Un viaggio movimentato.

di
genere
dominazione

Sono in metro per andare a Milano, dove farmi 20 minuti e inizio a guardarmi intorno. Noto qualcosa di strano vicino il corrimano. Un cerchio rotondo che sembra un collarino. E in un attimo mi immagino legata li, braccia e gambe, il mio padrone dietro ed io completamente nuda.
Sento il suo fiato sul collo e arriva il primo colpo del frustino dritto sul mio culo. Lo sento avvicinarsi, mi lecca il collo, sa che è il mio punto debole, che sfiorandolo mi fa andare in estasi.
Mi tiene per i capelli mentre mi sussurra all’orecchi >. Lascia cadere la coda che si era stretto intono il pugno e mi sputa sulla guancia, so che è il suo segnale di apprezzamento.
Ricevo un altro colpo di frustino e inizio a sentire la pelle che brucia. Si posiziona davanti, mi sfiora la bocca con le dita segna i lineamenti del mio collo e si ferma a giocare con il seno. Lo sento tirarmi i capezzoli, li lecca, li succhia e li morde con grossa avidità finche non gli sento tirare fuori qualcosa dalla tasca. O mio dio. E’ quello che penso, morsetti. Appena li mette sento un brivido, sto morendo dalla voglia di venire ma so gia che non mi sarà possibile ancora per tanto.
Me lo ritrovo di nuovo dietro di me e sento la sua erezione spingere sotto i tessuto dei pantaloni.
E ancora il frustino schiocca sulle mie chiappe ormai rosse, pulsanti e bollenti.
Inizia a penetrarmi con le dita, io ormai sono super fradicia. Sento entrare e uscire le sue 2 dita, che toccano il clitoride ormai gonfio, pronto ad esplodere. Fremo, mi agito, ansimo ma lui Mi sussurra nell’orecchio . sto morendo non resisto più, ad ogni mia contrazione lui smette di stuzzicarmi, facendomi contorcere lo stomaco.
Penetra ancora una volta con le dita, poi un altro schiocco di frustino e poi ancora che mi stuzzica li. Lo sento ringhiare e tira fuori il nostro giocattolino, il vibratore rosa piccolo. So cosa significa, è arrivato il momento di porre fine alla mia tortura. lo poggia sulle mie labbra ormai bollenti e bagnate e, ha ancora voglia di giocare, perché ancora una volta lo stacca quando sente che sono al culmine. Mi guarda con aria soddisfatta, ho sofferto abbastanza per ora e mi sussurra all’orecchio , poggiandomi il vibratore sul clitoride. manca davvero cosi poco e…
Chiamano la mia fermata ed e ora di alzarmi.
scritto il
2020-04-07
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