Petali sull'acqua
di
Jo D'Alaska
genere
saffico
Dopo un tempo imprecisato l’ancella tornò per annunciare che il bagno era pronto, la donna si alza e prosegue fino alla stanza in cui è situata una piccola vasca al fianco di una piscina ampia. La vasca contiene petali di fiore che sprigionano un odore primaverile che inebria le narici della donna, allarga le braccia e l’ancella di appresta a spogliarla completamente dalla morbida stoffa che ricopre il corpo scultoreo della donna, che lentamente scivola nella vasca. L’ancella la osserva attentamente mentre l’acqua le lambisce il corpo accarezzandolo con il suo caldo abbraccio liquido. La donna gira la testa senza voltarsi «Ho bisogno di un massaggio» l’ancella sa già cosa vuole, si appresta a chiudere le porte e si leva in fretta l’abito, raggiunge la donna mentre è già seduta completamente sommersa dalla calda acqua termale che sgorga direttamente dal terreno. Le si inginocchia dietro e dopo averle spostato in avanti i lunghi capelli le accarezza la liscia schiena e inizia a massaggiarla come anni e anni di tentativi le hanno insegnato a fare, la donna geme di piacere consapevole delle meraviglie che le mani della sua ancella sono in grado di fare. Dopo qualche minuto di massaggi si spinge indietro, le muove le gambe, divaricandogliele, e si posiziona tra esse mettendosi a contatto con il corpo dell’ancella che non smette di massaggiarla sensualmente. La donna appoggia la schiena al petto dell’ancella, e si spinge verso di lei, avverte il seno dell’ancella premere conto la sua schiena mentre sposta le mani sul davanti della donna e inizia a massaggiarle i seni e i capezzoli che pizzica leggermente. La donna geme e piega indietro la testa lasciando il collo scoperto ai baci alternati a piccoli morsi dell’ancella, la donna si abbandona completamente e divarica le gambe, la mano destra della giovane lascia il seno della donna per scendere con piccoli cerchi sul ventre piatto e muscoloso della donna che gemendo inarca il bacino verso di lei, la mano scende ancora fino ad accarezzare l’intimità di lei che si morde il labbro per il piacere, la mano dell’ancella accarezza l’esterno della donna facendola gemere, le dita si muovono lentamente, in una carezza che eccita la donna. Successivamente le sue dita si piegano e si infilano lentamente nella donna che geme e ansima forte a ritmo dei movimenti delle dita sottili dentro di lei. La ragazza inizia a morderle l’orecchio mentre i movimenti si fanno più profondi e vigorosi, la donna geme forte e spinge la mano piú a contatto con il suo corpo, l’ancella rotea le dita muovendole velocemente all’esterno e all’interno. Poco prima di raggiungere il culmine afferra il polso della giovane e la ferma, si volta verso di lei e fa aderire il corpo al suo, i seni combaciano e il basso ventre si sfiora, i seni tra di loro vengono palpati dalle mani frenetiche delle due donne, le loro labbra combaciano e iniziano a muoversi vigorosamente mentre intrecciano le lingue, le donne si stringono forte, i capezzoli turgidi che combaciano, le mani che scendono verso l’intimità dell’altra, le carezze e le dita che esplorano luoghi inaccessibili. L’ancella si siede e fa mettere la donna a cavalcioni su di lei, le sue dita si muovono frenetiche mentre con la lingua stuzzica il capezzolo della donna che la sovrasta, lo lecca sensualmente senza mai staccare gli occhi dai suoi, lo mordicchia e si morde il labbro con fare sensuale, la donna prima la guarda poi distoglie lo sguardo piegando indietro la testa e emettendo forti gemiti di godimento che rimbombano nella stanza vuota. La donna sente calore irradiarsi lentamente e piacevolmente nel ventre e successivamente in tutto il corpo come un fuoco, viene scossa da ondate di piacere che la fanno accasciare sull’ancella che rallenta il movimento della mani sapendo che la sua signora è arrivata al culmine e che ciò è merito suo.
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