Lesbo-incontri al 101/a

di
genere
saffico

Sei una puttana! Non ti e' bastato fotterti il mio capo ora mi freghi pure il lavoro!

Francesca e' sempre stata un po strana. Egocentrica, saccente, arrogante con gli uomini, carina e affettuosa con le amiche. Peccato che quando le due cose si sono intrecciate e' uscita la sua vera natura.
Avevo sempre pensato che fosse una donna da cui tenersi alla larga, ma la sua sensualita' e la voglia irrefrenabile di soddifare con lei tutte le mie fantasie non riusciva a farmi ragionare seriamente.

Ci siamo conosciute in una freddissima giornata di aprile. Diluviava incessantemente da una settimana, le strade erano allagate, il vento era fortissimo e io stavo aspettando Luana, come ogni lunedi, per andare a riunione. Il mio cellulare era scarico ma c'eravamo sentite nel pomeriggio, bastava pensare al sole del pacifico per qualche minuto, lei sarebbe arrivata e tutto sarebbe finito. Non so per quanto l'ho attesa, ma quella sera Luana non arrivo'.
La riunione era certamente iniziata e da li senza macchina non sarei arrivata nemmeno per la fine! Cosi rammaricata mi dirigo verso un bar, ho bisogno di scaldarmi. Mi dirigo in un locale vicino e mentre passeggio sento chiamare, mi volto e una ragazza mi corre incontro sventolando il mio foulard. Appena la guardo sento un sussulto, un emozione.. Non posso lasciarla scappare e la invito a prendere un aperitivo con me. La percezione era esatta, dev' essere proprio scattato qualcosa in quel momento dato che non riesco a smettere di pensare a quanto vorrei prenderla e farle sentire la mia lingua in ogni angolo del suo magnifico corpo.

Non sono lesbica. Non sono nulla. Amo vivere i miei sentimenti e le mie pulsioni, indipendentemente dall'organo sessuale posseduto. Provo una forte ecciazione nell'avere un grosso cazzo pulsante nella mia vagina slavata come nel sentir strofinare un clitoride sul mio. Adoro le urla di piacere di una donna mentre la tocchi come nessuno e' stato mai capace e mi fanno impazzire gli uomini che mentre ti guardano si menano il membro con una passione irrefrenabile.

Ci sediamo su un divano, inziamo a parlare di quello che facciamo, di quanto fa schifo il mondo, di come il costume influenzi una societa, di come il sesso sia uno dei pochi piaceri liberi e abbastanza semplici che almeno noi abbiamo. Dovrei pensare a calmare la mia mente prima di saltarle addosso subito, ma siamo sempre piu vicine e alle parole si aggiungono i gesti, le carezze. Cosi, mentre mi accorgo che sta cessando di piovere, le chiedo cos'ha in programma per la serata. Alla risposta ''mi piacerebbe passare ancora un po di tempo con te'' gioco tutte le mie carte e la invito a casa mia.

Siamo a casa da poco e abbiamo gia finito una bottiglia di vino, sparlato di tutti gli uomini che abbiamo avuto e discusso sulle migliori posizioni sperimentate. Andiamo a prendere l'altra bottiglia di vino il cucina. Il tappo s'incastra..non ci voleva!...o forse si... Proviamo a tirare insieme, quando il tappo esce Francesca casca per terra facendo un salto indietro. Inziamo a ridere, mi siedo a terra vicino a lei e quando si alza mi da un bacio lunghissimo che mi toglie il poco fiato che mi era rimasto.

La sua lingua si muove insistente nella mia bocca, mi lecca il viso, le orecchie, il collo. Le mie mani non riescono a stare ferme, le tolgo la maglietta e prendo tra le mani il suo seno grosso e sodo. Ci spogliamo e, mentre i nostri capezzoli turgidi sbattono l'uno sull'altro le mani iniziano a scendere e a sentire il calore che, reciprocamente, abbiamo dentro. La mia fighetta liscia e' un lago grondandte e ha voglia di essere soddisfatta.

Francesca lo capisce bene e appena mi alzo si distende sul divano nella giusta posizione per farmi muovere tutta sul suo viso eccitato. La sua lingua calda e morbida ispeziona ogni centimetro della mia vagina e appena mi muovo mi riprende a se infilandomela dentro e fuori come un piccolo cazzo. Le scopo tutta la faccia e mentre il suo naso mi penetra la sua lingua curiosa inizia ad allargare il mio buchetto.

Sono un fremito, ho voglia di venire, di schizzarle tutti i miei umori sulla faccia; naturlamente quella porcona lo sa e non vede l'ora di essere slavata. Prendo il controllo, inizio a masturbarmi violentemente, spingendo le mie dita fino in fondo urlo, mi dimeno. Francesca e' eccitatissima, si tocca il grosso clitoride, si lecca le tette e mentre grida che sono una puttana dalla figa spaccata le schizzo in faccia e addosso una litrata di sesso.

Tremo tutta e credo di essere ancora piu eccitata di prima. Quella troia e' distesa a terra in un lago, si tocca e dice che e' stata una delle godute piu porche che avesse mai visto!

..ora tocca a lei provare il vero piacere..
scritto il
2011-12-22
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