Al cinema

di
genere
trio


Sono un’inguaribile testarda, non so come ma alla fine sono riuscita a convincerli, non è che io abbia fatto chissà quale fatica! una parola detta al momento giusto, un battito di ciglia e uno sguardo malizioso hanno lasciato presagire un dopo serata, immagino si siano fatti la guerra per vincere la mia compagnia dopo cinema. L'avete capito no?! siamo due amici e io in coda al botteghino. Da quando i siti streaming impazzano sul web questi luoghi sono passati alla storia. Il profumo di pop corn rievoca ricordi adolescenziali, ero solita vedermi con amiche o con ragazzi in uno dei famosi cinema della mia città; la prima volta che toccai un cazzo lo strinsi così forte da far male! feci la mia prima sega, ne seguirono altre in modo frequente e poi nulla più! ricordo, ogni volta che mettevo piede nella sala, nel attimo in cui mi sedevo avvertivo una strana sensazione come se avessi le farfalle allo stomaco, ricordo di essere morta di impazienza e entusiasmo prima che le luci venivano spente e io potevo mostrare tutto il mio lato da porca al ragazzo di turno. Allora non avevo ancora esplorato la mia sessualità e non sapevo quanto potere potessi esercitare su un uomo e, quanto fosse bello fare bocchini! devo dire però che non tutti riuscivano a farmi godere, non tutti avevano quella marcia in più come Luca, eh si… quanti orgasmi strappati e soffocati, mettevo sempre le gonne corte quando ero con lui perché sapevo dove la sua mano si fosse diretta, quanto mi ha fatta godere e quanta vergogna provavo ogni volta che le luci si accendevano e dovevo alzarmi... le mie cosce inzaccherate di sborra. Sorrido, con lo stesso entusiasmo di una ragazzina al primo appuntamento mentre converso con i miei due amici come se nulla fosse. In fin dei conti mica hanno capito il motivo del mio continuo insistere sul andare a vedere un film in un multisala! loro indubbiamente avranno pensato che io sia in fissa per quel genere di film romantici cui le donne vanno pazze, ma no! vero che il film non lo disdegno ed è vero che sia stata io a sceglierlo, un film che mescola romanticismo e erotismo insieme, ma il motivo è altro!
Presi i biglietti ci avviamo in sala, fortuna vuole che non sia eccessivamente affollata così con la scusa di essere tornati ragazzini mi invento la storia di volermi accomodare nella fila posteriore dicendo che fosse l'ideale per poter stirare le gambe; loro accettano ed eccoci seduti sulle poltroncine: io al centro e loro ai lati. C’è una sottile tensione tra noi nel mentre la sala viene popolata, trailer dei nuovi film si susseguono uno a uno sul maxi schermo, vociare condito da qualche risata e qualche mi scusi di troppo. La paura che qualcuno possa sedersi vicino noi si fa via via spazio dentro di me mentre le persone continuano a entrare. Vengo sottoposta a una atroce tortura e respiro solo quando le luci si abbassano, per dire respiro datosi che l'eccitazione e l'adrenalina iniziano a scorrere nelle vene, il cuore diventa tumultuoso e le farfalle iniziano a svolazzare nello stomaco. Sono tremante mentre con non curanza accavallo le gambe, il tessuto della gonna sale, le cosce vengono messe in mostra e con essa il bordo della calza nera collegata al reggicalze, pezzo della mia pelle bianca esposto a chi la guarda, tra la tenue luce che lo schermo ci offre i miei due amici possono guardarmi.

-Lo trovo interessante…- dico a loro, le risposte non tardano a arrivare, alternate e diverse ma sostanzialmente ambigue. Lo so che hanno adocchiato le mie gambe e so anche che ci stanno a fare un pensierino sul posare le loro mani su di me, in fin dei conti sono un bocconcino invitante! Con questo presupposto faccio un'altra mossa, le mie mani vanno a carezzare il bordo della calza, sfiorano la pelle con delicatezza e aggiustano la linea sottile del reggicalze che sparisce sotto il leggero tessuto della gonna. Non riesco a capire le loro mosse, sono limitata dalla luce e anche dalla posizione ma incontro lo sguardo di uno alzando di poco il capo, i miei occhi si scontrano con un verde brillante, un battito di ciglia e un sorriso come a dire:” ti è piaciuto lo spettacolo?” I miei messaggi vengono accolti. Una delle due mano si muove sulla coscia, carezza dove ancora la pelle è velata dalla calza in seta, ho dei brividi. Questa mano, non trovando obiezione risale fino al bordo, dita premono sulla pelle con un tocco fermo. Il mio istinto mi fa aprire le gambe. Un'altra mano diversa, prepotente, si fa strada sotto la camicetta a afferrare una tetta massaggia, stringe, sfiora il capezzolo, mentre l'altro si fa strada sotto il tessuto della gonna trovando solo la mia carne bagnata a accoglierlo, il suo sguardo verde su di me è un chiaro segno di sorpresa e io me ne compiaccio. Ho il cuore che batte forte, l’umore che bagna l'interno coscia, appoggio la testa sulla poltrona. Ho voglia di toccare i loro cazzi, di sentirli pulsare e crescere nelle mie mani. Una coppia passa al nostro fianco ci blocchiamo per qualche secondo, sono sulle spine mentre li seguiamo con lo sguardo, li vediamo allontanarsi e tiriamo un sospiro di sollievo tornando alla nostra trasgressione.
Ora La sento la loro eccitazione, la capisco. Le mie mani finiscono per sbottonare un pantalone e tirare fuori un cazzo, già duro. Lo carezzo dal basso verso l’alto, sfiorando con dita la pelle. Gemo dal piacere. Vorrei fare di più ma non posso, il senso di poter essere scoperti da qualcuno mi rende incredibilmente vogliosa! La mia fica si contrae, la sento bagnata, calda, pronta per accogliere cazzi. Le loro mani tra le mie cosce si alternano, si alternano sui seni e nei baci. Io slaccio l'altro pantalone e estraggo l'altro cazzo, diverso dal primo anche nel odore, inebriante. Due cazzi duri tutti per me. Trattengo a stento un gemito mentre inizio a masturbarli. Entrambe le mie mani occupate a dare piacere a tutti e due. Loro si avvicinano a me con il busto, mi leccano il collo, l'orecchio, baciano la pelle sento i loro respiri affannosi, i loro gemiti bassi, le loro mani sul corpo, sulla figa… uno massaggia il clitoride l'altro è entrato dentro. Dio se godo! Mordo il labbro per non urlare ma dei bassi gemiti non li posso negare. Mi inarco, spingo il bacino verso le dita mentre le miei mani fanno su e giù, i loro cazzi sempre più rigidi, le loro stille di piacere sempre più copiose scivolano lubrificando le aste. Il piacere sale, le endorfine scorrono nelle vene e fanno perdere la logica, ma impossibile urlare e lasciarsi andare ai propri istinti, si può godere solo sommessamente e lo facciano, sia io che loro. I nostri cuori battono all'unisono complici di un peccato segreto. Sono a un passo dall’orgasmo, disperata lo ricerco invitando loro a farsi sentire di più a infilare un terzo dito nel mio buchino colante di umori caldi e appiccicosi, dolci come il miele impregnano le dita massicce dei miei due amanti, quelle dita vengono gratificate da altri succhi che quasi con violenza escono fuori in una deliziosa fontanella sporcando la poltrona e il pavimento mentre scene d'amore struggente si susseguono sullo schermo.
Ansimo ancora per qualche secondo, le mie mani strette intorno ai loro cazzi al limite, li sento pulsare sotto le dita.
Ci guardiamo, e basta quello per farci andare, ci ricomponiamo e salutiamo la sala che bellamente ho battezzato con una pozzetta di umori che luccicano alla luce dello schermo…






scritto il
2020-04-23
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