Il mio personal trainer si scopa mio marito 2
di
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genere
dominazione
Consiglio di andare a rileggere il racconto precedente.
Arrivo a casa di Cristina, una amica di lunga data con la quale scambio ogni tipo di confidenza.
Agitata, tremolante, ancora confusa, ingoio con difficoltà prima di iniziare a raccontarle tutto come un fiume in piena. Lei ascolta con attenzione, annuendo di tanto in tanto ; non mi sembra affatto sorpresa e infatti mi dice “ guarda …… conosco bene la situazione ….. anche mio marito ha il vizietto …. “. La ascolto incuriosita.
“ qualche anno fa scoprii la tresca di mio marito con un collega di lavoro ….. ma sono entrata nella loro relazione imponendomi e scoprendo giochi a tre che non avrei mai immaginato “.
La guardo incredula.
Lei si alza e va in camera da letto, da cui ritorna subito dopo con un strano oggetto metallico in mano “ questa è una gabbia di castità e questo è un potente sonnifero…… ora ti spiego “.
Sono frastornata ma voglio fargliela pagare a quel frocione !
Vado a casa.
Entro e non c’è nessuno …. meno male !!!
Mi lascio cadere sul divano sfinita, è stata una giornata molto particolare ed emotivamente intensa. Devo preparare le polpette per la cena e così approfitto per sciogliere la polvere del sonnifero nella carne …. le farò mangiare solo a lui.
Sento il rumore delle chiavi nella serratura.
Mio marito sembra un cane bastonato, è ammutolito e non osa guardarmi negli occhi.
Ceniamo velocemente in cucina e mi accerto che abbia mangiato tutto; bene non si è accorto di nulla. Vado a sdraiarmi sul divano aspettando che si addormenti.
Dopo un’ora vado in camera e lui dorme con un respiro profondo; lo scuoto con il braccio per vedere che effettivamente non si svegli.
Inizio allora a calargli i calzoni del pigiama sul davanti come mi ha detto Cristina.
Davanti a me si presenta in pisello moscio; accosto la gabbietta e gli prendo il membro in mano facendolo passare nell’anello.
Operazione molto semplice ma cazzo come è stretto, lo riempie già tutto !!!
Lo guardo in viso ma lui dorme profondamente.
Bene posso procedere e passo al sacco delle palle.
Cristina mi ha detto che devo tendere la pelle e farla passare nell’anello per creare lo spazio e poi far passare un testicolo per volta. Operazione non semplice proprio per le piccole dimensioni dell’anello ma provando e riprovando e strizzando un po' anche il membro alla fine riesco a far passare entrambe i testicoli.
Ora ha l’anello alla base del pene con i testicoli ben incastonati.
Passo alla parte più difficile; c’è un’altra flangia metallica piatta con un piccolo catetere di plastica lungo più o meno una decina di centimetri e questa flangia la dovrò bloccare con un piccolo lucchetto.
Lascio un po' di saliva sul buchetto dell’uretra e inizio a penetrare con il catetere che con mia grande sorpresa, scende in profondità senza difficoltà.
Ora devo far sì che il glande sia imprigionato e schiacciato per riuscire a mettere il lucchetto; questa operazione non è facile e devo fare qualche manovra per far defluire un po' di sangue dal pene e ridurlo di dimensioni ma alla fine ci riesco e metto il lucchetto.
Il “ click “ del lucchetto mi provoca un’eccitazione immediata; sapere che ora è in mio totale controllo, che solo io ho le chiavi e lo posso liberare e solo quando lo voglio io, mi mette i brividi addosso.
Smetterà di masturbarsi e usare quel coso a suo insindacabile volere e sopratutto con il mio amico.
Prendo le due chiavette e le fisso ad una catenina d’oro che lui mi ha regalato e che da oggi porterò sempre con me al collo.
Operazione riuscita e torno sul divano.
La mattina dopo vengo svegliata da un urlo; evidentemente mio marito si è svegliato e si è accorto della gabbia. Si precipita da me nudo come un verme “ come ti permetti ….. liberami subito …. “
“ eh no caro …. hai voluto tradirmi …. ora la smetterai fino a quando lo voglio io …. diversamente andrò dai tuoi e gli dirò tutto su i tuoi tradimenti ….. ti sputtanerò in giro con tutti gli amici … devi finirla di mettermi le corna …. sopratutto con altri uomini “.
Lui mi guarda sconsolato ma capisce al volo la situazione e con tono rassegnato “ ma come faccio …. devo andare a fare pipì “
“ Vieni, andiamo al bagno e vediamo se il catetere funziona ….. “ e mentre andiamo lo guardo in piedi di profilo ….. mio Dio la gabbia gli fa sparire totalmente il pene, si vedono solo i testicoli gonfi e stretti in una morsa che credo sia anche molto fastidiosa, ma l’effetto visivo del pene completamente rientrato e appiattito è incredibile, sembra veramente che glielo abbiano tagliato.
Lui si porta davanti al vaso e inizia a spingere per fare pipì e lo schizzo esce dal catetere ma non potendo afferrare il pene e indirizzandolo con la mano, è fuori controllo e non centra il vaso, bagnando da per tutto.
“ mettiti seduto e fai la pipì come facciamo noi donne …. “ lui ubbidiente esegue ed ora la pipì scende fragorosamente nel vaso.
Si alza e si asciuga con la carta “ ma …. ma non sento niente ….. mi sta diventando insensibile …”
“ bene ….. è quello che ti meriti …. un bel periodo di castità …. fino a quando ti convincerai che la devi smettere di fare lo stronzo …. di tradirmi ….. “.
Mi allontano mentre lui rassegnato inizia a lavarsi e a vestirsi per andare a lavoro “ ma come faccio … e se si vede qualcosa …. “.
“ vieni ….. andiamo allo specchio …. vedi la gabbia è abbastanza piccola e non si nota affatto “.
In effetti anche la patta dei pantaloni ora è più piatta e meno evidente.
Lui esce e io vado dal mio amico in palestra; non vedo l’ora di raccontargli tutto.
Lo trovo in ufficio e appena mi avvicino lui subito inizia ad accarezzarmi e baciarmi sul collo. Conosce i miei punti deboli e così anch’io sto al gioco; ci mettiamo 1 minuto a spogliarci completamente e poi lui mi solleva e mi mette seduta sulla scrivania a gambe larghe. Sa che nonostante l’eccitazione, ho bisogno di bagnarmi molto e così si inchina e inizia a leccarmi la fica.
E’ molto bravo e gli piace esplorare senza esitazione ogni angolo, dilungandosi a mordicchiare delicatamente il clitoride. Sa che impazzisco per questo. E’ il momento e mi vuole penetrare “ aspetta ….. ti devo raccontare una cosa ….. “ niente mi è entrato a fondo e mi ammutolisco ansimando “ no senti …. fermo … ti devo dire che …. “ ma lui è infoiato come sempre e inizia a martellarmi contro l’utero.
Ansimo ancora ma insisto e allora lui si ferma rimanendo sempre ben piantato nella mia fica. Prendo fiato e …… “ ho messo una gabbia di castità a mio marito “.
Lui si solleva con il busto, mi guarda negli occhi meravigliato, rimane senza parole e si ritrae rimanendo dentro solo con l’enorme cappella che già da sola mi dilata e mi riempie “ e brava la mia santarellina …. allora giochiamo in tre …. vedrai che ci divertiremo …. “ e inizia di nuovo a scoparmi ma ora lentamente, molto lentamente, facendomi gustare centimetro dopo centimetro del suo pene marmoreo.
Non resisto, mi abbandono sulla scrivania e mi porto entrambe le mani sui seni per strizzarmi i capezzoli. Ancora qualche colpo ben assestato in profondità e inizio a lasciarmi andare in un orgasmo che mi scuote tutta. Lo incito “ dai …. dai …. vienimi dentro come hai fatto con lui …. “ e allora sento un getto di caldo sperma che mi invade, si rovescia dentro di me come un fiume in piena che tutto travolge e allaga. Allora lui si allontana ma rimanendo sempre dentro mi dice “ ma lo sai ….. se tuo marito porterà la gabbia per qualche mese ….. i corpi cavernosi del pene collasseranno perdendo l’elasticità che gli permette le erezioni ….. e il suo cazzo si rimpicciolirà …. diventerà come il cazzetto di un bambino …. “.
Lo ascolto bene e “ ma …. questo Cristina non me l’aveva detto …. comunque meglio così …. tanto noi non scopiamo più …. a che gli serve …. “
“ si infatti “ continua lui “ in questo modo sarai solo mia ….. e poi lui deve abituarsi a godere solo con il culo …. come una troietta “.
Sentir definire mio marito “ una troietta “ mi riaccendo e mi riavvampa di nuovo. Questa volta sono io che mi fletto sulle gambe e scendo per posizionarmi difronte al suo pene.
Lo guardo famelica, lo prendo con la mano destra e me lo porto alla bocca. E’ un po' moscio ma mi piace tanto sentirlo crescere in bocca. Gli scappello completamente il glande e con la lingua pulisco i rimasugli di sperma e i succhi della mia vagina. Che buon sapore …. il sapore dell’amore !!!!
Ora mi infilo tutto il pene in bocca e approfittando che è ancora barzotto, riesco ad arrivare con le labbra fino alla base. La cappella mi sta contro le tonsille e so che a lui questo piace molto.
Aspetto qualche attimo ma subito sento che si sta risvegliando …. mi allontano tenendo sempre il pene in bocca e questa volta mi concentro sulla cappella, iniziando a giragli intorno con la lingua. Succhio …. lecco ….. aspiro con forza … poi scendo a baciargli lo scroto; voglio prendergli i coglioni in bocca uno ad uno. Sono talmente grossi e pelosi chi mi entrano in bocca con difficoltà. Risalgo sul pene e lo lecco ancora ma questa volta lasciandogli un po' di saliva per lubrificarlo al massimo. Alzo lo sguardo per vederlo negli occhi e inizio a segarlo lentamente e poi sempre più veloce. “ uhmmm ….. sei brava come tuo marito …. “ mi confessa con un ghigno sarcastico.
No questo non l’accetto e allora lo sego a due mani sempre più veloce ….. veloce ….. vedo che sta mollando ….. sento l’ uretra che si gonfia …. geme …. ora viene ….. e un primo schizzo vischioso mi raggiunge sulla guancia, subito seguito da altre 3 schizzi che mi vanno a finire sugli occhi e in mezzo ai capelli.
Lui allora mi solleva e guardandomi in viso con un dito premurosamente prende il suo sperma e me lo fa scivolare in bocca. Ho la bocca piena, invasa ….. e con un impulso lo bacio a tappo, faccio entrare la lingua nella sua bocca e così ci scambiamo il suo sperma. Entrambi possiamo apprezzarne il sapore salato e la consistenza appiccicosa.
Squilla il telefono e ci distrae da questa situazione ….. lo stanno chiamando in sala pesi e allora lui abbassa la cornetta e apre un cassetto dal quale estrae un cono di plastica “ tiene questo è il plug che uso con tuo marito …. questa sera faglielo indossare per tutta la notte e poi mandalo in ufficio così …. io verrò da te domani …. mi raccomando lo voglio trovare ben dilatato …. “.
Mi rivesto, prendo il plug in mano e l’osservo …. avrà un diametro di almeno 10 centimetri …. possibile che mio marito sia ridotto in questo modo …..
La cosa mi affascina e mi incuriosisce, ma ve la racconto la prossima volta.
Ciao
Arrivo a casa di Cristina, una amica di lunga data con la quale scambio ogni tipo di confidenza.
Agitata, tremolante, ancora confusa, ingoio con difficoltà prima di iniziare a raccontarle tutto come un fiume in piena. Lei ascolta con attenzione, annuendo di tanto in tanto ; non mi sembra affatto sorpresa e infatti mi dice “ guarda …… conosco bene la situazione ….. anche mio marito ha il vizietto …. “. La ascolto incuriosita.
“ qualche anno fa scoprii la tresca di mio marito con un collega di lavoro ….. ma sono entrata nella loro relazione imponendomi e scoprendo giochi a tre che non avrei mai immaginato “.
La guardo incredula.
Lei si alza e va in camera da letto, da cui ritorna subito dopo con un strano oggetto metallico in mano “ questa è una gabbia di castità e questo è un potente sonnifero…… ora ti spiego “.
Sono frastornata ma voglio fargliela pagare a quel frocione !
Vado a casa.
Entro e non c’è nessuno …. meno male !!!
Mi lascio cadere sul divano sfinita, è stata una giornata molto particolare ed emotivamente intensa. Devo preparare le polpette per la cena e così approfitto per sciogliere la polvere del sonnifero nella carne …. le farò mangiare solo a lui.
Sento il rumore delle chiavi nella serratura.
Mio marito sembra un cane bastonato, è ammutolito e non osa guardarmi negli occhi.
Ceniamo velocemente in cucina e mi accerto che abbia mangiato tutto; bene non si è accorto di nulla. Vado a sdraiarmi sul divano aspettando che si addormenti.
Dopo un’ora vado in camera e lui dorme con un respiro profondo; lo scuoto con il braccio per vedere che effettivamente non si svegli.
Inizio allora a calargli i calzoni del pigiama sul davanti come mi ha detto Cristina.
Davanti a me si presenta in pisello moscio; accosto la gabbietta e gli prendo il membro in mano facendolo passare nell’anello.
Operazione molto semplice ma cazzo come è stretto, lo riempie già tutto !!!
Lo guardo in viso ma lui dorme profondamente.
Bene posso procedere e passo al sacco delle palle.
Cristina mi ha detto che devo tendere la pelle e farla passare nell’anello per creare lo spazio e poi far passare un testicolo per volta. Operazione non semplice proprio per le piccole dimensioni dell’anello ma provando e riprovando e strizzando un po' anche il membro alla fine riesco a far passare entrambe i testicoli.
Ora ha l’anello alla base del pene con i testicoli ben incastonati.
Passo alla parte più difficile; c’è un’altra flangia metallica piatta con un piccolo catetere di plastica lungo più o meno una decina di centimetri e questa flangia la dovrò bloccare con un piccolo lucchetto.
Lascio un po' di saliva sul buchetto dell’uretra e inizio a penetrare con il catetere che con mia grande sorpresa, scende in profondità senza difficoltà.
Ora devo far sì che il glande sia imprigionato e schiacciato per riuscire a mettere il lucchetto; questa operazione non è facile e devo fare qualche manovra per far defluire un po' di sangue dal pene e ridurlo di dimensioni ma alla fine ci riesco e metto il lucchetto.
Il “ click “ del lucchetto mi provoca un’eccitazione immediata; sapere che ora è in mio totale controllo, che solo io ho le chiavi e lo posso liberare e solo quando lo voglio io, mi mette i brividi addosso.
Smetterà di masturbarsi e usare quel coso a suo insindacabile volere e sopratutto con il mio amico.
Prendo le due chiavette e le fisso ad una catenina d’oro che lui mi ha regalato e che da oggi porterò sempre con me al collo.
Operazione riuscita e torno sul divano.
La mattina dopo vengo svegliata da un urlo; evidentemente mio marito si è svegliato e si è accorto della gabbia. Si precipita da me nudo come un verme “ come ti permetti ….. liberami subito …. “
“ eh no caro …. hai voluto tradirmi …. ora la smetterai fino a quando lo voglio io …. diversamente andrò dai tuoi e gli dirò tutto su i tuoi tradimenti ….. ti sputtanerò in giro con tutti gli amici … devi finirla di mettermi le corna …. sopratutto con altri uomini “.
Lui mi guarda sconsolato ma capisce al volo la situazione e con tono rassegnato “ ma come faccio …. devo andare a fare pipì “
“ Vieni, andiamo al bagno e vediamo se il catetere funziona ….. “ e mentre andiamo lo guardo in piedi di profilo ….. mio Dio la gabbia gli fa sparire totalmente il pene, si vedono solo i testicoli gonfi e stretti in una morsa che credo sia anche molto fastidiosa, ma l’effetto visivo del pene completamente rientrato e appiattito è incredibile, sembra veramente che glielo abbiano tagliato.
Lui si porta davanti al vaso e inizia a spingere per fare pipì e lo schizzo esce dal catetere ma non potendo afferrare il pene e indirizzandolo con la mano, è fuori controllo e non centra il vaso, bagnando da per tutto.
“ mettiti seduto e fai la pipì come facciamo noi donne …. “ lui ubbidiente esegue ed ora la pipì scende fragorosamente nel vaso.
Si alza e si asciuga con la carta “ ma …. ma non sento niente ….. mi sta diventando insensibile …”
“ bene ….. è quello che ti meriti …. un bel periodo di castità …. fino a quando ti convincerai che la devi smettere di fare lo stronzo …. di tradirmi ….. “.
Mi allontano mentre lui rassegnato inizia a lavarsi e a vestirsi per andare a lavoro “ ma come faccio … e se si vede qualcosa …. “.
“ vieni ….. andiamo allo specchio …. vedi la gabbia è abbastanza piccola e non si nota affatto “.
In effetti anche la patta dei pantaloni ora è più piatta e meno evidente.
Lui esce e io vado dal mio amico in palestra; non vedo l’ora di raccontargli tutto.
Lo trovo in ufficio e appena mi avvicino lui subito inizia ad accarezzarmi e baciarmi sul collo. Conosce i miei punti deboli e così anch’io sto al gioco; ci mettiamo 1 minuto a spogliarci completamente e poi lui mi solleva e mi mette seduta sulla scrivania a gambe larghe. Sa che nonostante l’eccitazione, ho bisogno di bagnarmi molto e così si inchina e inizia a leccarmi la fica.
E’ molto bravo e gli piace esplorare senza esitazione ogni angolo, dilungandosi a mordicchiare delicatamente il clitoride. Sa che impazzisco per questo. E’ il momento e mi vuole penetrare “ aspetta ….. ti devo raccontare una cosa ….. “ niente mi è entrato a fondo e mi ammutolisco ansimando “ no senti …. fermo … ti devo dire che …. “ ma lui è infoiato come sempre e inizia a martellarmi contro l’utero.
Ansimo ancora ma insisto e allora lui si ferma rimanendo sempre ben piantato nella mia fica. Prendo fiato e …… “ ho messo una gabbia di castità a mio marito “.
Lui si solleva con il busto, mi guarda negli occhi meravigliato, rimane senza parole e si ritrae rimanendo dentro solo con l’enorme cappella che già da sola mi dilata e mi riempie “ e brava la mia santarellina …. allora giochiamo in tre …. vedrai che ci divertiremo …. “ e inizia di nuovo a scoparmi ma ora lentamente, molto lentamente, facendomi gustare centimetro dopo centimetro del suo pene marmoreo.
Non resisto, mi abbandono sulla scrivania e mi porto entrambe le mani sui seni per strizzarmi i capezzoli. Ancora qualche colpo ben assestato in profondità e inizio a lasciarmi andare in un orgasmo che mi scuote tutta. Lo incito “ dai …. dai …. vienimi dentro come hai fatto con lui …. “ e allora sento un getto di caldo sperma che mi invade, si rovescia dentro di me come un fiume in piena che tutto travolge e allaga. Allora lui si allontana ma rimanendo sempre dentro mi dice “ ma lo sai ….. se tuo marito porterà la gabbia per qualche mese ….. i corpi cavernosi del pene collasseranno perdendo l’elasticità che gli permette le erezioni ….. e il suo cazzo si rimpicciolirà …. diventerà come il cazzetto di un bambino …. “.
Lo ascolto bene e “ ma …. questo Cristina non me l’aveva detto …. comunque meglio così …. tanto noi non scopiamo più …. a che gli serve …. “
“ si infatti “ continua lui “ in questo modo sarai solo mia ….. e poi lui deve abituarsi a godere solo con il culo …. come una troietta “.
Sentir definire mio marito “ una troietta “ mi riaccendo e mi riavvampa di nuovo. Questa volta sono io che mi fletto sulle gambe e scendo per posizionarmi difronte al suo pene.
Lo guardo famelica, lo prendo con la mano destra e me lo porto alla bocca. E’ un po' moscio ma mi piace tanto sentirlo crescere in bocca. Gli scappello completamente il glande e con la lingua pulisco i rimasugli di sperma e i succhi della mia vagina. Che buon sapore …. il sapore dell’amore !!!!
Ora mi infilo tutto il pene in bocca e approfittando che è ancora barzotto, riesco ad arrivare con le labbra fino alla base. La cappella mi sta contro le tonsille e so che a lui questo piace molto.
Aspetto qualche attimo ma subito sento che si sta risvegliando …. mi allontano tenendo sempre il pene in bocca e questa volta mi concentro sulla cappella, iniziando a giragli intorno con la lingua. Succhio …. lecco ….. aspiro con forza … poi scendo a baciargli lo scroto; voglio prendergli i coglioni in bocca uno ad uno. Sono talmente grossi e pelosi chi mi entrano in bocca con difficoltà. Risalgo sul pene e lo lecco ancora ma questa volta lasciandogli un po' di saliva per lubrificarlo al massimo. Alzo lo sguardo per vederlo negli occhi e inizio a segarlo lentamente e poi sempre più veloce. “ uhmmm ….. sei brava come tuo marito …. “ mi confessa con un ghigno sarcastico.
No questo non l’accetto e allora lo sego a due mani sempre più veloce ….. veloce ….. vedo che sta mollando ….. sento l’ uretra che si gonfia …. geme …. ora viene ….. e un primo schizzo vischioso mi raggiunge sulla guancia, subito seguito da altre 3 schizzi che mi vanno a finire sugli occhi e in mezzo ai capelli.
Lui allora mi solleva e guardandomi in viso con un dito premurosamente prende il suo sperma e me lo fa scivolare in bocca. Ho la bocca piena, invasa ….. e con un impulso lo bacio a tappo, faccio entrare la lingua nella sua bocca e così ci scambiamo il suo sperma. Entrambi possiamo apprezzarne il sapore salato e la consistenza appiccicosa.
Squilla il telefono e ci distrae da questa situazione ….. lo stanno chiamando in sala pesi e allora lui abbassa la cornetta e apre un cassetto dal quale estrae un cono di plastica “ tiene questo è il plug che uso con tuo marito …. questa sera faglielo indossare per tutta la notte e poi mandalo in ufficio così …. io verrò da te domani …. mi raccomando lo voglio trovare ben dilatato …. “.
Mi rivesto, prendo il plug in mano e l’osservo …. avrà un diametro di almeno 10 centimetri …. possibile che mio marito sia ridotto in questo modo …..
La cosa mi affascina e mi incuriosisce, ma ve la racconto la prossima volta.
Ciao
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