Cuckold a sorpresa

di
genere
scambio di coppia

Io e Giulia festeggiavamo il nostro decimo anniversario di matrimonio. Ci eravamo sposati molto giovani presi da una forte passione e oramai la routine, specialmente a letto, era ormai di casa. Avevamo fatto tutto o quasi noi due insieme e ormai diciamo che c’era poco altro da scoprire. Ma una fantasia mi batteva nella testa da un pó di tempo.
Per festeggiare prenotai una camera d’albergo in un noto centro termale veneto, volevo passare qualche ora in ammollo in piscina e cambiare un pó la solita routine.
Io e Giulia, visibilmente felici, entrammo nella nostra junior suite. La camera era molto moderna e spaziosa, arredata con toni caldi, legno sul pavimento, luce soffusa, un bagno con vasca e doccia molto grande e un frigobar ben fornito. Sistemammo i pochi bagagli che avevamo portato nell’armadio, ci spogliammo e andammo giù in piscina a goderci l’acqua calda mentre fuori era ancora freschino. Dopo esserci rilassati in spa per tutto il pomeriggio e aver mangiato al ristorante dell’albergo misi in atto il mio piano. Erano le 21 ed ero in perfetto orario. Giulia sapeva che potevamo scatenarci a letto ma ancora non sapeva cosa stessi tramando. Le dissi di prepararsi, di mettersi quel completino sexy che mi piaceva tanto. Calze nere, reggicalze, corpetto col reggiseno incorporato per tenere la sua terza naturale dentro ma soprattutto niente mutande addosso. Ah dimenticavo, scarpe nere col tacco 12 super aggressive. La spedì in bagno a prepararsi e a truccarsi senza farle capire i miei piani. Presi il telefono, composi il numero che avevo memorizzato di Steve (così si era presentato nell’annuncio che avevo trovato online), lo chiamai e gli comunicai il numero di camera ed il piano e gli dissi di fare veloce. Avevo paura che Giulia uscisse dal bagno prima che lui arrivasse. Dopo 2 minuti sentì bussare piano alla porta. Andai ad aprire e mi si paró davanti Steve. Alto quasi 1,90...capello lungo castano, carnagione olivastra, vestito in tuta e felpa. Il classico massaggiatore, un pó palestrato ma nemmeno troppo. Ero sicuro fosse di gradimento a Giulia conoscendo ormai molto bene i suoi gusti in fatto di uomini
Lo feci accomodare su uno dei due divani della suite. Mi chiese se doveva rimanere vestito e gli risposi che poteva rimanere a petto nudo se voleva. Si tolse la maglietta e mise in mostra dei bei addominali e un tatuaggio tribale sul petto. Spensi un pó di luci, tirai giù le tende oscuranti della camera e lasciai solo due abat-jour accese. Dopo qualche minuto di attesa Giulia uscì nel suo massimo splendore dal bagno, super sexy e sorridente credendo di trovarmi già a letto. Tiró un urlo quando si accorse della presenza di Steve seduto in fianco a me sul divano e scappó di nuovo a chiudersi in bagno. “ ehi ma chi cazzo è quello?? Sei fuori??? “ mi urló da dietro la porta del bagno. “Dai amore non ti preoccupare, volevo regalarti un massaggio!” “ eh ma cazzo sono quasi nuda, potevi dirmelo che c’era qualcuno!” “Amore non ho fatto in tempo volevo farti una sorpresa...dai esci dal bagno!” “Aspetta un attimo!”. Dopo qualche secondo Giulia uscì dal bagno avvolta in un accappatoio bianco. Aveva ancora i tacchi e le calze nere. “Ciao” disse timidamente “piacere io sono Giulia” “ciao!” disse Steve “non preoccuparti non ho visto niente...o quasi” con un sorriso a 100 denti. Giulia mi guardó stupita come a chiedermi chi cazzo fosse quello ed io “amore volevo regalarti un bel massaggio e ho chiamato lui ma non credevo uscissi mezza nuda dal bagno!”. Giulia mi guardó come per far finta di crederci e disse “e quindi lui cosa dovrebbe fare?” “Ah niente solo un bel massaggio alle spalle se ne hai voglia” e lei “e perchè è senza maglietta?” e Steve “altrimenti con l’olio potrei sporcarmi, li faccio sempre i massaggi così alle ragazze belle come te”.
“Non è che avete in mente qualche idea strana voi due?” “no assolutamente” risposi io. “E allora dove sarebbe l’olio da massaggio e tutto il resto?” chiese Giulia. Steve si giró aprì uno zainetto e tiró fuori un gel lubrificante Durex dicendo “eccolo”. Giulia lo sgamó subito e gli disse “ehi amico...non è da massaggio quello...serve per altre cose” e girandosi verso di me disse “amo ma che cosa volevi fare?” In quel momento stappai la bottiglia di champagne Bruno Paillard che avevo chiesto di farmi trovare in camera e le passai un bicchiere colmo. “Ma niente amore dai, volevo che Steve ti facesse un massaggio e che poi ci guardasse finchè magari io e te giocavamo un pó assieme, niente di così strano”. “Ma tu sei pazzo” mi rispose “ma nemmeno per sogno mi spoglio nuda davanti ad uno che nemmeno conosco assieme a te oltretutto” “perchè no? Se io sono d’accordo che problemi ti fai?” Steve a quel punto intervenne “calmi calmi ragazzi, stasera si voleva solo passare un pó di tempo a divertirsi ma se dovete litigare forse è meglio lasciare perdere e io tolgo il disturbo, oppure posso fare un massaggio a tua moglie e basta se lei è d’accordo” Giulia non disse niente ma nemmeno disse di no e quindi io esclamai “bah...potrebbe essere un'idea...non serve che si spogli mica” . Ma Giulia non parve essere d’accordo. “No” disse “non ho bisogno di nessun massaggio, piuttosto spiegami tu che fai e chi sei” rivolta un pó incazzata verso Steve.
Lui quindi cominció a raccontare la storia della sua vita per poi arrivare a raccontare del suo secondo lavoro, quello che lo aveva portato ad essere nella nostra camera. “Ah quindi” disse Giulia “ci sono dei mariti, oltre che a delle donne, che ti pagano per scopare le loro mogli? “Eh si” disse lui “e anche molto bene” “bè ma stasera non sei qui per questo vero?” disse guardando me. Presi io la parola prima che Steve dicesse qualche cazzata “no amore, ti ho detto volevo solo che ci guardasse, niente di più. “Quindi se resto nuda davanti a lui non ti da fastidio?” “Ma...no..cioè credo di no, non lo so, vediamo” dissi io. A quel punto Giulia aprì l’accappatoio mettendo in bella mostra la sua patatina a noi due che le eravamo seduti davanti sul divano. “Tipo così non ti da fastidio?” e si mise a ridere e lo richiuse subito. “Ma no dai per il momento no, quando andiamo al mare non prendi il sole nuda? Mica mi incazzo se qualcuno ti guarda” e mi alzai per versare ancora champagne nei tre calici e li porsi a loro. Giulia continuava a guardarmi stranita ed incredula. Poi mi sedetti in fianco a lei e brindai “a questa serata!”. Quando finì di bere le presi la testa e cominciai a baciarla, poi pian piano infilai le mani sotto l’accappatoio e cominciai a scostarglielo per far intravedere al nostro invitato un pó di forme di Giulia. Lei se ne stava un pó rigida e titubante ma si lasció fare. Continuava a tenere le gambe chiuse e un pó accavallate ma con una mano cercai di allargargliele finchè riuscì a infilarci una mano in mezzo. Le tolsi la mano e lei rimase con le gambe aperte e mi direzionai verso le sue tette, pian pianino gliele tirai fuori dal reggiseno del corpetto e cominciai a leccarle i capezzoli e poi tornai su a baciarla. “Amore ma cosa stai facendo? Vuoi che ti tradisca?” Ora era seduta a gambe aperte con le tette fuori, l’accappatoio sotto di lei ormai inutile allo scopo di coprire le sue grazie. Mi girai verso Steve e gli chiesi “che ne dici di mia moglie?” E lui “è una figa pazzesca e direi che si vede” indicando con lo sguardo il gonfiore che aveva sotto la tuta. “Oddio” esclamó Giulia “faccio ancora questo effetto agli uomini nonostante i miei 38 anni?” “Trentottooo?” disse Steve “te ne davo 28!” e lei “ah proprio simpatico il nostro amico stasera ahahaa” io ne approfittai per scendere di nuovo con la mia mano tra le sue gambe e cominciai ad accarezzarla li in mezzo. Giulia mi lasció fare e dopo un pó spalancó le gambe ancora di più ma allo tempo fece la finta “dai amore ma cosa stiamo facendo? Sei sicuro?” ed io “si tesoro dai facciamolo” a quel punto lei scivoló ancor più in basso sul divano aprendo ancor di più le gambe dandomi la possibilità di infilare facilmente un dito tra le sue labbra. Steve a quel punto prese la palla al balzo, si abbassó i pantaloni della tuta e se lo tiró fuori. “Oh cazzo” esclamó Giulia “erano anni che non ne vedevo uno diverso dal tuo tesoro...e anche così...bello”. Non aggiunse la parola grosso solo per cortesia nei miei confronti probabilmente ma diciamo che il nostro amico non era messo male. A quel punto le tolsi il dito da dentro e glielo misi in bocca, poi glielo rimisi dentro tra le sue labbra bagnate, lo tolsi, le presi una mano e gliela appoggiai tra le sue gambe. Lei capì subito e inconinció ad infilarsi due dita dentro masturbandosi. Dopo poco gliele tolsi e le portai verso Steve. Lui capì subito le mie intenzioni e si sporse verso di lei per leccargliele. Giulia ebbe un sussulto e cominció ad ansimare finchè Steve gliele teneva in bocca. Io mi feci da parte, mi sedetti in fianco a Steve me lo tirai fuori e cominciai a masturbarmi guardando Giulia che continuava a metterle dentro la sua patatina e a rimetterle in bocca a Steve che gliele succhiava avidamente. Giulia si tiró su e si inginocchió davanti a me e cominció a succhiarmelo incurante della presenza del nostro nuovo amico. Steve se ne stava in fianco a noi a guardarci mentre pian piano continuava ad andare su e giù con la mano. Vedevo che Giuly quando alzava la testa per leccarmi le palle con la coda dell’occhio scrutava il cazzo di Steve, poi si tirava su e me lo stringeva tra le tette per farmi una spagnola e quando scendeva se lo metteva in bocca. Poi mi salì a cavalcioni e aiutandosi con una mano se lo infiló dentro. Con un gamba toccava la coscia di Steve anche lui seduto nel nostro divano e lui si fece un pó più in là. Molto educato il ragazzo pensai. “Era questo che volevi?” mi chiese mia moglie “solo che lui ci guardasse?” “Non solo” risposi io e lei come risposta mi infiló la lingua fini giù in gola “cosa vuol dire non solo?” ma io non risposi “che posso fare così?” e a quel punto tolse un braccio da dietro la mia testa e afferró il cazzo di Steve che ci stava seduto in fianco a guardarci. Giulia cominció a fargli una sega e Steve ricambió con qualche carezza sulle tette. Dopo poco mi diedi uno slanció e mi alzai dal divano tenendomi lei in braccio, mi girai e la rimisi seduta in fianco a Steve. “Continua pure” le dissi. Lei sorrise e allungó la mano di nuovo in cerca del suo nuovo giocattolo. “Ma dai non ti da fastidio se ci gioco un pó? Sicuro?” “No fai pure amore, ti guardo e caso mai ti fermo io”. Guardandomi negli occhi aprì le gambe e cominció a sgrillettarsi mentre con una mano andava su e giù tenendo il cazzo dell’altro tra le dita. “Mi fermi tu sicuro?” sussurró e con calma si chinó sopra il cazzo di Steve e pian pianino tenendoglielo in mano cominció a sfiorarlo con le labbra senza mai staccare gli occhi da me. Poi aprì la bocca e lo ingoió, mi riguardó per aspettare un cenno negativo da parte mia ma vide che invece mi piaceva guardarla fare la troia con un altro. Giocó un pó con il cazzo di Steve per qualche minuto, senza mai andare oltre a succhiargli la cappella ma cominciava ad ansimare sempre più. Poco dopo si alzó da quella posizione, si mise a cavalcioni sul divano con il culo all’insù e cominció a spompinare seriamente Steve senza più guardarmi. Probabilmente non voleva farsi sfuggire un’occasione così ghiotta, un cazzo giovane e grosso tutto suo. Mi alzai dal divano e mi abbassai a guardarla più da vicino. Lei se ne accorse, si staccó dal cazzo di Steve e mi disse “che c’è amo?” e io “niente non preoccuparti continua pure amore” e andai dietro di lei e cominciai a leccarle il suo buchetto del lato b. Gli spingevo dentro la lingua più che potevo e più lo facevo e più la sentivo mugolare con il cazzo in bocca del nostro fortunato ospite. Mi tolsi con la faccia da in mezzo le sue natiche e ci infilai il pollice dentro al culo e due dita dentro la sua patatina. La sua figa grondava di umori come non vedevo da anni, era gonfia e davvero tutta bagnata. I suoi ansimi tra una pompa e l’altra mi confermarono che le piaceva molto la situa.
Steve aveva una mano sulla sua testa per tenerle i capelli su e riuscire a guardarla finchè glielo ciucciava e una sulle sue tette che a turno palpeggiava, del resto come resistere ad una terza abbondante che gli sbatteva sulla coscia?. “Amore vieni qua” mi disse dopo un pó. Mi alzai e mi misi di fronte a lei. Si staccó da Steve e cominció a succhiarlo a me. Anche Steve si mise in piedi e lei si mise in ginocchio in mezzo tra di noi. A turno gli sbattevamo il cazzo in faccia, lei scendeva a leccarci sotto le palle e le piaceva averlo appoggiato su tutta la sua faccia, poi saliva con la lingua su tutta l’asta e infine lo ingoiava tutto solo che con Steve faceva più fatica viste le dimensioni maggiori. Quando si mise nuovamente in bocca quello di Steve le tappai il naso e le bloccai la testa cosicché rischió di soffocare ma con forza riuscì a staccarsi indietro e cominció a tossire insistentemente. Io e Steve ci mettemmo a ridere e lei con uno sguardo di sfida si alzó e incominció a baciare con la lingua il suo nuovo compagno di giochi. Credendo di ingelosirmi. Forse non aveva capito proprio. I due limonarono per un pô e poi lei venne a baciarmi vedendomi per nulla preoccupato per la cosa. Steve si mise dietro e si inginocchió dietro di lei e infiló la testa tra il suo bel culo sodo. Lei si sporse un pô in avanti per facilitarlo nell’impresa di solleticare con la lingua il suo culo ma io l’agevolai ancora di più e la feci mettere a carponi con la testa e le spalle appoggiate al divano che avevamo di fronte all’altro. Stetti lì a guardarli e poi le presi le due natiche e gliele aprì ancor di più colpendola più volte con qualche schiaffo ben assestato. A quel punto Steve si fece avanti per infilarle il cazzo dentro ma lo bloccai, tirai fuori un preservativo dalla valigia e glielo porsi. Nel mentre che lui se lo infilava accarezzavo il culo di mia moglie per tenerla ancora un pô sulle spine. Steve si fece avanti per scoparla e io in fianco a Giulia gli spianai la strada aprendo per bene le sue natiche. Andó dentro subito fino in fondo e Giulia sussultô. Steve cominció a stantuffarla con vigore e più lo faceva più lei urlava. Poi lui si tiró su e si sedette sul divano, col cazzo duro pronto a ripenetrarla. Mia moglie si sedette sopra di lui mentre io accovacciato di fronte a loro ammiravo mia moglie che si masturbava davanti a me mentre qualcun’altro la scopava. Avevo il cazzo che era di marmo, quasi pronto ad esplodere ma non volevo finisse così sul più bello. Li lasciai fare e mi alzai a versarmi un altro pó di champagne poi ne porsi un bicchiere a Giulia che ne bevette un pó e poi se lo versò addosso sulle tette. La adoravo quando era così scatenata. Steve si sfiló da dentro Giulia probabilmente per non finire subito anche lui. Ne approfittai per buttarmi in mezzo alle sue gambe e cominciai a leccarle il clitoride. Sentivo l’odore di gomma del preservativo ma l’odore di figa dominava su tutto. Avevo il cazzo di Steve molto vicino ma non mi preoccupavo che facesse qualche scherzo. Non mi sembrava tipo dai gusti particolari. Steve la prese di nuovo per i fianchi e la alzó per rimetterglielo dentro. Io mi scansai prima che il suo cazzo mi arrivasse in faccia. Le tette di mia moglie saltellavano su e giù ed era davvero godurioso guardarle. I capezzoli erano dei chiodi duri e le sue smorfie di godimento non lasciavano dubbi che la serata non le stesse piacendo. Io me ne stavo tra le loro gambe a guardare le grosse e lunghe labbra della fica di Giulia che abbracciavano il cazzo gommato del nostro amico, una visione così di lei non l’avevo mai avuta prima. Steve cominció ad assestarle dei colpi più energici del solito, capivo che stava arrivando al capolinea. Dopo qualche secondo si tiró fuori da lei e con una mossa veloce si sfiló il preservativo. Strofinó il cazzo tra le labbra umide di Giulia e infine venne copiosamente sopra il suo pube ealcuni schizzi raggiunsero anche il suo ombelico. Giulia si buttó all’indietro sopra di lui, stremata dalla posa e ansimante. Credo che non godesse così da qualche anno. A fatica si alzó da sopra a Steve e si mise in piedi. Era statuaria. Scarpe con il tacco, calze e reggicalze sopra la pancia, tette gonfie e dure e la fica grondante di sperma. Stava di fronte a me che ero seduto, ma non ero disposto a leccargliela di sicuro. Mi prese la testa per i capelli, si giró e mi pianto la testa tra le sue chiappe. Cominciai a leccarle il buchetto mentre lei, chinata in avanti su di me, con una mano mi masturbava. Sapeva come farmi venire. Se non lo sapeva lei. Andai avanti quasi soffocandomi in mezzo alla sua carne con l’unico scopo di infilarle la lingua più dentro possibile al suo buco. Mi lasció il cazzo e mi spinse indietro facendomi appoggiare la testa sul divano e si sedette letteralmente sopra a me . Ogni tanto sentivo qualcosa che mi gocciolava sopra al mio petto ma in quel momento non ci davo troppo peso su cosa fosse. Per fortuna. Dopo qualche minuto che le sue dita stuzzicavano il suo clitoride mi schiacció ancor di più la testa tra il suo culo e venne tra urla soffocate e mugugni. Si alzò da sopra di me, si chinó sopra al mio cazzo e se lo mise giù tutto per la gola. Sapeva che sarebbe bastato poco. Infatti dopo dieci secondi le venì giù per la gola. Qualcosa le andó di traverso e cominció a tossire facendone cadere qualche goccia sul mio cazzo ma da vera maestra del pompino lo leccô e mi pulì completamente. Steve era seduto sul divano a braccia aperte appoggiate sullo schienale che si godeva lo spettacolo. Giulia si alzó e scappô in bagno. Io mi buttai sul divano libero ormai stravolto. Senti l’acqua della doccia aprirsi. Giulia probabilmente voleva togliersi l’odore di noi uomini di dosso.
Dopo qualche minuto vidi Steve alzarsi “ti spiace se vado in bagno?” “Si” gli dissi “puoi rivestirti, questi sono i tuoi 400 euro, ti chiamo io per la prossima volta, ok?”
“Ah ok va bene!” Si rivestì e uscì mesto dalla porta col suo zainetto su di una spalla.
Io entrai in bagno, vidi mia moglie sotto la doccia, mi infilai dentro e cominciai ad insaponarla. “Ehi vieni qua che te lo faccio tornare duro” mi prese una mano e me la mise tra le sue gambe. Chiuse l’acqua, poi chiuse gli occhi e dopo una decina di secondi sentii un liquido caldo che mi cadeva sulla mano. Dall’odore capì subito cosa stesse facendo e il mio cazzo riprese subito vita. Aprimmo l’acqua e ci baciammo sotto la doccia per cominciare a scopare sul serio.
Anche questa fantasia potevamo depennarla dal nostro libro dei segreti di coppia.
per altri racconti scrivetemi a: sambooth2020 chiocciola gmail punto com



scritto il
2021-03-19
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