L'irresistibile fascino del proibito, Capitolo Finale 5 L'inevitabile

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Ormai sapevo che sarebbe stata soltanto questione di tempo, dentro di me era nata una voglia matta di fare sesso con lui, di possederlo, di sentirlo dentro di me, di sentirmi penetrare e riempire completamente da lui, di farmi, perché no, sbattere come e quando avrebbe voluto lui, come lo avevo visto fare con Elisa... Ero completamente partita di testa.
Ed ovviamente, inevitabilmente, la sera del giorno successivo, cercai e trovai quello che stavo cercando..
Era stata una serata come le altre, l'uscita, le risate in compagnia, i drink uno dopo l'altro, l'atmosfera era come sempre piacevole.
Poi Elisa, forse per aver bevuto troppo, si sentì un po' male, gli girava la testa, e si decise di tornare verso i bungalow. Nella mia mente ormai persa, scattò subito la scintilla.
Ormai avevo deciso che lo volevo, dovevo averlo ad ogni costo.
Ci stavamo dirigendo verso i bungalow e, senza farmi notare dagli altri, passai accanto a Joseph; guardandolo negli occhi, gli sussurrai “Ai bagni...tra 20 minuti”. Non guardai neanche la reazione, senza dire altro continuai come se nulla fosse a camminare.
Pochi minuti dopo, arrivati ai bungalow, ci salutammo tutti come se niente fosse, dandoci la buonanotte. Non lo guardai neanche in viso.
Venti minuti dopo, una volta addormentato Alessio, mi incamminai verso i bagni, che erano in una zona più buia, lontani dai bungalow. Erano sempre deserti la notte e lo erano anche quella sera.
Ero combattuta, non sapevo realmente cosa sperare, se trovarlo o non trovarlo lì ad aspettarmi.
Guardai da lontano verso i bagni e lo vidi, era lì appoggiato ad un muro, che mi aspettava: era venuto davvero.
Mi avvicinai lentamente ed appena gli fui davanti, lui non aspettò neanche un secondo e mi abbracciò con foga, baciandomi il collo. Era eccitatissimo, i suoi movimenti era veloce e decisi, io ero come in trance. Ora i nostri respiri affannosi si spezzavano con dei baci molto decisi e bagnati. Sentii le sue mani che mi strinsero le natiche con sicurezza, mi palpava con forza e sentivo la mia pelle schiacciarsi tra le sue dita, poi mi avvicinò con decisione al suo corpo, sbattei quasi su di lui, mi scappò un gemito e lo guardai negli occhi.
Sentivo le sue mani che mi stringevano con forza e mi facevano strusciare tutta su di lui. Poi si girò e mi prese per mano accompagnandomi nella zona con i lavandini esterni che era in penombra, particolarmente appartata e non veniva utilizzata mai da nessuno.
Lì iniziò a spogliarmi, mi fece sfilare prima la maglietta sopra di me, poi sbottonò dietro il reggiseno e le mie tette ondeggiarono fuori. Io ero in completa balia di lui, avevo già i capezzoli tremendamente ritti, sentii subito la sua bocca e la lingua andare a leccarli con foga, sentii tutti i brividi nella schiena ed iniziai a gemere in silenzio. Mentre continuava a baciarmi le tette, sentii le sue mani che presero i pantaloncini e le mutandine dai miei fianchi facendole scivolare giù in un sol colpo. Mi ritrovai così completamente nuda davanti a lui in pochi attimi, ero eccitata in maniera folle; lui mi guardò e mi disse “Uau, sei bellissima”, poi mi abbracciò e contemporaneamente sentii le sue mani andare ad allargarmi le natiche. Lo vidi guardarmi con eccitazione il culo mentre lo palpava con le mani “Che culo fantastico hai...”
Ero eccitata in maniera pazzesca, andai con le mani nella sua cintura ed iniziai a slacciargliela; poi con un gesto sbottonai tutti i jeans ed andai a stringere con la mano le mutande. Sentii il suo pisello già così grosso tra le mie dita, lasciai andare un gemito e lo palpai con decisione in tutta la sua larghezza.
Mentre continuava a baciarmi con passione, sentii le sue dita andare a stuzzicare la mia passera e lì i miei gemiti furono più intensi. Sentivo il suo movimento deciso e veloce, mi stava masturbando con molta decisione e questo mi stava infuocando ad un livello pazzesco.
Mi appoggiai con il sedere al marmo orizzontale dietro di me ed allargai le gambe. Lui si mise accanto a me, la sua mano ora era ancora più decisa, mi entrava dentro completamente ed usciva con rapidità, prima con due poi con tre dita. Io mi guardavo la passerina che veniva penetrata dalle sue dita così selvaggiamente e godevo da morire lasciando andare degli “oohh” “ssiii” uno dopo l'altro. Poi si fermò con completamente all'interno tutte e tre le dita e le mosse dentro di me, io gemetti forte guardandolo in viso, poi lui fece uscire le dita, che erano già tutte bagnate, mentre mi baciava appassionatamente. Mi vidi le cosce bagnate dei miei umori, ero completamente elettrizzata ed ogni suo movimento mi faceva venire i brividi nella schiena.
Lo guardai nel viso, era eccitatissimo, si staccò da me, mi alzò dai fianchi e mi fece sedere nel marmo; sentii i glutei schiacciarsi e rimbalzare nel bancone freddo mentre lui davanti a me si calò i jeans insieme agli slip facendo uscire quel suo pisellone che penzolò davanti a me.
La vista di quel grosso, pazzesco cazzo che avevo ormai imparato a conoscere mi fece aggrottare involontariamente la fronte.
In maniera fulminea Joseph si avvicinò a me facendomi allargare le gambe; poi mi piegò leggermente all'indietro in maniera da potermi penetrare da seduta; mi appoggiai con la testa alle piastrelle del muro dietro di me, vedevo questo cazzone che svettava tra le mie gambe, la mia mente stava già immaginando quello che avrei sentito di lì a pochissimo, “Joseph cavolo, è veramente grosso” gli sussurrai sorridendo e guardandolo in viso, lui contraccambiò il sorriso e se lo prese in mano. Lo vidi indirizzarlo verso la mia passera, mentre con l'altra mano mi teneva la testa piegata verso il basso come a farmi vedere l'atto; aprii la bocca come in attesa di essere penetrata, poi sentii la sua cappella allargarmi le grandi labbra ed entrare dentro di me.
Lentamente, il suo pisello mi penetrò totalmente ed automaticamente lasciai andare un “ooohh” forte. Lo sentivo enorme dentro di me, come mai mi era capitato in vita.
Lui poi lo fece uscire lentamente ed iniziò ad andare su e giù pian piano. Era duro come una roccia e mi sentii allargare totalmente la vagina.
Iniziai a godere in maniera incontrollata mentre il mio sguardo era come rapito da quella visione, e quindi non riuscivo a staccare gli occhi da quel cazzone pazzesco che mi stava possedendo.
I nostri gemiti squarciavano il silenzio, ora lui aveva iniziato a muoversi con più rapidità, il suo pisello entrava ed usciva con forza dalla mia passerina con ritmo forsennato. “Lo senti?! Lo senti tutto...Ti piace?” mi sussurrò guardandomi, io in preda all’eccitazione gli risposi tanti ripetuti si, gemendo ad ogni colpo.
La sensazione di essere sbattuta lì, seduta nel marmo di un bagno, mi eccitava tremendamente, mi vedevo le tette rimbalzare con ritmo dai suoi colpi mentre lui, statuario, davanti a me, continuava imperterrito nell'azione. Sentii arrivare dentro di me un orgasmo pazzesco che scoppiò nella mia testa mentre continuavo ancora a sobbalzare su e giù, sbattuta dai colpi di Joseph ed iniziai a tremare febbrilmente.
Poi mi diede un colpo tremendamente forte e si fermò tutto dentro me per qualche secondo lasciando andare un “siii...così...”, mentre io mi abbandonai ad un gemito ancora più forte.
In un attimo si sfilò e mi fece scendere dal marmo, girandomi di colpo davanti a lui. Sentii e vidi davanti a me le mani che mi stringevano le tette con forza, la sua bocca mi leccava il collo mentre sentivo il suo pisello imponente, schiacciato tra i nostri corpi. “Dio mio, sei stupenda, mi piace scoparti...” mi sussurrò all'orecchio “Siiii...Scopami Joseph” risposi flebilmente.
Poi con una mano mi prese dietro la testa ed in men che non si dica mi trovai a pecorina con i gomiti appoggiati al marmo davanti a me.
Sentii il suo pisello che strusciava sotto le mie grandi labbra, lo guardai da sotto e vidi, pochi secondi dopo, la sua mano indirizzarlo nuovamente verso la mia vagina. Mi penetrò con un colpo secco che mi fece gemere automaticamente, sobbalzando in avanti.
Con la mano andai a toccarmi il clitoride mentre Joseph ripartì con dei colpi forti e decisi che mi facevano oscillare a ritmo in avanti con energia, mentre con una mano mi teneva per una spalla. Mi ritornò in mente la visione di Elisa in questa stessa situazione e mi eccitai ancora di più sapendo che ora ero io che venivo sbattuta con forza da quel pisello enorme che avevo ammirato nei giorni scorsi.
I suoi movimenti spaziavano in tutte le direzioni e mi facevano sperimentare sensazioni forti e mai sentite prima.
Poi sentii un suo dito andare a massaggiare il mio ano. Aggrottai le sopracciglia e d'istinto mi girai verso di lui. Non avevo minimamente pensato a quella possibilità, ed ero sorpresa della situazione. Sentii il suo dito che pian piano mi entrò nel sedere e lasciai andare un gemito involontario sentendomi penetrare l'ano.
Lo guardai negli occhi con un espressione probabilmente densa di preoccupazione, mentre vedevo invece un sorriso che si allargava nel suo viso. “Joseph...” sussurrai mentre il suo dito iniziò ad andare su e giù penetrandomi lo sfintere, mentre continuava a sbattermi con ritmo. Lui non mi rispose, come se non avesse sentito niente, e continuò nella sua azione.
La sensazione era un misto di paura ma allo stesso tempo mi regalava dei brividi di goduria forti.
Non avevo pensato che sarebbe potuto succedere, poi era da tanto tempo che non lo facevo... L'ipotesi di poter di essere inculata da quel pisello però, devo ammettere, mi iniziò a preoccupare un pò. Ripensai all'immagine del sedere di Elisa completamente devastato dal suo pisello, al suo ano del tutto aperto e spanato e pensai che sicuramente sarebbe successo anche a me se fossimo andati avanti. Immaginai il mio sedere allargato con quel cazzone in mezzo che mi inculava con decisione ed ebbi un fremito di paura.
Mentre questi pensieri si facevano strada dentro di me, lui ormai massaggiava con passione il mio sedere con tutte e due le mani, entrava ed usciva con le dita, le sentivo dentro il mio ano che lo forzavano e pian piano cercavano di allargarmelo, sentivo che le aveva tutte bagnate, probabilmente dalla sua saliva, mentre continuava incessantemente a penetrarmi la vagina con colpi secchi ed energici. La situazione coinvolgente, il misto di eccitazione e paura, vedere il mio ano penetrato dalle sue dita, sentire quel pisello così largo che mi sbatteva con forza in breve mi portarono ad un altro orgasmo poderoso. La goduria mi scoppiò in testa; gemendo senza un minimo di ritengo, automaticamente mi distesi del tutto nel marmo davanti a me mentre lui continuava a scoparmi forte. Non mi accorsi neanche che ormai lui mi stava penetrando il culo con tre dita, se non quando mi girai a guardare dietro di me.
Poi successe; in un attimo si sfilò da dentro di me ed indirizzò il pisello in direzione del mio ano. Io non dissi niente, guardavo i suoi movimenti in silenzio, avevo il cuore a mille, mi presi i glutei e li allargai il più possibile, dandogli di fatto un silenzioso consenso.
Sentii la cappella lentamente spingere tra le mie natiche, mentre con una mano mi iniziò a masturbarmi da sotto. Sentii una profonda fitta di dolore, e mi resi conto, quasi non credendo ai miei occhi, che mi stava davvero entrando nel sedere.
Strinsi i denti e lasciai andare un gemito. Subito dopo mi sentii questo enorme pezzo di carne che premeva forte ed in pratica era come se mi stesse completamente aprendo l'ano, sgranai gli occhi e lasciai andare un “oohhh” prolungato.
Il dolore mi fece istintivamente stringere i muscoli del sedere, il mio sfintere automaticamente iniziò ad avere delle contrazioni di chiusura ma ormai la cappella era già dentro e quindi i tentativi di comprimere l'ano si frantumavano contro quel largo e granitico pezzo di carne che ormai mi aveva in parte penetrato. Poi sentii una spinta graduale da parte di Joseph che cercava di aumentare la penetrazione.
Non credevo a quello che i miei occhi mi facevano vedere; anche il resto del pisello lentamente si fece largo tra i miei glutei, finendo una completa e totale penetrazione, mentre un “aaahh” di lui echeggiò nel silenzio. Chiusi gli occhi e strinsi i denti perché sentivo tutta la dimensione di lui dietro di me, tremendamente ingombrante, che pulsava ed allargava i muscoli del mio sfintere.
Mi guardai dietro e vidi questa scena paurosa; il suo pisello, con quella larghezza fuori da ogni logica, che spariva tra le mie natiche e pian piano si muoveva, costringendo ad allargare in maniera anomala i miei glutei. Lo sentivo muoversi dentro di me, nel mio culo, andava avanti ed indietro ed era spaventosamente grosso, mi sentivo come completamente dilaniata in due, mentre i suoi “sssii” “cosììì” mi entravano nella testa. Il dolore della penetrazione si mescolava con l'eccitazione della situazione, mi scoppiava la testa da tutte le emozioni che stavo provando in quei pochi istanti.
Lui poi iniziò a muoversi con più decisione, ora sentivo il suo pisello che mi entrava dentro con ritmo sforzando terribilmente le pareti del mio ano.
Non ero assolutamente abituata a quella spaventosa dimensione, allora gli misi una mano negli addominali e gli sussurrai “Fai piano Joseph...Sei enorme..” Probabilmente gli offrii uno sguardo completamente sofferente, poiché lo vidi rallentare l'azione fino a quasi fermarsi.
Poi la sua azione ripartì, e dopo una decina di secondi, probabilmente preso dalla foga del momento, riprese a muoversi con la stessa decisione di prima. Vedevo il suo pisello così largo andare su e giù lungo in tutta la sua estensione, scomparendo tra le mie natiche che quasi lo avvolgevano, e non potevo credere che il mio ano fosse davvero riuscito a dilatarsi in quella maniera.
Fu una visione pazzesca, il mio sedere che rimbalzava e si schiacciava ai suoi colpi, non avrei mai pensato fino a poche ore prima di ritrovarmi così, a pecorina, inculata da Joseph.
Fu una penetrazione forte e dura per me e non riuscii totalmente ad abituarmi ad avere quel pisello così grosso nel culo, ma l'eccitazione del momento, la sensazione stessa di essere appunto inculata a pecorina da un pene così grande, la visione dei miei glutei così forzatamente allargati dal quel cazzone, la mano di lui che mi masturbava ininterrottamente da sotto, in qualche modo mi fecero stare bene.
Ormai lui stava per venire, lo vedevo nel suo viso, nei suoi gesti, nelle sue smorfie, da come ormai mi penetrava il sedere con un ritmo tremendo e con movimenti disordinati. Io ormai non reagivo più, restavo ferma passiva a pecorina ed automaticamente gemevo ad ogni colpo, squadrando lui nel viso per carpirne ogni sua smorfia di goduria e guardandomi poi il sedere penetrato che si schiacciava e sobbalzava a ritmo.
Poi lui emise un gemito forte ed uscì da mio sedere. Tirai su la testa e guardai dietro di me per una frazione di secondo, scoprendo il mio ano completamente dilatato come mai avevo visto in vita mia, ma non ebbi il tempo di rendermi conto di nulla perché lui mi prese per un braccio e mi tirò su, spostandomi e mettendomi spalle al muro. Sentii la sua mano premere sulla mia spalla come a mandarmi giù, capii cosa aveva intenzione di fare e feci un po' di resistenza, ma la forza e la decisione della sua spinta era tanta e non riuscii a restare in piedi. In un attimo crollai a terra mi trovai seduta con il corpo appoggiato al muro, vedevo il suo pisello davanti a me, così grosso e pulsante, che veniva masturbato freneticamente dalla sua mano. Mi immaginavo già tutti quegli schizzi di sperma che ormai mi aveva abituato a vedere, non ero del tutto convinta di quello che sarebbe successo, credevo sinceramente che questa volta sarebbe finita diversamente dall’altra volta.
“Oh sì vengo, così...” lo sentii sussurrare mentre vedevo la sua mano che lentamente si stava fermando come aveva fatto le altre volte pochi secondi prima di venire. Allora decisi di assecondarlo e mi avvicinai d'istinto a lui con il viso per prenderlo in bocca ma la sua mano mi fermò la fronte appoggiandomi la testa al muro e tenendomi a distanza dalla sua cappella “No, no non così...” sussurrò.
Aggrottai le ciglia perché capii in un attimo che voleva venirmi in viso; come una rasoiata mi tornarono in mente le sue venute ed ebbi un attimo di esitazione “Joseph no che fai...” e continuai a spingere la testa verso di lui come a farlo desistere dall'azione.
La sua mano però era salda e mi teneva con forza la fronte non dandomi l’opportunità di muovermi. Così mi lasciai andare, smisi di spingere la testa verso di lui, pensando che alla fine era così che doveva andare, e capii che nel giro di pochi istanti mi avrebbe scaricato tutto il suo sperma in faccia.
Vidi fermarsi la sua mano con la cappella completamente liberata dalla pelle, allora chiusi gli occhi con la bocca semi aperta mentre sentivo l'altra sua mano che mi teneva stretti i capelli obbligandomi a restare ferma davanti al suo pisello. Aspettai così passiva il suo sperma in faccia che non tardò ad arrivare.
Sentii uno schizzo forte che mi colpì il viso come un getto di acqua forte che mi esplose in faccia; fu tremendamente prolungato e mi sentii inondare tutto, gli occhi, il naso, le guance, mentre i gemiti di lui da sopra sottolineavano la sua goduria. Istintivamente feci come per indietreggiare con la testa ma avevo il muro dietro e quindi mi ritrovai completamente bloccata in quella posizione.
Capii che li avrei presi tutti in faccia e sgranai gli occhi. Un attimo di pausa e dopo un secondo un altro getto di sperma caldo mi esplose nuovamente nel viso, che ormai sentivo pieno di fiotti che scivolavano giù lungo la mia pelle. I getti arrivarono in successione, una serie di così tanti schizzi di sperma, prolungati ed abbondanti, che ad un certo punto aggrottai le sopracciglia dalla sorpresa e mi ritrovai con la bocca aperta dallo stupore. Ero con gli occhi chiusi e sentivo la sborra che mi colpiva con forza in faccia da tutte le parti e poi scendeva lungo la mia pelle formando rivoli in tutto il viso mentre lui continuava a gemere con i suoi “sssii” “così...”. Persi la cognizione del tempo, continuavo a sentire questi getti caldi che arrivavano forti sulle mie guance, nel naso, nelle labbra, e nel mento da dove cadevano giù nelle tette e nel corpo.
“Oddio...” pensai, non avrei mai immaginato in vita mia di prendere così tanto sperma in faccia, me la sentivo totalmente piena, e lui ancora continuava a venire. Poi finirono gli schizzi, sentii un suo “siii...” prolungato e subito dopo mi ritrovai la pelle del suo pisello che si strusciava in tutto il viso. Non passò neanche un secondo che la sua cappella si fece strada nella mia bocca, aprii istintivamente le mie labbra assecondandolo, e subito dopo lo sentii entrarmi a fondo riempendomi completamente. Succhiavo passivamente e sentivo Joseph che tremava leggermente e, lentamente, spingeva il suo pisello, entrando ed uscendo dalla mia bocca mentre i suoi “oohhh” continuavano nel silenzio.
Mi sentivo la faccia completamente grondante ed i movimenti del suo pisello dentro la mia bocca facevano scivolare in giù lo sperma nella mia pelle. Continuò per un po' di tempo a farmi fare questo lento pompino sussurrando ogni tanto frasi del tipo “brava così...” “ohhh si, leccalo tutto così, da brava”.
Ero ad occhi chiusi, con la bocca completamente aperta e sentivo il suo pisello tutto bagnato, così grosso, che si faceva largo tra le mie labbra, mentre pensavo a quello che aveva appena fatto, alla situazione in cui mi trovavo, in ginocchio con il suo cazzone in bocca, con la faccia completamente inondata del suo sperma. Poi si fermò completamente dentro e lo scrollò forte, facendomi scuotere le guance per poi sfilarlo dalla mia bocca. Io restai ferma così, per qualche secondo a riprendermi dal momento, poi mi tolsi lentamente lo sperma dagli occhi con le dita e li aprii, vedendo per prima cosa davanti a me la sagoma del suo grosso pisello che mi puntava a pochi centimetri con ancora qualche goccia di sperma che dondolava dalla pelle. Poi alzai lo sguardo e lo guardai con un espressione di sorpresa mista a disapprovazione.
La prima cosa che mi venne spontaneamente da fare fu sorridere, poi aggrottai le sopracciglia “mio dio Joseph, quanto sperma...” Lui rise di gusto, poi mi guardò ed ancora con il sorriso nelle labbra mi disse “Bello...Fantastico...Guarda, era dall'altra volta che ti guardavo e mi dicevo: Mi piacerebbe tanto schizzartelo tutto questo bel visino...” “Ah siii?!!” risposi io con un mezzo sorriso, e misi le mani nei fianchi con aria di ammonimento, facendo finta di rimproverarlo “Me ne sono accorta vai...Guarda qui!!” e mi indicai il viso con le mani.
Poi mi diede la mano e mi aiutò ad alzarmi, lo guardai in viso con ancora un aria di disapprovazione mista ad un sorriso dandogli un piccolo buffetto in una guancia, ed andai in uno degli specchi del bagno che era lì a pochi passi.
Mi appoggiai con le mani al lavandino e mi guardai: avevo una quantità di sperma nel viso incredibile, completamente devastata. Mi venne da sorridere “Ma dai, guarda qui...”, non potevo credere di avere un viso così totalmente pieno di sborra. Mi guardai tutta, nel seno e nel resto del corpo e lo vidi pieno di schizzi di sperma ovunque, colati lentamente dal mio viso. Ancora non credevo ai miei occhi e continuavo a guardarmi, non riuscendo a credere a quel che vedevo.
Poi pensai al mio sedere, a quello che avevamo appena fatto, a come mi aveva inculata, con quell'enorme pisello che si ritrovava. Mi andai quindi a toccare con una mano tra i glutei, volevo sentire in che condizioni ero, e sentii il mio ano ancora completamente aperto. Aveva ancora quella forma tonda, decisamente larga, di un diametro pazzesco, e mi tornò a mente la visione di quello di Elisa giorni prima. Non potevo credere di avere davvero il sedere in quelle condizioni, così dilatato, così completamente allargato. Mi girai allora di spalle, inarcai un po' la schiena e mi divaricai i glutei davanti allo specchio per controllarmi. Ancora una volta mi stupii di quello che vedevo; avevo lo sfintere completamente dilatato, una vera e propria cavità tremendamente larga che ancora aveva i movimenti di rilascio dei muscoli. Aggrottai gli occhi, era mai possibile essere riuscita davvero a farmi inculare da un pisello di quelle dimensioni così sorprendenti?!
Guardai Joseph che nel frattempo si era portato qualche metro dietro di me e mi sorrideva divertito. Sorrisi anch'io, un po' imbarazzata, e continuando a tenermi il sedere allargato roteai verso di lui, mostrandogli l'ano “no scusa Joseph, ma ti rendi conto di cosa diavolo mi hai combinato?!! Guarda qui, ma stiamo scherzando??!” e lo guardai con uno sguardo di preoccupazione. Lui mi guardò e poi si mise a ridere coprendosi la bocca con una mano, come a scusarsi di quello che aveva causato. Anch'io allora mi misi a ridere sguaiatamente, e poi lentamente mi rivestii.
Quella fu l'unica volta che andai con lui; il breve resto della vacanza fu un lento cammino verso l'inevitabile.
Qualche mese più tardi mi lasciai con Alessio e purtroppo persi di nuovo i contatti con Elisa...Quella vacanza, che mi fece provare l'irresistibile fascino del proibito, portò anche, irrimediabilmente, tante svolte nelle nostre vite.
E di Joseph non seppi più nulla.
scritto il
2021-03-14
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