Una toscana vendicativa
di
Rick69
genere
tradimenti
Sono un assiduo frequentatore di siti porno amatoriali e di chat, sempre con la speranza di trovare qualche bella sposa da incontrare o qualche coppia aperta. Lo scorso inverno, una sera mentre girellavo in rete mi capitò di incrociare in una stanza di una delle chat più frequentate una tipa che usa come nick “Fiorentina doc”. Io sono di Viareggio, e la relativa vicinanza mi invogliò a contattarla per chattare, pur sapendo che probabilmente come al solito si trattava dell’ennesimo uomo che si finge donna in chat. Mi rispose e chattammo per un po’, e le sue risposte mi incuriosivano, al punto da essere molto incerto se fosse un uomo o realmente una donna. Quando le chiesi di descriversi lei si descrisse come una trentacinquenne sposata dal fisico normale, non alta, occhi verdi e capelli lisci non lunghi e tinti. Il giorno dopo la trovai di nuovo lì, stesso nick e stessa chat. Chattammo di nuovo, e cominciavo a convincermi che forse era veramente una donna, pur negandosi alla webca. Le chiesi se aveva messenger e lei per tutta risposta mi disse che non era in chat per cercare incontri o amicizie, ma solo per passatempo. Le dissi che anche a me piace chattare senza alcun fine diretto, e che mi interessava solo tenere il contatto con lei perché la trovavo molto simpatica e divertente. Riuscii a convincerla ad aggiungermi su messenger, e un paio di giorni dopo mi azzardai a chiederle una foto. Gliene mandai una mia, sulla quale riuscii a farle confessare che le sembravo un bell’uomo, puntualizzandomi però subito che questo non cambiava nulla. Era sospettosa e non voleva mandare sue foto a uno sconosciuto, ma accettò di mostrarmene una usando la finestrella di messenger. Mi mostrò due primi piani. Ovviamente non glielo dissi, ma usai lo strumento di cattura per ritagliare e salvare le seppur minuscole foto: effettivamente era molto carina, un bel visino regolare, occhi dolci, labbra sottili appena aperte in un bel sorriso, occhi verdi, capelli a caschetto di un rosso acceso. Purtroppo si vedeva solo il viso, ma non il corpo, eppure ebbi la sensazione di averla già vista, o che in qualche modo somigliasse a qualcuna che conosco o che ho visto da qualche parte, ma non riuscivo a fare nessun collegamento. Provai a farle qualche domanda ma non ne trassi nessun indizio che mi riconducesse a persone conosciute. Per alcuni giorni non la trovai più in rete, ma ogni tanto tornavo a pensare chi potesse essere o dove potevo averla vista, poi mi venne un dubbio, e ipotizzai che molto probabilmente si trattava di semplice somiglianza con qualcuna che avevo già visto. Mi misi per scrupolo a frugare su alcuni dei siti amatoriali che frequento e sulle foto che ho in archivio (uso Gigatribe e mi piace collezionare foto amatoriali). Passai una intera giornata in ufficio a trascurare il lavoro scorrendo cartelle di foto e pagine web di coppie scambiste e non, ma alla fine trovai quel che cercavo: in un sito italiano amatoriale c’erano alcune foto di una bella tipa in pose sexy, su cui mi ero soffermato più volte, alcune fatte anche all’aperto. Il viso era cancellato, ma in alcune si vedevano bene i capelli a caschetto, e in un paio si distingueva molto bene la bocca. Le confrontai subito con i due primi piani della mia nuova amica di chat e mi convinsi che effettivamente un po’ di somiglianza c’era, anche se ci voleva un po’ d fantasia. Erano oltretutto foto molto belle e eccitanti, una bella fichetta decisamente piuttosto esibizionista, anche se mai nuda ma tutte foto in intimo molto sexy: un paio in intimo bianco e autoreggenti, altre in intimo nero molto bello e reggicalze, una con indosso una vistosa guepiere rosa, un’altra con indosso un intimo azzurro a fiori bianchi. E poi ce n’erano un paio fatte da dietro, che mostravano un gran bel culetto. Controllai il profilo di chi aveva messo le foto: si trattava di un toscano, che si professava aspirante cuckold con lei ignara, ma che diceva di non avere alcuna esperienza. Probabilmente era semplice somiglianza, ma mi arrovellai il cervello per studiare il modo per capirlo. Lasciai qualche messaggio privato al tipo, ma non ricevetti nessuna risposta. Alcuni giorni dopo la trovai di nuovo su messenger e provai a farle qualche domanda azzardata, ma lei eludeva argomenti piccanti. Alla fine decisi di rischiare e le chiesi:
-Posso farti una domanda un po’ personale?-
-Beh falla pure, al limite non rispondo-
-Certo. Per caso tu hai una guepiere rosa? E magari anche un completino intimo celeste con dei grandi fiori bianchi sul reggiseno?-
Rispose solo dopo alcuni minuti:
-Scusa ma che razza di domanda sarebbe??
Per tutta risposta le copiai il link del sito in cui c’erano le foto che mi avevano messo il dubbio.
Altri dieci minuti di silenzio da parte sua, pensai che non mi avrebbe più risposto, e in quel caso forse significava che avevo indovinato, poi però finalmente vidi che digitava:
-Perché mi fai vedere queste foto? Che significa?-
-Non sei tu quella nelle foto?-
-Che cazzo dici? Certo che no. Perché dovrei essere io, scusa? Che scherzo sarebbe?-
-Scusa, ma quella nelle foto somiglia alla descrizione che mi hai fatto di te, e dal poco che si intravede somiglia vagamente anche alle foto che mi hai mostrato qualche giorno fa-
-Certo che ne hai, di fantasia! Ha pure il viso cancellato!-
-Si ma si vede la bocca, e ha un bel sorriso come te-
-Si si, ok. Tu hai troppa fantasia-
-Beh scusa se ti ho offesa. Sicuramente mi sono sbagliato-
-Sicuramente! Io non metto certo foto mie su internet, specie foto così-
-Beh tu no, ma magari tuo marito si. Il dubbio c’era-
-Non lo farebbe mai e io non mi faccio fare foto così-
-Ok scusa, mi dispiace.-
Cercai di cambiare argomento, ma pochi minuti dopo lei chiuse, e per diversi giorni non la vidi più in rete. Comincia a pensare che mi aveva cancellato, poi però circa una settimana dopo riapparve, e mi contattò lei:
-Ciao come stai?-
-Io tutto ok, e tu? E’ tanto che non ti vedo qui-
-Si non avevo molta voglia di entrare in chat. Però vorrei dirti una cosa riguardo a quelle foto che mi hai fatto vedere su quel sito.-
Mi sorpresi e mi insospettii:
-Cioè? Sei ancora arrabbiata con me?-
-No, con te no-
-E allora con chi?-
-Con mio marito-
Capii che in realtà ci avevo dato, ma feci il finto tonto:
-Perché? Che è successo?-
-Perché ha pubblicato quelle foto. Io non lo sapevo, e se avessi saputo l’uso che ne faceva, col cavolo che mi sarei fatta fotografare. Che stronzo!-
-Ma allora sei davvero tu?-
-Si-
-Dai non te la prendere, sei bellissima, e comunque il viso non si vede-
-Ok grazie ma è uno stronzo.-
-Ma se sei tanto incazzata, perché non gliele hai fatte togliere? Sul sito ci sono ancora, lo sto vedendo adesso-
-Non gliel’ho ancora detto che le ho scoperte-
-E perché? Non è che alla fine ti piace essere guardata?-
-Non è per questo-
-E allora?-
-Non so, vorrei trovare il modo di fargliela pagare-
-Ah beh hai molte armi, per vendicarti-
-So a cosa ti riferisci, ma non voglio vendicarmi e basta. Voglio trovare il modo che si renda conto da solo di aver fatto una cazzata grossa.-
-Capisco. E che hai mente?-
-Beh un’idea ce l’ho-
-Se posso esserti d’aiuto dimmelo!-
-A te piace fare fotografie?-
La cosa cominciò a farsi intrigante, ma tornai ad avere il dubbio che fosse una presa di giro.
-Beh non sono un fotografo provetto, ma non mi dispiace di certo. Dipende dalle foto.
-Foto come quelle che mi hai fatto scoprire-
Non sapevo cosa rispondere.
-Mi piacerebbe ma mi manca il soggetto, io sono separato e single.-
-E’ ovvio che il soggetto te lo fornirei io-
-Credo di aver capito… Vorresti che ti fotografassi in pose sexy??-
-Potrebbe essere un’idea-
-Questo implica che ci dovremmo conoscere…-
-Ovvio-
-E cosa ne vorresti fare poi delle foto?-
-Potrebbe essere che poi tu le pubblichi su quel sito e trovi il modo di farle vedere a mio marito in maniera casuale-
-Complicato, ma credo fattibile. Ma io cosa ci guadagno?-
-Beh non ti basta l’idea di fare delle foto sexy a una donna?-
-Può darsi. Ma sai com’è, in una situazione del genere, potrebbe anche non bastarmi, poi…-
-Ok, capisco. Sono disposta a stare al rischio-
-Ok, e quando vorresti fare queste foto? E dove?-
-Vorrei fare prima possibile, nei prossimi giorni. Però solo di pomeriggio, e non troppo lontano da qui.-
-Casa tua?-
-No impossibile-
-Casa mia?-
-Nemmeno, se hai detto che sei di Viareggio sei troppo lontano-
-Allora ci devo pensare. E se facessimo un luogo all’aperto?-
-Troppo rischioso, specie di pomeriggio-
Mi venne in mente una mezza idea, e provai a proporla:
-Io ho un buon amico che si chiama Alberto e che vive da solo a Pistoia, a pochissimi chilometri dall’autostrada. Se provassi a farmi prestare la sua casa?-
-Beh sarebbe già più vicino. Pensi che te la presterebbe, la casa?-
-Ci posso provare-
-Fammi sapere-
Lo chiamai subito, e gli spiegai la faccenda. Lui si fece una grassa risata e mi prese in giro, dicendomi che ovviamente era una bufala, che il meglio che mi poteva capitare era di ritrovarmi con un grosso uomo peloso che cercava di farsi fare una sega. Ma mi disse che se proprio volevo rischiare, lui non aveva problemi a prestarmi la casa per un pomeriggio, a patto però di essere presente, nel caso la cosa andasse in porto. Gli dissi che probabilmente a questa condizione lei non avrebbe accettato, e gli proposi in cambio di fargli avere le foto che avrei scattato. Lui obbiettò che se una era disposta a un incontro del genere, o mi prendeva per il culo, o sarebbe stata sicuramente ben disposta a trovarsi in mezzo a due uomini. Tutto sommato era una teoria attendibile, ma non ero sicuro di proporglielo. Mi riconnettei su messenger, lei era offline e le lasciai un messaggio per dirle che il mio amico era disponibile a prestare la casa, ma non dissi nulla riguardo alla condizione che lui aveva posto. La mattina dopo la trovai su in rete e mi disse che le andava bene:
-Dove ci incontriamo?- mi chiese
-Beh dammi il tuo cellulare e ti chiamo, così fissiamo-
-No niente cellulare, parliamone qui-
-Ok, sei molto diffidente-
-Lo sono di natura-
-Ok, facciamo così allora. Ci vediamo domani pomeriggio all’uscita di Pistoia, dopo il casello sulla destra. Dimmi tu l’ora-
-Facciamo le 14,30. Tu che macchina hai?-
-Una Toyota grigia-
-Ok, ti raggiungo lì-
-Si ma dimmi almeno che macchina hai anche tu, no? Sennò come ti riconosco?-
-Mi faccio riconoscere io, basta che ti fermi con le quattro frecce accese-
Così il giorno dopo, eccitato quanto dubbioso, partii per Pistoia, e alle 14,30 ero parcheggiato al casello con le quattro frecce accese; dopo 10 minuti cominciai a pensare di essere stato effettivamente preso per il culo. Poi però vidi dallo specchietto una Seat Grigia che mi lampeggiava, fermandosi dietro di me. Scesi emozionatissimo, mi avvicinai al finestrino, lei copriva il suo imbarazzo con un paio di occhiali da sole scuri, ma ebbi la conferma che era molto carina, un bel visino molto giovanile, aprì il finestrino ma non scese dall’auto.
-Ciao, Sali in macchina con me- le dissi.
-No, ti seguo. Tu vai avanti-
Capii che era ancora molto sospettosa, cosa che trovai un po’ assurda, visto e considerato che quel gioco lo aveva inventato lei, e che aveva accettato di correre i rischi del caso.
-Ok, come vuoi. Però ti devo avvertire che il mio amico è a casa. Lo ha posto come condizione, vuol guardare mentre ti faccio le foto. Se non te la senti ti capisco benissimo, o se vuoi cambiamo posto, magari un albergo o un posto all’aperto fuorimano-
-No, che albergo! Per chi mi hai presa?-
-Scusa, non era per offenderti…-
-Ok, ok – rispose, guardando sempre avanti, con l’aria imbarazzata ma decisa- Va bene la casa dell’amico con l’amico spione. Ma se diventa invadente me ne vado.-
-Tranquilla, di me puoi fidarti, garantisco per lui, lo conosco da una vita…-
-Non sono né scema, né una bambina. So bene che rischi corro.
-Ok non arrabbiarti, ma davvero ti puoi fidare.
-Ok ok vedremo. Hai portato la tua macchina fotografica?-
-Si certo, come mi hai chiesto…-
-Dammela-
Gliela diedi, lei la mise nel cruscotto della sua auto:
-Dovrai usare solo la mia, questa te la restituisco solo quando torniamo via-
-Perché?-
-Perché così le foto che farai le terrò solo io. E nei prossimi giorni te le rimando ma cancellando il mio viso. Solo allora potrai fare quel che ti ho chiesto-
-Come sei sospettosa-
-Mi sembra il minimo…-
-Si ok, hai ragione-
Salii in macchina e partii eccitato, con lei che mi seguiva. Presi il cellulare e chiamai l’incredulo Alberto per dirgli che stavamo arrivando, e gli spiegai anche della regola che lei aveva imposto riguardo alla macchina fotografica:
-Tranquillo, -mi rispose – Accendo il mio PC e vediamo se in un momento di distrazione ce le scarichiamo prima di renderle la macchinetta.
In pochi minuti arrivammo a destinazione, Alberto abita in un piccolo terra tetto su una collinetta a tre chilometri dal casello di Pistoia.
Lei parcheggia dietro di me, e finalmente la vedo quando scende: ha un cappottino a quadri marrone e stivali con il tacco, non è alta ma molto carina, anche se continua a tenere gli occhiali scuri.
-Beh finalmente piacere di conoscerti- le dico, dandole la mano.
Entriamo, le presento Alberto, visibilmente sorpreso e anche un po’ impacciato. Lui ci fa accomodare in sala, offrendoci da bere. Io prendo un Whisky, per vedere se un goccio di alcool mi smuove un po’. Lei accetta due dita di Rum e si siede, togliendosi il cappottino, rivelando sotto un bel vestitino abbastanza corto, bianco e nero con la zip sul davanti, e un paio di calze velate color carne. Ha due belle gambe. Chiacchieriamo per un po’, cercando un po’ tutti di superare l’imbarazzo, lei sembra più tranquilla e finalmente si decide a togliersi anche gli occhiali da sole. Io prendo un secondo whisky e poi mi faccio coraggio:
-Allora, come vuoi procedere?-
Prende la macchina fotografica dalla borsetta e me la porge:
-Semplice, tu mi fai le foto con questa, poi dopo me la ridai.-
Si siede di nuovo, accavallando le gambe, e nel farlo le si scopre la coscia, scoprendo il laccetto rosso di un reggicalze. Eccitatissimo scatto subito la prima foto e poi una seconda.
-Sei davvero molto sexy-
Lei sembra gradire il complimento e sorride, iniziando a muoversi e posare in modo provocante. Comincia ad aprirsi il vestitino, mostrando un reggiseno rosso e rosa che le copre il seno piccolo ma evidentemente ben fatto. Sento Alberto dietro di me, seduto molto in disparte che emette dei suoni gutturali di compiacimento, mentre io continuo a scattare foto in sequenza. Lei continua a posare, io sono eccitatissimo; finalmente si toglie il vestito, rimanendo in stivali calze e quell’intimo rosa-rosso molto sexy e provocante.
-Mmmmm sei bellissima- le dico- E il rosso ti sta davvero bene…-
Lei sorride compiaciuta, poi dice:
-Pensa che questo completino mio marito non me lo ha nemmeno visto indosso, ancora…-
Sento il mio cazzo gonfiarsi irrimediabilmente dentro ai pantaloni, mentre continuo a scattare foto.
-Dai bella, osa di più…- le incito.
Lei sembra lasciarsi andare, si mette in pose sempre più provocanti, passandosi le mani sui fianchi, tra i capelli, sulle cosce, sul seno.
Mi giro, e vedo allarmato Alberto che si è aperto i pantaloni e si sta masturbando. Lei però non si scompone, penso che forse non lo ha ancora visto. Continua a farsi fotografare e io mi avvicino per farle foto più ravvicinate, ma anche per guardarla meglio. Poi sento Alberto da dietro che dice:
-Tesoro, sei troppo eccitante per me!-
Lei lo guarda, mi aspetto che si incazzi, ma invece gli risponde:
-Grazie! Lo vedo bene, che mi trovi eccitante…-
A quel punto lui vince gli indugi e le si avvicina:
-E magari anche tu sei eccitata…-
Le si mette accanto e inizia a accarezzarle una coscia. Lei non lo ferma, e allora lui va avanti: le prende una mano e se la porta sul cazzo nudo, invitandola a muoversi, mentre inizia a baciarla sul collo. Lei non lo allontana, anzi sembra sospirare eccitata. Lui le scosta il piccolo perizoma rosa e inizia sditalinarla, mentre lei muove lentamente la mano sul suo uccello. Io scatto qualche foto alla scena, poi decido di farmi sotto: mi chino a baciarla sulle labbra, che in un attimo si schiudono. Ha una lingua piccola che guizza piacevolmente nella mia bocca, mentre inizio a tastarle le tettine, uscite dallo stretto reggiseno. La accarezziamo in due, sentendo che lei si muove sinuosamente sotto le nostre mani. Anche io mi sbottono i pantaloni li lasci cadere sul tappeto, e un attimo dopo sono davanti a lei, con il cazzo davanti ai suoi occhi. Lei non ci pensa un attimo, e inizia a spompinarmi.
Mi accorgo subito che è molto brava. Alberto mi prende la macchina fotografica e inizia a immortalare il pompino. E’ bravissima con la bocca, la sua piccola lingua guizzante mi solletica i testicoli alternandosi al pompare dentro alla sua bocca. Anche Alberto si offre per ricevere lo stesso trattamento, e io gli cedo volentieri il posto. Ci scambiamo la macchina fotografica e contemporaneamente la sua bocca. Io poi mi metto giù, le scosto il perizomino facendola un po’ sbracare sul divano, le allargo delicatamente le gambe e ci infilo la testa, assaporando la sua figa bagnata, e leccandola con gusto. Poco dopo la sto già chiavando, mentre Alberto continua a tenerle la bocca ben occupata. Comincia a diventare difficile scattare foto, ma ci proviamo, scattando un po’ a caso ma in continuazione. Presto ci diamo il cambio, Alberto le fa cambiare posizione scopandola con decisione sdraiata sul fianco, cosa che a me permette di penetrarle ancora meglio in bocca, scopandogliela. Sborro sonoramente, scaricandole in bocca e sul bel visino il contenuto dei miei testicoli. Alberto immortala la scena con vari scatti, dopodiché sfila il cazzo dalla sua figa e si mette accanto a me davanti a lei, schizzandole a sua volta il viso e le tettine. Scatto un bellissimo primo piano di lei che sorride, con il viso gocciolante e il trucco che le cola dagli occhi.
-Che dici bella? Andranno bene, queste foto, per il tuo maritino?-
-Credo di si- risponde lei sorridendo maliziosamente, - Ma forse, per essere sicuri, bisognerebbe farne delle altre…-
Capiamo che è una che non si sfoga facilmente. Alberto le toglie il reggiseno e il perizomino, che le avevavo lasciato indosso per puro feticismo o forse per semplice foga, lasciandola con indosso solo reggicalze calze e stivali. Io riprendo a fotografare. Lei è ormai in preda alla sua stessa foia, e comincia a mettersi in pose molto spinte, a gambe larghe, facendo la linguaccia e ridendo divertita. Io ho di nuovo il cazzo duro, Alberto mi prende la macchina fotografica:
-Perché non ti giri? Facciamo qualche scatto fatto bene al tuo bel culetto… mettiti a pecorina, dai.-
Lei obbedisce ridendo, mettendosi a quattro zampe sul tappeto. Ha un bel culo, e glielo dico:
-Hai un culetto strepitoso, sei proprio tutta bella!-
Mi avvicino e inizio a palpeggiarglielo, lei sculetta come un cagnolino, mentre le infilo di nuovo due dita nella figa fradicia, poi mi inginocchio dietro di lei e inizio a leccarle il buco del culo. La cosa le piace in maniera evidente, mentre glielo lecco inizio anche ad alternare le dita: il pollice in figa e il medio nel culetto. Un “OH – HOOO” divertito di Alberto accoglie il momento in cui le infilo il cazzo nel culo, penetrando lentamente e delicatamente ma senza alcuna difficoltà, e spingendolo a fondo fino a sentire i miei testicoli sbattere sulle labbra fradicie della sua figa. La inculo con forza, Alberto si rifà sotto entrandole in bocca e scopandogliela, e cercando di fotografare a caso. Ci scambiamo di posto, Alberto la incula, ma lei è un po’ riluttante a prendermi il cazzo in bocca, adesso che gliel’ho messo in culo. Allora decido di fare qualche foto da più lontano mentre Alberto le affonda il cazzo nel culo, poi decido di provare la doppia penetrazione. Nessuno di noi si rivela esperto al riguardo, ma dopo qualche tentativo riusciamo a penetrarla in due. Il difficile è prendere il ritmo, ma ce la facciamo. Mi sorprendo a pensare che è un peccato non riuscire a fotografare quella scena. Ci scambiamo le parti anche in questo caso, fottendola di gusto. Alberto ansimando dice:
-Mi vuoi tutto dentro tesoro?-
-No, fate come prima- risponde lei affannatissima.
Allora ci mettiamo davanti a lei, inginocchiata sul tappeto, e le scarichiamo addosso di nuovo la nostra sborra. E’ eccitantissimo vederle lo sperma che le cola dal mento e che le sporca il naso e i capelli. Alberto con la scusa di andare in bagno si porta dietro la macchinetta fotografica, nascondendola con la maglietta raccolta da terra. Io cerco di distrarla facendole qualche battuta, mentre lei si asciuga alla meno peggio. Quando Alberto torna, ci mettiamo di nuovo seduti, sempre nudi, e beviamo di nuovo io e Alberto del whisky e lei altre due dita di Rum. Con mio sollievo non si è accorta del magheggio di Alberto. Le chiedo come intende fare con le foto, lei si fa restituire la macchina fotografica, poi dice:
-Ne riparliamo domani in chat-
Dopo esserci un po’ riposati c’è ancora il tempo di farsi un altro giro: stavolta però facciamo a turno e senza foto, inculandola a turno in maniera piuttosto decisa e sudando non poco, e venendole entrambi dentro al culo. Anche lei sembra stanca e si lascia inculare quasi abbandonata.
Più tardi ci rivestiamo, è ormai ora di cena. Le proponiamo di rimanere insieme a cena, magari in un ristorante, ma lei rifiuta. Rifiuta anche alla richiesta di Alberto di dargli il cellulare. Lei sale in macchina, mi restituisce la mia macchina fotografica, ci salutiamo e se ne va. Io e Alberto la guardiamo allontanarsi, lui si gira verso di me e mi fa: -Che troia!-
Ridiamo come pazzi e poi ci precipitiamo a controllare le foto. Sono tantissime, più di un centinaio, anche se molte inutili. Lui me le copia su un CD e io me ne torno a casa.
Tre giorni dopo la trovo di nuovo su messenger. La saluto, le chiedo se si è divertita, le dico che se vuole possiamo anche rifarlo, ma lei glissa. Allora le chiedo cosa vuol fare a questo punto.
-Beh facciamo così: tu sei registrato in quel sito?-
-Si certo- le rispondo
-Ok, allora ti spedisco le foto che ho scelto e a cui ho cancellato il viso, tu le pubblichi sul sito e poi ti inventi una scusa e contatti mio marito in modo che poi veda le foto, però non raccontargli che ho architettato tutto questo, e se ti chiede di me non dargli risposte. Posso fidarmi?-
-Si, puoi fidarti-
Mi invia le foto, ne ha scelte quindici, tutte con il viso cancellato. Tredici sono foto di lei in posa da sola, ma le ultime due sono ben diverse, ritraggono lei con i nostri due cazzi davanti. Il viso è parzialmente cancellato, ma le si vedono la bocca e il mento bagnati di sperma, mentre sorride e fa il gesto delle corna con la mano destra.
Faccio come chiede, pubblico le foto e contatto il tipo, fingendo di essere interessato a coppie scambiste. Con mia eccitazione lui mi risponde, dicendo di non essere interessato a incontri con singoli. Io gli rispondo inventandomi che posso anche organizzare scambio con amica, e gli propongo di dare un occhiata al mio profilo per vedere se può interessarlo. Lui però non risponde più al messaggio. Lascio messaggi a lei per qualche giorno, per sapere com’è andata, ma anche lì non ricevo risposta, e non la vedo più online. Alla fine mi convinco che mi ha cancellato dai suoi contatti. Per curiosità vado a vedere il profilo del marito sul sito: le foto sono ancora tutte là. Ogni tanto mi rimetto a guardare le foto scattate quel giorno, e mi ritrovo a masturbarmi pensando alla fortuna che abbiamo avuto.
-Posso farti una domanda un po’ personale?-
-Beh falla pure, al limite non rispondo-
-Certo. Per caso tu hai una guepiere rosa? E magari anche un completino intimo celeste con dei grandi fiori bianchi sul reggiseno?-
Rispose solo dopo alcuni minuti:
-Scusa ma che razza di domanda sarebbe??
Per tutta risposta le copiai il link del sito in cui c’erano le foto che mi avevano messo il dubbio.
Altri dieci minuti di silenzio da parte sua, pensai che non mi avrebbe più risposto, e in quel caso forse significava che avevo indovinato, poi però finalmente vidi che digitava:
-Perché mi fai vedere queste foto? Che significa?-
-Non sei tu quella nelle foto?-
-Che cazzo dici? Certo che no. Perché dovrei essere io, scusa? Che scherzo sarebbe?-
-Scusa, ma quella nelle foto somiglia alla descrizione che mi hai fatto di te, e dal poco che si intravede somiglia vagamente anche alle foto che mi hai mostrato qualche giorno fa-
-Certo che ne hai, di fantasia! Ha pure il viso cancellato!-
-Si ma si vede la bocca, e ha un bel sorriso come te-
-Si si, ok. Tu hai troppa fantasia-
-Beh scusa se ti ho offesa. Sicuramente mi sono sbagliato-
-Sicuramente! Io non metto certo foto mie su internet, specie foto così-
-Beh tu no, ma magari tuo marito si. Il dubbio c’era-
-Non lo farebbe mai e io non mi faccio fare foto così-
-Ok scusa, mi dispiace.-
Cercai di cambiare argomento, ma pochi minuti dopo lei chiuse, e per diversi giorni non la vidi più in rete. Comincia a pensare che mi aveva cancellato, poi però circa una settimana dopo riapparve, e mi contattò lei:
-Ciao come stai?-
-Io tutto ok, e tu? E’ tanto che non ti vedo qui-
-Si non avevo molta voglia di entrare in chat. Però vorrei dirti una cosa riguardo a quelle foto che mi hai fatto vedere su quel sito.-
Mi sorpresi e mi insospettii:
-Cioè? Sei ancora arrabbiata con me?-
-No, con te no-
-E allora con chi?-
-Con mio marito-
Capii che in realtà ci avevo dato, ma feci il finto tonto:
-Perché? Che è successo?-
-Perché ha pubblicato quelle foto. Io non lo sapevo, e se avessi saputo l’uso che ne faceva, col cavolo che mi sarei fatta fotografare. Che stronzo!-
-Ma allora sei davvero tu?-
-Si-
-Dai non te la prendere, sei bellissima, e comunque il viso non si vede-
-Ok grazie ma è uno stronzo.-
-Ma se sei tanto incazzata, perché non gliele hai fatte togliere? Sul sito ci sono ancora, lo sto vedendo adesso-
-Non gliel’ho ancora detto che le ho scoperte-
-E perché? Non è che alla fine ti piace essere guardata?-
-Non è per questo-
-E allora?-
-Non so, vorrei trovare il modo di fargliela pagare-
-Ah beh hai molte armi, per vendicarti-
-So a cosa ti riferisci, ma non voglio vendicarmi e basta. Voglio trovare il modo che si renda conto da solo di aver fatto una cazzata grossa.-
-Capisco. E che hai mente?-
-Beh un’idea ce l’ho-
-Se posso esserti d’aiuto dimmelo!-
-A te piace fare fotografie?-
La cosa cominciò a farsi intrigante, ma tornai ad avere il dubbio che fosse una presa di giro.
-Beh non sono un fotografo provetto, ma non mi dispiace di certo. Dipende dalle foto.
-Foto come quelle che mi hai fatto scoprire-
Non sapevo cosa rispondere.
-Mi piacerebbe ma mi manca il soggetto, io sono separato e single.-
-E’ ovvio che il soggetto te lo fornirei io-
-Credo di aver capito… Vorresti che ti fotografassi in pose sexy??-
-Potrebbe essere un’idea-
-Questo implica che ci dovremmo conoscere…-
-Ovvio-
-E cosa ne vorresti fare poi delle foto?-
-Potrebbe essere che poi tu le pubblichi su quel sito e trovi il modo di farle vedere a mio marito in maniera casuale-
-Complicato, ma credo fattibile. Ma io cosa ci guadagno?-
-Beh non ti basta l’idea di fare delle foto sexy a una donna?-
-Può darsi. Ma sai com’è, in una situazione del genere, potrebbe anche non bastarmi, poi…-
-Ok, capisco. Sono disposta a stare al rischio-
-Ok, e quando vorresti fare queste foto? E dove?-
-Vorrei fare prima possibile, nei prossimi giorni. Però solo di pomeriggio, e non troppo lontano da qui.-
-Casa tua?-
-No impossibile-
-Casa mia?-
-Nemmeno, se hai detto che sei di Viareggio sei troppo lontano-
-Allora ci devo pensare. E se facessimo un luogo all’aperto?-
-Troppo rischioso, specie di pomeriggio-
Mi venne in mente una mezza idea, e provai a proporla:
-Io ho un buon amico che si chiama Alberto e che vive da solo a Pistoia, a pochissimi chilometri dall’autostrada. Se provassi a farmi prestare la sua casa?-
-Beh sarebbe già più vicino. Pensi che te la presterebbe, la casa?-
-Ci posso provare-
-Fammi sapere-
Lo chiamai subito, e gli spiegai la faccenda. Lui si fece una grassa risata e mi prese in giro, dicendomi che ovviamente era una bufala, che il meglio che mi poteva capitare era di ritrovarmi con un grosso uomo peloso che cercava di farsi fare una sega. Ma mi disse che se proprio volevo rischiare, lui non aveva problemi a prestarmi la casa per un pomeriggio, a patto però di essere presente, nel caso la cosa andasse in porto. Gli dissi che probabilmente a questa condizione lei non avrebbe accettato, e gli proposi in cambio di fargli avere le foto che avrei scattato. Lui obbiettò che se una era disposta a un incontro del genere, o mi prendeva per il culo, o sarebbe stata sicuramente ben disposta a trovarsi in mezzo a due uomini. Tutto sommato era una teoria attendibile, ma non ero sicuro di proporglielo. Mi riconnettei su messenger, lei era offline e le lasciai un messaggio per dirle che il mio amico era disponibile a prestare la casa, ma non dissi nulla riguardo alla condizione che lui aveva posto. La mattina dopo la trovai su in rete e mi disse che le andava bene:
-Dove ci incontriamo?- mi chiese
-Beh dammi il tuo cellulare e ti chiamo, così fissiamo-
-No niente cellulare, parliamone qui-
-Ok, sei molto diffidente-
-Lo sono di natura-
-Ok, facciamo così allora. Ci vediamo domani pomeriggio all’uscita di Pistoia, dopo il casello sulla destra. Dimmi tu l’ora-
-Facciamo le 14,30. Tu che macchina hai?-
-Una Toyota grigia-
-Ok, ti raggiungo lì-
-Si ma dimmi almeno che macchina hai anche tu, no? Sennò come ti riconosco?-
-Mi faccio riconoscere io, basta che ti fermi con le quattro frecce accese-
Così il giorno dopo, eccitato quanto dubbioso, partii per Pistoia, e alle 14,30 ero parcheggiato al casello con le quattro frecce accese; dopo 10 minuti cominciai a pensare di essere stato effettivamente preso per il culo. Poi però vidi dallo specchietto una Seat Grigia che mi lampeggiava, fermandosi dietro di me. Scesi emozionatissimo, mi avvicinai al finestrino, lei copriva il suo imbarazzo con un paio di occhiali da sole scuri, ma ebbi la conferma che era molto carina, un bel visino molto giovanile, aprì il finestrino ma non scese dall’auto.
-Ciao, Sali in macchina con me- le dissi.
-No, ti seguo. Tu vai avanti-
Capii che era ancora molto sospettosa, cosa che trovai un po’ assurda, visto e considerato che quel gioco lo aveva inventato lei, e che aveva accettato di correre i rischi del caso.
-Ok, come vuoi. Però ti devo avvertire che il mio amico è a casa. Lo ha posto come condizione, vuol guardare mentre ti faccio le foto. Se non te la senti ti capisco benissimo, o se vuoi cambiamo posto, magari un albergo o un posto all’aperto fuorimano-
-No, che albergo! Per chi mi hai presa?-
-Scusa, non era per offenderti…-
-Ok, ok – rispose, guardando sempre avanti, con l’aria imbarazzata ma decisa- Va bene la casa dell’amico con l’amico spione. Ma se diventa invadente me ne vado.-
-Tranquilla, di me puoi fidarti, garantisco per lui, lo conosco da una vita…-
-Non sono né scema, né una bambina. So bene che rischi corro.
-Ok non arrabbiarti, ma davvero ti puoi fidare.
-Ok ok vedremo. Hai portato la tua macchina fotografica?-
-Si certo, come mi hai chiesto…-
-Dammela-
Gliela diedi, lei la mise nel cruscotto della sua auto:
-Dovrai usare solo la mia, questa te la restituisco solo quando torniamo via-
-Perché?-
-Perché così le foto che farai le terrò solo io. E nei prossimi giorni te le rimando ma cancellando il mio viso. Solo allora potrai fare quel che ti ho chiesto-
-Come sei sospettosa-
-Mi sembra il minimo…-
-Si ok, hai ragione-
Salii in macchina e partii eccitato, con lei che mi seguiva. Presi il cellulare e chiamai l’incredulo Alberto per dirgli che stavamo arrivando, e gli spiegai anche della regola che lei aveva imposto riguardo alla macchina fotografica:
-Tranquillo, -mi rispose – Accendo il mio PC e vediamo se in un momento di distrazione ce le scarichiamo prima di renderle la macchinetta.
In pochi minuti arrivammo a destinazione, Alberto abita in un piccolo terra tetto su una collinetta a tre chilometri dal casello di Pistoia.
Lei parcheggia dietro di me, e finalmente la vedo quando scende: ha un cappottino a quadri marrone e stivali con il tacco, non è alta ma molto carina, anche se continua a tenere gli occhiali scuri.
-Beh finalmente piacere di conoscerti- le dico, dandole la mano.
Entriamo, le presento Alberto, visibilmente sorpreso e anche un po’ impacciato. Lui ci fa accomodare in sala, offrendoci da bere. Io prendo un Whisky, per vedere se un goccio di alcool mi smuove un po’. Lei accetta due dita di Rum e si siede, togliendosi il cappottino, rivelando sotto un bel vestitino abbastanza corto, bianco e nero con la zip sul davanti, e un paio di calze velate color carne. Ha due belle gambe. Chiacchieriamo per un po’, cercando un po’ tutti di superare l’imbarazzo, lei sembra più tranquilla e finalmente si decide a togliersi anche gli occhiali da sole. Io prendo un secondo whisky e poi mi faccio coraggio:
-Allora, come vuoi procedere?-
Prende la macchina fotografica dalla borsetta e me la porge:
-Semplice, tu mi fai le foto con questa, poi dopo me la ridai.-
Si siede di nuovo, accavallando le gambe, e nel farlo le si scopre la coscia, scoprendo il laccetto rosso di un reggicalze. Eccitatissimo scatto subito la prima foto e poi una seconda.
-Sei davvero molto sexy-
Lei sembra gradire il complimento e sorride, iniziando a muoversi e posare in modo provocante. Comincia ad aprirsi il vestitino, mostrando un reggiseno rosso e rosa che le copre il seno piccolo ma evidentemente ben fatto. Sento Alberto dietro di me, seduto molto in disparte che emette dei suoni gutturali di compiacimento, mentre io continuo a scattare foto in sequenza. Lei continua a posare, io sono eccitatissimo; finalmente si toglie il vestito, rimanendo in stivali calze e quell’intimo rosa-rosso molto sexy e provocante.
-Mmmmm sei bellissima- le dico- E il rosso ti sta davvero bene…-
Lei sorride compiaciuta, poi dice:
-Pensa che questo completino mio marito non me lo ha nemmeno visto indosso, ancora…-
Sento il mio cazzo gonfiarsi irrimediabilmente dentro ai pantaloni, mentre continuo a scattare foto.
-Dai bella, osa di più…- le incito.
Lei sembra lasciarsi andare, si mette in pose sempre più provocanti, passandosi le mani sui fianchi, tra i capelli, sulle cosce, sul seno.
Mi giro, e vedo allarmato Alberto che si è aperto i pantaloni e si sta masturbando. Lei però non si scompone, penso che forse non lo ha ancora visto. Continua a farsi fotografare e io mi avvicino per farle foto più ravvicinate, ma anche per guardarla meglio. Poi sento Alberto da dietro che dice:
-Tesoro, sei troppo eccitante per me!-
Lei lo guarda, mi aspetto che si incazzi, ma invece gli risponde:
-Grazie! Lo vedo bene, che mi trovi eccitante…-
A quel punto lui vince gli indugi e le si avvicina:
-E magari anche tu sei eccitata…-
Le si mette accanto e inizia a accarezzarle una coscia. Lei non lo ferma, e allora lui va avanti: le prende una mano e se la porta sul cazzo nudo, invitandola a muoversi, mentre inizia a baciarla sul collo. Lei non lo allontana, anzi sembra sospirare eccitata. Lui le scosta il piccolo perizoma rosa e inizia sditalinarla, mentre lei muove lentamente la mano sul suo uccello. Io scatto qualche foto alla scena, poi decido di farmi sotto: mi chino a baciarla sulle labbra, che in un attimo si schiudono. Ha una lingua piccola che guizza piacevolmente nella mia bocca, mentre inizio a tastarle le tettine, uscite dallo stretto reggiseno. La accarezziamo in due, sentendo che lei si muove sinuosamente sotto le nostre mani. Anche io mi sbottono i pantaloni li lasci cadere sul tappeto, e un attimo dopo sono davanti a lei, con il cazzo davanti ai suoi occhi. Lei non ci pensa un attimo, e inizia a spompinarmi.
Mi accorgo subito che è molto brava. Alberto mi prende la macchina fotografica e inizia a immortalare il pompino. E’ bravissima con la bocca, la sua piccola lingua guizzante mi solletica i testicoli alternandosi al pompare dentro alla sua bocca. Anche Alberto si offre per ricevere lo stesso trattamento, e io gli cedo volentieri il posto. Ci scambiamo la macchina fotografica e contemporaneamente la sua bocca. Io poi mi metto giù, le scosto il perizomino facendola un po’ sbracare sul divano, le allargo delicatamente le gambe e ci infilo la testa, assaporando la sua figa bagnata, e leccandola con gusto. Poco dopo la sto già chiavando, mentre Alberto continua a tenerle la bocca ben occupata. Comincia a diventare difficile scattare foto, ma ci proviamo, scattando un po’ a caso ma in continuazione. Presto ci diamo il cambio, Alberto le fa cambiare posizione scopandola con decisione sdraiata sul fianco, cosa che a me permette di penetrarle ancora meglio in bocca, scopandogliela. Sborro sonoramente, scaricandole in bocca e sul bel visino il contenuto dei miei testicoli. Alberto immortala la scena con vari scatti, dopodiché sfila il cazzo dalla sua figa e si mette accanto a me davanti a lei, schizzandole a sua volta il viso e le tettine. Scatto un bellissimo primo piano di lei che sorride, con il viso gocciolante e il trucco che le cola dagli occhi.
-Che dici bella? Andranno bene, queste foto, per il tuo maritino?-
-Credo di si- risponde lei sorridendo maliziosamente, - Ma forse, per essere sicuri, bisognerebbe farne delle altre…-
Capiamo che è una che non si sfoga facilmente. Alberto le toglie il reggiseno e il perizomino, che le avevavo lasciato indosso per puro feticismo o forse per semplice foga, lasciandola con indosso solo reggicalze calze e stivali. Io riprendo a fotografare. Lei è ormai in preda alla sua stessa foia, e comincia a mettersi in pose molto spinte, a gambe larghe, facendo la linguaccia e ridendo divertita. Io ho di nuovo il cazzo duro, Alberto mi prende la macchina fotografica:
-Perché non ti giri? Facciamo qualche scatto fatto bene al tuo bel culetto… mettiti a pecorina, dai.-
Lei obbedisce ridendo, mettendosi a quattro zampe sul tappeto. Ha un bel culo, e glielo dico:
-Hai un culetto strepitoso, sei proprio tutta bella!-
Mi avvicino e inizio a palpeggiarglielo, lei sculetta come un cagnolino, mentre le infilo di nuovo due dita nella figa fradicia, poi mi inginocchio dietro di lei e inizio a leccarle il buco del culo. La cosa le piace in maniera evidente, mentre glielo lecco inizio anche ad alternare le dita: il pollice in figa e il medio nel culetto. Un “OH – HOOO” divertito di Alberto accoglie il momento in cui le infilo il cazzo nel culo, penetrando lentamente e delicatamente ma senza alcuna difficoltà, e spingendolo a fondo fino a sentire i miei testicoli sbattere sulle labbra fradicie della sua figa. La inculo con forza, Alberto si rifà sotto entrandole in bocca e scopandogliela, e cercando di fotografare a caso. Ci scambiamo di posto, Alberto la incula, ma lei è un po’ riluttante a prendermi il cazzo in bocca, adesso che gliel’ho messo in culo. Allora decido di fare qualche foto da più lontano mentre Alberto le affonda il cazzo nel culo, poi decido di provare la doppia penetrazione. Nessuno di noi si rivela esperto al riguardo, ma dopo qualche tentativo riusciamo a penetrarla in due. Il difficile è prendere il ritmo, ma ce la facciamo. Mi sorprendo a pensare che è un peccato non riuscire a fotografare quella scena. Ci scambiamo le parti anche in questo caso, fottendola di gusto. Alberto ansimando dice:
-Mi vuoi tutto dentro tesoro?-
-No, fate come prima- risponde lei affannatissima.
Allora ci mettiamo davanti a lei, inginocchiata sul tappeto, e le scarichiamo addosso di nuovo la nostra sborra. E’ eccitantissimo vederle lo sperma che le cola dal mento e che le sporca il naso e i capelli. Alberto con la scusa di andare in bagno si porta dietro la macchinetta fotografica, nascondendola con la maglietta raccolta da terra. Io cerco di distrarla facendole qualche battuta, mentre lei si asciuga alla meno peggio. Quando Alberto torna, ci mettiamo di nuovo seduti, sempre nudi, e beviamo di nuovo io e Alberto del whisky e lei altre due dita di Rum. Con mio sollievo non si è accorta del magheggio di Alberto. Le chiedo come intende fare con le foto, lei si fa restituire la macchina fotografica, poi dice:
-Ne riparliamo domani in chat-
Dopo esserci un po’ riposati c’è ancora il tempo di farsi un altro giro: stavolta però facciamo a turno e senza foto, inculandola a turno in maniera piuttosto decisa e sudando non poco, e venendole entrambi dentro al culo. Anche lei sembra stanca e si lascia inculare quasi abbandonata.
Più tardi ci rivestiamo, è ormai ora di cena. Le proponiamo di rimanere insieme a cena, magari in un ristorante, ma lei rifiuta. Rifiuta anche alla richiesta di Alberto di dargli il cellulare. Lei sale in macchina, mi restituisce la mia macchina fotografica, ci salutiamo e se ne va. Io e Alberto la guardiamo allontanarsi, lui si gira verso di me e mi fa: -Che troia!-
Ridiamo come pazzi e poi ci precipitiamo a controllare le foto. Sono tantissime, più di un centinaio, anche se molte inutili. Lui me le copia su un CD e io me ne torno a casa.
Tre giorni dopo la trovo di nuovo su messenger. La saluto, le chiedo se si è divertita, le dico che se vuole possiamo anche rifarlo, ma lei glissa. Allora le chiedo cosa vuol fare a questo punto.
-Beh facciamo così: tu sei registrato in quel sito?-
-Si certo- le rispondo
-Ok, allora ti spedisco le foto che ho scelto e a cui ho cancellato il viso, tu le pubblichi sul sito e poi ti inventi una scusa e contatti mio marito in modo che poi veda le foto, però non raccontargli che ho architettato tutto questo, e se ti chiede di me non dargli risposte. Posso fidarmi?-
-Si, puoi fidarti-
Mi invia le foto, ne ha scelte quindici, tutte con il viso cancellato. Tredici sono foto di lei in posa da sola, ma le ultime due sono ben diverse, ritraggono lei con i nostri due cazzi davanti. Il viso è parzialmente cancellato, ma le si vedono la bocca e il mento bagnati di sperma, mentre sorride e fa il gesto delle corna con la mano destra.
Faccio come chiede, pubblico le foto e contatto il tipo, fingendo di essere interessato a coppie scambiste. Con mia eccitazione lui mi risponde, dicendo di non essere interessato a incontri con singoli. Io gli rispondo inventandomi che posso anche organizzare scambio con amica, e gli propongo di dare un occhiata al mio profilo per vedere se può interessarlo. Lui però non risponde più al messaggio. Lascio messaggi a lei per qualche giorno, per sapere com’è andata, ma anche lì non ricevo risposta, e non la vedo più online. Alla fine mi convinco che mi ha cancellato dai suoi contatti. Per curiosità vado a vedere il profilo del marito sul sito: le foto sono ancora tutte là. Ogni tanto mi rimetto a guardare le foto scattate quel giorno, e mi ritrovo a masturbarmi pensando alla fortuna che abbiamo avuto.
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