Scambio di coppia.E poi? seconda parte
di
GUY"$MARZO
genere
scambio di coppia
Dopo l’esperienza di Malindi, al nostro rientro in Italia la vita parve tornare alla normalità, Ester pareva nuovamente interessata a me e al sesso fatto con me. I dissapori degli ultimi mesi parevano scomparsi per sempre, era veramente bello aver trovato nuovamente la nostra serenità.
Altrettanto fu per la nostra vita sociale,ripresero le serate con gli amici, il ballo con le coppie già formate, i pranzi fuori città, insomma la solita routine che ci vedeva sempre insieme.
Ester mi regalava notti di fuoco, la sua bocca affamata del mio cazzo mi distruggeva con voluttuosi pompini. Non mancava di propormi la sua fica in cambio, pretendeva delle gustose lappate che io eseguivo felice di soddisfarla. Ma quello che mi sconvolgeva era il nuovo stile di gustarsi la chiavata, mi pareva più decisa nel cercare il suo piacere prima del mio. Proprio questa nuova Ester portò alla mia mente l’episodio quasi dimenticato di Malindi. Mi si riaffacciava alla mente la famosa nottata dello scambio deciso, penso dalle due mogli, quella mia e quella di Tullio.
La notte trascorsa in quel bungalow con Monica, mi aveva colpito più di quanto potessi pensare. Con mia moglie, dopo il nostro ritorno , non avevamo più accennato a quanto accaduto in quel viaggio. Entrambi sapevamo ed entrambi tacevamo , magari solo per evitare discussioni spiacevoli.
Solo una volta nell’intimità, mentre ero intento a succhiarle il clitoride, arrivai a toccarle l’ombelico con le dita,e per riflesso mi venne in mente il piercing. Sollevai le labbra dalla gustosa ostrica e ingenuamente mi trovai a dire:” Noto con piacere che non hai tenuto fede alla tua idea del piercing in un posto riservato solo a me.”
Con un gorgoglio di piacere soffocato da una risatina , Ester mi rispose,”Attento furbetto, non risvegliare la donna che è in me, potrei ripensarci. Lascia stare quello che è stato quella notte. Il passato è passato non rinvangare e non rimpiangere. I rimpianti sono pericolosi.”
Ripresi prontamente a lappare la sua fantastica fica fino a farla guaire di piacere per poi penetrare in lei che mi accolse come sempre con piacere. La pompai con vigore tirandole fuori tutti i succhi vaginali, tanto che le lenzuola ne erano inzuppate, ero sconvolto dal piacere e il richiamo a quella notte e le sensazioni provate con Monica mi sconvolse a tal punto che avvertii improvvisamente l’orgasmo salire e prendermi il cervello. Lo sperma risaliva veloce lungo il canale spinto dalle contrazioni della prostata e fu con estrema difficoltà che riuscii a dare la spinta indietro ai reni, forse con un minimo ritardo, tanto che il primo zampillo si schiantò con forza sulle piccole labbra.
Mia moglie si contorceva dal piacere e gemeva per la sofferenza della parte più piacevole dell’orgasmo, mentre io finivo di incremarle tutto il pelo.
La parentesi idilliaca d’amore e complicità parve diminuire dopo neanche un mese. Forse la quotidianità, forse la monotonia dopo le vacanze selvagge, forse ancora la routine del letto? Non saprei dire cosa fu o il motivo preciso però notai un lieve calo di desiderio da parte di mia moglie, mentre notavo una sua attenzione maggiore nella cura della sua persona.
Eravamo alla solita cena tra amici , quando per la prima volta si parlò delle vacanze passate. Tutto prese lo spunto dal solito Tullio che riportò il discorso sulle coppie che praticano lo scambio. L’argomento era molto stuzzicante per tutti , uomini e donne. Come al solito Tullio e Michele erano favorevoli ad uno scambio se si fossero presentate le necessarie condizioni. Ovvero nessuno di loro due avrebbe sollevato delle obbiezioni se nel caso di una festa di gruppo si fosse creata un’atmosfera particolarmente intima e coinvolgente. Il tutto appoggiato dall’assenso di mia moglie e di Monica, che pareva molto coinvolta. Visto l’entusiasmo di quest’ultima , Michele propose a Tullio: “visto che le signore sono disponibili per una esperienza scambista, mi propongo con mia moglie. Che ne dici Tullio?”. Tullio, lo guardò pensieroso, poi rispose.”Vedi Michele, se questa proposta tu me la avessi fatta prima delle vacanze di Malindi, avrei detto si. Dopo quelle vacanze, e dopo che ti ho visto nudo con la bestia che ti ritrovi , dico mille volte no. Io a mia moglie ci tengo e sono certo che se lei venisse con te me la rovineresti. Anzi oggi come oggi mi chiedo come faccia quella povera donna di tua moglie a sopportare di ricevere quell’enormità!” concluse , poi rivolto a noi aggiunse allargando le mani a mo di misura incredibilmente lunga ,”Aldo, senza esagerare, Michele ha un affare tanto e di diametro è pressappoco così” chiudendole dita della mano destra in una misura ipotetica di un diametro che non arrivava a far chiudere le dita tra di loro. “Esagerato!” ribadì quest’ultimo. “Non è il mio esagerato, siete voi che lo avete più piccolo. Per quanto concerne mia moglie, usiamo degli accorgimenti affinchè nessuno abbia dolore ma solo piacere.” . Ester pensò bene di dire la sua. “Tullio, come puoi parlare così, tu sei un uomo e non puoi sapere cosa piace ad una donna. Io ho delle amiche che sbavano per i superdotati, figurati trovarne uno vero, col cavolo che se lo lascerebbero scappare, e comunque anch’io penso che , in una particolare atmosfera , il cambio del partner potrebbe avvenire spontaneamente senza problemi e gelosie. Si tratta sempre di uno scambio alla pari.”
Come al solito tutti puntarono su di me. Sapevo che per loro ero un guastafeste, ma ritenni comunque opportuno citare quanto avevo letto recentemente su di una rivista. “ Quello che cercano le persone nello scambio di coppie, è uno stimolo al loro rapporto. Personalmente, l’ho già detto ritengo la cosa pericolosa e squallida. Io amo mia moglie, non ho bisogno di stimoli esterni, ritengo che l’atto sessuale sia la giusta congiunzione tra due persone che si amano, e non un freddo rapporto tra due esseri umani che deidono una variante . Come già sottolineato altre volte sono contrario, ma non escludo che un domani , magari senza saperlo ciò possa accadere.”
Tullio mi riprese prontamente:”Ha parlato l’oracolo. E senti un po’ amico mio, se questo scambio ci fosse già stato a tua insaputa, cosa faresti?”.
Quell’osservazione mi spiazzò completamente. Credevo che quanto accaduto a Malindi fosse stato messo nel baule dell’oblio, tirarlo fuori in quel momento era un colpo basso e pericoloso . Se stavo zitto facevo la parte del credulone, se parlavo dell’accaduto avrei dovuto ammettere di essere un ipocrita. Di quello che dice no ma sotto sotto si fa. Dovevo comunque rispondere. “ Ci sono cose che in una coppia vengono decise da uno solo dei due, questo avviene per fare una sorpresa oppure per gioco. Ecco diciamo che una eventualità come quella date citata la prenderei come un momento ludico della mia compagna. Capirei anche il suo silenzio dovuto al timore di essersi spinta oltre, ma accetterei anche una tardiva spiegazione. Comunque non metterei in discussione il matrimonio, questo in relazione al fatto che mia moglie ha detto che non disdegnerebbe una festicciola con scambio.” In mio aiuto venne Samantha concludendo che anche lei, in linea di massima era contraria allo scambio , però non chiudeva completamente la porta alla cosa, erano , secondo lei, le circostanze del momento,la complicità della coppia e soprattutto l’atmosfera , a far pesare l’ago a favore del si o del no.
Monica disse:”perché non mettiamo un po’ di musica e facciamo due salti?”. Detto fatto , Tullio prontamente si alzò e, dopo aver acceso lo stereo fece partire dei cd di liscio classuci misti con musica latino. Michele quasi sollevò di peso Ester trascinandola in una salsa da sballo.
L’ennesima esibizione di sensualità e complicità tra i due, mi diede fastidio , in particolar modo dopo i discorsi fatti sullo scambio. Quei due già lo stavano facendo.. Fu nel valzer lento che, Samantha mi sorprese. Mentre seguivamo la melodia di un ballo così dolce, mi disse:”Sai Aldo, io lo scambio del partner lo farei, ma solo se fossi tu il mio lui.” Sorpreso mi trovai a balbettare. “Ma…ma…Credo che anche a me farebbe piacere un eventuale scambio tra mia moglie e te, ma come ho già detto ho paure delle conseguenze dovute al coinvolgimento. Già tra noi c’è una particolare intesa , se gi aggiungiamo una notte i passione la coppia scoppia.”
Fu mentre stavamo analizzando quei problemi che Samantha notò qualcosa di strano e me lo fece notare. Monica aveva spento le luci del lampadario centrale ed aveva lasciato accesa solo una piccola luce, di color verdolino sullo stereo che, illuminava, se così si può dire, il loro salotto di una pallida luce irrealmente di verde pallido. In quel riverbero lattiginoso non sfuggì l’atteggiamento che mia moglie e suo marito avevano: lui le palme delle mani aperte sui glutei di Ester, lei che tranquillamente lasciava fare ed anzi gli si strusciava contro decisamente. Samantha ebbe un moto di stizza,” Stronzo! Guarda quello stronzo di mio marito come ci prova con tua moglie.” Io, a seguito del suo richiamo mi voltai a cercare la coppia e nel vederli così presi, erano talmente vicini con i volti che pensai , anzi ebbi la certezza che si stessero baciando. Venni colto da un attacco di gelosia. Fu Samantha a prendere la decisione per entrambi i decidendo di intervenire dicendo che era l’ora di tornare a casa e che aveva un forte mal di testa.
Rotta l’atmosfera, Monica riaccese le luci e, quasi a predire il futuro rievocando il passato disse:”Aldo, non fare lo struzzo. Ester ha nella mente di ripetere quello che a tua insaputa potrebbe già essere avvenuto. Non la fermerai certamente, lo sai come è!”
Lasciammo la casa dei nostri amici separatamente, io che mi tiravo dietro mia moglie e Samantha che battibeccava con il marito.
Lungo il tragitto in auto per tornare a casa non ci scambiammo parola, io perché incazzato per il suo atteggiamento, lei, a suo dire perché l’avevo umiliata davanti a tutti con il mio c comportamento infantile. Una volta arrivati a casa non mi trattenni. “Ester.” Esordii ,”non credi di aver esagerato questa sera? Perfino Samantha è rimasta allibita. Ma cosa volevi fare un partouze in casa di Tullio? Mi vuoi dire cosa ti frulla per la mente?” Ero proprio adirato, non capivo l’atteggiamento che mia moglie aveva avuto nei confronti di Michele, cazzo ancora un poco ci scopava.
Lei mi guardò come se fossi un estraneo. “Non so neanche io cosa mi passa per la testa. Mi sento che gli anni stanno passando e non ho ancora provato veramente una fantasia che da tempo mi stuzzica:”
“Dimmi cara, se posso esserti di aiuto ben volentieri, sai che per te farei qualsiasi cosa” mentre le parlavo la presi tra le braccia baciandola amorevolmente, ma a lei pareva le desse fastidio.
“Vedi Aldo, tra di noi c’è sempre stato un qualcosa di molto speciale; insieme costituiamo una miscela esplosiva di sesso e passione, questo fin da quando ti vidi per la prima volta quel giorno del preventivo. Io ti amo e mai farei qualcosa che ti offendesse. Per questo sono così scontenta. Io, dopo l’esperienza di Malindi, voglio provare qualcosa di più coinvolgente, di più trasgressivo vissuto insieme, e non con un sotterfugio come è accaduto a Malindi:”
Ahi, pensai cosa sta tirando fuori? Glielo chiesi direttamente. “Cosa stai cercando di dirmi esattamente con l’esperienza di Malindi e sotterfugio? C’è qualcosa che non so e che dovrei sapere? Vuoi essere più chiara per cortesia!”
“Ma dai che lo sai cosa intendo, non fare l’indiano, non fare finta di non capire; la stessa esperienza l’hai vissuta anche tu ,no? E non mi pare ti sia spiaciuta, o no?”
“Ester, continuo a non capire , cosa vuoi dire esattamente?Dimmelo!”
“Va bene, visto che vuoi fare finta di non sapere nulla ti apro gli occhi. A Malindi, caro il mio ingenuo maritino: la notte prima della partenza tu hai fatto l’amore con me che, a tuo dire avevo messo il piercing all’ombelico e si da il caso che l’unica donna del gruppo ad avere una cosa del genere sia Monica. Si mio caro proprio la moglie di Tullio. Io e lei ci eravamo accordate per scambiarci le stanze da letto ed in conseguenza anche i mariti. Di quello scambio ,tutti noi che lo avevamo praticato ce ne rendemmo conto la mattina stessa quando toltoci i pareo, Tullio notando i nostri ventri ; memore della notte trascorsa con un ventre senza nessun accessorio, chiese se quel piercing si poteva levare Monica gli disse di si, ma tutti sapevamo che non è possibile. Anche tu, del resto , avevi trascorso la notte con una donna completamente diversa che differiva non solo per il piercing, ma per altre tantissime cose.”
“Si, avevo capito tutto. Ho lasciato cadere la cosa perché pensavo all’avventura di una notte, ad una fantasia piacevole ma da mettere nel cassetto dei ricordi belli e mai più ripetersi. Sai come la penso sull’argomento. Non è tanto la gelosia del momento ma la paura che il gioco possa prenderci la mano, se così fosse dove andremo a finire?”
“Aldo, non ti chiedo di fare uno scambio aperto, magari ci si può limitare a far partecipare un’altra coppia mentre facciamo l’amore:” Mi si strinse contro posandomi allo stesso tempo un dito sulle labbra a prevenire una mia protesta. “No, non dire nulla lascia che sia io a organizzare con calma la cosa. Potremo andare a cena tutti insieme o da qualche altra parte ed infine dirigerci a casa dell’uno o dell’altra coppia. Poi, se non ti trovi bene con loro , lasceremo stare. In seguito sarai tu a decidere cosa fare affinché io possa esaudire questa mia fantasia.”
“Se questo è l’unico modo per toglierti questa fantasia dalla testa, lo accetto perché ti amo e sono disposto a tentare qualsiasi cosa pur di vederti felice. Se poi sei disposta, come dici a lasciare perdere, va bene, proviamo….ma che cosa succederà se la cosa dovesse piacermi più del dovuto? O se addirittura dovesse darmi fastidio?” Domandai preoccupato.
“Non credo che avrai a pentirtene, si tratta di ravvivare un po’ il nostro rapporto e nulla di più.” Asserì convinta mia moglie, felice di avermi strappato il consenso a seguirla in quella pazzia.
Mi si fece incontro felina e morbida come nelle grandi occasioni: quello doveva essere il mio premio per aver ceduto alla sua richiesta. “Vai pure a letto e lascia che mi prepari per te.” Miagolò mentre iniziava a spogliarsi avviandosi verso il bagno. “Il tempo di farmi una doccia e prepararmi per la notte, come consigliava la grande Marylin Monroe, ovvero coperta da una sola goccia di profumo!”
Mi preparai per la notte ma prima di quanto immaginassi, mi sentii avvolgere dalle braccia di mia moglie, che tenera e dolce come i primi tempi del nostro matrimonio prese a baciarmi il torace, a titillarmi i capezzoli con la lingua e, con la sua mano delicata scese ad accarezzarmi lo scroto.
Restai passivo a godermi quelle sue attenzioni, faceva parte del premio. Il messaggio era chiaro. Tu accontenti me io farò il possibile per accontentare te.
La sua lingua prese a svolazzare tra le mie orecchie facendomi saltare dalle sensazioni, poi invase la mia bocca con un bacio sconvolgente, Ruotava e mulinava quella sua lingua in modo tale da non lasciare un millimetro della mia cavità orale inesplorata. Risposi a quel bacio voluttuoso, e, amia volta volli restituire il piacere ricevuto. Scesi con le mani ai suoi seni, ne pizzicai i capezzoli già duri ed irti dall’eccitazione, continuai ascendere fino all’ombelico. Infilai l’indice nella fossetta e dopo aver giocherellato per un poco con il suo ombelico facendola contorcere, scesi fino ad arrivare al suo bel cespuglio di pelo nero. Lasciai che la mia mano pascolasse in quella erbetta, poi spinsi il dito medio tra le grandi labbra della sua fica sugosa, peraltro già molto bagnata. Il clitoride di Ester era già bello gonfio ed eretto per la forte eccitazione del momento, presi a pizzicarlo e strofinarlo velocemente fino a quando con un gemito mia moglie spruzzo una buona parte di liquido vaginale. Smisi di baciarla e scesi con la bocca sui capezzoli succhiandoli golosamente. Ester pareva percorsa da una corrente elettrica, non riusciva a stare ferma, era tutto un sussulto ed un contorcimento. Continuai imperterrito con il mio ditalino fino a quando mia moglie con un singhiozzo non gemette:”ora1 Vieni, mettilo dentro!” Non c’era bisogno di chiarire, mi posizionai tra le sue cosce e con la mano guidai il glande all’ingresso della vulva golosa. Le gambe di Ester erano spalancate al massimo, lei gemendo mi abbrancò per i fianchi tirandomi dentro di lei con un impeto tale che il glande si piantò direttamente contro la cervice. I fianchi di mia moglie presero a muoversi in una danza di accompagnamento al mio ritmo . Mi immergevo in lei mentre lei mi veniva incontro con tutta la sua voglia di godere. La nosctra chiavata pareva più una lotta tra due combattenti vogliosi di dominare l’altro. Ester pareva una baccante, gemeva , grugniva e diceva frasi che mai avevo sentito uscire dalle sue labbra.
“Spingi! Così! Spingi bene in fondo! dai che vengo,così, bene,bene, oraaaaa” A quel punto il suo corpo si inarcò vibrando in un orgasmo sconvolgente. Il corpo teso nella tensione del piacere Ester grugnì il suo orgasmo e poi parve rilassarsi ed il suo corpo perse rigidezza e crollò ansando tra le lenzuola. Seguendo il suo respiro ansante continuai a pompare la sua fica che ora mi stringeva fin quasi a farmi male, aumentai le mie spinte il mio orgasmo era in arrivo . L’onda di seme stava salendo velocemente lungo il canale uretrale, ero al limite stavo viaggiando in un mare di piacere, fu la voce di mia moglie a richiamarmi alla realtà.
“Stai attento! Esci per tempo, che ti finisco io con la bocca . “ Uscii nello stesso momento che il primo spruzzo di sperma usciva dal meato del glande: che grande scopata, pensai, ma la bocca di mia moglie stava continuando a darmi un piacere intenso aspirando le ultime gocce di sperma che ancora restavano . I tocchi leggeri della sua lingua sul glande mi diedero le convulsioni tanto intenso era il piacere. Ci addormentammo appagati e felici per risvegliarci ancora pieni di desiderio. Mia moglie per prima scese fino al livello dei miei genitali per impadronirsi del mio, ancor addormentato, pene e con carezze e leccatine tenere risvegliarlo. A mia volta trovai naturale , avendola posizionata al livello della mia bocca , aspirare quella parte della sua femminilità più sensibile e controbattere leccata a leccata; succhiata a succhiata, morso a morso fino alla logica conclusione: lo schizzo di ciprigno mi invase la gola dissetandomi, pur continuando a lappare quella sua fica pelosa avvertii l’orgasmo mio arrivare veloce e, mentre lei contorcendosi dal piacere succhiava con forza le riversai in gola il mio seme. Ester, continuò a succhiare tutto fino all’ultima goccia. Esausto stavo sdraiato supino, la sua mano vagava lungo tutto il torace fermandosi ad accarezzare il ventre , i capezzoli e la sua bocca mi sussurrava all’orecchio quanto mi amava. “ Certo, che, se il solo pensare di poter realizzare la tua fantasia porta a questi risultati ,dovrò dire si a tutte le tue fantasie erotiche, senza condizioni di sorta. Ti amo tanto, tanto” Tutto mi era venuto spontaneo. Non avevo calcolato, in quel momento, quanto quella mia affermazione poteva essere compromettente. Forse mi appisolai, o mi allontanai con la mente a riportarmi al presente fu la voce di mia moglie che, dopo qualche istante, capii che stava telefonando a qualcuno.
“Ciao Michele, come stai” la sentii dire, poi continuò in un intercalare di botte e risposte dove io potevo solo ascoltare la parte di mia moglie.
“No mi sono alzata ora dopo una notte incredibile con Aldo”- “Si grazie ciao………Ciao Samantha, tutto bene? Si , no ho solo civettato un poco, la cosa ti da fastidio?. ……..Appunto era per metterci d’accordo e procedere per passi tranquilli, io ho quasi convinto mio marito. Allora va bene per venerdì sera andiamo prima a cena e poi in quel locale solito. Ok, si ciao.”
Con Ester non parlammo più del suo progeto di scambio, almeno fino al venerdì sera, poi le cose seguirono il loro corso. Ci trovammo con i nostri amici al ristorante, cenammo leggero a base di pesce e verso le ventidue ci recammo presso un locale dove facevano della buona musica da ballo di tutti i generi.
“Che cosa stai tramando?” chiese Michele a mia moglie prendendola per un braccio Ester e guardando me con fare interrogativo. A mia volta guardai mia moglie ed ascoltai sorpreso quanto gli disse:”Samantha non ti ha detto che dobbiamo conoscerci meglio?Ametto che è una cosa insolita che tutto questo parta da una donna, ma tu sei così attraente che non potevo rinunciare.” La vidi sorridere mentre si passava una mano tra i capelli con fare sensuale ed invitante.
“Sei riuscita a convincere tuo marito?” chiese lui
“Sì, anche se non ha accettato subito come te. E’ disposto a provare sperando che dopo mi tolga la voglia per sempre.” Michele allungò una mano e le accarezzò una guancia “Mi piace l’idea”
Ester, stranamente mi parve a disagio. Non vidi e sentii altro perché Samantha mi prese per mano e mi trascinò a ballare dove fummo raggiunti da loro due che si scatenarono nel ballo.
Michele stringeva Ester in modo esplicito non lasciava dubbi a quale fossero le sue intenzioni nei confronti di mia moglie , e questo mi sconvolse. Io non volevo quello che stava accadendo, ma avevo promesso a mia moglie che non avrei ostacolato la sua fantasia.
Mentre ballavo con Samantha non li perdevo di vista, rivolgendomi a lei le feci notare come i due avessero già ,messo in pratica il tema della serata.
“Ho accettato questa cosa con molta riserva. Ester mi ha tampinato fino all’esasperazione, per questo sono qua : spero tanto che la cosa si risolva , una volta toltasi la voglia. Penso che tutto sia stato montato dai due, mia moglie e tuo marito. Si vede da come la stringe che Michele ha voglia di farsi mia moglie , e mia moglie ha voglia di farsi Michele!” aggiunsi a voce alta per farmi sentire da Samantha. Il linguaggio dei loro corpi era chiarissimo, ero così attento al comportamento dei due che quasi non sentii la voce di Samantha che all’orecchio mi suussurrò:” Lui avrà voglia di lei come lei di lui, ma io ho voglia di te!”. Rimasi sbigottito, mai mi aveva dato modo di pensare che potesse avere qualche interesse nei miei confronti. Mi trovai così a fantasticare come sarebbe stato tra di noi. Sarebbe stato eccitante per me stringere il suo corpo mentre, sapevo che Ester avrebbe fatto le stesse cose con suo marito? I miei timori si manifestarono al momento, mille domande. Che emozione ne avrei avuto? E se fossi rimasto coinvolto più del dovuto? Se a differenza di mia moglie che aveva voluto quello scambio, io ne fossi rimasto entusiasta fino al punto di ricercarlo? Se avessi poi voluto continuare quel tipo di sensazione proprio con loro?. La testa pareva scoppiarmi con tutte quelle domande. Presi la mia compagna e la guidai al tavolo dove Michele e mia moglie stavano già seduti da tempo.
“ bene , ora che siete arrivati anche voi, vi informo quali sono i nostri progetti futuri, quelli ovviamente che abbiamo elaborato io ed Ester. La settimana prossima andremo a cena fuori, poi tutti a casa nostra2 nel dire questo , Michele rivolse lo sguardo a sua moglie che appariva molto femminile e seducente con lo sguardo torbido ed i capelli tagliati in una nuova forma.
“Nulla di eccezionale, saliremo giusto per un drink e guardare un film in cassetta, vi va bene?”
“Per me va benissimo,” Assentii tranquillamente, potevo sentire il calore del flessuoso corpo di Samantha, che avevo continuato a tenere stretta a me, La risposta di mia moglie era scontata visto chi aveva organizzato la cosa. Visto l’ora tarda che si era fatta , decisi che la serata era conclusa.”Mi sono divertito molto, questa sera, ma anche le cose belle finiscono. Credo che sia il momento di salutarvi.” Così dicendo abbracciai Samantha baciandola sulle guance mentre Michele faceva lo stesso con Ester.
Tornati a casa ci facemmo un bella doccia, Ester, dopo aver messo un cd di musica dolce e romantica mi raggiunse in letto. “Cosa ne pensi di come sono andate le cose questa sera ?”
Mio malgrado mi trovai a risponderle , che era stata una bella serata ma ancora meglio si stava presentando in quel momento. Il suo corpo si era accostato al mio . Sentivo la sua pelle liscia sfiorarmi, pareva velluto, presi ad accarezzare quel suo corpo , poi non resistendo la baciai come fosse la prima volta . L’eccitazione tra di noi aumentò e mi trovai ad accarezzare i suoi seni con amore, il suo corpo prese a tremare e a bruciare di passione, desideravo mia moglie in modo incontrollabile. Ester si contorse nell’eccitazione del momento, avevo risvegliato la sua libido in maniera talmente forte che non riuscì a trattenersi dal prendere l’iniziativa.
Avvertii il tocco della sua mano scorrermi lungo il torace, la sua bocca fu sulla mia e, mentre mi avvolgeva in un bacio intrigante, le sue dita si strinsero attorno al mio sesso. “ Oh,Aldo,Aldo.” La sentii gemere mentre mi si stringeva contro , la mano scorreva lenta lungo il pene trasmettendomi piacevolissime sensazioni.
“Voglio farti morire di piacere. Ti amo! Dio! Che meraviglia questo tuo cazzo!!”
Mai avevo sentito mia moglie esprimersi in quei termini, la cosa mi sorprese ma era troppo bello quello che mi stava facendo. Le sue labbra lasciarono le mie per scendere lungo il collo soffermandosi poi, in lunghi succhiotti d’amore. La lingua di Ester pareva un mulinello impazzito tanto frullava attorno al mio ombelico, poi la sentii scendere fino al pube ed infine lambire delicatamente l’asta carnosa del pene. Ester stava posizionata di traverso al letto , lentamente, mentre la sua bocca aspirava il glande lei si spostò fino ad assumere la posizione del 69.
La fica pelosa e gocciolante di umori di mia moglie mi apparve come un frutto goloso da gustare, e lo feci. Mi impadronii con la bocca delle sue intime labbra esaltandomi al suono dei suoi gemiti di piacere. Se la mia bocca dava piacere a lei, la sua mi stava sconvolgendo dal piacere. La lingua roteava attorno al glande mentre le sue labbra suggevano aspirando tutta l’asta. Mai mia moglie aveva messo tanta passione in un pompino, era sconvolgente. Mentre continuavo a titillarle il clitoride alternando le lappatine a piccoli morsi e sfregamento con le dita fino a bere gli abbondanti spruzzi di ciprigno, lei, intensificò l’aspirazione e il pompaggio con la bocca del mio pene, lo fece, e continuò a farlo anche mentre con un inarcar di schiena ed un brivido non mi sentii irrigidirmi le gambe ed avvertire le dita dei piedi rattrappirsi nell’intensità dell’orgasmo che stava arrivando. Ester si rese conto che ero arrivato al limite e che presto sarei venuto ma non accenno minimamente a fermarsi, intensificò il movimento di testa ed io mi sentii aspirare l’anima e le colmai la bocca con il mio seme. Se avevo pensato che Ester sputasse lo sperma, mi sbagliai. Lo trangugiò come fosse stato il dessert più gustoso. Crollammo stremati , sazi del piacere che reciprocamente ci eravamo donati
Il giorno successivo ebbi modo di sentire mia moglie che telefonava a Michele per prendere accordi sul prossimo incontro.”Michel, sono tutta un fremito al pensiero di quello che potrebbe accadere sabato prossimo. Si, mio marito è d’accordo per un incontro soft giusto per farmi contenta, come cosa intendo per un incontro soft. Soft vuol dire non arrivare alle penetrazione ma limitarsi ad una azione superficiale. Certo che se durante l’incontro la cosa dovesse sfuggirci dalle mani non sarei certo io a lamentarmi, ovviamente con l’uso di un preservativo, giusto per non correre inutili rischi. A tenere buono Se questo dovesse accadere: penserò io a tenere buono Aldo.” Ascoltare quella telefonata mi mandò in bestia, cosa stava tramando mia moglie a mia insaputa?. Ma che cosa potevo dire? Che avevo origliato come il più geloso dei mariti, avevo promesso a Ester che l’avrei seguita in una serata a casa di Michele e lo avrei fatto. Andai in ufficio ma la mia mete era rivolta alla serata trascorsa in compagnia di Michele e sua moglie. Era stata piacevole come poteva essere una serata tra amici ma qui si trattava di qualcosa di più- Era inutile, anche se cercavo di considerare che si trattava di accontentare mia moglie non riuscivo a pensare che Michele potesse posare le sue mani sul corpo di mia moglie. Ero geloso, inutile negarlo, la gelosia mi chiudeva lo stomaco. Non riuscivo a capire se temevo l’avvicinarsi del fine settimana o se mi sentivo intrigato dal poter avere tra le mie braccia Samantha. Che casino nella mia testa; ero geloso di mia moglie ma desideravo la sua amica.
Il sabato, tanto temuto ed atteso con trepidazione, arrivò. Quella sera non smisi un momento di guardare mia moglie mentre si preparava per la cena. Stava impiegando una cura particolare nella scelta dei capi di abbigliamento, sic…dopo essere stata a mollo nella vasca da bagno colma d’acqua profumata di essenze orientali si era massaggiata con particolar cura con essenze dello stesso tipo di fragranza. “Questa notte devo essere una donna misteriosa orientale che fa sognare notti di passione; kamasutra, per intenderci.” Mi disse, in risposta al mio sguardo interrogativo mentre la seguivo passo passo. Con attenzione scelse delle calze autoreggenti fumè con riga, di gamba lunga che arrivavano molto in alto proprio dove la coscia inizia ad arrotondarsi e diventa natica. Un niente di mini abito tubino nero aderente come una seconda pelle che arrivava a coprirle poco più delle natiche, sotto non volle mettere nulla. Indossò il vestito a pelle nuda: era talmente corto che pur stando in piedi si vedeva che non aveva l’intimo e senza tanta fantasia ma solo abbassando lo sguardo con un po’ più di attenzione si poteva intravvedere la fine del triangolino di folto pelo nero, adeguatamente rifinito, nell’incontro tra le cosce e la vulva. La serata al ristorante fu deliziosa : M i gustai tutte Ie contorsioni che fece mia moglie nel tentativo,senza riuscirci, di non mostrare la sua fica a tutto il ristorante. Pur di non perdere quello spettacolo un solerte cameriere si posizionò accanto a mia moglie servendola con gran riguardo. Il menu tutto a base di pesce, fu onorato con un vinello bianco di erba luce che andava giù una meraviglia. La conversazione fluida e allegra era costellate di risate per le battute a doppio senso di Michele appoggiato dalla moglie.
Dopo cena, mentre con mia moglie raggiungevamo la villetta dei nostri amici , mi disse:”Non siamo obbligati a farlo, se tu hai ancora dei dubbi!”
Dubbi? Mia moglie mi chiedeva se avevo dubbi. Cazzo! Ero pieno di dubbi, dubitavo di riuscire ad arrivare alla fine della serata, dubitavo di poter restare calmo quando avessi visto le mani di Michele pomiciare con mia moglie; e lei mi chiedeva se avevo dubbi. “Certo che ho dubbi ma non voglio poi sentirmi dire che io ho fato marcia indietro davanti ad una cosa che prima avevo accettato. E poi non hai detto che ti senti attratta da Michele, me lo hai detto chiaramente la settimana scorsa. Mi sembravi molto interessata a quello che ha fatto e detto quella volta, no?”
La mia voce doveva esprimere tutte le mie paure.
“Dai Aldo, Michele è stato un vero gentiluomo, anche questa sera al ristorante è stato carino. Tu piuttosto, ho notato che con Samantha siete molto intimi, so che le piaci molto.”
“Cosa posso dire? “ nonostante tutto mi venne da sorridere.”Sono un conquistatore nato. Seriamente Ester, io mi auguro che le cose restino su un piano di contatto superficiale, ma se le cose dovessero sfuggirsi di mano ed andare oltre, promettimi almeno di prendere le dovute precauzioni.” Pochi minuti dopo parcheggiavo davanti alla villetta di Michele.. Quando entrammo in casa , trovammo già le video cassette sistemate in bell’ordine sul tavolino in cristallo davanti al divano. Samantha e Michele furono molto ospitali e ci fecero accomodare subito. Il tempo passò velocemente e prima che ce ne rendessimo conto i beveraggi ed i filmini erotici ci infiammarono i sensi.
Michele pensò bene di prendere in mano la situazione. “Mettiamo un po’ di musica? Così ci sgranchiamo un po’ le gambe facendo due salti.” Lasciò che la luce emessa da due apliques messe alle pareti contrapposte creasse l’atmosfera giusta per i lenti che aveva scelto. Invitò mia moglie a ballare e se la tirò subito contro gl’inguini. I calzoni all’altezza del pene mostravano una erezione notevole. “Vieni Ester, facciamo vedere ai due come si balla questa sera.” Detto questo spinse i fianchi contro quelli di mia moglie facendole sentire la propria erezione.
“ Mamma mia1 Michele!, non ti ho mai sentito così teso e potente. Sento una cosa incredibile, sia come grossezza che come durezza.” Squittì mia moglie strofinandosi contro quella protuberanza.
Stranamente la cosa non mi diede fastidio, altre volte avevo visto come Michele si strofinava contro i fianchi di mia moglie. Samantha, seguendo l’esempio del marito mi si gettò tra le braccia e senza tanti complimenti spinse il suo monte di venere contro il mio pene che nulla aveva da invidiare a quello di Michele, almeno come erezione. La luce era tenue ma permetteva di vedere bene quello che stavamo facendo. Io non perdevo occasione per poter sbirciare verso la coppia Michele Ester, che a quanto pareva non perdeva tempo, il loro dialogo non nascondeva nulla delle loro intenzioni “Ester, sei una gran figa, vogliamo fare cornuto tuo marito? Io sono pronto, mi senti, senti come è pronto il mio soldatino?” L’idea di Michele era chiarissima, ma la risata di mia moglie mi fece accettare anche quella battuta. “ calma Michele, per quello mi sa che ci vorrà ancora moltissimo tempo. Non dimenticare che Aldo è qui e noi siamo venuti solo per avere una serata soft, sai cosa vuol dire soft’” Per tutta risposta Michele la abbrancò con le mani per i glutei tirandosela contro il più possibile, non poteva non sentire che mia moglie sotto era nuda.
Infatti:” Ester! Ma sei nuda sotto. E’ proprio il caso di dire sotto il vestito niente.” Così dicendo sollevò leggermente il mini abito in modo che anche noi potessimo vedere la assoluta mancanza di mutandine.
A quella vista, Samantha prese la parola,:” Eh, no non ci sto lei a culo nudo ed io no, non sia mai!” e senza altro aggiungere sollevò la gonna e si sfilò le mutandine. “Ecco! Brutta porca anch’io mostro le chiappe al tuo maritino, così siamo pari:” Il meraviglioso culo di Samantha mi mandava in estasi, fu più forte di me , misi le mani su quelle natiche e le pastrugnai con soddisfazione.
Fu come se avessi dato l’inizio alla serata trasgressiva. Michele sbottonandosi la camicia esclamò, “Non sentite che caldo.” Restò a petto nudo proseguendo nello sbottonarsi i calzoni che con una sgambata fece volare per aria restando con lo solo slip dal quale prepotente usciva un cazzo di notevoli dimensioni. Non nego che lo guardai incuriosito, pur non essendo un mini dotato i miei diciotto centimetri scomparivano al confronto, lo stesso era per la circonferenza che appariva più simile al diametro di una lattina di Coca Cola. Restando in mutande riprese mia moglie tra le braccia e si mise a ballare tranquillamente seguito da una strabigliata Ester che pur facendo finta di nulla non staccava l’attenzione da quel palo di carne. Tranquillamente le sue mani si impossessarono delle natiche di mia moglie sollevandole completamente il vestito e posizionando la parte di membro che fuoriusciva dallo slip tra le cosce per farglielo sentire bene.
“Ballando, me lo avevi fatto sentire bene, ma ora mi rendo conto di quanto sia grosso. Mamma mia!, averlo dentro deve essere uno sballo doloroso.” Esclamo Ester quando lo sentì tra le cosce.
Samantha , non volendo restare indietro pensò bene di sbottonarmi la camicia facendole seguire la sorte di quella che indossava Michele, subito dopo toccò ai calzoni seguire la camicia, anche se questa operazione risultò molto poco agevole a causa delle scarpe nelle quali i calzoni si imbrogliavano. Finalmente Samantha , con una mossa più energica mi liberò dall’indumento.
Quando rimasi in mutande, Samantha mi mostrò felice a mia moglie. “Guarda che fusto tuo marito in mutande, “ poi rivolgendosi a suo marito, aggiunse:”Cosa credi che non siamo buoni a sorpassarti?” detto questo, la mia amica prese l’elastico delle mutande e lo tirò verso il basso lasciandomi nudo completamente.
Quasi la serata si fosse trasformata in una gara allo spogliarello, Michele disse a mia moglie:”Non credi sia ora di mostrare per intero questo tuo bel corpicino?” detto fatto le sue mani si allungarono verso la schiena di Ester tirandone la chiusura lampo verso il basso sfilandole poi il vestito e lasciandola come Eva in costume adamitico.
Ester aveva un bel corpo e lo sapeva, non mostrò vergogna alcuna nel mostrarlo, tutt’altro lo esibì con una giravolta su se stessa.
Samantha , con fare teatrale imitò mia moglie volteggiando e togliendosi gli indumenti a ritmo di lento. Il suo corpo non aveva nulla da invidiare nei confronti dell’amica, solo i due cespugli di folto pelo diversificava le due. Ester, presentava un cespuglio folto di un pelo nero rifilato perfettamente a triangolo rovesciato. Biondo, rifilato un una unica strisci verticale per poter indossare micro tanga, lasciando intravvedere il taglio della vulva carnosa. Tutte e due le donne sono arrapanti. Michele prende nuovamente tra le braccia mia moglie e riprende a ballare. Sento la sua voce che dice “Vieni Ester che ti porto a fare un giro sulla mia canna!” Voltandomi verso di loro vedo mia moglie fare uno strano sollevamento sulle punte dei piedi a lasciarsi andare sul pene eretto di Michele. Non permise al glande di penetrarla in vagina ma lo posizionò proprio come se si fosse seduta sulla canna di una bicicletta da uomo. Guardando attentamente verso l’attaccatura delle cosce di mia moglie potevo vedere il glande di Michele uscire ampiamente tra le cosce. Il movimento che facevano i due ballando permetteva al pene di strusciare completamente lungo la fessura di mia moglie, questo mi causava un fastidio notevole, non avrei voluto vedere quello, anche se onestamente serviva ad aumentare il mio stimolo nei confronti di Samantha che, prendendo ad esempio il marito, anziché salire lei sulla canna, prese il mio pene e lo guidò direttamente all’inforcatura della vulva.
I gemiti che provenivano da mia moglie mi facevano capire quanto lei gradisse quel tipo di bicicleta, infatti la vedevo sobbalzare e strusciarsi sull’asta di Michele , che pareva quasi sul punto di esplodere,
Si sentiva solo la musica in sordina, il resto erano gli ansiti di noi due coppie intenti nei giochi più fantasiosi. Samantha, dopo aver guidato il mio glande a fare conoscenza della sua fessura gocciolante di umori. Ero penetrato per metà nella sua fica , lei si dondolava lentamente chiavandosi da in piedi, pregandomi di non venire ma di durare a lungo che poi avrebbe pensato lei a ripagarmi del piacere che le stavo dando.
Michele, sempre più ingobbito su mia moglie , rantolava mentre spingeva il suo bestione tra le cosce di Ester, che ad un tratto la sentii gemere”Michele , stai attento perché la tua canna sta diventando un trapano. Ricorda cosa ho detto!”
“Ester, amore mio! Non vorrai essere così crudele da farmi morire tra le tue splendide cosce, mentre io desidero poter penetrare in questo bel boschetto. Ti prego lascia che ci metta almeno la punta, guarda ti giuro solo la punta, va bene E… poi ..scusa guarda un po’ tuo marito e mia moglie come ci danno dentro!”
Non aveva torto ormai Samantha stava avvinghiata al mio corpo spingendosi in avanti in modo che il mio pene fosse immerso quasi tutto ella sua vagina che sentivo pulsare e vibrare.
Fino a quel momento la cosa pareva seguire quanto stabilito da mia moglie, ma la mossa di Samantha, che si stava chiavando da sola sul mio cazzo, fece precipitare la situazione.
Ester, si staccò da Michele e presogli il grosso pene in mano gli disse: “Mi spiace , caro Michele ma dentro non si può, a meno che tu non abbia un preservativo non se ne fa nulla, non voglio trovarmi con la pancia piena. Se vuoi posso giocare un poco con questo tuo grosso amico, ora che lo tengo in mano devo dire che è proprio grosso, troppo grosso per permetterti di metterlo dentro la mia patatina, anche con il preservativo. Lascia che ci giochi un poco e vedrò di darti un po’ di sollievo.” Le mani di mia moglie presero a massaggiare il grosso pene, ora che lo vedevo bene era proprio un grosso cazzo. La scena dei due era perfettamente visibile in ogni minimo particolare e se in parte mi eccitava , molto di più mi disturbava togliendomi parte del piacere che mi dava la fica di Samantha.
Ester, maneggiava la grossa salciccia di carne con passione, il cazzo di Michele era circonciso e il suo aspetto era proprio quello di un grosso wurstel, poi vidi mia moglie, invitata da Michele, sedersi in poltrona così da trovarsi davanti ai propri occhi il glande gonfio e rosso dall’eccitazione; senza scomporsi avvicinò la bocca alla grossa cappella , e con la lingua prese a lambirla tutt’attorno , infine cercò di mettersela in bocca ma risultò essere troppo grossa per inghiottirla tutta. Per Michele era sufficiente quel trattamento , visto che gli si piegarono le ginocchia.
“oooh,Ester! Sei fantastica, mi dai un gusto da morire. Beato te,Aldo che ti ritrovi con una moglie che fa bocchini da sballo, la mia è piuttosto scarsa.” Quella osservazione mi disturbò parecchio , anche Samantha se ne accorse e si fermò guardandomi dispiaciuta. Michele non parve aver colto il senso di disagio che si creò, tutt’altro, lo sentii dire,;”Ester! Fermati, se non vuoi che ti venga in bocca fermati e lascia che ti mangi la fica, voglio farti morire dal godere!” con delicatezza sfilò il glande dalla bocca di mia moglie e s’inginocchiò ai suoi piedi, le prese le caviglie forzandole lateralmente per aprirsi la strada alla fica che gli si offerse polposa e pelosa. Michele non perse tempo e scese con la bocca golosa sulla fessura gocciolante di umori, in un solo boccone fece sparire la vulva tra le sue labbra. Ester, emise un gemito di piacere, a quel contatto portò le dita ai lati della vulva tirandone le labbra in modo da offrire quelle interne della vagina ai colpi di lingua di Michele. “Oooh, sì, Michele , leccala bene così che mi mandi in paradiso!” gemeva estasiata mia moglie. Io non capivo più nulla, non riuscivo a distinguere quello che mi disturbava di quella scena e quello che invece mi eccitava. Oppure la forte eccitazione mi era data dalla bocca di Samantha che era tornata ad impadronirsi del mio pene.
La mia attenzione era concentrata tutta sulla coppia Michele, Ester che incuranti della presenza dei rispettivi coniugi continuavano nelle loro effusioni. Michele , dopo aver lappato la fica di mia moglie abbondantemente, le introdusse due dita in vagina facendola inarcare per meglio offrirsi a quella penetrazione. “Oddio!oddio,dio! Che bello ! continua, continua ti prego!” rantolò Ester seguendo con il bacino il lento movimento delle dita di Michele dentro la sua vagina. Anche la mia partner non si risparmiava pompandomi il glande con passione “Aldo! Stronzone, visto che ti ecciti a guardare mio marito che fotte tua moglie, stai attento a non sborrarmi in bocca che lo odio, capito?! Mi richiamò Samantha, visto la mia attenzione per l’altra coppia.
“Fammi di più Michele, fammi di più che impazzisco!” squittì mia moglie incitando l’amico a fare di più, e lui lo fece. Sfilò le dita da quel lago di umori che era diventata la fica di Ester e si in ginocchio tra le cosce di lei e tenendo il grosso pene con una mano ne guidò il glande sul clitoride sfregandolo con velocità e forza. “Beeellllooo!!!” farfugliò Ester, dimostrando di gradire quel trattamento. Michele , resosi conto che mia moglie era andata nel pallone, ne approfittò aumentando le escursioni del glande sul clitoride e lungo la fessura vulvare. Ad ogni passaggio lungo la fessura si soffermava all’ingresso dell’apertura vaginale rimestando un poco con quel suo manico. Notavo che ad ogni passaggio il suo glande scostava sempre un poco di più le labbra del sesso di mia moglie fino a quando mezza cappella di quel cazzone non trovò rifugio tra le sue labbra. Michele era in estasi lo si sentiva ansimare nello sforzo di trattenersi dal penetrare completamente quella bella fica. Ester ebbe un moto di sorpresa quando sentì il grosso glande slargarle le labbra vaginali e penetrare padrone dentro di lei ,”Aoooh! Che cacchio mi stai mettendo dentro?” ,disse piegando la testa verso il proprio pube per guardare cosa la dilatasse a quel modo. Resasi conto che non era un dito quello che le stava aprendo la fica richiamò l’amico.”Michele, che cosa stai facendo? Leva immediatamente quellq testa di cazzo da li, sei diventato scemo?”
“ E dai Ester, non essere così crudele. E? una vita che sogno di mettertelo dentro, ed ora che ci sono finalmente riuscito mi vuoi far levare?”
“Non ci pensare neanche, esci immediatamente.” Sento dire ,mentre si muove con l’intenzione di sollevarsi ed alzarsi, ma Michele , ormai padrone della situazione non glielo permette”dai, tesorino ho solo messo la punta lasciami stare qui, è già bellissimo, guarda lo lascio un poco poi se vuoi lo levo.” Mentre parlava ,Michele cercava di trattenere seduta nella non comoda posizione Ester, che dal canto suo agitandosi permetteva al grosso pene di penetrare in lei lentamente .
“Non se ne parla proprio almeno che non copri quel tuo cosone con un preservativo, di figli ne ho già due.”
“Non ti preoccupare, lo levo per tempo, stai tranquilla.” Michele approfitto del momento di abbandono di mia moglie per inserire un altro po’ del suo cazzo dentro la fessura di lei ora dilatata alla grande dalla presenza del tronco di carne. “Oooh, è grosso mi stai aprendo come fossi vergine, fai piano. Pianooo!” il piccolo grido di dolore era dovuto alla spinta di Michele che aveva inserito ancora un pezzo del suo pene in lei. Sentendola contrarsi ; Michele si fermò lasciando che la vagina di mia moglie si adeguasse alla misura dell’ospite.
Io restavo basito a guardare, con torbido piacere, quello che stava accadendo. Ero felice di vedere mia moglie soffrire nella penetrazione da parte di Michele, quasi non mi rendevo conto del daffare che si dava Samantha sul mio glande fino a quando le venni in bocca. Lei non si scompose minimamente, trangugiò il tutto pulendo poi il glande con sapienti colpi di lingua. Preso dallo spettacolo di mia moglie restai lì come un idiota; mi riscossi solo quando, impugnato il mio pene, ormai sulla strada del rilassamento, me lo tirò decisamente per attirare l’attenzione su di lei e dirmi:”Quando ti sei stancato di guardare lo spettacolo di tua moglie che si fa impalare dal cazzo di mio marito, vedi di dedicare un po’ di attenzione anche a me.” Che figura di merda stavo facendo.
Mia moglie continuava a lamentarsi con Michele. “Piano!fai piano lo hai lungo e grosso e se spingi così mi fai male, e non dimenticare di ritirarti per tempo. “ Ero come ipnotizzato dallo spettacolo del cazzo di Michele che scompariva nella fica di Ester in modo lento ma continuo, fu con sorpresa che lo vidi penetrare completamente in lei, ne ebbi conferma quando i due dialoghi si accavallarono. Lei pregò Michele di non spingere più perché non ne poteva ricevere di più, lui le confermò che lo aveva tutto dentro. Da quel momento prese a muoversi lentamente per permettere a mia moglie di adeguarsi alle sue misure ma non passò molto che il ritmo prese la cadenza di una sana chiavata con mia moglie che gemeva di dolore e di piacere allo stesso tempo.
Samantha, chiaramente contrariata per il fatto che non mi dedicavo a lei, si mise a sedere sul divano ad ammirare il marito che si trombava l’amica con decisione. Vedevo il cazzo di lui uscire quasi completamente dalla vagina di Ester per poi sprofondare deciso fino a quando le palle non toccavano il buco del culo di lei, e poi via per la corsa successiva.
Quanto durarono non ho idea , ricordo perfettamente l’urlo dell’orgasmo di mia moglie, salì graduale venendo da lontano. “Ooooohhh, siiiiii, cosìììì, spingilo dentro cosììììì. Dio mio! Muoioooo!! Volo in paradiso , non lo reggo più. Ecco,ecco ci sono vengo!,Vengo,vengooooooooaaaauuhhhgrruuioo” e dopo essersi inarcata tutta sulla poltrona stendendosi poi con le gambe rigide crollò rilassandosi mentre Michele continuava a pomparle la figa con spinte profonde che ancora le strappavano gemiti di piacere, facendola ancora gemere,”Non ce la faccio più, sono morta , vieni ti prego vieni!!” e lui la seguì le diede una spinta tale da sollevarla letteralmente dalla poltrona per poi affondare completamente in lei e vibrando prima sobbalzando poi ebbi netta la visione dei suoi testicoli contrarsi insieme alle natiche nella contrazione dell’eiaculazione. Mi resi conto che il bastardo, pur sapendo che mia moglie non usava contraccettivi le stava allagando l’utero con la sua sborra. Anche Ester, si rese conto di quanto stava accadendo, con uno scrollone, che avrebbe dovuto , almeno nelle sue intenzioni, disarcionarlo , ma che nulla fece, gemette un misero “Oh,no,no,no! Che stai facendo? Levati sfilati , levami da dentro quel tuo stupido cazzo. Porca miseria ma che cazzo hai nella testa, vuoi forse che resti incinta di te, cretino.”. Lui, saldamente immerso nelle profondità della sua vagina, non accenno minimamente ad uscire da lei ,ma anzi spinse ancor più per penetrare maggiormente in lei,e con voce angelica ribadì:” Uscire da te è impossibile , hai una fica che è una meraviglia, mi sta strizzando e mungendo il cazzo in un modo fantastico. Sei stretta che pari vergine e il solo pensiero che potrei averti messo incinta mi commuove, pensa che figlio meraviglioso il nostro.Con Samantha non ho questa possibilità.” Il desiderio di restare ancora dentro la fica di mia moglie rimase solo tale, la natura ebbe la meglio e il grosso membro di lui scivolò fuori espulso dalle contrazioni della vagina. Vidi il grosso lumacone di lui lasciare il caldo nido di Ester e, una volta tolto il tappo di carne colare fuori un grosso bolo di sperma,continuando a poi a goccioare. Mia moglie spinse di lato l’amico e, con fare tutto femminile si portò una mano alla vulva tamponando ls fuoriuscita del liquido e si avviò velocemente verso il bagno.
Samantha, ormai impaziente della mia immobilità, mi strattonò prendendomi per mano e guidandomi nella loro camera da letto. Non mi diede neanche il tempo di entrare che mi si incollò addosso dicendomi:”Lo spettacolo è finito e sento che sei pronto per me, non fare la mummia e datti da fare che vedere tua moglie sotto mio marito ti ha eccitato. Aveva ragione, senza che io me ne rendessi conto il mio pene si era eccitato incredibilmente. Non pensai oltre, mi buttai sul corpo di Samantha, ed ebbi conferma di quanto dolce fosse la sua pelle. Stavamo baciandoci con passione , quando la voce di mia moglie, che stava in piedi nel vano della porta mi disturbò. “Ah, sei finto qua, beh vedo che non ti stai annoiando, vero?” lo disse con un tono che defini di gelosia. Ma come, pensai ha fatto tanto per scoparsi Michele ed ora perché io faccio lo stesso con la sua amica , mi fa la gelosa?. Fu Michele che arrivando alle spalle di Ester , la prese e dolcemente la trascinò sul folto tappeto della stanza di fronte. Se Samantha era stata una delle mie fantasie nascoste in quel momento era realtà. Non mi feci scrupolo, visto che per quello lei impazziva, di farle tanti succhiotti sul collo, di passarle la lingua lungo il contorno del viso, mentre le mie mani vagavano sui suoi seni sodi. Quando le mie labbra si impadronirono dei capezzoli , lei ebbe un singhiozzo e si inarco ad offrirmeli meglio. Neanche le sue di mani restarono ferme , corsero ad accarezzarmi i fianchi e più giù i testicoli. Sempre impastandole le sode mammelle, scesi all’ombelico ficcando la lingua, e solleticandolo , in quel piccolo foro, Samantha parve gradire molto quelle mie attenzioni , almeno a giudicare dalle dolci strizzate che dava al mio pene.
Più giù mi attendeva la vulva più dolce e gustosa che avessi mai succhiato. Il profumo del suo corpo mi esaltò ed ebbi modo di gustare maggiormente la fragranza dei suoi umori e di tutta la sua fica. Samantha , pareva impazzita, gemeva e si contorceva come un’anguilla. “Vieni! Ti prego vieni, mettilo dentro.” La sentii gemere, dopo l’ennesima contorsione.
Io pure ero al limite, se non l’avessi penetrata al momento sarei venuto come uno scolaretto tra le lenzuola. Samantha spalancò le cosce invitandomi a posizionarmi tra di esse, fu lei ad accomodarsi per meglio ricevere il mio pene ed una volta posizionata giusta, lo impugnò e lo guidò nella sua vagina bollente. Penetrai in una fica stretta, a dispetto delle misure fuori dal comune del marito. In quel momento mi sentii vagamente disturbato al pensiero che lei potesse fare il paragone tra il mio uccello e quello maestoso del marito, ma i miei timori furono spazzati via dalla sensibilità di Samantha, che con fare sensuale mi invitò a stare sotto di lei che avrebbe pensato a darmi il piacere con i suoi movimenti. Lo fece in maniera dolce e sconvolgente, mentre saliva e scendeva in modo lento ed assorbente, mi sentivo aspirato dentro di lei fino all’impossibile e oil glande veniva stretto dalle pareti vaginali in modo incredibile. Le sue mani percorrevano il mio corpo con passione, le sue dita solleticavano lo scroto mentre con le dita mi dava l’estasi stimolando ogni anfratto del mio corpo. Ben presto mi trovai sull’orlo del’orgasmo, l’avvertii per evitare problemi, anche se quello stronzo di suo marito non si era fatto scrupolo di eiaculare entro l’utero di mia moglie, io mi sentivo in dovere di avvertire Samantha che stavo per arrivare all’orgasmo. Lei, per tutta risposta strinse con più decisione i muscoli vaginali sussurrandomi all’orecchio:” Aldo, vai tranquillo sborrami dentro, non lo sai che non posso avere figli? Sciocco.” Ed iuo venni, venni fino ad avere le palle completamente asciutte. La fica di lei intanto continuava a spremermi l’uccello tirandone fuori anche l’ultima goccia di sperma, crollai stremato d a quell’orgasmo mentre le labbra di Samantha mi coprivano di baci il volto. Rimasi tra le braccia di Samantha fino a quando ripresi le forze necessarie ad iniziare un secondo round. La notte stava evolvendo al meglio per le mie aspettative, non ero entusiasta di quella nottata ma in quel momento mi rimangiavo tutto, mi stavo divertendo e onestamente Samantha mi stava coinvolgendo fin troppo, scoprivo una donna sensuale , intrigante e di grande sentimento. Per esigenze idriche lasciai la stanza , andai in bagno ed al ritorno passai davanti alla camera dove stavano Michele e mia moglie. Mi colpì il timbro di voce di Ester , pareva spaventata,”Cposa vuoi fare Michele? Sei pazzo! Non puoi pensare di mettere quel tuo cosone nel mio culo!”
La voce di Michele parve più pacata e cercava di convincere mia moglie a lasciarlo fare. Evidentemente, lui doveva essere stato molto convincente perché dopo pochi minuti sentii il gemito di Ester ,”Aaarrggghh, fermati!fermati! è troppo grosso mi stai strappando il culo! NOOOOOOO! Non spingere! Aio!1, Dio che male, tira via questo cazzo dal mio culo mi sfondi!” Il dolore di mia moglie era evidente dovuto alle dimensioni del pene di Michele che cercava di penetrare nel culo di Ester. Ben le stava , aveva voluto lo scambio, e allora che se lo godesse. Tornai da una desiderabile e conturbante Samantha che mi accolse tra le sue braccia riportandomi verso quei piaceri carnali che già avevamo sperimentato. La sua bocca s’impadronì del mio pene, la sua lingua pareva un mulinello sul mio glande, ma furono le sue labbra a farmi gemere.” Amore, se non vuoi che ti sborri in bocca fermati immediatamente.” Riuscii a miagolare Samantha, si tolse il pene dalla bocca dandogli ancora un paio di lappatine prima di sdraiarsi supina trascinandomi sopra di se e guidando il cazzo nella sua vulva bollente. Prendemmo a scopare come pazzi. Quando sentii salire l’orgasmo mi spinsi in lei il più profondamente possibile e lasciai che lo sperma sgorgasse dal glande allagandole l’utero, non fertile: era un piacere poter sborrare tranquillamente nella sua vagina senza alcun problema. Più tardi, alle prime luci dell’alba avevo fatto un paio di docce, pure l’altra coppia avevo sentito aveva usufruito della doccia più volte. Trovai mia moglie seduta sul divano, mi fece segno di accomodarmi accanto a lei che mi si fece prontamente accanto abbracciandomi con amore. Posò la testa sul mio petto e con voce dubbiosa mi chiese se mi fosse piaciuto fare sesso con la sua amica, volle sapere se l’avessi amata come amavo le. Non le dissi che ne ero rimasto affascinato e molto coinvolto, non le dissi neanche che con lei avevo raggiunto vette di piacere sconvolgenti. Intuii che avrebbe voluto sapere di più ma l’arrivo degli altri la bloccò. Samantha si scusò ed andò a preparare del caffè, poi mentre suo marito metteva l’ennesima cassetta porno lei apparve con la caffettiera fumante e le tazzine. “Allora.. come vi è sembrata l’esperienza di questa serata, a me è parsa meravigliosa.” Guardò negli occhi suo marito e gli sorrise,”E tu che ne dici, tesoro?”
Michele sospirò soddisfatto.” E’ stato molto meglio delle più rosee aspettative. Ester è stata fantastica, il pompino pi ….una favoal. Aldo ti invidio, sinceramente. Per un pompino del genere darei mia moglie.” Lo disse convinto ed io avvertii una morsa di gelosia. Ma che cazzo, ti sei fatto fare un pompino da Ester? Lo sappiamo , io lo supponevo, si sa in una notte d’amore ci scappa , ma sentirlo dire chiaro e tondo, no. Stronzo potevi tenerlo per te. Lo pensai ma la voce di Samantha mi richiamò al presente.”Te la senti di passare un’altra serata come questa?, Aldo?”
Quando vide che non rispondevo, si rivolse a mia moglie. “E tu Ester?”
“Non lo so. Non mi ero resa conto di quanto fossi gelosa fino a quando non ho visto te e Aldo sparire nella stanza da letto, Samantha.” Poi, sollevando lo sguardo su di me, “non so se lo rifarei. E tu lo rifaresti, Aldo? Rispondi con sincerità, per favore.”
In quel momento mia moglie mi fece una tenerezza incredibile, l’abbracciai e cercai di essere sincero, non potei fare a meno di guardare Samantha mentre mi rivolgevo a mia moglie. “Mi sono divertito molto, questa notte, davvero. Non avevo mai fatto una cosa simile . Ne avevamo parlato tutti noi, e voi sapete che ero contrario ma devo dire che la notte passata con te Samantha, mi ha fatto cambiare idea e sarei anche disposto a rifare una esperienza del genere, però solo se mia moglie ne fosse veramente convinta, visto che abbiamo avuto alcune discussioni in merito ed io ora ho cambiato idea.”
“Lo sai che ti amo, Aldo, eppure dopo aver provato l’attributo di Michele sarei tentata di riprovare almeno ancora una volta, ma mi blocca il vedere te e Samantha fare l’amore.”
“Ho capito,” mi trovai a dire,” ne parleremo a casa e decideremo cosa fare.” Ester, mi abbracciò e mi baciò manifestandomi il suo amore. Lasciammo la villetta dei nostri amici e tornammo a casa.
Prendemmo posto sulla nostra automobile, misi in moto e mi diressi verso casa nostra. Ester, se ne stava rannicchiata sul suo sedile guardandomi torva. Per un po’ non disse nulla ,poi esplose.”Stronzo! Sei uno stronzo1 fai tanto l’innocentino e poi appena ti capita di scopare la mia amica ci muori dietro, stronzo!” mi aspettavo la sua reazione, avevo notato le sue occhiate cariche di risentimento.
“cara Ester, in tutte le discussioni fatte con gli amici, io ho sempre sostenuto la mia contrarietà a fare certi esperimenti di scambio o altro. La mia paura era che potesse accadere proprio quello che tu stai dicendo. E poi, scusami, ma se c’è una che ha perso la testa per il cazzo di Michele , questa sei tu. Comunque io l’ho detto: se tu non sei d’accordo al cento per cento di ripetere l’incontro, non se ne fa nulla.”
Piangendo,Ester mi si fece sotto e mi abbracciò baciandomi sulla guancia.”Hai ragione Aldo, sono stata io a spingerti in questa avventura, ma ora mi trovo ad essere gelosa di Samantha e non voglio più che tu ci faccia l’amore. Io ti amo Aldo!”. Fu la prima ed ultima volta che facemmo un’esperienza di scambio di coppia. Michele telefonò più volte a Ester per ripetere una serata con scambio ma, a detta di mia moglie la cosa non interessava più a nessuno dei due.
Questo non influì sulla nostra amicizia, noi continuammo a vederci e a ballare nelle coppie formate, io con Samantha e mia moglie con Michele.
Samantha, nei nostri incontri di ballo tornava spesso su quella famosa notte di trasgressione cercando di convincermi a ripeterla. Lei da quella notte aveva perso la pace, aveva trovato in me un amante tenero che l’aveva capita, a lei le dimensioni del pene non importavano.”Quelle mi pare interessino più tua moglie, visto cosa si è lasciata fare da Michele.”
Tutte quelle sollecitazioni mi davano fastidio, in particolar modo il rammentarmi che Ester si era lasciata sodomizzare senza batter ciglio e a me aveva dato fastidio. Avevo ancora davanti agli occhi il grosso cazzo che le spalancava l’ano forzando spaventosamente il muscolo sfinterico fino a lacerarlo. Nelle orecchie mi ronza ancora il gemito di dolore di mia moglie”Aaaaggghhh! Fermati ce l’hai troppo grosso mi stai spaccando in due.! E poco dopo l’urlo di vero dolore ! AAAAAAAHHH! AIIII! ODDIO! DIO! DIO MIO! CHE DOLORE: BASTA! BASTA; TI PREGO!” la sentii singhiozzare in preda al dolore.
Michele era riuscito a vincere la resistenza del muscolo ed aveva lacerato lo sfintere penetrando in lei”Ecco, ecco! Ora è entrato , ora sei mia. Ora si che sei rotta in culo” rantolò Michele poco prima di riempire l’intestino di mia moglie con la sua calda sborra.
Rip4ensando a tutto questo mi resi conto che da quella notte, anziché eccitarmi, la cosa mi creava problemi. Ogni qualvolta mi avvicinavo a Ester per fare l’amore rivivevo il momento di quella notte, con lei tra le braccia dell’amico, e il desiderio andava scemando lentamente. Non mi riusciva più di leccare la fica a mia moglie, tantomeno leccare il suo buchetto del culo. Ogni volta che ci provavo vedevo lo sperma di lui colare fuori dai fori del corpo di mia moglie. Intuii che anche per Ester si presentava lo stesso problema, forse notò in me una diminuita attenzione sessuale nei suoi confronti, non lo so. Ci fu solo una volta che mi chiese se era sempre la mia patatina superfica, e se la amavo sempre prima . Poi più nulla. La cosa pareva finita lì, addussi il tutto allo stress del ricordo, alla stanchezza e perché no alla età che stava avanzando, ma era certo che i nostri rapporti sessuali ebbero a risentirne.
A tutto questo dovevo aggiungere il tampinamento di Samantha, che non perdeva occasione di invitarmi ad uscire con lei. “ Ti sembrerà strano, Aldo, ma da quella notte io non faccio che pensare a te, alla tua sensibilità, alla tua dolcezza. Io posso assicurarti che per me le dimensioni del pene non contano, anzi semmai sarebbe il contrario: amo le misure più sul normale, e non chiedermi quanto e quali, come tuo solito. So che lo dici ridendo ma io faccio veramente. Non ti chiedo di mandare a monte il tuo matrimonio, come del resto non ho nessuna idea di rovinare ul mio; solo mi basterebbe trascorrere una serata solo noi due. “
“Samantha, io amo Ester, e pur essendo ancora disturbato dalle immagini che mi si affollano in testa in ricordo di quella serata, devo cercare di recuperare il rapporto tra mia moglie e me, non escludendo la rimozione mentale di quella notte.” Con quella risposta pensai di aver chiarito la cosa, ma pochi giorni dopo, mentre accompagnavo Samantha a casa, mi lasciai convincere ad appartarmi in un osto tranquillo con lei. Non ebbi neanche il tempo di tirare il freno a mano che lei mi si buttò addosso con foga. Le sue labbra s’impadronirono delle mie in un bacio sconvolgente, la sua lingua cercò golosa la mia in un turbinio di passione. Poi le sue mani corsero ai bottoni della camicia e dopo averla sbottonata me la tolse e la sua bocca depositò piccoli baci sul torace scendendo piano, piano verso il basso mentre le sue mani abbassavano la cerniera dei calzoni e andavano alla ricerca del pene già turgido di desiderio. Non cercai minimamente di fermarla, anzi lasciai che la libido esplodesse in me abbracciandola con passione e desiderio. La mia bocca calò sul suo seno impadronendosi del capezzolo torturandolo delicatamente con i denti. Le sue mani, intanto avendo trovato il pene ben pronto lo carezzava delicatamente menandolo piano. Infine, senza ulteriori preliminari , con un contorcimento deciso si sfilò il tanga e sollevatasi si di me , si calò impalandosi sul membro. Fu una scopata incredibile: Samantha saliva e scendeva sul mio pene stringendolo e mungendolo. Non durai molto e venni, le venni dentro tranquillamente, mi aveva detto che non poteva avere figli, per cui non mi preoccupai che potesse restare incinta. Samantha, mi seguì nell’orgasmo crollandomi addosso e muovendo lentamente i fianchi fino a quando, il mio pene ormai svuotato di sperma ed energia non rimase teneramente molle dentro di lei. “Ti amo1 Tiamo, tiamo. Dio, come ti ho sentito venire, mi hai allagat con il tuo seme; fortuna che non posso avere figli altrimenti questi erano gemelli. Caro, ho voglia di rifarlo, aspetta che ti aiuto a risvegliare il tuo giovanotto.” Prima che mene rendessi conto con una nuova contorsione la sua bocca s’impadronì del mio glande e la sua lingua prese a picchiettarlo risvegliandolo in modo incredibile. “Ora sei di nuovo pronto:” Ansimò ed un momento dopo si impalava nuovamente sul mio cazzo. Di quel fuori programma non dissi nulla a mia moglie, tenni per me il mio senso di colpa. Non sarebbe più successo, non avrei più tradito mia moglie. Basta con la storia degli scambi, finito, avrei cercato di dimenticare tutto. Così feci cercai di essere dolce ed affettuoso con Ester, riuscii perfino a fare l’amore con lei senza problema, tornammo ad essere una coppia innamorata e con un normale appetito sessuale. Con Samantha mi limitai a seguire le lezioni di ballo. Più volte lei mi chiese perché la evitassi . le spiegai i motivi ma lei non accettò la mia decisone . “Non mi puoi proibire di volerti:” decise. Non mi preoccupai più di tanto , anche perché mia moglie pareva essere più disponibile con me, tanto che tornai ad apprezzare i suoi pompini e, vista la sua disponibilità ad essere sodomizzata, gustai nuovamente il suo bel culo che, forse per creme o altro trovavo di agevole ingresso. Come si dice il tempo aggiusta tutto, così pareva per il nostro matrimonio.
A rompere il perfetto quadretto di famiglia felice fu un piccolo contrattempo Un sabato mattina partii per Alessandria, avrei dovuto presentare un progetto con relativo preventivo ad un impresario. Come tutte le mattine , anche quella mattina trovai mia moglie attorno ai fornelli intenta a prepararmi la colazione. Ester, era impagabile, non aveva mai tralasciato una volta di prepararmi la colazione, lo faceva per me, per i figli ed infine, dopo aver sistemato la cucina andava al suo ufficio. La salutai con un bacio caloroso promettendole che al mio ritorno avrei fatto follie, ricordo che le dissi di non aspettarmi prima delle ventuno, giusto per cenare insieme. Salii in macchina e via in autostrada a velocità sostenuta. Alle dieci ero in cantiere , alle dieci e trenta ero nell’ufficio dell’imprenditore, alle undici ero in autostrada che correvo verso casa incazzato come una bestia. Avevo portato tutto , ma proprio tutto meno il tabulato del preventivo, erroneamente avevo preso una cartella con un diverso progetto. Scusandomi avevo concordato che sarei tornato in ufficio a prendere la cartella giusta e poi sarei tornato per consegnarglielo.
Arrivai a casa entrai nel garage posto sul retro ,e per non perdere tempo salii direttamente al piano superiore tramite la scala che porta nel corridoio vicino al mio studio. L’idea era di salire e scappare via di corsa salutando rapidamente mia moglie. Entrai nello studio presi la cartella e mi avviai lungo il corridoio per cercare Ester. Pochi metri più distante c’è la porta della nostra camera da letto, con una certa sorpresa sento provenire dal suo interno strani gemiti. Sono gli stessi che emette mia moglie quando facciamo l’amore. Mi avvicino con cautela alla porta e sbircio dentro, quello che immaginavo ascoltando i gemiti lo vedo dal vivo. Ester non è sola. Con lei c’è un uomo, le loro voci ansanti, concitate.
“Michele……sei pazzo1…..non così forte! Spingi più piano, così mi sfondi!”
“Buona….buona , amore mio , con questa tua fica mi fai morire, non capisco più niente, dentro di te ci starei giorno e notte. Dio, come sei stretta.”
“Ti prego, fai piano che lo gusto meglio…..mi mandi fuori di testa. Hai un cazzo che è una favola e lo sai usare da Dio. Fammi godere tanto, stacci tanto dentro ma stai attento,eh!”
“Buona, buona , ti sto gustando al meglio. Ecco così, apriti meglio……di più….mhhmmmhhmmmhmm….ohhh!”
Mi sposto per vedere meglio e vedo mia moglie completamente nuda coricata supina sul nostro letto, le gambe spinte in alto divaricate al massimo per permettere all’uomo, pure lui nudo, con le sue gambe pelosissime ben puntellate sul letto di scoparla poderosamente con un pistone che ben conosco per dimensioni e potenza. Ad ogni spinta poderosa faceva sparire completamente quel suo bestione di cazzo nella vulva martoriata di Ester.
Rimasi allibito ad assistere alla scena, pur nell’incredulità, ma la realtà era davanti ai miei occhi: mia moglie era l’amante di Michele.
“Dai…porcona…dai spingi ora stringi la fica attorno al cazzo e apriti bene che ci sono!!” Mentre parlava ansimava dando spinte più potenti, pareva volesse perforare mia moglie che gemette.
“Agh, ahioooo1Mi fai male! Cazzo, così mi fai troppo male!!”
Lui le piazzò le mani sotto le natiche e se la tirò tutta contro, io non so le misure esatte del pene di Michele , so solo che è esageratamente lungo e grosso, in quel momento era tutto immerso nella fica di Ester, solo le non riuscivano ad entrare, ma per un momento temetti che potessero penetrare in lei anche quelle, visto la forza che spingeva.
Fu uno choc per me vederlo concludere. Grugniva come un maiale, il suo corpo vibrava e tremava mentre schiacciava Ester contro il materasso. Ci mise un sacco di tempo a scaricarsi mentre lei ad occhi chiusi partecipava, mordendosi le labbra, con piacere evidente all’interminabile eiaculazione. Rimasi sbalordito da quell’orgasmo maschile, vedi le sue natiche contrarsi ad ogni emissione di sperma. Quello che le stava riversando entro la fica era incredibile, fantastico, superlativo. Una sborrata da antologia, mai io ho versato tanto sperma dentro mia moglie. Mi tremarono le ginocchia al pensiero di tutti quegli spermatozoi che in quel momento stavano viaggiando nell’utero di mia moglie, sapevo benissimo che lei non usava nulla per cui non era assolutamente protetta da una possibile gravidanza. Infine il giovane smise di sparare sperma dentro la fica di mia moglie. Trattenni il respiro osservando gli ultimi movimenti rotatori delle natiche dell’uomo ,nell’intento di svuotarsi completamente in lei che ad occhi chiusi assecondava il movimento mungendogli il cazzo con la vulva. Infine Michele si fermò e sfilò il pene , ormai no più duro dalla vagina , che non più tamponata dal tappo di carne, lasciò fuoriuscire un rivolo di sperma che colò tra le natiche di Ester fino a raggiungere il buco del culo.
“Ooooooohhh,” gemette mia moglie. “Se il solito porco egoista! Non vuoi mai usare il preservativo….un giorno o l’altro mi metti incinta sul serio!”
“Uffa, quanto la fai lunga. Sei sposata,no? Che te frega.Lo sai che a me non va per niente sborrare nel caucciù, non c’è gusto, non si sente nulla con il cazzo coperto di gomma.”
“Sei proprio uno stronzo egoista….ed io una povera stupida che ho perso la testa per il tuo cazzo e ti lascio fare quello che vuoi. Ora lascia che vado a òlevarmi via un po’ di quella roba che mi hai messo dentro.”
“Quando? Quando ci rivediamo?”
“Ma se hai appena finito! Non lo so , vedremo Aldo gli impegni che avrà, ti saprò dire.”
“Allora chiaveremo in macchina come l’altra volta?” Chiese lui
“Uffa non lo so, pensi sempre a quello, dai lasciami andare ora che devo lavarmi e poi rimettere in ordine e preparare cena per Aldo che ritorna stasera.
Mi ritirai in tutta fretta non facendomi vedere , scesi in Garage, salii in macchina e tornai ad Alessandria. Lungo tutto il viaggio non feci altro che pensare a quanto avevo visto. Mi pareva impossibile, mia moglie aveva Michele come amante, e pensare che mi giurava amore eterno. Era stata proprio lei a non voler dare un seguito alla nottata dello scambio, ed ora lei si concedeva da sola, cosa dovevo fare? Tornare a casa e fare una scenata?Dividermi? Che casino.
Arrivato ad Alessandria , sbrigai l’impegno con il mio cliente dopo, um poco più calmo volli telefonare a Samantha , ma mi resi conto di non aver più il cellulare. Potevo averlo lasciato solo che a casa mia quando sono scappato via. Entrai in un bar e chiamai la mia amica . Sapevo che era sola in casa, visto che il marito stava scopandosi mia moglie.
“Pronto Samantha, ci possiamo vedere alle 21? Ho bisogno di parlare con una persona amica e questa poteva essere solo lei.” Samantha, confermò la sua disponibilità ad incontraci per quell’ora.
La mossa successiva fu quella di telefonare a mia moglie avvertendola che quella sera non sarei tornato perché il mio progetto doveva essere rivisto.
Alle 21 mi incontrai con Samantha, la feci salire in macchina e mi avviai verso la periferia cercando un posto tranquillo per poter parlare in pace. Le raccontai tutto quello che era accaduto nella mattina a casa mia. Samantha, non parve affatto sorpresa, anzi. “ Caro Aldo, non mi stai dicendo nulla di nuovo. Io posso chiarirti le idee, perché vedi; quello che hai visto tu è una parte. La relazione tra mio marito e tua moglie è da mesi che va avanti. Dopo quella notte che abbiamo fatto lo scambio, t hai chiaramente detto che, se tua moglie non era più d’accordo, tu avresti seguito il suo volere, e lo hai fatto, visto che Ester aveva manifestato l’idea non ripetere l’esperienza. A farmi sorgere il dubbio che qualcosa di strano stava accadendo tra mio marito e tua moglie sono stati alcuni episodi, alcune circostanze. Tipo spostamenti di orario nelle serate del ballo, o incontri per un aperitivo in mattinata. A seguito di queste cose , un giorno ho affrontato Michele ed ho chiesto di essere chiaro e sincero. Sai cosa mi ha raccontato? Che tutto è partito da Ester, la quale , innamorata delle dimensioni innaturali di Michele, ha voluto frequentarlo senza che tu potessi frequentare me. Tutto questo perché la tua cara mogliettina è gelosa di me. Se ricordi, il motivo principale per non ripetere lo scambio di coppia. Che mio marito abbia preso gusto a questa situazione è dimostrato dal fatto che Michele si vanta di aver trovato una vera donna che sa apprezzare gli uomini con un bel cazzone, . Ultima sparat di Michel e è quella di scopare con Ester senza nessuna precauzione, tieni presente che lui sa benissimo che ster non usa contraccettivi, e proprio per questo non usa il preservativo; proprio con la speranza di trovarla nel periodo fertile ed ingravidarla, così da avere da lei il figlio che, io essendo sterile non ho potuto dargli. Ora sai come stanno le cose.” Se in quel momento la presa di coscienza di essere due poveri becchi ci spinse a farlo non lo so, ma ci trovammo l’uno tra le braccia dell’altro baciandoci avidamente. Ribaltai i sedili trovandomi sopra Samantha e senza perdere tempo le tolsi la camicetta. Da parte sua , lei, non perse tempo e si sfilò la gonna quasi strappandosela di dosso.
“ Amami! Prendimi! Fammi tua , Aldo!” Mi offri il suo seno sodo e pieno di desiderio. Aspirai quei suoi capezzoli titillandoli con la lingua e mordicchiandoli teneramente. Samantha pareva un’anguilla , tanto si contorceva, fu lei a guidare le mie mani sul suo perizoma ed invitarmi a sfilarglielo, spingendo poi la mia testa sul suo frutto fradicio d’umori. Lappai, succhiai le sue grandi labbra, penetrai tra le piccole cacciando la mia lingua nella profondità della sua vagina, in cambio ne ebbi un getto tale di ciprigno che mi lavò letteralmente l faccia. Quando Samantha, sconvolta dal piacere mi chiese di penetrarla, non la feci attendere. Il suo grido di piacere seguì la mia gioiosa invasione della sua vagina. Le sue gambe si alzarono fino a poggiare i talloni sui miei reni spingendomi con forza a penetrarla con maggior impeto. Cosa mi spinse ad essere violento non lo saprò mai, sta di fatto che durane l’amplesso, io morsi con rabbia tutte le carni tenere di Samantha. Mi accanii a fare succhiotti sul suo candido collo lasciandole grossi lividi scuri. Lei pareva non rendersi conto di quanto io fossi violento, anzi pareva gradire molto la mia violenza. Infine mi pregò di godere perché non resisteva più. Seguendo il suo invito, io venni,venni con rabbia con il desiderio di ingravidarla a mia volta dando uno smacco a suo marito, ma sapevo benissimo che Samantha era sterile e la grande quantità di sperma immesso nel suo utero non avrebbe causato nessuna gravidanza. Quando ci riprendemmo dallo sconvolgimento della passione, ci rivestimmo. Samantha , tutta dolce , mi s’incollò addosso e sinceramente la cosa non mi diede fastidio , ma non potevo lasciare che lei nutrisse qualche speranza di un qualcosa di più che una saltuaria scopata.
Quando rientrai a casa era passata da molto l’una di notte. Non me la sentii di coricarmi nel letto matrimoniale accanto a mia moglie, non mi sentivo pronto a perdonare quello che era accaduto, ammesso che ci fosse qualcosa da perdonare, visto che anch’io avevo peccato dello stesso delitto.
Ed eccomi in cucina di domenica mattina che guardavo mia moglie mentre mi preparava la colazione. La guardai la studiandola, il suo viso aveva una luce radiosa, la pelle luminosa ed il sorriso della donna tranquilla che ha appagato ogni suo desiderio sessuale. Peccato che a donarle tutta quella luce ed allegria non sia stato io, ma Michele.
“Come mai non sei venuto a letto questa notte?”
La sua domanda mi colse di sorpresa, “Era troppo tardi quando sono rientrato, non volevo svegliarti, dormivi così bene. Avevi un sorrisino sulle labbra che faceva pensare che tu vivessi un sogno fantastico, così ho pensato bene di coricarmi sul divano, tanto se mi sento stanco oggi posso sempre riposarmi.”
Lei, premurosa come sempre, mi verso il caffè nella tazzina, vi aggiunse una lacrima di latte e, porgendomi una fetta di torta , fatta con le sue mani, mi chiese come fosse andata ad Alessandria.
Le riferii quello che in parte era vero, cioè che lai stesura del contratto aveva avuto un ritardo a causa di un inconveniente . Poi, non resistendo oltre non potei fare a meno di chiederle come fosse stata la sua giornata, come avesse trascorso la mattina ,dal momento che non tornando io a casa per pranzo lei aveva avuto molto più tempo per se. In ultimo, volli essere perfido le domandai se per caso fosse passato Michele a farle visita, visto che un amico mi aveva detto sul cellulare che gli era parso di vederlo da queste parti.”
“Mmmmm,Michele) no1, non l’ho visto,perché poi avrebbe dovuto venire a farmi visita? Per il resto, sai, la solita routine di noi donne che lavoriamo e il sabato ti trovi a dover fare tutte quelle cose che non hai il tempo di fare gli altri giorni.”
“Cioè?”, domandai curioso
“Beh! Scusa, che domanda è questa’ Una donna quando è a casa fa i mestieri di casa, va a fare la spesa, e tutte quelle piccole cose come controllare che i cassetti del marito siano in ordine. “
“Giusto, hai ragione. Scusami , avrei dovuto sapere che le donne che lavorano hanno solo il sabato a disposizione per fare le pulizie. Levare la polvere, scopare, soprattutto scopare ; alle donne che al sabato sono a casa le viene spontaneo, direi naturale.”
Ester, stava sorseggiando la sua tazza di tè, sollevò lo sguardo sorpresa e mi guardò con fare interrogativo. “Cosa intendi con questa battuta? “
“nulla, amore mio. Era solo riferita ai nostri sabati, quelli , che quando riesco a liberarmi dagli impegni si trasformano in sabati esplosivi. Quelli che tu non ti rifiuti un amplesso incandescente con tanto amore . Quei sabati che ti coinvolgono come una donna con il proprio amante, che ti coinvolgono ad un punto tale che, se anche entrasse un estraneo in casa non te ne accorgeresti neanche , nulla di più che questo. Perché quell’aria sorpresa e preoccupata?”
“Sorpresa sì, non ti ho mai sentito così deciso, sembrava più una accusa che una dichiarazione di passione, c’è qualcosa che ti preoccupa?”
“No, nulla: tutto bene, era solo che volevo sapere come hai trascorso la mattina, tu mi hai parlato di una mattinata da casalinga frustrata e sinceramente non ti ci vedo in tale ruolo. Comunque giornata tranquilla , mattinata piatta e noiosa, e non hai ricevuto visite, neanche per caso?”
“ Ma insomma, cosa sono queste domande?, cosa ti rode?QQQUESTO è UN VERO E PROPRIO TERZO GRADO. Uffa! Una volta per tutte se devi dirmi qualcosa dimmela e facciamola finita.”
“Bene, sarò franco. Ieri sera prima di rientrare a casa ho visto Samantha, ed abbiamo parlato un po’. Ma non è per questo che ti ho fatto una domanda precisa. Da te volevo un poco di sincerità, sincerità che non c’è stata. Mi domando solo quando pensavi di dirmelo.”
“ Sincerità’ pensavo di dirtelo? Ma di cosa stai parlando?”
“Vedi Ester, ieri io sono partito per Alessandria, ma arrivato sul posto mi sono reso conto che avevo scambiato il mio preventivo con un altro, così sono dovuto tornare indietro. Sono entrato con la macchina in garage e sono salito dalla scala che da nel corridoio vicino al mio studio. Ho preso il preventivo giusto ed ho pensato di venirti a dare un bacio, ma arrivato all’altezza della nostra camera da letto ho sentito delle voci e dei gemiti che non lasciavano dubbi a quanto stava accadendo all’interno. Mi son avvicinato fino ad avere la visuale del nostro letto. E badando a non farmi vedere mi sono goduta tutta la grande scopata che hai fatto con l’amico Michele, compreso ovviamente la sua grande sborrata fatta nel tuo utero. Devo continuare? Dimenticavo nella fretta di uscire per non essere scoperto, ho dimenticato il cellulare sulla consolle del corridoio.”
Avevo gettato la bomba , aspettai la sua reazione che non tardò ad arrivare, ma non con preoccupazione per essere stata scoperta, ma con calma: quasi come se mi spiegasse un qualcosa che io non capivo.
“Ah! Pensavo lo avessi scordato quando sei andato via, il telefonino intendo: Per il resto ho poco da dire. Posso assicurarti che non è quello che pensi.” Rispose tranquilla mia moglie.
“Forse sarà come dici tu, ma mi vuoi spiegare ; per cortesia, ovviamente, cosa devo pensare se, entrando in casa mia trovo mia moglie alle prese con un uomo che le ha messo il suo cazzone nella fica e la tromba? Hai ragione , non è come penso . E’ come scopavate che devo domadarmi.”
“Lascia che ti spieghi. Visto come lo hai visto tu può sembrare la classica situazione di corna, ma così non è. E sai perché? Perché con la stessa persona ci ho fatto sesso, in tua presenza, solo tre giorni prima.”
“Allora questo giustifica quello che avete fatto?”
“In parte si. Avevamo pensato di ripetere l’esperienza, ma io, presa dalla gelosia non mi sentivo pronta a vederti scopare con Samantha. Così essendo presa dal grosso cazzo di Michele, e lui essendo preso dalla mia passerina, abbiamo deciso di fare uno scambio più intimo, cioè senza i rispettivi coniugi presenti. Non c’è nulla di male, prendilo come fosse il continuo di quella serata.”
Rimasi basito da quel ragionamento. Cosa stava succedendo a mia moglie? Quale trasformazione stava avvenendo in lei? Da persona posata, da fedele moglie a troia incallita.
“Mi stai dicendo che io ora potrei andare da Samantha e scoparmela tranquillamente con il consenso di Michele? Questo stai dicendo?” Le domandai con rabbia memore di quanto avevo visto.
“Certamente, Michele ha previsto che questo potesse accadere ed ha riconosciuto che sarebbe una cosa giusta,uno scambio normale, solo più intimo. Giusto come ti ho detto prima. Sono io che non vedrei la cosa di buon occhio. Quello che prova Samantha per te, è amore non voglia di sesso“
“Io sono pronto ad andare da Samantha e fare lo scambio come dici tu, suo marito non dice nulla ma tu ne sei gelosa. E vorresti spiegarmi come ti metti con la volontà di Michele di ingravidarti per avere da te il figlio che sua moglie non può darle? Eh, me lo spieghi questo? Comunque prendo atto della cosa, oggi vado da Samantha, tu fa pure venire il tuo amante.”
“Non è il caso che tu la prenda così,Aldo. Io amo te ed è con te che voglio continuare a vivere, quello che c’è tra Michele e me è solo sesso, non amore . E’ il suo cazzone che mi attira non lui. Si ha un bel dire le misure non contano , ma quando senti quella bestia che entra in te e ti stende tutte le pareti della vagina fino farti male, ebbene Aldo, non c’è paragone con uno normale come il tuo. Con te faccio l’amore e godo come una moglie innamorata che ci mette il sentimento. Con lui faccio sesso e godo come una troia. Questa è la differenza tra te e lui: tu sei l’amore, lui è il cazzo che mi sfonda e che mi sballa tutta.”
Rimasi allibito, quella non era Ester, almeno non quella Ester che io conoscevo.
“Ok, ho capito, ci vediamo questa sera, se tornerò a cena. Non lo so proprio cosa farò.” Mi alzai da tavola ed andai a prepararmi. Stavo cambiandomi, quando Ester mi raggiunse in camera da letto, si mise a sedere sul letto, su quello stesso letto che il giorno prima aveva scopato, come diceva lei, con quel dio di cazzo e guardandomi seriamente mi disse,:” Che idee hai? Non sarai mica così sciocco da voler buttare all’aria il nostro matrimonio,no? Il nostro è un patto momentaneo, un giuoco tra adulti . Può durare un giorno, un mese, un anno ma poi passa. Il nostro amore no! Il nostro amore resta e ci tiene uniti. Ricorderemo questo momento con piacere , quando la febbre sarà passata. Se vuoi andare da Samantha puoi andare ma non oggi, oggiti vorrei qui, vorrei dimostrarti quanto ti amo , quanto sei importante per me. Oggi ,se vuoi possiamo passare una piacevole giornata d’amore io e te soli. Pensaci prima di dire no!”
“Se non ho capito male, oggi in parziale riparazione per il torto subito dovresti dimostrare a me quanto mi ami? E, sempre se non ho capito male , tu non hai nessuna intenzione di troncare questa storia tra te e Michele. Per di più dovrei accettare , che ogni qualvolta al nostro amico Michele venisse voglia di mettere il suo biscotto nella tua tazzina , io dovrei gentilmente levare le tende e magari andare da Samantha?”
“Mi pare uno scambio in piena regola , non trovi’ Come ti ho detto pensaci bene prima di dire no, perché a rimetterci saresti solo tu. Io , da parte mia non rinuncio a questo momento magico di soddisfazione. Certo , se fatto con il tuo consenso sarebbe molto più soddisfacente perché potremo gioire anche noi due. Io con te ho un tipo di piacere coinvolgente, non solo con il corpo ma a livello di testa e spirituale, ovvero il nostro non è un semplice rapporto sessuale. Il nostro è un rapporto d’amore con la a maiuscola.”
“E, va bene,Ester. Voglio seguirti in questa follia, ma questa è l’ultima volta che ti assecondo. Non so dove ci porterà tutto questo, ho timore che già abbiamo preso una strada senza sbocco che alla fine ci farà piangere, ma ti seguo. Mi auguro di esserci ancora quando ti stancherai di questo giuoco.”
Mia moglie non mi lasciò finire la frase che mi si buttò al collo baciandomi avidamente. La sua lingua forzò le mie labbra e penetrò golosa ad intrecciarsi con la mia,le sue mani posate sulla mia nuca mi attirarono contro la sua bocca, le sue dita scesero a solleticarmi il lobo dell’orecchio. Quasi senza che me ne accorgessi, Ester, mi spinse in camera da letto. Indietreggiai piano spinto e pilotato da lei. Un ostacolo a livello del polpaccio mi bloccò, una spinta decisa da parte di mia moglie mi fece crollare sul letto. Mi trovai coricato supino con il corpo di mia moglie che mi era crollato addosso ed ora si muoveva su di me in modo lascivo. La mia eccitazione era alle stelle, era inutile opporsi, dovevo seguire quella pazza di mia moglie e mi lasciai andare.
Mi lasciai travolgere dai baci di Ester , mentre le sue mani mi sfilavano la cinta dei calzoni e me li sfilavano, fu poi la volta delle mutande e subito dopo avvertii la meravigliosa bocca di mia moglie impadronirsi del glande ed aspirarlo completamente nel suo cavo orale. La sua lingua pareva un mulinello che ruotava attorno al glande mentre il movimento alternativo della testa imprimeva un movimento di su e giù alle sue labbra., un certo senso di fastidio mi veniva da un suo dito che mi titillava l’ano forzandolo per entrare, ed entrò. Se prima era fastidio, dopo un poco , l’abbinamento pompino e dito in culo divenne piacevole, tanto piacevole che arrivai a sborrarle in bocca senza quasi accorgermene. Ester, aspirò tutto e inghiotti con gusto tutto il mio sperma. Soddisfatta mi crollò addosso e muovendosi come una gatta strisciò in su lentamente fino a portare la sua fica all’altezza della mia bocca.
Vedere la grande massa di pelo nero dove faceva bella mostra il taglio rosso delle grandi labbra, mi eccitò maggiormente e, senza indugi misi le braccia attorno ai fianchi di mia moglie e me la tirai sul volto fino a quando le mie labbra non arrivarono ad aspirare la clitoride. Lappai e mordicchiai quel baccello tosto ed eretto fino a quando non mi trovai la bocca piena del suo liquido vaginale.
Ester, raggiunse l’orgasmo con un gemito strozzato e crollandomi addosso e comprimendomi la fica contro la bocca fino a quasi togliermi l’aria. La spostai rivoltandola sulla schiena, le salii sopra e mi sistemai tra le sue cosce, poi, presi il pene con la mano e ne guidai il glande contro la sua calda fessura già dilatata e pronta a ricevermi.
“Oh,amore, si!si! Mettimelo dentro, lo voglio! Ti prego, non resisto più ! Dammelo!” Ester era tutto un fuoco, era impossibile non fare quello che chiedeva. Spinsi in avanti, il glande varcò la vulva ed entrò in vagina. Ebbi in quel momento un lampo vivido del momento che Michele sborrava dentro la fica di mia moglie e mi bloccai. Lentamente uscii da lei. No! Non avrei messo il mio cazzo nella sua vagina con il rischio di vedermi accollare un figlio come fosse mio. No!. Mi sfilai completamente , presi mia moglie per i fianchi e la rivoltai a pancia sotto, poi mi posizionai dietro di lei e senza prepararla le allargai le chiappe e puntato il glande al centro del buchetto zigrinato dell’ano, spinsi con brutalità slargandole lo sfintere e penetrandole nel culo.
“Aaaaaagggrrr. Mio Diooooo che maleee! Fermati Aldo1 fermati! Mi stai rompendo. “ la reazione di Ester era più che comprensibile, io volevo farle male e gliene stavo facendo. Mai più, mai più l’avrei scopata in fica, solo in culo glielo avrei messo. Le venni nel culo mentre lei si contorceva dal dolore e dal piacere. Quando il pene perse la sua consistenza, il suo retto mi espulse fuori, lei si girò sulla schiena e guardandomi disse:” Che cavolo ti è preso?Mi hai fatto un male boia, potevi almeno immergerlo davanti , così lo lubrificavi, invece così a secco mi pareva volessi strapparmi la pelle. Mi hai fatto troppo male.” Mi disse mettendo il broncio.
Per dieci giorni riprendemmo il nostro rapporto d’amore. Io, come mi ero prefisso la inculai sempre, non dimenticai , però , di prendere un paio di confezioni di profilattici, preservativi che io usai con mia moglie ogni qualvolta lei voleva essere penetrata in vagina. Ester notò la cosa e me ne chiese il motivo. Quando le spiegai il motivo si sentì umiliata, ma io rimasi della mia idea.
Ester, volle farmela pagare. Un sabato , rientrando a casa trovai lei e Michele che ridevano tranquillamente in soggiorno. Nulla di particolare, i due stavano tranquillamente seduti sul divano, In apparenza nulla di anormale, i due stavano ridendo per qualcosa di buffo detto, ma ad unesame più accurato , della situazione, si notava la gonna di Ester che si era rialzata oltre ogni limite di decenza e l’espressione del nostro amico , era la classica del bimbo sorpreso a rubare la marmellata.
Al mio ingresso Ester si alzò venendomi incontro, mi abbraccio e mi disse che lei emiche sarebbero andati a ballare e poi sarebbero restati fuori . Da quel momento lei intensificò le sue sedute di sesso con Michele. Io, seguendo quanto detto da mia moglie iniziai a frequentare la casa di Samantha perdendomi tra le sue braccia. Fare l’amore con lei era come essere tornato adolescente. Con lei a differenza di mia moglie non usavo profilattici, le venivo dentro riempiendole l’utero di sperma, infine mi resi conto di essermi innamorato di Samantha. Quando le confessai i miei sentimenti, anziché vederla scappare, mi si buttò al collo dicendomi. “Aldo! Io à da quando ti ho conosciuto che ti amo!”. La nostra relazione iniziò in quel momento. Non ci nascondemmo agli occhi di nessuno ,ogni qualvolta mia moglie usciva con Michele io mi rifugiavo tra le braccia di Samantha.
Fu Ester, un giorno a dirmi:”Aldo, hai sentito la novità?”
“Quale?”
“Samantha è incinta!”
“Oh, bene, sono proprio contento per lei e Michele. Sarà contento di diventare padre. Chissà lei poi come sarà felice”
“Beh, lei senza dubbio è strafelice. Pensare che per molti anni di matrimonio non c’è rimasta, ed ora di punto in bianco è rimasta incinta , qualche piccolo dubbio lo fa venire. Premesso che tu, come mi assicura Michele , su assicurazione di Samantha , hai sempre usato un volgarissimo goldone scopando con lei, non lascia dubbi. Del resto non metto certo in dubbio la veridicità di Samantha, visto che il profilattico lo usi pure con ma.”
Diceva bene mia moglie ma a quel punto i dubbi vennero a me e pure a Michele, che dopo tanti anni di matrimonio pensò bene di bare un test di fertilità che, purtroppo per lui sentenziò la totale e più completa forma di sterilità maschile, in poche parole Michele non poteva essere il padre di suo figlio. La bomba scoppiò quando gli esiti degli esami furono portati a nostra conoscenza.
Mia moglie andò su tutte le furie. “Sei uno stronzo!, un farabutto! Con me usavi il preservativo e con Samantha andavi tranquillo senza nulla. Ed ora come pensi di comportarti, me lo spieghi?”
Io non avevo dubbi ,essendo io il padre , avrei riconosciuto il figlio senza problemi. Purtroppo i problemi vennero da Michele. In casa di Samantha , alla notizia della sterilità del marito ci fu una lite furiosa fino ad arrivare agli schiaffoni. Volarono insulti, minacce di divorzio ed infine i due coniugi arrivarono ad un accordo che comprendeva anche il coinvolgimento mio e di Ester.
Visto la sterilità di Michele i due non si separavano ma riconoscevano il bambino come loro figlio naturale. Per tutti la cosa doveva finire , non più scambi di coppia ne altro.
Oggi, a distanza di tre anni le cose paiono rientrate. Samantha e Michele stanno ancora insieme e sono una famiglia serena con il loro piccolo. Io e Ester, dopo un periodo burrascoso dove avevamo preso in considerazione la separazione, ci siamo ritrovati . Lei mi ha giurato che mai più mi proporrà uno scambio e, visto quanto è accaduto mai più rivedrà il cazzo di Michele, perché lei era innamorata solo del cazzo di Michele. Io? Io promesse molte ma non sono riuscito a staccarmi da Samantha, sporadicamente ci incontriamo ancora, ora però lei vuole che io usi assolutamente il preservativo, “Basta cazzate ha detto l’ultima volta che ci siamo incontrati e l’ho trombata senza protezione”.
Questo è il risultato di uno scambio di coppia. A voi le conclusioni.
Aldo.
Altrettanto fu per la nostra vita sociale,ripresero le serate con gli amici, il ballo con le coppie già formate, i pranzi fuori città, insomma la solita routine che ci vedeva sempre insieme.
Ester mi regalava notti di fuoco, la sua bocca affamata del mio cazzo mi distruggeva con voluttuosi pompini. Non mancava di propormi la sua fica in cambio, pretendeva delle gustose lappate che io eseguivo felice di soddisfarla. Ma quello che mi sconvolgeva era il nuovo stile di gustarsi la chiavata, mi pareva più decisa nel cercare il suo piacere prima del mio. Proprio questa nuova Ester portò alla mia mente l’episodio quasi dimenticato di Malindi. Mi si riaffacciava alla mente la famosa nottata dello scambio deciso, penso dalle due mogli, quella mia e quella di Tullio.
La notte trascorsa in quel bungalow con Monica, mi aveva colpito più di quanto potessi pensare. Con mia moglie, dopo il nostro ritorno , non avevamo più accennato a quanto accaduto in quel viaggio. Entrambi sapevamo ed entrambi tacevamo , magari solo per evitare discussioni spiacevoli.
Solo una volta nell’intimità, mentre ero intento a succhiarle il clitoride, arrivai a toccarle l’ombelico con le dita,e per riflesso mi venne in mente il piercing. Sollevai le labbra dalla gustosa ostrica e ingenuamente mi trovai a dire:” Noto con piacere che non hai tenuto fede alla tua idea del piercing in un posto riservato solo a me.”
Con un gorgoglio di piacere soffocato da una risatina , Ester mi rispose,”Attento furbetto, non risvegliare la donna che è in me, potrei ripensarci. Lascia stare quello che è stato quella notte. Il passato è passato non rinvangare e non rimpiangere. I rimpianti sono pericolosi.”
Ripresi prontamente a lappare la sua fantastica fica fino a farla guaire di piacere per poi penetrare in lei che mi accolse come sempre con piacere. La pompai con vigore tirandole fuori tutti i succhi vaginali, tanto che le lenzuola ne erano inzuppate, ero sconvolto dal piacere e il richiamo a quella notte e le sensazioni provate con Monica mi sconvolse a tal punto che avvertii improvvisamente l’orgasmo salire e prendermi il cervello. Lo sperma risaliva veloce lungo il canale spinto dalle contrazioni della prostata e fu con estrema difficoltà che riuscii a dare la spinta indietro ai reni, forse con un minimo ritardo, tanto che il primo zampillo si schiantò con forza sulle piccole labbra.
Mia moglie si contorceva dal piacere e gemeva per la sofferenza della parte più piacevole dell’orgasmo, mentre io finivo di incremarle tutto il pelo.
La parentesi idilliaca d’amore e complicità parve diminuire dopo neanche un mese. Forse la quotidianità, forse la monotonia dopo le vacanze selvagge, forse ancora la routine del letto? Non saprei dire cosa fu o il motivo preciso però notai un lieve calo di desiderio da parte di mia moglie, mentre notavo una sua attenzione maggiore nella cura della sua persona.
Eravamo alla solita cena tra amici , quando per la prima volta si parlò delle vacanze passate. Tutto prese lo spunto dal solito Tullio che riportò il discorso sulle coppie che praticano lo scambio. L’argomento era molto stuzzicante per tutti , uomini e donne. Come al solito Tullio e Michele erano favorevoli ad uno scambio se si fossero presentate le necessarie condizioni. Ovvero nessuno di loro due avrebbe sollevato delle obbiezioni se nel caso di una festa di gruppo si fosse creata un’atmosfera particolarmente intima e coinvolgente. Il tutto appoggiato dall’assenso di mia moglie e di Monica, che pareva molto coinvolta. Visto l’entusiasmo di quest’ultima , Michele propose a Tullio: “visto che le signore sono disponibili per una esperienza scambista, mi propongo con mia moglie. Che ne dici Tullio?”. Tullio, lo guardò pensieroso, poi rispose.”Vedi Michele, se questa proposta tu me la avessi fatta prima delle vacanze di Malindi, avrei detto si. Dopo quelle vacanze, e dopo che ti ho visto nudo con la bestia che ti ritrovi , dico mille volte no. Io a mia moglie ci tengo e sono certo che se lei venisse con te me la rovineresti. Anzi oggi come oggi mi chiedo come faccia quella povera donna di tua moglie a sopportare di ricevere quell’enormità!” concluse , poi rivolto a noi aggiunse allargando le mani a mo di misura incredibilmente lunga ,”Aldo, senza esagerare, Michele ha un affare tanto e di diametro è pressappoco così” chiudendole dita della mano destra in una misura ipotetica di un diametro che non arrivava a far chiudere le dita tra di loro. “Esagerato!” ribadì quest’ultimo. “Non è il mio esagerato, siete voi che lo avete più piccolo. Per quanto concerne mia moglie, usiamo degli accorgimenti affinchè nessuno abbia dolore ma solo piacere.” . Ester pensò bene di dire la sua. “Tullio, come puoi parlare così, tu sei un uomo e non puoi sapere cosa piace ad una donna. Io ho delle amiche che sbavano per i superdotati, figurati trovarne uno vero, col cavolo che se lo lascerebbero scappare, e comunque anch’io penso che , in una particolare atmosfera , il cambio del partner potrebbe avvenire spontaneamente senza problemi e gelosie. Si tratta sempre di uno scambio alla pari.”
Come al solito tutti puntarono su di me. Sapevo che per loro ero un guastafeste, ma ritenni comunque opportuno citare quanto avevo letto recentemente su di una rivista. “ Quello che cercano le persone nello scambio di coppie, è uno stimolo al loro rapporto. Personalmente, l’ho già detto ritengo la cosa pericolosa e squallida. Io amo mia moglie, non ho bisogno di stimoli esterni, ritengo che l’atto sessuale sia la giusta congiunzione tra due persone che si amano, e non un freddo rapporto tra due esseri umani che deidono una variante . Come già sottolineato altre volte sono contrario, ma non escludo che un domani , magari senza saperlo ciò possa accadere.”
Tullio mi riprese prontamente:”Ha parlato l’oracolo. E senti un po’ amico mio, se questo scambio ci fosse già stato a tua insaputa, cosa faresti?”.
Quell’osservazione mi spiazzò completamente. Credevo che quanto accaduto a Malindi fosse stato messo nel baule dell’oblio, tirarlo fuori in quel momento era un colpo basso e pericoloso . Se stavo zitto facevo la parte del credulone, se parlavo dell’accaduto avrei dovuto ammettere di essere un ipocrita. Di quello che dice no ma sotto sotto si fa. Dovevo comunque rispondere. “ Ci sono cose che in una coppia vengono decise da uno solo dei due, questo avviene per fare una sorpresa oppure per gioco. Ecco diciamo che una eventualità come quella date citata la prenderei come un momento ludico della mia compagna. Capirei anche il suo silenzio dovuto al timore di essersi spinta oltre, ma accetterei anche una tardiva spiegazione. Comunque non metterei in discussione il matrimonio, questo in relazione al fatto che mia moglie ha detto che non disdegnerebbe una festicciola con scambio.” In mio aiuto venne Samantha concludendo che anche lei, in linea di massima era contraria allo scambio , però non chiudeva completamente la porta alla cosa, erano , secondo lei, le circostanze del momento,la complicità della coppia e soprattutto l’atmosfera , a far pesare l’ago a favore del si o del no.
Monica disse:”perché non mettiamo un po’ di musica e facciamo due salti?”. Detto fatto , Tullio prontamente si alzò e, dopo aver acceso lo stereo fece partire dei cd di liscio classuci misti con musica latino. Michele quasi sollevò di peso Ester trascinandola in una salsa da sballo.
L’ennesima esibizione di sensualità e complicità tra i due, mi diede fastidio , in particolar modo dopo i discorsi fatti sullo scambio. Quei due già lo stavano facendo.. Fu nel valzer lento che, Samantha mi sorprese. Mentre seguivamo la melodia di un ballo così dolce, mi disse:”Sai Aldo, io lo scambio del partner lo farei, ma solo se fossi tu il mio lui.” Sorpreso mi trovai a balbettare. “Ma…ma…Credo che anche a me farebbe piacere un eventuale scambio tra mia moglie e te, ma come ho già detto ho paure delle conseguenze dovute al coinvolgimento. Già tra noi c’è una particolare intesa , se gi aggiungiamo una notte i passione la coppia scoppia.”
Fu mentre stavamo analizzando quei problemi che Samantha notò qualcosa di strano e me lo fece notare. Monica aveva spento le luci del lampadario centrale ed aveva lasciato accesa solo una piccola luce, di color verdolino sullo stereo che, illuminava, se così si può dire, il loro salotto di una pallida luce irrealmente di verde pallido. In quel riverbero lattiginoso non sfuggì l’atteggiamento che mia moglie e suo marito avevano: lui le palme delle mani aperte sui glutei di Ester, lei che tranquillamente lasciava fare ed anzi gli si strusciava contro decisamente. Samantha ebbe un moto di stizza,” Stronzo! Guarda quello stronzo di mio marito come ci prova con tua moglie.” Io, a seguito del suo richiamo mi voltai a cercare la coppia e nel vederli così presi, erano talmente vicini con i volti che pensai , anzi ebbi la certezza che si stessero baciando. Venni colto da un attacco di gelosia. Fu Samantha a prendere la decisione per entrambi i decidendo di intervenire dicendo che era l’ora di tornare a casa e che aveva un forte mal di testa.
Rotta l’atmosfera, Monica riaccese le luci e, quasi a predire il futuro rievocando il passato disse:”Aldo, non fare lo struzzo. Ester ha nella mente di ripetere quello che a tua insaputa potrebbe già essere avvenuto. Non la fermerai certamente, lo sai come è!”
Lasciammo la casa dei nostri amici separatamente, io che mi tiravo dietro mia moglie e Samantha che battibeccava con il marito.
Lungo il tragitto in auto per tornare a casa non ci scambiammo parola, io perché incazzato per il suo atteggiamento, lei, a suo dire perché l’avevo umiliata davanti a tutti con il mio c comportamento infantile. Una volta arrivati a casa non mi trattenni. “Ester.” Esordii ,”non credi di aver esagerato questa sera? Perfino Samantha è rimasta allibita. Ma cosa volevi fare un partouze in casa di Tullio? Mi vuoi dire cosa ti frulla per la mente?” Ero proprio adirato, non capivo l’atteggiamento che mia moglie aveva avuto nei confronti di Michele, cazzo ancora un poco ci scopava.
Lei mi guardò come se fossi un estraneo. “Non so neanche io cosa mi passa per la testa. Mi sento che gli anni stanno passando e non ho ancora provato veramente una fantasia che da tempo mi stuzzica:”
“Dimmi cara, se posso esserti di aiuto ben volentieri, sai che per te farei qualsiasi cosa” mentre le parlavo la presi tra le braccia baciandola amorevolmente, ma a lei pareva le desse fastidio.
“Vedi Aldo, tra di noi c’è sempre stato un qualcosa di molto speciale; insieme costituiamo una miscela esplosiva di sesso e passione, questo fin da quando ti vidi per la prima volta quel giorno del preventivo. Io ti amo e mai farei qualcosa che ti offendesse. Per questo sono così scontenta. Io, dopo l’esperienza di Malindi, voglio provare qualcosa di più coinvolgente, di più trasgressivo vissuto insieme, e non con un sotterfugio come è accaduto a Malindi:”
Ahi, pensai cosa sta tirando fuori? Glielo chiesi direttamente. “Cosa stai cercando di dirmi esattamente con l’esperienza di Malindi e sotterfugio? C’è qualcosa che non so e che dovrei sapere? Vuoi essere più chiara per cortesia!”
“Ma dai che lo sai cosa intendo, non fare l’indiano, non fare finta di non capire; la stessa esperienza l’hai vissuta anche tu ,no? E non mi pare ti sia spiaciuta, o no?”
“Ester, continuo a non capire , cosa vuoi dire esattamente?Dimmelo!”
“Va bene, visto che vuoi fare finta di non sapere nulla ti apro gli occhi. A Malindi, caro il mio ingenuo maritino: la notte prima della partenza tu hai fatto l’amore con me che, a tuo dire avevo messo il piercing all’ombelico e si da il caso che l’unica donna del gruppo ad avere una cosa del genere sia Monica. Si mio caro proprio la moglie di Tullio. Io e lei ci eravamo accordate per scambiarci le stanze da letto ed in conseguenza anche i mariti. Di quello scambio ,tutti noi che lo avevamo praticato ce ne rendemmo conto la mattina stessa quando toltoci i pareo, Tullio notando i nostri ventri ; memore della notte trascorsa con un ventre senza nessun accessorio, chiese se quel piercing si poteva levare Monica gli disse di si, ma tutti sapevamo che non è possibile. Anche tu, del resto , avevi trascorso la notte con una donna completamente diversa che differiva non solo per il piercing, ma per altre tantissime cose.”
“Si, avevo capito tutto. Ho lasciato cadere la cosa perché pensavo all’avventura di una notte, ad una fantasia piacevole ma da mettere nel cassetto dei ricordi belli e mai più ripetersi. Sai come la penso sull’argomento. Non è tanto la gelosia del momento ma la paura che il gioco possa prenderci la mano, se così fosse dove andremo a finire?”
“Aldo, non ti chiedo di fare uno scambio aperto, magari ci si può limitare a far partecipare un’altra coppia mentre facciamo l’amore:” Mi si strinse contro posandomi allo stesso tempo un dito sulle labbra a prevenire una mia protesta. “No, non dire nulla lascia che sia io a organizzare con calma la cosa. Potremo andare a cena tutti insieme o da qualche altra parte ed infine dirigerci a casa dell’uno o dell’altra coppia. Poi, se non ti trovi bene con loro , lasceremo stare. In seguito sarai tu a decidere cosa fare affinché io possa esaudire questa mia fantasia.”
“Se questo è l’unico modo per toglierti questa fantasia dalla testa, lo accetto perché ti amo e sono disposto a tentare qualsiasi cosa pur di vederti felice. Se poi sei disposta, come dici a lasciare perdere, va bene, proviamo….ma che cosa succederà se la cosa dovesse piacermi più del dovuto? O se addirittura dovesse darmi fastidio?” Domandai preoccupato.
“Non credo che avrai a pentirtene, si tratta di ravvivare un po’ il nostro rapporto e nulla di più.” Asserì convinta mia moglie, felice di avermi strappato il consenso a seguirla in quella pazzia.
Mi si fece incontro felina e morbida come nelle grandi occasioni: quello doveva essere il mio premio per aver ceduto alla sua richiesta. “Vai pure a letto e lascia che mi prepari per te.” Miagolò mentre iniziava a spogliarsi avviandosi verso il bagno. “Il tempo di farmi una doccia e prepararmi per la notte, come consigliava la grande Marylin Monroe, ovvero coperta da una sola goccia di profumo!”
Mi preparai per la notte ma prima di quanto immaginassi, mi sentii avvolgere dalle braccia di mia moglie, che tenera e dolce come i primi tempi del nostro matrimonio prese a baciarmi il torace, a titillarmi i capezzoli con la lingua e, con la sua mano delicata scese ad accarezzarmi lo scroto.
Restai passivo a godermi quelle sue attenzioni, faceva parte del premio. Il messaggio era chiaro. Tu accontenti me io farò il possibile per accontentare te.
La sua lingua prese a svolazzare tra le mie orecchie facendomi saltare dalle sensazioni, poi invase la mia bocca con un bacio sconvolgente, Ruotava e mulinava quella sua lingua in modo tale da non lasciare un millimetro della mia cavità orale inesplorata. Risposi a quel bacio voluttuoso, e, amia volta volli restituire il piacere ricevuto. Scesi con le mani ai suoi seni, ne pizzicai i capezzoli già duri ed irti dall’eccitazione, continuai ascendere fino all’ombelico. Infilai l’indice nella fossetta e dopo aver giocherellato per un poco con il suo ombelico facendola contorcere, scesi fino ad arrivare al suo bel cespuglio di pelo nero. Lasciai che la mia mano pascolasse in quella erbetta, poi spinsi il dito medio tra le grandi labbra della sua fica sugosa, peraltro già molto bagnata. Il clitoride di Ester era già bello gonfio ed eretto per la forte eccitazione del momento, presi a pizzicarlo e strofinarlo velocemente fino a quando con un gemito mia moglie spruzzo una buona parte di liquido vaginale. Smisi di baciarla e scesi con la bocca sui capezzoli succhiandoli golosamente. Ester pareva percorsa da una corrente elettrica, non riusciva a stare ferma, era tutto un sussulto ed un contorcimento. Continuai imperterrito con il mio ditalino fino a quando mia moglie con un singhiozzo non gemette:”ora1 Vieni, mettilo dentro!” Non c’era bisogno di chiarire, mi posizionai tra le sue cosce e con la mano guidai il glande all’ingresso della vulva golosa. Le gambe di Ester erano spalancate al massimo, lei gemendo mi abbrancò per i fianchi tirandomi dentro di lei con un impeto tale che il glande si piantò direttamente contro la cervice. I fianchi di mia moglie presero a muoversi in una danza di accompagnamento al mio ritmo . Mi immergevo in lei mentre lei mi veniva incontro con tutta la sua voglia di godere. La nosctra chiavata pareva più una lotta tra due combattenti vogliosi di dominare l’altro. Ester pareva una baccante, gemeva , grugniva e diceva frasi che mai avevo sentito uscire dalle sue labbra.
“Spingi! Così! Spingi bene in fondo! dai che vengo,così, bene,bene, oraaaaa” A quel punto il suo corpo si inarcò vibrando in un orgasmo sconvolgente. Il corpo teso nella tensione del piacere Ester grugnì il suo orgasmo e poi parve rilassarsi ed il suo corpo perse rigidezza e crollò ansando tra le lenzuola. Seguendo il suo respiro ansante continuai a pompare la sua fica che ora mi stringeva fin quasi a farmi male, aumentai le mie spinte il mio orgasmo era in arrivo . L’onda di seme stava salendo velocemente lungo il canale uretrale, ero al limite stavo viaggiando in un mare di piacere, fu la voce di mia moglie a richiamarmi alla realtà.
“Stai attento! Esci per tempo, che ti finisco io con la bocca . “ Uscii nello stesso momento che il primo spruzzo di sperma usciva dal meato del glande: che grande scopata, pensai, ma la bocca di mia moglie stava continuando a darmi un piacere intenso aspirando le ultime gocce di sperma che ancora restavano . I tocchi leggeri della sua lingua sul glande mi diedero le convulsioni tanto intenso era il piacere. Ci addormentammo appagati e felici per risvegliarci ancora pieni di desiderio. Mia moglie per prima scese fino al livello dei miei genitali per impadronirsi del mio, ancor addormentato, pene e con carezze e leccatine tenere risvegliarlo. A mia volta trovai naturale , avendola posizionata al livello della mia bocca , aspirare quella parte della sua femminilità più sensibile e controbattere leccata a leccata; succhiata a succhiata, morso a morso fino alla logica conclusione: lo schizzo di ciprigno mi invase la gola dissetandomi, pur continuando a lappare quella sua fica pelosa avvertii l’orgasmo mio arrivare veloce e, mentre lei contorcendosi dal piacere succhiava con forza le riversai in gola il mio seme. Ester, continuò a succhiare tutto fino all’ultima goccia. Esausto stavo sdraiato supino, la sua mano vagava lungo tutto il torace fermandosi ad accarezzare il ventre , i capezzoli e la sua bocca mi sussurrava all’orecchio quanto mi amava. “ Certo, che, se il solo pensare di poter realizzare la tua fantasia porta a questi risultati ,dovrò dire si a tutte le tue fantasie erotiche, senza condizioni di sorta. Ti amo tanto, tanto” Tutto mi era venuto spontaneo. Non avevo calcolato, in quel momento, quanto quella mia affermazione poteva essere compromettente. Forse mi appisolai, o mi allontanai con la mente a riportarmi al presente fu la voce di mia moglie che, dopo qualche istante, capii che stava telefonando a qualcuno.
“Ciao Michele, come stai” la sentii dire, poi continuò in un intercalare di botte e risposte dove io potevo solo ascoltare la parte di mia moglie.
“No mi sono alzata ora dopo una notte incredibile con Aldo”- “Si grazie ciao………Ciao Samantha, tutto bene? Si , no ho solo civettato un poco, la cosa ti da fastidio?. ……..Appunto era per metterci d’accordo e procedere per passi tranquilli, io ho quasi convinto mio marito. Allora va bene per venerdì sera andiamo prima a cena e poi in quel locale solito. Ok, si ciao.”
Con Ester non parlammo più del suo progeto di scambio, almeno fino al venerdì sera, poi le cose seguirono il loro corso. Ci trovammo con i nostri amici al ristorante, cenammo leggero a base di pesce e verso le ventidue ci recammo presso un locale dove facevano della buona musica da ballo di tutti i generi.
“Che cosa stai tramando?” chiese Michele a mia moglie prendendola per un braccio Ester e guardando me con fare interrogativo. A mia volta guardai mia moglie ed ascoltai sorpreso quanto gli disse:”Samantha non ti ha detto che dobbiamo conoscerci meglio?Ametto che è una cosa insolita che tutto questo parta da una donna, ma tu sei così attraente che non potevo rinunciare.” La vidi sorridere mentre si passava una mano tra i capelli con fare sensuale ed invitante.
“Sei riuscita a convincere tuo marito?” chiese lui
“Sì, anche se non ha accettato subito come te. E’ disposto a provare sperando che dopo mi tolga la voglia per sempre.” Michele allungò una mano e le accarezzò una guancia “Mi piace l’idea”
Ester, stranamente mi parve a disagio. Non vidi e sentii altro perché Samantha mi prese per mano e mi trascinò a ballare dove fummo raggiunti da loro due che si scatenarono nel ballo.
Michele stringeva Ester in modo esplicito non lasciava dubbi a quale fossero le sue intenzioni nei confronti di mia moglie , e questo mi sconvolse. Io non volevo quello che stava accadendo, ma avevo promesso a mia moglie che non avrei ostacolato la sua fantasia.
Mentre ballavo con Samantha non li perdevo di vista, rivolgendomi a lei le feci notare come i due avessero già ,messo in pratica il tema della serata.
“Ho accettato questa cosa con molta riserva. Ester mi ha tampinato fino all’esasperazione, per questo sono qua : spero tanto che la cosa si risolva , una volta toltasi la voglia. Penso che tutto sia stato montato dai due, mia moglie e tuo marito. Si vede da come la stringe che Michele ha voglia di farsi mia moglie , e mia moglie ha voglia di farsi Michele!” aggiunsi a voce alta per farmi sentire da Samantha. Il linguaggio dei loro corpi era chiarissimo, ero così attento al comportamento dei due che quasi non sentii la voce di Samantha che all’orecchio mi suussurrò:” Lui avrà voglia di lei come lei di lui, ma io ho voglia di te!”. Rimasi sbigottito, mai mi aveva dato modo di pensare che potesse avere qualche interesse nei miei confronti. Mi trovai così a fantasticare come sarebbe stato tra di noi. Sarebbe stato eccitante per me stringere il suo corpo mentre, sapevo che Ester avrebbe fatto le stesse cose con suo marito? I miei timori si manifestarono al momento, mille domande. Che emozione ne avrei avuto? E se fossi rimasto coinvolto più del dovuto? Se a differenza di mia moglie che aveva voluto quello scambio, io ne fossi rimasto entusiasta fino al punto di ricercarlo? Se avessi poi voluto continuare quel tipo di sensazione proprio con loro?. La testa pareva scoppiarmi con tutte quelle domande. Presi la mia compagna e la guidai al tavolo dove Michele e mia moglie stavano già seduti da tempo.
“ bene , ora che siete arrivati anche voi, vi informo quali sono i nostri progetti futuri, quelli ovviamente che abbiamo elaborato io ed Ester. La settimana prossima andremo a cena fuori, poi tutti a casa nostra2 nel dire questo , Michele rivolse lo sguardo a sua moglie che appariva molto femminile e seducente con lo sguardo torbido ed i capelli tagliati in una nuova forma.
“Nulla di eccezionale, saliremo giusto per un drink e guardare un film in cassetta, vi va bene?”
“Per me va benissimo,” Assentii tranquillamente, potevo sentire il calore del flessuoso corpo di Samantha, che avevo continuato a tenere stretta a me, La risposta di mia moglie era scontata visto chi aveva organizzato la cosa. Visto l’ora tarda che si era fatta , decisi che la serata era conclusa.”Mi sono divertito molto, questa sera, ma anche le cose belle finiscono. Credo che sia il momento di salutarvi.” Così dicendo abbracciai Samantha baciandola sulle guance mentre Michele faceva lo stesso con Ester.
Tornati a casa ci facemmo un bella doccia, Ester, dopo aver messo un cd di musica dolce e romantica mi raggiunse in letto. “Cosa ne pensi di come sono andate le cose questa sera ?”
Mio malgrado mi trovai a risponderle , che era stata una bella serata ma ancora meglio si stava presentando in quel momento. Il suo corpo si era accostato al mio . Sentivo la sua pelle liscia sfiorarmi, pareva velluto, presi ad accarezzare quel suo corpo , poi non resistendo la baciai come fosse la prima volta . L’eccitazione tra di noi aumentò e mi trovai ad accarezzare i suoi seni con amore, il suo corpo prese a tremare e a bruciare di passione, desideravo mia moglie in modo incontrollabile. Ester si contorse nell’eccitazione del momento, avevo risvegliato la sua libido in maniera talmente forte che non riuscì a trattenersi dal prendere l’iniziativa.
Avvertii il tocco della sua mano scorrermi lungo il torace, la sua bocca fu sulla mia e, mentre mi avvolgeva in un bacio intrigante, le sue dita si strinsero attorno al mio sesso. “ Oh,Aldo,Aldo.” La sentii gemere mentre mi si stringeva contro , la mano scorreva lenta lungo il pene trasmettendomi piacevolissime sensazioni.
“Voglio farti morire di piacere. Ti amo! Dio! Che meraviglia questo tuo cazzo!!”
Mai avevo sentito mia moglie esprimersi in quei termini, la cosa mi sorprese ma era troppo bello quello che mi stava facendo. Le sue labbra lasciarono le mie per scendere lungo il collo soffermandosi poi, in lunghi succhiotti d’amore. La lingua di Ester pareva un mulinello impazzito tanto frullava attorno al mio ombelico, poi la sentii scendere fino al pube ed infine lambire delicatamente l’asta carnosa del pene. Ester stava posizionata di traverso al letto , lentamente, mentre la sua bocca aspirava il glande lei si spostò fino ad assumere la posizione del 69.
La fica pelosa e gocciolante di umori di mia moglie mi apparve come un frutto goloso da gustare, e lo feci. Mi impadronii con la bocca delle sue intime labbra esaltandomi al suono dei suoi gemiti di piacere. Se la mia bocca dava piacere a lei, la sua mi stava sconvolgendo dal piacere. La lingua roteava attorno al glande mentre le sue labbra suggevano aspirando tutta l’asta. Mai mia moglie aveva messo tanta passione in un pompino, era sconvolgente. Mentre continuavo a titillarle il clitoride alternando le lappatine a piccoli morsi e sfregamento con le dita fino a bere gli abbondanti spruzzi di ciprigno, lei, intensificò l’aspirazione e il pompaggio con la bocca del mio pene, lo fece, e continuò a farlo anche mentre con un inarcar di schiena ed un brivido non mi sentii irrigidirmi le gambe ed avvertire le dita dei piedi rattrappirsi nell’intensità dell’orgasmo che stava arrivando. Ester si rese conto che ero arrivato al limite e che presto sarei venuto ma non accenno minimamente a fermarsi, intensificò il movimento di testa ed io mi sentii aspirare l’anima e le colmai la bocca con il mio seme. Se avevo pensato che Ester sputasse lo sperma, mi sbagliai. Lo trangugiò come fosse stato il dessert più gustoso. Crollammo stremati , sazi del piacere che reciprocamente ci eravamo donati
Il giorno successivo ebbi modo di sentire mia moglie che telefonava a Michele per prendere accordi sul prossimo incontro.”Michel, sono tutta un fremito al pensiero di quello che potrebbe accadere sabato prossimo. Si, mio marito è d’accordo per un incontro soft giusto per farmi contenta, come cosa intendo per un incontro soft. Soft vuol dire non arrivare alle penetrazione ma limitarsi ad una azione superficiale. Certo che se durante l’incontro la cosa dovesse sfuggirci dalle mani non sarei certo io a lamentarmi, ovviamente con l’uso di un preservativo, giusto per non correre inutili rischi. A tenere buono Se questo dovesse accadere: penserò io a tenere buono Aldo.” Ascoltare quella telefonata mi mandò in bestia, cosa stava tramando mia moglie a mia insaputa?. Ma che cosa potevo dire? Che avevo origliato come il più geloso dei mariti, avevo promesso a Ester che l’avrei seguita in una serata a casa di Michele e lo avrei fatto. Andai in ufficio ma la mia mete era rivolta alla serata trascorsa in compagnia di Michele e sua moglie. Era stata piacevole come poteva essere una serata tra amici ma qui si trattava di qualcosa di più- Era inutile, anche se cercavo di considerare che si trattava di accontentare mia moglie non riuscivo a pensare che Michele potesse posare le sue mani sul corpo di mia moglie. Ero geloso, inutile negarlo, la gelosia mi chiudeva lo stomaco. Non riuscivo a capire se temevo l’avvicinarsi del fine settimana o se mi sentivo intrigato dal poter avere tra le mie braccia Samantha. Che casino nella mia testa; ero geloso di mia moglie ma desideravo la sua amica.
Il sabato, tanto temuto ed atteso con trepidazione, arrivò. Quella sera non smisi un momento di guardare mia moglie mentre si preparava per la cena. Stava impiegando una cura particolare nella scelta dei capi di abbigliamento, sic…dopo essere stata a mollo nella vasca da bagno colma d’acqua profumata di essenze orientali si era massaggiata con particolar cura con essenze dello stesso tipo di fragranza. “Questa notte devo essere una donna misteriosa orientale che fa sognare notti di passione; kamasutra, per intenderci.” Mi disse, in risposta al mio sguardo interrogativo mentre la seguivo passo passo. Con attenzione scelse delle calze autoreggenti fumè con riga, di gamba lunga che arrivavano molto in alto proprio dove la coscia inizia ad arrotondarsi e diventa natica. Un niente di mini abito tubino nero aderente come una seconda pelle che arrivava a coprirle poco più delle natiche, sotto non volle mettere nulla. Indossò il vestito a pelle nuda: era talmente corto che pur stando in piedi si vedeva che non aveva l’intimo e senza tanta fantasia ma solo abbassando lo sguardo con un po’ più di attenzione si poteva intravvedere la fine del triangolino di folto pelo nero, adeguatamente rifinito, nell’incontro tra le cosce e la vulva. La serata al ristorante fu deliziosa : M i gustai tutte Ie contorsioni che fece mia moglie nel tentativo,senza riuscirci, di non mostrare la sua fica a tutto il ristorante. Pur di non perdere quello spettacolo un solerte cameriere si posizionò accanto a mia moglie servendola con gran riguardo. Il menu tutto a base di pesce, fu onorato con un vinello bianco di erba luce che andava giù una meraviglia. La conversazione fluida e allegra era costellate di risate per le battute a doppio senso di Michele appoggiato dalla moglie.
Dopo cena, mentre con mia moglie raggiungevamo la villetta dei nostri amici , mi disse:”Non siamo obbligati a farlo, se tu hai ancora dei dubbi!”
Dubbi? Mia moglie mi chiedeva se avevo dubbi. Cazzo! Ero pieno di dubbi, dubitavo di riuscire ad arrivare alla fine della serata, dubitavo di poter restare calmo quando avessi visto le mani di Michele pomiciare con mia moglie; e lei mi chiedeva se avevo dubbi. “Certo che ho dubbi ma non voglio poi sentirmi dire che io ho fato marcia indietro davanti ad una cosa che prima avevo accettato. E poi non hai detto che ti senti attratta da Michele, me lo hai detto chiaramente la settimana scorsa. Mi sembravi molto interessata a quello che ha fatto e detto quella volta, no?”
La mia voce doveva esprimere tutte le mie paure.
“Dai Aldo, Michele è stato un vero gentiluomo, anche questa sera al ristorante è stato carino. Tu piuttosto, ho notato che con Samantha siete molto intimi, so che le piaci molto.”
“Cosa posso dire? “ nonostante tutto mi venne da sorridere.”Sono un conquistatore nato. Seriamente Ester, io mi auguro che le cose restino su un piano di contatto superficiale, ma se le cose dovessero sfuggirsi di mano ed andare oltre, promettimi almeno di prendere le dovute precauzioni.” Pochi minuti dopo parcheggiavo davanti alla villetta di Michele.. Quando entrammo in casa , trovammo già le video cassette sistemate in bell’ordine sul tavolino in cristallo davanti al divano. Samantha e Michele furono molto ospitali e ci fecero accomodare subito. Il tempo passò velocemente e prima che ce ne rendessimo conto i beveraggi ed i filmini erotici ci infiammarono i sensi.
Michele pensò bene di prendere in mano la situazione. “Mettiamo un po’ di musica? Così ci sgranchiamo un po’ le gambe facendo due salti.” Lasciò che la luce emessa da due apliques messe alle pareti contrapposte creasse l’atmosfera giusta per i lenti che aveva scelto. Invitò mia moglie a ballare e se la tirò subito contro gl’inguini. I calzoni all’altezza del pene mostravano una erezione notevole. “Vieni Ester, facciamo vedere ai due come si balla questa sera.” Detto questo spinse i fianchi contro quelli di mia moglie facendole sentire la propria erezione.
“ Mamma mia1 Michele!, non ti ho mai sentito così teso e potente. Sento una cosa incredibile, sia come grossezza che come durezza.” Squittì mia moglie strofinandosi contro quella protuberanza.
Stranamente la cosa non mi diede fastidio, altre volte avevo visto come Michele si strofinava contro i fianchi di mia moglie. Samantha, seguendo l’esempio del marito mi si gettò tra le braccia e senza tanti complimenti spinse il suo monte di venere contro il mio pene che nulla aveva da invidiare a quello di Michele, almeno come erezione. La luce era tenue ma permetteva di vedere bene quello che stavamo facendo. Io non perdevo occasione per poter sbirciare verso la coppia Michele Ester, che a quanto pareva non perdeva tempo, il loro dialogo non nascondeva nulla delle loro intenzioni “Ester, sei una gran figa, vogliamo fare cornuto tuo marito? Io sono pronto, mi senti, senti come è pronto il mio soldatino?” L’idea di Michele era chiarissima, ma la risata di mia moglie mi fece accettare anche quella battuta. “ calma Michele, per quello mi sa che ci vorrà ancora moltissimo tempo. Non dimenticare che Aldo è qui e noi siamo venuti solo per avere una serata soft, sai cosa vuol dire soft’” Per tutta risposta Michele la abbrancò con le mani per i glutei tirandosela contro il più possibile, non poteva non sentire che mia moglie sotto era nuda.
Infatti:” Ester! Ma sei nuda sotto. E’ proprio il caso di dire sotto il vestito niente.” Così dicendo sollevò leggermente il mini abito in modo che anche noi potessimo vedere la assoluta mancanza di mutandine.
A quella vista, Samantha prese la parola,:” Eh, no non ci sto lei a culo nudo ed io no, non sia mai!” e senza altro aggiungere sollevò la gonna e si sfilò le mutandine. “Ecco! Brutta porca anch’io mostro le chiappe al tuo maritino, così siamo pari:” Il meraviglioso culo di Samantha mi mandava in estasi, fu più forte di me , misi le mani su quelle natiche e le pastrugnai con soddisfazione.
Fu come se avessi dato l’inizio alla serata trasgressiva. Michele sbottonandosi la camicia esclamò, “Non sentite che caldo.” Restò a petto nudo proseguendo nello sbottonarsi i calzoni che con una sgambata fece volare per aria restando con lo solo slip dal quale prepotente usciva un cazzo di notevoli dimensioni. Non nego che lo guardai incuriosito, pur non essendo un mini dotato i miei diciotto centimetri scomparivano al confronto, lo stesso era per la circonferenza che appariva più simile al diametro di una lattina di Coca Cola. Restando in mutande riprese mia moglie tra le braccia e si mise a ballare tranquillamente seguito da una strabigliata Ester che pur facendo finta di nulla non staccava l’attenzione da quel palo di carne. Tranquillamente le sue mani si impossessarono delle natiche di mia moglie sollevandole completamente il vestito e posizionando la parte di membro che fuoriusciva dallo slip tra le cosce per farglielo sentire bene.
“Ballando, me lo avevi fatto sentire bene, ma ora mi rendo conto di quanto sia grosso. Mamma mia!, averlo dentro deve essere uno sballo doloroso.” Esclamo Ester quando lo sentì tra le cosce.
Samantha , non volendo restare indietro pensò bene di sbottonarmi la camicia facendole seguire la sorte di quella che indossava Michele, subito dopo toccò ai calzoni seguire la camicia, anche se questa operazione risultò molto poco agevole a causa delle scarpe nelle quali i calzoni si imbrogliavano. Finalmente Samantha , con una mossa più energica mi liberò dall’indumento.
Quando rimasi in mutande, Samantha mi mostrò felice a mia moglie. “Guarda che fusto tuo marito in mutande, “ poi rivolgendosi a suo marito, aggiunse:”Cosa credi che non siamo buoni a sorpassarti?” detto questo, la mia amica prese l’elastico delle mutande e lo tirò verso il basso lasciandomi nudo completamente.
Quasi la serata si fosse trasformata in una gara allo spogliarello, Michele disse a mia moglie:”Non credi sia ora di mostrare per intero questo tuo bel corpicino?” detto fatto le sue mani si allungarono verso la schiena di Ester tirandone la chiusura lampo verso il basso sfilandole poi il vestito e lasciandola come Eva in costume adamitico.
Ester aveva un bel corpo e lo sapeva, non mostrò vergogna alcuna nel mostrarlo, tutt’altro lo esibì con una giravolta su se stessa.
Samantha , con fare teatrale imitò mia moglie volteggiando e togliendosi gli indumenti a ritmo di lento. Il suo corpo non aveva nulla da invidiare nei confronti dell’amica, solo i due cespugli di folto pelo diversificava le due. Ester, presentava un cespuglio folto di un pelo nero rifilato perfettamente a triangolo rovesciato. Biondo, rifilato un una unica strisci verticale per poter indossare micro tanga, lasciando intravvedere il taglio della vulva carnosa. Tutte e due le donne sono arrapanti. Michele prende nuovamente tra le braccia mia moglie e riprende a ballare. Sento la sua voce che dice “Vieni Ester che ti porto a fare un giro sulla mia canna!” Voltandomi verso di loro vedo mia moglie fare uno strano sollevamento sulle punte dei piedi a lasciarsi andare sul pene eretto di Michele. Non permise al glande di penetrarla in vagina ma lo posizionò proprio come se si fosse seduta sulla canna di una bicicletta da uomo. Guardando attentamente verso l’attaccatura delle cosce di mia moglie potevo vedere il glande di Michele uscire ampiamente tra le cosce. Il movimento che facevano i due ballando permetteva al pene di strusciare completamente lungo la fessura di mia moglie, questo mi causava un fastidio notevole, non avrei voluto vedere quello, anche se onestamente serviva ad aumentare il mio stimolo nei confronti di Samantha che, prendendo ad esempio il marito, anziché salire lei sulla canna, prese il mio pene e lo guidò direttamente all’inforcatura della vulva.
I gemiti che provenivano da mia moglie mi facevano capire quanto lei gradisse quel tipo di bicicleta, infatti la vedevo sobbalzare e strusciarsi sull’asta di Michele , che pareva quasi sul punto di esplodere,
Si sentiva solo la musica in sordina, il resto erano gli ansiti di noi due coppie intenti nei giochi più fantasiosi. Samantha, dopo aver guidato il mio glande a fare conoscenza della sua fessura gocciolante di umori. Ero penetrato per metà nella sua fica , lei si dondolava lentamente chiavandosi da in piedi, pregandomi di non venire ma di durare a lungo che poi avrebbe pensato lei a ripagarmi del piacere che le stavo dando.
Michele, sempre più ingobbito su mia moglie , rantolava mentre spingeva il suo bestione tra le cosce di Ester, che ad un tratto la sentii gemere”Michele , stai attento perché la tua canna sta diventando un trapano. Ricorda cosa ho detto!”
“Ester, amore mio! Non vorrai essere così crudele da farmi morire tra le tue splendide cosce, mentre io desidero poter penetrare in questo bel boschetto. Ti prego lascia che ci metta almeno la punta, guarda ti giuro solo la punta, va bene E… poi ..scusa guarda un po’ tuo marito e mia moglie come ci danno dentro!”
Non aveva torto ormai Samantha stava avvinghiata al mio corpo spingendosi in avanti in modo che il mio pene fosse immerso quasi tutto ella sua vagina che sentivo pulsare e vibrare.
Fino a quel momento la cosa pareva seguire quanto stabilito da mia moglie, ma la mossa di Samantha, che si stava chiavando da sola sul mio cazzo, fece precipitare la situazione.
Ester, si staccò da Michele e presogli il grosso pene in mano gli disse: “Mi spiace , caro Michele ma dentro non si può, a meno che tu non abbia un preservativo non se ne fa nulla, non voglio trovarmi con la pancia piena. Se vuoi posso giocare un poco con questo tuo grosso amico, ora che lo tengo in mano devo dire che è proprio grosso, troppo grosso per permetterti di metterlo dentro la mia patatina, anche con il preservativo. Lascia che ci giochi un poco e vedrò di darti un po’ di sollievo.” Le mani di mia moglie presero a massaggiare il grosso pene, ora che lo vedevo bene era proprio un grosso cazzo. La scena dei due era perfettamente visibile in ogni minimo particolare e se in parte mi eccitava , molto di più mi disturbava togliendomi parte del piacere che mi dava la fica di Samantha.
Ester, maneggiava la grossa salciccia di carne con passione, il cazzo di Michele era circonciso e il suo aspetto era proprio quello di un grosso wurstel, poi vidi mia moglie, invitata da Michele, sedersi in poltrona così da trovarsi davanti ai propri occhi il glande gonfio e rosso dall’eccitazione; senza scomporsi avvicinò la bocca alla grossa cappella , e con la lingua prese a lambirla tutt’attorno , infine cercò di mettersela in bocca ma risultò essere troppo grossa per inghiottirla tutta. Per Michele era sufficiente quel trattamento , visto che gli si piegarono le ginocchia.
“oooh,Ester! Sei fantastica, mi dai un gusto da morire. Beato te,Aldo che ti ritrovi con una moglie che fa bocchini da sballo, la mia è piuttosto scarsa.” Quella osservazione mi disturbò parecchio , anche Samantha se ne accorse e si fermò guardandomi dispiaciuta. Michele non parve aver colto il senso di disagio che si creò, tutt’altro, lo sentii dire,;”Ester! Fermati, se non vuoi che ti venga in bocca fermati e lascia che ti mangi la fica, voglio farti morire dal godere!” con delicatezza sfilò il glande dalla bocca di mia moglie e s’inginocchiò ai suoi piedi, le prese le caviglie forzandole lateralmente per aprirsi la strada alla fica che gli si offerse polposa e pelosa. Michele non perse tempo e scese con la bocca golosa sulla fessura gocciolante di umori, in un solo boccone fece sparire la vulva tra le sue labbra. Ester, emise un gemito di piacere, a quel contatto portò le dita ai lati della vulva tirandone le labbra in modo da offrire quelle interne della vagina ai colpi di lingua di Michele. “Oooh, sì, Michele , leccala bene così che mi mandi in paradiso!” gemeva estasiata mia moglie. Io non capivo più nulla, non riuscivo a distinguere quello che mi disturbava di quella scena e quello che invece mi eccitava. Oppure la forte eccitazione mi era data dalla bocca di Samantha che era tornata ad impadronirsi del mio pene.
La mia attenzione era concentrata tutta sulla coppia Michele, Ester che incuranti della presenza dei rispettivi coniugi continuavano nelle loro effusioni. Michele , dopo aver lappato la fica di mia moglie abbondantemente, le introdusse due dita in vagina facendola inarcare per meglio offrirsi a quella penetrazione. “Oddio!oddio,dio! Che bello ! continua, continua ti prego!” rantolò Ester seguendo con il bacino il lento movimento delle dita di Michele dentro la sua vagina. Anche la mia partner non si risparmiava pompandomi il glande con passione “Aldo! Stronzone, visto che ti ecciti a guardare mio marito che fotte tua moglie, stai attento a non sborrarmi in bocca che lo odio, capito?! Mi richiamò Samantha, visto la mia attenzione per l’altra coppia.
“Fammi di più Michele, fammi di più che impazzisco!” squittì mia moglie incitando l’amico a fare di più, e lui lo fece. Sfilò le dita da quel lago di umori che era diventata la fica di Ester e si in ginocchio tra le cosce di lei e tenendo il grosso pene con una mano ne guidò il glande sul clitoride sfregandolo con velocità e forza. “Beeellllooo!!!” farfugliò Ester, dimostrando di gradire quel trattamento. Michele , resosi conto che mia moglie era andata nel pallone, ne approfittò aumentando le escursioni del glande sul clitoride e lungo la fessura vulvare. Ad ogni passaggio lungo la fessura si soffermava all’ingresso dell’apertura vaginale rimestando un poco con quel suo manico. Notavo che ad ogni passaggio il suo glande scostava sempre un poco di più le labbra del sesso di mia moglie fino a quando mezza cappella di quel cazzone non trovò rifugio tra le sue labbra. Michele era in estasi lo si sentiva ansimare nello sforzo di trattenersi dal penetrare completamente quella bella fica. Ester ebbe un moto di sorpresa quando sentì il grosso glande slargarle le labbra vaginali e penetrare padrone dentro di lei ,”Aoooh! Che cacchio mi stai mettendo dentro?” ,disse piegando la testa verso il proprio pube per guardare cosa la dilatasse a quel modo. Resasi conto che non era un dito quello che le stava aprendo la fica richiamò l’amico.”Michele, che cosa stai facendo? Leva immediatamente quellq testa di cazzo da li, sei diventato scemo?”
“ E dai Ester, non essere così crudele. E? una vita che sogno di mettertelo dentro, ed ora che ci sono finalmente riuscito mi vuoi far levare?”
“Non ci pensare neanche, esci immediatamente.” Sento dire ,mentre si muove con l’intenzione di sollevarsi ed alzarsi, ma Michele , ormai padrone della situazione non glielo permette”dai, tesorino ho solo messo la punta lasciami stare qui, è già bellissimo, guarda lo lascio un poco poi se vuoi lo levo.” Mentre parlava ,Michele cercava di trattenere seduta nella non comoda posizione Ester, che dal canto suo agitandosi permetteva al grosso pene di penetrare in lei lentamente .
“Non se ne parla proprio almeno che non copri quel tuo cosone con un preservativo, di figli ne ho già due.”
“Non ti preoccupare, lo levo per tempo, stai tranquilla.” Michele approfitto del momento di abbandono di mia moglie per inserire un altro po’ del suo cazzo dentro la fessura di lei ora dilatata alla grande dalla presenza del tronco di carne. “Oooh, è grosso mi stai aprendo come fossi vergine, fai piano. Pianooo!” il piccolo grido di dolore era dovuto alla spinta di Michele che aveva inserito ancora un pezzo del suo pene in lei. Sentendola contrarsi ; Michele si fermò lasciando che la vagina di mia moglie si adeguasse alla misura dell’ospite.
Io restavo basito a guardare, con torbido piacere, quello che stava accadendo. Ero felice di vedere mia moglie soffrire nella penetrazione da parte di Michele, quasi non mi rendevo conto del daffare che si dava Samantha sul mio glande fino a quando le venni in bocca. Lei non si scompose minimamente, trangugiò il tutto pulendo poi il glande con sapienti colpi di lingua. Preso dallo spettacolo di mia moglie restai lì come un idiota; mi riscossi solo quando, impugnato il mio pene, ormai sulla strada del rilassamento, me lo tirò decisamente per attirare l’attenzione su di lei e dirmi:”Quando ti sei stancato di guardare lo spettacolo di tua moglie che si fa impalare dal cazzo di mio marito, vedi di dedicare un po’ di attenzione anche a me.” Che figura di merda stavo facendo.
Mia moglie continuava a lamentarsi con Michele. “Piano!fai piano lo hai lungo e grosso e se spingi così mi fai male, e non dimenticare di ritirarti per tempo. “ Ero come ipnotizzato dallo spettacolo del cazzo di Michele che scompariva nella fica di Ester in modo lento ma continuo, fu con sorpresa che lo vidi penetrare completamente in lei, ne ebbi conferma quando i due dialoghi si accavallarono. Lei pregò Michele di non spingere più perché non ne poteva ricevere di più, lui le confermò che lo aveva tutto dentro. Da quel momento prese a muoversi lentamente per permettere a mia moglie di adeguarsi alle sue misure ma non passò molto che il ritmo prese la cadenza di una sana chiavata con mia moglie che gemeva di dolore e di piacere allo stesso tempo.
Samantha, chiaramente contrariata per il fatto che non mi dedicavo a lei, si mise a sedere sul divano ad ammirare il marito che si trombava l’amica con decisione. Vedevo il cazzo di lui uscire quasi completamente dalla vagina di Ester per poi sprofondare deciso fino a quando le palle non toccavano il buco del culo di lei, e poi via per la corsa successiva.
Quanto durarono non ho idea , ricordo perfettamente l’urlo dell’orgasmo di mia moglie, salì graduale venendo da lontano. “Ooooohhh, siiiiii, cosìììì, spingilo dentro cosììììì. Dio mio! Muoioooo!! Volo in paradiso , non lo reggo più. Ecco,ecco ci sono vengo!,Vengo,vengooooooooaaaauuhhhgrruuioo” e dopo essersi inarcata tutta sulla poltrona stendendosi poi con le gambe rigide crollò rilassandosi mentre Michele continuava a pomparle la figa con spinte profonde che ancora le strappavano gemiti di piacere, facendola ancora gemere,”Non ce la faccio più, sono morta , vieni ti prego vieni!!” e lui la seguì le diede una spinta tale da sollevarla letteralmente dalla poltrona per poi affondare completamente in lei e vibrando prima sobbalzando poi ebbi netta la visione dei suoi testicoli contrarsi insieme alle natiche nella contrazione dell’eiaculazione. Mi resi conto che il bastardo, pur sapendo che mia moglie non usava contraccettivi le stava allagando l’utero con la sua sborra. Anche Ester, si rese conto di quanto stava accadendo, con uno scrollone, che avrebbe dovuto , almeno nelle sue intenzioni, disarcionarlo , ma che nulla fece, gemette un misero “Oh,no,no,no! Che stai facendo? Levati sfilati , levami da dentro quel tuo stupido cazzo. Porca miseria ma che cazzo hai nella testa, vuoi forse che resti incinta di te, cretino.”. Lui, saldamente immerso nelle profondità della sua vagina, non accenno minimamente ad uscire da lei ,ma anzi spinse ancor più per penetrare maggiormente in lei,e con voce angelica ribadì:” Uscire da te è impossibile , hai una fica che è una meraviglia, mi sta strizzando e mungendo il cazzo in un modo fantastico. Sei stretta che pari vergine e il solo pensiero che potrei averti messo incinta mi commuove, pensa che figlio meraviglioso il nostro.Con Samantha non ho questa possibilità.” Il desiderio di restare ancora dentro la fica di mia moglie rimase solo tale, la natura ebbe la meglio e il grosso membro di lui scivolò fuori espulso dalle contrazioni della vagina. Vidi il grosso lumacone di lui lasciare il caldo nido di Ester e, una volta tolto il tappo di carne colare fuori un grosso bolo di sperma,continuando a poi a goccioare. Mia moglie spinse di lato l’amico e, con fare tutto femminile si portò una mano alla vulva tamponando ls fuoriuscita del liquido e si avviò velocemente verso il bagno.
Samantha, ormai impaziente della mia immobilità, mi strattonò prendendomi per mano e guidandomi nella loro camera da letto. Non mi diede neanche il tempo di entrare che mi si incollò addosso dicendomi:”Lo spettacolo è finito e sento che sei pronto per me, non fare la mummia e datti da fare che vedere tua moglie sotto mio marito ti ha eccitato. Aveva ragione, senza che io me ne rendessi conto il mio pene si era eccitato incredibilmente. Non pensai oltre, mi buttai sul corpo di Samantha, ed ebbi conferma di quanto dolce fosse la sua pelle. Stavamo baciandoci con passione , quando la voce di mia moglie, che stava in piedi nel vano della porta mi disturbò. “Ah, sei finto qua, beh vedo che non ti stai annoiando, vero?” lo disse con un tono che defini di gelosia. Ma come, pensai ha fatto tanto per scoparsi Michele ed ora perché io faccio lo stesso con la sua amica , mi fa la gelosa?. Fu Michele che arrivando alle spalle di Ester , la prese e dolcemente la trascinò sul folto tappeto della stanza di fronte. Se Samantha era stata una delle mie fantasie nascoste in quel momento era realtà. Non mi feci scrupolo, visto che per quello lei impazziva, di farle tanti succhiotti sul collo, di passarle la lingua lungo il contorno del viso, mentre le mie mani vagavano sui suoi seni sodi. Quando le mie labbra si impadronirono dei capezzoli , lei ebbe un singhiozzo e si inarco ad offrirmeli meglio. Neanche le sue di mani restarono ferme , corsero ad accarezzarmi i fianchi e più giù i testicoli. Sempre impastandole le sode mammelle, scesi all’ombelico ficcando la lingua, e solleticandolo , in quel piccolo foro, Samantha parve gradire molto quelle mie attenzioni , almeno a giudicare dalle dolci strizzate che dava al mio pene.
Più giù mi attendeva la vulva più dolce e gustosa che avessi mai succhiato. Il profumo del suo corpo mi esaltò ed ebbi modo di gustare maggiormente la fragranza dei suoi umori e di tutta la sua fica. Samantha , pareva impazzita, gemeva e si contorceva come un’anguilla. “Vieni! Ti prego vieni, mettilo dentro.” La sentii gemere, dopo l’ennesima contorsione.
Io pure ero al limite, se non l’avessi penetrata al momento sarei venuto come uno scolaretto tra le lenzuola. Samantha spalancò le cosce invitandomi a posizionarmi tra di esse, fu lei ad accomodarsi per meglio ricevere il mio pene ed una volta posizionata giusta, lo impugnò e lo guidò nella sua vagina bollente. Penetrai in una fica stretta, a dispetto delle misure fuori dal comune del marito. In quel momento mi sentii vagamente disturbato al pensiero che lei potesse fare il paragone tra il mio uccello e quello maestoso del marito, ma i miei timori furono spazzati via dalla sensibilità di Samantha, che con fare sensuale mi invitò a stare sotto di lei che avrebbe pensato a darmi il piacere con i suoi movimenti. Lo fece in maniera dolce e sconvolgente, mentre saliva e scendeva in modo lento ed assorbente, mi sentivo aspirato dentro di lei fino all’impossibile e oil glande veniva stretto dalle pareti vaginali in modo incredibile. Le sue mani percorrevano il mio corpo con passione, le sue dita solleticavano lo scroto mentre con le dita mi dava l’estasi stimolando ogni anfratto del mio corpo. Ben presto mi trovai sull’orlo del’orgasmo, l’avvertii per evitare problemi, anche se quello stronzo di suo marito non si era fatto scrupolo di eiaculare entro l’utero di mia moglie, io mi sentivo in dovere di avvertire Samantha che stavo per arrivare all’orgasmo. Lei, per tutta risposta strinse con più decisione i muscoli vaginali sussurrandomi all’orecchio:” Aldo, vai tranquillo sborrami dentro, non lo sai che non posso avere figli? Sciocco.” Ed iuo venni, venni fino ad avere le palle completamente asciutte. La fica di lei intanto continuava a spremermi l’uccello tirandone fuori anche l’ultima goccia di sperma, crollai stremato d a quell’orgasmo mentre le labbra di Samantha mi coprivano di baci il volto. Rimasi tra le braccia di Samantha fino a quando ripresi le forze necessarie ad iniziare un secondo round. La notte stava evolvendo al meglio per le mie aspettative, non ero entusiasta di quella nottata ma in quel momento mi rimangiavo tutto, mi stavo divertendo e onestamente Samantha mi stava coinvolgendo fin troppo, scoprivo una donna sensuale , intrigante e di grande sentimento. Per esigenze idriche lasciai la stanza , andai in bagno ed al ritorno passai davanti alla camera dove stavano Michele e mia moglie. Mi colpì il timbro di voce di Ester , pareva spaventata,”Cposa vuoi fare Michele? Sei pazzo! Non puoi pensare di mettere quel tuo cosone nel mio culo!”
La voce di Michele parve più pacata e cercava di convincere mia moglie a lasciarlo fare. Evidentemente, lui doveva essere stato molto convincente perché dopo pochi minuti sentii il gemito di Ester ,”Aaarrggghh, fermati!fermati! è troppo grosso mi stai strappando il culo! NOOOOOOO! Non spingere! Aio!1, Dio che male, tira via questo cazzo dal mio culo mi sfondi!” Il dolore di mia moglie era evidente dovuto alle dimensioni del pene di Michele che cercava di penetrare nel culo di Ester. Ben le stava , aveva voluto lo scambio, e allora che se lo godesse. Tornai da una desiderabile e conturbante Samantha che mi accolse tra le sue braccia riportandomi verso quei piaceri carnali che già avevamo sperimentato. La sua bocca s’impadronì del mio pene, la sua lingua pareva un mulinello sul mio glande, ma furono le sue labbra a farmi gemere.” Amore, se non vuoi che ti sborri in bocca fermati immediatamente.” Riuscii a miagolare Samantha, si tolse il pene dalla bocca dandogli ancora un paio di lappatine prima di sdraiarsi supina trascinandomi sopra di se e guidando il cazzo nella sua vulva bollente. Prendemmo a scopare come pazzi. Quando sentii salire l’orgasmo mi spinsi in lei il più profondamente possibile e lasciai che lo sperma sgorgasse dal glande allagandole l’utero, non fertile: era un piacere poter sborrare tranquillamente nella sua vagina senza alcun problema. Più tardi, alle prime luci dell’alba avevo fatto un paio di docce, pure l’altra coppia avevo sentito aveva usufruito della doccia più volte. Trovai mia moglie seduta sul divano, mi fece segno di accomodarmi accanto a lei che mi si fece prontamente accanto abbracciandomi con amore. Posò la testa sul mio petto e con voce dubbiosa mi chiese se mi fosse piaciuto fare sesso con la sua amica, volle sapere se l’avessi amata come amavo le. Non le dissi che ne ero rimasto affascinato e molto coinvolto, non le dissi neanche che con lei avevo raggiunto vette di piacere sconvolgenti. Intuii che avrebbe voluto sapere di più ma l’arrivo degli altri la bloccò. Samantha si scusò ed andò a preparare del caffè, poi mentre suo marito metteva l’ennesima cassetta porno lei apparve con la caffettiera fumante e le tazzine. “Allora.. come vi è sembrata l’esperienza di questa serata, a me è parsa meravigliosa.” Guardò negli occhi suo marito e gli sorrise,”E tu che ne dici, tesoro?”
Michele sospirò soddisfatto.” E’ stato molto meglio delle più rosee aspettative. Ester è stata fantastica, il pompino pi ….una favoal. Aldo ti invidio, sinceramente. Per un pompino del genere darei mia moglie.” Lo disse convinto ed io avvertii una morsa di gelosia. Ma che cazzo, ti sei fatto fare un pompino da Ester? Lo sappiamo , io lo supponevo, si sa in una notte d’amore ci scappa , ma sentirlo dire chiaro e tondo, no. Stronzo potevi tenerlo per te. Lo pensai ma la voce di Samantha mi richiamò al presente.”Te la senti di passare un’altra serata come questa?, Aldo?”
Quando vide che non rispondevo, si rivolse a mia moglie. “E tu Ester?”
“Non lo so. Non mi ero resa conto di quanto fossi gelosa fino a quando non ho visto te e Aldo sparire nella stanza da letto, Samantha.” Poi, sollevando lo sguardo su di me, “non so se lo rifarei. E tu lo rifaresti, Aldo? Rispondi con sincerità, per favore.”
In quel momento mia moglie mi fece una tenerezza incredibile, l’abbracciai e cercai di essere sincero, non potei fare a meno di guardare Samantha mentre mi rivolgevo a mia moglie. “Mi sono divertito molto, questa notte, davvero. Non avevo mai fatto una cosa simile . Ne avevamo parlato tutti noi, e voi sapete che ero contrario ma devo dire che la notte passata con te Samantha, mi ha fatto cambiare idea e sarei anche disposto a rifare una esperienza del genere, però solo se mia moglie ne fosse veramente convinta, visto che abbiamo avuto alcune discussioni in merito ed io ora ho cambiato idea.”
“Lo sai che ti amo, Aldo, eppure dopo aver provato l’attributo di Michele sarei tentata di riprovare almeno ancora una volta, ma mi blocca il vedere te e Samantha fare l’amore.”
“Ho capito,” mi trovai a dire,” ne parleremo a casa e decideremo cosa fare.” Ester, mi abbracciò e mi baciò manifestandomi il suo amore. Lasciammo la villetta dei nostri amici e tornammo a casa.
Prendemmo posto sulla nostra automobile, misi in moto e mi diressi verso casa nostra. Ester, se ne stava rannicchiata sul suo sedile guardandomi torva. Per un po’ non disse nulla ,poi esplose.”Stronzo! Sei uno stronzo1 fai tanto l’innocentino e poi appena ti capita di scopare la mia amica ci muori dietro, stronzo!” mi aspettavo la sua reazione, avevo notato le sue occhiate cariche di risentimento.
“cara Ester, in tutte le discussioni fatte con gli amici, io ho sempre sostenuto la mia contrarietà a fare certi esperimenti di scambio o altro. La mia paura era che potesse accadere proprio quello che tu stai dicendo. E poi, scusami, ma se c’è una che ha perso la testa per il cazzo di Michele , questa sei tu. Comunque io l’ho detto: se tu non sei d’accordo al cento per cento di ripetere l’incontro, non se ne fa nulla.”
Piangendo,Ester mi si fece sotto e mi abbracciò baciandomi sulla guancia.”Hai ragione Aldo, sono stata io a spingerti in questa avventura, ma ora mi trovo ad essere gelosa di Samantha e non voglio più che tu ci faccia l’amore. Io ti amo Aldo!”. Fu la prima ed ultima volta che facemmo un’esperienza di scambio di coppia. Michele telefonò più volte a Ester per ripetere una serata con scambio ma, a detta di mia moglie la cosa non interessava più a nessuno dei due.
Questo non influì sulla nostra amicizia, noi continuammo a vederci e a ballare nelle coppie formate, io con Samantha e mia moglie con Michele.
Samantha, nei nostri incontri di ballo tornava spesso su quella famosa notte di trasgressione cercando di convincermi a ripeterla. Lei da quella notte aveva perso la pace, aveva trovato in me un amante tenero che l’aveva capita, a lei le dimensioni del pene non importavano.”Quelle mi pare interessino più tua moglie, visto cosa si è lasciata fare da Michele.”
Tutte quelle sollecitazioni mi davano fastidio, in particolar modo il rammentarmi che Ester si era lasciata sodomizzare senza batter ciglio e a me aveva dato fastidio. Avevo ancora davanti agli occhi il grosso cazzo che le spalancava l’ano forzando spaventosamente il muscolo sfinterico fino a lacerarlo. Nelle orecchie mi ronza ancora il gemito di dolore di mia moglie”Aaaaggghhh! Fermati ce l’hai troppo grosso mi stai spaccando in due.! E poco dopo l’urlo di vero dolore ! AAAAAAAHHH! AIIII! ODDIO! DIO! DIO MIO! CHE DOLORE: BASTA! BASTA; TI PREGO!” la sentii singhiozzare in preda al dolore.
Michele era riuscito a vincere la resistenza del muscolo ed aveva lacerato lo sfintere penetrando in lei”Ecco, ecco! Ora è entrato , ora sei mia. Ora si che sei rotta in culo” rantolò Michele poco prima di riempire l’intestino di mia moglie con la sua calda sborra.
Rip4ensando a tutto questo mi resi conto che da quella notte, anziché eccitarmi, la cosa mi creava problemi. Ogni qualvolta mi avvicinavo a Ester per fare l’amore rivivevo il momento di quella notte, con lei tra le braccia dell’amico, e il desiderio andava scemando lentamente. Non mi riusciva più di leccare la fica a mia moglie, tantomeno leccare il suo buchetto del culo. Ogni volta che ci provavo vedevo lo sperma di lui colare fuori dai fori del corpo di mia moglie. Intuii che anche per Ester si presentava lo stesso problema, forse notò in me una diminuita attenzione sessuale nei suoi confronti, non lo so. Ci fu solo una volta che mi chiese se era sempre la mia patatina superfica, e se la amavo sempre prima . Poi più nulla. La cosa pareva finita lì, addussi il tutto allo stress del ricordo, alla stanchezza e perché no alla età che stava avanzando, ma era certo che i nostri rapporti sessuali ebbero a risentirne.
A tutto questo dovevo aggiungere il tampinamento di Samantha, che non perdeva occasione di invitarmi ad uscire con lei. “ Ti sembrerà strano, Aldo, ma da quella notte io non faccio che pensare a te, alla tua sensibilità, alla tua dolcezza. Io posso assicurarti che per me le dimensioni del pene non contano, anzi semmai sarebbe il contrario: amo le misure più sul normale, e non chiedermi quanto e quali, come tuo solito. So che lo dici ridendo ma io faccio veramente. Non ti chiedo di mandare a monte il tuo matrimonio, come del resto non ho nessuna idea di rovinare ul mio; solo mi basterebbe trascorrere una serata solo noi due. “
“Samantha, io amo Ester, e pur essendo ancora disturbato dalle immagini che mi si affollano in testa in ricordo di quella serata, devo cercare di recuperare il rapporto tra mia moglie e me, non escludendo la rimozione mentale di quella notte.” Con quella risposta pensai di aver chiarito la cosa, ma pochi giorni dopo, mentre accompagnavo Samantha a casa, mi lasciai convincere ad appartarmi in un osto tranquillo con lei. Non ebbi neanche il tempo di tirare il freno a mano che lei mi si buttò addosso con foga. Le sue labbra s’impadronirono delle mie in un bacio sconvolgente, la sua lingua cercò golosa la mia in un turbinio di passione. Poi le sue mani corsero ai bottoni della camicia e dopo averla sbottonata me la tolse e la sua bocca depositò piccoli baci sul torace scendendo piano, piano verso il basso mentre le sue mani abbassavano la cerniera dei calzoni e andavano alla ricerca del pene già turgido di desiderio. Non cercai minimamente di fermarla, anzi lasciai che la libido esplodesse in me abbracciandola con passione e desiderio. La mia bocca calò sul suo seno impadronendosi del capezzolo torturandolo delicatamente con i denti. Le sue mani, intanto avendo trovato il pene ben pronto lo carezzava delicatamente menandolo piano. Infine, senza ulteriori preliminari , con un contorcimento deciso si sfilò il tanga e sollevatasi si di me , si calò impalandosi sul membro. Fu una scopata incredibile: Samantha saliva e scendeva sul mio pene stringendolo e mungendolo. Non durai molto e venni, le venni dentro tranquillamente, mi aveva detto che non poteva avere figli, per cui non mi preoccupai che potesse restare incinta. Samantha, mi seguì nell’orgasmo crollandomi addosso e muovendo lentamente i fianchi fino a quando, il mio pene ormai svuotato di sperma ed energia non rimase teneramente molle dentro di lei. “Ti amo1 Tiamo, tiamo. Dio, come ti ho sentito venire, mi hai allagat con il tuo seme; fortuna che non posso avere figli altrimenti questi erano gemelli. Caro, ho voglia di rifarlo, aspetta che ti aiuto a risvegliare il tuo giovanotto.” Prima che mene rendessi conto con una nuova contorsione la sua bocca s’impadronì del mio glande e la sua lingua prese a picchiettarlo risvegliandolo in modo incredibile. “Ora sei di nuovo pronto:” Ansimò ed un momento dopo si impalava nuovamente sul mio cazzo. Di quel fuori programma non dissi nulla a mia moglie, tenni per me il mio senso di colpa. Non sarebbe più successo, non avrei più tradito mia moglie. Basta con la storia degli scambi, finito, avrei cercato di dimenticare tutto. Così feci cercai di essere dolce ed affettuoso con Ester, riuscii perfino a fare l’amore con lei senza problema, tornammo ad essere una coppia innamorata e con un normale appetito sessuale. Con Samantha mi limitai a seguire le lezioni di ballo. Più volte lei mi chiese perché la evitassi . le spiegai i motivi ma lei non accettò la mia decisone . “Non mi puoi proibire di volerti:” decise. Non mi preoccupai più di tanto , anche perché mia moglie pareva essere più disponibile con me, tanto che tornai ad apprezzare i suoi pompini e, vista la sua disponibilità ad essere sodomizzata, gustai nuovamente il suo bel culo che, forse per creme o altro trovavo di agevole ingresso. Come si dice il tempo aggiusta tutto, così pareva per il nostro matrimonio.
A rompere il perfetto quadretto di famiglia felice fu un piccolo contrattempo Un sabato mattina partii per Alessandria, avrei dovuto presentare un progetto con relativo preventivo ad un impresario. Come tutte le mattine , anche quella mattina trovai mia moglie attorno ai fornelli intenta a prepararmi la colazione. Ester, era impagabile, non aveva mai tralasciato una volta di prepararmi la colazione, lo faceva per me, per i figli ed infine, dopo aver sistemato la cucina andava al suo ufficio. La salutai con un bacio caloroso promettendole che al mio ritorno avrei fatto follie, ricordo che le dissi di non aspettarmi prima delle ventuno, giusto per cenare insieme. Salii in macchina e via in autostrada a velocità sostenuta. Alle dieci ero in cantiere , alle dieci e trenta ero nell’ufficio dell’imprenditore, alle undici ero in autostrada che correvo verso casa incazzato come una bestia. Avevo portato tutto , ma proprio tutto meno il tabulato del preventivo, erroneamente avevo preso una cartella con un diverso progetto. Scusandomi avevo concordato che sarei tornato in ufficio a prendere la cartella giusta e poi sarei tornato per consegnarglielo.
Arrivai a casa entrai nel garage posto sul retro ,e per non perdere tempo salii direttamente al piano superiore tramite la scala che porta nel corridoio vicino al mio studio. L’idea era di salire e scappare via di corsa salutando rapidamente mia moglie. Entrai nello studio presi la cartella e mi avviai lungo il corridoio per cercare Ester. Pochi metri più distante c’è la porta della nostra camera da letto, con una certa sorpresa sento provenire dal suo interno strani gemiti. Sono gli stessi che emette mia moglie quando facciamo l’amore. Mi avvicino con cautela alla porta e sbircio dentro, quello che immaginavo ascoltando i gemiti lo vedo dal vivo. Ester non è sola. Con lei c’è un uomo, le loro voci ansanti, concitate.
“Michele……sei pazzo1…..non così forte! Spingi più piano, così mi sfondi!”
“Buona….buona , amore mio , con questa tua fica mi fai morire, non capisco più niente, dentro di te ci starei giorno e notte. Dio, come sei stretta.”
“Ti prego, fai piano che lo gusto meglio…..mi mandi fuori di testa. Hai un cazzo che è una favola e lo sai usare da Dio. Fammi godere tanto, stacci tanto dentro ma stai attento,eh!”
“Buona, buona , ti sto gustando al meglio. Ecco così, apriti meglio……di più….mhhmmmhhmmmhmm….ohhh!”
Mi sposto per vedere meglio e vedo mia moglie completamente nuda coricata supina sul nostro letto, le gambe spinte in alto divaricate al massimo per permettere all’uomo, pure lui nudo, con le sue gambe pelosissime ben puntellate sul letto di scoparla poderosamente con un pistone che ben conosco per dimensioni e potenza. Ad ogni spinta poderosa faceva sparire completamente quel suo bestione di cazzo nella vulva martoriata di Ester.
Rimasi allibito ad assistere alla scena, pur nell’incredulità, ma la realtà era davanti ai miei occhi: mia moglie era l’amante di Michele.
“Dai…porcona…dai spingi ora stringi la fica attorno al cazzo e apriti bene che ci sono!!” Mentre parlava ansimava dando spinte più potenti, pareva volesse perforare mia moglie che gemette.
“Agh, ahioooo1Mi fai male! Cazzo, così mi fai troppo male!!”
Lui le piazzò le mani sotto le natiche e se la tirò tutta contro, io non so le misure esatte del pene di Michele , so solo che è esageratamente lungo e grosso, in quel momento era tutto immerso nella fica di Ester, solo le non riuscivano ad entrare, ma per un momento temetti che potessero penetrare in lei anche quelle, visto la forza che spingeva.
Fu uno choc per me vederlo concludere. Grugniva come un maiale, il suo corpo vibrava e tremava mentre schiacciava Ester contro il materasso. Ci mise un sacco di tempo a scaricarsi mentre lei ad occhi chiusi partecipava, mordendosi le labbra, con piacere evidente all’interminabile eiaculazione. Rimasi sbalordito da quell’orgasmo maschile, vedi le sue natiche contrarsi ad ogni emissione di sperma. Quello che le stava riversando entro la fica era incredibile, fantastico, superlativo. Una sborrata da antologia, mai io ho versato tanto sperma dentro mia moglie. Mi tremarono le ginocchia al pensiero di tutti quegli spermatozoi che in quel momento stavano viaggiando nell’utero di mia moglie, sapevo benissimo che lei non usava nulla per cui non era assolutamente protetta da una possibile gravidanza. Infine il giovane smise di sparare sperma dentro la fica di mia moglie. Trattenni il respiro osservando gli ultimi movimenti rotatori delle natiche dell’uomo ,nell’intento di svuotarsi completamente in lei che ad occhi chiusi assecondava il movimento mungendogli il cazzo con la vulva. Infine Michele si fermò e sfilò il pene , ormai no più duro dalla vagina , che non più tamponata dal tappo di carne, lasciò fuoriuscire un rivolo di sperma che colò tra le natiche di Ester fino a raggiungere il buco del culo.
“Ooooooohhh,” gemette mia moglie. “Se il solito porco egoista! Non vuoi mai usare il preservativo….un giorno o l’altro mi metti incinta sul serio!”
“Uffa, quanto la fai lunga. Sei sposata,no? Che te frega.Lo sai che a me non va per niente sborrare nel caucciù, non c’è gusto, non si sente nulla con il cazzo coperto di gomma.”
“Sei proprio uno stronzo egoista….ed io una povera stupida che ho perso la testa per il tuo cazzo e ti lascio fare quello che vuoi. Ora lascia che vado a òlevarmi via un po’ di quella roba che mi hai messo dentro.”
“Quando? Quando ci rivediamo?”
“Ma se hai appena finito! Non lo so , vedremo Aldo gli impegni che avrà, ti saprò dire.”
“Allora chiaveremo in macchina come l’altra volta?” Chiese lui
“Uffa non lo so, pensi sempre a quello, dai lasciami andare ora che devo lavarmi e poi rimettere in ordine e preparare cena per Aldo che ritorna stasera.
Mi ritirai in tutta fretta non facendomi vedere , scesi in Garage, salii in macchina e tornai ad Alessandria. Lungo tutto il viaggio non feci altro che pensare a quanto avevo visto. Mi pareva impossibile, mia moglie aveva Michele come amante, e pensare che mi giurava amore eterno. Era stata proprio lei a non voler dare un seguito alla nottata dello scambio, ed ora lei si concedeva da sola, cosa dovevo fare? Tornare a casa e fare una scenata?Dividermi? Che casino.
Arrivato ad Alessandria , sbrigai l’impegno con il mio cliente dopo, um poco più calmo volli telefonare a Samantha , ma mi resi conto di non aver più il cellulare. Potevo averlo lasciato solo che a casa mia quando sono scappato via. Entrai in un bar e chiamai la mia amica . Sapevo che era sola in casa, visto che il marito stava scopandosi mia moglie.
“Pronto Samantha, ci possiamo vedere alle 21? Ho bisogno di parlare con una persona amica e questa poteva essere solo lei.” Samantha, confermò la sua disponibilità ad incontraci per quell’ora.
La mossa successiva fu quella di telefonare a mia moglie avvertendola che quella sera non sarei tornato perché il mio progetto doveva essere rivisto.
Alle 21 mi incontrai con Samantha, la feci salire in macchina e mi avviai verso la periferia cercando un posto tranquillo per poter parlare in pace. Le raccontai tutto quello che era accaduto nella mattina a casa mia. Samantha, non parve affatto sorpresa, anzi. “ Caro Aldo, non mi stai dicendo nulla di nuovo. Io posso chiarirti le idee, perché vedi; quello che hai visto tu è una parte. La relazione tra mio marito e tua moglie è da mesi che va avanti. Dopo quella notte che abbiamo fatto lo scambio, t hai chiaramente detto che, se tua moglie non era più d’accordo, tu avresti seguito il suo volere, e lo hai fatto, visto che Ester aveva manifestato l’idea non ripetere l’esperienza. A farmi sorgere il dubbio che qualcosa di strano stava accadendo tra mio marito e tua moglie sono stati alcuni episodi, alcune circostanze. Tipo spostamenti di orario nelle serate del ballo, o incontri per un aperitivo in mattinata. A seguito di queste cose , un giorno ho affrontato Michele ed ho chiesto di essere chiaro e sincero. Sai cosa mi ha raccontato? Che tutto è partito da Ester, la quale , innamorata delle dimensioni innaturali di Michele, ha voluto frequentarlo senza che tu potessi frequentare me. Tutto questo perché la tua cara mogliettina è gelosa di me. Se ricordi, il motivo principale per non ripetere lo scambio di coppia. Che mio marito abbia preso gusto a questa situazione è dimostrato dal fatto che Michele si vanta di aver trovato una vera donna che sa apprezzare gli uomini con un bel cazzone, . Ultima sparat di Michel e è quella di scopare con Ester senza nessuna precauzione, tieni presente che lui sa benissimo che ster non usa contraccettivi, e proprio per questo non usa il preservativo; proprio con la speranza di trovarla nel periodo fertile ed ingravidarla, così da avere da lei il figlio che, io essendo sterile non ho potuto dargli. Ora sai come stanno le cose.” Se in quel momento la presa di coscienza di essere due poveri becchi ci spinse a farlo non lo so, ma ci trovammo l’uno tra le braccia dell’altro baciandoci avidamente. Ribaltai i sedili trovandomi sopra Samantha e senza perdere tempo le tolsi la camicetta. Da parte sua , lei, non perse tempo e si sfilò la gonna quasi strappandosela di dosso.
“ Amami! Prendimi! Fammi tua , Aldo!” Mi offri il suo seno sodo e pieno di desiderio. Aspirai quei suoi capezzoli titillandoli con la lingua e mordicchiandoli teneramente. Samantha pareva un’anguilla , tanto si contorceva, fu lei a guidare le mie mani sul suo perizoma ed invitarmi a sfilarglielo, spingendo poi la mia testa sul suo frutto fradicio d’umori. Lappai, succhiai le sue grandi labbra, penetrai tra le piccole cacciando la mia lingua nella profondità della sua vagina, in cambio ne ebbi un getto tale di ciprigno che mi lavò letteralmente l faccia. Quando Samantha, sconvolta dal piacere mi chiese di penetrarla, non la feci attendere. Il suo grido di piacere seguì la mia gioiosa invasione della sua vagina. Le sue gambe si alzarono fino a poggiare i talloni sui miei reni spingendomi con forza a penetrarla con maggior impeto. Cosa mi spinse ad essere violento non lo saprò mai, sta di fatto che durane l’amplesso, io morsi con rabbia tutte le carni tenere di Samantha. Mi accanii a fare succhiotti sul suo candido collo lasciandole grossi lividi scuri. Lei pareva non rendersi conto di quanto io fossi violento, anzi pareva gradire molto la mia violenza. Infine mi pregò di godere perché non resisteva più. Seguendo il suo invito, io venni,venni con rabbia con il desiderio di ingravidarla a mia volta dando uno smacco a suo marito, ma sapevo benissimo che Samantha era sterile e la grande quantità di sperma immesso nel suo utero non avrebbe causato nessuna gravidanza. Quando ci riprendemmo dallo sconvolgimento della passione, ci rivestimmo. Samantha , tutta dolce , mi s’incollò addosso e sinceramente la cosa non mi diede fastidio , ma non potevo lasciare che lei nutrisse qualche speranza di un qualcosa di più che una saltuaria scopata.
Quando rientrai a casa era passata da molto l’una di notte. Non me la sentii di coricarmi nel letto matrimoniale accanto a mia moglie, non mi sentivo pronto a perdonare quello che era accaduto, ammesso che ci fosse qualcosa da perdonare, visto che anch’io avevo peccato dello stesso delitto.
Ed eccomi in cucina di domenica mattina che guardavo mia moglie mentre mi preparava la colazione. La guardai la studiandola, il suo viso aveva una luce radiosa, la pelle luminosa ed il sorriso della donna tranquilla che ha appagato ogni suo desiderio sessuale. Peccato che a donarle tutta quella luce ed allegria non sia stato io, ma Michele.
“Come mai non sei venuto a letto questa notte?”
La sua domanda mi colse di sorpresa, “Era troppo tardi quando sono rientrato, non volevo svegliarti, dormivi così bene. Avevi un sorrisino sulle labbra che faceva pensare che tu vivessi un sogno fantastico, così ho pensato bene di coricarmi sul divano, tanto se mi sento stanco oggi posso sempre riposarmi.”
Lei, premurosa come sempre, mi verso il caffè nella tazzina, vi aggiunse una lacrima di latte e, porgendomi una fetta di torta , fatta con le sue mani, mi chiese come fosse andata ad Alessandria.
Le riferii quello che in parte era vero, cioè che lai stesura del contratto aveva avuto un ritardo a causa di un inconveniente . Poi, non resistendo oltre non potei fare a meno di chiederle come fosse stata la sua giornata, come avesse trascorso la mattina ,dal momento che non tornando io a casa per pranzo lei aveva avuto molto più tempo per se. In ultimo, volli essere perfido le domandai se per caso fosse passato Michele a farle visita, visto che un amico mi aveva detto sul cellulare che gli era parso di vederlo da queste parti.”
“Mmmmm,Michele) no1, non l’ho visto,perché poi avrebbe dovuto venire a farmi visita? Per il resto, sai, la solita routine di noi donne che lavoriamo e il sabato ti trovi a dover fare tutte quelle cose che non hai il tempo di fare gli altri giorni.”
“Cioè?”, domandai curioso
“Beh! Scusa, che domanda è questa’ Una donna quando è a casa fa i mestieri di casa, va a fare la spesa, e tutte quelle piccole cose come controllare che i cassetti del marito siano in ordine. “
“Giusto, hai ragione. Scusami , avrei dovuto sapere che le donne che lavorano hanno solo il sabato a disposizione per fare le pulizie. Levare la polvere, scopare, soprattutto scopare ; alle donne che al sabato sono a casa le viene spontaneo, direi naturale.”
Ester, stava sorseggiando la sua tazza di tè, sollevò lo sguardo sorpresa e mi guardò con fare interrogativo. “Cosa intendi con questa battuta? “
“nulla, amore mio. Era solo riferita ai nostri sabati, quelli , che quando riesco a liberarmi dagli impegni si trasformano in sabati esplosivi. Quelli che tu non ti rifiuti un amplesso incandescente con tanto amore . Quei sabati che ti coinvolgono come una donna con il proprio amante, che ti coinvolgono ad un punto tale che, se anche entrasse un estraneo in casa non te ne accorgeresti neanche , nulla di più che questo. Perché quell’aria sorpresa e preoccupata?”
“Sorpresa sì, non ti ho mai sentito così deciso, sembrava più una accusa che una dichiarazione di passione, c’è qualcosa che ti preoccupa?”
“No, nulla: tutto bene, era solo che volevo sapere come hai trascorso la mattina, tu mi hai parlato di una mattinata da casalinga frustrata e sinceramente non ti ci vedo in tale ruolo. Comunque giornata tranquilla , mattinata piatta e noiosa, e non hai ricevuto visite, neanche per caso?”
“ Ma insomma, cosa sono queste domande?, cosa ti rode?QQQUESTO è UN VERO E PROPRIO TERZO GRADO. Uffa! Una volta per tutte se devi dirmi qualcosa dimmela e facciamola finita.”
“Bene, sarò franco. Ieri sera prima di rientrare a casa ho visto Samantha, ed abbiamo parlato un po’. Ma non è per questo che ti ho fatto una domanda precisa. Da te volevo un poco di sincerità, sincerità che non c’è stata. Mi domando solo quando pensavi di dirmelo.”
“ Sincerità’ pensavo di dirtelo? Ma di cosa stai parlando?”
“Vedi Ester, ieri io sono partito per Alessandria, ma arrivato sul posto mi sono reso conto che avevo scambiato il mio preventivo con un altro, così sono dovuto tornare indietro. Sono entrato con la macchina in garage e sono salito dalla scala che da nel corridoio vicino al mio studio. Ho preso il preventivo giusto ed ho pensato di venirti a dare un bacio, ma arrivato all’altezza della nostra camera da letto ho sentito delle voci e dei gemiti che non lasciavano dubbi a quanto stava accadendo all’interno. Mi son avvicinato fino ad avere la visuale del nostro letto. E badando a non farmi vedere mi sono goduta tutta la grande scopata che hai fatto con l’amico Michele, compreso ovviamente la sua grande sborrata fatta nel tuo utero. Devo continuare? Dimenticavo nella fretta di uscire per non essere scoperto, ho dimenticato il cellulare sulla consolle del corridoio.”
Avevo gettato la bomba , aspettai la sua reazione che non tardò ad arrivare, ma non con preoccupazione per essere stata scoperta, ma con calma: quasi come se mi spiegasse un qualcosa che io non capivo.
“Ah! Pensavo lo avessi scordato quando sei andato via, il telefonino intendo: Per il resto ho poco da dire. Posso assicurarti che non è quello che pensi.” Rispose tranquilla mia moglie.
“Forse sarà come dici tu, ma mi vuoi spiegare ; per cortesia, ovviamente, cosa devo pensare se, entrando in casa mia trovo mia moglie alle prese con un uomo che le ha messo il suo cazzone nella fica e la tromba? Hai ragione , non è come penso . E’ come scopavate che devo domadarmi.”
“Lascia che ti spieghi. Visto come lo hai visto tu può sembrare la classica situazione di corna, ma così non è. E sai perché? Perché con la stessa persona ci ho fatto sesso, in tua presenza, solo tre giorni prima.”
“Allora questo giustifica quello che avete fatto?”
“In parte si. Avevamo pensato di ripetere l’esperienza, ma io, presa dalla gelosia non mi sentivo pronta a vederti scopare con Samantha. Così essendo presa dal grosso cazzo di Michele, e lui essendo preso dalla mia passerina, abbiamo deciso di fare uno scambio più intimo, cioè senza i rispettivi coniugi presenti. Non c’è nulla di male, prendilo come fosse il continuo di quella serata.”
Rimasi basito da quel ragionamento. Cosa stava succedendo a mia moglie? Quale trasformazione stava avvenendo in lei? Da persona posata, da fedele moglie a troia incallita.
“Mi stai dicendo che io ora potrei andare da Samantha e scoparmela tranquillamente con il consenso di Michele? Questo stai dicendo?” Le domandai con rabbia memore di quanto avevo visto.
“Certamente, Michele ha previsto che questo potesse accadere ed ha riconosciuto che sarebbe una cosa giusta,uno scambio normale, solo più intimo. Giusto come ti ho detto prima. Sono io che non vedrei la cosa di buon occhio. Quello che prova Samantha per te, è amore non voglia di sesso“
“Io sono pronto ad andare da Samantha e fare lo scambio come dici tu, suo marito non dice nulla ma tu ne sei gelosa. E vorresti spiegarmi come ti metti con la volontà di Michele di ingravidarti per avere da te il figlio che sua moglie non può darle? Eh, me lo spieghi questo? Comunque prendo atto della cosa, oggi vado da Samantha, tu fa pure venire il tuo amante.”
“Non è il caso che tu la prenda così,Aldo. Io amo te ed è con te che voglio continuare a vivere, quello che c’è tra Michele e me è solo sesso, non amore . E’ il suo cazzone che mi attira non lui. Si ha un bel dire le misure non contano , ma quando senti quella bestia che entra in te e ti stende tutte le pareti della vagina fino farti male, ebbene Aldo, non c’è paragone con uno normale come il tuo. Con te faccio l’amore e godo come una moglie innamorata che ci mette il sentimento. Con lui faccio sesso e godo come una troia. Questa è la differenza tra te e lui: tu sei l’amore, lui è il cazzo che mi sfonda e che mi sballa tutta.”
Rimasi allibito, quella non era Ester, almeno non quella Ester che io conoscevo.
“Ok, ho capito, ci vediamo questa sera, se tornerò a cena. Non lo so proprio cosa farò.” Mi alzai da tavola ed andai a prepararmi. Stavo cambiandomi, quando Ester mi raggiunse in camera da letto, si mise a sedere sul letto, su quello stesso letto che il giorno prima aveva scopato, come diceva lei, con quel dio di cazzo e guardandomi seriamente mi disse,:” Che idee hai? Non sarai mica così sciocco da voler buttare all’aria il nostro matrimonio,no? Il nostro è un patto momentaneo, un giuoco tra adulti . Può durare un giorno, un mese, un anno ma poi passa. Il nostro amore no! Il nostro amore resta e ci tiene uniti. Ricorderemo questo momento con piacere , quando la febbre sarà passata. Se vuoi andare da Samantha puoi andare ma non oggi, oggiti vorrei qui, vorrei dimostrarti quanto ti amo , quanto sei importante per me. Oggi ,se vuoi possiamo passare una piacevole giornata d’amore io e te soli. Pensaci prima di dire no!”
“Se non ho capito male, oggi in parziale riparazione per il torto subito dovresti dimostrare a me quanto mi ami? E, sempre se non ho capito male , tu non hai nessuna intenzione di troncare questa storia tra te e Michele. Per di più dovrei accettare , che ogni qualvolta al nostro amico Michele venisse voglia di mettere il suo biscotto nella tua tazzina , io dovrei gentilmente levare le tende e magari andare da Samantha?”
“Mi pare uno scambio in piena regola , non trovi’ Come ti ho detto pensaci bene prima di dire no, perché a rimetterci saresti solo tu. Io , da parte mia non rinuncio a questo momento magico di soddisfazione. Certo , se fatto con il tuo consenso sarebbe molto più soddisfacente perché potremo gioire anche noi due. Io con te ho un tipo di piacere coinvolgente, non solo con il corpo ma a livello di testa e spirituale, ovvero il nostro non è un semplice rapporto sessuale. Il nostro è un rapporto d’amore con la a maiuscola.”
“E, va bene,Ester. Voglio seguirti in questa follia, ma questa è l’ultima volta che ti assecondo. Non so dove ci porterà tutto questo, ho timore che già abbiamo preso una strada senza sbocco che alla fine ci farà piangere, ma ti seguo. Mi auguro di esserci ancora quando ti stancherai di questo giuoco.”
Mia moglie non mi lasciò finire la frase che mi si buttò al collo baciandomi avidamente. La sua lingua forzò le mie labbra e penetrò golosa ad intrecciarsi con la mia,le sue mani posate sulla mia nuca mi attirarono contro la sua bocca, le sue dita scesero a solleticarmi il lobo dell’orecchio. Quasi senza che me ne accorgessi, Ester, mi spinse in camera da letto. Indietreggiai piano spinto e pilotato da lei. Un ostacolo a livello del polpaccio mi bloccò, una spinta decisa da parte di mia moglie mi fece crollare sul letto. Mi trovai coricato supino con il corpo di mia moglie che mi era crollato addosso ed ora si muoveva su di me in modo lascivo. La mia eccitazione era alle stelle, era inutile opporsi, dovevo seguire quella pazza di mia moglie e mi lasciai andare.
Mi lasciai travolgere dai baci di Ester , mentre le sue mani mi sfilavano la cinta dei calzoni e me li sfilavano, fu poi la volta delle mutande e subito dopo avvertii la meravigliosa bocca di mia moglie impadronirsi del glande ed aspirarlo completamente nel suo cavo orale. La sua lingua pareva un mulinello che ruotava attorno al glande mentre il movimento alternativo della testa imprimeva un movimento di su e giù alle sue labbra., un certo senso di fastidio mi veniva da un suo dito che mi titillava l’ano forzandolo per entrare, ed entrò. Se prima era fastidio, dopo un poco , l’abbinamento pompino e dito in culo divenne piacevole, tanto piacevole che arrivai a sborrarle in bocca senza quasi accorgermene. Ester, aspirò tutto e inghiotti con gusto tutto il mio sperma. Soddisfatta mi crollò addosso e muovendosi come una gatta strisciò in su lentamente fino a portare la sua fica all’altezza della mia bocca.
Vedere la grande massa di pelo nero dove faceva bella mostra il taglio rosso delle grandi labbra, mi eccitò maggiormente e, senza indugi misi le braccia attorno ai fianchi di mia moglie e me la tirai sul volto fino a quando le mie labbra non arrivarono ad aspirare la clitoride. Lappai e mordicchiai quel baccello tosto ed eretto fino a quando non mi trovai la bocca piena del suo liquido vaginale.
Ester, raggiunse l’orgasmo con un gemito strozzato e crollandomi addosso e comprimendomi la fica contro la bocca fino a quasi togliermi l’aria. La spostai rivoltandola sulla schiena, le salii sopra e mi sistemai tra le sue cosce, poi, presi il pene con la mano e ne guidai il glande contro la sua calda fessura già dilatata e pronta a ricevermi.
“Oh,amore, si!si! Mettimelo dentro, lo voglio! Ti prego, non resisto più ! Dammelo!” Ester era tutto un fuoco, era impossibile non fare quello che chiedeva. Spinsi in avanti, il glande varcò la vulva ed entrò in vagina. Ebbi in quel momento un lampo vivido del momento che Michele sborrava dentro la fica di mia moglie e mi bloccai. Lentamente uscii da lei. No! Non avrei messo il mio cazzo nella sua vagina con il rischio di vedermi accollare un figlio come fosse mio. No!. Mi sfilai completamente , presi mia moglie per i fianchi e la rivoltai a pancia sotto, poi mi posizionai dietro di lei e senza prepararla le allargai le chiappe e puntato il glande al centro del buchetto zigrinato dell’ano, spinsi con brutalità slargandole lo sfintere e penetrandole nel culo.
“Aaaaaagggrrr. Mio Diooooo che maleee! Fermati Aldo1 fermati! Mi stai rompendo. “ la reazione di Ester era più che comprensibile, io volevo farle male e gliene stavo facendo. Mai più, mai più l’avrei scopata in fica, solo in culo glielo avrei messo. Le venni nel culo mentre lei si contorceva dal dolore e dal piacere. Quando il pene perse la sua consistenza, il suo retto mi espulse fuori, lei si girò sulla schiena e guardandomi disse:” Che cavolo ti è preso?Mi hai fatto un male boia, potevi almeno immergerlo davanti , così lo lubrificavi, invece così a secco mi pareva volessi strapparmi la pelle. Mi hai fatto troppo male.” Mi disse mettendo il broncio.
Per dieci giorni riprendemmo il nostro rapporto d’amore. Io, come mi ero prefisso la inculai sempre, non dimenticai , però , di prendere un paio di confezioni di profilattici, preservativi che io usai con mia moglie ogni qualvolta lei voleva essere penetrata in vagina. Ester notò la cosa e me ne chiese il motivo. Quando le spiegai il motivo si sentì umiliata, ma io rimasi della mia idea.
Ester, volle farmela pagare. Un sabato , rientrando a casa trovai lei e Michele che ridevano tranquillamente in soggiorno. Nulla di particolare, i due stavano tranquillamente seduti sul divano, In apparenza nulla di anormale, i due stavano ridendo per qualcosa di buffo detto, ma ad unesame più accurato , della situazione, si notava la gonna di Ester che si era rialzata oltre ogni limite di decenza e l’espressione del nostro amico , era la classica del bimbo sorpreso a rubare la marmellata.
Al mio ingresso Ester si alzò venendomi incontro, mi abbraccio e mi disse che lei emiche sarebbero andati a ballare e poi sarebbero restati fuori . Da quel momento lei intensificò le sue sedute di sesso con Michele. Io, seguendo quanto detto da mia moglie iniziai a frequentare la casa di Samantha perdendomi tra le sue braccia. Fare l’amore con lei era come essere tornato adolescente. Con lei a differenza di mia moglie non usavo profilattici, le venivo dentro riempiendole l’utero di sperma, infine mi resi conto di essermi innamorato di Samantha. Quando le confessai i miei sentimenti, anziché vederla scappare, mi si buttò al collo dicendomi. “Aldo! Io à da quando ti ho conosciuto che ti amo!”. La nostra relazione iniziò in quel momento. Non ci nascondemmo agli occhi di nessuno ,ogni qualvolta mia moglie usciva con Michele io mi rifugiavo tra le braccia di Samantha.
Fu Ester, un giorno a dirmi:”Aldo, hai sentito la novità?”
“Quale?”
“Samantha è incinta!”
“Oh, bene, sono proprio contento per lei e Michele. Sarà contento di diventare padre. Chissà lei poi come sarà felice”
“Beh, lei senza dubbio è strafelice. Pensare che per molti anni di matrimonio non c’è rimasta, ed ora di punto in bianco è rimasta incinta , qualche piccolo dubbio lo fa venire. Premesso che tu, come mi assicura Michele , su assicurazione di Samantha , hai sempre usato un volgarissimo goldone scopando con lei, non lascia dubbi. Del resto non metto certo in dubbio la veridicità di Samantha, visto che il profilattico lo usi pure con ma.”
Diceva bene mia moglie ma a quel punto i dubbi vennero a me e pure a Michele, che dopo tanti anni di matrimonio pensò bene di bare un test di fertilità che, purtroppo per lui sentenziò la totale e più completa forma di sterilità maschile, in poche parole Michele non poteva essere il padre di suo figlio. La bomba scoppiò quando gli esiti degli esami furono portati a nostra conoscenza.
Mia moglie andò su tutte le furie. “Sei uno stronzo!, un farabutto! Con me usavi il preservativo e con Samantha andavi tranquillo senza nulla. Ed ora come pensi di comportarti, me lo spieghi?”
Io non avevo dubbi ,essendo io il padre , avrei riconosciuto il figlio senza problemi. Purtroppo i problemi vennero da Michele. In casa di Samantha , alla notizia della sterilità del marito ci fu una lite furiosa fino ad arrivare agli schiaffoni. Volarono insulti, minacce di divorzio ed infine i due coniugi arrivarono ad un accordo che comprendeva anche il coinvolgimento mio e di Ester.
Visto la sterilità di Michele i due non si separavano ma riconoscevano il bambino come loro figlio naturale. Per tutti la cosa doveva finire , non più scambi di coppia ne altro.
Oggi, a distanza di tre anni le cose paiono rientrate. Samantha e Michele stanno ancora insieme e sono una famiglia serena con il loro piccolo. Io e Ester, dopo un periodo burrascoso dove avevamo preso in considerazione la separazione, ci siamo ritrovati . Lei mi ha giurato che mai più mi proporrà uno scambio e, visto quanto è accaduto mai più rivedrà il cazzo di Michele, perché lei era innamorata solo del cazzo di Michele. Io? Io promesse molte ma non sono riuscito a staccarmi da Samantha, sporadicamente ci incontriamo ancora, ora però lei vuole che io usi assolutamente il preservativo, “Basta cazzate ha detto l’ultima volta che ci siamo incontrati e l’ho trombata senza protezione”.
Questo è il risultato di uno scambio di coppia. A voi le conclusioni.
Aldo.
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