In aeroporto con Lui

di
genere
dominazione

Passo il metal detector e questo inizia a suonare, dietro di me il mio Padrone mi guarda in cagnesco contrariato da questo contrattempo mentre una signorina mi si avvicina per passarmi quello manuale.
Naturalmente suona anche quello e mentre il mio Padrone recupera i nostri bagagli a mano devo seguire la signorina ed il suo collega nella stanza per la perquisizione.
So' già che questo contrattempo mi costerà caro anche solo per l'attesa a cui costringo il mio Signore.

Entrata nella stanza la signorina mi perquisisce e mi intima di togliermi la parte sopra del vestiario, chiedo che l'uomo venga fatto uscire e mi viene risposto che queste procedure si fanno in due e che per trovare un'altra donna probabilmente perderò l'aereo.
Non è fattibile quindi accondiscendo mentre lui si appoggia al muro e mi fissa mentre sfilo la maglietta ed il reggiseno.

Ed eccomi lì, la mia quarta di seno al vento, capezzoli turgidi per il freddo e mani dietro la testa come richiesto con di fronte due completi estranei.
Lei torna a controllare i seni palpandoli più volte, "Nulla" dice girandosi verso il partner e quindi mi guarda sorridendo e "signorina prego si tolga anche il resto e riponga tutto sul tavolo".
Non ho scelta, tolgo le scarpe e sfilo pantaloni e mutandine sotto i loro occhi che si fanno sempre più vogliosi.

L'uomo si avvicina ed afferra le mie mutandine dal tavolo e le porta al naso annusandole di fronte a me, abbasso gli occhi e divento ancor più rossa per l'imbarazzo.

La donna ridacchia e mi chiede di rimettere le mani dietro la testa mentre lei indossa dei guanti per la perquisizione intima, unge le dita col lubrificante, si abbassa a livello del mio sesso ed inserisce lentamente due dita dietro di me.
Le sue dita afferrano l'ovetto che mi aveva messo il mio Padrone e lo muove avanti ed indietro prima di toglierlo e mostrarlo al suo partner.
Ho le lacrime agli occhi per l'umiliazione e l'imbarazzo quando sento posarsi una mano sul mio collo che mi fa alzare la testa, lui mi guarda negli occhi mentre prende l'ovetto bagnato dei miei umori e lo porta alla bocca succhiandolo.
Tremo mentre mi guarda e dice alla collega ancora piegata in mezzo alle mie gambe " Controlla se ha qualcos'altro nella figa" e subito sento le due dita entrare e muoversi fino a che il suono della mia eccitazione riempie la stanza ad ogni suo affondo.

Lui lascia andare la mia gola e subito rifuggo il suo sguardo mentre la donna prosegue dicendo " signorina ora mani contro il muro e si pieghi bene che dobbiamo procedere con l'ispezione anale", mi giro ed eseguo, ribellarmi peggiorerebbe solo la mia situazione.

Con le mani appoggiate al muro, il culo in fuori sento delle mani sconosciute afferrarmi i glutei e spalancarli alla loro vista.
So che ormai vedranno il gioiello verde che il mio Padrone ha voluto per me, sento le mani che lo toccano e lui si posiziona dietro di me muovendo il plug avanti ed indietro mentre osservano la mia eccitazione bagnarmi le gambe.
Lo toglie di colpo e chiede alla collega di iniziare, le sue dita si infilano nel mio culetto stretto mentre lui mi fa chinare ancora di più per mostrargli tutto.
"Nulla" e per un momento penso che tutto sia finito, frustrazione e sollievo si mescolano all'eccitazione per questo abuso di potere a cui non ho potuto oppormi.
Mentre cerco di sollevarmi lui si rivolge alla sua partner e gli dice "ottimo, ora ci deve ringraziare per il lavoro svolto" mentre mi trascina verso il tavolo.

Lei si mette di fronte a me, si sbottona la divisa toccandosi le tette mentre lui con una mano sulla schiena mi tiene bloccata, continua a toccarsi mentre apre i pantaloni e mi mostra il cazzo.
Attonita la guardo mentre lei mi sorride e mi dice " questo va nella tua bocca e succhialo bene", mi afferra per i capelli ed entra con forza provocandomi dei conati che la fanno ridere, continua a scoparsi la mia bocca mentre l'uomo dietro di me mi penetra nella figa bagnata facendo avanti ed indietro e spingendomi tra loro.
Gemo con la bocca piena del suo cazzo mentre vedo le sue tette sobbalzare al ritmo delle sue spinte e mentre mi prendono sempre più forte fino a godere.

Quando hanno finito si riabbottonano la divisa e mi intimano di vestirmi in fretta se voglio prendere l'aereo.

Non dico nulla, rossa per la vergogna mi rivesto velocemente e ripongo in borsa i giocattoli che prima erano dentro di me.

Aprono la porta per farmi uscire, il mio Padrone mi stava aspettando e probabilmente sarò punita per la sua attesa, mi si avvicina e mi sussurra all'orecchio " certo che sei proprio una troia, la mia troia, ad una buona dose di cazzo non sai proprio dire di no puttanella".

Mi trascina verso il gate e mi dice "ho preparato altre sorprese per questi giorni insieme" ed io lo seguo con l'eccitazione che bagna le mie mutandine e cola giù..
di
scritto il
2021-02-07
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