La mia nuova famiglia

di
genere
incesti

Questa e la storia reale, di come sia diventata Trav con la complicità di mia madre. fatti ed eventi sono tutti reali, estratti dal mio diario personale dell'epoca. Non avrei mai pensato prima dei diciassette anni, di poter diventare una Trav, le circostanze che portano ognuno di noi a fare scelte diverse nella ita, avevano coinvolto anche me. Mai voluto dalle ragazze, con un fisico piu femminile che maschile, mi son ritrovata dall'altra sponda, senza nemmeno rendermene conto. Rivelatami a mia madre, una donna non piu giovanissima, dato mi aveva avuto in tarda età, accettò con difficoltà la mia scelta, anche perchè cresciuta con regole cattoliche morali e pudiche di un tempo, e dopo la scomparsa di mio padre, le cose non migliorarono per lei. Ma dopo mille parole, e dopo un duro confronto, riuscii finalmente a farmi non solo accettare, ma anche convincerla ad averla come mia complice. Ebbi l'onore di essere sverginata da un'uomo maturo cinquantenne, con il suo aiuto, e davanti ai suoi occhi, arrivata ai diciotto anni, mi regalai la mia prima gangbang con tre uomini maturi, che mi fecero provare per la prima volta, una doppia penetrazione. tutto questo, già raccontato dettagliatamente nei primi due capitoli. Da qui in avanti, vorrei continuare a raccontarvi, ciò che combinai con l'aiuto di mia madre in quei tempi di fine anni 80, inizi anni 90. La convivenza con mia madre, aveva degli alti e bassi a seconda delle giornate, mamma cercava si di assecondarmi ma capitavano delle giornate, in cui si alzava male e allora, tutto prendeva un'altra piega. Casa nostra, stava diventando un albergo a ore, non piu un appartamento, e credo questo iniziasse ad infastidire mamma. il nostro citofono iniziava a suonare già dalle otto di mattina, avevo fatto molte amicizie durante l'ultimo periodo, con uomini maturi dai cinquanta ai sessant'anni, che venivano a trovarmi ad ogni ora del giorno fino a sera tarda. Mamma, iniziò a lamentarsi del fatto, che non poteva piu avere un'attimo di privacy in casa propria. la camera da letto, era costantemente occupata da me e i miei amanti occasionali, e si ritrovava tutto il giorno uomini nudi dal cazzo duro, in giro per casa. Era certamente una situazione imbarazzante per lei, oltre che scomoda. Io al contrario, mi trovavo perfettamente a mio agio, ed ero costantemente eccitata, a farmi sfondare culo e bocca tutto il giorno, da uomini diversi e farmi sentire mentre sospiravo e godevo da mamma con la porta della camera sempre costantemente spalancata e mai chiusa. Il culmine della faccenda, fu quando iniziai a far entrare in casa, pure dei ragazzi neri che abitavano nei piani sopra di noi. nel nostro condominio, spesso gli appartamenti, venivano affittati per periodi piu o meno lunghi, a dei ragazzi extracomunitari, per lo piu senegalesi, africani ed egiziani, che magari transitavano li per mesi e poi se ne andavano, lasciando posto ad altri. Essendo io, sempre stata una che ha voluto sperimentare di tutto, iniziai a fare amicizia anche con loro, e ben presto due alla volta di questi ragazzotti neri o mulatti, venivano a bussare alla nostra porta per cercarmi senza problemi. quando una mattina che mamma era uscita per fare la spesa, rientrando, si trovò un africano nero nudo con il cazzo duro che la salutò, prima di infilarsi in bagno, e dalla camera da letto enivano sospiri e gemiti di piacere anche abbastanza forti,mia madre, decise che era ora di dire basta a quel puttanaio di via vai maschile. posò le borse in cucina, si precipitò in camera, dove mi trovò in intimo, sdraiata a pancia sotto con la faccia appoggiata sul suo cuscino, mentre un'altro nero nudo, stava facendo il suo dovere di maschio dentro al mio bel culo sfondato. la vidi, alzai la testa, le sorrisi, la salutai con una manina, ma mia madre, questa volta non aveva piu voglia di scherzare, ne di assecondarmi. iniziò a sbraitare che ne aveva abbastanza, che era ora di finirla con queste porcherie a tutte le ore sul suo letto, che aveva sopportato abbastanza, e che era il momento, di darci un taglio. per prima cosa mandò via a malo modo il tizio che mi teneva il cazzo ben piantato nel culetto, tirandolo a forza giu dal letto per un braccio, poi andò nel bagno, dove l'altro si stava pulendo, intimandogli di rivestirsi alla svelta, e non farsi mai piu vedere in casa sua, o avrebbe chiamato i carabinieri. I due si vestirono in tutta fretta, e sparirono in un lampo su per le scale, mentre mamma incazzata nera, chiuse sbattendola la porta di casa. Non avevo mai visto mia madre cosi' incazzata, era una donna pacifica, magari a volte si arrabbiava ma in quello stao, non l'vevo mai vista, mi alzai dal lettone, cercando di calmarla, ma fu tutto inutile. Mi fece un cazziatone tremendo, e mi disse che era ora di smetterla, se volevo essere donna, a lei stava bene, ma dovevo a quel punto trovarmi un'uomo solo e seriamente stare con lui. era stanca di tutti quelli che mi portavo a casa, e mi disse che non avrebbe piu osato dormire con me in quel letto dove ormai, ne avevo combinate troppe. La lasciai sfogare, prima di prendere qualsiasi decisione al riguardo. Ripensandoci poi, ammisi che effettivamente, avevo esagerato e approfittato della sua bontà, per fare i miei porci comodi in sua presenza. Quel pomeriggio, feci un bel giro di telefonate, per avvisare tutti gli uomini che regolarmente venivano a trovarmi, di non venire piu a casa mia. Ma non volevo rinunciare a farmi sfondare da loro, cosi' con molti, cercai soluzioni diverse, non volevo andare in Hotel,quindi cercai di incontrare chi potevo o in macchina la sera, o a casa loro se potevano ospitarmi a volte. Tra i tanti, di questi uomini, c'era Roberto, sessant'enne vedovo senza figli, con cui avevo scopato piu volte, era un bell'uomo, gentile educato,ben tenuto per gli anni che portava, e volle subito approfondire il fatto del perchè non potesse piu venire a trovarmi a casa. gli spiegai in breve la situazione, e l'uomo, stranamente, diede ragione a mia madre. "Ha ragione lei tesoro..." mi disse, "E ora che ti trovi un'uomo solo e serio... se vuoi mi propongo io... poi valuta tu se potrei essere all'altezza, ma sappi che ti ho sempre amata, e rispettata, cosi' come rispetto tua madre". Rimasi sorpresa da quellla proposta, non avevo mai pensato ad una relazione seria con qualcuno, fino ad ora, il mio rapporto con gli uomini, era basato su sesso e amicizia, non sull'amore vero. dissi a Roberto, che volevo pensarci su, gli avrei fatto sapere appena possibile. Quella stessa notte, dormendo da sola nel lettone matrimoniale, mamma si era trasferita momentaneamente nel salotto nel divano letto, pensai alla proposta che Roberto mi aveva fatto quel pomeriggio. Non so se ero pronta ad un vero rapporto, ero appena diciottenne, giovane e inesperta, stavo scoprendo da poco il sesso Gay,Certo un uomo come Roberto, mi avrebbe dato molta sicurezza, era un po come un papà per me, anche se la parte piu vacca di me, non voleva certo rinunciare a tutti gli altri. Ero molto combattuta, e indecisa, cosa dovevo fare? la sfuriata di mia madre, doveva essermi servita da lezione mi dissi, potevo provarci, se non funzionava, avrei lasciato perdere tornando a fare la puttanella con tutti magari di nascosto se proprio mamma, non voleva che me li portassi in casa. Decisi di accettare la proposta di Roberto dunque, e mi dissi che la mattina dopo, lo avrei contattato per parlarne con lui, ci saremmo visti direttamente. La mattina dopo, la prima cosa che feci appena sveglia dopo essermi sistemata, fu telefonare a Roberto con il mio cellulare, e fissare un appuntamento con lui. Ci vedemmo verso mezzogiorno, mangiammo in auto, ordinammo da un fast food. dissi all'uomo, che potevo provarci, ma che se non funzionava, sarei tornata alla mia vita di sempre. misi poi in chiaro che non volevo rinunciare agli altri maschi, e che se lui mi voleva con se, avrebbe dovuto accettare il fatto, che avrei potuto tradirlo e mettergli le corna, con chi volessi e quando ne avessi voglia. l'uomo riflettè un'attimo, mi amava era chiaro, e pur di avermi con se, accettò la cosa, purchè, gli avessi sempre detto con chi scopavo e dove, in modo da tenermi sempre controllata. Accettai la sua condizione, e siglammo l'inizio della nostra storia d'amore, con un bel bacio in bocca abbracciati. Per me, era un'esperienza nuovissima, la mia prima vera storia con un'uomo maturo, l'idea mi eccitava parecchio, e non vedevo l'ora di dirlo a mamma, chissà che le cose si sarebbero appianate pure con lei. Concordammo con Roberto, di non perdere tempo, e di presentare ufficialmente a mia madre il mio primo vero uomo, finito di pranzare, ci avviammo verso casa mia, e una volta saliti, trovai mamma, in salotto a guardare la TV. Sicuramente le cose per lei non erano cambiate dall'altro giorno, e quindi cercai di andare per gradi, chiesi a Roberto gentilmente di attendermi sulle scale, e attendere che prima di presentarlo, avessi almeno sondato il terreno, se mamma era di luna storta, era meglio rimandare tutto al giorno dopo, o ne sarebbe uscito solo un casino. Quindi entrai in casa, mi sedetti accanto a lei, dicendole che le dovevo parlare, ero vestita con addosso un paio di leggins neri elasticizzati lucidi, e una T-shirt senza maniche nera, era primavera inoltrata e iniziava a far caldo. avevo i lunghi capelli legati a coda, delle scarpette da tennis bianche ai piedi. Ero ben truccata in viso, e attaccai a parlarle. Non la presi troppo alla larga, volevo arrivare al punto per non far aspettare troppo l'uomo sulle scale, quindi le dissi che avevo pensato a ciò che mi aveva detto, che mi scusavo per il mio comportamento da puttana, (usai proprio questa parola), e le dissi, che mi ero decisa e avevo scelto l'uomo che avrei amato, lei già lo aveva conosciuto, era uno dei tanti che mi ero portatata a casa in quei giorni, il nome non le disse nulla, ma quando chiamai l'uomo, e lo feci finalmente entrare, mamma lo riconobbe subito. "Cosi alla fine, e stato scelto lei tra i tanti..." ha azzardato mia madre ironicamente. L'uomo non si scompose, rispondendo a tono: "Signora Maria, sappia che ho intenzioni serissime e son pronto a dimostrarlo..." mamma lo squadrò da testa a piedi, e con una battutina sarcastica rispose "Vedremo quanto durerà...". La rassicurammo entrambi, che stavolta facevo seriamente, e ci saremmo messi d'impegno per dimostrarglielo. Chiesi a mamma di tornare a dividere il lettone insieme, che mi mancava la sua vicinanza la notte, e lei a quel punto accettò, a patto che girassi il materasso, dove fino al giorno prima ci avevo portato sopra chi unque. Accettai senza ribattere oltre sorridendo contenta, e azzardai però, che ora che avevo un'uomo fisso, potesse anche lui frequentare casa nostra alla fine adesso faceva parte della famiglia. Mamma acconsenti, dato conosceva le buone maniere di Roberto, l'unico tra i tanti che mi ero portata in casa, ad essere sempre stato gentile educato e mai volgare come invece erano stati gli altri. Baciai sulla guancia mamma, e buttai le braccia al collo baciando appassionatamante il mio uomo. Roberto rincasò a quel punto, con la promessa di passare da noi, domattina, era in pensione e aveva parecchio tempo libero ormai da dedicarmi. lo congedai alla porta di casa, ribaciandolo e chiusi la porta, sospirando d'amore. Alla fine, credo mi stessi innamorando seriamente anchio senza accorgermene.Fu bello quella notte, dividere nuovamente il lettone matrimoniale con mamma., mi mancava la sua presenza vicina. Il giorno dopo, come promesso, Roberto, si presentò da noi verso mattino inoltrato, per conoscerci meglio, avevo chiesto a mia madre di poerlo ospitare qualche giorno, il nostro appartamento non era grandissimo, due locali piu servizi, ma avevamo delle stanze molto ampie, e se mamma per qualche notte, si fosse nuovamente sacrificata a dormire nel divano letto del salotto, io e l'uomo, avremmo potuto avere un po di intimità in camera da letto. Pur di agevolare quella storia, mamma era disposta a tutto, sperando avessi messo la testa apposto, e fossi rimasta sola con lui come uomo fisso. quel giorno, Roberto iniziò a prendere confidenza con mia madre, e i due parlavano spesso come due familiari, Roberto aveva preso educatamente a chiamare mia mamma con il nome Maria, definendola spesso mentre parlavano, una suocera davvero speciale. dal canto mio, ero eccitatissima da quella nuova situazione familiare, vedevo Roberto in due modi diversi, un Padre, per l'età e la saggezza che aveva, e un marito piu che un fidanzato, sempre per le omonime ragioni. quindi potevo avere un'uomo che mi facesse sia da padre, che da marito in un unico modo, una cosa davvero geniale. A Mamma Roberto piaceva molto, lo capivo dai discorsi che facevano spesso, davanti la TV, mentre io facevo la troietta cercando di attirare le attenzioni del mio uomo, e a volte mi lasciavo abbracciare e coccolare come farebbe un padre a sua figlia. In un momento di intimità, in cui ero in intimo, abbracciata al mio uomo a torso nudo e in boxer, sul divano accanto a mamma, chiesi a mia madre, se non le sembrava che Roberto fosse anche un padre per me.... poi temetti di aver detto qualcosa di sconveniente, dato sapevo quanto dolore aveva passato mia madre, per la scomparsa di mio padre. Ma lei come spesso faceva, ci rise su con una delle sue battutine che tanto amavo: " certo te lo sei scelto bene, chissà che non ti faccia rigare dritta lui almeno", ridemmo mentre il mio padre adottivo, mi massaggiava il culetto con la sua manona calda, e io gli stropicciavo la patta dei boxer sempre piu gonfia e dura. "E seeeee.... adesso faccio vedere al mio papà, quanto amore ho per lui, dici che mamma si offende?" feci sorridendo guardando Roberto, che a sua volta sorrise e disse: "Spero proprio di no tesoro mio...", feci scivolare via il boxer a Roberto, presi in pugno il suo bel cazzo duro, mi avvinghiai a lui, e gli infilai la lingua in bocca, mentre iniziai a masturbarlo piano piano con la mia manina, tutto mentre mamma era li seduta a fianco. l'uomo mi ricambiò il favore, estraendomi il cazzo duro dal perizomino e masturbandomi a sua volta. volevo mi prendesse li e subito, iniziai a sospirare, buttavo l'occhio a mamma, che fingeva di guardare la TV, ma anche lei ci guardava con la coda dell'occhio dietro ai suoi occhialoni da vista. alla fine non ce l'ho fata piu, ho chiesto a mamma se potevo approfittare del mio uomo davanti a lei, e mamma facendo spalline rispose, che lo avevo sempre fatto senza mai chiederle il permesso, non vedeva perchè adesso farsi tanto riguardo. Era come darmi il via libera in sostanza, credo che Roberto piacesse anche a lei, era un bell'uomo, oltre ad avere un bel cazzo duro e grosso, era ben tenuto, capelli corti brizzolati, viso ben rasato, pochi peli sul corpo, pulito un vero signore insoma, niente a che fare con gli altri maiali che mi portavo a casa di solito, e questo piaceva a mia madre, che aveva qualche anno in meno dell'uomo. Quindi senza piu esitare, mi misi seduta sulle ginocchia dell'uomo, dandogli la schiena,lasciai che il suo bel palo dritto e duro, scivolasse, poco alla volta dentro le mie natiche liscie e morbide, mi sciolsi i lunghi capelli sulla schiena, mentre l'uomo mi prendeva per i fianchi stretti, e lasciai che l'amore e la passione ci prendesse entrambi e due davanti a mia madre. Quando la grossa cappella di Roberto, fu tutta dentro di me, chiusi gli occhi e iniziai a saltellare su e giu dalle sue gambe, ansimando e gemendo di piacere, mentre lui sbuffava come un trenoa a vapore. Mamma stranamente si era voltata per guardarci in pieno viso, aperti gli occhi, e voltata la testa dalla sua parte, vidi che era attenta e ci fissava in un modo assai strano, non saprei dire come, ma quasi coinvolta pure lei. Pensai di sbagliarmi, mia madre non era tipo da farsi coinvolgere in certe cose, la conoscevo troppo bene, eppure qualche dubbio mi venne al momento, come se fosse gelosa del fatto che l'uomo mi stesse scopando. sorrisi a mamma, ma lei non mi ricambiò il sorriso, continuando a fissarci come ipnotizzata e con una faccia seriosa che mi preoccupava, che aveva? non ci pensai troppo, e continuai a godere mentre l'uomo mi sfondava le natiche a colpi di cazzo sempre piu veloce, fino a riempirmi dopo pochi minuti, venedo con un gemito di piacere insieme a me, che spruzzai sporcando il pavimento. voltai la testa per baciare l'uomo che ancora teneva il suo bel cazzo dentro di me, poi rivoltai lo sguardo verso mamma, che si era rimessa a guardare lo schermo della TV ignorandoci del tutto. mi feci seria per un'attimo, cercando di capire che avesse, mi aveva dato lei il via libera, forse se ne era già pentita? o sotto c'era dell'altro. per quel giorno, non ci furono altri colpi di scena degni di essere trascritti nel mio diario, che tenevo costantemente aggiornato. fu verso mattina che svegliandomi alla prima luce del sole, filtrata sotto la tapparella, mi voltai non trovando piu Roberto accanto a me. pensai fosse andato in bagno, la mattina una pisciata scapa sempre a tutti, mi alzai con i capelli scompigliati e ancora gli occhi mezzi chiusi dal sonno, e percorsi il mezzo corridoio che separa la camera da letto dal bagno, ma li non lo trovai. il salotto dove dormiva mamma era ancora avvolto nel buio, la porta era socchiusa, stranamente, dato mamma la chiudeva raramente. mi avvicinai sentendo bisbigliare, mi accostai alla porta aprendola giusto per sbirciare dentro, la tapparella era tutta giu, quindi nel buio totale, non distinsi subito bene la scena che un momento dopo, mi si parò davanti agli occhi. O stavo sognando ancora, o quella che vedevo sdraiata sul divano letto era mia mamma, con accanto la sagoma di un uomo, Roberto, lo riconobbi dal sussurro della sua voce, debole ma chiara, mia madre stava baciando il mio uomo sulla bocca assurdo ma vero. ero decisa ad intervenire, ma ci ripensai, e cercai di scoprire cosa si dicessero li nel buio a sussurri flebili. sentii mia madre sussurrare: "Forse ho sbagliato, non mi sembra morale, infondo siamo vedovi entrambi, e poi cè lei..." riferita a me ovviamente, e Roberto che gli rispondeva: "Maria ascoltami, non sono unporco, sono un uomo di mezza età educato e perbene, mi sembra di avertelo ampiamente dimostrato questo.. ora... se io posso fare da padre amante a Valentina, perchè non posso fare la parte di tuo marito? non voglio sostituire l'uomo che hai amato, ci conosciamo solo da un paio di giorni... ma lascia che almeno provi a corteggiarti per favore." non credevo alle mie orecchie, che situazione stava uscendo fuori? avrei dovuto sentirmi offesa, il mio uomo invece di dare le sue attenzioni a me, le stava rivolgendo a mia madre. Avrei dovuto sentirmi offesa, e invece mi sorpresi eccitata da tutto questo, che sorpresa, trovare mamma con un altro uomo. Non so cosa ne sarebbe uscito, ma ero intenzionata a fare del mio meglio, perchè quella situazione si evolvesse, spalancai la porta, e accesi la luce beccandoli in fallo. Roberto mi sorrise e mi diede il buongiorno, mamma invece aveva una faccia tra lo spaventato, e di chi prova vergogna, di solito era lei a beccarmi con gli uomini, stavolta l'avevo beccata io, anche se non stavano in effetti facendo nulla, lei era in vestaglia lui con i boxer addosso e la canotta bianca. "Mamma..." ho sorriso correndo ad abbracciarla, mia madre cercava intanto di blaterare qualcosa per scusarsi, quando la interruppi: "Non devi scusarti cara, anzi credo che questo risveglio sia stato ottimo per tutti non credete?" Roberto annui', e appoggiò la mia tesi, scoprendo le carte, e chiedendo ad entrambi, esplicitamente, di poter far parte della nostra famiglia, a me come padre adottivo e amante, e per mia madre, come compagno di vita. Ovviamente io accettai subito e senza fiatare la cosa, anzi cercai di far pressione su mamma ancora vergognosa e imbarazzata. Dopo qualche minuto di convincimento, anche mamma, decise di provare la situazione, per quanto assai immorale per la sua educazione, ma provava dell'affetto per Roberto, e io amavo quell'uomo entrato come un fulmine nella nostra vita. era deciso ormai, Roberto sarebbe stato Padre amante per me, un nuovo compagno per mia madre. ora era tutto piu chiaro ai miei occhi, il comportamento di mamma la sera prima, perchè mi aveva guardata con gelosia, ma da ora in avanti nessuna gelosia tra noi, potevamo dividerci lo stesso uomo senza problemi. Roberto disse che avrebbe fatto al piu presto i piani per trasferirsi stabilmente da noi, e avrebbe impachettato e portato un po della sua roba già da oggi a casa nostra. Avrebbe dato il suo appartamento in affitto per garantirci un entrata maggiore, e contribuire anche lui alle spese. tutto sembrava risolto, avevamo trovato una figura maschile per entrambe, e non poteva esserci piu armonia e felicità in casa nostra. quello stesso pomeriggio, tutti e tre, ci siamo ritrovati in camera da letto a decidere il nostro imminente futuro come nuova famiglia. perchè scegliemmo la camera da letto invece che accomodarci in salotto sul divano? semplicemente, perchè, anche la camera da letto, adesso aveva un ruolo fondamentale tra noi. Chi avrebbe dormito con Roberto e chi in salotto? una letto a due piazze per tre persone, era assai scomodo da gestire, quindi si decise che finchè mamma non avesse preso piena confidenza con l'uomo, io avrei dormito con lui. Una volta che mia madre si fosse finalmente decisa, Roberto avrebbe dormito insieme a lei nello stesso lettone, ma io potevo intromettermi ogni volta ne sentivo il bisogno, cosi nessuna gelosia in casa, e vita serena per tutti. si decise che la mia attività sessuale adesso, sarebbe stata piu controllata da entrambi i miei genitori, Roberto facendo mi da padre e amante, avrebbe cercato di soddisfare le mie voglie da troia, ma anche cercato di donare le stesse attenzioni a mamma, quando si fosse sentita pronta ovviamente, tutto doveva avvenire senza forzature. cosi', quel giorno, a pranzo mamma fu ben felice che il mio nuovo padre, si intrattenne di piu a tavola con me, che una volta finito di mangiare, non perse certo tempo a soddisfarmi, facendomi salire sulle sue gambe e facendomi fare una bella cavalcata sul suo cazzo duro mentre mamma li a pochi centimentri da noi, finiva il suo pasto. farsi spaccare il buco del culo dal mio caro nuovo papà, a tavola davanti a mamma che mangiava, credo fu l'apice del piacere. mai avrei immaginato una cosa simile, e me la godevo come la puttana che ero. quando papà, voleva scoparmi, ovunque fossimo in casa, sulla lavatrice, sul tavolo in salotto, sul lettone o sui fornelli della cucina, non doveva chiedere permesso a nessuno , semplicemente mi si avvicinava, mi abbracciava stringendomi a se, mi baciava sulla bocca, e già sapevo cosa volesse. mi faceva voltare e in un secondo, la gioia di papà, come mi chiamava lui, godeva contenta sospirando mentre lui la sfondava anche davanti a mamma senza vergone o problemi. Non potevo essere piu felice di cosi', con tutto il rispetto per il mio povero padre defunto, ma preferivo di gran lunga, quel tipo di padre in famiglia. greta-sex@libero.it
scritto il
2020-01-03
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