1 - Giulio e il suo problema
di
Paolo3
genere
incesti
Salve a tutti, scrivo questo per un parere.
Sono una classica signora di provincia, il tipico cliché scontato come molte famiglie che conosco.
Oltre i 50 anni, sposata, due figli, maestra di scuola, in attesa della pensione per avere più tempo per fare torte e gelati in casa, a figli ed eventuali nipotini…
Mio marito è venuto a mancare presto per un infarto, lasciandomi con Silvia, una figlia grandicella e Giulio, un ragazzo poco più che adolescente, ma soprattutto sola, senza compagnia. Questo è quello che mi è mancato soprattutto, la compagnia, ed è per questo che mi sono legata ancor di più ai due ragazzi.
La figlia ha intrapreso la sua strada, prima per l'università poi per il suo lavoro, è andata a vivere lontano, mentre il figlio è a casa, terminerà il suo corso di studi con la maturità, poi lascerà il nido sicuramente per chissà dove, a inseguire il suo orizzonte. Per adesso, me lo godo. Le sono grata per avermi sostenuto negli anni della vedovanza e credo che mi abbia salvato dalla depressione.
Passo ogni tanto qualche ora piacevole con qualche amica, per il resto, sono tutto casa-scuola.
Il sesso non è stato mai un problema. Non sono mai stata un animale da letto e neanche con mio marito sono mai andata oltre … Ho vissuto la mia sessualità quasi esclusivamente in funzione procreativa. Le cose diverse le consideravo strane. D'altronde, neanche mio marito aveva grandi fantasie o almeno così mi ha lasciato credere. Mai concesso il lato B, per esempio e solo una volta ho tentato di fare una fellatio, ma per poco non mi strozzavo e da allora niente più. Le trasgressioni erano quasi innocenti. Una volta l'ho masturbato in pullman e una volta abbiamo fatto l'amore al mare, dentro l'acqua, mentre intorno a noi grandi e piccini si divertivano. Ho il sospetto che abbia qualche corna, come molte mogli, ma l'ha nascosto molto bene. Dopo continui e insistenti tentativi di concedere qualcosa in più, per esempio, ad un certo punto ha smesso di chiedermelo e mi è sembrato appagato. Sono quasi certa che abbia trovato da qualche altra parte soddisfazione per i suoi istinti perversi
Da vedova, il sesso ha smesso di essere parte della mia vita, semplicemente non ci penso più
Dunque vivo sola, con mio figlio quasi diciannovenne, in un piccolo paesino di provincia. La vita scorre tranquilla e quasi monotona. Mio figlio è un bravissimo ragazzo, gentile, educato e pieno di vita, ...almeno fino ad un certo giorno, quando è tornato la sera triste e pensieroso e si è chiuso in sé stesso, trascorrendo gran parte del suo tempo in camera e fuggendo la mia presenza.
Con mia figlia ci sentiamo tutti i giorni, ma non riusciamo a capire cosa gli ha preso, non si confida con nessuno.
Adoro mio figlio e soffro la solitudine, ma nonostante i miei sforzi non riesco a capire il problema … il ragazzo resta schivo e impenetrabile.
Un giorno però ho perso la pazienza e sono andata in camera sua. Mi sono seduta sul letto e ho cercato di capire il motivo di questa suo atteggiamento. Alle mie domande si girava dall'altra parte restando muto, ma ho insistito fino a quando mi ha confidato la sua inquietudine, lasciandomi di sasso!
Qualche sera prima aveva avuto le sue prime esperienze sessuali e la ragazza si era messa a ridere quando ha visto il suo membro, dicendogli che ce l'aveva ridicolo e piccolino… i suoi genitori l'avevano fatto male! Il ragazzo si era ricomposto e scappato via e da allora si vergogna di farsi vedere in giro. La colpa è ricaduta su di me perché ...l'avevo fatto male, con un pene piccolino…
A quel punto non sapevo che dire, sono uscita dalla stanza e me ne sono andata in cucina.
Arrivata l'ora di cena, eravamo entrambi imbarazzati e per molto non siamo riusciti a dire una parola. Dopo cena ci siamo messi sul divano, e mentre guardavano stancamente la tv, mi sono girata verso di lui e gliel'ho detto: "Fammelo vedere, è tutta la giornata che ci penso!" Era reticente, non voleva, è diventato rosso ma alla fine l'ho convinto. Ho sbottonato io stessa i suoi pantaloni e abbassato le sue mutandine. Il suo pisello è scattato fuori come una molla, aveva già una erezione ferrea. Al contatto, era duro come il marmo, dritto come un palo di legno, bello da vedere, dalle forme rotonde e gentili, ma effettivamente di piccole dimensioni.
Era la prima volta che gli vedevo il pene da adulto ed era il primo pene che vedevo oltre quello di mio marito, ma capivo che davvero era piccolo.
"Aspetta" gli faccio, "che prendo il metro da sarta" e mi alzo dal divano.
Torno che era ancora lì, seduto, con il membro ancora in erezione e in bella vista. Ricordo che mi ha fatto una certa impressione. Vederlo li, nudo, mi dava una sensazione strana
Comincio dunque a misurarlo, prima in piedi, poi lo piego da un lato, lo giro da una parte all'altra come se stessi esaminando chissà che cosa, lo misuro in tutte le maniere, alla base, la cappella, la circonferenza, ci avevo preso gusto, lo ammetto, finché ...viene, schizzandomi addosso il suo seme.
Senza volerlo, lo avevo masturbato, mio malgrado gli avevo fatto una sega.
Ci mettiamo a ridere, come complici di una marachella e ci alziamo per andare a ripulirci in bagno. Sentendomi responsabile l'ho invitato a sedersi sul bidet e l'ho pulito, ma continuando a prenderlo in mano, quel monello mi è venuto daccapo.
"Ma la vuoi smettere?" gli dissi ridendo e scherzando, "che lo misuriamo quando è a riposo"
"Scusa mamma, ma non è colpa mia, non ci posso fare niente" mi rispose anche lui con sorriso…
Veder sorridere mio figlio dopo tanti giorni mi ha fatto star bene, ma vederlo nudo, in bagno, con il suo pene ancora gocciolante ed eretto verso di me, con le mani ancora piene del suo seme, mi è sembrato divertente e paradossale.
Mi sono riavvicinata, ho afferrato con due dita il suo fratellino dicendogli: "piccolo birbante, con te facciamo i conti un'altra volta. Te ne vai a dormire adesso!" lavandomi le mani ho mandato mio figlio in camera sua per rivestirsi.
Qualche minuto dopo ci siamo ritrovati sul divano e abbiamo parlato un po' del sesso, di donne e di piselli. Il pene di mio figlio è lungo 10 cm, grosso 7 e la cappella 8 di circonferenza. È indubbiamente sotto la media, ma si può vivere, fare sesso e fare figli anche con quelle misure, da quello che abbiamo capito su internet.
Le misure erano quelle che erano, insomma, ora bisognava tirarlo su di morale …
Sono una classica signora di provincia, il tipico cliché scontato come molte famiglie che conosco.
Oltre i 50 anni, sposata, due figli, maestra di scuola, in attesa della pensione per avere più tempo per fare torte e gelati in casa, a figli ed eventuali nipotini…
Mio marito è venuto a mancare presto per un infarto, lasciandomi con Silvia, una figlia grandicella e Giulio, un ragazzo poco più che adolescente, ma soprattutto sola, senza compagnia. Questo è quello che mi è mancato soprattutto, la compagnia, ed è per questo che mi sono legata ancor di più ai due ragazzi.
La figlia ha intrapreso la sua strada, prima per l'università poi per il suo lavoro, è andata a vivere lontano, mentre il figlio è a casa, terminerà il suo corso di studi con la maturità, poi lascerà il nido sicuramente per chissà dove, a inseguire il suo orizzonte. Per adesso, me lo godo. Le sono grata per avermi sostenuto negli anni della vedovanza e credo che mi abbia salvato dalla depressione.
Passo ogni tanto qualche ora piacevole con qualche amica, per il resto, sono tutto casa-scuola.
Il sesso non è stato mai un problema. Non sono mai stata un animale da letto e neanche con mio marito sono mai andata oltre … Ho vissuto la mia sessualità quasi esclusivamente in funzione procreativa. Le cose diverse le consideravo strane. D'altronde, neanche mio marito aveva grandi fantasie o almeno così mi ha lasciato credere. Mai concesso il lato B, per esempio e solo una volta ho tentato di fare una fellatio, ma per poco non mi strozzavo e da allora niente più. Le trasgressioni erano quasi innocenti. Una volta l'ho masturbato in pullman e una volta abbiamo fatto l'amore al mare, dentro l'acqua, mentre intorno a noi grandi e piccini si divertivano. Ho il sospetto che abbia qualche corna, come molte mogli, ma l'ha nascosto molto bene. Dopo continui e insistenti tentativi di concedere qualcosa in più, per esempio, ad un certo punto ha smesso di chiedermelo e mi è sembrato appagato. Sono quasi certa che abbia trovato da qualche altra parte soddisfazione per i suoi istinti perversi
Da vedova, il sesso ha smesso di essere parte della mia vita, semplicemente non ci penso più
Dunque vivo sola, con mio figlio quasi diciannovenne, in un piccolo paesino di provincia. La vita scorre tranquilla e quasi monotona. Mio figlio è un bravissimo ragazzo, gentile, educato e pieno di vita, ...almeno fino ad un certo giorno, quando è tornato la sera triste e pensieroso e si è chiuso in sé stesso, trascorrendo gran parte del suo tempo in camera e fuggendo la mia presenza.
Con mia figlia ci sentiamo tutti i giorni, ma non riusciamo a capire cosa gli ha preso, non si confida con nessuno.
Adoro mio figlio e soffro la solitudine, ma nonostante i miei sforzi non riesco a capire il problema … il ragazzo resta schivo e impenetrabile.
Un giorno però ho perso la pazienza e sono andata in camera sua. Mi sono seduta sul letto e ho cercato di capire il motivo di questa suo atteggiamento. Alle mie domande si girava dall'altra parte restando muto, ma ho insistito fino a quando mi ha confidato la sua inquietudine, lasciandomi di sasso!
Qualche sera prima aveva avuto le sue prime esperienze sessuali e la ragazza si era messa a ridere quando ha visto il suo membro, dicendogli che ce l'aveva ridicolo e piccolino… i suoi genitori l'avevano fatto male! Il ragazzo si era ricomposto e scappato via e da allora si vergogna di farsi vedere in giro. La colpa è ricaduta su di me perché ...l'avevo fatto male, con un pene piccolino…
A quel punto non sapevo che dire, sono uscita dalla stanza e me ne sono andata in cucina.
Arrivata l'ora di cena, eravamo entrambi imbarazzati e per molto non siamo riusciti a dire una parola. Dopo cena ci siamo messi sul divano, e mentre guardavano stancamente la tv, mi sono girata verso di lui e gliel'ho detto: "Fammelo vedere, è tutta la giornata che ci penso!" Era reticente, non voleva, è diventato rosso ma alla fine l'ho convinto. Ho sbottonato io stessa i suoi pantaloni e abbassato le sue mutandine. Il suo pisello è scattato fuori come una molla, aveva già una erezione ferrea. Al contatto, era duro come il marmo, dritto come un palo di legno, bello da vedere, dalle forme rotonde e gentili, ma effettivamente di piccole dimensioni.
Era la prima volta che gli vedevo il pene da adulto ed era il primo pene che vedevo oltre quello di mio marito, ma capivo che davvero era piccolo.
"Aspetta" gli faccio, "che prendo il metro da sarta" e mi alzo dal divano.
Torno che era ancora lì, seduto, con il membro ancora in erezione e in bella vista. Ricordo che mi ha fatto una certa impressione. Vederlo li, nudo, mi dava una sensazione strana
Comincio dunque a misurarlo, prima in piedi, poi lo piego da un lato, lo giro da una parte all'altra come se stessi esaminando chissà che cosa, lo misuro in tutte le maniere, alla base, la cappella, la circonferenza, ci avevo preso gusto, lo ammetto, finché ...viene, schizzandomi addosso il suo seme.
Senza volerlo, lo avevo masturbato, mio malgrado gli avevo fatto una sega.
Ci mettiamo a ridere, come complici di una marachella e ci alziamo per andare a ripulirci in bagno. Sentendomi responsabile l'ho invitato a sedersi sul bidet e l'ho pulito, ma continuando a prenderlo in mano, quel monello mi è venuto daccapo.
"Ma la vuoi smettere?" gli dissi ridendo e scherzando, "che lo misuriamo quando è a riposo"
"Scusa mamma, ma non è colpa mia, non ci posso fare niente" mi rispose anche lui con sorriso…
Veder sorridere mio figlio dopo tanti giorni mi ha fatto star bene, ma vederlo nudo, in bagno, con il suo pene ancora gocciolante ed eretto verso di me, con le mani ancora piene del suo seme, mi è sembrato divertente e paradossale.
Mi sono riavvicinata, ho afferrato con due dita il suo fratellino dicendogli: "piccolo birbante, con te facciamo i conti un'altra volta. Te ne vai a dormire adesso!" lavandomi le mani ho mandato mio figlio in camera sua per rivestirsi.
Qualche minuto dopo ci siamo ritrovati sul divano e abbiamo parlato un po' del sesso, di donne e di piselli. Il pene di mio figlio è lungo 10 cm, grosso 7 e la cappella 8 di circonferenza. È indubbiamente sotto la media, ma si può vivere, fare sesso e fare figli anche con quelle misure, da quello che abbiamo capito su internet.
Le misure erano quelle che erano, insomma, ora bisognava tirarlo su di morale …
1
voti
voti
valutazione
3
3
Commenti dei lettori al racconto erotico