Non sempre una gita scolastica è noiosa
di
Anonima
genere
orge
Stavamo tornando a scuola dopo una gita noiosissima in una famosa città a base di visite guidate nei musei e di controllo assoluto da parte dei professori.
Anche se eravamo quasi tutti maggiorenni, essendo in un quinto liceo, dovevamo ancora subire le prediche e le rotture di scatole.
Prima di arrivare avremmo dovuto fare almeno sei ore di autobus e faceva caldo, considerando che era quasi fine maggio.
La mia era una classe piccola, eravamo quindici: sei ragazze e nove ragazzi.
Avevo legato quasi con tutti, anche perché abitavamo nello stesso paese e quindi ci frequentavamo anche al di là della scuola.
Dopo tutte quelle camminate comunque eravamo stanchissimi e alla fine, in quell'atmosfera deprimente dove nessuno parlava, restammo sveglie soltanto io, la mia migliore amica Francesca e due ragazzi che non conoscevamo bene.
Ci invitarono a sederci vicino a loro, in fondo all'autobus così potevamo chiaccherare e passare meglio il tempo.
I discorsi all'inizio furono molto banali, cosa farai appena diplomato? hai intenzione di continuare? e dopo la laurea?..
Poi le chiacchere diventarono interessanti visto che cominciammo a parlare delle nostre vite sentimentali/sessuali.
Io e la mia amica al momento eravamo single e non uscivamo con nessuno, ai ragazzi parve molto interessante.
Cominciarono a chiederci con quanti della nostra classe saremmo uscite e se ci sarebbe piaciuto che loro ci corteggiassero mentre noi eravamo sedute su un trono, come quel programma che fanno alla TV.
Io risposi che sarebbe stato bello, così per un pò sarei potuta uscire con tutti senza sentirmi in colpa, senza sentirmi una poco di buono.
I due ragazzi, che si chiamavano Luca e Salvatore, risposero che per loro era normale uscire con più ragazze nello stesso periodo e qualche volta avevano anche avuto rapporti intimi tutti insieme.
Io e Francy scoppiammo in una fragorosa risata! Di vanterie ne avevamo sentite parecchie, ma quella le batteva tutte.
Luca sembrò offeso e ci chiese se poteva mostrarci alcune foto.
Aprì il portafoglio e ci mostrò alcune polaroid. Io e la mia amica sobbalzammo letteralmente!
Nella prima foto, si vedeva Luca tutto intero che succhiava le tette a una ragazza bassina mentre lei lo masturbava.
Nella seconda foto, Luca inculava una ragazza e Salvatore leccava la fica ad un'altra bella fanciulla.
Nella terza foto, Salvatore si faceva penetrare con un dildo tenuto in mano da una ragazza, che nel frattempo segava Luca, il quale stava baciando un'altra.
Nella quarta ed ultima foto, Salvatore era nella loro classe e si faceva spompinare contemporaneamente da due ragazze, il cui volto era cancellato.
Io però tra le due riconobbi Tiziana, che era la più pienotta della nostra classe, invidiata comunque per le sue enormi tette. Restituimmo le foto ai ragazzi, cercando di simulare disinteresse.
La mia amica gli disse che non si aspettava di vedere quel tipo di foto, di solito nel portafoglio si tengono le foto degli innamorati, dei genitori, degli animali domestici.
Salvatore, approfittando di quel momentaneo silenzio, ci chiese brutalmente se volevamo farci chiavare.
Gli dissi di far silenzio e mi guardai intorno nervosamente, sperando che nessuno avesse sentito quella proposta indecente.
Salvatore e Luca si fecero più disinibiti e mi dissero che avevano immaginato sempre che le mie tette fossero molto belle.
Ci volle un minuto poi presi una decisione: mi alzai e mi sedetti tra di loro, mentre la mia amica andò a sedersi sulle ginocchia di Salvatore e si avvinghiarono subito in un bacio passionale.
Luca, che non era per niente timido, cominciò anche lui a baciarmi e a massaggiarmi le tette.
Le sue labbra scesero sul mio collo, lentamente e finirono tra le mie tette.
Le prese rudemente tra le mani, facendole uscire dallo striminzito reggiseno che avevo indossato e me le leccò e succhiò tutte...
Intanto Salvatore stava sditalinando sapientemente la fica di Francesca e lei aveva la faccia compressa sulla sua spalla, probabilmente per trattenere i gemiti di piacere.
Poi sentii la mano di Luca entrare sotto la gonna e un dito cominciò a frugarmi la fica.
Ero già eccitata ma mi eccitai maggiormente quando inserì il secondo dito nel buchetto.
Mi sentivo una cagna in calore e non me ne fregava nulla se in quel momento qualcuno ci avesse scoperto, non mi ero mai bagnata tanto in vita mia, una fantasia finalmente non più tale!
Salvatore lasciò la mia amica e si alzò, abbassandosi la zip, ne uscì fuori un cazzo non tanto lungo, ma con un bel diametro...
Venne davanti a me e lo mise davanti alla mia bocca.
Francesca però mi disse di aspettare e si sedette vicino a me.
Cominciammo a leccare quel cazzone, e le nostre lingue si incrociavano mentre riempivamo di saliva quell'asta con le vene ben in rilievo.
Luca poi mi tolse le mutandine e sentii il rumore della sua zip che si abbassava.
Mi girai un attimo e...era il cazzo più grande che avessi mai visto!
Dopo aver dato un bacio passionale alla mia amica, visto che i due maiali ce l'avevano chiesto, mi buttai a capofitto sul cazzo mostruoso di Luca e presi a sbocchinarlo con vigore.
Me lo infilai fino in gola, quasi soffocando e succhiai forte, la cappella in pochi attimi diventò esageratamente grande e ormai dovevo spalancare le fauci per farlo entrare.
Lo succhiai ancora, anche se c'entrava solo metà, e intanto gli massaggiavo le palle.
Leccai la cappella enorme, tutt'intorno e sul buchino, e vidi che gocciolava leggermente: stava quasi per godere.
La mia amica, avida di cazzo quanto me, si era seduta sopra Salvatore e stavano chiavando.
Lui le aveva messo una mano sulla bocca ma si sentivano ugualmente i loro respiri affannosi...
Lei era totalmente fuori di testa, mentre lo chiavava si pizzicava i capezzoli e andava su e giù sempre più velocemente, facendo sbattere la carne contro la carne.
In un attimo di lucidità gli sussurrai di fare piano, poi imboccai le tettone della mia amica, che aveva le areole larghe come una moneta da due euro e i capezzoli davvero lunghi e rosso scuro.
Luca nel frattempo mi arrotolò la gonna attorno alla vita e prese a strusciare il suo cazzone contro la mia fichetta bagnata.
Accennai ad una protesta: in fondo non avevamo precauzioni e io in vita mia l'avevo fatto solo quattro volte.
Lui allora disse che un cazzo così non l'avrei mai rivisto e in effetti era vero.
Mi girai di lato e lui mi aprì le cosce con forza, ci si mise in mezzo e con una spinta decisa mi infilò tutto il cazzo in fica.
Appena mi penetrò quasi gridai, era enorme e mi stava aprendo in due, Luca cominciò subito a martellarmi..
Salvatore dopo un pò aveva tolto il cazzo dalla fica di Francesca e si stava segando davanti a lei, che si era messa in ginocchio e aveva la bocca spalancata.
Un primo schizzo le andò dritto sulla lingua mentre il secondo getto finì sul paviemnto.
Luca intanto aumentò il ritmo della chiavata e prima che potessi fermarlo, eiaculò nella mia fica.. sentii le sue pulsazioni e il calore della sua sborra che scivolava dentro di me.
Per alcuni secondi continuò a pomparmi e anch'io venni, con violente contrazioni uterine.
Dopo un minuto ci rendemmo conto che stavamo lì con tutti i nostri rispettivi attributi di fuori, e senza dire una parola, ci mettemmo in ordine ed ognuno andò a sedersi al suo posto.
Cazzo, che goduta!
Rimarrà per sempre l'esperienza più bella avuta in quel fottuto liceo!
Anche se eravamo quasi tutti maggiorenni, essendo in un quinto liceo, dovevamo ancora subire le prediche e le rotture di scatole.
Prima di arrivare avremmo dovuto fare almeno sei ore di autobus e faceva caldo, considerando che era quasi fine maggio.
La mia era una classe piccola, eravamo quindici: sei ragazze e nove ragazzi.
Avevo legato quasi con tutti, anche perché abitavamo nello stesso paese e quindi ci frequentavamo anche al di là della scuola.
Dopo tutte quelle camminate comunque eravamo stanchissimi e alla fine, in quell'atmosfera deprimente dove nessuno parlava, restammo sveglie soltanto io, la mia migliore amica Francesca e due ragazzi che non conoscevamo bene.
Ci invitarono a sederci vicino a loro, in fondo all'autobus così potevamo chiaccherare e passare meglio il tempo.
I discorsi all'inizio furono molto banali, cosa farai appena diplomato? hai intenzione di continuare? e dopo la laurea?..
Poi le chiacchere diventarono interessanti visto che cominciammo a parlare delle nostre vite sentimentali/sessuali.
Io e la mia amica al momento eravamo single e non uscivamo con nessuno, ai ragazzi parve molto interessante.
Cominciarono a chiederci con quanti della nostra classe saremmo uscite e se ci sarebbe piaciuto che loro ci corteggiassero mentre noi eravamo sedute su un trono, come quel programma che fanno alla TV.
Io risposi che sarebbe stato bello, così per un pò sarei potuta uscire con tutti senza sentirmi in colpa, senza sentirmi una poco di buono.
I due ragazzi, che si chiamavano Luca e Salvatore, risposero che per loro era normale uscire con più ragazze nello stesso periodo e qualche volta avevano anche avuto rapporti intimi tutti insieme.
Io e Francy scoppiammo in una fragorosa risata! Di vanterie ne avevamo sentite parecchie, ma quella le batteva tutte.
Luca sembrò offeso e ci chiese se poteva mostrarci alcune foto.
Aprì il portafoglio e ci mostrò alcune polaroid. Io e la mia amica sobbalzammo letteralmente!
Nella prima foto, si vedeva Luca tutto intero che succhiava le tette a una ragazza bassina mentre lei lo masturbava.
Nella seconda foto, Luca inculava una ragazza e Salvatore leccava la fica ad un'altra bella fanciulla.
Nella terza foto, Salvatore si faceva penetrare con un dildo tenuto in mano da una ragazza, che nel frattempo segava Luca, il quale stava baciando un'altra.
Nella quarta ed ultima foto, Salvatore era nella loro classe e si faceva spompinare contemporaneamente da due ragazze, il cui volto era cancellato.
Io però tra le due riconobbi Tiziana, che era la più pienotta della nostra classe, invidiata comunque per le sue enormi tette. Restituimmo le foto ai ragazzi, cercando di simulare disinteresse.
La mia amica gli disse che non si aspettava di vedere quel tipo di foto, di solito nel portafoglio si tengono le foto degli innamorati, dei genitori, degli animali domestici.
Salvatore, approfittando di quel momentaneo silenzio, ci chiese brutalmente se volevamo farci chiavare.
Gli dissi di far silenzio e mi guardai intorno nervosamente, sperando che nessuno avesse sentito quella proposta indecente.
Salvatore e Luca si fecero più disinibiti e mi dissero che avevano immaginato sempre che le mie tette fossero molto belle.
Ci volle un minuto poi presi una decisione: mi alzai e mi sedetti tra di loro, mentre la mia amica andò a sedersi sulle ginocchia di Salvatore e si avvinghiarono subito in un bacio passionale.
Luca, che non era per niente timido, cominciò anche lui a baciarmi e a massaggiarmi le tette.
Le sue labbra scesero sul mio collo, lentamente e finirono tra le mie tette.
Le prese rudemente tra le mani, facendole uscire dallo striminzito reggiseno che avevo indossato e me le leccò e succhiò tutte...
Intanto Salvatore stava sditalinando sapientemente la fica di Francesca e lei aveva la faccia compressa sulla sua spalla, probabilmente per trattenere i gemiti di piacere.
Poi sentii la mano di Luca entrare sotto la gonna e un dito cominciò a frugarmi la fica.
Ero già eccitata ma mi eccitai maggiormente quando inserì il secondo dito nel buchetto.
Mi sentivo una cagna in calore e non me ne fregava nulla se in quel momento qualcuno ci avesse scoperto, non mi ero mai bagnata tanto in vita mia, una fantasia finalmente non più tale!
Salvatore lasciò la mia amica e si alzò, abbassandosi la zip, ne uscì fuori un cazzo non tanto lungo, ma con un bel diametro...
Venne davanti a me e lo mise davanti alla mia bocca.
Francesca però mi disse di aspettare e si sedette vicino a me.
Cominciammo a leccare quel cazzone, e le nostre lingue si incrociavano mentre riempivamo di saliva quell'asta con le vene ben in rilievo.
Luca poi mi tolse le mutandine e sentii il rumore della sua zip che si abbassava.
Mi girai un attimo e...era il cazzo più grande che avessi mai visto!
Dopo aver dato un bacio passionale alla mia amica, visto che i due maiali ce l'avevano chiesto, mi buttai a capofitto sul cazzo mostruoso di Luca e presi a sbocchinarlo con vigore.
Me lo infilai fino in gola, quasi soffocando e succhiai forte, la cappella in pochi attimi diventò esageratamente grande e ormai dovevo spalancare le fauci per farlo entrare.
Lo succhiai ancora, anche se c'entrava solo metà, e intanto gli massaggiavo le palle.
Leccai la cappella enorme, tutt'intorno e sul buchino, e vidi che gocciolava leggermente: stava quasi per godere.
La mia amica, avida di cazzo quanto me, si era seduta sopra Salvatore e stavano chiavando.
Lui le aveva messo una mano sulla bocca ma si sentivano ugualmente i loro respiri affannosi...
Lei era totalmente fuori di testa, mentre lo chiavava si pizzicava i capezzoli e andava su e giù sempre più velocemente, facendo sbattere la carne contro la carne.
In un attimo di lucidità gli sussurrai di fare piano, poi imboccai le tettone della mia amica, che aveva le areole larghe come una moneta da due euro e i capezzoli davvero lunghi e rosso scuro.
Luca nel frattempo mi arrotolò la gonna attorno alla vita e prese a strusciare il suo cazzone contro la mia fichetta bagnata.
Accennai ad una protesta: in fondo non avevamo precauzioni e io in vita mia l'avevo fatto solo quattro volte.
Lui allora disse che un cazzo così non l'avrei mai rivisto e in effetti era vero.
Mi girai di lato e lui mi aprì le cosce con forza, ci si mise in mezzo e con una spinta decisa mi infilò tutto il cazzo in fica.
Appena mi penetrò quasi gridai, era enorme e mi stava aprendo in due, Luca cominciò subito a martellarmi..
Salvatore dopo un pò aveva tolto il cazzo dalla fica di Francesca e si stava segando davanti a lei, che si era messa in ginocchio e aveva la bocca spalancata.
Un primo schizzo le andò dritto sulla lingua mentre il secondo getto finì sul paviemnto.
Luca intanto aumentò il ritmo della chiavata e prima che potessi fermarlo, eiaculò nella mia fica.. sentii le sue pulsazioni e il calore della sua sborra che scivolava dentro di me.
Per alcuni secondi continuò a pomparmi e anch'io venni, con violente contrazioni uterine.
Dopo un minuto ci rendemmo conto che stavamo lì con tutti i nostri rispettivi attributi di fuori, e senza dire una parola, ci mettemmo in ordine ed ognuno andò a sedersi al suo posto.
Cazzo, che goduta!
Rimarrà per sempre l'esperienza più bella avuta in quel fottuto liceo!
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