Il Tempio Nero 3
di
FantasyPorn
genere
pulp
Cassandra era eccitata tanto da avere mal di testa, conservò il sapore dello sperma di Nyom con brama crescente. Tanto che, arrivata in camera si strappò la veste di dosso e si gettò sul letto ansimante...non poteva più aspettare...anche se ormai aveva l’età giusta...mancavano mesi alla sua Cerimonia...Si succhiò due dita, come aveva visto fare a Berenice durante le lezioni e con altre due dita si allargò le grandi labbra, facendo fuoriuscire il clitoride...rosso e gonfio all’inverosimile. Ma si… non l’avrebbe saputo nessuno...Proprio mentre lo pensava, entrò Berenice. La bella donna rossa rimase impietrita vedendo Cassandra a cosce aperte sul letto. “ Non oserai…” mormorò chiudendo la porta dietro di sè, a chiave. “ Sorella… mi dispiace...io…” ansimava ed era rossa in volto, cercò di coprirsi il seno e il pube con le mani ma non riusciva senza eccitarsi. La Sacerdotessa le indicò i legacci del letto “ Mettili” disse solamente e Cassandra obbedì, piena di vergogna. Allargò le gambe e Berenice le bloccò le caviglie, Cassandra distolse lo sguardo dalla sua fica rossa e pulsante nascosta sotto il pelo scuro. Così allargata avrebbe solo sofferto di più. Una volta saldamente legata Berenice si slacciò la cintura di pelle e slegò i lembi rossi della sua veste, rimanendo nuda con il collare nero al collo, simbolo dell’appartenenza ai Demoni. Era bellissima e incredibilmente donna, formosa e abbondante, portava meravigliosamente i suoi quarant'anni in un seno grosso con i capezzoli scuri e piccoli, nel ventre ammorbidito dalle gravidanze ma ancora elastico e liscio. “ Adesso verrai punita”
“ Ma ancora non ho fatto nulla!” protestò Cassandra
“ Zitta!” urlò la donna, facendo schioccare la cintura come se fosse una frusta. Cassandra tremò e si eccitò allo stesso tempo...Berenice si mise accanto al letto, in piedi e fece penzolare la cintura ad un soffio dai capezzoli turgidi e rosa del seno sudato di Cassandra. Il petto della ragazza si protese, voleva essere toccato...smaniava. La donna abbassò la cintura e inziò a sfiorare circolarmente, delicatamente, il capezzolo destro di lei. Sensazioni nuove e meravigliose si espansero nel corpo di Cassandra, brividi tra l’eccitazione e la paura. “ Perchè ti devi comportare come una sciocca?” e piano piano fece scivolare la cintura tra i seni della ragazza, andando giù...sull’ombelico, con movimenti circolari...stuzzicando delicatamente il basso ventre. Cassandra ansimava, si sentiva ridicola, smaniosa come una bestiolina in calore ma non riusciva a trattenersi.
“ Sorella...resistere...è...è difficile” mugolò mentre la donna faceva posare tutta la cintura sullo stomaco caldo e piatto della ragazza, che alzava a scatti il bacino, forzando i legacci.
“ Ti prego....”
Berenice con una mano afferrò saldamente un seno della ragazza, con sua sorpresa. Si guardarono negli occhi e Cassandra capì che la Sorella la stava guardando con durezza ma con altro e tanto desiderio. Si chinò verso di lei, con la chioma rossa che le sfiorava il viso e il petto, con due occhi di brace. “ Mi preghi? Non lo hai imparato che devi pregare solo il nostro Signore Demone Sultano?” e dicendo questo schiuse le grandi labbra scure e le posò dolcemente sulla bocca di Cassandra, baciandola per un solo istante. La ragazza era ammutolita, “ Non parli più?” le sghignazzò in faccia, perfidamente e iniziò a stringere quel caldo tumulo di carne che era il seno di Cassandra. Con un polpastrello iniziò a sfiorarne la punta del capezzolo, sentendolo rizzarsi e la pelle liscia coprirsi di brividi.
“ Ti farò pregare io..” mormorò e continuò il suo lavoro sul capezzolo, Cassandra si vergognò terribilmente, ma godeva… si beava di quelle sensazioni vibranti e frustranti, piene di promesse di godimenti più grandi.
Girò la testa per non guardare la Maestra, per non far vedere come si mordeva le labbra per non gemere. Berenice continuò a torturargli il seno, pizzicando il capezzolo, strusciandoci i polpastrelli, tirandolo leggermente, finchè non divenne rosso. Poi prese anche l’altro seno e iniziò lo stesso lavoro su entrambe le tette. Cassandra stava ad occhi chiusi, con il cuore che pompava sangue verso le sue zone erogene. L’odore selvaggio della sua fica era dolce ed invitante, gli umori inumidivano il lenzuolo sotto di lei…
“Basta! So...sorella” mugolò strattonando più forte i legacci. A quel gemito Berenice lasciò un seno e riprese la cintura, Cassandra non ebbe il tempo di dire nulla che una forte sferzata si abbattè sulla sua fica, così delicata e schiusa… urlò fortissimo per il dolore. “ No! Vi prego” urlò con le lacrime agli occhi, ma Berenice per tutta risposta si chinò sul capezzolo martoriato della ragazza, lo prese fra le labbra carnose e lo iniziò a succhiare..leccare..assaggiare. Il piacere e il dolore stridevano e si contorcevano nel corpo ansante della giovane, una seconda sferzata giunse dopo poco, una terza… ma non violente, decise e attente a colpire appena il suo clitoride. Poi Berenice si alzò e guardò la ragazza. Si godette il viso rigato di lacrime, incorniciato dalla folta massa di capelli spettinati, le guance rosse e le labbra semi aperte, rosse anch’esse per i morsi che si dava da sola. I capezzoli svettavano come due pietre preziose sulle tette rotonde e sudate, così calde emorbide da fargli venire voglia di morderle tutte. Ma il meglio era il ventr piatto e il monte di venere, che preannunciava quella bellissima fica aperta e pulsante e dal clitoride ritto, in pretesa di essere sfregato. Berenice sorrise e iniziò a strusciare piano piano la cintura sulle labbra fracide della fica di Cassandra, facendola contorcere e gemere di piacere. “ Ora, mia piccola sciocca...assisterai alla lezione più importante…” e detto questo chiamò un servo eunuco, che ovviamente stava aspettando fuori la porta. “ Va a chiamare il Sacerdote Nyom” disse e Cassandra per poco non urlò di sopresa. Nyom? Ma Berenice non sapeva...perchè lo chiamava? Da una parte sperò ardentemente che dovesse punirla anche lui…
Nell’attesa Berenice continuò a sfregare la cintura sulla fica di Cassandra, per la sua frustrazione si fermava sempre ad un passo dall’orgasmo di lei. Quando Nyom entrò non fece neanche una smorfia, anzi, sorrise. “ Sarai un pò severa?” disse alla Gran Sacerdotessa “ L’ho trovata in procinto di tradire i suoi voti, va punita...ed ora mi aiuterai. Le mostreremo come godere in coppia ed ora morirà di frustrazione ed eccitazione, per tre giorni assisterà alle lezioni da lì, dopo una mia attenta eccitazione del suo corpo”.
Cassandra spalancò gli occhi e Nyom fece un sorrisetto, l’idea gli piaceva. “ Ottima idea…” disse il Sacerdote e si spogliò avvicinandosi a Berenice “ Però gestirò io la lezione”.
La Sacerdotessa annuì.
Nyom prese la donna per mano e la portò accanto al letto di Cassandra, all’altezza del suo viso e, prendendola per i capelli, la fece inginocchiare davanti a lui. Le ficcò il cazzo in gola e le tenne la testa premuta al suo bacino, costringendola a sentire il membro indurirsi e allungarsi finchè non iniziò a rantolare. Guidò la sua testa su e giù, fino in gola ogni volta, Berenice succhiò ubbidiente e Cassandra la invidiò da morire. Intanto Nyom la fissava, guardava la bella ragazza che tremava di eccitazione e le sorrideva. “ Ecco ora sono pronto” fece alzare Berenice e si mise dietro di lei “ adesso devo rendere pronta anche lei, ma non tutti i Demoni desiderano che siate pronte”. Il sacerdote tenne ferma la donna per la gola e aprì la sua fica con due dita, la penetrò senza troppi indugi e iniziò a spingere freneticamente in lei, facendola gemere e contorcere. Ma Nyom teneva ferma la bella e formosa donna, spingendo le sue dita così in fondo da far tremare il monte di venere anche esternamente. “ L’importante è sempre che tu capisca il loro volere...ti vogliono sottomessa, audace, silenziosa...urlante...tu lo fai” ansimò la Sacerdotessa mentre gemeva. Cassandra stava incosciamente alzando il bacino, forzava i legacci, ansimava e sentiva la sua fica esplodere di umori. Nyom poi prese Berenice e la portò davanti alla fica di Cassandra, la piegò brutalmente su di lei e la ragazza sentì i capelli ricci della donna sfiorargli l’interno coscia. “ Ma così non vedrà la penetrazione” protestò la Sacerdotessa ma Nyom le prese i fianchi grossi e, tenedola saldamente, la penetrò in un colpo solo. Urlarono sia Cassandra che Berenice. Il Sacerdote pompava forte e con violenza dentro il corpo morbido e accogliente della donna, fissando dritto negli occhi Cassandra. Il suo sguardo sembrava trombarsi più lei che Berenice.
“ Così si scopa una donna, con ritmo...mutandolo” ed iniziò a strusciare lentamente il cazzo in lei, tirandolo fuori fino alla punta e poi penetrandola di colpo. Le urla erano dettate dalla cappella che sbatteva nell’utero della Sacerdotessa, Nyom non faceva un fiato, ma fissava Cassandra sbavare. “ VI prego… basta… non ce la faccio più” iniziò a mormorare Cassandra, seguendo con i fianchi le spinte della coppia.
“No” disse secco Nyom ed uscì da Berenice.
“ Ora mettiti accanto al letto, voglio mostrargli il tuo culo che si apre”. Berenice obbedì e si mise accanto al letto, allargandosi le natiche con le mani. L’ano era piccolo e chiuso, Nyom lo penetrò con un pollice e iniziò a massaggiare. “ Vedi...potrei sfondarglielo di colpo, ma perderebbe sangue e non voglio che goda per il dolore, la lezione sul dolore la faremo poi...voglio che tu veda come si comporta per accoglierlo dentro e farmi godere”.
“ Sa...sacerdote...Nyom...a me...fatelo a me” mugolò Cassandra, Berenice rise “ zitta stupida e impara”. Prese con una mano il grosso cazzo di Nyom e se lo portò all’ano, spalancandolo con la grossa cappella. Guaì leggermente mentre il Sacerdote la invadeva con tutta l’asta ma lo accolse con rilassamento, ignorando il dolore e trasformandolo in piacere. Cassandra strinse i pugni e gemette forte, Nyom la guardò e sorrise “ ricorda… quello che ci siamo detti…” ed iniziò a scoparsi piano il culo della donna. Cassandra non sapeva se si riferisse alla lezione oppure al fatto che un giorno l’avrebbe posseduta… ma, considerando lo sguardo lascivo che fissò su Cassandra mentre iniziava a sborrare copiosamente nel culo di Berenice, era più probabile che fosse la seconda ipotesi.
Finito il tutto, Cassandra continuò a gemere e a contorcersi per ore.
“ Cagna in calore” le disse la Sacerdotessa e le lanciò uno sguardo di disprezzo. Aveva notato che Nyom usava il suo corpo…ma si scopava Cassandra.
“ Ma ancora non ho fatto nulla!” protestò Cassandra
“ Zitta!” urlò la donna, facendo schioccare la cintura come se fosse una frusta. Cassandra tremò e si eccitò allo stesso tempo...Berenice si mise accanto al letto, in piedi e fece penzolare la cintura ad un soffio dai capezzoli turgidi e rosa del seno sudato di Cassandra. Il petto della ragazza si protese, voleva essere toccato...smaniava. La donna abbassò la cintura e inziò a sfiorare circolarmente, delicatamente, il capezzolo destro di lei. Sensazioni nuove e meravigliose si espansero nel corpo di Cassandra, brividi tra l’eccitazione e la paura. “ Perchè ti devi comportare come una sciocca?” e piano piano fece scivolare la cintura tra i seni della ragazza, andando giù...sull’ombelico, con movimenti circolari...stuzzicando delicatamente il basso ventre. Cassandra ansimava, si sentiva ridicola, smaniosa come una bestiolina in calore ma non riusciva a trattenersi.
“ Sorella...resistere...è...è difficile” mugolò mentre la donna faceva posare tutta la cintura sullo stomaco caldo e piatto della ragazza, che alzava a scatti il bacino, forzando i legacci.
“ Ti prego....”
Berenice con una mano afferrò saldamente un seno della ragazza, con sua sorpresa. Si guardarono negli occhi e Cassandra capì che la Sorella la stava guardando con durezza ma con altro e tanto desiderio. Si chinò verso di lei, con la chioma rossa che le sfiorava il viso e il petto, con due occhi di brace. “ Mi preghi? Non lo hai imparato che devi pregare solo il nostro Signore Demone Sultano?” e dicendo questo schiuse le grandi labbra scure e le posò dolcemente sulla bocca di Cassandra, baciandola per un solo istante. La ragazza era ammutolita, “ Non parli più?” le sghignazzò in faccia, perfidamente e iniziò a stringere quel caldo tumulo di carne che era il seno di Cassandra. Con un polpastrello iniziò a sfiorarne la punta del capezzolo, sentendolo rizzarsi e la pelle liscia coprirsi di brividi.
“ Ti farò pregare io..” mormorò e continuò il suo lavoro sul capezzolo, Cassandra si vergognò terribilmente, ma godeva… si beava di quelle sensazioni vibranti e frustranti, piene di promesse di godimenti più grandi.
Girò la testa per non guardare la Maestra, per non far vedere come si mordeva le labbra per non gemere. Berenice continuò a torturargli il seno, pizzicando il capezzolo, strusciandoci i polpastrelli, tirandolo leggermente, finchè non divenne rosso. Poi prese anche l’altro seno e iniziò lo stesso lavoro su entrambe le tette. Cassandra stava ad occhi chiusi, con il cuore che pompava sangue verso le sue zone erogene. L’odore selvaggio della sua fica era dolce ed invitante, gli umori inumidivano il lenzuolo sotto di lei…
“Basta! So...sorella” mugolò strattonando più forte i legacci. A quel gemito Berenice lasciò un seno e riprese la cintura, Cassandra non ebbe il tempo di dire nulla che una forte sferzata si abbattè sulla sua fica, così delicata e schiusa… urlò fortissimo per il dolore. “ No! Vi prego” urlò con le lacrime agli occhi, ma Berenice per tutta risposta si chinò sul capezzolo martoriato della ragazza, lo prese fra le labbra carnose e lo iniziò a succhiare..leccare..assaggiare. Il piacere e il dolore stridevano e si contorcevano nel corpo ansante della giovane, una seconda sferzata giunse dopo poco, una terza… ma non violente, decise e attente a colpire appena il suo clitoride. Poi Berenice si alzò e guardò la ragazza. Si godette il viso rigato di lacrime, incorniciato dalla folta massa di capelli spettinati, le guance rosse e le labbra semi aperte, rosse anch’esse per i morsi che si dava da sola. I capezzoli svettavano come due pietre preziose sulle tette rotonde e sudate, così calde emorbide da fargli venire voglia di morderle tutte. Ma il meglio era il ventr piatto e il monte di venere, che preannunciava quella bellissima fica aperta e pulsante e dal clitoride ritto, in pretesa di essere sfregato. Berenice sorrise e iniziò a strusciare piano piano la cintura sulle labbra fracide della fica di Cassandra, facendola contorcere e gemere di piacere. “ Ora, mia piccola sciocca...assisterai alla lezione più importante…” e detto questo chiamò un servo eunuco, che ovviamente stava aspettando fuori la porta. “ Va a chiamare il Sacerdote Nyom” disse e Cassandra per poco non urlò di sopresa. Nyom? Ma Berenice non sapeva...perchè lo chiamava? Da una parte sperò ardentemente che dovesse punirla anche lui…
Nell’attesa Berenice continuò a sfregare la cintura sulla fica di Cassandra, per la sua frustrazione si fermava sempre ad un passo dall’orgasmo di lei. Quando Nyom entrò non fece neanche una smorfia, anzi, sorrise. “ Sarai un pò severa?” disse alla Gran Sacerdotessa “ L’ho trovata in procinto di tradire i suoi voti, va punita...ed ora mi aiuterai. Le mostreremo come godere in coppia ed ora morirà di frustrazione ed eccitazione, per tre giorni assisterà alle lezioni da lì, dopo una mia attenta eccitazione del suo corpo”.
Cassandra spalancò gli occhi e Nyom fece un sorrisetto, l’idea gli piaceva. “ Ottima idea…” disse il Sacerdote e si spogliò avvicinandosi a Berenice “ Però gestirò io la lezione”.
La Sacerdotessa annuì.
Nyom prese la donna per mano e la portò accanto al letto di Cassandra, all’altezza del suo viso e, prendendola per i capelli, la fece inginocchiare davanti a lui. Le ficcò il cazzo in gola e le tenne la testa premuta al suo bacino, costringendola a sentire il membro indurirsi e allungarsi finchè non iniziò a rantolare. Guidò la sua testa su e giù, fino in gola ogni volta, Berenice succhiò ubbidiente e Cassandra la invidiò da morire. Intanto Nyom la fissava, guardava la bella ragazza che tremava di eccitazione e le sorrideva. “ Ecco ora sono pronto” fece alzare Berenice e si mise dietro di lei “ adesso devo rendere pronta anche lei, ma non tutti i Demoni desiderano che siate pronte”. Il sacerdote tenne ferma la donna per la gola e aprì la sua fica con due dita, la penetrò senza troppi indugi e iniziò a spingere freneticamente in lei, facendola gemere e contorcere. Ma Nyom teneva ferma la bella e formosa donna, spingendo le sue dita così in fondo da far tremare il monte di venere anche esternamente. “ L’importante è sempre che tu capisca il loro volere...ti vogliono sottomessa, audace, silenziosa...urlante...tu lo fai” ansimò la Sacerdotessa mentre gemeva. Cassandra stava incosciamente alzando il bacino, forzava i legacci, ansimava e sentiva la sua fica esplodere di umori. Nyom poi prese Berenice e la portò davanti alla fica di Cassandra, la piegò brutalmente su di lei e la ragazza sentì i capelli ricci della donna sfiorargli l’interno coscia. “ Ma così non vedrà la penetrazione” protestò la Sacerdotessa ma Nyom le prese i fianchi grossi e, tenedola saldamente, la penetrò in un colpo solo. Urlarono sia Cassandra che Berenice. Il Sacerdote pompava forte e con violenza dentro il corpo morbido e accogliente della donna, fissando dritto negli occhi Cassandra. Il suo sguardo sembrava trombarsi più lei che Berenice.
“ Così si scopa una donna, con ritmo...mutandolo” ed iniziò a strusciare lentamente il cazzo in lei, tirandolo fuori fino alla punta e poi penetrandola di colpo. Le urla erano dettate dalla cappella che sbatteva nell’utero della Sacerdotessa, Nyom non faceva un fiato, ma fissava Cassandra sbavare. “ VI prego… basta… non ce la faccio più” iniziò a mormorare Cassandra, seguendo con i fianchi le spinte della coppia.
“No” disse secco Nyom ed uscì da Berenice.
“ Ora mettiti accanto al letto, voglio mostrargli il tuo culo che si apre”. Berenice obbedì e si mise accanto al letto, allargandosi le natiche con le mani. L’ano era piccolo e chiuso, Nyom lo penetrò con un pollice e iniziò a massaggiare. “ Vedi...potrei sfondarglielo di colpo, ma perderebbe sangue e non voglio che goda per il dolore, la lezione sul dolore la faremo poi...voglio che tu veda come si comporta per accoglierlo dentro e farmi godere”.
“ Sa...sacerdote...Nyom...a me...fatelo a me” mugolò Cassandra, Berenice rise “ zitta stupida e impara”. Prese con una mano il grosso cazzo di Nyom e se lo portò all’ano, spalancandolo con la grossa cappella. Guaì leggermente mentre il Sacerdote la invadeva con tutta l’asta ma lo accolse con rilassamento, ignorando il dolore e trasformandolo in piacere. Cassandra strinse i pugni e gemette forte, Nyom la guardò e sorrise “ ricorda… quello che ci siamo detti…” ed iniziò a scoparsi piano il culo della donna. Cassandra non sapeva se si riferisse alla lezione oppure al fatto che un giorno l’avrebbe posseduta… ma, considerando lo sguardo lascivo che fissò su Cassandra mentre iniziava a sborrare copiosamente nel culo di Berenice, era più probabile che fosse la seconda ipotesi.
Finito il tutto, Cassandra continuò a gemere e a contorcersi per ore.
“ Cagna in calore” le disse la Sacerdotessa e le lanciò uno sguardo di disprezzo. Aveva notato che Nyom usava il suo corpo…ma si scopava Cassandra.
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