Come una femminuccia
di
Dani
genere
dominazione
(quinta parte)
Al solito sparì per diversi giorni, ormai ci ero abituato. Poi una sera mi arrivò un suo sms. “Vestiti da coniglietta e aspettami sulla tua sedia speciale” .
Mi alzai traballante con le gambe molli. L’eccitazione copriva il disagio, mi sentivo la testa leggera, e un senso di impotenza e di calma. Mi truccai accuratamente, indossai il completino da coniglietta con tutte le sue appendici e mi lasciai scivolare sul dildo attaccato alla sedia.
Guardai l’orologio, calcolando che lui non sarebbe arrivato prima della mezzanotte avrei dovuto rimanere lì impalato per almeno un'ora.
Un'ora può passare veloce ma quando ti ritrovi a spenderla con un fallo di gomma piantato nelle natiche, ti sembra infinita.
A mezzanotte sentii il rumore della sua auto che parcheggiava, e subito dopo la porta di entrata che si spalancava.
"Da quanto tempo sei seduta sulla sedia?”
"Da una vita" risposi.
“Brava , rimanici ancore un po’ ” disse sorvolando il mio sarcasmo,
“Ho creato un sito dedicato a te” disse mentre armeggiava con il pc e una web-cam esterna.
“Per adesso l'iscrizione è gratuita ma conto di farlo fruttare presto. Questa notte sarà il tuo esordio”.
“Sei pazzo… mi riconosceranno, perderò il lavoro”.
“No, se metti questa.” e levò dalla tasca una maschera nera di plastica in stile Catwoman.
“Mettila, tra un po’ ci colleghiamo”.
A quel punto non potevo far altro che obbedire. La presi e me la infilai con tutta la dignità che mi era rimasta.
“Adesso che devo fare?”
“Solo quello che ti dico” disse, mentre in piedi, ruotava la web-cam per cercare la miglior inquadratura.
“Abbiamo già una ventina di iscritti in attesa. Dai, diamogli un po' di soddisfazione”.
Assecondando le richieste dei pervertiti in linea mi girò di spalle per esibire l’ingiurioso tatuaggio. Poi piegato sul tavolo dovetti mostrare a tutti come mi aveva spanato l’ano. Dalle sue sghignazzate si capiva che la chat era piena di complimenti per lui, e di scherno per me.
“Fantastico, sono già in trenta e continuano ad aumentare. Sono entusiasti del tuo culo, vogliono vederci in azione.”
Con poca convinzione feci la mossa di scappare in bagno, ma lui mi afferrò, e come fossi un bambolotto di gomma mi ritrovai sul divano: faccia contro lo schienale e culo a favore dell’utenza.
Non c'era modo per resistergli. Quando sentii il suo uccello forzarmi l'anello dell'ano, chiusi gli occhi e inarcai la schiena. Brividi di piacere mi attraversarono tutto il corpo, dalla testa fino al sesso che , nel frattempo, si era teso.
Poi lui iniziò a pompare. Mi scopò a lungo insultandomi con espressioni volgari per eccitare ancora di più le persone collegate.
“Ti piace farti rompere il culo, dillo a tutti!”
“Ti prego continua”, gridai con voce isterica. Alla fine avvertii gli spasmi del suo cazzo e un liquido caldo invadere il mio retto. L’ orgasmo fu così intenso che mi si arricciarono gli alluci. Non avevo mai provato un piacere così forte. Avrei voluto baciarlo ovunque: in bocca, sulle mani, sui piedi, dovunque, per esprimergli la mia gratitudine.
“Rimani così, non ti muovere” mi disse sfilandosi. E mentre un rivolo di sperma colava dal mio oltraggiato orifizio lui controllò i commenti sulla chat.
“Adesso abbiamo più di cinquanta collegati e sono tutti entusiasti. Mi stanno chiedendo le cose più assurde. Magari le teniamo per la prossima notte” disse chiudendo il collegamento.
“Sei stata brava, oggi era gratis, ma sono sicuro che domani tanti saranno disposti a pagare per vederti... ”.
Prima di andarsene mi baciò sulla bocca. Mi lasciai andare sul divano, sfinito ma inebriato dall'orgasmo e da quel bacio.
continua…
Al solito sparì per diversi giorni, ormai ci ero abituato. Poi una sera mi arrivò un suo sms. “Vestiti da coniglietta e aspettami sulla tua sedia speciale” .
Mi alzai traballante con le gambe molli. L’eccitazione copriva il disagio, mi sentivo la testa leggera, e un senso di impotenza e di calma. Mi truccai accuratamente, indossai il completino da coniglietta con tutte le sue appendici e mi lasciai scivolare sul dildo attaccato alla sedia.
Guardai l’orologio, calcolando che lui non sarebbe arrivato prima della mezzanotte avrei dovuto rimanere lì impalato per almeno un'ora.
Un'ora può passare veloce ma quando ti ritrovi a spenderla con un fallo di gomma piantato nelle natiche, ti sembra infinita.
A mezzanotte sentii il rumore della sua auto che parcheggiava, e subito dopo la porta di entrata che si spalancava.
"Da quanto tempo sei seduta sulla sedia?”
"Da una vita" risposi.
“Brava , rimanici ancore un po’ ” disse sorvolando il mio sarcasmo,
“Ho creato un sito dedicato a te” disse mentre armeggiava con il pc e una web-cam esterna.
“Per adesso l'iscrizione è gratuita ma conto di farlo fruttare presto. Questa notte sarà il tuo esordio”.
“Sei pazzo… mi riconosceranno, perderò il lavoro”.
“No, se metti questa.” e levò dalla tasca una maschera nera di plastica in stile Catwoman.
“Mettila, tra un po’ ci colleghiamo”.
A quel punto non potevo far altro che obbedire. La presi e me la infilai con tutta la dignità che mi era rimasta.
“Adesso che devo fare?”
“Solo quello che ti dico” disse, mentre in piedi, ruotava la web-cam per cercare la miglior inquadratura.
“Abbiamo già una ventina di iscritti in attesa. Dai, diamogli un po' di soddisfazione”.
Assecondando le richieste dei pervertiti in linea mi girò di spalle per esibire l’ingiurioso tatuaggio. Poi piegato sul tavolo dovetti mostrare a tutti come mi aveva spanato l’ano. Dalle sue sghignazzate si capiva che la chat era piena di complimenti per lui, e di scherno per me.
“Fantastico, sono già in trenta e continuano ad aumentare. Sono entusiasti del tuo culo, vogliono vederci in azione.”
Con poca convinzione feci la mossa di scappare in bagno, ma lui mi afferrò, e come fossi un bambolotto di gomma mi ritrovai sul divano: faccia contro lo schienale e culo a favore dell’utenza.
Non c'era modo per resistergli. Quando sentii il suo uccello forzarmi l'anello dell'ano, chiusi gli occhi e inarcai la schiena. Brividi di piacere mi attraversarono tutto il corpo, dalla testa fino al sesso che , nel frattempo, si era teso.
Poi lui iniziò a pompare. Mi scopò a lungo insultandomi con espressioni volgari per eccitare ancora di più le persone collegate.
“Ti piace farti rompere il culo, dillo a tutti!”
“Ti prego continua”, gridai con voce isterica. Alla fine avvertii gli spasmi del suo cazzo e un liquido caldo invadere il mio retto. L’ orgasmo fu così intenso che mi si arricciarono gli alluci. Non avevo mai provato un piacere così forte. Avrei voluto baciarlo ovunque: in bocca, sulle mani, sui piedi, dovunque, per esprimergli la mia gratitudine.
“Rimani così, non ti muovere” mi disse sfilandosi. E mentre un rivolo di sperma colava dal mio oltraggiato orifizio lui controllò i commenti sulla chat.
“Adesso abbiamo più di cinquanta collegati e sono tutti entusiasti. Mi stanno chiedendo le cose più assurde. Magari le teniamo per la prossima notte” disse chiudendo il collegamento.
“Sei stata brava, oggi era gratis, ma sono sicuro che domani tanti saranno disposti a pagare per vederti... ”.
Prima di andarsene mi baciò sulla bocca. Mi lasciai andare sul divano, sfinito ma inebriato dall'orgasmo e da quel bacio.
continua…
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