Natalina la mia pecorina!
di
ElTractor
genere
zoofilia
Buongiorno a tutti, sono Lorenzo. Chi avrà letto il mio primo racconto "La mia cagnolina Furry!" Si sarà fatto un idea di chi sono e delle perversioni che ho.
Questa è la seconda confessione che scrivo ed ha sempre come protagonista un rapporto zoofilo.
Come ho già detto sono proprietario di un allevamento di ovini e come nelle tante dicerie su pastori e pecore, ho voluto soddisfare questa mia fantasia.
Da sempre ho potuto apprezzare e scoprire più nel profondo gli animali che allevo, spesso per aiutarle nel parto, nella mungitura o nelle cure.
Un giorno d'estate ho potuto realizzare il mio sogno.
Era domenica ed ero solo in campagna, dopo aver svolto tutti i lavori è scattato in me qualcosa, così deciso ho preso una pecora, una di quelle più mansuete, Natalina.
L'ho fatta salire a forza sulla mungitrice e catturata nella mangiatoia. Tutto mi creava una grande agitazione e nel mentre che era bloccata la accarezzavo e senza perdere troppo tempo iniziavo a toccarle la vagina, lei era tutta tesa e molto stretta, così ho dovuta lubrificarla parecchio con la saliva per poter far entrare 2 dita! Io ero eccitatissimo e sentivo pulsare il cazzo nei pantaloni. Ci volle parecchio tempo prima che iniziasse a dilatarsi e a bagnarsi da sola, un fremito pervadeva il mio corpo e appena mi accorsi dell' opportunità senza esitare tentai di penetrarla. Non riuscii subito perché le dimensioni del mio pene faticavano ad entrare, così mi lubrificai bene la verga e spinsi in modo deciso all'interno di quella figa stretta.
Aggrappato alle sue cosce restai fermo immobile, lei belò forte e si dimenava, dovetti far forza per restar dentro e dopo un paio di minuti nei quali il suo utero si adatto alle dimensioni del mio pene, cominciai a muovermi. Diedi una veloce bagnata all'asta, facendolo rimanere dentro, e iniziai a pompare, i primi colpi piano, cercando di capire dove colpire, poi agevolato dalla lubrificazione naturale andai più veloce, più veloce e più profondo ritmato e incessante. Sentivo il mio cazzo completamente avvolto e strizzato dalla contrazione uterina di Natalina, e ciò mi provocava enorme piacere, un eccitamento incontenibile... infatti dopo una decina di minuti arrivai al limite.
Approfittando dell'enorme durezza diedi dei colpi fortissimi per farlo entrare completamente, mi immaginavo di ingravidarla, riempirla tutta di sperma, di farla godere e da fantasia diventò realtà!
Venni dentro la mia Natalina mentre lei belava e ansimava, la sua figa mi succhio via fino all'ultima goccia del mio seme quando io mi abbandonai sfinito sulla sua schiena.
Avevo le gambe a pezzi e la posizione innaturale per un uomo mi aveva veramente stremato, ma ero felice!
Avevo fatto qualcosa di veramente sporco, e non sto a raccontarvi, perché non sarebbe una bella immagine.
Fu però un'esperienza indimenticabile che mi appagò veramente tanto e che non scorderò mai!
Questa è la seconda confessione che scrivo ed ha sempre come protagonista un rapporto zoofilo.
Come ho già detto sono proprietario di un allevamento di ovini e come nelle tante dicerie su pastori e pecore, ho voluto soddisfare questa mia fantasia.
Da sempre ho potuto apprezzare e scoprire più nel profondo gli animali che allevo, spesso per aiutarle nel parto, nella mungitura o nelle cure.
Un giorno d'estate ho potuto realizzare il mio sogno.
Era domenica ed ero solo in campagna, dopo aver svolto tutti i lavori è scattato in me qualcosa, così deciso ho preso una pecora, una di quelle più mansuete, Natalina.
L'ho fatta salire a forza sulla mungitrice e catturata nella mangiatoia. Tutto mi creava una grande agitazione e nel mentre che era bloccata la accarezzavo e senza perdere troppo tempo iniziavo a toccarle la vagina, lei era tutta tesa e molto stretta, così ho dovuta lubrificarla parecchio con la saliva per poter far entrare 2 dita! Io ero eccitatissimo e sentivo pulsare il cazzo nei pantaloni. Ci volle parecchio tempo prima che iniziasse a dilatarsi e a bagnarsi da sola, un fremito pervadeva il mio corpo e appena mi accorsi dell' opportunità senza esitare tentai di penetrarla. Non riuscii subito perché le dimensioni del mio pene faticavano ad entrare, così mi lubrificai bene la verga e spinsi in modo deciso all'interno di quella figa stretta.
Aggrappato alle sue cosce restai fermo immobile, lei belò forte e si dimenava, dovetti far forza per restar dentro e dopo un paio di minuti nei quali il suo utero si adatto alle dimensioni del mio pene, cominciai a muovermi. Diedi una veloce bagnata all'asta, facendolo rimanere dentro, e iniziai a pompare, i primi colpi piano, cercando di capire dove colpire, poi agevolato dalla lubrificazione naturale andai più veloce, più veloce e più profondo ritmato e incessante. Sentivo il mio cazzo completamente avvolto e strizzato dalla contrazione uterina di Natalina, e ciò mi provocava enorme piacere, un eccitamento incontenibile... infatti dopo una decina di minuti arrivai al limite.
Approfittando dell'enorme durezza diedi dei colpi fortissimi per farlo entrare completamente, mi immaginavo di ingravidarla, riempirla tutta di sperma, di farla godere e da fantasia diventò realtà!
Venni dentro la mia Natalina mentre lei belava e ansimava, la sua figa mi succhio via fino all'ultima goccia del mio seme quando io mi abbandonai sfinito sulla sua schiena.
Avevo le gambe a pezzi e la posizione innaturale per un uomo mi aveva veramente stremato, ma ero felice!
Avevo fatto qualcosa di veramente sporco, e non sto a raccontarvi, perché non sarebbe una bella immagine.
Fu però un'esperienza indimenticabile che mi appagò veramente tanto e che non scorderò mai!
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