La zia, amore mio

di
genere
incesti

Sono Giacomo (nome di fantasia), ho 36 anni, sono sposato da quattro anni e sto divinamente, tanto che non ho mai pensato ad altre. Ma non ho mai dimenticato una donna che nel tempo mi ha sempre suscitato fantasie erotiche. E’ la mia vicina di casa che da sempre chiamo Zia e che da qualche anno la guardo con voglia e desiderio. Lei ha 50 anni, capelli neri, una strepitosa 5° di seno, un corpo ancora piuttosto su nonostante tre gravidanze all’attivo; è alta 1.70, ha un ventre un pò arrotondato, due cosce piene e un sedere grande. Da piccolo entrava in casa con camicie da notte e sotto nulla è da li che ho capito che appena la vedevo mi saliva su duro. Ma negli anni è migliorata visibilmente soprattutto ha un seno enorme ed è sempre sola, lo “zio” non lo vedo mai per il troppo lavoro, i figli sono grandi e non si vedono mai.
La passione mi è scoppiata all’improvviso un giorno in ascensore mentre scendevamo, lei era dinnanzi a me e, tranquillamente e senza malizia gli ho detto:
“sai Zia oggi pomeriggio ti ho sognata” e lei guardandomi con occhi strani mi ha risposto:
“e che sogno era, era un bel sogno?” ed io rimasi attonito ma ebbi lo slancio di dire:
”ho sognato che eravamo a casa tua al mare, per chiudere casa dopo le vacanze e dopo aver impacchettato tutto ci siamo andati a fare il bagno perché eravamo sudatissimi…”
neanche il tempo di finire e lei con voce suadente mi ha interrotto dicendo
“e poi cosa abbiamo fatto? solo il bagno?”.
Intanto l’ascensore era quasi arrivato sotto al piano ed io come un “fesso” gli ho detto
“si, il bagno ci siamo fatti”.
L’ascensore si è aperto e ci siamo salutati andando ognuno dalla sua parte. Da lì, da quello sguardo non ho mai più capito se era stata una mia impressione oppure c’era qualcosa sotto. So che le donne soprattutto ad una certa età amano gli apprezzamenti di ragazzi più giovani ma quegli sguardi e quelle risposte mi sono suonate strane. Ed è lì che ho deciso che prima o poi mi sarei dovuto ricreare un’altra situazione simile.
Insomma, da quel giorno me la vorrei scopare ad ogni costo. Ma lei è una donna seria e fedele, credo che non abbia mai tradito il marito, e poi mi considera come un figlio (mi conosce da quando sono nato!). Conosce i miei genitori da sempre, da quando lei era piccola, pensare se rovina un matrimonio o un rapporto di amicizia per una “scopata” con me! Ma per me è diventato un bisogno, capire se quel giorno in ascensore sono stato io a capire male, sono certo di no e questo mi distrugge. Se faccio un passo esplicito rischio una figuraccia ma se la butto sullo scherzo può andare, basta aspettare il momento giusto.
E quel momento è arrivato un giorno di Agosto quando la mia famiglia era al mare ed io ero in città per lavorare, sono tornato a casa all’ora di pranzo e come sempre sono andato a togliermi i vestiti per indossare pantaloncino e magliettina. Ad un certo punto suonano alla porta e vado a vedere chi è, dallo spioncino vedo che è lei, come al solito viene a chiedere un qualcosa per la cucina ma questa volta, forse, era la volta buona.
Al solo pensiero di aprire la porta mi si comincia a tirar su e con il solo pantaloncino si sarebbe notato ma poco importa alla fine faccio l’indifferente ed apro, mi ritrovo dinnanzi lei, come al solito con solo una blusa da casa con sotto solo le mutande e senza reggiseno, si notavano i capezzoli e l’aoreola enorme, sarà stata 15 cm di diametro e soprattutto il colore scuro dei capezzoli che contrastavano il bianco della blusa, lì lo sguardo è rimasto per un paio di secondi e lei, penso, se ne sarà accorta.
Mi chiede se ho un uovo ed io rispondo di si invitandola ad entrare e lei tranquillamente mi dice:
“ho la porta aperta e non c’è nessuno….”
Ma nel frattempo entra e mi segue in cucina:
“e lo zio, i ragazzi non ci sono?”
e lei tranquillamente
“ i ragazzi sono a mare e lo zio è ad un convegno medico e torna direttamente a mare”
ed allora era giunto il momento ora o mai più.
“Anche io sono solo e scendo a mare domani, e tu sola sola a casa senza nessuno, non scendi a mare?”
“ma quale mare, sono di commissione agli esami di stato e sono qui sola, che angoscia, e non puoi capire la paura a dormire sola!”.
Lì era il momento di iniziare a capire se il discorso potesse andare avanti e con molta tranquillità e con simpatia le ho detto:
“sai stanotte ti ho sognato di nuovo” ed intanto l’uccello saliva e lei, cambiando il tono di voce mi ha risposto:
“ancora!….ma allora mi pensi spesso?”
Io li mi sono sentito imbarazzato ma era giunto il momento di giocare e così:
“spesso no, a volte ti sogno, ma stanotte è stato un evolversi di un vecchio sogno….uhmm bello però, un po’ imbarazzante a raccontare ma bello”.
Questo gli ha fatto scattare la curiosità di donna e mi ha detto:
”ma quale vecchio sogno, quello del mare?”
ed io tranquillo
”si quello del mare e del dopo bagno, il resto lo evito di raccontare che è imbarazzante” e lei con tono di impazienza ha risposto:
“ora mi lasci sulle spine, che vuoi che possa essere successo in un sogno di tanto imbarazzante da non potermelo raccontare? Dai dimmi cosa è successo”.
“dai zia è imbarazzante non vorrei che poi capissi male, è pur sempre un sogno”,
“ho capito, è successo qualcosa di strano, vero?”.
Ed io lì sono diventato un vero attore e gli ho subito fatto scattare la scintilla del sapere,
“ebbene si, abbiamo fatto del sesso ma solo parziale”
”del sesso? Io e te? Solo parziale?”
“Si zia, dopo il bagno a mare ci siamo ritrovati a fare la doccia ed io nel vederti in costume mi sono eccitato e tu, te ne sei accorta, e poi….”
“e poi? Dai non fare il ragazzino o lo racconti per bene oppure è inutile, siamo grandi grossi e vaccinati che vuoi che sia un racconto, non mi scandalizzo di sicuro!”,
“ok…… tu ti sei girata…… mi hai avvicinato a te e ti sei abbassata….. ed hai iniziato a……insomma hai capito”, e lei leggermente imbarazzata ma al contempo soddisfatta di sapere che un giovane ha fantasticato su di lei, ha risposto:
“ho capito, ho capito abbiamo avuto, nel tuo sogno, un incontro intimo”
“e si zia da li è iniziato un bel pomeriggio” e lei convinta che era tutto, con sorpresa ha aggiunto:
“ah…. perché c’è stato dell’altro?” ed io con tono distaccato
“e si quello è stato l’inizio”.
Allora lei sorpresa ma allo stesso tempo curiosa:
“caspita allora poi cosa è successo?, dai ho la porta aperta e non c’è nessuno, vieni da me che ci mangiamo qualcosa e mi racconti”.
Non me lo sono fatto ripetere due volte, ho preso un paio di uova, le chiavi di casa e l’ho seguita. Siamo andati subito in cucina e lei immediatamente mi ha esortato a raccontarle il sogno:
“allora questo sogno è stato lungo! Mi dicevi che abbiamo avuto un rapporto intimo per un pomeriggio e che tipo di rapporto? Dai fammi ridere”
Ed io mi sono sentito di spingere un po’ più in la il racconto di fantasia per vedere dove mi avrebbe fatto arrivare nel racconto e sono partito velocemente, per paura di farmi prendere dall’emozione:
“dopo aver iniziato un rapporto …uuhhhm, come posso dire, orale………siamo entrati in casa per paura di essere visti, ma la cosa bella è che ricordo ancora le linee del tuo corpo che se rispecchiano il sogno ti devo fare i miei complimenti perché una donna della tua età si mantiene meglio di una trentenne”, e con questa conclusione gli ho toccato l’ego femminile.
Come per magia il suo viso si è leggermente arrossato e dalla blusa si intravedevano l’inturgidirsi dei capezzoli e con tono smaliziato ha esclamato
“non so come mi hai sognato, ma ti ringrazio e noto che al ripensare al sogno qualcosa si è mosso”,
e mi ha guardato verso il pantaloncino che ormai esuberava della mia virilità ed io con lo stesso tono smaliziato ho esclamato:
“vedo anche io che il mio racconto ti ha incuriosito” riferendomi con lo sguardo al suo seno inturgidito che si intravedeva dalla blusa.
E lei presa un po’ dall’imbarazzo accenna un timido sorriso e mi chiede
“e come mi hai vista in sogno, cosa ti sei immaginato?”
e li non ho esitato a descrivere minuziosamente quello che per anni mi ero immaginato:
“ un seno enorme leggermente calante con capezzoli turgidi e scurissimi, i fianchi larghetti ed un sedere enorme e poi una figa pelosissima incastonata tra le cosce slanciate”
Insomma ero andato giù duro con le parole e ho pensato di aver esagerato ma lei tranquillamente mi ha risposto:
“Caspita, sei stato bello chiaro a descrivermi!”
E lì mi sono giocato il mio jolly dicendogli:
“Dai dimmi la verità, siamo soli, sono andato lontano dalla realtà?” e lì mi è diventato durissimo.
“Non è che stai raccontando tutto ciò perché vorresti vedere con i tuoi occhi? Sei un po’ porcellino vedo!”
“Vedere con i miei occhi? Sarebbe come vincere al superenalotto, esserne felice è dire poco”
Di scatto si gira verso di me e si sbottona la blusa mostrandosi in mutande e con un braccio a coprire i capezzoli e esclama:
“allora che ne pensi è uguale?” ed io preso da uno scatto di libido esclamo:
“sai sembra uguale ma il meglio è coperto”,
a queste parole si toglie il braccio dal seno e mi mostra anche i capezzoli, ebbene era eccitatissima, li aveva turgidi e rugosi, l’aoreola si era dimezzata dallo stato di eccitamento, mi sono avvicinato e nel prenderle il seno nelle mani ed iniziandolo a palpare gli ho detto:
“e si…… sei meglio del sogno. Anzi ad essercene di donne con il tuo corpo”.
E li ho cominciato a sentire che lei cominciava ad emettere dei leggerissimi gemiti interiori ma ad un tratto ha sussurrato:
“che fai? Togli le mani. Potrei essere tua madre! Smettila”
ed io gli ho immediatamente preso la sua mano e l’ho portata sul cazzo ed ho iniziato a farmi fare una sega non rispondendo alla richiesta fatta.
Avevo capito che potevo approfittarne. Ho adagiato il mio viso in mezzo a quelle belle mammelle e mi sono messo a baciarle, a leccarle e lei mi lasciava fare ma continuava a dire a bassa voce:
“Oh…. smettila ti prego…… non puoi…….. che stai facendo?” .
Ho lasciato il capezzolo che stavo succhiando e le ho risposto:
“No …. Sei tu che mi fai quest’effetto …. Scusami, perdonami, ma è la verità!”.
A questo punto zia ha avuto un piccolo sussulto, ma non ha lasciato la presa sul mio cazzo, e, dopo un sospiro prolungato, mi ha risposto:

“Sai che per me sei come un figlio …. Devi sapere che io non ho mai tradito mio marito …. Dobbiamo stare attenti ….non sai cosa stai facendo …. Ho capito che tu hai bisogno di sfogarti per bene ma non con me che ti passo 15 anni e che ti ho visto nascere. Non è normale….fermo “.
Ma io non mi sono arretrato di un millimetro, anzi, ho iniziato a cercare la sua bocca con la mia. E così facendo ha accelerato la manipolazione del mio pene portandolo rapidamente alla sua massima eccitazione.
Ha iniziato a baciarmi con voracità sulla bocca ed io ho cominciato a palparla dappertutto, soprattutto sui fianchi e sul sedere, le lingue si incrociavano come due ragazzini di 16 anni.
Non credevo ai miei occhi, le scene che accompagnavano le mie seghe diventavano realtà. Quando ha sentito il mio cazzo avvicinarsi alla sua figa si è poggiata sul top della cucina e abbassandosi mi ha calato i pantaloncini ed ha iniziato a manipolarlo e ad infilarselo in bocca succhiando fortissimo, quasi a farmi male. Ad un tratto mi guarda negli occhi ed esclama:
“E’ durissimo e caldissimo, stiamo andando oltre ogni regola, ma non riesco a staccarmi, ti prego fermati”
e dagli occhi scendevano delle lacrime, ma non mi sono permesso a chiedere il perché piangesse, mi sono spaventato di far interrompere tutto, anzi, l’ho presa con una leggera forzatura dalla nuca è l’ho spinta verso il cazzo e l’ho infilato nella sua bocca cominciandola a scopare.
Dopo poco l’ho fatta sollevare e sedendola sul top della cucina senza aspettare poi molto mi sono inserito tra le sue gambe fin dentro le viscere, tutto d’un colpo, ha emesso un urlo quasi di dolore ma non appena ho iniziato a spingere lei ha iniziato a godere e ad incitarmi:
“Dio mio vai, ti prego vai, non ti fermare, più veloce”
E più mi diceva veloce e più le vergate erano nette e profonde è’ stata un’esplosione, un urlo incontenibile di piacere, le ho scaricato dentro fiotti di sperma, senza badare al rischio di metterla incinta. E’ stato un godimento indescrivibile,soprattutto nel sentire lei gemere di piacere.
Dopo la sborrata mi sono abbandonato sul suo corpo, per lunghissimi minuti, continuando ad accarezzarla ed a baciarle la schiena. Poi lei mi ha sussurrato:
“Contento? … Mi hai avuta! Il sogno è diventato realtà, mi sono concessa per la prima volta nella mia vita ad un uomo che non fosse mio marito”.
Ci siamo ricomposti ed io sono andato a fumare una sigaretta. Lei, un po’ imbarazzata, è andata a fare una doccia ma dopo neanche 15 minuti son andato nella sua stanza da letto dove lei stava sul letto, distesa nuda rivolgendo lo sguardo verso il soffitto in uno stato di comprensibile incredulità. Poi nel guardarmi nudo dinnanzi a lei ha detto:
“Tesoro, abbiamo veramente esagerato non so come sia stato possibile…… ora dobbiamo riprendere la vita normale, devi pensare a tua moglie ed io alla mia famiglia. Ci siamo divertiti ed è stato bellissimo, ma la cosa si conclude qui tra queste mura. Promettimi che ti dimenticherai di tutto…”.
Ed io:
“Sì….. certo…… non voglio rovinarmi la vita per un sogno o una scopata, ma…..”.
“Ma … ma … niente ma! “ mi dice con tono infastidito.
“Un ma c’è……ed è che deve finire per bene. Prima ed ultima volta”.
Lei con un sorriso ha capito e con la mano ha iniziato a pompare il mio pene e avvicinandomi a lei l’ho portato alla sua bocca, cominciando una fellatio fin quando “lui” non è tornato dritto e nervoso , ma lei continuava a leccare e succhiare e l’ho lasciata fare.
Godeva nel sentirlo duro in bocca ed allora mi sono buttato sulla figa ed ho iniziato a leccare e lì i sui urletti sono diventate urla.
L’eccitamento arrivò al massimo livello l’ho girata di schiena e mi sono infilato tra le gambe iniziando a spingere fortissimo, lei si toccava il seno e questo mi mandava in estasi.
Dopo pochi minuti l’ho sollevata dal letto e l’ho portata vicino al comò e le ho sussurrato:
“dai appoggiati al comò girata di schiena, che ora concludiamo alla grande”
“sono stanchissima che vuoi fare?”
Girata di schiena ho iniziato ad inserire il cazzo duro nel suo sedere ed ho notato che questo le ha provocato dolore e girandosi mi dice:
“ohi…il culo no. Non esiste proprio. Non l’ho fatto fino a cinquantanni non inizio di certo ora e poi mi stai già facendo malissimo”
Neanche il tempo di finire la frase e il cazzo era già a metà , un’ultima spinta e giù dentro. Lei ha iniziato ad urlare ed a piagnucolare, allora è iniziata la vera scopata.
Tremendamente focosa, tra urla e gemiti di piacere fin quando esco dal culo per rientrare in quella figa pelosa a continuare a pompare, lì in piedi con lei poggiata al comò ed io con le mani a strizzare le sue mammelle e ad incedere con le vergate.
Ad un tratto lei comincia a tremare ed a chiudere le cosce, inizia il suo orgasmo lungo e delirante, contornato da urli e lunghi silenzi….. delizioso. Mi fermo ad osservare,si contorce e si morde le labbra violentemente. Ad un tratto smette e mi guarda, io non esito, la faccio inginocchiare ed inizio a ripropormi nella sua bocca come se fosse la figa, con la stessa foga.
Fino ad innaffiarla di sborra, ovunque, un’onda anomala.
Urlo nel di piacere e lei mi stringe forte a se, mi distacco e la abbraccio, un abbraccio interminabile terminato con un lungo bacio.
A questo punto sono io ad andare a fare una doccia, torno e la trovo nel letto che dorme con un sorriso da bambina, la copro con il lenzuolo, mi rivesto e vado via.
Il giorno dopo non l’ho rivista, l’ho rivista dopo 20 giorni e ci siamo salutati in maniera normale e distaccata ma da quella giornata ha smesso di venire a bussare a casa mia per qualsiasi cosa gli manchi in cucina.
Ma so che l’estate tornerà…..chissà!
scritto il
2011-11-15
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