Lidia e Sofia – parte 2
di
ArtemidePallida
genere
saffico
La notte passata con Lidia era stata bellissima e multiorgasmica. Non ricordavo di aver goduto così tanto.
Il giorno successivo, mentre stavo lavorando, ricevetti un messaggio dalla mia nuova amante: “Stasera, alle 18.30, vieni al centro benessere dell’albergo, entra nella cabina massaggio n. 2 e socchiudi la porta a destra. Ti piacerà quello che vedrai. E magari imparerai cose nuove...”.
Pensai tutto il giorno a quelle parole, provando un’eccitazione crescente. Che cosa avrei visto?
Finalmente si fece sera e raggiunsi il centro benessere, come sempre deserto a quell’ora. Senza far rumore entrai nella cabina n. 2 e socchiusi la porta che mi aveva indicato Lidia. C’erano luci soffuse e un profumo inebriante di oli essenziali. Vidi Lidia, nuda, distesa sul lettino a pancia in giù, e un’altra donna che stava cospargendo il suo corpo con un olio da massaggio. Era Inge, l’estetista del centro, aveva circa 40 anni ed era di origini tedesche. Bionda, occhi azzurri, un fisico molto diverso da Lidia: Inge era tonica, muscolosa, un po’ mascolina. Non era il genere di donna che avrebbe suscitato il mio desiderio, però la situazione era molto molto intrigante. Qualcosa mi diceva che non sarebbe stato un semplice massaggio...
Lidia si lasciava sfuggire piccoli mugolii di piacere mentre le mani di Inge percorrevano il suo corpo: “Mmm, sì, così... come sei brava, Inge”.
Notai che l’estetista era tutta rossa in viso e sul collo e sembrava visibilmente eccitata. Cominciò a indugiare sull’interno coscia di Lidia e, dai gemiti che sentivo, capii che con le mani le sfiorava ripetutamente la figa. A un certo punto Lidia si mise carponi, sollevando il bacino e divaricando un po’ le gambe. Gli occhi della tedesca brillarono di un’eccitazione irrefrenabile.
“Dài, Inge, non resisto più... leccami, fammi venire...”
Inge sprofondò il viso tra le natiche di Lidia e comiciò a leccare e succhiare rumorosamente mentre con le mani le accarezzava la schiena.
Lidia dimenava il bacino e non smetteva di gemere e di incitarla: “Oh sì, sì, così... lecca bene... mmm... succhiami il clitoride più forte... che porca sei... sempre più porca...”
Inge smise un momento solo per dire: “Tu sei una grandissima porca... sei bagnata fradicia... mmm... quanto mi piace mangiare questa figona...”
La scena, le loro parole, i gemiti mi avevano portato a un livello di eccitazione insostenibile. Anch’io ero bagnatissima e cominciai a toccarmi godendomi lo spettacolo.
Inge continuava a dedicarsi al piacere di Lidia, sempre più scatenata: “Leccami il culo, dài, che cosa aspetti...” E Inge eseguì subito affondando la lingua tra le natiche di Lidia e contemporaneamente massaggiandole il clitoride e penetrandola con le dita. Passò pochissimo tempo prima del fragoroso orgasmo di Lidia che gridò e si dimenò come un’ossessa. Poi si stese sul lettino e si girò a pancia in su. Aprì le gambe e disse: “Leccami ancora la figa”. Ritardai il mio orgasmo per guardare meglio... Inge, accaldata ed eccitata, si tolse il camice da estetista e restò in biancheria intima che, come mi aspettavo, era molto spartana. Si piegò e ricominciò il suo martellante lavoro di lingua. Lidia adesso mi guardava e si capiva che era ancora più eccitata al pensiero di essere osservata da me in quella situazione. Ricominciò a gemere forte: “Oh sì, sì... mmm... come godo... Inge hai una lingua magica... voglio presentarti una mia giovane amica, voglio che la assaggi...”
Inge rispose: “Sai che mi piacciono le ragazze più giovani... mmm... te la sei già fatta vero, porca?”
Mentre diceva così, Inge si stava masturbando energicamente da sopra le mutandine di cotone ed era visibilmente vicina all’orgasmo.
Lidia le squirtò in viso tutto il suo secondo orgasmo dopodiché le disse: “Dài, avvicinati...”. Restando distesa sul lettino, tirò giù le mutandine di Inge e le fece un vigoroso ditalino senza smettere di parlare: “Vieni, vieni... sei fradicia, porcona... stai pensando alla mia dolce amichetta, vero?”
Inge ebbe un orgasmo che la scosse con una serie di tremiti dalla testa ai piedi... e anch’io non mi trattenni più, sentivo le cosce bagnate dal mio piacere.
Ero stordita anche dall’emozione, perché immaginavo che Lidia di lì a poco avrebbe svelato la mia presenza e mi avrebbe invitata a raggiungerle... Per me sarebbe stata un’esperienza sconvolgente. Due donne che si dedicavano al mio corpo e al mio piacere, facendomi scoprire sensazioni nuove e selvagge. La sola idea mi faceva tremare le gambe.
Il giorno successivo, mentre stavo lavorando, ricevetti un messaggio dalla mia nuova amante: “Stasera, alle 18.30, vieni al centro benessere dell’albergo, entra nella cabina massaggio n. 2 e socchiudi la porta a destra. Ti piacerà quello che vedrai. E magari imparerai cose nuove...”.
Pensai tutto il giorno a quelle parole, provando un’eccitazione crescente. Che cosa avrei visto?
Finalmente si fece sera e raggiunsi il centro benessere, come sempre deserto a quell’ora. Senza far rumore entrai nella cabina n. 2 e socchiusi la porta che mi aveva indicato Lidia. C’erano luci soffuse e un profumo inebriante di oli essenziali. Vidi Lidia, nuda, distesa sul lettino a pancia in giù, e un’altra donna che stava cospargendo il suo corpo con un olio da massaggio. Era Inge, l’estetista del centro, aveva circa 40 anni ed era di origini tedesche. Bionda, occhi azzurri, un fisico molto diverso da Lidia: Inge era tonica, muscolosa, un po’ mascolina. Non era il genere di donna che avrebbe suscitato il mio desiderio, però la situazione era molto molto intrigante. Qualcosa mi diceva che non sarebbe stato un semplice massaggio...
Lidia si lasciava sfuggire piccoli mugolii di piacere mentre le mani di Inge percorrevano il suo corpo: “Mmm, sì, così... come sei brava, Inge”.
Notai che l’estetista era tutta rossa in viso e sul collo e sembrava visibilmente eccitata. Cominciò a indugiare sull’interno coscia di Lidia e, dai gemiti che sentivo, capii che con le mani le sfiorava ripetutamente la figa. A un certo punto Lidia si mise carponi, sollevando il bacino e divaricando un po’ le gambe. Gli occhi della tedesca brillarono di un’eccitazione irrefrenabile.
“Dài, Inge, non resisto più... leccami, fammi venire...”
Inge sprofondò il viso tra le natiche di Lidia e comiciò a leccare e succhiare rumorosamente mentre con le mani le accarezzava la schiena.
Lidia dimenava il bacino e non smetteva di gemere e di incitarla: “Oh sì, sì, così... lecca bene... mmm... succhiami il clitoride più forte... che porca sei... sempre più porca...”
Inge smise un momento solo per dire: “Tu sei una grandissima porca... sei bagnata fradicia... mmm... quanto mi piace mangiare questa figona...”
La scena, le loro parole, i gemiti mi avevano portato a un livello di eccitazione insostenibile. Anch’io ero bagnatissima e cominciai a toccarmi godendomi lo spettacolo.
Inge continuava a dedicarsi al piacere di Lidia, sempre più scatenata: “Leccami il culo, dài, che cosa aspetti...” E Inge eseguì subito affondando la lingua tra le natiche di Lidia e contemporaneamente massaggiandole il clitoride e penetrandola con le dita. Passò pochissimo tempo prima del fragoroso orgasmo di Lidia che gridò e si dimenò come un’ossessa. Poi si stese sul lettino e si girò a pancia in su. Aprì le gambe e disse: “Leccami ancora la figa”. Ritardai il mio orgasmo per guardare meglio... Inge, accaldata ed eccitata, si tolse il camice da estetista e restò in biancheria intima che, come mi aspettavo, era molto spartana. Si piegò e ricominciò il suo martellante lavoro di lingua. Lidia adesso mi guardava e si capiva che era ancora più eccitata al pensiero di essere osservata da me in quella situazione. Ricominciò a gemere forte: “Oh sì, sì... mmm... come godo... Inge hai una lingua magica... voglio presentarti una mia giovane amica, voglio che la assaggi...”
Inge rispose: “Sai che mi piacciono le ragazze più giovani... mmm... te la sei già fatta vero, porca?”
Mentre diceva così, Inge si stava masturbando energicamente da sopra le mutandine di cotone ed era visibilmente vicina all’orgasmo.
Lidia le squirtò in viso tutto il suo secondo orgasmo dopodiché le disse: “Dài, avvicinati...”. Restando distesa sul lettino, tirò giù le mutandine di Inge e le fece un vigoroso ditalino senza smettere di parlare: “Vieni, vieni... sei fradicia, porcona... stai pensando alla mia dolce amichetta, vero?”
Inge ebbe un orgasmo che la scosse con una serie di tremiti dalla testa ai piedi... e anch’io non mi trattenni più, sentivo le cosce bagnate dal mio piacere.
Ero stordita anche dall’emozione, perché immaginavo che Lidia di lì a poco avrebbe svelato la mia presenza e mi avrebbe invitata a raggiungerle... Per me sarebbe stata un’esperienza sconvolgente. Due donne che si dedicavano al mio corpo e al mio piacere, facendomi scoprire sensazioni nuove e selvagge. La sola idea mi faceva tremare le gambe.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Lidia e Sofia – parte 1racconto sucessivo
Shopping orgasmico
Commenti dei lettori al racconto erotico