La mia felicità 4

di
genere
dominazione

Erano passati 9 mesi, ormai ne mancavano solo 4 alla fine della mia pena, ma Irene non smetteva mai di umiliarmi, ogni volta trovava qualcosa di nuovo per farlo, mi violentava a giorni alterni con lo strap on che ormai non mi faceva più male, mi ci stavo abituando, non lo lubrificava neanche più, pretendeva che lo spompinassi come fosse un vero cazzo prima di metterlo dentro. Erano due mesi che non avevo più orgasmi e non ne soffrivo troppo, le erezioni avvenivano sempre più di rado, venivo usato solo per leccargliela o per essere scopato, tanto Irene aveva più e più amanti con cui fare sesso, non ero più indispensabile. Era il mese di giugno quando un giorno venne a casa mia e mi disse "caro toy questo week end sarò in vacanza con Paolo, e dobbiamo approfittarne, hai ancora una grossa mancanza da farti perdonare, devi scusarti con Martina e per questo sarai il suo regalo di compleanno in questi tre giorni senza di me, non che lei lo meriti troppo per quello che mi ha fatto, ma è sempre mia cugina, e tu l'hai fatta soffrire molto,lei potrà disporre di te come vorrà, le ho persino lasciato la chiave della tua cintura di castità, ma a una sola condizione, non potrai avere orgasmi, quelli sono solo miei" . Ero nel panico più totale, terrorizzato a morte per quello che mi avrebbe potuto fare Martina dopo che l'avevo trattata come una pezza da scarpe, ma mi sbagliavo.
Il venerdì mattina Martina venne a casa mia, da indicazioni mi feci trovare nudo sul divano con un fiocco intorno al collo, ero il suo regalo da scartare. Appena arrivata scoppiò a ridere ed esclamò " che brutta fine hai fatto" le porsi i miei auguri prima di buttarmi ai suoi piedi per chiederle perdono di quanto fossi stato stronzo con lei nel tentativo di mitigare le mie pene.
Pareva aver funzionato, mi prese sotto il mento fino a portare le mie labbra vicine alle sue per poi darmi un bellissimo bacio. Mi tolse la cintura di castità e iniziò a spogliarsi, era bellissima, ormai aveva compiuto 16 anni, una teen da far girare la testa a chiunque, il pene si era rinvigorito, avrei potuto bucarci un muro,mi prese per mano e mi portò in camera, lì non perdemmo tempo, inziammo a baciarci e a toccarci reciprocamente, non sapevo dove metterle prima le mani,dopo qualche minuto ero già dentro di lei, ma dovetti subito fermarmi, memore della condizione che aveva imposto Irene, non potevo venire e dopo due mesi di astinenza e con una figa così davanti era praticamente impossibile, Martina mi sorrise e mi disse "io caro Marco non ho mai smesso di amarti, puoi venire tranquillamente anche dentro di me visto che prendo la pillola, puoi venire tutte le volte che vuoi in questi tre giorni, non diremo nulla a Irene" avevo un sorriso che andava da orecchio a orecchio, neanche dieci secondi ed ero già venuto, le chiesi scusa ma lei accarezandomi su una guancia mi sussurò " tranquillo sborra quanto vuoi, sono a tua disposizione " queste parole mi diedero alla testa, mi era tornato subito duro, nel giro di due minuti venni ancora e ancora, stavo tornando l'uomo che ero, nel giro di un giorno l'avevo scopata sette volte, non riuscivamo a uscire dal letto, lei era piena di attenzioni per me. Il mattino seguente mi destò facendomi un pompino, il risveglio più bello di sempre, nessuna mi aveva mai svegliato così , poco dopo le venni in bocca e lei ingoiò, finalmente una donna era tornata a bere il mio nettare, quanto mi mancava...
Tra una scopata e l'altra mi chiese com era essere lo schiavo di Irene, le riposi con sincerità, non desideravo altro che finisse, accettavo tutto tranne di essere sodomizzato con lo strap on, per quanto mi stessi abituando al dolore, l'umiliazione di essere stuprato mi uccideva dentro. Mi prese il cazzo e quando tornò durò, mi salì sopra e cominciò a cavalcarmi, uno, due tre orgasmi.. fino a quando non venni anch'io. Si distese affianco a me e mi disse " quanto vorrei essere al posto di Irene, ti scoperei h24, la tua castità è uno spreco, ma lei per te ha altri piani".
Passarono altri due giorni così, ero viziato come un bambino sembravo io il festeggiato e la mattina del lunedì seguente ero venuto 14 volte, si 14 volte in tre giorni, se non che Martina guardandomi negli occhi mi disse "abbiamo già finito? Sei sicuro di non voler arrivare a 15? Chissà quanto ti ricapiterà" queste parole mi fecero impazzire, corsi verso di lei e le misi il cazzo in bocca e usai le sue labbra come fossero una figa, fu il quindicesimo orgasmo. Mi rimise la cintura e nel giro di un ora arrivò Irene, che ci interrogò sui tre giorni passati, ma ne io ne Martina raccontammo nulla sui miei orgasmi. Irene pareva molto soddisfatta di me.
La libertà si avvicinava e dopo quel week end la bramavo più che mai.
Tutto tranquillo fino al sabato, quando dopo un venerdì di routine con Irene mi risvegliai legato a pancia in giù e con una palla legata in bocca. Irene mi si avvicinò e mi disse "mi hai tradito e lo hai fatto per ben 15 volte, ma veramente pensavi che Martina non me lo avrebbe detto? Mi sono presa del tempo per emettere la tua sentenza di colpevolezza, mancando ai tuoi accordi la tua pena verrà prolungata di 15 mesi, un mese per ogni orgasmo illecitamente ricevuto" mi colpì con un forte schiaffo e tendomi il cazzo con una mano continuò "cosa non hai capito del fatto che questo è mio? E che da questo coso più uscire sborra solo se lo decido io? " mi colpì ancora " ora verrai punito severamente" tremavo. Lì vicino c'era anche Martina che rideva divertita,ero stato ingannato. Non c'era solo lei ma anche un ragazzo sulla trentina, Irene me lo presentò "Marco ti presento Francesco, lui ha 28 anni e ha una particolarità: è bisessuale ". Cominciai a cercare di divincolarmi, ma non potevo ero legato stretto, Irene non perse tempo "vai Francesco fai di lui quello che vuoi, e cerca di essere meno gentile che puoi" di tutto punto rispose "benissimo, non mi sono mai scopato un ragazzo così bello" si spogliò e dopo avermi sputato sul buco del culo iniziò a pentrarmi fino a quando non fu completamente dentro e poi su e giù senza pietà. Stavo morendo dentro, scopato da un uomo, piangevo e non potevo ribellarmi, continuò fino a quando non venne, sentivo il suo liquido caldo dentro di me, ero definitivamente umiliato. Poco dopo ricominciò, il tutto mentre Irene e Martina si godevano lo spettacolo, mi tolserò la pallina dalla bocca ma prima che potessi dire qualcosa Francesco sfilò il cazzo da dentro il mio culo e mi venne in bocca,volevo risputarlo ma Martina mi colpì forte in faccia e urlò "INGOIA" prese un pò dello sperma che mi colava dalla bocca e disse "una vera donna non sporca e quando lo fa pulisce sempre tutto " e mi infilò due dita in bocca, dovetti ingurgitare tutto. Francesco non smetteva di scoparmi, imploravo pietà, ma mentre Irene rideva Martina continuava a colpirmi "come ci si sente a essere usati zoccola? Ah si zoccola così mi avevi chiamato, zoccola e stupida come una capra" e di nuovo altri schiaffi, il tutto mentre una telecamera riprendeva la scena. Dopo tre ore di stupro, Francesco disse" ora il gran finale, voglio un pompino come si deve" volevo negarmi ma gli schiaffi e le minacce mi fecero desistere, iniziai a succhiarglielo fino a quando non venne nuovamente.
Francesco e Martina andarono via e Irene mi slegò, piangevo come un bambino, mentre mi abbracciava e mi coccolava per placare il mio dolore mi disse "quello che è successo è tutta colpa tua, te la sei cercata" non riuscivo a replicare, iniziavo a pensare anche io che me lo meritassi, poi continuò "mi ha eccitato molto vederti usato da un altro uomo" così che mi impose una nuova regola, se volevo potevo avere tutti gli orgasmi che volevo ma a patto che avvenissero con altri uomini e in sua presenza, mi creò un profilo greender e mi lasciò scegliere a me se e quando usarlo. Dopo il terzo mese di astinenza cedetti, non ne potevo più, la mia necessità di venire era troppo forte, invitai un ragazzo sui 17 anni a casa, i patti erano chiari mi avrebbe solo fatto un pompino, ma una vota venuto Irene mi costrinse a fare lo stesso con lui "vuoi mandarlo via senza dargli un pò di piacere? Sarebbe poco ospitale da parte nostra" mi inginocchiai e iniziai a segarlo," toy non con la mano, usa la bocca" presi a suchiarglielo mentre lei era dietro di me e mi accarezzava i capelli divertita, dopo neanche cinque minuti il ragazzo capitolò "ora toy non far cadere nemmeno una goccia,ingoia tutto, da bravo" chiusi gli occhi per la vergogna e obbedii.
Quando andò via lei mi prese sotto il mento e mi disse "hai visto che brava fidanzatina che hai? Penso sempre ai tuoi bisogni"
continua
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scritto il
2021-05-01
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