Ricordo universitario
di
Filippo 30
genere
gay
In questi giorni mi è tornata alla mente un’esperienza di qualche anno fa. Ero ancora studente universitario, avevo circa 22 anni, e stavo scoprendo la mia natura bisex. Avevo scoperto un cinema della periferia dove proiettavano film a luci rosse e di tanto in tanto ci andavo, perché era frequentato da molti bisex e gay.
Già qualche volta mi era capitato di sfiorare qualcuno e di farmelo toccare ma quel pomeriggio fu diverso. Ricordo che si è seduto vicino a me un uomo sui 30/35 anni, con i capelli corti, pizzetto. Erano chiare le sue intenzioni: se con mezza sala vuota si è seduto vicino a me è perché voleva fare qualche giochetto.
Notai che aveva la fede al dito e non nego che questo mi eccitò ancora di più. Mi appoggiò la mano sulla coscia e cominciò a salire lentamente all’interno della coscia verso il mio pacco. Avevo la cerniera dei jeans aperta perché già da prima mi stavo toccando mentre guardavo il film. Presi coraggio e cominciai a toccare il suo pacco all'esterno dei pantaloni: era eccitato. Attraverso i pantaloni leggeri, estivi, si sentiva tutta l’asta dura. Gli sollevai un po’ la t-shirt e cominciai a accarezzare il suo petto coperto da una leggera peluria castana. Sentivo il suo pacco che si gonfiava sempre più. A questo punto mi spostò: pensavo volesse fermarsi, non spingersi oltre. Invece, mi chiese di seguirlo a casa sua, poco distate da lì.
Appena entrati, dopo esserci sistemati, inserì velocemente la mano nei miei jeans segandomi. Abbassai la sua cerniera e a mia volta afferrai il suo uccello. Si fermò, mi guardò, sorrise: anche questa volta lo credevo soddisfatto, per cui smisi di masturbarlo. Ma non era così. Si abbassò e cominciò a spompinarmi: fu una sensazione unica. La sua lingua che passava sulla mia cappella che, immagino, si stesse bagnando. Poi cominciò a prenderlo in bocca, finché lo ebbe tutto dentro. Si muoveva su e giù, toccandomi anche le palle. Ricordo che sospiravo affannosamente. Dopo pochi istanti già sentivo l’eccitazione salire, da ventenne poco esperto ero in estasi. Gli dissi sottovoce di fermarsi perché non potevo trattenermi, ma lui quasi non sentisse continuò più forte, finché gli dissi “Se continui così, ti vengo in bocca … ci sono quasi”. E lui non smise, tanto che gli feci esplodere in bocca tutto il mio sperma, a fiotti, con un grido soffocato.
Sollevò la testa, fece uscire il liquido in un fazzolettino, mi sorrise, mi passò un braccio attorno alle spalle: “Era la prima pompa eh?”. Io ancora ansimante annuii. Pochi istanti e se ne andò verso il bagno del suo appartamento a lavarsi.
E’ un ricordo che porto nitido, dopo vari anni, nella mia mente, pieno di erotismo ma anche di dolcezza … fu la mia iniziazione al pompino …
Già qualche volta mi era capitato di sfiorare qualcuno e di farmelo toccare ma quel pomeriggio fu diverso. Ricordo che si è seduto vicino a me un uomo sui 30/35 anni, con i capelli corti, pizzetto. Erano chiare le sue intenzioni: se con mezza sala vuota si è seduto vicino a me è perché voleva fare qualche giochetto.
Notai che aveva la fede al dito e non nego che questo mi eccitò ancora di più. Mi appoggiò la mano sulla coscia e cominciò a salire lentamente all’interno della coscia verso il mio pacco. Avevo la cerniera dei jeans aperta perché già da prima mi stavo toccando mentre guardavo il film. Presi coraggio e cominciai a toccare il suo pacco all'esterno dei pantaloni: era eccitato. Attraverso i pantaloni leggeri, estivi, si sentiva tutta l’asta dura. Gli sollevai un po’ la t-shirt e cominciai a accarezzare il suo petto coperto da una leggera peluria castana. Sentivo il suo pacco che si gonfiava sempre più. A questo punto mi spostò: pensavo volesse fermarsi, non spingersi oltre. Invece, mi chiese di seguirlo a casa sua, poco distate da lì.
Appena entrati, dopo esserci sistemati, inserì velocemente la mano nei miei jeans segandomi. Abbassai la sua cerniera e a mia volta afferrai il suo uccello. Si fermò, mi guardò, sorrise: anche questa volta lo credevo soddisfatto, per cui smisi di masturbarlo. Ma non era così. Si abbassò e cominciò a spompinarmi: fu una sensazione unica. La sua lingua che passava sulla mia cappella che, immagino, si stesse bagnando. Poi cominciò a prenderlo in bocca, finché lo ebbe tutto dentro. Si muoveva su e giù, toccandomi anche le palle. Ricordo che sospiravo affannosamente. Dopo pochi istanti già sentivo l’eccitazione salire, da ventenne poco esperto ero in estasi. Gli dissi sottovoce di fermarsi perché non potevo trattenermi, ma lui quasi non sentisse continuò più forte, finché gli dissi “Se continui così, ti vengo in bocca … ci sono quasi”. E lui non smise, tanto che gli feci esplodere in bocca tutto il mio sperma, a fiotti, con un grido soffocato.
Sollevò la testa, fece uscire il liquido in un fazzolettino, mi sorrise, mi passò un braccio attorno alle spalle: “Era la prima pompa eh?”. Io ancora ansimante annuii. Pochi istanti e se ne andò verso il bagno del suo appartamento a lavarsi.
E’ un ricordo che porto nitido, dopo vari anni, nella mia mente, pieno di erotismo ma anche di dolcezza … fu la mia iniziazione al pompino …
0
voti
voti
valutazione
0
0
Commenti dei lettori al racconto erotico