La banchiera vacca
di
Dott AleD mrs sex
genere
etero
il mio primo vero lavoro fu in una banca.
Ero fresco di università e niente più ma venni subito preso in una banca molto importante in Italia.
All’epoca in quella banca avevano sposato la linea green e quindi di giovani come me era facile trovarli.
Io entrai a lavorare lì poco dopo di un’altra ragazza di solo un anno più grande di me che si chiamava Daniela.
Era davvero una gran bella figa,sempre in bolla capelli neri alle spalle sempre con la piega fatta è sempre alla moda, sarà stata circa un metro e settanta bel seno un gran bel culo sodo e delle belle gambe toniche.
Si allenava spesso tra palestra e piscina e teneva molto al suo fisico,che metteva sempre ben in mostra con outfit molto interessanti e alla moda.
Lavoravamo spesso vicini tra sportello e uffici.
E anche spesso andavamo in pausa pranzo insieme al bar.
Era tutto sommato una persona piacevole anche se al primo impatto poteva sembrare molto spocchiosa.
Con questo non posso negare che qualche sega pensando a lei non me la fossi fatta o se avevo la fortuna che si sedesse con la gonna di fronte a me qualche sbirciata quasi morbosa per guardare tra le sue gambe non l’avessi fatta.....
Era fidanzatissima con un bravo ragazzo.sembravano quasi la coppia perfetta fino a quando una mattina arrivo a lavoro in condizioni pietose,mai viste...
Truccata male sembrava non aver dormito e poco dopo la sentii piagnucolare con una nostra collega raccontandole che il suo ragazzo l’aveva lasciata....
Perle ai porci pensai io,anche se potevo finalmente provarci anche io con lei visto che era single come me...
Passarono un paio di settimane e la vidi più tranquilla sembrava essere buttata tutto alle spalle,fui sollevato pensando che sarebbe stato il momento giusto per agire,e così fu.
Tutti i giorni cercavo di parlare scherzare e avvicinarmi sempre un po’ di più a lei.
Ero sicuro che andando avanti così avrei potuto avere delle chances con lei,fino a quando un giorno uscito dal bagno senti due mie colleghi parlottare animatamente di lei...
Uno raccontava all’altro di quanto fosse mignotta Daniela
Presi un caffè alla macchinetta per poter ascoltare meglio e uno raccontava all’altro che l’aveva portata a cena in un bel ristorante è finita cena si era fatto sbocchinare per bene nel parcheggio senza tanti problemi.
Non mi sentivo di avere un approccio così diretto a quel punto così un giorno le dissi se voleva venire a bere un drink in un nuovo locale in centro finto lavoro.
Lei accetto di buon grado.
Andammo con la sua macchina parlammo del più e del meno in macchina,il viaggio non fu niente male potevo osservare bene quel gran bel paio di cosce che aveva e quel bel viso di profilo dopo quello che avevo sentito dai miei colleghi era diventato un gran faccia da troia.
Arrivati al locale cominciammo a bere pesantemente e li le sue difese notavo che lentamente stavano calando.
Così tra un sorriso e l’altro uno scherzo è una battuta le mie mani rimasero sempre più spesso sulla sua coscia.
Ad un certo punto mi disse “stasera andiamo a divertirci”
Ok dissi io...in fondo si stava mettendo bene per me.
Pagammo e uscimmo e quando arrivammo quasi dalla macchina lei si giro verso di me e mi disse”ma neanche un bacio mi dai?”
Non mi sembrava vero,mi avvicinai e la baciai subito mi spinse al muro,era calda aveva voglia.le toccavo il culo...che gran culo che aveva.
Saliti in macchina mi lanciai di nuovo sulla sua bocca ma stavolta le mie mani erano curiose di toccare quelle belle tette....e anche lei sembrava ben curiosa di toccarmi il cazzo....
Le disse che volevo un pompino...mi rispose che li non si poteva ma a casa sua avremmo fatto di meglio....
Il viaggio pur se breve verso casa sua sembro infinito con baci e palpate vigorose ad ogni semaforo.
A casa sua in poco tempo mi trovai con i pantaloni alle caviglie seduto sul divano mentre lei con una foga da idrovora mi sbocchinava....
Si alzò in piedi davanti a me lancio via le scarpe aprii la camicetta e si abbassò la gonna...via i collant e rimase in intimo.
Rimase a farsi guardare per un momento aveva un micro perizoma verde trasparente che mostrava una patatina meravigliosa sembrava disegnata un tatuaggio con il coniglietto di playboy con la cura iniziale sul basso ventre.
Mi guardò e più mi disse...”allora.......scopiamo?????”
Aprii il reggiseno e lo lascio cadere atterra e poi fece la stessa cosa anche con il perizoma....non ebbi nemmeno il tempo di aprirmi tutta la camicia che ero già con le sopra a cavalcioni che voleva il mio cazzo e con una tetta in bocca...
Mi mise nudo...aveva una figa meravigliosa liscia così non pensavo esistesse..il suo corpo aveva una pelle morbida e profumata,le sue unghie sempre ben smaltate e curate ora erano nella mia schiena,e l’unica cosa che riusciva a dire mentre si impalava con il mio cazzo e mugulava era “sono una vacca” “scopami” “sono una vacca”...
Era talmente eccitata e imbizzarrita che quasi faticavo a starle dietro...
Mi fece stare sopra le tenevo una gamba alta sopra alla mia spalla e intanto spingevo e la sbattevo più che potevo.
Con una mano le stringevo una tetta.
E lei non smetteva di dirmi che era una vacca....quando stava per venire mi prese da dietro con le mani e mi accompagnava i miei colpi dentro di lei dalla schiena.
Venne ferocemente ricordandomi di nuovo che era una vacca.....poi mi strinse a se mi disse “sbattimi...perché non vieni...?devi venire...ti voglio dentro di mequelle parole mi diedero nuova energia...il suo corpo caldo e umido mi eccitava ancora di più...da lì a poco sborrai dentro di lei cercai di non lorderei nemmeno una goccia....dormi a casa sua quella notte dove ricevetti poi al mattino seguendo una sveglia davvero particolare...fatta con la sua bocca sul mio cazzo....
Con Daniela lavorare lì fu un meraviglioso periodo ogni tanto quando non era impegnata a farsi sbattere da qualche altro collega uscivamo insieme e scopavamo selvaggemente,non c’era altro modo.lei amava sentirsi trattare da vacca
Ero fresco di università e niente più ma venni subito preso in una banca molto importante in Italia.
All’epoca in quella banca avevano sposato la linea green e quindi di giovani come me era facile trovarli.
Io entrai a lavorare lì poco dopo di un’altra ragazza di solo un anno più grande di me che si chiamava Daniela.
Era davvero una gran bella figa,sempre in bolla capelli neri alle spalle sempre con la piega fatta è sempre alla moda, sarà stata circa un metro e settanta bel seno un gran bel culo sodo e delle belle gambe toniche.
Si allenava spesso tra palestra e piscina e teneva molto al suo fisico,che metteva sempre ben in mostra con outfit molto interessanti e alla moda.
Lavoravamo spesso vicini tra sportello e uffici.
E anche spesso andavamo in pausa pranzo insieme al bar.
Era tutto sommato una persona piacevole anche se al primo impatto poteva sembrare molto spocchiosa.
Con questo non posso negare che qualche sega pensando a lei non me la fossi fatta o se avevo la fortuna che si sedesse con la gonna di fronte a me qualche sbirciata quasi morbosa per guardare tra le sue gambe non l’avessi fatta.....
Era fidanzatissima con un bravo ragazzo.sembravano quasi la coppia perfetta fino a quando una mattina arrivo a lavoro in condizioni pietose,mai viste...
Truccata male sembrava non aver dormito e poco dopo la sentii piagnucolare con una nostra collega raccontandole che il suo ragazzo l’aveva lasciata....
Perle ai porci pensai io,anche se potevo finalmente provarci anche io con lei visto che era single come me...
Passarono un paio di settimane e la vidi più tranquilla sembrava essere buttata tutto alle spalle,fui sollevato pensando che sarebbe stato il momento giusto per agire,e così fu.
Tutti i giorni cercavo di parlare scherzare e avvicinarmi sempre un po’ di più a lei.
Ero sicuro che andando avanti così avrei potuto avere delle chances con lei,fino a quando un giorno uscito dal bagno senti due mie colleghi parlottare animatamente di lei...
Uno raccontava all’altro di quanto fosse mignotta Daniela
Presi un caffè alla macchinetta per poter ascoltare meglio e uno raccontava all’altro che l’aveva portata a cena in un bel ristorante è finita cena si era fatto sbocchinare per bene nel parcheggio senza tanti problemi.
Non mi sentivo di avere un approccio così diretto a quel punto così un giorno le dissi se voleva venire a bere un drink in un nuovo locale in centro finto lavoro.
Lei accetto di buon grado.
Andammo con la sua macchina parlammo del più e del meno in macchina,il viaggio non fu niente male potevo osservare bene quel gran bel paio di cosce che aveva e quel bel viso di profilo dopo quello che avevo sentito dai miei colleghi era diventato un gran faccia da troia.
Arrivati al locale cominciammo a bere pesantemente e li le sue difese notavo che lentamente stavano calando.
Così tra un sorriso e l’altro uno scherzo è una battuta le mie mani rimasero sempre più spesso sulla sua coscia.
Ad un certo punto mi disse “stasera andiamo a divertirci”
Ok dissi io...in fondo si stava mettendo bene per me.
Pagammo e uscimmo e quando arrivammo quasi dalla macchina lei si giro verso di me e mi disse”ma neanche un bacio mi dai?”
Non mi sembrava vero,mi avvicinai e la baciai subito mi spinse al muro,era calda aveva voglia.le toccavo il culo...che gran culo che aveva.
Saliti in macchina mi lanciai di nuovo sulla sua bocca ma stavolta le mie mani erano curiose di toccare quelle belle tette....e anche lei sembrava ben curiosa di toccarmi il cazzo....
Le disse che volevo un pompino...mi rispose che li non si poteva ma a casa sua avremmo fatto di meglio....
Il viaggio pur se breve verso casa sua sembro infinito con baci e palpate vigorose ad ogni semaforo.
A casa sua in poco tempo mi trovai con i pantaloni alle caviglie seduto sul divano mentre lei con una foga da idrovora mi sbocchinava....
Si alzò in piedi davanti a me lancio via le scarpe aprii la camicetta e si abbassò la gonna...via i collant e rimase in intimo.
Rimase a farsi guardare per un momento aveva un micro perizoma verde trasparente che mostrava una patatina meravigliosa sembrava disegnata un tatuaggio con il coniglietto di playboy con la cura iniziale sul basso ventre.
Mi guardò e più mi disse...”allora.......scopiamo?????”
Aprii il reggiseno e lo lascio cadere atterra e poi fece la stessa cosa anche con il perizoma....non ebbi nemmeno il tempo di aprirmi tutta la camicia che ero già con le sopra a cavalcioni che voleva il mio cazzo e con una tetta in bocca...
Mi mise nudo...aveva una figa meravigliosa liscia così non pensavo esistesse..il suo corpo aveva una pelle morbida e profumata,le sue unghie sempre ben smaltate e curate ora erano nella mia schiena,e l’unica cosa che riusciva a dire mentre si impalava con il mio cazzo e mugulava era “sono una vacca” “scopami” “sono una vacca”...
Era talmente eccitata e imbizzarrita che quasi faticavo a starle dietro...
Mi fece stare sopra le tenevo una gamba alta sopra alla mia spalla e intanto spingevo e la sbattevo più che potevo.
Con una mano le stringevo una tetta.
E lei non smetteva di dirmi che era una vacca....quando stava per venire mi prese da dietro con le mani e mi accompagnava i miei colpi dentro di lei dalla schiena.
Venne ferocemente ricordandomi di nuovo che era una vacca.....poi mi strinse a se mi disse “sbattimi...perché non vieni...?devi venire...ti voglio dentro di mequelle parole mi diedero nuova energia...il suo corpo caldo e umido mi eccitava ancora di più...da lì a poco sborrai dentro di lei cercai di non lorderei nemmeno una goccia....dormi a casa sua quella notte dove ricevetti poi al mattino seguendo una sveglia davvero particolare...fatta con la sua bocca sul mio cazzo....
Con Daniela lavorare lì fu un meraviglioso periodo ogni tanto quando non era impegnata a farsi sbattere da qualche altro collega uscivamo insieme e scopavamo selvaggemente,non c’era altro modo.lei amava sentirsi trattare da vacca
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