La figlia della cugina di mia madre. Epilogo.
di
Young Forever
genere
incesti
Fortunatamente ne mia madre ne la madre di Paola notano nulla di strano così Paola ed io appena le nostre mamme distolgono lo sguardo da noi ne approfittiamo per ricomporci di quel tanto che basta per non dare adito a sospetti.
Trascorriamo così un’altra ora all’aperto, tutti e quattro insieme.
Poco prima dei saluti mia madre invita Paola a venirci a trovare. Paola accetta immediatamente l’invito riprogrammando l’incontro già per il giorno dopo.
Rientrato a casa con mamma mi fiondo in camera mia per ripensare a ciò che solo poche ore fa mi è successo.
Il giorno dopo, dopo pranzo, metto in ordine camera mia in attesa dell’arrivo di Paola. Sono le quattordici e trenta quando, non vedendola ancora arrivare, decido di telefonarle. Lascio squillare il telefono una decina di vuole poi, non ricevendo risposta riaggancio. “Sarà per strada !” penso tra me e me. Attendo ancora un quarto d’ora, poi la richiamo. Questa volta ottengo risposta. -Ciao scusami per prima ma ero sotto la doccia e non ho potuto venire a rispondere al telefono !- risponde Paola senza nemmeno preoccuparsi di chi ci fosse dall’altra parte del telefono. -Tranquilla non c’è problema !- rispondo io, quindi la informo che rimango ad attenderla a casa. -Scusami ma non posso proprio venire da te oggi !- Mi risponde Paola. Deluso sto per pronunciare una frase prestampata quando sento Paola invitarmi ad andare da lei. -D’accordo arrivo subito !- le rispondo. -Ti aspetto ! Fai in fretta però.- Mi risponde Paola.
Riagganciato il telefono prendo con me due preservativi e corro da lei.
Le poche centinaia di metri che separano casa mia dalla casa dove abita Paola improvvisamente mi sembrano km. Quando arrivo davanti a casa sua ho il fiatone. Attendo una decina di minuti in modo da riprendere fiato e suono al suo campanello. Senza nemmeno chiedere chi fosse il cancelletto d’ingresso della villetta dove abita Paola si apre improvvisamente. Con tre passi sono davanti alla porta di casa sua. E’ chiusa. Mi tocca suonare nuovamente un altro campanello.
Mi basta sfiorare l’apposito tasto per vedere ricomparire ventiquattro ore dopo davanti a me Paola. Nonostante la giornata calda Paola indossa un paio di leggins neri ed un maglietta bianca molto aderente con maniche a tre quarti. Noto immediatamente che sotto la maglietta Paola indossa il reggiseno. “Sarà ancora più eccitante spogliarla” penso tra me e me.
Paola mi invita ad entrare in casa. Passo davanti a lei ed attendo che ella chiuda la porta. Paola mi invita a seguirla in cucina. E così faccio. Una volta in cucina Paola mi invita a sedermi su uno dei due sgabelli presenti davanti alla penisola, quindi mi offre da bere. -Sei sola ?- le domando. -Si Perché ?- mi risponde con una strana aria interrogativa. Quel suo atteggiamento smorza il mio entusiasmo. Dentro di me penso: “Ma come ? dopo quello che c’è stato tra di noi solo ieri pomeriggio e possibile che non ci arrivi …..”, bevo tutto di un fiato il succo di mela che mi ha offerto e penso a come agire.
Quando poco dopo Paola si avvicina a me per prendere il bicchiere vuoto decido di agire.
Appena Paola si gira per andare ad appoggiare i due bicchieri nell’acquaio scendo dallo sgabello e con un balzo mi porto dietro di lei. Una volta dietro di lei la cingo da dietro afferrando i suoi seni con entrambe le mani. Paola avvertendo le mie mani stringere forte le sue tette si blocca improvvisamente. Una manciata di secondi dopo avvicino il mio bacino al suo sedere e spingendo in avanti le faccio capire chiaramente le mie intenzioni. Paola rimane immobile lasciando che io continui a strusciare il mio pacco sul suo sedere. Poi improvvisamente Paola appoggiati i due bicchieri nel lavandino si volta verso di me, mi fa un sorriso dolcissimo e …. mi molla una sberla con il palmo della mano aperto con una forza inimmaginabile che mi mette quasi KO. -Ma cosa cavolo credevi di fare !- Esclama Paola con un tono di voce severo. Rimango rimbambito per una manciata di secondi quindi avverto dentro di me montare una rabbia mai provata in vita mia fino a quel momento.
In me avvampa improvvisa una collera esagerata che mi porta ad alzare la mano con l’intento di restituirle la sberla, ma un attimo prima che questo accada notando Paola già sulla difensiva, con la sberla pronta sulla rampa di lancio esclamo -Ma sei scema !- Sfogo tutta la mia rabbia utilizzando quelle semplice tre parole con un tono di voce carico di rabbia e collera che impietrisce letteralmente di paura Paola.
Avendo intuito tutta la mia rabbia Paola, resasi conto di aver scampato per pochissimo la sberla in faccia, porta entrambe le sue mani sulle sue guance come a volersi proteggere ed esclama il suo perdono -Perdonami ti prego ! scusami non so perché …- Non la faccio nemmeno terminare di parlare perché con due passi sono già verso l’uscio della porta di casa. Una volta davanti alla porta di casa mi fermo un istante. Paola è dietro di me e continua a supplicarmi con le sue scuse. La sua sberla però mi provoca ancora dolore e rabbia così sfogo tutta la mia frustrazione tirando un calcio alla porta di casa sua. Paola a quel punto si avvicina ulteriormente a me e mi cinge con entrambe le braccia. -Perdonami !- esclama nuovamente. Io però mi sento troppo incazzato per accettare le sue scuse così abbasso la maniglia della porta, ma questo non si apre.
Sono chiuso dentro. La cosa mi fa incazzare ancora di più. Così mi giro di scatto facendo indietreggiare Paola di qualche passo.
Guardando Paola dritta negli occhi e le ordino di aprire la porta. Paola però improvvisamente smette di supplicarmi e torna a contrattaccarmi. -Cosa cazzo pensavi di fare è ?- mi domanda con un tono di voce da incazzata. -Vaffanculo !- le rispondo aggiungendo subito dopo che voglio tornarmene a casa. A quel punto Paola mi fa un sorrisetto da ebete che mi fa innervosire ulteriormente. Decido così di avvicinarmi nuovamente a lei, poi una volta davanti a lei la afferro per entrambe le braccia e torno ad ordinarle di aprire la porta.
Paola avvertendo la stretta prepotente delle mie mani sulle sue braccia temendo la mia reazione impulsiva mi dice -Pensavi di venire qua a scoparmi come se nulla fosse vero ?- Quelle sue parole mi spiazzano un po. Così allentando leggermente la presa permetto a Paola di divincolarsi con il braccio destro dalla mia presa. Con il braccio destro libero Paola allunga la mia mano sul mio pacco e stringendo forte le dita afferra la mia erezione già pronta. -Sei un bastardo !- esclama. Avvertendo la sua mano che stringe forte la mia erezione mollo la presa sul suo braccio sinistro. A questo Paola con un’ulteriore mossa a sorpresa prende la mia mano destra e la guida dentro ai leggins che indossa, proprio li in corrispondenza della sua figa. Con il palmo della mano aperta plano in un batter d’occhio sulla sua figa. Solo in quel preciso istante mi rendo conto che Paola sotto i leggins non indossa gli slip.
-Volevi scoparmi ?- Mi domanda, questa volta con un tono di voce di sfida. Quel suo repentino cambio di tono di voce mi sorprende ancora una volta lasciandomi nuovamente senza parole. Una manciata di secondi dopo Paola dopo aver lasciato la mia mano sopra la sua figa con entrambe le proprie mani mi abbassa improvvisamente la lampo dei miei pantaloni quindi abbassati gli slip fuoriesce la mia erezione.
Con la mia erezione stretta nel pugno poco dopo Paola comincia a segarmi in modo violento.
-Allora ? eri venuto qui per scoparmi e ? …. che aspetti ?- mi domanda Paola, questa volta sorridendomi. -Tu non sei apposto !- le rispondo. -Rispondi alla mia domanda ? Non eri venuto qua per scoparmi ?- Mi domanda Paola. Quel suo cambio repentino di umore mi mette a disagio e, in verità mi fa anche un po paura.
In attesa della mia risposta Paola smette improvvisamente di segarmi quindi indietreggiando di qualche passo fa in modo che sfili la mia mano da i suoi leggins.
Allontanatasi di un paio di passi da me Paola improvvisamente si abbassa i leggins rimanendo completamente nuda dalla cintola in giù. Inevitabilmente il mio sguardo ricade sulla sua figa. Paola ha la figa completamente rasata. Paola ha grandi labbra carnose che invogliano a toccarle e a leccarle. -Vuoi scoparmi vero ?- torna a domandarmi con tono di sfida. Detto questo Paola si sfila anche la maglietta che ancora indossava rimanendo con indosso solo il reggiseno di color pesca.
Con indosso il solo reggiseno Paola torna vicina a me, afferra nuovamente la mia erezione con una mano e torna a segarmi, questa volta in modo più dolce. -Certo che sei proprio strana !- le dico. Un secondo dopo Paola lascia nuovamente la mia erezione e si gira di schiena facendo in modo che la mia erezione finisca tra le sue chiappe sode. Quando il mio cazzo duro è tra le sue chiappe Paola afferra entrambe le mie mani e le adagia sopra il suo reggiseno. -Voglio che mi scopi !- Esclama con un tono di voce imperativo. Senza farmelo ripetere due volte sollevo il suo reggiseno ed inizio a palpare i suoi seni piccoli ma sodi, mentre con il mio cazzo in erezione mi struscio tra le su chiappe, anch’esse sode.
-Scopami !- mi ordina Paola una manciata di secondi dopo. Detto questo Paola torna a girarsi verso di me, afferra con entrambi le mani il bottone dei pantaloni e in batter di ciglia li abbassa insieme ai miei slip fino sopra le mie caviglie. Nudo dalla cintola in giù mi libero poco dopo dei pantaloni, sfilo la mia maglietta e mi avvicino nuovamente a Paola. Una volta davanti a lei la stringo tra le mie braccia. Inizio poco dopo a baciarla sul collo mentre lei struscia i suoi genitali su i miei provocandomi brividi di piacere. Mentre struscia i suoi genitali su i miei Paola porta entrambe le sue mani su i miei glutei e comincia a stringerli forte con tutte e dieci le dita delle mani. -Fottimi dai !- mi sussurra all’orecchio. -E’ quello che volevo farti sin dall’inizio !- le rispondo.
Un secondo dopo Paola si allontana leggermente da me, mi prende la mano e mi dice di seguirla. Poco prima di seguirla frugo tra le tasche dei miei pantaloni per prendere con me i profilattici.
Paola stringendo forte la mia mano nella sua mi conduce con lei in giardino. Improvvisamente mi ritrovo nuovamente in quel giardino che solo ventiquattro ore prima aveva visto entrambi godere il nostro primo rapporto incestuoso. Ora però siamo entrambi completamente nudi. La casa in cui vive Paola confina con una piccola palazzina di due piani i cui balconi si affacciano sul giardino di casa. Se qualcuno si affacciasse in quel momento potrebbe vederci scoprendoci completamente nudi. -Sei sicura di quello che fai ?- le domando. -Si perché ?- risponde lei. Indicando con lo sguardo il balcone della palazzina accanto le faccio capire la mia perplessità. -Sarà ancora più eccitante sapere che qualcuno possa vederci mentre scopiamo insieme !- Mi risponde sorridendomi.
Detto questo Paola mi porta proprio al centro del giardino, proprio nel punto più visibile dai vicini di casa, poi si sdraia con la schiena sul prato invitandomi a coricarmi su di lei.
Prima di coricarmi su di lei per assumere la classica posizione del missionario mi volto ancora per guardare se sul balcone dei vicini ci sia qualcuno a spiarci.
-Allora ? che aspetti ?- mi domanda. Mi giro verso di lei e la guardo dritta negli occhi. -Aaaa ho capito ! ti piace essere guardato mentre fotti con me !- esclama Paola. -Ma che cazzo ti passa per la testa ?- le domando. -Non mentire ! So bene che la cosa ti eccita tantissimo. Ti piacerebbe fottermi mentre i miei vicini di casa ci guardano non è vero ?- mi domanda. Quella sua affermazione mi spiazza e al tempo stesso mi fa un po paura. “Non è mica apposto !” penso tra me e me. “Se scopo con lei questa è capace di andare a raccontare tutto a sua madre”.
Ad un tratto avverto dentro di me la paura di essere scoperto e il rischio di mettermi nei guai. Ma ci pensa Paola pochi secondi dopo ad allontanare da me questi pensieri. Inginocchiandosi davanti a me Paola afferra con una mano la mia erezione quindi avvicina la sua bocca tira fuori la lingua ed inizia a leccarmi. Paola lecca con cura la punta del mio cazzo come se fosse il ciuffo di un cono gelato. Con la punta della lingua dilata il meato urinario, poi improvvisamente infila tutta la mia erezione in bocca ed inizia a succhiare con foga. In un batter di ciglia avverto un brivido lungo la schiena. Comincio a gemere.
La lascio divertirsi per un po poi la avviso che se continua in quel modo a breve le verrò in bocca.
Paola sentendo quelle parole lascia la presa e torna ad invitarmi a scoparla.
Tornata a coricarsi nel prato mi adagio con i miei glutei sulle sue cosce quindi mostro a Paola il preservativo che tenevo in mano. Paola nel vedere la bustina contenente il profilattico me lo strappa di mano. -Che cosé ?- mi domanda. -Secondo te ?- le rispondo. “ma ci fa o ci è!” penso tra me e me.
Improvvisamente Paola strappa la bustina del preservativo e ne estrae il contenuto quindi dopo averlo osservato attentamente lo porta alla bocca e ci soffia dentro. Paola soffia nel profilattico fino a srotolarlo completamente. La cosa mi diverte ma al tempo stesso mi fa incazzare nuovamente -Ma che cazzo hai fatto !- le domando. -Non mi va di usare queste schifezze !- mi dice. -Si brava ! Non vorrai rimanere incinta ?- le rispondo. -Non preoccuparti prendo già la pillola. Detto questo Paola afferra nuovamente con la mano destra la mia erezione e tornando a coricarsi nel prato mi costringe a coricarmi su di lei.
Una volta sopra Paola ella guida la mia erezione su i suoi genitali tornando ad invitarmi a scoparla.
Afferrato con la mano destra la mia erezione guido la punta del mio uccello pulsante tra le pieghe di pelle delle sue grandi labbra. Con una piccola spinta la mia erezione un secondo dopo scivola dentro la sua figa. Avverto poco dopo la stretta della sua vagina lungo tutta la mia erezione. -Fottimi ! fottimi !- mi ordina gemendo e muovendo sotto di me il suo pube contro il mio. Inizio cos’ a muovermi dentro di lei in un lento avanti e indietro.
Improvvisamente avverto i suoi polpacci adagiarsi sopra i miei glutei e contemporaneamente tutte e dieci le sue dita prendere e iniziare a toccarmi in maniera decisa i miei glutei. -Bastardo ti piace fottere tua cugina !- esclama poco dopo Paola. Quelle sue parole però ora non mi fanno ne caldo ne freddo. -Ti piace scoparmi mentre ci guardano tutti !- esclama poco dopo. Faccio finta di non aver sentito e continuo a scoparla come se fossimo in un letto. Paola non ricevendo alcuna risposta da me si lascia andare iniziando a mugolare. Ben presto quei suoi mogli divennero autentici gemiti di piacere. -Sto per venire !- esclamo. -Voglio venire insieme a te !- mi risponde Paola.
Fotto Paola con tutta la mia forza. Mi eccita sapere di essere all’aperto. DI rischiare di essere visto dai suoi vicini e, soprattutto, di fottere con mia cugina.
Mi lascio andare a gemiti liberatori fino a quando improvvisamente scarico dentro la figa di Paola tutto il mio orgasmo.
Paola viene anche lei pochi secondi dopo di me.
Stanco, ma al tempo stesso soddisfatto, mi lascio andare sopra di lei con tutto il peso del mio corpo. Paola lascia andare i miei glutei indirizzando i palmi aperti delle sue mani sulla mia schiena. Una volta sulla schiena inizia ad accarezzarmi dolcemente mentre con la bocca comincia a baciarmi sul collo. La lascio fare, anche perché quei suoi baci sono dolcissimi e al tempo stesso tenerissimi.
Sono trascorsi ormai alcuni minuti dal nostro orgasmo quando cercando di rialzarmi Paola mi invita a rimanere ancora dentro di lei. -Voglio sentirti ancora dentro di me !- mi chiede con un tono di voce improvvisamente dolce. Decido di assecondare la sua richiesta ben consapevole che prima o poi, magari, un vicino di casa affacciandosi al balcone può accorgersi della nostra presenza.
Sollevo leggermente la testa andando ad incrociare lo sguardo di Paola. Ella mi guarda dritta negli occhi, poi improvvisamente le sue labbra si adagiano dolcemente sulle mie e comincia a baciarmi. Il suo bacio è dolce, romantico, come quello di una ragazza al suo ragazzo.
E’ un bacio che mi sorprende piacevolmente, anche poco dopo quando avverto la sua lingua scivolare dentro la mia bocca.
Una volta nella mia bocca la sua lingua comincia a giocare con la mia e il bacio riaccende nuovamente in noi la voglia di tornare a fare sesso insieme. Avverto nuovamente forte dentro di me la voglia di fare sesso con mia cugina, nonostante la location (siamo ancora completamente nudi sdraiati in giardino sotto il fuoco nemico dei possibili sguardi dei suoi vicini di casa), ma soprattutto nonostante il desiderio di fare pipì.
Faccio per alzarmi giustificandomi con il motivo di andare a fare pipì quando Paola guardandomi negli occhi salta fuori dicendomi -Falla dentro di me !-. -Scusa ?- le domando sorpreso da quella affermazione. -Voglio che mi pisci dentro !- mi risponde con aria seria. -Ma sei sicura ?- le domando. -Sicurissima ! Voglio che mi pisci dentro-. -O cazzo ! Questa poi !- le rispondo sorpreso dalla sua richiesta. -Muoviti ! Pisciami dentro altrimenti mi metto ad urlare!-. Quelle sue parole mi mettono paura. “Sei proprio fuori di testa !” penso dentro di me. Sollevo leggermente il busto per controllare che il mio sesso sia ancora dentro di lei quindi torno a domandarle se sia sicura di ciò che mi ha appena chiesto. -Sicurissima !- esclama.
Mi siedo sulle sue cosce, afferro quanto rimane della mia erezione e torno a penetrarla fino in fondo. Una volta penetrata cerco di lasciarmi andare, ma non è facile riuscire a pisciare dentro di lei. Le pareti della sua vagina pulsanti effettuano una piacevole stretta sul mio pene non completamente eretto. -Cosa aspetti?- mi domanda Paola. -Ascolta ! Non ho mai fatto una cosa del genere con una ragazza. Non è mica facile!- Detto questo Paola allunga le sue dita della mano destra in corrispondenza dell’attaccatura del mio pene, preme forte sulla base quindi con il medio teso se lo infila nella figa facendolo scivolare sul mio pene dentro di lei. Così facendo un istante dopo improvvisamente dal mio pene comincia a zampillare l’urina che finisce dentro di lei.
Paola nell’avvertire dentro di lei lo zampillare della mia pisciata riprende a gemere, poi improvvisamente la sua mano sinistra afferra la mia mano quindi ne guida le dita in corrispondenza del suo clitoride. -Toccami stronzo !- esclama. Senza badare alle sue parole sgrilletto Paola mentre continuo a pisciare dentro di lei.
Mi bastano pochi secondi per tornare a sentirla esclamare -Sto venendo!-
Subito dopo aver raggiunto l’orgasmo Paola solleva la schiena rimettendosi seduta di fronte a me. Paola mi bacia sulla bocca infilandomi la sua lingua dentro quindi mi spinge indietro facendomi sdraiare con la schiena a terra. Una volta con la schiena a terra Paola solleva velocemente il suo sedere facendo scivolare fuori la mia erezione dalla sua figa quindi si sposta sopra di me con la figa grondante in corrispondenza della mia bocca -Apri la bocca !- mi ordina. Apro la bocca nel preciso istante in cui Paola va a posizionarsi con la sua figa sopra la mia faccia. -Adesso bevi tutta la tua piscia !- detto questo Paola adagia i suoi genitali sulla mia bocca lasciando che la mia urina ancora dentro la sua vagina fuoriuscendo da dentro di se finisca dentro la mia bocca fino all’ultima goccia.
Dopo aver bevuto tutta la mia urina fuoriuscita dalla sua figa penetro la figa di Paola con la mia lingua risucchiando dentro la mia bocca il suo clitoride turgido.
Incurante delle suppliche ad alta voce di Paola che mi prega di smettere subito la penetro con la mia lingua fino a farle avere un nuovo orgasmo.
Nel frattempo dalla porta finestra del balcone dei vicini si affaccia una ragazza la quale ………
Trascorriamo così un’altra ora all’aperto, tutti e quattro insieme.
Poco prima dei saluti mia madre invita Paola a venirci a trovare. Paola accetta immediatamente l’invito riprogrammando l’incontro già per il giorno dopo.
Rientrato a casa con mamma mi fiondo in camera mia per ripensare a ciò che solo poche ore fa mi è successo.
Il giorno dopo, dopo pranzo, metto in ordine camera mia in attesa dell’arrivo di Paola. Sono le quattordici e trenta quando, non vedendola ancora arrivare, decido di telefonarle. Lascio squillare il telefono una decina di vuole poi, non ricevendo risposta riaggancio. “Sarà per strada !” penso tra me e me. Attendo ancora un quarto d’ora, poi la richiamo. Questa volta ottengo risposta. -Ciao scusami per prima ma ero sotto la doccia e non ho potuto venire a rispondere al telefono !- risponde Paola senza nemmeno preoccuparsi di chi ci fosse dall’altra parte del telefono. -Tranquilla non c’è problema !- rispondo io, quindi la informo che rimango ad attenderla a casa. -Scusami ma non posso proprio venire da te oggi !- Mi risponde Paola. Deluso sto per pronunciare una frase prestampata quando sento Paola invitarmi ad andare da lei. -D’accordo arrivo subito !- le rispondo. -Ti aspetto ! Fai in fretta però.- Mi risponde Paola.
Riagganciato il telefono prendo con me due preservativi e corro da lei.
Le poche centinaia di metri che separano casa mia dalla casa dove abita Paola improvvisamente mi sembrano km. Quando arrivo davanti a casa sua ho il fiatone. Attendo una decina di minuti in modo da riprendere fiato e suono al suo campanello. Senza nemmeno chiedere chi fosse il cancelletto d’ingresso della villetta dove abita Paola si apre improvvisamente. Con tre passi sono davanti alla porta di casa sua. E’ chiusa. Mi tocca suonare nuovamente un altro campanello.
Mi basta sfiorare l’apposito tasto per vedere ricomparire ventiquattro ore dopo davanti a me Paola. Nonostante la giornata calda Paola indossa un paio di leggins neri ed un maglietta bianca molto aderente con maniche a tre quarti. Noto immediatamente che sotto la maglietta Paola indossa il reggiseno. “Sarà ancora più eccitante spogliarla” penso tra me e me.
Paola mi invita ad entrare in casa. Passo davanti a lei ed attendo che ella chiuda la porta. Paola mi invita a seguirla in cucina. E così faccio. Una volta in cucina Paola mi invita a sedermi su uno dei due sgabelli presenti davanti alla penisola, quindi mi offre da bere. -Sei sola ?- le domando. -Si Perché ?- mi risponde con una strana aria interrogativa. Quel suo atteggiamento smorza il mio entusiasmo. Dentro di me penso: “Ma come ? dopo quello che c’è stato tra di noi solo ieri pomeriggio e possibile che non ci arrivi …..”, bevo tutto di un fiato il succo di mela che mi ha offerto e penso a come agire.
Quando poco dopo Paola si avvicina a me per prendere il bicchiere vuoto decido di agire.
Appena Paola si gira per andare ad appoggiare i due bicchieri nell’acquaio scendo dallo sgabello e con un balzo mi porto dietro di lei. Una volta dietro di lei la cingo da dietro afferrando i suoi seni con entrambe le mani. Paola avvertendo le mie mani stringere forte le sue tette si blocca improvvisamente. Una manciata di secondi dopo avvicino il mio bacino al suo sedere e spingendo in avanti le faccio capire chiaramente le mie intenzioni. Paola rimane immobile lasciando che io continui a strusciare il mio pacco sul suo sedere. Poi improvvisamente Paola appoggiati i due bicchieri nel lavandino si volta verso di me, mi fa un sorriso dolcissimo e …. mi molla una sberla con il palmo della mano aperto con una forza inimmaginabile che mi mette quasi KO. -Ma cosa cavolo credevi di fare !- Esclama Paola con un tono di voce severo. Rimango rimbambito per una manciata di secondi quindi avverto dentro di me montare una rabbia mai provata in vita mia fino a quel momento.
In me avvampa improvvisa una collera esagerata che mi porta ad alzare la mano con l’intento di restituirle la sberla, ma un attimo prima che questo accada notando Paola già sulla difensiva, con la sberla pronta sulla rampa di lancio esclamo -Ma sei scema !- Sfogo tutta la mia rabbia utilizzando quelle semplice tre parole con un tono di voce carico di rabbia e collera che impietrisce letteralmente di paura Paola.
Avendo intuito tutta la mia rabbia Paola, resasi conto di aver scampato per pochissimo la sberla in faccia, porta entrambe le sue mani sulle sue guance come a volersi proteggere ed esclama il suo perdono -Perdonami ti prego ! scusami non so perché …- Non la faccio nemmeno terminare di parlare perché con due passi sono già verso l’uscio della porta di casa. Una volta davanti alla porta di casa mi fermo un istante. Paola è dietro di me e continua a supplicarmi con le sue scuse. La sua sberla però mi provoca ancora dolore e rabbia così sfogo tutta la mia frustrazione tirando un calcio alla porta di casa sua. Paola a quel punto si avvicina ulteriormente a me e mi cinge con entrambe le braccia. -Perdonami !- esclama nuovamente. Io però mi sento troppo incazzato per accettare le sue scuse così abbasso la maniglia della porta, ma questo non si apre.
Sono chiuso dentro. La cosa mi fa incazzare ancora di più. Così mi giro di scatto facendo indietreggiare Paola di qualche passo.
Guardando Paola dritta negli occhi e le ordino di aprire la porta. Paola però improvvisamente smette di supplicarmi e torna a contrattaccarmi. -Cosa cazzo pensavi di fare è ?- mi domanda con un tono di voce da incazzata. -Vaffanculo !- le rispondo aggiungendo subito dopo che voglio tornarmene a casa. A quel punto Paola mi fa un sorrisetto da ebete che mi fa innervosire ulteriormente. Decido così di avvicinarmi nuovamente a lei, poi una volta davanti a lei la afferro per entrambe le braccia e torno ad ordinarle di aprire la porta.
Paola avvertendo la stretta prepotente delle mie mani sulle sue braccia temendo la mia reazione impulsiva mi dice -Pensavi di venire qua a scoparmi come se nulla fosse vero ?- Quelle sue parole mi spiazzano un po. Così allentando leggermente la presa permetto a Paola di divincolarsi con il braccio destro dalla mia presa. Con il braccio destro libero Paola allunga la mia mano sul mio pacco e stringendo forte le dita afferra la mia erezione già pronta. -Sei un bastardo !- esclama. Avvertendo la sua mano che stringe forte la mia erezione mollo la presa sul suo braccio sinistro. A questo Paola con un’ulteriore mossa a sorpresa prende la mia mano destra e la guida dentro ai leggins che indossa, proprio li in corrispondenza della sua figa. Con il palmo della mano aperta plano in un batter d’occhio sulla sua figa. Solo in quel preciso istante mi rendo conto che Paola sotto i leggins non indossa gli slip.
-Volevi scoparmi ?- Mi domanda, questa volta con un tono di voce di sfida. Quel suo repentino cambio di tono di voce mi sorprende ancora una volta lasciandomi nuovamente senza parole. Una manciata di secondi dopo Paola dopo aver lasciato la mia mano sopra la sua figa con entrambe le proprie mani mi abbassa improvvisamente la lampo dei miei pantaloni quindi abbassati gli slip fuoriesce la mia erezione.
Con la mia erezione stretta nel pugno poco dopo Paola comincia a segarmi in modo violento.
-Allora ? eri venuto qui per scoparmi e ? …. che aspetti ?- mi domanda Paola, questa volta sorridendomi. -Tu non sei apposto !- le rispondo. -Rispondi alla mia domanda ? Non eri venuto qua per scoparmi ?- Mi domanda Paola. Quel suo cambio repentino di umore mi mette a disagio e, in verità mi fa anche un po paura.
In attesa della mia risposta Paola smette improvvisamente di segarmi quindi indietreggiando di qualche passo fa in modo che sfili la mia mano da i suoi leggins.
Allontanatasi di un paio di passi da me Paola improvvisamente si abbassa i leggins rimanendo completamente nuda dalla cintola in giù. Inevitabilmente il mio sguardo ricade sulla sua figa. Paola ha la figa completamente rasata. Paola ha grandi labbra carnose che invogliano a toccarle e a leccarle. -Vuoi scoparmi vero ?- torna a domandarmi con tono di sfida. Detto questo Paola si sfila anche la maglietta che ancora indossava rimanendo con indosso solo il reggiseno di color pesca.
Con indosso il solo reggiseno Paola torna vicina a me, afferra nuovamente la mia erezione con una mano e torna a segarmi, questa volta in modo più dolce. -Certo che sei proprio strana !- le dico. Un secondo dopo Paola lascia nuovamente la mia erezione e si gira di schiena facendo in modo che la mia erezione finisca tra le sue chiappe sode. Quando il mio cazzo duro è tra le sue chiappe Paola afferra entrambe le mie mani e le adagia sopra il suo reggiseno. -Voglio che mi scopi !- Esclama con un tono di voce imperativo. Senza farmelo ripetere due volte sollevo il suo reggiseno ed inizio a palpare i suoi seni piccoli ma sodi, mentre con il mio cazzo in erezione mi struscio tra le su chiappe, anch’esse sode.
-Scopami !- mi ordina Paola una manciata di secondi dopo. Detto questo Paola torna a girarsi verso di me, afferra con entrambi le mani il bottone dei pantaloni e in batter di ciglia li abbassa insieme ai miei slip fino sopra le mie caviglie. Nudo dalla cintola in giù mi libero poco dopo dei pantaloni, sfilo la mia maglietta e mi avvicino nuovamente a Paola. Una volta davanti a lei la stringo tra le mie braccia. Inizio poco dopo a baciarla sul collo mentre lei struscia i suoi genitali su i miei provocandomi brividi di piacere. Mentre struscia i suoi genitali su i miei Paola porta entrambe le sue mani su i miei glutei e comincia a stringerli forte con tutte e dieci le dita delle mani. -Fottimi dai !- mi sussurra all’orecchio. -E’ quello che volevo farti sin dall’inizio !- le rispondo.
Un secondo dopo Paola si allontana leggermente da me, mi prende la mano e mi dice di seguirla. Poco prima di seguirla frugo tra le tasche dei miei pantaloni per prendere con me i profilattici.
Paola stringendo forte la mia mano nella sua mi conduce con lei in giardino. Improvvisamente mi ritrovo nuovamente in quel giardino che solo ventiquattro ore prima aveva visto entrambi godere il nostro primo rapporto incestuoso. Ora però siamo entrambi completamente nudi. La casa in cui vive Paola confina con una piccola palazzina di due piani i cui balconi si affacciano sul giardino di casa. Se qualcuno si affacciasse in quel momento potrebbe vederci scoprendoci completamente nudi. -Sei sicura di quello che fai ?- le domando. -Si perché ?- risponde lei. Indicando con lo sguardo il balcone della palazzina accanto le faccio capire la mia perplessità. -Sarà ancora più eccitante sapere che qualcuno possa vederci mentre scopiamo insieme !- Mi risponde sorridendomi.
Detto questo Paola mi porta proprio al centro del giardino, proprio nel punto più visibile dai vicini di casa, poi si sdraia con la schiena sul prato invitandomi a coricarmi su di lei.
Prima di coricarmi su di lei per assumere la classica posizione del missionario mi volto ancora per guardare se sul balcone dei vicini ci sia qualcuno a spiarci.
-Allora ? che aspetti ?- mi domanda. Mi giro verso di lei e la guardo dritta negli occhi. -Aaaa ho capito ! ti piace essere guardato mentre fotti con me !- esclama Paola. -Ma che cazzo ti passa per la testa ?- le domando. -Non mentire ! So bene che la cosa ti eccita tantissimo. Ti piacerebbe fottermi mentre i miei vicini di casa ci guardano non è vero ?- mi domanda. Quella sua affermazione mi spiazza e al tempo stesso mi fa un po paura. “Non è mica apposto !” penso tra me e me. “Se scopo con lei questa è capace di andare a raccontare tutto a sua madre”.
Ad un tratto avverto dentro di me la paura di essere scoperto e il rischio di mettermi nei guai. Ma ci pensa Paola pochi secondi dopo ad allontanare da me questi pensieri. Inginocchiandosi davanti a me Paola afferra con una mano la mia erezione quindi avvicina la sua bocca tira fuori la lingua ed inizia a leccarmi. Paola lecca con cura la punta del mio cazzo come se fosse il ciuffo di un cono gelato. Con la punta della lingua dilata il meato urinario, poi improvvisamente infila tutta la mia erezione in bocca ed inizia a succhiare con foga. In un batter di ciglia avverto un brivido lungo la schiena. Comincio a gemere.
La lascio divertirsi per un po poi la avviso che se continua in quel modo a breve le verrò in bocca.
Paola sentendo quelle parole lascia la presa e torna ad invitarmi a scoparla.
Tornata a coricarsi nel prato mi adagio con i miei glutei sulle sue cosce quindi mostro a Paola il preservativo che tenevo in mano. Paola nel vedere la bustina contenente il profilattico me lo strappa di mano. -Che cosé ?- mi domanda. -Secondo te ?- le rispondo. “ma ci fa o ci è!” penso tra me e me.
Improvvisamente Paola strappa la bustina del preservativo e ne estrae il contenuto quindi dopo averlo osservato attentamente lo porta alla bocca e ci soffia dentro. Paola soffia nel profilattico fino a srotolarlo completamente. La cosa mi diverte ma al tempo stesso mi fa incazzare nuovamente -Ma che cazzo hai fatto !- le domando. -Non mi va di usare queste schifezze !- mi dice. -Si brava ! Non vorrai rimanere incinta ?- le rispondo. -Non preoccuparti prendo già la pillola. Detto questo Paola afferra nuovamente con la mano destra la mia erezione e tornando a coricarsi nel prato mi costringe a coricarmi su di lei.
Una volta sopra Paola ella guida la mia erezione su i suoi genitali tornando ad invitarmi a scoparla.
Afferrato con la mano destra la mia erezione guido la punta del mio uccello pulsante tra le pieghe di pelle delle sue grandi labbra. Con una piccola spinta la mia erezione un secondo dopo scivola dentro la sua figa. Avverto poco dopo la stretta della sua vagina lungo tutta la mia erezione. -Fottimi ! fottimi !- mi ordina gemendo e muovendo sotto di me il suo pube contro il mio. Inizio cos’ a muovermi dentro di lei in un lento avanti e indietro.
Improvvisamente avverto i suoi polpacci adagiarsi sopra i miei glutei e contemporaneamente tutte e dieci le sue dita prendere e iniziare a toccarmi in maniera decisa i miei glutei. -Bastardo ti piace fottere tua cugina !- esclama poco dopo Paola. Quelle sue parole però ora non mi fanno ne caldo ne freddo. -Ti piace scoparmi mentre ci guardano tutti !- esclama poco dopo. Faccio finta di non aver sentito e continuo a scoparla come se fossimo in un letto. Paola non ricevendo alcuna risposta da me si lascia andare iniziando a mugolare. Ben presto quei suoi mogli divennero autentici gemiti di piacere. -Sto per venire !- esclamo. -Voglio venire insieme a te !- mi risponde Paola.
Fotto Paola con tutta la mia forza. Mi eccita sapere di essere all’aperto. DI rischiare di essere visto dai suoi vicini e, soprattutto, di fottere con mia cugina.
Mi lascio andare a gemiti liberatori fino a quando improvvisamente scarico dentro la figa di Paola tutto il mio orgasmo.
Paola viene anche lei pochi secondi dopo di me.
Stanco, ma al tempo stesso soddisfatto, mi lascio andare sopra di lei con tutto il peso del mio corpo. Paola lascia andare i miei glutei indirizzando i palmi aperti delle sue mani sulla mia schiena. Una volta sulla schiena inizia ad accarezzarmi dolcemente mentre con la bocca comincia a baciarmi sul collo. La lascio fare, anche perché quei suoi baci sono dolcissimi e al tempo stesso tenerissimi.
Sono trascorsi ormai alcuni minuti dal nostro orgasmo quando cercando di rialzarmi Paola mi invita a rimanere ancora dentro di lei. -Voglio sentirti ancora dentro di me !- mi chiede con un tono di voce improvvisamente dolce. Decido di assecondare la sua richiesta ben consapevole che prima o poi, magari, un vicino di casa affacciandosi al balcone può accorgersi della nostra presenza.
Sollevo leggermente la testa andando ad incrociare lo sguardo di Paola. Ella mi guarda dritta negli occhi, poi improvvisamente le sue labbra si adagiano dolcemente sulle mie e comincia a baciarmi. Il suo bacio è dolce, romantico, come quello di una ragazza al suo ragazzo.
E’ un bacio che mi sorprende piacevolmente, anche poco dopo quando avverto la sua lingua scivolare dentro la mia bocca.
Una volta nella mia bocca la sua lingua comincia a giocare con la mia e il bacio riaccende nuovamente in noi la voglia di tornare a fare sesso insieme. Avverto nuovamente forte dentro di me la voglia di fare sesso con mia cugina, nonostante la location (siamo ancora completamente nudi sdraiati in giardino sotto il fuoco nemico dei possibili sguardi dei suoi vicini di casa), ma soprattutto nonostante il desiderio di fare pipì.
Faccio per alzarmi giustificandomi con il motivo di andare a fare pipì quando Paola guardandomi negli occhi salta fuori dicendomi -Falla dentro di me !-. -Scusa ?- le domando sorpreso da quella affermazione. -Voglio che mi pisci dentro !- mi risponde con aria seria. -Ma sei sicura ?- le domando. -Sicurissima ! Voglio che mi pisci dentro-. -O cazzo ! Questa poi !- le rispondo sorpreso dalla sua richiesta. -Muoviti ! Pisciami dentro altrimenti mi metto ad urlare!-. Quelle sue parole mi mettono paura. “Sei proprio fuori di testa !” penso dentro di me. Sollevo leggermente il busto per controllare che il mio sesso sia ancora dentro di lei quindi torno a domandarle se sia sicura di ciò che mi ha appena chiesto. -Sicurissima !- esclama.
Mi siedo sulle sue cosce, afferro quanto rimane della mia erezione e torno a penetrarla fino in fondo. Una volta penetrata cerco di lasciarmi andare, ma non è facile riuscire a pisciare dentro di lei. Le pareti della sua vagina pulsanti effettuano una piacevole stretta sul mio pene non completamente eretto. -Cosa aspetti?- mi domanda Paola. -Ascolta ! Non ho mai fatto una cosa del genere con una ragazza. Non è mica facile!- Detto questo Paola allunga le sue dita della mano destra in corrispondenza dell’attaccatura del mio pene, preme forte sulla base quindi con il medio teso se lo infila nella figa facendolo scivolare sul mio pene dentro di lei. Così facendo un istante dopo improvvisamente dal mio pene comincia a zampillare l’urina che finisce dentro di lei.
Paola nell’avvertire dentro di lei lo zampillare della mia pisciata riprende a gemere, poi improvvisamente la sua mano sinistra afferra la mia mano quindi ne guida le dita in corrispondenza del suo clitoride. -Toccami stronzo !- esclama. Senza badare alle sue parole sgrilletto Paola mentre continuo a pisciare dentro di lei.
Mi bastano pochi secondi per tornare a sentirla esclamare -Sto venendo!-
Subito dopo aver raggiunto l’orgasmo Paola solleva la schiena rimettendosi seduta di fronte a me. Paola mi bacia sulla bocca infilandomi la sua lingua dentro quindi mi spinge indietro facendomi sdraiare con la schiena a terra. Una volta con la schiena a terra Paola solleva velocemente il suo sedere facendo scivolare fuori la mia erezione dalla sua figa quindi si sposta sopra di me con la figa grondante in corrispondenza della mia bocca -Apri la bocca !- mi ordina. Apro la bocca nel preciso istante in cui Paola va a posizionarsi con la sua figa sopra la mia faccia. -Adesso bevi tutta la tua piscia !- detto questo Paola adagia i suoi genitali sulla mia bocca lasciando che la mia urina ancora dentro la sua vagina fuoriuscendo da dentro di se finisca dentro la mia bocca fino all’ultima goccia.
Dopo aver bevuto tutta la mia urina fuoriuscita dalla sua figa penetro la figa di Paola con la mia lingua risucchiando dentro la mia bocca il suo clitoride turgido.
Incurante delle suppliche ad alta voce di Paola che mi prega di smettere subito la penetro con la mia lingua fino a farle avere un nuovo orgasmo.
Nel frattempo dalla porta finestra del balcone dei vicini si affaccia una ragazza la quale ………
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