Vicino di casa
di
...
genere
masturbazione
è un pomeriggio assolato di primavera. ho finito tutte le faccende che mi ero programmata di fare, perciò esco in giardino a prendere il sole.
mi stendo sulla sdraio e abbasso le spalline della canotta che indosso per non far restare il segno. a un certo punto sento il rumore di un finestra che si apre: è il figlio dei miei vicini di casa, un ragazzo delle superiori. mi vede e mi fa un cenno per salutarmi che io ricambio subito.
prendo il libro che ho iniziato a leggere e, dopo poco, mi addormento.
quando mi risveglio ho la sensazione di essere osservata e infatti, appena alzo lo sguardo, vedo il ragazzino che mi fissa con un sorrisetto. lo guardo un po' scocciata e sbuffo. sarei tentata di chiedergli di ritornare in casa, ma lascio perdere: infatti, poco dopo, chiude la finestra e lo sento uscire di casa.
dato che non c'è più nessuno a guardarmi, tolgo i pantaloncini rimanendo in mutande e mi levo anche la canottiera. i miei seni grandi si scaldano subito sotto i raggi del sole.
continuo a leggere il mio libro, senza neanche accorgermi che il ragazzo è tornato alla finestra e sta osservando le mie tette.
non ho di certo una quinta, ma i miei seni sono sodi, con dei bei capezzoli.
sapere che mi sta osservando mi fa subito eccitare, tanto che sento la mia figa diventare tutta fradicia. d'istinto apro le gambe e abbasso il libro e gli sorrido, sitracchiandomi per dargli una visione migliore.
non mi perde d'occhio neanche un secondo, probabilmente si sta masturbando su di me e l'idea mi fa eccitare ancora di più.
inizio ad accarezzami le tette, poi mi lecco un dito e gioco con i capezzoli, cosa che mi fa eccitare come non mai. il vicino di casa si sposta sul balcone, si siede di fronte a me e si indica il pacco: come avevo previsto, si sta segando su di me.
la mia figa è troppo bagnata, quindi mi alzo in piedi e mi tolgo le mutande, per poi tornare a sedermi con le gambe larghe. mi guarda con desiderio e lo sento ansimare più forte.
separo le labbra e gli faccio vedere com'è larga la mia figa, poi ci infilo un dito, muovendolo prima piano e poi più veloce. poi mi masturbo toccandomi il clitoride gemendo forte.
"sei una bella maiala" mi dice dal balcone e mi eccito ancora di più.
mi metto a pecorina e mi penetro da dietro, poi apro il culo e mi infilo un dito dentro, gemendo e ansimando.
"quanti cazzi hai preso nel culo? te l'hanno distrutto eh?" gli urlo di sì mentre vengo, bagnando completamente la salvietta.
non è finita qui perché lui non è ancora venuto. ansima forte e mi chiede di continuare il mio spettacolo per lui.
"visto che sei una puttana, prendi una zucchina o un cetriolo, muoviti!"
entro in casa di fretta per prendere una zucchina e ritorno sulla sdraio. quando mi siedo, a gambe aperte ovviamente, mi lancia una bottiglietta d'acqua.
"rovesciatela addosso, bagnati bene le tette"
eseguo e sento di nuovo la figa tutta calda e bagnata. farmi osservare e farmi ordinare cosa fare mi eccita più del previsto.
ancora prima del suo ordine, mi penetro con la zucchina. non vedevo l'ora.
me la infilo dentro prima piano poi aumento il ritmo, mentre mi tocco il clitoride e gemo forte.
"ti sfonderei io eh troia, ma intanto sei già fin troppo sfondata, hai una galleria al posto del buco"
urlo e le gambe mi tremano dal piacere.
tolgo la zucchina dalla figa e me la passo sulle tette, la lecco per bene e poi gli dico "vuoi che la metto nel culo?"
"sì sì puttana... oh sì... aprilo bene e fammi vedere quanto ti piacciono i cazzi nel culo"
mi alzo e gli mostro il culo, poi me lo allargo con le mani
"mettitela dentro e godi"
inizio ad incularmi con la zucchina e continuo a toccarmi il clitoride.
"adesso girati e apri bene le gambe troia, voglio vederti in faccia mentre vieni"
mi risiedo sulla sdraio e faccio come mi ha detto.
quando sento arrivare l'orgasmo tolgo la zucchina, lo guardo dritto negli occhi e mi penetro con le dita fino a quando non urlo di piacere.
dopo un secondo viene lui, si pulisce il cazzo e ritorna in casa.
mi stendo sulla sdraio e abbasso le spalline della canotta che indosso per non far restare il segno. a un certo punto sento il rumore di un finestra che si apre: è il figlio dei miei vicini di casa, un ragazzo delle superiori. mi vede e mi fa un cenno per salutarmi che io ricambio subito.
prendo il libro che ho iniziato a leggere e, dopo poco, mi addormento.
quando mi risveglio ho la sensazione di essere osservata e infatti, appena alzo lo sguardo, vedo il ragazzino che mi fissa con un sorrisetto. lo guardo un po' scocciata e sbuffo. sarei tentata di chiedergli di ritornare in casa, ma lascio perdere: infatti, poco dopo, chiude la finestra e lo sento uscire di casa.
dato che non c'è più nessuno a guardarmi, tolgo i pantaloncini rimanendo in mutande e mi levo anche la canottiera. i miei seni grandi si scaldano subito sotto i raggi del sole.
continuo a leggere il mio libro, senza neanche accorgermi che il ragazzo è tornato alla finestra e sta osservando le mie tette.
non ho di certo una quinta, ma i miei seni sono sodi, con dei bei capezzoli.
sapere che mi sta osservando mi fa subito eccitare, tanto che sento la mia figa diventare tutta fradicia. d'istinto apro le gambe e abbasso il libro e gli sorrido, sitracchiandomi per dargli una visione migliore.
non mi perde d'occhio neanche un secondo, probabilmente si sta masturbando su di me e l'idea mi fa eccitare ancora di più.
inizio ad accarezzami le tette, poi mi lecco un dito e gioco con i capezzoli, cosa che mi fa eccitare come non mai. il vicino di casa si sposta sul balcone, si siede di fronte a me e si indica il pacco: come avevo previsto, si sta segando su di me.
la mia figa è troppo bagnata, quindi mi alzo in piedi e mi tolgo le mutande, per poi tornare a sedermi con le gambe larghe. mi guarda con desiderio e lo sento ansimare più forte.
separo le labbra e gli faccio vedere com'è larga la mia figa, poi ci infilo un dito, muovendolo prima piano e poi più veloce. poi mi masturbo toccandomi il clitoride gemendo forte.
"sei una bella maiala" mi dice dal balcone e mi eccito ancora di più.
mi metto a pecorina e mi penetro da dietro, poi apro il culo e mi infilo un dito dentro, gemendo e ansimando.
"quanti cazzi hai preso nel culo? te l'hanno distrutto eh?" gli urlo di sì mentre vengo, bagnando completamente la salvietta.
non è finita qui perché lui non è ancora venuto. ansima forte e mi chiede di continuare il mio spettacolo per lui.
"visto che sei una puttana, prendi una zucchina o un cetriolo, muoviti!"
entro in casa di fretta per prendere una zucchina e ritorno sulla sdraio. quando mi siedo, a gambe aperte ovviamente, mi lancia una bottiglietta d'acqua.
"rovesciatela addosso, bagnati bene le tette"
eseguo e sento di nuovo la figa tutta calda e bagnata. farmi osservare e farmi ordinare cosa fare mi eccita più del previsto.
ancora prima del suo ordine, mi penetro con la zucchina. non vedevo l'ora.
me la infilo dentro prima piano poi aumento il ritmo, mentre mi tocco il clitoride e gemo forte.
"ti sfonderei io eh troia, ma intanto sei già fin troppo sfondata, hai una galleria al posto del buco"
urlo e le gambe mi tremano dal piacere.
tolgo la zucchina dalla figa e me la passo sulle tette, la lecco per bene e poi gli dico "vuoi che la metto nel culo?"
"sì sì puttana... oh sì... aprilo bene e fammi vedere quanto ti piacciono i cazzi nel culo"
mi alzo e gli mostro il culo, poi me lo allargo con le mani
"mettitela dentro e godi"
inizio ad incularmi con la zucchina e continuo a toccarmi il clitoride.
"adesso girati e apri bene le gambe troia, voglio vederti in faccia mentre vieni"
mi risiedo sulla sdraio e faccio come mi ha detto.
quando sento arrivare l'orgasmo tolgo la zucchina, lo guardo dritto negli occhi e mi penetro con le dita fino a quando non urlo di piacere.
dopo un secondo viene lui, si pulisce il cazzo e ritorna in casa.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Commenti dei lettori al racconto erotico