Stanze comunicanti
di
Lucretia Mirtillo
genere
saffico
Finalmente era arrivato il momento della tanto attesa gita scolastica, Francesca e Sonia se la volevano godere tutta anche perché era l'ultimo anno di liceo e sarebbe stata l'ultima. L'unico cruccio era che come accompagnatrice avevano la professoressa di matematica Rosati, famosa in tutta la scuola per essere molto severa. Come si sarebbe comportata? Avrebbe lasciato ai ragazzi la libertà di andarsi a divertire da soli per le strade di Vienna?
Il pullman arrivò alle 20 nella capitale austriaca dopo un viaggio di circa sei ore, per i ragazzi erano passate in fretta, la professoressa Rosati invece era stanca morta e non vedeva l'ora di farsi una doccia e andare a dormire. Oltre alla severità, l'altro motivo per cui era famosa era la sua bellezza, tutti gli studenti le sbavavano dietro e lei conscia del suo sex appeal si presentava in classe vestita in modo provocante e sembrava provava piacere quando metteva quattro agli studenti che mentre interrogava le fissavano il decolté. Per Francesca e Sonia invece aveva sempre avuto un occhio di riguardo, i loro compagni di classe le consideravano le sue "cocche", prendevano sempre voti alti senza che venissero fatte loro domande particolarmente complicate. E nonostante questo le ragazze la temevano moltissimo.
Dopo l'assegnazione delle stanze i ragazzi si sparpagliarono per le varie ali dell'hotel.
"Che stanza avete voi due?" Chiese la prof a Francesca e Sonia.
"52" disse Sonia
"Bene, io 53, andiamo a prendere l'ascensore"
Dentro la camera trovarono un'altra sorpresa, una porta. "Ma... dietro questa parete non c'è la stanza delle prof.?" Chiese Francesca. Sonia fece spallucce e proprio in quel momento la porta si aprì e comparve la prof. "Bene ragazze, ho scelto io per voi questa stanza comunicante con la mia, così posso tenervi d'occhio e proteggervi, non vorrei che a qualche cretino dei vostri compagni venisse in mente di venirvi a trovarvi in stanza..." e richiuse.
Sole in camera, Francesca e Sonia si guardarono ed alzarono gli occhi al cielo.
La sera, dopo la cena qualcuno aveva voglia di andare a farsi un giretto, ma l'austera professoressa proibì a tutti di uscire. "Andate tutti a dormire che domani mattina dobbiamo alzarci presto per andare a visitare il Museo della tecnica."
Francesca e Sonia se ne stavano sedute a gambe incrociate su uno dei due letti della stanza, entrambe indossavano solo mutandine e una maglietta.
"Certo" disse Francesca "è un vero peccato che i nostri compagni di classe non possono venire a trovarci in camera."
"Chi quei morti di figa?" rispose Sonia, e scoppiò a ridere. Rise di gusto anche Francesca, continuarono un po' a spettegolare sui loro compagni di classe e ogni tanto ridevano di gusto e sonoramente.
D'improvviso si aprì la porta comunicante con la stanza della Prof. "Ragazze, cosa sono questi schiamazzi! Io vorrei dormire sono molto stanca, andate a dormire anche voi, domattina dobbiamo andare al mueso" Indossava una camicia da notte nera semitrasparente, le si vedevano chiaramente i capezzoli dei suoi magnifici seni quarta misura e le mutandine di pizzo nere. Dopo averle rimproverate richiuse la porta.
"Hai visto," bisbigliò Francesca, "era praticamente nuda!"
"E' bellissima," disse Sonia sottovoce "pensa se l'avessero vista così i nostri compagni di classe che si segano pensando a lei, sarebbero morti stecchiti!"
A Francesca scappò da ridere ma si tappò la bocca.
"Però devo confessarti una cosa... " continuò Sonia, "una volta a casa... mi sono toccata anche io pensando a lei..."
"Oh be' se è per questo anche io... e... confessione per confessione... ogni tanto mi tocco ripensando all'esperimento..."
L'esperimento era un bacio che un giorno le due amiche del cuore si diedero a casa di Francesca, così, tanto per vedere cosa si provava. Ci stavano provando gusto e avrebbero continuato non fossero state interrotte dalla madre di Francesca che era rientrata a casa e fortunatamente avevano fatto in tempo a staccarsi.
"Davvero?" disse Sonia "be' anche a me capita di toccarmi pensando a te, che ne dici se..."
"Se riproviamo l'esperimento...? Mi piacerebbe... ma la prof..."
"Oh lei starà già dormendo... facciamo piano piano..."
Cominciarono a sbaciucchiarsi teneramente, bacetti brevi sulla bocca, si guardavano negli occhi e sorridevano, Francesca mise una mano sulla gamba di Sonia e la accrezzava mentre continuava a sbaciucchiarla, poi si abbassò la maglietta che aveva il collo largo e mostrò i seni alla sua amica.
"Oh..." disse Sonia che continuava a baciarla in bocca mentre le accarezzava i seni e i capezzoli. Francesca tirò fuori la lingua e la infilò nella bocca di Sonia, ora non erano più bacetti, si stavano dando un bacio profondo con le lingue che si intrecciavano.
La prof udì dei rumori provenienti dalla stanza delle ragazze, si avvicinò alla porta e tese l'orecchio. Quelli che sentiva le sembravano proprio mugolii di piacere... aprì la porta piano piano, vide le ragazze che si baciavano appassionatamente, Francesca aveva il seno scoperto e Sonia glielo accarezzava. Un fremito di eccitazione scosse il corpo dell prof, si accarezzò i capezzoli e si toccò la fica. Meditò un po' sul da farsi, poi spalancò la porta ed entrò.
"Che succede qui!"
Francesca si ricompose subito tirandosi su la maglietta. "Stavamo... andando a dormire..." disse scura in volto.
"Vi state comportando malissimo! vi mettete a scopare nella mia gita e nella stanza a fianco alla mia, ce n'è abbastanza per non ammettervi agli esami"
"Ma prof noi non facevamo sesso, era solo un esperimento..." provò a giustiicarsi Sonia, ma la prof l'interruppe. "Zitta!" prese una sedia e si sedette davanti a loro. "Vieni qui!" La fece sistemare con la pancia sulle sue ginocchia e le accarezzò le natiche, ... "dunque era un'esperimento! Siete maggiorenni ormai e vi comportate come due bambine, quindi meritate una lezione" e le diede uno schiaffo sulle natiche, "Si prof, un esperimento" continuò a schiaffeggiarle le natiche, "Ora tu Francesca... a meno che non vogliate che racconti cosa stavate facendo ai vostri genitori"
"No, no prof per favore non dica niente" disse Francesca che aveva preso il posto di Sonia sulle gambe della prof. la ragazza prese la sua razione di schiaffi sulle natiche e la prof la rimandò a sedere sul letto.
"Dovete imparare ancora molte cose ragazze... ma io sono la vostra prof e sono qui per insegnarvi. Mettetevi in ginocchio una di fronte l'altra e toglietevi le magliette."
Le ragazze eseguirono, la prof toccò le tette a entrambe... "Che tettine deliziose che avete... a chi non piacciono le tette... ora ragazze... baciatevi" e dopo aver detto questa frase prese le teste delle ragazze e le spinse una contro l'altra.
Le ragazze ubbidirono e cominciarono a baciarsi. La prof le guardava e scuoteva la testa. "Siete carine ma lo fate nel modo sbagliato... prese fra le mani le faccia di Sonia e guardò Francesca, devi cominciare lenta, accarezzarle il volto e i capelli e baciò con passione Sonia. Poi passò a Francesca, "i baci si danno con tutto il corpo, devi far venire i brividi alla persona che stai baciando e baciò Francesca."
Le prof, seduta sul letto vedeva le ragazze che si baciavano, questa volta con molta più passione, si tolse la camicia da notte e le mutandinee comnciò a toccarsi, "brave, così mi piace, ora togletevi le mutandine"
La prof leccò i capezzoli a Sonia, poi con la lingua scese più in basso, fino ad arrivare alla figa della ragazza. "Ma che fighette magnifiche avete... mi raccomando, non fateci entrare cazzi... non c'è mai da fidarsi degli uomini..." gliela leccò, mentre con la mano accarezzava il clitoride a Francesca. Le due ragazze godevano e si scambiavano baci profondi mentre la prof passava dalla figa di Sonia a quella di Francesca.
"Ora mettetevi a pecorina... c'è qualcos'altro che devo insegnarvi." La prof accarezzò le natiche delle ragazze. "Ma guarda che culetti meravigliosi..." Si avventò con la lingua sul buchetto di Francesca e lo leccò con passione, poi passò a quello di Sonia... andò avanti così per un po' alternando il rimming sui due giovani culetti delle sue allieve, le quali intanto si baciavano...
"Ora vediamo cosa avete imparato..." disse la prof mentre era in piedi, fece inginocchiare le ragazze una davanti e una dietro, Francesca le leccava la fica mentre Sonia il buco del culo. Provava un piacere pazzesco nel sentire le lingue delle sue ragazze, si agitava e premeva la testa delle ragazze verso le sue parti intime. Venne e si accasciò sul letto. Prese la camicia da notte e le mutandine e tornò in camera sua. "Mi raccomando domattina c'è il museo..." disse prima di chiudere la porta comunicante.
Le due ragazze continuarono a fare l'amore tutta la notte.
Il pullman arrivò alle 20 nella capitale austriaca dopo un viaggio di circa sei ore, per i ragazzi erano passate in fretta, la professoressa Rosati invece era stanca morta e non vedeva l'ora di farsi una doccia e andare a dormire. Oltre alla severità, l'altro motivo per cui era famosa era la sua bellezza, tutti gli studenti le sbavavano dietro e lei conscia del suo sex appeal si presentava in classe vestita in modo provocante e sembrava provava piacere quando metteva quattro agli studenti che mentre interrogava le fissavano il decolté. Per Francesca e Sonia invece aveva sempre avuto un occhio di riguardo, i loro compagni di classe le consideravano le sue "cocche", prendevano sempre voti alti senza che venissero fatte loro domande particolarmente complicate. E nonostante questo le ragazze la temevano moltissimo.
Dopo l'assegnazione delle stanze i ragazzi si sparpagliarono per le varie ali dell'hotel.
"Che stanza avete voi due?" Chiese la prof a Francesca e Sonia.
"52" disse Sonia
"Bene, io 53, andiamo a prendere l'ascensore"
Dentro la camera trovarono un'altra sorpresa, una porta. "Ma... dietro questa parete non c'è la stanza delle prof.?" Chiese Francesca. Sonia fece spallucce e proprio in quel momento la porta si aprì e comparve la prof. "Bene ragazze, ho scelto io per voi questa stanza comunicante con la mia, così posso tenervi d'occhio e proteggervi, non vorrei che a qualche cretino dei vostri compagni venisse in mente di venirvi a trovarvi in stanza..." e richiuse.
Sole in camera, Francesca e Sonia si guardarono ed alzarono gli occhi al cielo.
La sera, dopo la cena qualcuno aveva voglia di andare a farsi un giretto, ma l'austera professoressa proibì a tutti di uscire. "Andate tutti a dormire che domani mattina dobbiamo alzarci presto per andare a visitare il Museo della tecnica."
Francesca e Sonia se ne stavano sedute a gambe incrociate su uno dei due letti della stanza, entrambe indossavano solo mutandine e una maglietta.
"Certo" disse Francesca "è un vero peccato che i nostri compagni di classe non possono venire a trovarci in camera."
"Chi quei morti di figa?" rispose Sonia, e scoppiò a ridere. Rise di gusto anche Francesca, continuarono un po' a spettegolare sui loro compagni di classe e ogni tanto ridevano di gusto e sonoramente.
D'improvviso si aprì la porta comunicante con la stanza della Prof. "Ragazze, cosa sono questi schiamazzi! Io vorrei dormire sono molto stanca, andate a dormire anche voi, domattina dobbiamo andare al mueso" Indossava una camicia da notte nera semitrasparente, le si vedevano chiaramente i capezzoli dei suoi magnifici seni quarta misura e le mutandine di pizzo nere. Dopo averle rimproverate richiuse la porta.
"Hai visto," bisbigliò Francesca, "era praticamente nuda!"
"E' bellissima," disse Sonia sottovoce "pensa se l'avessero vista così i nostri compagni di classe che si segano pensando a lei, sarebbero morti stecchiti!"
A Francesca scappò da ridere ma si tappò la bocca.
"Però devo confessarti una cosa... " continuò Sonia, "una volta a casa... mi sono toccata anche io pensando a lei..."
"Oh be' se è per questo anche io... e... confessione per confessione... ogni tanto mi tocco ripensando all'esperimento..."
L'esperimento era un bacio che un giorno le due amiche del cuore si diedero a casa di Francesca, così, tanto per vedere cosa si provava. Ci stavano provando gusto e avrebbero continuato non fossero state interrotte dalla madre di Francesca che era rientrata a casa e fortunatamente avevano fatto in tempo a staccarsi.
"Davvero?" disse Sonia "be' anche a me capita di toccarmi pensando a te, che ne dici se..."
"Se riproviamo l'esperimento...? Mi piacerebbe... ma la prof..."
"Oh lei starà già dormendo... facciamo piano piano..."
Cominciarono a sbaciucchiarsi teneramente, bacetti brevi sulla bocca, si guardavano negli occhi e sorridevano, Francesca mise una mano sulla gamba di Sonia e la accrezzava mentre continuava a sbaciucchiarla, poi si abbassò la maglietta che aveva il collo largo e mostrò i seni alla sua amica.
"Oh..." disse Sonia che continuava a baciarla in bocca mentre le accarezzava i seni e i capezzoli. Francesca tirò fuori la lingua e la infilò nella bocca di Sonia, ora non erano più bacetti, si stavano dando un bacio profondo con le lingue che si intrecciavano.
La prof udì dei rumori provenienti dalla stanza delle ragazze, si avvicinò alla porta e tese l'orecchio. Quelli che sentiva le sembravano proprio mugolii di piacere... aprì la porta piano piano, vide le ragazze che si baciavano appassionatamente, Francesca aveva il seno scoperto e Sonia glielo accarezzava. Un fremito di eccitazione scosse il corpo dell prof, si accarezzò i capezzoli e si toccò la fica. Meditò un po' sul da farsi, poi spalancò la porta ed entrò.
"Che succede qui!"
Francesca si ricompose subito tirandosi su la maglietta. "Stavamo... andando a dormire..." disse scura in volto.
"Vi state comportando malissimo! vi mettete a scopare nella mia gita e nella stanza a fianco alla mia, ce n'è abbastanza per non ammettervi agli esami"
"Ma prof noi non facevamo sesso, era solo un esperimento..." provò a giustiicarsi Sonia, ma la prof l'interruppe. "Zitta!" prese una sedia e si sedette davanti a loro. "Vieni qui!" La fece sistemare con la pancia sulle sue ginocchia e le accarezzò le natiche, ... "dunque era un'esperimento! Siete maggiorenni ormai e vi comportate come due bambine, quindi meritate una lezione" e le diede uno schiaffo sulle natiche, "Si prof, un esperimento" continuò a schiaffeggiarle le natiche, "Ora tu Francesca... a meno che non vogliate che racconti cosa stavate facendo ai vostri genitori"
"No, no prof per favore non dica niente" disse Francesca che aveva preso il posto di Sonia sulle gambe della prof. la ragazza prese la sua razione di schiaffi sulle natiche e la prof la rimandò a sedere sul letto.
"Dovete imparare ancora molte cose ragazze... ma io sono la vostra prof e sono qui per insegnarvi. Mettetevi in ginocchio una di fronte l'altra e toglietevi le magliette."
Le ragazze eseguirono, la prof toccò le tette a entrambe... "Che tettine deliziose che avete... a chi non piacciono le tette... ora ragazze... baciatevi" e dopo aver detto questa frase prese le teste delle ragazze e le spinse una contro l'altra.
Le ragazze ubbidirono e cominciarono a baciarsi. La prof le guardava e scuoteva la testa. "Siete carine ma lo fate nel modo sbagliato... prese fra le mani le faccia di Sonia e guardò Francesca, devi cominciare lenta, accarezzarle il volto e i capelli e baciò con passione Sonia. Poi passò a Francesca, "i baci si danno con tutto il corpo, devi far venire i brividi alla persona che stai baciando e baciò Francesca."
Le prof, seduta sul letto vedeva le ragazze che si baciavano, questa volta con molta più passione, si tolse la camicia da notte e le mutandinee comnciò a toccarsi, "brave, così mi piace, ora togletevi le mutandine"
La prof leccò i capezzoli a Sonia, poi con la lingua scese più in basso, fino ad arrivare alla figa della ragazza. "Ma che fighette magnifiche avete... mi raccomando, non fateci entrare cazzi... non c'è mai da fidarsi degli uomini..." gliela leccò, mentre con la mano accarezzava il clitoride a Francesca. Le due ragazze godevano e si scambiavano baci profondi mentre la prof passava dalla figa di Sonia a quella di Francesca.
"Ora mettetevi a pecorina... c'è qualcos'altro che devo insegnarvi." La prof accarezzò le natiche delle ragazze. "Ma guarda che culetti meravigliosi..." Si avventò con la lingua sul buchetto di Francesca e lo leccò con passione, poi passò a quello di Sonia... andò avanti così per un po' alternando il rimming sui due giovani culetti delle sue allieve, le quali intanto si baciavano...
"Ora vediamo cosa avete imparato..." disse la prof mentre era in piedi, fece inginocchiare le ragazze una davanti e una dietro, Francesca le leccava la fica mentre Sonia il buco del culo. Provava un piacere pazzesco nel sentire le lingue delle sue ragazze, si agitava e premeva la testa delle ragazze verso le sue parti intime. Venne e si accasciò sul letto. Prese la camicia da notte e le mutandine e tornò in camera sua. "Mi raccomando domattina c'è il museo..." disse prima di chiudere la porta comunicante.
Le due ragazze continuarono a fare l'amore tutta la notte.
2
voti
voti
valutazione
9
9
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Al mare da solaracconto sucessivo
La stanza
Commenti dei lettori al racconto erotico