A servizio di Sir Eaton - Parte 1: L'intervista

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dominazione

Parte 1: L’intervista

Quando entrò nella hall di un elegante grattacielo londinese, dietro il bancone una bellissima e giovane ragazza dai capelli castani lisci le sorrise.
“Posso aiutarla?”
Ho un appuntamento con la Signora Sterling.
“La Signorina Chiara Laurenti?” le chiese la ragazza dopo aver consultato il computer.
“Si sono io” rispose Chiara un po’ sorpresa dal titolo di “Signorina”
“Si può accomodare alla sala d’attesa del 54mo piano. Gli ascensori sono a destra”
Quando si chiusero le porte dell’ascensore, Chiara era tesa quasi allo spasimo, in un misto di eccitazione e paura che andava bel oltre quello che aveva provato per qualsiasi altro coloquio di lavoro.
Quella non era un’offerta che si poteva trovare sugli annunci di un giornale. Chiara aveva saputo di quell’opportunità di lavoro da Michelle, un’altra modella, una sera durante un drink in un bar esclusivo sugli Champs Elysées a conclusione di una sfilata a Parigi.
“Ti confesso che per un attimo ci ho pensato. Chi non ci penserebbe per 50.000 euro al mese…” disse quella sera Michelle a Chiara, mentre si rotolava delicatamente l’oliva del cocktail in bocca. Aveva un’espressione del volto eccitata. La voce quasi roca.
“E allora? Perché no?” rispose Chiara divertita.
Due giovani uomini seduti al bancone si erano accorti di queste due ragazze troppo belle per passare inosservate, e le fissavano con insistenza facendo dei commenti senza guardarsi.
“Si brava. Mi immagino solo l’espressione di Robert quando glielo dicessi. E poi mi piace questo lavoro”.
“Mica devi dirglielo. E mica devi lasciare il lavoro. Magari riesci a combinare le due cose”
“Chiara, allora non hai capito. Non si tratta di un mese. Si tratta di un anno. A tempo pieno. Solo la fase di formazione dura sei mesi. E dopo ci sono almeno altri sei mesi di servizio!”
“Training?”
“Si, training. Quella è la parte più dura, dicono”
Chiara guardò Michelle con un’espressione interrogativa.
“Per sei mesi rimani chiusa in una mega villa sperduta nella campagna inglese per la tua formazione”
“Ma quale tipo di formazione?”
“Di diversi tipi. Guarda a raccontarlo non ci si crede. Una roba da matti. Anche per questo non ci sono andata.”
“Dai Michelle dimmi! Sono troppo curiosa!”
Michelle guardò Chiara sorridendo maliziosamente e divertita: “Formazione fisica, mentale, comportamentale, estetica, culturale e naturalmente sessuale”
“Non capisco”
“Durante questi sei mesi ti sottopongono a una dieta ferrea e a un allenamento continuo perché tu diventi fisicamente perfetta”
“Tu sei già fisicamente perfetta”
“No Chiara, fisicamente perfetta per LUI”
“Sir Eaton”
“Esattamente. Il fisico da modella non va bene. A lui piace un fisico più tonico. ‘Teso senza essere sportivo’ mi disse questa tipa, la Signora Sterling, che è quella che seleziona le ragazze. Non una sola imperfezione è tollerata”
“Wow”
“E poi c’è la questione della lingua. Non solo devi parlare in un inglese perfetto e senza accento ma devi imparare una serie di complicatissime regole per rivolgerti a lui e parlare con lui. E un sacco di altre cose...”
“Voglio sapere tutto” disse Chiara sempre più incuriosita e divertita.
“Ci sono i corsi di postura: da come tenere inarcata la schiena a come camminare. Poi quelli di estetica: dall’abbigliamento, soprattutto quello intimo, al trucco. E poi naturalmente la formazione sessuale...”
Chiara aveva la bocca aperta, era divertita e sconvolta insieme. Michelle era sempre più divertita
“Vedo che la cosa ti interessa, ragazzina...”
I due ragazzi del bancone si erano avvicinati: “Ciao ragazze! Possiamo offrirvi da bere?” chiese uno di loro con un sorriso sornione.
“Smamma” rispose Chiara, senza nemmeno guardarlo. “Continua!” Disse poi a Michelle con la voce rauca dall’eccitazione che non riusciva a nascondere.
“Ti insegnano a prenderlo tutto in gola. Ti dilatano o ti restringono l’ano al punto da lui preferito, a seconda dei casi. Ti insegnano a farlo con un’altra ragazza (lui adora, sembra, e se non finisce per piacerti fallisci la formazione). Ti abituano a bere l’urina. Ti vietano di masturbarti per settimane, portandoti allo spasimo”
“Come fanno scusa?”
“Inizialmente usano una cintura di castità, pare”
“No...”
“Quando lui ti chiama tu devi essere sempre pronta. Naturalmente, dato il numero di ragazze al suo servizio, la probabilità che ti chiami è abbastanza bassa, ma tu devi sempre essere pronta comunque. Lui deve poterti far venire solo sfiorandoti, dicono”
Chiara era sconvolta.
“E naturalmente ti insegnano a servirlo. Devi fare anche da cameriera per esempio. Insomma, tutto. In sei mesi devi diventare il suo perfetto oggetto sessuale, parte della sua collezione”

Ora che l’ascensore stava salendo verso il 54mo piano del grattacielo londinese, Chiara quasi tremava di eccitazione e di paura.



La Signora Sterling era in realtà una giovane ragazza di 28 anni. Di nove anni più anziana di lei, che ne aveva 19, ma non certo una “Signora” di mezza età. Era di una bellezza e di un’eleganza regali. Curata in ogni dettaglio. Vestita in modo estremamente sexy senza essere affatto vogare, al contrario. Aveva un tono diretto e asciutto. Era chiaramente una donna abituata a comandare e a vedere eseguiti i suoi ordini.
Arrivò subito al punto, illustrando a Chiara il lavoro in modo dettagliato e allo stesso tempo sintetico.
“Te la senti di provare?” Solo il 20 percento circa delle ragazze che vengono a questo colloquio vengono ammesse al Training. E di queste solo il 5% circa lo supera, entrando al servizio di Sir Eaton. Gran parte delle ragazze abbandonano volontariamente il training nei primi dieci giorni perché troppo duro”
“Io vorrei… sarei onorata di tentare” disse Chiara.
La Signora Sterling sorrise, forse per l’auto-correzione che denotava una buona predisposizione e intelligenza.
“Durante la formazione saresti pagata al 50%, quindi 25 mila euro al mese. Ma dal momento in cui firmi il contratto diventi comunque un oggetto a disposizione”
“A disposizione di chi, se posso chiedere?”
“Durante la formazione, del responsabile di questa e dei suoi incaricati. Dopo di Sir Sterling e dei suoi incaricati”
“E posso chiedere chi è il responsabile della formazione?”
“Sono io” disse la Signora Sterling.
scritto il
2020-01-15
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