Una storia kuck 8
di
la porcellona
genere
tradimenti
Il giorno dopo,ci siamo alzati tutti molto tardi,Heva mi ha aiutata a fare una doccia insaponandomi e massaggiandomi con delicatezza tutto il corpo.
Poi con una morbida tovaglia di spugna,mi ha asciugata e con una spazzola,aiutandosi col phon mi ha scompigliato i lunghi capelli,lasciandoli ampi e arruffati come quando decido di troieggiare.
Poi mi sono seduta sul divanetto ed Heva mi ha laccato le mani ed i piedi con un vivido smalto rosso.
Mi sentivo bene ed in forma per la serata trascorsa ed il mio corpo gia' fremeva eccitato per quella che mi preparavo a vivere.
Mi sentivo bella,sensuale e desiderabile col corpo profumato ed i capelli alla selvaggia.
In segno di premio per il lavoro ben fatto,ho concesso ad Heva di leccarmi le dita dei piedi e risalire sulle gambe e tra cosce sino a farle succhiare la clitoride gia' turgida e penetrare con la lingua tra le vellutate labbra della fica che,lei stessa aveva depilato la sera prima.
Dopo averle goduto in bocca,con un morbido panno di lino ed una bacinella di acqua tiepida,mi ha fatto un delicato e profondo bidet.
Giorgio si era alzato presto per svolgere alcuni lavori per il suo ufficio ed era gia' pronto dal mattino ma non mi svegliata ne' disturbata durante i miei preparativi.
Heva mi ha anche aiutata ad indossare i miei pochi indumenti composti da un perizoma a scomparsa totale,camicetta di seta semitrasparente e minigonna inguinale.
Sarei uscita praticamente nuda con i capezzoli che premevano spavaldi sul leggero shiffon.
Quando Giorgio mi ha vista,trasformandosi in visoe irradiandosi di uno splendido sorriso di approvazione,non ha potuto trattenere un gridolino di stupore:
"Tesoro...amore...sei bellissima...cosi' farai impazzire tutta la citta' di Amburgo!"
Era cio'che volevo!
Ma in particolare volevo fare impazzire il giovane stallone tedesco,al quale la sera prima ero riuscita solo a succhiare il cazzo per saggiarne la potenza ed estrarne la densa,abbondante sborra che ho ingioato con gusto e avididita'.
Per recarci in quel locale fuori citta' indicatoci dal commesso,abbiamo chiamato una limousine-taxi nera coi vetri oscurati,come ci aveva consigliatoo Otto.
Giorgio come sempre,era molto elegante ed appariva bellissimo nella sua mendace virilita'.
Ad Hava avevo fatto indossare un mio vestitino nero molto sexi,non aveva reggiseno e non indossava slip.
Anche lei appariva provocante e disponibile ad ogni avances erotica come la sua padrona.
Agli occhi del mondo saremmo potute apparire come due avvenenti star accompagnate dal loro pigmalione.
(*Quello che segue e' autobiografico)In macchina,mi sono seduto in centro alla mia sinistra mia moglie ed alla mia destra la nostra amica,mia amante segreta.
D'un tratto,sono calate le tendine oscuranti e dal cielino dell'auto,e' apperso un televisore che trasmetteva scene di sesso.
Superato il primo momento di stupore,abbiamo fatto alcune battute,poi,un po' incuriositi,un po' eccitati dalla situazione,abbiamo fatto tutti silenzio.
Mia moglie,evidentemente disinteressata si era addormentata o,fingeva di esserlo,mentre la mia amica,stringendosi a me,mi baciava il collo e l'orecchio e con la mano mi accarezzava il cazzo da sopra il pantalone.
Io con una mano cingevo il corpo abbandonato di mia moglie e con l'altra,infilata sotto le mutandine di Paola(questo il suo nome)le massaggiavo la fica rorida di umori.
Il viaggio e' durato poco piu' di un'ora e quando siamo arrivati,ci siamo ritrovati davanti ad una casetta in aperta campagna,molto simile alle nostre case coloniche della pianura padana.
Era evidentemente ristrutturata ed adibita ad altra attivita'.
Come programmato,siamo andati subito nel ristorantino,molto romantico,con luci basse e soffuse e candele al centro di ognuno dei pochi tavoli gia' apparecchiati.
E' stata una cena frugale ma di qualita' eccellente accompagnata da una bottiglia di shampagne.
Dopo la cena ci siamo diretti verso il luogo dello spettacolo e con nostra non poca sorpresa abbiamo percorso un corridoio che,alle pareti aveva due lunghe file di vetrinette illuminate all'interno delle quali, erano esposti i piu' svariati oggetti per giochi erotici.
Erano oggetti per tutti i gusti:Bambole,abbigliamento erotico,fruste, manette,catene,falli e vagine di lattice,tutto l'occorrente insomma per soddisfare i gusti piu' svariati.
Alla fine del corridoio una spessa tenda rosso ci immetteva nella sala ad anfiteatro simile alla pista di un circo.
L'ambiente era immerso nel buio e illuminato solo al centro nel quale era posizionato un grande letto bianco e rotondo.
(*da qui' riprende il racconto cuck)Oltre la tenda,ci siamo trovati immersi in un'ambiente surreale.
Tutto era buio e rischiarato da etereea volute di fumo provenienti dalle sigarette dei pochi spettatori che occupavano i posti piu' vicini alla pista.
Sul letto,illuminato da fari alogeni,due corpi erano impegnati in una scena erotica molto realista.
Stavano chiavando.
La donna era distesa a cosce aperte e gridava incomprensibili oscenita',mentre il maschio la chiavava energicamente.
Seduto sul bordo della pista,un'uomo, che pareva particolarmente interessato alla scena,armeggiava con una mano tra le sue gambe.
Scendendo i gradini ed avvicinandoci al centro dell'anfiteatro,abbiamo potuto vedere che il lenzuolo del letto era completamente bagnato mentre l'uomo a bordo pista armeggiava con la mano dentro la patta con un'invisibile e forse molle membro.
D'un tratto un'urlo improvviso e violento come un tuono ha riempito la sala mentre il maschio,evidentemente al culmine si scaricava dentro la donna che agitandosi come un'ossessa gridava (nella sua lingua(che Giorgio mi traduceva in simultanea):"ja..ja...sborrami....riempimi...per quel cornuto di mio marito....ja...ja..."il marito era l'uomo a bordo pista che a sua volta gridava:"ja...ja...rimpila di sborra quella troia....ja....ja....amore fatti riempire....godi per me...".
Dopo averle goduto dentro,il maschio si e' solleva to e' sparito dietro una tenda dalla quale contemporaneamente sono usciti due robusti giovani nudi.
continua
Poi con una morbida tovaglia di spugna,mi ha asciugata e con una spazzola,aiutandosi col phon mi ha scompigliato i lunghi capelli,lasciandoli ampi e arruffati come quando decido di troieggiare.
Poi mi sono seduta sul divanetto ed Heva mi ha laccato le mani ed i piedi con un vivido smalto rosso.
Mi sentivo bene ed in forma per la serata trascorsa ed il mio corpo gia' fremeva eccitato per quella che mi preparavo a vivere.
Mi sentivo bella,sensuale e desiderabile col corpo profumato ed i capelli alla selvaggia.
In segno di premio per il lavoro ben fatto,ho concesso ad Heva di leccarmi le dita dei piedi e risalire sulle gambe e tra cosce sino a farle succhiare la clitoride gia' turgida e penetrare con la lingua tra le vellutate labbra della fica che,lei stessa aveva depilato la sera prima.
Dopo averle goduto in bocca,con un morbido panno di lino ed una bacinella di acqua tiepida,mi ha fatto un delicato e profondo bidet.
Giorgio si era alzato presto per svolgere alcuni lavori per il suo ufficio ed era gia' pronto dal mattino ma non mi svegliata ne' disturbata durante i miei preparativi.
Heva mi ha anche aiutata ad indossare i miei pochi indumenti composti da un perizoma a scomparsa totale,camicetta di seta semitrasparente e minigonna inguinale.
Sarei uscita praticamente nuda con i capezzoli che premevano spavaldi sul leggero shiffon.
Quando Giorgio mi ha vista,trasformandosi in visoe irradiandosi di uno splendido sorriso di approvazione,non ha potuto trattenere un gridolino di stupore:
"Tesoro...amore...sei bellissima...cosi' farai impazzire tutta la citta' di Amburgo!"
Era cio'che volevo!
Ma in particolare volevo fare impazzire il giovane stallone tedesco,al quale la sera prima ero riuscita solo a succhiare il cazzo per saggiarne la potenza ed estrarne la densa,abbondante sborra che ho ingioato con gusto e avididita'.
Per recarci in quel locale fuori citta' indicatoci dal commesso,abbiamo chiamato una limousine-taxi nera coi vetri oscurati,come ci aveva consigliatoo Otto.
Giorgio come sempre,era molto elegante ed appariva bellissimo nella sua mendace virilita'.
Ad Hava avevo fatto indossare un mio vestitino nero molto sexi,non aveva reggiseno e non indossava slip.
Anche lei appariva provocante e disponibile ad ogni avances erotica come la sua padrona.
Agli occhi del mondo saremmo potute apparire come due avvenenti star accompagnate dal loro pigmalione.
(*Quello che segue e' autobiografico)In macchina,mi sono seduto in centro alla mia sinistra mia moglie ed alla mia destra la nostra amica,mia amante segreta.
D'un tratto,sono calate le tendine oscuranti e dal cielino dell'auto,e' apperso un televisore che trasmetteva scene di sesso.
Superato il primo momento di stupore,abbiamo fatto alcune battute,poi,un po' incuriositi,un po' eccitati dalla situazione,abbiamo fatto tutti silenzio.
Mia moglie,evidentemente disinteressata si era addormentata o,fingeva di esserlo,mentre la mia amica,stringendosi a me,mi baciava il collo e l'orecchio e con la mano mi accarezzava il cazzo da sopra il pantalone.
Io con una mano cingevo il corpo abbandonato di mia moglie e con l'altra,infilata sotto le mutandine di Paola(questo il suo nome)le massaggiavo la fica rorida di umori.
Il viaggio e' durato poco piu' di un'ora e quando siamo arrivati,ci siamo ritrovati davanti ad una casetta in aperta campagna,molto simile alle nostre case coloniche della pianura padana.
Era evidentemente ristrutturata ed adibita ad altra attivita'.
Come programmato,siamo andati subito nel ristorantino,molto romantico,con luci basse e soffuse e candele al centro di ognuno dei pochi tavoli gia' apparecchiati.
E' stata una cena frugale ma di qualita' eccellente accompagnata da una bottiglia di shampagne.
Dopo la cena ci siamo diretti verso il luogo dello spettacolo e con nostra non poca sorpresa abbiamo percorso un corridoio che,alle pareti aveva due lunghe file di vetrinette illuminate all'interno delle quali, erano esposti i piu' svariati oggetti per giochi erotici.
Erano oggetti per tutti i gusti:Bambole,abbigliamento erotico,fruste, manette,catene,falli e vagine di lattice,tutto l'occorrente insomma per soddisfare i gusti piu' svariati.
Alla fine del corridoio una spessa tenda rosso ci immetteva nella sala ad anfiteatro simile alla pista di un circo.
L'ambiente era immerso nel buio e illuminato solo al centro nel quale era posizionato un grande letto bianco e rotondo.
(*da qui' riprende il racconto cuck)Oltre la tenda,ci siamo trovati immersi in un'ambiente surreale.
Tutto era buio e rischiarato da etereea volute di fumo provenienti dalle sigarette dei pochi spettatori che occupavano i posti piu' vicini alla pista.
Sul letto,illuminato da fari alogeni,due corpi erano impegnati in una scena erotica molto realista.
Stavano chiavando.
La donna era distesa a cosce aperte e gridava incomprensibili oscenita',mentre il maschio la chiavava energicamente.
Seduto sul bordo della pista,un'uomo, che pareva particolarmente interessato alla scena,armeggiava con una mano tra le sue gambe.
Scendendo i gradini ed avvicinandoci al centro dell'anfiteatro,abbiamo potuto vedere che il lenzuolo del letto era completamente bagnato mentre l'uomo a bordo pista armeggiava con la mano dentro la patta con un'invisibile e forse molle membro.
D'un tratto un'urlo improvviso e violento come un tuono ha riempito la sala mentre il maschio,evidentemente al culmine si scaricava dentro la donna che agitandosi come un'ossessa gridava (nella sua lingua(che Giorgio mi traduceva in simultanea):"ja..ja...sborrami....riempimi...per quel cornuto di mio marito....ja...ja..."il marito era l'uomo a bordo pista che a sua volta gridava:"ja...ja...rimpila di sborra quella troia....ja....ja....amore fatti riempire....godi per me...".
Dopo averle goduto dentro,il maschio si e' solleva to e' sparito dietro una tenda dalla quale contemporaneamente sono usciti due robusti giovani nudi.
continua
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