Thomas
di
Silvia ( nome fittizio, storia vera).
genere
tradimenti
In vacanza in una bella località balneare del sud Italia, mio marito dovette tornare in città per motivi di lavoro urgenti.
Nella bella villa di nostra proprietà, restammo io e la domestica; ma anche adesso ho tante amiche in quel posto meraviglioso e non ho sentito troppo la sua mancanza. La sera andiamo a ballare all’aperto e al mattino siamo in spiaggia. Risate, divertimento, allegria! Questa è la mia vita anche adesso, la vita di una “ragazza” di 45 anni che non smette di essere giovane. Ma torniamo alla storia: una volta partito, mio marito mi chiama per informarmi dell’arrivo di suo nipote ( che in questa storia chiameró Thomas), figlio del suo unico fratello, scapestrato e libero come nessuno al mondo, avuto da una donna americana 25 anni fa. “Non darà alcun fastidio”, mi disse divertito, “ vedrai che avrà troppo da fare con le ragazze e in casa ci starà poco”. “Va bene amore-gli risposi-non ho nulla da obiettare”. Passano alcuni giorni e la cosa mi sfugge anche di mente, presa dai miei divertimenti con le mie amiche di sempre. Finchè una sera qualcuno suona alla porta, apro e mi trovo davanti un ragazzo molto alto con la borsa-bagaglio. Lo guardo: bocca carnosa, viso perfetto. Capelli lisci castani e un ciuffo sugli occhi lunghi e molto belli. L’espressione da furbetto.Io resto impalata e allora lui mi tende la mano per presentarsi:” Sono Thomas, so che mi aspettavate”.
“Ma certo, entra pure-gli rispondo gentilmente- tuo zio mi ha informata del tuo arrivo”.
Mentre la domestica lo accompagna su in stanza, lo guardo con curiosita salire le scale: spalle larghe, muscoloso, natiche dure e prorompenti. Sorrido mentre penso:” Ma è terribilmente sexy”! Ed infatti, è davvero un bellissimo ragazzo e si dimostra anche ben educato. È riservato, quando non siamo a pranzo o a colazione passa il tempo nella sua stanza. Alla sera esce e non rientra mai troppo tardi. Ha la sua vita ed io la mia.
Tutto procede bene, finchè una notte, da una banalità, accade qualcosa che non sarebbe dovuto accadere. Mi trovavo in un locale all’aperto con le mie amiche e ballavo con un bel tipo, quando all’improvviso si è spento tutto! Musica, luci e lampioni esterni! Dopo un attimo di sgomento e di panico da parte di tutti, un signore ci avvisó: c’era stato un grave blackout in una centrale e il guasto era grave, richiedeva tempo. Riuscii a tornare in macchina facendomi luce con il cellulare e ripartii verso casa. La mia bella villa si vedeva da lontano, brillava di tutte le sue lampade d’emergenza (non presenti nel locale purtroppo) e in quel momento, mi sembró il mio porto sicuro. Rientrata, presi del vino bianco e me ne andai in giardino, sedetti vicino alla piscina e pensai a mio marito, a cosa stesse facendo tutto solo in quel momento. Lo immaginai alla sua scrivania che smamettava sul pc e nella mente rividi le sue mani, i suoi polsi, le sue spalle... mi sembró anche di sentire il suo profumo. Mi prese la voglia di fare l’amore con lui, sentii un brivido caldo ed una fitta di piacere all’utero. Sentivo di essermi bagnata, i miei capezzoli si erano allungati e induriti. Ora mi mancava moltissimo!
Un po’ stordita dal vino, poggiai la testa sullo schienale della poltroncina in vimini e chiusi gli occhi immaginandolo lì con me, che mi accarezzava le gambe per poi finire all’interno delle cosce... che mi baciava sul collo per poi scendere sui seni a succhiarmeli dolcemente..Mi toccai delicatamente il buchino e mi accorsi che stavo per venire. Ma sul più bello un rumore mi spaventó! Thomas mi afferró da dietro e mi bació come un matto! Non mi dava respiro, avevo la sua lingua nella gola che spaziava come voleva. Entrava ed usciva dalla mia bocca con la lingua, solleticandomi le guance dall’interno e in quel momento purtroppo venni! Se ne accorse ... e mi piantó in bocca il suo ... cosone! Era orribile, avevo la sensazione che mi stesse scopando il cranio, ma la presa era forte e non riuscivo a liberarmi! Mi venne in bocca incasinandomi la gola, fui costretta ad ingoiare il suo sperma. Ma non era sazio! Mi prese in braccio e mi mise a pecora sull’erba. Sentii un dolore acuto mentre mi penetrava nell’ano, ma godevo anche tantissimo! Si accorse che mi piaceva e ci diede dentro con foga, mi possedeva come un selvaggio, mi sfondava lo sfintere e io adesso godevo come una maiala! “Si, siiii” gridavo mentre mi dimenavo come fossi indemoniata, “più forte, dai, dammelo tutto”! Muovevo il bacino senza più ritegno a prendere quel palo di cui ormai ero ingorda e che poco dopo mi avrebbe sfondato la figa fradicia di sborrate mie e sue che colavano dall’ano. Ora mi sentivo il suo cazzo nello stomaco e ci fu un momento in cui temetti di svenire dal piacere. Abbiamo continuato fino all’alba a leccarci, succhiarci sperma e umori, sbatterci ovunque e in ogni posizione. Poi ci siamo accesi una sigaretta, finalmente paghi, sazi l’uno dell’altra. A quel punto lui mi disse”: Quando papà mi ha detto che mi mandava dalla zia, non credevo di trovare una zia così bella e giovane. Il tuo culo largo e sodo mi ha fatto morire dalla prima sera e il tuo modo di camminare, i tuoi fianchi, oh ... non riuscivo più a dormire! Adesso, chi ti molla più? Sei mia e solo mia, solo il mio cazzo dovrà entrare nella tua figa, nella tua bocca e nel tuo culo”. Mi disse tutto questo con sguardo da delinquentello fiurbastro... ed non potete immaginare quanto mi piace, adesso sono io che mi faccio lui, finchè non lo vedo pallido con le occhiaie non smetto. Si nipotino, sfondami ancora quando vuoi e dove vuoi.Hai voluto scherzare col fuoco, ora
fai godere la zia.
Nella bella villa di nostra proprietà, restammo io e la domestica; ma anche adesso ho tante amiche in quel posto meraviglioso e non ho sentito troppo la sua mancanza. La sera andiamo a ballare all’aperto e al mattino siamo in spiaggia. Risate, divertimento, allegria! Questa è la mia vita anche adesso, la vita di una “ragazza” di 45 anni che non smette di essere giovane. Ma torniamo alla storia: una volta partito, mio marito mi chiama per informarmi dell’arrivo di suo nipote ( che in questa storia chiameró Thomas), figlio del suo unico fratello, scapestrato e libero come nessuno al mondo, avuto da una donna americana 25 anni fa. “Non darà alcun fastidio”, mi disse divertito, “ vedrai che avrà troppo da fare con le ragazze e in casa ci starà poco”. “Va bene amore-gli risposi-non ho nulla da obiettare”. Passano alcuni giorni e la cosa mi sfugge anche di mente, presa dai miei divertimenti con le mie amiche di sempre. Finchè una sera qualcuno suona alla porta, apro e mi trovo davanti un ragazzo molto alto con la borsa-bagaglio. Lo guardo: bocca carnosa, viso perfetto. Capelli lisci castani e un ciuffo sugli occhi lunghi e molto belli. L’espressione da furbetto.Io resto impalata e allora lui mi tende la mano per presentarsi:” Sono Thomas, so che mi aspettavate”.
“Ma certo, entra pure-gli rispondo gentilmente- tuo zio mi ha informata del tuo arrivo”.
Mentre la domestica lo accompagna su in stanza, lo guardo con curiosita salire le scale: spalle larghe, muscoloso, natiche dure e prorompenti. Sorrido mentre penso:” Ma è terribilmente sexy”! Ed infatti, è davvero un bellissimo ragazzo e si dimostra anche ben educato. È riservato, quando non siamo a pranzo o a colazione passa il tempo nella sua stanza. Alla sera esce e non rientra mai troppo tardi. Ha la sua vita ed io la mia.
Tutto procede bene, finchè una notte, da una banalità, accade qualcosa che non sarebbe dovuto accadere. Mi trovavo in un locale all’aperto con le mie amiche e ballavo con un bel tipo, quando all’improvviso si è spento tutto! Musica, luci e lampioni esterni! Dopo un attimo di sgomento e di panico da parte di tutti, un signore ci avvisó: c’era stato un grave blackout in una centrale e il guasto era grave, richiedeva tempo. Riuscii a tornare in macchina facendomi luce con il cellulare e ripartii verso casa. La mia bella villa si vedeva da lontano, brillava di tutte le sue lampade d’emergenza (non presenti nel locale purtroppo) e in quel momento, mi sembró il mio porto sicuro. Rientrata, presi del vino bianco e me ne andai in giardino, sedetti vicino alla piscina e pensai a mio marito, a cosa stesse facendo tutto solo in quel momento. Lo immaginai alla sua scrivania che smamettava sul pc e nella mente rividi le sue mani, i suoi polsi, le sue spalle... mi sembró anche di sentire il suo profumo. Mi prese la voglia di fare l’amore con lui, sentii un brivido caldo ed una fitta di piacere all’utero. Sentivo di essermi bagnata, i miei capezzoli si erano allungati e induriti. Ora mi mancava moltissimo!
Un po’ stordita dal vino, poggiai la testa sullo schienale della poltroncina in vimini e chiusi gli occhi immaginandolo lì con me, che mi accarezzava le gambe per poi finire all’interno delle cosce... che mi baciava sul collo per poi scendere sui seni a succhiarmeli dolcemente..Mi toccai delicatamente il buchino e mi accorsi che stavo per venire. Ma sul più bello un rumore mi spaventó! Thomas mi afferró da dietro e mi bació come un matto! Non mi dava respiro, avevo la sua lingua nella gola che spaziava come voleva. Entrava ed usciva dalla mia bocca con la lingua, solleticandomi le guance dall’interno e in quel momento purtroppo venni! Se ne accorse ... e mi piantó in bocca il suo ... cosone! Era orribile, avevo la sensazione che mi stesse scopando il cranio, ma la presa era forte e non riuscivo a liberarmi! Mi venne in bocca incasinandomi la gola, fui costretta ad ingoiare il suo sperma. Ma non era sazio! Mi prese in braccio e mi mise a pecora sull’erba. Sentii un dolore acuto mentre mi penetrava nell’ano, ma godevo anche tantissimo! Si accorse che mi piaceva e ci diede dentro con foga, mi possedeva come un selvaggio, mi sfondava lo sfintere e io adesso godevo come una maiala! “Si, siiii” gridavo mentre mi dimenavo come fossi indemoniata, “più forte, dai, dammelo tutto”! Muovevo il bacino senza più ritegno a prendere quel palo di cui ormai ero ingorda e che poco dopo mi avrebbe sfondato la figa fradicia di sborrate mie e sue che colavano dall’ano. Ora mi sentivo il suo cazzo nello stomaco e ci fu un momento in cui temetti di svenire dal piacere. Abbiamo continuato fino all’alba a leccarci, succhiarci sperma e umori, sbatterci ovunque e in ogni posizione. Poi ci siamo accesi una sigaretta, finalmente paghi, sazi l’uno dell’altra. A quel punto lui mi disse”: Quando papà mi ha detto che mi mandava dalla zia, non credevo di trovare una zia così bella e giovane. Il tuo culo largo e sodo mi ha fatto morire dalla prima sera e il tuo modo di camminare, i tuoi fianchi, oh ... non riuscivo più a dormire! Adesso, chi ti molla più? Sei mia e solo mia, solo il mio cazzo dovrà entrare nella tua figa, nella tua bocca e nel tuo culo”. Mi disse tutto questo con sguardo da delinquentello fiurbastro... ed non potete immaginare quanto mi piace, adesso sono io che mi faccio lui, finchè non lo vedo pallido con le occhiaie non smetto. Si nipotino, sfondami ancora quando vuoi e dove vuoi.Hai voluto scherzare col fuoco, ora
fai godere la zia.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Commenti dei lettori al racconto erotico