La cura contro il cancro 2.0

di
genere
incesti

da quella sera che mi prese, il suo carattere dolce e remissivo cambiò. qualsiasi scusa era buona per possedermi, sembrava ossessionata dal sesso, come se il cazzo/clitoride le ordinasse di fare sesso tutte le volte che poteva e quando non poteva farlo con me non era raro trovarla che si faceva una sega aveva persino imparato a farsi l'autopompino grazie alla misura del suo cazzo riusciva a succhiarselo e venire ingoiando avidamente il suo stesso seme . ma ce di più, scoprii di essere incinta. in qualche modo non sò come il mio farmaco aveva modificato geneticamente i suoi genitali femminili, in modo tale che un ovaia si trasformasse in testicolo e l'altra restasse adibita alla funzione di procreazione. in pratica era un individuo completo un ermafrodito ma con la differenza che poteva sia riprodurre che riprodursi. un brivido caldo mi percorse lungo la schiena, la consapevolezza che la mia cura fosse piu di una cura contro un male, forse la possibilità di evolvere l'uomo in qualcosa di diverso. la mia vita come dissi in precedenza cambiò drasticamente ero ossessionata da lei era come una droga non ne potevo fare a meno, in seguitò scoprì che il suo sudore era come un richiamo sessuale irresistibile produceva feromoni che mi inebriavano scatenando eccitandomi un odore dolce che mi eccitava al punto che già ero bagnata ogni volta che ne sentivo l'afrore. divenni la sua schiava ubbidiente e servizievole pronta a tutto pur di soddisfare le sue fantasie erotiche. decisi che dovevo allontanarmi mi presi delle ferie e andammo lontani dalla civiltà, il rischio che potesse andare fuori e ingravidare tutte le donne che incontrava era reale. un giorno mentre tornai a casa la trovai nel letto insieme la domestica, lei la sbatteva con la passione di un uomo la cameriera a quattro zampe che urlava " siiiii cosiiiii spaccami rompimi la figaaaaa" e la bava alla bocca che le scendeva, gli occhi girati verso l'alto, sembrava in estasi e lei dietro che le sbatteva il suo cazzo con una furia che avrebbe fatto invidia al più arrapato degli uomini. so bene come si sentiva perche ogni volta era lo stesso per me, non era raro che svenivo dal troppo piacere che mi procuravano quelle sensazioni. e mentre la sbatteva mi guardava felice e appagata, mi sarei voluta arrabbiare, gridarle, tirarle di tutto e dirle qualsiasi offesa ma ero come soggiogata da quello che faceva, nella mia mente mi continuavo a ripetere che era giusto, e mentre la ingravidava (ma questo a lei non lo dissi che le pillole non servivano a niente solo i profilattici erano capaci di non ingravidare, povera stella chissà la sorpresa quando scoprirà di aspettare un bimbo) io ero seduta con le gambe oscenamente allargate le mutandine calate e un vibratore che facevo scorrere dentro e fuori di me mentre con l'altra mano massaggiavo furiosamente la mia clitoride.preparammo in bagagli e partimmo per la valle d'aosta destinazione parco del gran paradiso e il nome non era messo a caso quel angolo di cielo ti incantava con la sua bellezza quasi quanto incantava il suo viso.

arrivammo nello scialè situato vicino ad un lago immerso nei boschi l'elettricità era fornita da un generatore a diesel e la usavamo solo per poco per ogni nostra esigenza avevo istruito un uomo affinchè ci portasse tutto il necessario, i soldi non mi mancavano di certo. la cura mi aveva reso ricca oltremodo, una casa farmaceutica mi aveva leteralmente coperta d'oro per la mia scoperta, ed io avevo accettato forse incautamente di cedere loro la formula. ma a quel tempo i sintomi non si erano ancora manifestati e forse col senno di poi non avrei mai acconsentito sapendo quello che sò ora. infatti attraverso i giornali scoprì che le donne trattate allo stesso modo avevano subito la stessa sorte della mia sorellina trasformandosi e ingravidando altre donne... l'era del uomo era finita? me lo domandai spesso ormai cosa potesse servire un uomo che ama distruggere depredare e sterminare qualsiasi forma di vita di fronte ad una forma di vita completa in tutto e per tutto. non mi interessava. ormai quello che volevo era vivere per quella creatura meravigliosa, avrei fatto di tutto per lei se solo lo voleva mi sarei uccisa, ma mi amava anche lei in modo profondo e mi annullai nel suo amore. ecco ora sapete come nacque eva 2.0, il prototipo di una nuova generazione migliore e completa. di quello che successe nello scialè ve lo racconterò un altra volta non più da ricercatrice ma da donna quale divenni. per lei ero bramosa di nuove esperienze, mi trasformò in una lussuriosa perversa e la mia vita fù finalmente completa
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scritto il
2011-12-02
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