Una moglie fedelissima
di
lucaeros
genere
tradimenti
Racconto accaduto non tanto tempo fa.
Ciao racconto questa mia esperienza cambiando i nomi, visto che ancora lavoro con questa donna bellissima.
Era tanto tempo che stuzzicavo Giuly, bellisssima donna, bionda alta circa 1,70, un seno non tanto grande, ma giusto per il suo corpo, ma di una bellezza sconvolgevole, con gli occhi sul chiaroscuro, che mi dava uno scombussolamento tutte le volte che si girava a guardarmi.
Come dicevo, tutte le volte che la incontravo, mi avvicinavo al suo viso, gli sussurravo bei complimenti nei suoi orecchi, lei tutte le volte arrossiva come una ragazzina, ma che ragazzina non era, visto che ha 42 anni, anni portati benissimo.
Un giorno Facebook mi suggerì il suo profilo come potenziale amico, devo dire che non ci bazzico molto, ma presi la palla al balzo.
Mandai la richiesta di amicizia, mi colpì il fatto che, che nemmeno cinque minuti, lei accetto, ne fui felice.
Mandai un messaggio per ringraziarla, lei mi confessò che era tanto che si chiedeva come mai non gli chiedevo l'amicizia su Facebook, gli dissi che non entravo mai, perché non mi piaceva, e quindi non ci ho mai pensato.
i giorni passarono senza vederla n'è a lavoro n'è su Facebook perché non entravo, ma sentii arrivare un messaggio di messenger, era Giusy, mi chiedeva quando ero dalle sue parti, perché nei locali dove era la sua ditta, si erano fulminati diversi neon. Di li a poco bussai e mi aprì una sua collega, che mi disse che Giusy stava pulendo gli spogliatoi su all'ultimo piano.
Dopo aver preso delle chiavi, è visto che dovevo andare a quel piano, approfittavo per riparare delle cose nei tanti locali tecnici che si trovavano a quel piano.
Arrivai al piano, mi diressi agli spogliatoi , sentivo che Giusy parlava al telefono con il marito, gli passai dietro, nel mentre la sfiorai il suo culo, sussultò un po', balbettando all'improvviso, mi dette l'impressione di una piccola eccitazione.
Giusy salutò il marito con tanti bacini come due fidanzatini, gli chiesi scusa per averla spaventata, mi disse che li non c'è mai nessuno a quell'ora. Gli chiesi dove dovevo sistemare le luci, mi disse che quando finiva si andava, io gli dissi che andavo a fare un lavoro in un locale tecnico, e che quando finiva, poteva venirmi a chiamare.
Passo una mezz'oretta, la sento bussare, gli dissi che potevo entrare, entro, io ero seduto di spalle alla porta, lei si fermo sulla porta, mi girai e gli dissi di entrare perché finivo quello che stavo facendo e si andava.
In quel locale tecnico c'era una brandina, perché quando ci chiamavano di notte in reperibilità, ci si fermava li a dormire, lei mi chiese cosa era quel locale, gli risposi che era uno scannatoio, era una battutina, ma vidi che arrossì tantissimo, gli chiesi se l'avevo turbata, Giusy balbettava come quando gli sfiorai il culo, gli dissi di stare tranquilla, che non ero il lupo cattivo. Mi alzai e gli andai incontro, abbasso gli occhi, misi le mani sotto il mento per alzarlo, gli disse che non doveva essere turbata, e che mi piaceva tanto se sorrideva, fece un'accenno di sorriso, gli dissi che mi faceva impazzire, che mi stava eccitando, lei si tirò un attimo indietro, presi la testa e l'avvicinai al mio viso, e avvicinai le mie labbra, ma lei si bloccò, divenne come una bambola.
Io mi feci più intrapendente e gli misi la mano in mezzo alle gambe, immediatamente mi sussurrò, ti prego, non mi fare questo, sono una moglie che non ha mai tradito, ma non si spostava, io sbottonai la vestaglia e misi la mano dentro i fusò che portava, Giusy sapeva che era bagnata, e che non voleva che mi accorgessi, ma quando arrivai alla sua fica, aveva le mutande bagnatissime, colava giù per le cosce.
Portai Giusy vicino al lettino, lei non faceva resistenza, e gli ordinai di spogliarsi, disse solo di vergognarsi, ma io gli dissi che mi stava facendo morire da tantissimo tempo, e che oggi la dovevo far godere tantissimo.
Giusy si spoglio solamente dei fusò, mi fiondai in mezzo alle gambe, e cominciai a leccare quella fica, quella fica che per me era inarrivabile, invece ero li a leccarla come un'assatanato.
Mi staccai un attimo per spogliarmi, ero eccitatissimo e quando tirai giù i pantaloni Giusy sgrano gli occhi, disse come era possibile un cisi così grande, gli presi la testa e la feci abbassare per farmelo leccare, ma mi disse che non aveva mai preso un cazzo in bocca, e che il marito l' ha sempre chiesto, e che lei non ha mai voluto.
Presa in mano il cazzo per misurarlo, diceva che non riesce a stringelo perché la sua mano era piccola, la misi sdraiata sul lettino e gli presi le gambe sulle mia spalle, appoggiai la cappella sulle fica, Giusy mi chiedeva di non farlo, non voglio tradire mio marito, ma come sentì che stava entrando avvicinava il bacino, e cosi che la penetrai giusto la punta della cappella, sentivo un fuoco, tutta umida, che sensazione celestiale e li piantai una colpo di reni, , oooohooh mi sussurrava, che non ho mai provato una sensazione così, e cominciai a sfondarla, avevo voglia di aprirla come una cozza.
Giusy allargava sempre di più le cosce, ma ancora non ero tutto dentro, perché lei aveva in mano il mio cazzo, che dava una misura per non fallo entrare tutto, la feci staccare e cominciai a penetrarla tutta, mi diceva di fare piano, altrimenti paolo( il marito) si sarebbe accorto che l'aveva tradito, gli dissi che da oggi in poi, mi doveva darmi tutto, e che doveva imparare a spompinare e prenderlo nel culo, Giusy si eccitava ancora di più.
Venne come se fosse incontinente, io volevo goderlo dentro, gli dissi di prepararsi perché gli volevo sborrare dentro, lei mi implorava di non farlo, ma le sue gambe mi stringevano sempre di più, e gli scaricai dentro tutto il mio seme, aspettai un po' prima di tirare fuori il cazzo, per fallo ammosciare un po', e Giuly contorceva gli occhi per come stava godendo.
Tirai fuori dopo il cazzo, sentimmo come se avevamo stappato un bottiglia di spumante, e uscì fuori tutto il mio sperma, e scoppiammo a ridere.
Usciti dal locale tecnico, Giusy mi disse che sentiva un vuoto in fica, e che sperava che il marito tornasse stanco da lavoro, cosi non voler scoparla.
La sera gli mandai un messaggio, gli dissi che se il marito gli chiedeva un pompino, di incominciare a farli, perché la prossima volta mi doveva fare un bel pompino, lei mi mandò, vedremo se ci sarà un prossima volta, perché aveva ancora dolore nella fica...
Ciao racconto questa mia esperienza cambiando i nomi, visto che ancora lavoro con questa donna bellissima.
Era tanto tempo che stuzzicavo Giuly, bellisssima donna, bionda alta circa 1,70, un seno non tanto grande, ma giusto per il suo corpo, ma di una bellezza sconvolgevole, con gli occhi sul chiaroscuro, che mi dava uno scombussolamento tutte le volte che si girava a guardarmi.
Come dicevo, tutte le volte che la incontravo, mi avvicinavo al suo viso, gli sussurravo bei complimenti nei suoi orecchi, lei tutte le volte arrossiva come una ragazzina, ma che ragazzina non era, visto che ha 42 anni, anni portati benissimo.
Un giorno Facebook mi suggerì il suo profilo come potenziale amico, devo dire che non ci bazzico molto, ma presi la palla al balzo.
Mandai la richiesta di amicizia, mi colpì il fatto che, che nemmeno cinque minuti, lei accetto, ne fui felice.
Mandai un messaggio per ringraziarla, lei mi confessò che era tanto che si chiedeva come mai non gli chiedevo l'amicizia su Facebook, gli dissi che non entravo mai, perché non mi piaceva, e quindi non ci ho mai pensato.
i giorni passarono senza vederla n'è a lavoro n'è su Facebook perché non entravo, ma sentii arrivare un messaggio di messenger, era Giusy, mi chiedeva quando ero dalle sue parti, perché nei locali dove era la sua ditta, si erano fulminati diversi neon. Di li a poco bussai e mi aprì una sua collega, che mi disse che Giusy stava pulendo gli spogliatoi su all'ultimo piano.
Dopo aver preso delle chiavi, è visto che dovevo andare a quel piano, approfittavo per riparare delle cose nei tanti locali tecnici che si trovavano a quel piano.
Arrivai al piano, mi diressi agli spogliatoi , sentivo che Giusy parlava al telefono con il marito, gli passai dietro, nel mentre la sfiorai il suo culo, sussultò un po', balbettando all'improvviso, mi dette l'impressione di una piccola eccitazione.
Giusy salutò il marito con tanti bacini come due fidanzatini, gli chiesi scusa per averla spaventata, mi disse che li non c'è mai nessuno a quell'ora. Gli chiesi dove dovevo sistemare le luci, mi disse che quando finiva si andava, io gli dissi che andavo a fare un lavoro in un locale tecnico, e che quando finiva, poteva venirmi a chiamare.
Passo una mezz'oretta, la sento bussare, gli dissi che potevo entrare, entro, io ero seduto di spalle alla porta, lei si fermo sulla porta, mi girai e gli dissi di entrare perché finivo quello che stavo facendo e si andava.
In quel locale tecnico c'era una brandina, perché quando ci chiamavano di notte in reperibilità, ci si fermava li a dormire, lei mi chiese cosa era quel locale, gli risposi che era uno scannatoio, era una battutina, ma vidi che arrossì tantissimo, gli chiesi se l'avevo turbata, Giusy balbettava come quando gli sfiorai il culo, gli dissi di stare tranquilla, che non ero il lupo cattivo. Mi alzai e gli andai incontro, abbasso gli occhi, misi le mani sotto il mento per alzarlo, gli disse che non doveva essere turbata, e che mi piaceva tanto se sorrideva, fece un'accenno di sorriso, gli dissi che mi faceva impazzire, che mi stava eccitando, lei si tirò un attimo indietro, presi la testa e l'avvicinai al mio viso, e avvicinai le mie labbra, ma lei si bloccò, divenne come una bambola.
Io mi feci più intrapendente e gli misi la mano in mezzo alle gambe, immediatamente mi sussurrò, ti prego, non mi fare questo, sono una moglie che non ha mai tradito, ma non si spostava, io sbottonai la vestaglia e misi la mano dentro i fusò che portava, Giusy sapeva che era bagnata, e che non voleva che mi accorgessi, ma quando arrivai alla sua fica, aveva le mutande bagnatissime, colava giù per le cosce.
Portai Giusy vicino al lettino, lei non faceva resistenza, e gli ordinai di spogliarsi, disse solo di vergognarsi, ma io gli dissi che mi stava facendo morire da tantissimo tempo, e che oggi la dovevo far godere tantissimo.
Giusy si spoglio solamente dei fusò, mi fiondai in mezzo alle gambe, e cominciai a leccare quella fica, quella fica che per me era inarrivabile, invece ero li a leccarla come un'assatanato.
Mi staccai un attimo per spogliarmi, ero eccitatissimo e quando tirai giù i pantaloni Giusy sgrano gli occhi, disse come era possibile un cisi così grande, gli presi la testa e la feci abbassare per farmelo leccare, ma mi disse che non aveva mai preso un cazzo in bocca, e che il marito l' ha sempre chiesto, e che lei non ha mai voluto.
Presa in mano il cazzo per misurarlo, diceva che non riesce a stringelo perché la sua mano era piccola, la misi sdraiata sul lettino e gli presi le gambe sulle mia spalle, appoggiai la cappella sulle fica, Giusy mi chiedeva di non farlo, non voglio tradire mio marito, ma come sentì che stava entrando avvicinava il bacino, e cosi che la penetrai giusto la punta della cappella, sentivo un fuoco, tutta umida, che sensazione celestiale e li piantai una colpo di reni, , oooohooh mi sussurrava, che non ho mai provato una sensazione così, e cominciai a sfondarla, avevo voglia di aprirla come una cozza.
Giusy allargava sempre di più le cosce, ma ancora non ero tutto dentro, perché lei aveva in mano il mio cazzo, che dava una misura per non fallo entrare tutto, la feci staccare e cominciai a penetrarla tutta, mi diceva di fare piano, altrimenti paolo( il marito) si sarebbe accorto che l'aveva tradito, gli dissi che da oggi in poi, mi doveva darmi tutto, e che doveva imparare a spompinare e prenderlo nel culo, Giusy si eccitava ancora di più.
Venne come se fosse incontinente, io volevo goderlo dentro, gli dissi di prepararsi perché gli volevo sborrare dentro, lei mi implorava di non farlo, ma le sue gambe mi stringevano sempre di più, e gli scaricai dentro tutto il mio seme, aspettai un po' prima di tirare fuori il cazzo, per fallo ammosciare un po', e Giuly contorceva gli occhi per come stava godendo.
Tirai fuori dopo il cazzo, sentimmo come se avevamo stappato un bottiglia di spumante, e uscì fuori tutto il mio sperma, e scoppiammo a ridere.
Usciti dal locale tecnico, Giusy mi disse che sentiva un vuoto in fica, e che sperava che il marito tornasse stanco da lavoro, cosi non voler scoparla.
La sera gli mandai un messaggio, gli dissi che se il marito gli chiedeva un pompino, di incominciare a farli, perché la prossima volta mi doveva fare un bel pompino, lei mi mandò, vedremo se ci sarà un prossima volta, perché aveva ancora dolore nella fica...
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