Lettere per Elena - 1
di
FrancescoT
genere
scambio di coppia
Mia cara Elena,
sono passati ormai dodici giorni dal nostro ultimo incontro, e ogni istante mi è sembrato eterno. Ti penso continuamente: mentre lavoro, mentre cucino, mentre pulisco la casa. Già, la casa... La casa che un giorno, forse, sarà nostra, mia e tua. Da molti mesi ci siamo negati tutti i piaceri dei sensi, e mentre il fisico sopporta con facilità la distanza, la mente galoppa.
Se chiudo gli occhi posso vederti nitidamente, e riesco ad immaginare i nostri incontri con una lucidità estrema: ti spoglio lentamente a cominciare dalla camicetta di seta bianca che ti è stata regalata qualche compleanno fa. Libero il tuo seno turgido dalle maglie strette del reggiseno di pizzo, che ti sei messa perché sai quanto mi piace. Il tuo profumo mi inebria, e a tratti non rispondo più di me stesso. Sei rimasta solamente con i pantaloni, che ti sfilo lentamente, mentre con le punte delle dita accarezzo i tuoi fianchi, le tue cosce, i tuoi polpacci e i tuoi piedi morbidi. Ora sei solamente in mutande, ma non te le sfilo, perché aspetto che sia tu a spogliarmi. Mi levi il maglione e la camicia, e accarezzi il mio petto e la mia pancia mugolando sommessamente e baciandomi il collo. Sei più diretta di me, e non perdi tempo con i pantaloni, ma infili la tua mano nelle mie mutande, subito cercando il mio pisello duro come il marmo, così duro che quasi temo possa scoppiare. La tentazione è quella di cominciare a fare l'amore così, senza godere ogni singolo momento. E io ti fermo, quando ormai sono rimasto completamente nudo e sento che tu sei pronta a saltarmi addosso. Ti fermo e, nudo, ti faccio sdraiare sul letto, i polpacci che penzolano oltre il bordo, le gambe leggermente aperte. Inizio a baciarti sul collo, e mentre tu spingi verso l'alto con l'addome, quasi implorando per l'amplesso, scendo più giù. Ora hai capito che cosa ho intenzione di fare, e spingi con meno insistenza, perché sai che cosa sta per succedere. Ti accarezzo il seno, lo bacio, lo succhio, come una gustosa caramella, e il tuo mugolare si fa sempre più intenso. Scendo ancora, verso la pancia, ma non sono più baci quelli che ti dò. Ti sto leccando completamente, per prepararti al prossimo passo.
Sono arrivato, la tua succosa e saporita vagina spinge ormai verso la mia bocca, in attesa palpitante dell'orgasmo, ma ancora non è il momento: prima è il turno delle cosce. Ma tu hai ancora fretta, e mentre accarezzo, bacio, e lecco, le tue mani corrono al mio pisello, e iniziano a tirarlo verso la tua bocca. Vuoi che ci lecchiamo insieme? No, voglio che sia tu la prima a godere. E allora, piano piano, inizio a sfilarti le mutande, con le mani e con i denti. Siamo entrambi nudi amore mio, ed entrambi sappiamo che cosa sta per accadere...
Scrivimi presto amore mio, l'attesa di te è sempre più dura da sopportare,
Tuo,
Francesco
sono passati ormai dodici giorni dal nostro ultimo incontro, e ogni istante mi è sembrato eterno. Ti penso continuamente: mentre lavoro, mentre cucino, mentre pulisco la casa. Già, la casa... La casa che un giorno, forse, sarà nostra, mia e tua. Da molti mesi ci siamo negati tutti i piaceri dei sensi, e mentre il fisico sopporta con facilità la distanza, la mente galoppa.
Se chiudo gli occhi posso vederti nitidamente, e riesco ad immaginare i nostri incontri con una lucidità estrema: ti spoglio lentamente a cominciare dalla camicetta di seta bianca che ti è stata regalata qualche compleanno fa. Libero il tuo seno turgido dalle maglie strette del reggiseno di pizzo, che ti sei messa perché sai quanto mi piace. Il tuo profumo mi inebria, e a tratti non rispondo più di me stesso. Sei rimasta solamente con i pantaloni, che ti sfilo lentamente, mentre con le punte delle dita accarezzo i tuoi fianchi, le tue cosce, i tuoi polpacci e i tuoi piedi morbidi. Ora sei solamente in mutande, ma non te le sfilo, perché aspetto che sia tu a spogliarmi. Mi levi il maglione e la camicia, e accarezzi il mio petto e la mia pancia mugolando sommessamente e baciandomi il collo. Sei più diretta di me, e non perdi tempo con i pantaloni, ma infili la tua mano nelle mie mutande, subito cercando il mio pisello duro come il marmo, così duro che quasi temo possa scoppiare. La tentazione è quella di cominciare a fare l'amore così, senza godere ogni singolo momento. E io ti fermo, quando ormai sono rimasto completamente nudo e sento che tu sei pronta a saltarmi addosso. Ti fermo e, nudo, ti faccio sdraiare sul letto, i polpacci che penzolano oltre il bordo, le gambe leggermente aperte. Inizio a baciarti sul collo, e mentre tu spingi verso l'alto con l'addome, quasi implorando per l'amplesso, scendo più giù. Ora hai capito che cosa ho intenzione di fare, e spingi con meno insistenza, perché sai che cosa sta per succedere. Ti accarezzo il seno, lo bacio, lo succhio, come una gustosa caramella, e il tuo mugolare si fa sempre più intenso. Scendo ancora, verso la pancia, ma non sono più baci quelli che ti dò. Ti sto leccando completamente, per prepararti al prossimo passo.
Sono arrivato, la tua succosa e saporita vagina spinge ormai verso la mia bocca, in attesa palpitante dell'orgasmo, ma ancora non è il momento: prima è il turno delle cosce. Ma tu hai ancora fretta, e mentre accarezzo, bacio, e lecco, le tue mani corrono al mio pisello, e iniziano a tirarlo verso la tua bocca. Vuoi che ci lecchiamo insieme? No, voglio che sia tu la prima a godere. E allora, piano piano, inizio a sfilarti le mutande, con le mani e con i denti. Siamo entrambi nudi amore mio, ed entrambi sappiamo che cosa sta per accadere...
Scrivimi presto amore mio, l'attesa di te è sempre più dura da sopportare,
Tuo,
Francesco
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