La mia checca tre

di
genere
dominazione

Eccomi di nuovo
Sono sul taxi che mi sta portando velocemente dall’aeroporto a casa; sono mancata qualche settimana per motivi di lavoro; sono la segretaria personale ….. molto personale, di un dirigente di una azienda farmaceutica e siamo andati in Giappone per affari. Sono la sua amante da qualche mese ed è sempre arrapato a tal punto che mi ha scopata tutti i giorni, mattina e sera e mi ritrovo culo e fica vergognosamente slabbrati. Non che la cosa mi sia dispiaciuta, ma spero che questo sia servito alla mia carriera. Ora sono tornata e non vedo l’ora di rivedere la mia checca e capire se la terapia ormonale ha funzionato. L’ho lasciato nelle mani di Chiara perché volevamo essere certe che prendesse ogni giorno la pasticca. Ma lei aveva in mente anche qualcos’altro. Apro la porta, poso le valige, svesto il cappotto lanciandolo sul divano e sento la checca che fa le faccende in cucina. La vedo di spalle; indossa una divisa da cameriera nera bordata con ricamo bianco; è una minigonna inguinale e quindi noto subito le calze velate nere e le scarpette aperte, anch’esse nere con tacco 12. Ma la cosa veramente sorprendente è la siluette dalle forme molto femminili. Vita stretta, fianchi larghi e pronunciati, una figura slancia, capelli biondi sciolti sulle spalle.
Direi di si, oltre ai capelli tinti, lo vedo cambiato e anche dimagrito !!!
Lui sentendomi arrivare si gira e allora rimango veramente di stucco. Di fronte a me mi ritrovo una ragazzetta ventenne, perfettamente truccata. Il vestitino ha un civettuolo merletto bianco sulla scollatura del petto e noto un leggero rigonfiamento “ ciao … “ mi dice con una flebile tono di voce. Attratta da questa visione non mi ero accorta che Chiara era seduta alle mie spalle gustandosi un caffè. Si alza per venirmi incontro “ l’ho sottoposto ad un training di sissificazione e guarda …. la terapia ormonale ha fatto un miracolo …. guarda come è cambiato …. guarda che belle tettine ….” e così dicendo le apre i primi bottoni della divisa.
Rimango estasiata; ha delle mammelle da adolescente, praticamente una buona prima con capezzoli ingranditi e sporgenti. Lo guardo in viso e mi avvicino per accarezzale, mentre lui timidamente abbassa lo sguardo. Le accarezzo, sono calde e allora indugio con le mani per qualche secondo; è così dolce vedere la sua trasformazione, le sue morbide tettine, rimango ammutolita e sorrido.
Allora Chiara si avvicina e con lentezza le finisce di sbottonare il vestitino.
Osservo estasiata; anche la pelle si è fatta setosa al tatto, il tessuto adiposo si è trasferito verso i glutei e ha decisamente delle fattezze di una femmina bella, alta, snella e non ha la benché minima presenza di peluria.
“ come ti dicevo ….. la trasformazione clinica è stata lenta ma inesorabile …. guarda ….“ e così dicendo le alza il vestitino e noto che non indossa gli slip. “ vieni tocca …. “ e con il dito indice stuzzica il pisellino roseo e morbido, perfettamente depilato, sembra quello di un bambino. Rimbalza moscio e inerte tutto racchiuso dalla pelle “ ma i testicoli …. ? “ le chiedo ad occhi sgranati “ si sono rimpiccioliti e oramai sono saliti e rimangono sempre nel canale inguinale …. le erezioni sono del tutto sparite …. ma la cosa che ti sorprenderà di più … è la trasformazione psicologica …. ha perso del tutto l’aggressività maschile …. anche la voce stava cambiando “.
“ per festeggiare il tuo ritorno …. questa sera ho organizzato una festicciola …. posso chiamare un mio amico ? “
“ si …fai quello che vuoi … prima fammi fare una doccia, mi devo riprendere da 12 ore di volo “ e così dicendo lentamente mi reco in camera da letto, mi spoglio e nuda vado in bagno. Entro in doccia, faccio scorrere l’acqua, regolo di temperatura ed entro rimanendo qualche minuto sotto il tiepido scroscio ad occhi chiusi per rilassarmi. Mi riprendo solo quando percepisco sulla pelle un’aria più fredda. Qualcuno ha aperto le ante della doccia. Apro gli occhi e vedo Chiara che si intrufola dentro. “ ma …..” mi fa segno con il dito di stare in silenzio e mi indica la checca in piedi che ci guarda.
Prende il sapone e inizia a creare una abbondante schiuma che mi sparge su tutto il corpo. Ora mi sta accarezzando dolcemente e non posso fare a meno di provare qualche brivido. Ma perché no, oramai siamo fortemente in intimità, prendo coraggio e anch’io inizio ad insaponarla. Immagino che chiunque ci veda in quel frangente, immaginerebbe di essere di fronte a due lesbiche incallite ma velocemente mi passano davanti agli occhi le furibondo scopate fatte in questo viaggio con il mio capo. Lei ora è scesa sul mio inguine e lo deterge lentamente indugiando con le dita sull’apertura, che evidentemente trova ben disposta alla penetrazione “ uhmm …. ci siamo date da fare in questi giorni …. “. Anche io la accarezzo a pieni palmi che, complice il sapone, scorrono lascivamente sui glutei, sulla schiena, tra le cosce, fino a quando ci lasciamo andare ad un languido bacio. Le nostre lingue danzano e si abbracciano, si intrecciano e sembra non vogliono abbandonare le bocche fameliche. Finiamo la doccia tra lamenti e lascive carezze che mi hanno fatto eccitare in maniera parossistica e nell’uscire la checca ci porge dei teli di morbida spugna profumata “ senti come è bravo a fare il bucato ….”
Andiamo in camera da letto e li indugiamo spalmandoci a vicenda creme idratanti su tutto il corpo. Mi sto riprendendo e sento già la stanchezza che sta scomparendo “ chi hai chiamato per questa sera ? “ “ ho chiamato il mio scopamico … noto per essere sempre in tiro …. e mi dicono che non disdegna anche qualche bella checca come la nostra …. e poi ha un bel batacchio …. vedrai ….”. Finiamo di vestirci e sono già le 21. Suonano alla porta” vai ad aprire … io preparo la checca “. Mi si presenta un bel ragazzone alto, robusto, barbuto, che con una voce sensualissima mi dice “ ciao sono qui per Chiara …. posso ? “ Lo faccio accomodare e ci avviamo in camera da letto dove Chiara e la checca ci aspettano. Chiara si avvicina, abbraccia e bacia languidamente il suo amico “ Franco ….. ti ho chiamato per la tua fama ….. per essere sempre infoiato ….. senza distinguere i buchi ….. ma soprattutto per la tua resistenza …. “ Franco ammicca sorridendo, ha capito subito la situazione “ vedi questa docile sissy … è il marito della mia amica … dobbiamo fargli capire qual è il suo vero ruolo … insomma …. fargli provare un vero maschio …. puoi aiutarci ? “ .
Senza neanche rispondere e senza far caso alla nostra presenza Franco inizia a spogliarsi e con pochi gesti rimane nudo, con un bel membro che gli pende tra le cosce. Ha di fronte a se la mia sissy vestita da troietta e inizia a spogliarla velocemente. Poi si sdraia sul letto per godersi lo spettacolo “ piano …. lentamente …. fammi vedere quanto sei porca …. “ la incita. La checca ubbidiente si denuda pian piano, si vergogna e si copre il pisellino con le mani. Chiara mi sussurra all’orecchio “ spogliarsi nuda di fronte ad un vero maschio è esperienza nuova … molto formativa e forte …. ma siamo ancora ai primi passi “ .
Franco gli scansa le mani e gli prende in bocca il pisellino fino alla base con tale foga che sembra voglia mangiarlo. Lo lecca e lo succhia cercando di allungarglielo. Poi si rialza, lo prende con una mano dietro la nuca e lo bacia in bocca ripetutamente senza badare alla prevedibile ritrosia della checca, che non ha mai baciato un uomo. Con una mano lo accarezza sotto lo scroto e non si meraviglia più di tanto a trovarlo praticamente vuoto, senza testicoli. Con un dito ora si è insinuato tra le chiappette e spinge sullo sfintere per tastare il terreno. Chiara lo ha già ben lubrificato e quando Franco ritraendo il dito lo trova unto, sorride e ci guarda “ posso …. ? “ “ devi ….. “ gli risponde Chiara “ fai del tuo meglio ….. ma lasciane un po’ anche per noi “ e scoppiamo in una fragorosa risata. Si sta segando per eccitarsi e non ci vuole molto per sfoggiare un bel bigolo che stimo tra i 22 e 25 centimetri, bello massiccio, venoso e già completamente scappellato.
Mi fa un certo effetto vedere un omone di quella taglia, abbronzato, muscoloso e peloso, con quel randello che sta per scoparsi il mio maritino effeminato, glabro e con un piccolo seno. Ripenso alle prime volte che si travestiva, chi avrebbe mai immaginato questa evoluzione e poi i suoi amici, cosa diranno adesso vedendolo in quel modo ? Mi tocco, sento di essere tutta bagnata, anzi oramai sono persa in un lago. Franco prende la checca, la mette sul bordo del letto sdraiata sulla schiena, gli sorregge le gambe divaricate che escono dal letto. Si piazza nel mezzo e abilmente con i movimenti del bacino fa sfregare il membro e la turgida cappella tra le natiche e sul buchetto. La checca è in trepida attesa con aria spaventata ma non si lamenta. Passano alcuni secondi che a me sembrano interminabili, Franco si posiziona e inizia a spingere flettendo sulle gambe. Inizialmente la cappella ha difficoltà ad entrare e la checca frigna, emette gridolini aspettandosi il peggio. Ma questi lamenti su Franco hanno un effetto micidiale e continuando a spingere la cappellona si insinua tra le chiappe divaricate. La checca soffre e si lamenta un pò, evidentemente non si aspettava di essere riempito in quel modo, con quello slancio.
Rimango affascinata dalla scena e non mi capacito di come la checca riesca ad accogliere dentro di se un randello del genere. Ora mi sembra ancora più eccitato e simile ad un bastone nodoso. Franco spinge ancora con più forza e lentamente scende nelle sue viscere, la riempi del tutto. Ancora uno sforzo ma ora le palle gli sbattono sulle chiappe della checca che è rimasta a bocca aperta, letteralmente senza fiato. La checca urla e si dimena, ha dolore ma Franco non ha intenzione di fermarsi, e anzi ignorando le urla inizia a stantuffargli nel culo come un mantice. Sono affascinata da questa scena animalesca. Il cazzone va e viene, sparisce nelle natiche e riesce ritmicamente, senza sosta, senza fermarsi, riempiendolo a dovere e immagino allargandolo sempre più, spaccandolo. Dopo qualche minuto la checca smette di lamentarsi e anzi inizia a mugolare, ansima, le gambe gli tremano, le piante dei piedi si accartocciano, le dita dei piedi si piegano ritmicamente come succede a noi donne durante un orgasmo. Mi avvicino per vedere ma la checca non ha emesso sperma “ guarda come gode …. gli piace tantissimo sentirsi femmina …. essere farcito a dovere …. sta provando un vero e proprio orgasmo anale ….“ Chiara è raggiante del risultato ottenuto.
Franco si sfila dal culo che rimane aperto, color rosso fuoco e con un inizio di prolasso; prende la checca come un fuscello e questa volta lo posiziona con la testa fuori dal letto. Gli fa aprire la bocca e inizia a scoparlo in bocca senza ritegno. Vedo la saliva della checca defluire abbondante e appiccicarsi sull’asta che affonda sempre più. E’ soffocato, ha le lacrime agli occhi ma Franco non demorde e anzi prende il viso tra le mani per immobilizzarlo e con un ultimo affondo gli scivola fino in gola a tal punto che gli si forma un rigonfiamento nel collo. La checca soffoca, si dimena ma è immobilizzato; Franco rimane immobile alcuni secondi, poi chiude gli occhi ed emettendo qualche grugnito si ritrae e riversa nella bocca della checca 5 o 6 schizzi abbondanti di sborra densa e viscosa. Non finisce più, continua con gocce e filamenti che fanno strozzare mio marito che si rimette in posizione verticale; respira con fatica ma ha la bocca piena e allora Chiara con una mano lo afferra sul volto e “ forza checca …. manda giù …. senti il sapore del vero maschio …. “ . Rimango attonita, sbalordita da tanta veemenza, e senza neanche toccarmi, sento arrivare un orgasmo; come una potente scossa elettrica che mi attraversa dalla testa ai piedi, mi scende sulla schiena, mi scuote per qualche secondo e poi mi abbandona sudata, esausta ma finalmente appagata.
Chiara prende Franco per mano e lo trascina in salotto; immagino che ora sia lei che voglia farsi scopare. Io rimango con la checca, sdraiati sul letto uno al fianco dell’altra. La accarezzo amorevolmente tra i capelli, voglio capire il suo stato d’animo e le sue sensazioni “ allora caro …. com’è andata ? “. Lui è ancora in estasi …. con il fiatone fatica a parlare …. poi inizia a confessare “ … è stata una cosa che volevo provare da tanto tempo ….. ma non me la aspettavo così intensa …. è stato bellissimo sentirsi finalmente del tutto una femmina …. dimenticare il mio sesso …. concentrarmi sulla mia pussy ….. provare un orgasmo anale ….. “. Ma sento urla provenire dal salotto; evidentemente anche Chiara ha avuto la sua parte “ vieni sissy … vieni a leccare ancora lo sperma di Franco …. vieni …. mi devi ripulire perfettamente vagina e ano ….. devi ingoiare ancora avidamente tutto … “ .
La checca si alza al comando e va a ripulire Franco e Chiara. Sono allibita ma soddisfatta del lavoro di Chiara e a presto vi racconterò il seguito.
Aspetto i vostri commenti.
ciao
di
scritto il
2020-04-18
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