermato un po' di più in ufficio e telefonai al bar chiedendo che in chiusura mi portassero qualcosa da mangiare.
Sapevo che Giada era di chiusura quel giorno speravo sarebbe venuta lei a portarmi da mangiare.
Il campanello suonò e feci salire Giada la quale mi disse senza mezzi termini che non aspettava altro che stare insieme da soli per continuare quel bacio e vedere dove ci avrebbe portato.
Non me lo feci ripetere le fui subito addosso l'afferrai con decisione e la baciai lei rispose prontamente le infilai le mani nei pantaloni erano elasticizzati e misi le mie mani sul suo sedere e li mi accorsi che la ragazza non postava nessun tipo di intimo al che con le dita trovai la sua vagina e la accarezzai sussultò così portai la mano davanti abbassai i pantaloni e cominciai a toccarla con decisione. Mente la baciavo con passione con la mano giocavo con le sue piccole labbra dando quale lieve colpetto al clitoride lei pero non era da meno in un attimo aperto i mie pantaloni e afferrato con decisione il mio pene e menava con decisione.
A quel punto era chiaro cosa volevamo l'uno dall'altra. La trascinai verso la mia scrivania la feci piegare su di essa e la penetrai ci muovemmo all'unisono finché lei lanciò un urlo gutturale di piacere. MI fermai un attimo per vedere come stava mi guardò con uno sguardo tra il sognante e il malizioso la feci rialzare e l'abbracciai dolcemente e ricominciai a baciarla con passione lei replicò con altrettanta passione. Cominciai a denudarla e lei fece altrettanto con me sempre continuando a toccarci e baciarci mi staccai un attimo e la rimirai al che le dissi sei splendida e mi rituffai sulle sue labbra.
L'abbracciai e la sollevai e lei allargò le gambe per cingermi la vita al che la penetrai di nuovo ci guardammo negli occhi e le sussurrai ti voglio.
Lentamente mi chinai ancora dentro di lei e la appoggiai sul tappeto del mio studio, continuammo a baciarci toccarci e a muoverci l'uno dentro l'altra finché mi accorsi che Giada stava per arrivare così aumentai il ritmo e mi lasciai andare: arrivammo insieme all'orgasmo la strinsi forte a me e lei fece altrettanto.
Nudi sudati e appagati rimanemmo abbracciati per non so quanto si guardammo e rimanemmo in silenzio.
Alla fine io ruppi l'incantesimo dicendo sei splendida grazie.
Lei per tutta risposta mi baciò dolcemente ma nonostante la dolcezza accese comunque qualcosa dentro di me e ricominciai a baciarla con passione stavolta però fu lei a prendere il controllo mi spinse delicatamente a terra e mi salì sopra. continuò a baciarmi e poi cominciò a scendere giù fino a raggiungere il mio pene che cominciava leggermente a rinvigorirsi lo prese in bocca e dopo poco era di nuovo pronto mi lanciò un sorriso malizioso e mi disse ora si ragiona, si impalò con esso cominciò a muoversi con decisione andava su e giù un po' avanti e un po' indietro attenta a non farlo mai uscire era fantastico.
Lei era sudata grondava sudore e la sua vagina era un lago di umori era talmente lubrificata che quasi non la sentivo dopo un po' lei per la terza volta esplose in un orgasmo.
Al che si accasciò su di me appagata e mi sussurrò tu sei splendido professore (era il nomignolo che mi avevano dato al bar perché spesso mi trovavo a spiegare le cose più disparate).
Lentamente ci staccammo non volevamo farlo ma dovevamo farlo.
Pian piano ci ricomponemmo senza parlare anche stavolta fui io a rompere l'incanto si è fatto tardi hai bisogno di strappo esordi lei mi rispose grazie molte.
Fu così che l'accompagnai a casa ci salutammo con un dolce bacio.
Nei giorni successivi le cose al bar continuarono come prima con un unica sostanziale differenza le occhiate che ci scambiavamo io e Giada, inoltre ogni tanto lei indugiava in qualche approccio fisico una una mano sulla mia una toccatina sulla spalla una strusciatina di seno quando passava o mi porgeva qualcosa.
Più mi stuzzicava e più la volevo così una sera decisi di agire.
Avvisai mia moglie che mi sarei fermato un po' di più in ufficio e telefonai al bar chiedendo che in chiusura mi portassero qualcosa da mangiare.
Sapevo che Giada era di chiusura quel giorno speravo sarebbe venuta lei a portarmi da mangiare.
Il campanello suonò e feci salire Giada la quale mi disse senza mezzi termini che non aspettava altro che stare insieme da soli per continuare quel bacio e vedere dove ci avrebbe portato.
Non me lo feci ripetere le fui subito addosso l'afferrai con decisione e la baciai lei rispose prontamente le infilai le mani nei pantaloni erano elasticizzati e misi le mie mani sul suo sedere e li mi accorsi che la ragazza non postava nessun tipo di intimo al che con le dita trovai la sua vagina e la accarezzai sussultò così portai la mano davanti abbassai i pantaloni e cominciai a toccarla con decisione. Mente la baciavo con passione con la mano giocavo con le sue piccole labbra dando quale lieve colpetto al clitoride lei pero non era da meno in un attimo aperto i mie pantaloni e afferrato con decisione il mio pene e menava con decisione.
A quel punto era chiaro cosa volevamo l'uno dall'altra. La trascinai verso la mia scrivania la feci piegare su di essa e la penetrai ci muovemmo all'unisono finché lei lanciò un urlo gutturale di piacere. MI fermai un attimo per vedere come stava mi guardò con uno sguardo tra il sognante e il malizioso la feci rialzare e l'abbracciai dolcemente e ricominciai a baciarla con passione lei replicò con altrettanta passione. Cominciai a denudarla e lei fece altrettanto con me sempre continuando a toccarci e baciarci mi staccai un attimo e la rimirai al che le dissi sei splendida e mi rituffai sulle sue labbra.
L'abbracciai e la sollevai e lei allargò le gambe per cingermi la vita al che la penetrai di nuovo ci guardammo negli occhi e le sussurrai ti voglio.
Lentamente mi chinai ancora dentro di lei e la appoggiai sul tappeto del mio studio, continuammo a baciarci toccarci e a muoverci l'uno dentro l'altra finché mi accorsi che Giada stava per arrivare così aumentai il ritmo e mi lasciai andare: arrivammo insieme all'orgasmo la strinsi forte a me e lei fece altrettanto.
Nudi sudati e appagati rimanemmo abbracciati per non so quanto si guardammo e rimanemmo in silenzio.
Alla fine io ruppi l'incantesimo dicendo sei splendida grazie.
Lei per tutta risposta mi baciò dolcemente ma nonostante la dolcezza accese comunque qualcosa dentro di me e ricominciai a baciarla con passione stavolta però fu lei a prendere il controllo mi spinse delicatamente a terra e mi salì sopra. continuò a baciarmi e poi cominciò a scendere giù fino a raggiungere il mio pene che cominciava leggermente a rinvigorirsi lo prese in bocca e dopo poco era di nuovo pronto mi lanciò un sorriso malizioso e mi disse ora si ragiona, si impalò con esso cominciò a muoversi con decisione andava su e giù un po' avanti e un po' indietro attenta a non farlo mai uscire era fantastico.
Lei era sudata grondava sudore e la sua vagina era un lago di umori era talmente lubrificata che quasi non la sentivo dopo un po' lei per la terza volta esplose in un orgasmo.
Al che si accasciò su di me appagata e mi sussurrò tu sei splendido professore (era il nomignolo che mi avevano dato al bar perché spesso mi trovavo a spiegare le cose più disparate).
Lentamente ci staccammo non volevamo farlo ma dovevamo farlo.
Pian piano ci ricomponemmo senza parlare anche stavolta fui io a rompere l'incanto si è fatto tardi hai bisogno di strappo esordi lei mi rispose grazie molte.
Fu così che l'accompagnai a casa ci salutammo con un dolce bacio.
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