Lettera a una slave

di
genere
poesie

Stare insieme a te, lo so Anto,
non sarebbe facile.

Sei ironica, intelligente, ragioni in maniera creativa e, soprattutto, sai quello
che vuoi.

Sei gentile, usi sempre le giuste parole. Reagisci come puoi, come devi. Sai sbagliare e sai correggere, e, credimi, è cosa inusuale per una schiava. E io ne ho conosciute, lo sai, reali e non.

Sei attenta, autentica, hai bisogno della tua forza ma anche della tua fragilità, del tuo capire e non capire, del tuo sapere e del tuo desiderio di evoluzione;
hai bisogno di incoraggiamenti, sai di essere rara ma anche di non essere perfetta, sai anche però che, tra le mani giuste, tutti i limiti, con dedizione e costanza, possono essere superati, saltati, frantumati.

Stare insieme a te sarebbe un'occasione di crescita anche per me perciò stare insieme a te sarebbe un dono, una risorsa perché credi nella fiducia, detesti ogni pregiudizio, offri seconde possibilità, perché non ti arrendi se puoi rendere meravigliosa qualcosa a cui tieni e non dai nulla per scontato; perché nonostante tutto la tua fiducia resiste, ti assiste. Hai capito che riesci a bastarti e ti basta, che la gioia e il dolore sono sentimenti differenti ma veri, sono situazioni che accadono nell’accadere del vivere, sono reazioni fondamentali, necessarie, importanti.

Stare insieme a te sarebbe come l’intuizione di un saggio, sarebbe come cioccolato sul pane, come scendere o salire di corsa le scale, sarebbe come sentirsi in un posto dove stare, come sorridere nel bene e nel male, sarebbe come aspettarti sotto casa, davanti al portone, e chiederti come hai fatto a sciogliere l’enigma che mi ingarbugliava. Stare insieme a te significherebbe dare un senso al mio essere padrone.
Non forzerò le tue voglie, avrai libero accesso alle tue sensazioni, e, pur riconoscendo i nostri ruoli e la mia autorevolezza, quando sarai stanca prometto che ci fermeremo a riposare.

Nessuna imposizione è sana, nessuna costrizione è producente; prometto che quando ne avrai abbastanza per me sarà più che sufficiente, a me basta vederti per quella che sei, mi basta sentirti tranquilla, mi basta ascoltare la musica del tuo istinto e vedere i tuoi occhi allargarsi.

Non sottovaluteró la tristezza né i tuoi bisogni perché sarebbe rischioso; a me basta incontrarti dove il tuo valore si lascia abbracciare, dove la tua sete chiede un bicchiere d’acqua, dove la tua anima cerca uno spazio per dichiararsi;
non ti preoccupare, quando sentirai troppo peso sulle spalle alleggeriró il carico. Troveró il giusto appoggio; non si può cancellare con un colpo di spugna la demoralizzazione, ci vuole tempo, tenacia, ci vuole una certa
predisposizione, intuizione.

Non preoccuparti, rispetterò i tuoi tempi, trasformeró la tua inquietudine in carezze delicate sulla testa. Non ti agitare, in qualche modo troveró un modo per il tuo modo di fare.
Tu devi solo decidere di stringere la mia mano e poi non ti preoccupare, ti guido io.
A volte cammineremo, a volte correremo
altre volte sarà giusto riposare.
La libertà comincia sempre con la possibilità di scegliere.

Sir



di
scritto il
2021-04-05
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