Ricattata - Parte 2
di
donnaitaliana
genere
dominazione
Sono trascorsi oltre una decina di giorni da quei messaggi che mi hanno messo addosso preoccupazione e paura; ho la speranza che tutto sia stato dimenticato; ma il video è la prova che sono solo all’inizio di questa storia. Come evocato dai miei pensieri, il nuovo messaggio da quella utenza arriva; apro la chat e leggo; . Rimango per lunghi istanti impietrita... provo a riflettere velocemente; so che devo rispondere si; non ho scelta. Magari poi avrò l’occasione per liberarmi da questo giogo, ma ora devo fare quel che mi viene detto. ed invio la mia risposta. Dopo Alcuni minuti lunghi da sembrare ore... provo a replicare dicendo che non posso perché mio marito rientra presto dal lavoro e deve trovarmi a casa... < bugiarda, oltre che puttana! So bene che tuo marito è fuori città per lavoro e non rientra prima di dopodomani. Ti avverto: non provarci più a mentire!> è il suo messaggio successivo che mi gela del tutto. Deduco che mi controlla e controlla quello che avviene in casa mia...nella mia famiglia! . Rispondo; poi ancora un messaggio...; anche se esito per qualche istante.... È la mia risposta. Dopo aver pranzato frugalmente e senza troppa voglia, vado a truccarmi e vestirmi..”vuole una troia? E troia sarò !” penso fra me e me. Salgo in macchina e parto; ho indossato una gonna aderente ed abbondantemente sopra le ginocchia; autoreggenti, un maglioncino aderentissimo ai miei seni, tacchi e...niente intimo; un giaccone corto a mezza coscia completa il tutto.Arrivata al casolare, resto seduta ad aspettare che qualcuno venga fuori; pochi secondi e dalla casa esce un uomo, il quale viene verso la mia macchina. Mentre si avvicina, non posso fare a meno di notare ed ammirare che è un bell’uomo, alto, senza un filo di grasso evidente e dotato di eleganza nel muoversi; mentre mi apre lo sportello, mi elargisce un sorriso che apprezzo e ricambio con la visione delle mie cosce mentre scendo dalla macchina. “buongiorno signora” la sua voce è calda e piacevole; “immagino che sia stata istruita su come...comportarsi”; gli rispondo che mi è stato detto di fare quello che lui vorrà chiedermi, e che aspetto che me lo dica. Con un cenno mi fa segno di precederlo ed entriamo in casa; siamo in un ampia sala riscaldata da un termo camino, con al centro una tavola in legno massiccio, lunga oltre tre metri e ricoperta di un tessuto caldo e vellutato. A questo punto l’uomo mi solleva e mi siede sul tavolo; “spogliati ma tieni le calze e le scarpe” dice; e lui si siede a guardare. Mi spoglio lentamente...e, nonostante la pressione psicologica a cui sono sottoposta, sento la mia figa bagnarsi come se avesse una vita indipendente dalla mia volontà! Resto nuda come mi ha ordinato. “Sdraiati e toccati”...mentre le luci si spengono ed un solo faretto colorato illumina il tavolo e me; eseguo. “Ora al tuo fianco vi è un dildo...usalo!” allungo la mano e lo trovo; è...enorme! Ma la mia figa, ormai un fiume in piena, comincia ad inghiottirlo lentamente, e quel cazzo mi trasmette sensazioni a tal punto che...GODO! Si godo perché la troia è ormai padrona del mio corpo e della mia mente. Il ricatto è lontano mille miglia da me ora; e la ricerca del piacere è l’unico pensiero. Abbagliata dal faretto, noto comunque che intorno al tavolo si sono assiepati numerose sagome umane...uomini che si stanno segando mentre mi guardano. Sono sicuramente almeno una decina e anche più; ed alcuni hanno cazzi talmente grossi da fa concorrenza a quello finto con cui mi sto scopando. Sono bagnata ed eccitata, al punto di implorare quasi, di essere scopata...anzi, usata dai padroni di quei cazzi! “Vi voglio...dai...scopate questa puttana! Scopatela come più vi piace...in ogni buco possibile! Voglio farvi sborrare tutti! E tutti dovete sborrarmi ovunque!” farfuglio quasi gridando; a questo punto l’uomo da cui dipendo ed a cui devo obbedire, si alza e mi tira su seduta; ordina ad uno degli altri di sdraiarsi sul tavolo, e quindi mi di scoparmi quel cazzo..lo prendo e me lo sbatto in figa con foga...e non appena sprofonda sempre più dentro di me, quasi senza finire mai di entrarmi dentro, talmente è lungo e grosso, urlo un orgasmo devastante...il mio uomo dice che non finisco mai di essere troia e puttana! Non ho limiti che possano frenarmi e fermarmi! Ora so e capisco che ha ragione da vendere. Ecco che sento un altro cazzo che cerca di farsi strada nel mio culo; è grosso quasi come quello che mi sta devastando la figa...entra nel mio culo non senza difficoltà e dolore da parte mia, ma comunque entra tutto...fino a sentire i suoi coglioni sbattermi fra le natiche! Ancora un orgasmo e poi un altro ancora...quei due cazzi mi stanno mandando...all’inferno! Ma ecco che un altro di quei mi si para davanti al viso, e premendomi sulla nuca con una mano, penetra nella mia bocca… “non devi permettere che qualcuno sborri sul tuo viso o nella tua bocca” mi intima “lo farò solo io. Capito?”...Vorrei dire qualcosa….che non dipende da me fermarli in tempo...ma lui interviene a scomporre il quadro che rappresento, insieme ai tre cazzi che mi scopano, e quindi mi fa mettere a pecora sulle ginocchia; a questo punto la mia testa sporge fuori dal tavolo...sento gli uomini salire dietro di me uno per volta. Mi scopano alternando figa e culo fino a sborrarmi dove capita. Io godo con ognuno di quei cazzi...sembrano non finire mai! penso fra me e me...ma poi mi dico che non importa il numero dei cazzi, ma bensì quello dei miei orgasmi! E sono innumerevoli...ed ogni volta che uno mi sborra dentro, la mia figa o il mio culo reclama il prossimo! Si! Non ho limiti...nessuna è più puttana di me...nessuna! Ma ora più nessuno mi cerca; tutti mi hanno scopata e tutti mi hanno riempita di sborra...fiumi di sborra! Non faccio in tempo a pensare che posso tornarmene a casa, quando lui mi infila in un solo colpo quel dildo gigante nel culo, facendomi urlare dal dolore misto al piacere, che la vibrazione del cazzo finto mi regala quasi i miei sfinteri...e l’eccitazione ritorna prepotentemente ad impadronirsi di me…ho ancora orgasmi da esplodere...come questo che sto urlando ora! Lui si posiziona in piedi davanti al mio viso, col suo cazzo e comincia a scoparmi la bocca, spingendomelo sempre più in fondo alla gola...ho ancora il tempo di un altro orgasmo, prima che lui esploda una sborrata lunga e copiosa!.. “bevi grandissima troia!...Ingoia tutto fino all’ultima goccia!”...Eseguo voracemente, mentre ancora un orgasmo pervade tutto il mio corpo. A questo punto, si riaccendono le luci ed appena i miei occhi si assuefanno mi guardo intorno e vedo...vedo che mi hanno scopato solo uomini di colore...li conto...sono 18! Uno di questi mi accompagna in un bagno ampio e profumato, dove faccio una doccia rigenerante! Quando torno nella sala, vi è solo l’uomo da cui dipendo. “vedi..” mi dice; “quei giovanotti, sono tutti dipendenti della mia azienda agricola...e tutti non facevano sesso da almeno un anno. Ho voluto far loro questo regalo, attraverso te...comprandoti per questo giorno da chi ha in mano il tuo destino...” Cosi dicendo, mi accompagna alla macchina e mi osserva partire. (continua)
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