L'abbronzatura di mamma (Seconda parte)
di
ADIR
genere
incesti
L'ABBRONZATURA DI MAMMA (Seconda parte)
Qualche mattina dopo,mentre facevamo colazione mamma disse”domenica è il compleanno di tua sorella,papà non c'é,che ne dici se andiamo 1-2 giorni da lei?Penso che le farà piacere.”
Partimmo il sabato mattina. L'aereo per Dublino-via Londra- decollò alle 6 in punto.
Verso le 11 ci incontrammo agli arrivi con Lucia,mia sorella,che,dopo aver abbracciato la mamma mi strinse forte”fratellone,ti fai sempre più bello e più alto...ti presenterò qualche mia amica”.Poi ci condusse all'albergo che avevamo prenotato,posammo i bagagli a mano,ci rinfrescammo un po' e via per Dublino con Lucia che faceva da cicerone:Cattedrale di San Patrizio,il Castello,il Trinity, vari pub,ci fece vedere il suo alloggio e ci presentò la sua compagna di appartamento-una irlandese rossa e lentigginosa-quindi a sera,con un taxi io e mamma tornammo in albergo:erano le 22.
Eravamo stanchissimi. Inoltre il cibo irlandese mi dava un po' di mal di pancia e sentivo il bisogno di liberarmi.
“Mi sento i piedi di legno”disse mia madre togliendosi le scarpe ed infilando le pantofole.
Poi andò in bagno,tappò la vasca ed iniziò a riempirla di acqua calda.
“Ho bisogno del bagno due minuti,ho mal di pancia,poi te lo lascio a disposizione”dissi.
Mia madre prese un asciugamano ed andò in camera da letto. Come quasi tutti gli alberghi moderni c'era, di fronte alla porta, una grande parete specchio che accoglie il lavabo,entrando,a destra,water e bidet e,a sinistra,in parte nascosta dietro la porta ,la vasca da bagno.Io mi liberai,tirai lo sciacquone ed iniziai a farmi un accurato bidet.Ero ancora a cavallo di esso quando lei rientrò.Era avvolta nell'asciugamano e mise le sue mutande ed il reggiseno nel lavabo che era alla mia sinistra e cominciò a lavarli con un po di sapone.
“Dammi i tuoi slip e le calze,così li lavo e domani sono asciutti”.
Mi alzai ed ancora bagnato ed insaponato mi sfilai le scarpe, le calze, gli slip, glieli passai e mi risedetti per finire di sciacquarmi. Con la coda dell'occhio avevo visto che l'asciugamano bianca era un po' piccola per coprirla bene e lasciava scoperte le cosce abbronzate come una minigonna,creando un bel contrasto di colore. Mentre lo sciacquavo il cazzo mi si rizzò,mi alzai ed iniziai ad asciugarlo rivolto verso lo specchio - era lei che era entrata mentre svolgevo una riservata operazione -poi spostai l'asciugamano dietro per asciugarmi il culo e lo lasciai scampanare ,sempre in completa erezione e visibile nello specchio,tanto che attraverso esso me lo rimirai gettando continui sguardi nei suoi occhi riflessi,che si abbassarono per qualche secondo per guardamelo,quindi si concentrò sul bucato che lasciò in ammollo.
Si girò verso la vasca,testò l'acqua con un dito.
“Scotta” disse e lasciò scorrere solo quella fredda e vi versò un intero flaconcino di bagnoschiuma dell'albergo.
Nel frattempo mi misi anche io un asciugamano intorno alla vita.
Ero indeciso su cosa fare.Mi sarebbe piaciuto restare per insaponarla tutta e toccare dove volevo,oppure entrare insieme a lei nella vasca.Non ero proprio preparato a quell'evento.
“Poi faccio anche io un bel bagno”dissi.
“Puoi risciacquare e strizzare gli slip e le calze nel frattempo,Andrea” .Contemporaneamente,si sfilò l'asciugamano ed entrò nella vasca per scomparire in un attimo sotto la schiuma,lasciando fuori solo la testa,il collo e parte delle spalle.
Che fortuna!Lentamente risciacquai gli indumenti e li strizzai, come in trance,guardando sempre attraverso lo specchio i lenti movimenti di mia madre che se ne stava ad occhi chiusi.
Dovevo farmi più audace.Mi sedei sul bordo della vasca,dalla parte dei piedi:”ci voleva proprio questa piccola vacanza,cominciavo a scocciarmi al mare”dissi.
“A proposito come va con Laura?”
“E' troppo bambina, anche se ha 15 anni, e poi parla solo di scuola”.
“E di che dovrebbe parlare?Del tuo cannone?....si vede eh...anche se cerchi di occultarlo con l'asciugamano,altroché ...se si vede!”
Infatti la protuberanza era evidente e mi davano piacere i complimenti di mia madre.
“Senti”dissi “perché non mi parli dei tuoi ex?...voglio dire perché non mi dici qualcosa di più?”
“Tipo?”
“Beh!Quando hai avuto il tuo primo rapporto,per esempio....come è stato...se ti è piaciuto....hai detto che ho un pisello più grosso della media,mi riesce difficile crederti....tu fai la maestra d'asilo...i tuoi alunni non superano i 5 o 6 anni....!”
“Ti racconto qualunque cosa se mi massaggi i piedi,mi fanno malissimo”.
Presi il piede che mi porse ed iniziai un lento massaggio;la pelle era morbidissima e poi risalii un po' oltre la caviglia attuando varie pressioni.
“Vedi ,le tue idee,se te ne sei fatte,sono un po' confuse. Il primo rapporto completo l'ho avuto a 21 anni con tuo padre,prima, se non si è sicuri di stare con una persona per sempre,si fanno altre cose....si parla tanto...ci si bacia...ci si tocca.......per conoscersi”.
“Come sto facendo io?”
Mia madre rise e mi porse l'altro piede ,che iniziai a massaggiare.
Aggrottò la fronte.
“Adesso che ci penso...a Mario piaceva toccarmi e baciarmi i piedi...avevamo 16 anni...e anche a me piaceva...si...mi piaceva tanto”.
“E come aveva il pisello?”
“Uffa...ma è una fissa la tua!.....”disse alzando lo sguardo al soffitto. “Lungo come il tuo !....Ma più sottile,molto più sottile,mentre Giorgio,quello dopo Mario, ce lo aveva molto più lungo. Va bene così?Tuo padre lo conosci pure tu,non eccelle,ma …..voglio farti capire che non è quello che conta......”.
“Dimmi qualcosa di più su Giorgio,dai....cosa facevate?”
“Oddio Andrea,mi fai pentire.....neppure con tua sorella ho parlato di queste cose”.
“Ma io ti dico tutte le mie...che male c'è?”
Così dicendo portai il massaggio più in alto,superai,di poco, il ginocchio e poi ridiscesi con entrambe le mani, il cazzo mi scoppiava.
“Con la bocca!.........facevamo tutto con la bocca! Adesso sei soddisfatto?”disse un po' scocciata.
Quella rivelazione mi aveva lasciato di sasso,ma quello che più mi bruciava era il cambiamento del tono di voce di mia madre,quella severità improvvisa che mi fece capire di avere oltrepassato il segno;dovevo recuperare terreno.
“Dai non prendertela,non ti chiedo più nulla...di intimo voglio dire,ma cerca di capirmi,se non chiedo a te.... che sei una persona colta,che ha studiato,a chi lo chiedo? Papà non c'è mai...e poi non ho con lui la stessa confidenza che ho con te e poi sei mia madre....e ….e guarda in che stato sono!”.
E così dicendo mi alzai in piedi e feci scivolare a terra l'asciugamano mostrandole tutta la mia erezione.
Mia madre guardò il pisello senza battere ciglio,poi mi fissò in volto per qualche secondo,poi abbassò lentamente lo sguardo sul cazzo eretto,inclinò un po' la testa da un lato ed accennò un sorriso.
“Vieni,entra anche tu nella vasca”disse .”L'acqua è alla temperatura giusta per i cannoni carichi ...e poi c'è spazio”.Così dicendo tirò indietro il bacino,piegò le gambe e mi fece posto,scoprendo completamente le mammelle “abbassati piano altrimenti allaghiamo l'albergo,ecco...ora apri le gambe e vai più giù...così”.
Ci trovammo uno di fronte all'altra,lei con le gambe piegate fin quasi sotto il mento ed io completamente disteso,con le gambe in alto ed i piedi sui bordi della vasca,lei me ne prese uno,lo poggiò sul suo seno ed iniziò un leggero massaggio.Sentivo con il piede il seno sodo ed elastico. Ora capivo cosa voleva dire quando accennava al suo ex che le accarezzava e massaggiava i piedi,è infatti una sensazione di totale appartenenza all'altra persona;il cazzo era più gonfio che mai
anche perché sentivo le dita dei suoi piedi sotto il mio culo,che mi solleticavano le palle.Dopo un po' divaricò le ginocchia lasciando la mia gamba tra di esse ed il piede sul seno,quindi prese l'altro piede e fece lo stesso lavoro.
“Va meglio così?Ti rilassi?.......... Il cannone si sgonfia?”
e neppure aspettando la mia risposta,si sporse un po' in avanti, percorse con la mano destra l'interno della mia coscia,suscitandomi un ulteriore brivido,lo afferrò,per bene,circondandolo con la mano ed iniziando un lento movimento,su e giù,su e giù,su e giù,guardandomi diritto negli occhi,su e giù e poi ancora una volta ,quindi venni e mentre sborravo copiosamente mi pareva che lo sperma scendesse dal cervello per confluire nell'osso sacro e schizzare fuori. Mi diede qualche secondo per riprendermi quindi disse “risciacquiamoci”.Si alzò,io l'ammirai tutta e,dopo un po',dandomi le spalle disse”dai reggimi lo schizzetto e sciacquami bene la schiena”.Le risciacquai la schiena,il culo,nella piega dei glutei,le cosce,poi si girò e guardandomi sempre negli occhi disse “continua”ed io continuai
sul seno,sull'addome.Toccai con la mano il pelo bagnato e vi diressi lo spruzzo di acqua tiepida,mia madre poggiò un piede sul bordo della vasca,reggendosi al muro e disse “lava bene anche lì”.
Mi sentii impazzire,avevo la fica a portata di mano, guardai in faccia mamma -che teneva gli occhi fissi su di me-poi mi abbassai e mentre vi dirigevo lo spruzzo della doccia,con la mano sinistra accarezzavo delicatamente la fica apprezzandone tutta la delicatezza,dopo un po' rimise il piede nella vasca,chiudendomi il sipario ed io diressi il getto d'acqua sulle cosce,poi sui piedi e poi le passai l'asciugamano.Uscì dalla vasca,si asciugò ed andò in camera. Mi risciacquai e mi asciugai ,poi andai in camera dove la trovai distesa sul letto con una corta camicia da notte e,guardandomi mentre mi infilavo gli slip,con faccia seria
disse ”il tuo corso di educazione sessuale finisce qui.......ok?..Sappi che l'ho fatto volentieri!”
“Ok mamma, credo di aver capito tutto.......grazie!.....Ti amo”.
ADIR
Qualche mattina dopo,mentre facevamo colazione mamma disse”domenica è il compleanno di tua sorella,papà non c'é,che ne dici se andiamo 1-2 giorni da lei?Penso che le farà piacere.”
Partimmo il sabato mattina. L'aereo per Dublino-via Londra- decollò alle 6 in punto.
Verso le 11 ci incontrammo agli arrivi con Lucia,mia sorella,che,dopo aver abbracciato la mamma mi strinse forte”fratellone,ti fai sempre più bello e più alto...ti presenterò qualche mia amica”.Poi ci condusse all'albergo che avevamo prenotato,posammo i bagagli a mano,ci rinfrescammo un po' e via per Dublino con Lucia che faceva da cicerone:Cattedrale di San Patrizio,il Castello,il Trinity, vari pub,ci fece vedere il suo alloggio e ci presentò la sua compagna di appartamento-una irlandese rossa e lentigginosa-quindi a sera,con un taxi io e mamma tornammo in albergo:erano le 22.
Eravamo stanchissimi. Inoltre il cibo irlandese mi dava un po' di mal di pancia e sentivo il bisogno di liberarmi.
“Mi sento i piedi di legno”disse mia madre togliendosi le scarpe ed infilando le pantofole.
Poi andò in bagno,tappò la vasca ed iniziò a riempirla di acqua calda.
“Ho bisogno del bagno due minuti,ho mal di pancia,poi te lo lascio a disposizione”dissi.
Mia madre prese un asciugamano ed andò in camera da letto. Come quasi tutti gli alberghi moderni c'era, di fronte alla porta, una grande parete specchio che accoglie il lavabo,entrando,a destra,water e bidet e,a sinistra,in parte nascosta dietro la porta ,la vasca da bagno.Io mi liberai,tirai lo sciacquone ed iniziai a farmi un accurato bidet.Ero ancora a cavallo di esso quando lei rientrò.Era avvolta nell'asciugamano e mise le sue mutande ed il reggiseno nel lavabo che era alla mia sinistra e cominciò a lavarli con un po di sapone.
“Dammi i tuoi slip e le calze,così li lavo e domani sono asciutti”.
Mi alzai ed ancora bagnato ed insaponato mi sfilai le scarpe, le calze, gli slip, glieli passai e mi risedetti per finire di sciacquarmi. Con la coda dell'occhio avevo visto che l'asciugamano bianca era un po' piccola per coprirla bene e lasciava scoperte le cosce abbronzate come una minigonna,creando un bel contrasto di colore. Mentre lo sciacquavo il cazzo mi si rizzò,mi alzai ed iniziai ad asciugarlo rivolto verso lo specchio - era lei che era entrata mentre svolgevo una riservata operazione -poi spostai l'asciugamano dietro per asciugarmi il culo e lo lasciai scampanare ,sempre in completa erezione e visibile nello specchio,tanto che attraverso esso me lo rimirai gettando continui sguardi nei suoi occhi riflessi,che si abbassarono per qualche secondo per guardamelo,quindi si concentrò sul bucato che lasciò in ammollo.
Si girò verso la vasca,testò l'acqua con un dito.
“Scotta” disse e lasciò scorrere solo quella fredda e vi versò un intero flaconcino di bagnoschiuma dell'albergo.
Nel frattempo mi misi anche io un asciugamano intorno alla vita.
Ero indeciso su cosa fare.Mi sarebbe piaciuto restare per insaponarla tutta e toccare dove volevo,oppure entrare insieme a lei nella vasca.Non ero proprio preparato a quell'evento.
“Poi faccio anche io un bel bagno”dissi.
“Puoi risciacquare e strizzare gli slip e le calze nel frattempo,Andrea” .Contemporaneamente,si sfilò l'asciugamano ed entrò nella vasca per scomparire in un attimo sotto la schiuma,lasciando fuori solo la testa,il collo e parte delle spalle.
Che fortuna!Lentamente risciacquai gli indumenti e li strizzai, come in trance,guardando sempre attraverso lo specchio i lenti movimenti di mia madre che se ne stava ad occhi chiusi.
Dovevo farmi più audace.Mi sedei sul bordo della vasca,dalla parte dei piedi:”ci voleva proprio questa piccola vacanza,cominciavo a scocciarmi al mare”dissi.
“A proposito come va con Laura?”
“E' troppo bambina, anche se ha 15 anni, e poi parla solo di scuola”.
“E di che dovrebbe parlare?Del tuo cannone?....si vede eh...anche se cerchi di occultarlo con l'asciugamano,altroché ...se si vede!”
Infatti la protuberanza era evidente e mi davano piacere i complimenti di mia madre.
“Senti”dissi “perché non mi parli dei tuoi ex?...voglio dire perché non mi dici qualcosa di più?”
“Tipo?”
“Beh!Quando hai avuto il tuo primo rapporto,per esempio....come è stato...se ti è piaciuto....hai detto che ho un pisello più grosso della media,mi riesce difficile crederti....tu fai la maestra d'asilo...i tuoi alunni non superano i 5 o 6 anni....!”
“Ti racconto qualunque cosa se mi massaggi i piedi,mi fanno malissimo”.
Presi il piede che mi porse ed iniziai un lento massaggio;la pelle era morbidissima e poi risalii un po' oltre la caviglia attuando varie pressioni.
“Vedi ,le tue idee,se te ne sei fatte,sono un po' confuse. Il primo rapporto completo l'ho avuto a 21 anni con tuo padre,prima, se non si è sicuri di stare con una persona per sempre,si fanno altre cose....si parla tanto...ci si bacia...ci si tocca.......per conoscersi”.
“Come sto facendo io?”
Mia madre rise e mi porse l'altro piede ,che iniziai a massaggiare.
Aggrottò la fronte.
“Adesso che ci penso...a Mario piaceva toccarmi e baciarmi i piedi...avevamo 16 anni...e anche a me piaceva...si...mi piaceva tanto”.
“E come aveva il pisello?”
“Uffa...ma è una fissa la tua!.....”disse alzando lo sguardo al soffitto. “Lungo come il tuo !....Ma più sottile,molto più sottile,mentre Giorgio,quello dopo Mario, ce lo aveva molto più lungo. Va bene così?Tuo padre lo conosci pure tu,non eccelle,ma …..voglio farti capire che non è quello che conta......”.
“Dimmi qualcosa di più su Giorgio,dai....cosa facevate?”
“Oddio Andrea,mi fai pentire.....neppure con tua sorella ho parlato di queste cose”.
“Ma io ti dico tutte le mie...che male c'è?”
Così dicendo portai il massaggio più in alto,superai,di poco, il ginocchio e poi ridiscesi con entrambe le mani, il cazzo mi scoppiava.
“Con la bocca!.........facevamo tutto con la bocca! Adesso sei soddisfatto?”disse un po' scocciata.
Quella rivelazione mi aveva lasciato di sasso,ma quello che più mi bruciava era il cambiamento del tono di voce di mia madre,quella severità improvvisa che mi fece capire di avere oltrepassato il segno;dovevo recuperare terreno.
“Dai non prendertela,non ti chiedo più nulla...di intimo voglio dire,ma cerca di capirmi,se non chiedo a te.... che sei una persona colta,che ha studiato,a chi lo chiedo? Papà non c'è mai...e poi non ho con lui la stessa confidenza che ho con te e poi sei mia madre....e ….e guarda in che stato sono!”.
E così dicendo mi alzai in piedi e feci scivolare a terra l'asciugamano mostrandole tutta la mia erezione.
Mia madre guardò il pisello senza battere ciglio,poi mi fissò in volto per qualche secondo,poi abbassò lentamente lo sguardo sul cazzo eretto,inclinò un po' la testa da un lato ed accennò un sorriso.
“Vieni,entra anche tu nella vasca”disse .”L'acqua è alla temperatura giusta per i cannoni carichi ...e poi c'è spazio”.Così dicendo tirò indietro il bacino,piegò le gambe e mi fece posto,scoprendo completamente le mammelle “abbassati piano altrimenti allaghiamo l'albergo,ecco...ora apri le gambe e vai più giù...così”.
Ci trovammo uno di fronte all'altra,lei con le gambe piegate fin quasi sotto il mento ed io completamente disteso,con le gambe in alto ed i piedi sui bordi della vasca,lei me ne prese uno,lo poggiò sul suo seno ed iniziò un leggero massaggio.Sentivo con il piede il seno sodo ed elastico. Ora capivo cosa voleva dire quando accennava al suo ex che le accarezzava e massaggiava i piedi,è infatti una sensazione di totale appartenenza all'altra persona;il cazzo era più gonfio che mai
anche perché sentivo le dita dei suoi piedi sotto il mio culo,che mi solleticavano le palle.Dopo un po' divaricò le ginocchia lasciando la mia gamba tra di esse ed il piede sul seno,quindi prese l'altro piede e fece lo stesso lavoro.
“Va meglio così?Ti rilassi?.......... Il cannone si sgonfia?”
e neppure aspettando la mia risposta,si sporse un po' in avanti, percorse con la mano destra l'interno della mia coscia,suscitandomi un ulteriore brivido,lo afferrò,per bene,circondandolo con la mano ed iniziando un lento movimento,su e giù,su e giù,su e giù,guardandomi diritto negli occhi,su e giù e poi ancora una volta ,quindi venni e mentre sborravo copiosamente mi pareva che lo sperma scendesse dal cervello per confluire nell'osso sacro e schizzare fuori. Mi diede qualche secondo per riprendermi quindi disse “risciacquiamoci”.Si alzò,io l'ammirai tutta e,dopo un po',dandomi le spalle disse”dai reggimi lo schizzetto e sciacquami bene la schiena”.Le risciacquai la schiena,il culo,nella piega dei glutei,le cosce,poi si girò e guardandomi sempre negli occhi disse “continua”ed io continuai
sul seno,sull'addome.Toccai con la mano il pelo bagnato e vi diressi lo spruzzo di acqua tiepida,mia madre poggiò un piede sul bordo della vasca,reggendosi al muro e disse “lava bene anche lì”.
Mi sentii impazzire,avevo la fica a portata di mano, guardai in faccia mamma -che teneva gli occhi fissi su di me-poi mi abbassai e mentre vi dirigevo lo spruzzo della doccia,con la mano sinistra accarezzavo delicatamente la fica apprezzandone tutta la delicatezza,dopo un po' rimise il piede nella vasca,chiudendomi il sipario ed io diressi il getto d'acqua sulle cosce,poi sui piedi e poi le passai l'asciugamano.Uscì dalla vasca,si asciugò ed andò in camera. Mi risciacquai e mi asciugai ,poi andai in camera dove la trovai distesa sul letto con una corta camicia da notte e,guardandomi mentre mi infilavo gli slip,con faccia seria
disse ”il tuo corso di educazione sessuale finisce qui.......ok?..Sappi che l'ho fatto volentieri!”
“Ok mamma, credo di aver capito tutto.......grazie!.....Ti amo”.
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Corinna
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