Il mio segreto
di
Sara
genere
zoofilia
Non so se qualcuno leggerà la mia storia e non so neanche perché mi sono messa qui a scriverla.
Forse è solo voglia di condividere un’esperienza che mi ha cambiato la vita ma di cui non posso parlare con nessuno… forse è esibizionismo… oppure sono solo curiosa di vedere che effetto mi fa incrociare lo sguardo di altri mentre cammino con il mio cane al guinzaglio e pensare che forse hanno letto e sanno di noi
Sono Sara, vivo al nord in un paesino e sono felicemente sposata, il sesso con mio marito era ed è splendido, anche perché ci amiamo molto… ma non mi bastava più e non volevo ne voglio tradirlo con altri uomini.
La mia vita è cambiata completamente alcuni anni fa, quando abbiamo deciso di avere un bimbo.
Ho dovuto lasciare il lavoro e adattarmi al ruolo di mamma-casalinga.
All’inizio non è stato facile, prima il lavoro riempiva il mio tempo, poi mi sono ritrovata con un bimbo piccolo e nessuna amica con cui condividere le giornate diventate interminabili.
Mio marito mi ha aiutato molto, ma il suo nuovo lavoro lo costringe a orari lunghi e a volte a trasferte in altre regioni, così un po’ per compagnia un po’ per sicurezza qualche anno fa ha portato a casa un cucciolo di dalmata.
Adesso il bimbo va all’asilo ed io ho ancora più tempo di prima, Poldo (il cucciolone) è diventato un bellissimo dalmata e tra noi è successo qualcosa.
Quando ero al lavoro, tra colleghe ci passavamo tutte le sciocchezze possibili tra un pc e l’altro, è così che ho scoperto dell’esistenza di siti dedicati al sesso con gli animali, che schifo!
Poi, a casa, ho continuato a cercare su internet notizie e storie di sesso con animali fino a quando è diventata una specie di segreta ossessione.
Quando Poldo è diventato abbastanza grande ho cominciato a guardarlo con occhi diversi, a fantasticare e un po’ alla volta ho trovato il coraggio di toccarlo.
Le prime volte di sfuggita mentre lo lavavo in giardino, poi una mattina, dopo averlo lavato e asciugato l’ho fatto entrare in casa, mi sono chiusa dentro e ho cominciato ad accarezzarlo e coccolarlo.
Lentamente ho cominciato a toccarlo sulla pancia e poi sempre più giù fino a quando ho sentito la puntina del suo pene uscire dalla pelliccia.
Poldo se ne stava fermo fermo, io intanto ho cominciato a masturbarlo piano senza stringere, facendo andare su e giù la pelliccia senza toccare il pene.
La sensazione che provavo era incredibile, mi sentivo perversamente eccitata e mi stavo bagnando.
Mi sono sfilata le mutandine e inginocchiata al suo fianco ho cominciato a toccarmi mentre gli tiravo giù la pelliccia fino a scoprirgli il gonfiore che si stava formando alla base del pene.
Era umido caldo e incredibilmente lungo, lo guardavo affascinata mentre continuavo a toccarmi ed eccitarmi sempre di più.
Il suo odore cominciava a sentirsi forte, mi entrava nella testa.
Poldo ha cominciato ad annusarmi tra le gambe e dopo un attimo ho sentito la sua lingua leccarmi le labbra che stringevo tra le dita.
Mi sono stesa sul tappeto completamente aperta e ho lasciato che Poldo insinuasse la sua lingua dentro di me… sono venuta in pochi secondi, un’orgasmo intenso e improvviso che mi ha lasciato senza fiato.
Poldo intanto mi stava sopra e continuava a leccarmi, il suo pene penzolava vicino alle mie labbra… per un’attimo ho desiderato leccarlo ma la ragione stava tornando e mi è mancato il coraggio di farlo.
Ho ricominciato a masturbarlo lentamente e dopo poco Poldo ha iniziato ad agitarsi ed a schizzare nelle mie mani.
Lo sentivo vibrare tutto e lo strano odore del suo sperma si spandeva nell’aria, forte e diverso da quello a cui ero abituata.
Per tutto il resto della giornata non ho fatto altro che pensare a quanto ero perversa, a come l’avrebbe presa mio marito se mi avesse scoperto e a cosa avrei dovuto sopportare in tribunale in caso di separazione, quest’ultimo pensiero mi ha fatto decidere che questo sarebbe rimasto un segreto tra me e Poldo per sempre.
La paura di venire scoperta non mi ha però fermata, tutte le volte che facevo il bagno a Poldo poi si andava dentro in casa sul tappeto a giocare… ma cominciavo a desiderare di più.
L’occasione è arrivata dopo qualche mese, mio marito in trasferta ed io a casa sola con il bimbo e Poldo per tre giorni.
L’eccitazione ha cominciato a salire dentro di me già dal giorno prima.
La sera, dopo aver messo a letto il bimbo e aver telefonato a mio marito per dargli la buona notte, ho fatto entrare Poldo nella nostra camera.
Mi sono spogliata e ho indossato una vecchia maglietta, poi mi sono stesa e nella penombra ho cominciato a toccarmi, passando delicatamente le dita sulle labbra e sul clitoride, Poldo e salito sul letto e si è accucciato tra le mie gambe, la sensazione famigliare della sua lingua sul mio sesso mi ha avvolto in morbide ondate di piacere facendomi sciogliere completamente.
Sentivo la tensione crescere dentro di me e l’orgasmo avvicinarsi in fretta ma non era questo che volevo, volevo sentirlo dentro, sentire la sua energia.
Mi sono girata e messa gattoni, Poldo ha ricominciato subito a leccarmi dal clitoride in su, allargandomi le labbra e infilando la lingua dentro di me.
Poi a cominciato a cercare di montarmi, sentivo il suo pene che cercava il mio sesso senza trovarlo, il suo agitarsi, salire e scendere dalla mia schiena senza riuscirci.
Dopo un po’ non ne potevo più, mi sentivo bruciare, lo volevo lo volevo non riuscivo neanche più a pensare, scesi dal letto e mi misi in ginocchio sul tappeto poggiata sul bordo del letto, Poldo ricominciò subito a cercare di montarmi e questa volta potevo aiutarlo, il suo pene entrò in me freneticamente, sempre più a fondo, sentivo il mio sesso aprirsi per accoglierlo e il suo peso sulla schiena mi dava una sensazione di protezione stupenda, ero sua era quello che volevo, lo sentivo dentro sempre più a fondo spingere e uscire poi spingere ancora, fino a toccarmi l’utero e farmi male… non capivo più nulla, il piacere era nella mia testa nella mia pancia sentivo che si gonfiava e mi riempiva, il mio sesso si allargava e si riempiva di liquido caldo Poldo stava venendo dentro di me riempendomi il ventre di sperma, ho cominciato ad accarezzarmi il clitoride e con la punta delle dita sentivo il morbido bordo della pelliccia poggiato sulle mie labbra e il pene di Poldo che le allargava, sono venuta ansimando e gemendo di piacere a occhi chiusi stordita dagli spasmi dell’orgasmo.
Poldo era in me, tutto, anche il gonfiore alla base, eravamo legati assieme, con una mano lo tenevo fermo mentre con l’altra continuavo ad esplorare la nostra unione.
Mi sentivo bene, soddisfatta, continuavo a sentirlo dentro di me che mi riempiva completamente e mi toccava in punti che non sapevo neanche di avere.
Continuavo a godere con piccoli sussulti del ventre, non orgasmi ma piccole fitte di piacere che mi facevano contrarre i muscoli del ventre attorno al suo pene, poi d’un tratto Poldo si liberò e si strappo da me.
Il suo pene usci di colpo lacerandomi, crollai sul tappeto senza fiato per il dolore inaspettato.
Con le lacrime agli occhi andai in bagno a pulirmi, lungo le gambe mi scorreva sperma misto a sangue.
Lo spavento fu enorme, pensai di avere una emorragia e di dover andare in ospedale… l’idea di venire scoperta, di dover spiegare ad un dottore come mi ero ridotta così mi faceva stare più male della ferita che Poldo mi aveva procurato.
Per fortuna il sangue smise di uscire e poco alla volta mi calmai e addormentai.
La mattina dopo ero a pezzi, faticavo a camminare per il dolore e l’odore di Poldo si sentiva forte tra le mie gambe.
Per fortuna mio marito sarebbe rientrato solo il giorno seguente.
Da quella notte non ho più trovato il coraggio di farmi montare da Poldo, anche se ogni mattina, quando ci mettiamo a giocare sul tappeto il desiderio di sentirlo dentro di me è fortissimo.
Per adesso mi accontento della sua morbida lingua e poi quando torna mio marito la voglia di sentirmi riempire e così grande che anche la nostra vita sessuale è più intensa di prima.
Forse un giorno troverò il coraggio di riprovare con Poldo… forse…
Forse è solo voglia di condividere un’esperienza che mi ha cambiato la vita ma di cui non posso parlare con nessuno… forse è esibizionismo… oppure sono solo curiosa di vedere che effetto mi fa incrociare lo sguardo di altri mentre cammino con il mio cane al guinzaglio e pensare che forse hanno letto e sanno di noi
Sono Sara, vivo al nord in un paesino e sono felicemente sposata, il sesso con mio marito era ed è splendido, anche perché ci amiamo molto… ma non mi bastava più e non volevo ne voglio tradirlo con altri uomini.
La mia vita è cambiata completamente alcuni anni fa, quando abbiamo deciso di avere un bimbo.
Ho dovuto lasciare il lavoro e adattarmi al ruolo di mamma-casalinga.
All’inizio non è stato facile, prima il lavoro riempiva il mio tempo, poi mi sono ritrovata con un bimbo piccolo e nessuna amica con cui condividere le giornate diventate interminabili.
Mio marito mi ha aiutato molto, ma il suo nuovo lavoro lo costringe a orari lunghi e a volte a trasferte in altre regioni, così un po’ per compagnia un po’ per sicurezza qualche anno fa ha portato a casa un cucciolo di dalmata.
Adesso il bimbo va all’asilo ed io ho ancora più tempo di prima, Poldo (il cucciolone) è diventato un bellissimo dalmata e tra noi è successo qualcosa.
Quando ero al lavoro, tra colleghe ci passavamo tutte le sciocchezze possibili tra un pc e l’altro, è così che ho scoperto dell’esistenza di siti dedicati al sesso con gli animali, che schifo!
Poi, a casa, ho continuato a cercare su internet notizie e storie di sesso con animali fino a quando è diventata una specie di segreta ossessione.
Quando Poldo è diventato abbastanza grande ho cominciato a guardarlo con occhi diversi, a fantasticare e un po’ alla volta ho trovato il coraggio di toccarlo.
Le prime volte di sfuggita mentre lo lavavo in giardino, poi una mattina, dopo averlo lavato e asciugato l’ho fatto entrare in casa, mi sono chiusa dentro e ho cominciato ad accarezzarlo e coccolarlo.
Lentamente ho cominciato a toccarlo sulla pancia e poi sempre più giù fino a quando ho sentito la puntina del suo pene uscire dalla pelliccia.
Poldo se ne stava fermo fermo, io intanto ho cominciato a masturbarlo piano senza stringere, facendo andare su e giù la pelliccia senza toccare il pene.
La sensazione che provavo era incredibile, mi sentivo perversamente eccitata e mi stavo bagnando.
Mi sono sfilata le mutandine e inginocchiata al suo fianco ho cominciato a toccarmi mentre gli tiravo giù la pelliccia fino a scoprirgli il gonfiore che si stava formando alla base del pene.
Era umido caldo e incredibilmente lungo, lo guardavo affascinata mentre continuavo a toccarmi ed eccitarmi sempre di più.
Il suo odore cominciava a sentirsi forte, mi entrava nella testa.
Poldo ha cominciato ad annusarmi tra le gambe e dopo un attimo ho sentito la sua lingua leccarmi le labbra che stringevo tra le dita.
Mi sono stesa sul tappeto completamente aperta e ho lasciato che Poldo insinuasse la sua lingua dentro di me… sono venuta in pochi secondi, un’orgasmo intenso e improvviso che mi ha lasciato senza fiato.
Poldo intanto mi stava sopra e continuava a leccarmi, il suo pene penzolava vicino alle mie labbra… per un’attimo ho desiderato leccarlo ma la ragione stava tornando e mi è mancato il coraggio di farlo.
Ho ricominciato a masturbarlo lentamente e dopo poco Poldo ha iniziato ad agitarsi ed a schizzare nelle mie mani.
Lo sentivo vibrare tutto e lo strano odore del suo sperma si spandeva nell’aria, forte e diverso da quello a cui ero abituata.
Per tutto il resto della giornata non ho fatto altro che pensare a quanto ero perversa, a come l’avrebbe presa mio marito se mi avesse scoperto e a cosa avrei dovuto sopportare in tribunale in caso di separazione, quest’ultimo pensiero mi ha fatto decidere che questo sarebbe rimasto un segreto tra me e Poldo per sempre.
La paura di venire scoperta non mi ha però fermata, tutte le volte che facevo il bagno a Poldo poi si andava dentro in casa sul tappeto a giocare… ma cominciavo a desiderare di più.
L’occasione è arrivata dopo qualche mese, mio marito in trasferta ed io a casa sola con il bimbo e Poldo per tre giorni.
L’eccitazione ha cominciato a salire dentro di me già dal giorno prima.
La sera, dopo aver messo a letto il bimbo e aver telefonato a mio marito per dargli la buona notte, ho fatto entrare Poldo nella nostra camera.
Mi sono spogliata e ho indossato una vecchia maglietta, poi mi sono stesa e nella penombra ho cominciato a toccarmi, passando delicatamente le dita sulle labbra e sul clitoride, Poldo e salito sul letto e si è accucciato tra le mie gambe, la sensazione famigliare della sua lingua sul mio sesso mi ha avvolto in morbide ondate di piacere facendomi sciogliere completamente.
Sentivo la tensione crescere dentro di me e l’orgasmo avvicinarsi in fretta ma non era questo che volevo, volevo sentirlo dentro, sentire la sua energia.
Mi sono girata e messa gattoni, Poldo ha ricominciato subito a leccarmi dal clitoride in su, allargandomi le labbra e infilando la lingua dentro di me.
Poi a cominciato a cercare di montarmi, sentivo il suo pene che cercava il mio sesso senza trovarlo, il suo agitarsi, salire e scendere dalla mia schiena senza riuscirci.
Dopo un po’ non ne potevo più, mi sentivo bruciare, lo volevo lo volevo non riuscivo neanche più a pensare, scesi dal letto e mi misi in ginocchio sul tappeto poggiata sul bordo del letto, Poldo ricominciò subito a cercare di montarmi e questa volta potevo aiutarlo, il suo pene entrò in me freneticamente, sempre più a fondo, sentivo il mio sesso aprirsi per accoglierlo e il suo peso sulla schiena mi dava una sensazione di protezione stupenda, ero sua era quello che volevo, lo sentivo dentro sempre più a fondo spingere e uscire poi spingere ancora, fino a toccarmi l’utero e farmi male… non capivo più nulla, il piacere era nella mia testa nella mia pancia sentivo che si gonfiava e mi riempiva, il mio sesso si allargava e si riempiva di liquido caldo Poldo stava venendo dentro di me riempendomi il ventre di sperma, ho cominciato ad accarezzarmi il clitoride e con la punta delle dita sentivo il morbido bordo della pelliccia poggiato sulle mie labbra e il pene di Poldo che le allargava, sono venuta ansimando e gemendo di piacere a occhi chiusi stordita dagli spasmi dell’orgasmo.
Poldo era in me, tutto, anche il gonfiore alla base, eravamo legati assieme, con una mano lo tenevo fermo mentre con l’altra continuavo ad esplorare la nostra unione.
Mi sentivo bene, soddisfatta, continuavo a sentirlo dentro di me che mi riempiva completamente e mi toccava in punti che non sapevo neanche di avere.
Continuavo a godere con piccoli sussulti del ventre, non orgasmi ma piccole fitte di piacere che mi facevano contrarre i muscoli del ventre attorno al suo pene, poi d’un tratto Poldo si liberò e si strappo da me.
Il suo pene usci di colpo lacerandomi, crollai sul tappeto senza fiato per il dolore inaspettato.
Con le lacrime agli occhi andai in bagno a pulirmi, lungo le gambe mi scorreva sperma misto a sangue.
Lo spavento fu enorme, pensai di avere una emorragia e di dover andare in ospedale… l’idea di venire scoperta, di dover spiegare ad un dottore come mi ero ridotta così mi faceva stare più male della ferita che Poldo mi aveva procurato.
Per fortuna il sangue smise di uscire e poco alla volta mi calmai e addormentai.
La mattina dopo ero a pezzi, faticavo a camminare per il dolore e l’odore di Poldo si sentiva forte tra le mie gambe.
Per fortuna mio marito sarebbe rientrato solo il giorno seguente.
Da quella notte non ho più trovato il coraggio di farmi montare da Poldo, anche se ogni mattina, quando ci mettiamo a giocare sul tappeto il desiderio di sentirlo dentro di me è fortissimo.
Per adesso mi accontento della sua morbida lingua e poi quando torna mio marito la voglia di sentirmi riempire e così grande che anche la nostra vita sessuale è più intensa di prima.
Forse un giorno troverò il coraggio di riprovare con Poldo… forse…
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