Il mio caro J.
di
Pagoda
genere
dominazione
Sto per indossare la nuova biancheria intima che ho comprato proprio per uscire con te, slip di pizzo nero, e un baby-doll nero di pizzo e raso, reggicalze e calze nere, e naturalmente scarpe nere con i tacchi a spillo di ferro.
Sopra metterò una gonna nera lunga con uno spacco laterale, e una camicetta nera chiusa da una zip fino al seno.
Ho in mente un programma speciale per questa sera, prima andremo in un albergo e ci registreremo, poi andremo a cena nel ristorante dell'hotel, li cercheremo un séparé appartato, e ci siederemo ad un tavolo.
Tu infilerai una mano dentro lo spacco della mia gonna, in cerca della mia figa che è molto calda e bagnata e molto affamata delle tue attenzioni.
Ma io sposterò via di là la tua mano, e la porterò verso di te, in cerca del tuo cazzo, che tu dovrai toccare guidato dalla mia mano fino a farlo diventare duro.
A quel punto aprirò la lampo dei tuoi pantaloni, e lo farò uscire, e ci giocherò sotto il tavolo fino a farlo diventare ancora più duro.
E poi, facendo finta di niente farò cadere sotto il tavolo il tovagliolo, io farò finta di raccoglierlo ed invece mi chinerò sopra il tuo cazzo, lo prenderò in bocca fino a quando tu mi pregherai di farti venire.
A quel punto ti dirò di salire in camera, lì ti butterò sul letto e davanti a te comincerò a togliermi i vestiti, e gli slip fino a rimanere solo con il baby doll e reggicalze.
A quel punto qualcuno busserà alla porta, sarà Grace. Io la farò entrare e la bacerò sulla bocca come bacio te ogni volta che ti vedo.
Grace indosserà un lungo soprabito bianco chiuso da una cintura e stivali di pelle, e quando lascerà cadere a terra il soprabito vedrai che indossa un body borchiato nero, e stivali fino alla coscia di vernice nera.
Lei mi porgerà un sacchetto dal quale estrarrò un collare con le borchie che metterò al tuo collo, un guinzaglio formato da una catena e un manico di pelle, e un gatto a nove code.
A quel punto non avrai scelta, dovrai decidere, noi vogliamo fare di te il nostro schiavo, noi saremo le tue padrone e tu dovrai ubbidire, tutto ciò che ti diremo dovrà diventare legge per te da quel momento in poi, il tuo piacere dipenderà da noi, se farai ciò che ti ordiniamo ti premieremo facendoti godere, altrimenti sarai punito.
Per prima cosa ti farò mettere a quattro zampe, poi ti porterò in giro per la stanza, al guinzaglio come se fossi il mio cagnolino, poi ti ordinerò di leccare gli stivali di Grace, voglio vedere la tua lingua pulirli per bene, dalla punta fino alle sue coscie.
Tu protesterai e allora Grace ti dovrà punire, ti farà provare il gatto a nove code. Vedo già i segni che ti lascerà, sulla tua schiena, sul tuo sedere, sul tuo torace, fra le tue gambe, ogni volta saranno nove segni rossi che bruceranno sulla tua pelle, tu cercherai di difenderti e allora non avremmo altra scelta, dovremmo metterti le manette, e legarti al calorifero e per il momento ci dimenticheremmo di te, per dedicarci solo a noi.
Sarà la tua punizione, dovrai guardare mentre noi ci divertiremo da sole. Io e Grace ci distenderemmo sul letto, il suo corpo disteso sopra il mio, il calore della sua pelle contro la mia, la sua lingua nella mia bocca, mentre le nostre mani percorreranno i nostri corpi in cerca del punto dove inizia il nostro desiderio.
Io indosserò un paio di mutandine speciali, di quelle usano certe signore sole, quelle con il cazzo incorporato e davanti a te inizierò a scoparla, fino a farla venire.
Tu ci pregherai di slegarti, e ad ogni colpo che affonderò in lei, il tuo cazzo fremente ti farà sempre più male fino a che ti sembrerà che ti voglia scoppiare.
Allora ti slegheremo, per dare la possibilità ai tuoi muscoli di sgranchirsi, poi ti ordinerò di leccarla tra le gambe, di raccogliere i suoi umori con la lingua proprio come farebbe un bravo cane.
Tu da bravo ubbidirai allora per premiarti mi distenderò sul letto, con le gambe spalancate, e tu verrai sopra di me, per entrare in me, a quel punto legherò con le manette le tue mani alla spalliera del letto, ma tu non ci farai molto a caso, impegnato a sentire il tuo cazzo che dentro di me pulsa sempre di più, sarà allora che Grace entrerà dentro di te sfondandoti il culo con quel grosso cazzo di gomma, e nel preciso istante in cui lei prenderà possesso di te, io scivolerò via da sotto il tuo corpo, e mi chinerò a prendere il tuo cazzo in bocca proprio mentre stai per venire, e avidamente berrò la tua sborra calda...
Suonano alla porta, sicuramente sei tu che sei arrivato a prendermi.
Sopra metterò una gonna nera lunga con uno spacco laterale, e una camicetta nera chiusa da una zip fino al seno.
Ho in mente un programma speciale per questa sera, prima andremo in un albergo e ci registreremo, poi andremo a cena nel ristorante dell'hotel, li cercheremo un séparé appartato, e ci siederemo ad un tavolo.
Tu infilerai una mano dentro lo spacco della mia gonna, in cerca della mia figa che è molto calda e bagnata e molto affamata delle tue attenzioni.
Ma io sposterò via di là la tua mano, e la porterò verso di te, in cerca del tuo cazzo, che tu dovrai toccare guidato dalla mia mano fino a farlo diventare duro.
A quel punto aprirò la lampo dei tuoi pantaloni, e lo farò uscire, e ci giocherò sotto il tavolo fino a farlo diventare ancora più duro.
E poi, facendo finta di niente farò cadere sotto il tavolo il tovagliolo, io farò finta di raccoglierlo ed invece mi chinerò sopra il tuo cazzo, lo prenderò in bocca fino a quando tu mi pregherai di farti venire.
A quel punto ti dirò di salire in camera, lì ti butterò sul letto e davanti a te comincerò a togliermi i vestiti, e gli slip fino a rimanere solo con il baby doll e reggicalze.
A quel punto qualcuno busserà alla porta, sarà Grace. Io la farò entrare e la bacerò sulla bocca come bacio te ogni volta che ti vedo.
Grace indosserà un lungo soprabito bianco chiuso da una cintura e stivali di pelle, e quando lascerà cadere a terra il soprabito vedrai che indossa un body borchiato nero, e stivali fino alla coscia di vernice nera.
Lei mi porgerà un sacchetto dal quale estrarrò un collare con le borchie che metterò al tuo collo, un guinzaglio formato da una catena e un manico di pelle, e un gatto a nove code.
A quel punto non avrai scelta, dovrai decidere, noi vogliamo fare di te il nostro schiavo, noi saremo le tue padrone e tu dovrai ubbidire, tutto ciò che ti diremo dovrà diventare legge per te da quel momento in poi, il tuo piacere dipenderà da noi, se farai ciò che ti ordiniamo ti premieremo facendoti godere, altrimenti sarai punito.
Per prima cosa ti farò mettere a quattro zampe, poi ti porterò in giro per la stanza, al guinzaglio come se fossi il mio cagnolino, poi ti ordinerò di leccare gli stivali di Grace, voglio vedere la tua lingua pulirli per bene, dalla punta fino alle sue coscie.
Tu protesterai e allora Grace ti dovrà punire, ti farà provare il gatto a nove code. Vedo già i segni che ti lascerà, sulla tua schiena, sul tuo sedere, sul tuo torace, fra le tue gambe, ogni volta saranno nove segni rossi che bruceranno sulla tua pelle, tu cercherai di difenderti e allora non avremmo altra scelta, dovremmo metterti le manette, e legarti al calorifero e per il momento ci dimenticheremmo di te, per dedicarci solo a noi.
Sarà la tua punizione, dovrai guardare mentre noi ci divertiremo da sole. Io e Grace ci distenderemmo sul letto, il suo corpo disteso sopra il mio, il calore della sua pelle contro la mia, la sua lingua nella mia bocca, mentre le nostre mani percorreranno i nostri corpi in cerca del punto dove inizia il nostro desiderio.
Io indosserò un paio di mutandine speciali, di quelle usano certe signore sole, quelle con il cazzo incorporato e davanti a te inizierò a scoparla, fino a farla venire.
Tu ci pregherai di slegarti, e ad ogni colpo che affonderò in lei, il tuo cazzo fremente ti farà sempre più male fino a che ti sembrerà che ti voglia scoppiare.
Allora ti slegheremo, per dare la possibilità ai tuoi muscoli di sgranchirsi, poi ti ordinerò di leccarla tra le gambe, di raccogliere i suoi umori con la lingua proprio come farebbe un bravo cane.
Tu da bravo ubbidirai allora per premiarti mi distenderò sul letto, con le gambe spalancate, e tu verrai sopra di me, per entrare in me, a quel punto legherò con le manette le tue mani alla spalliera del letto, ma tu non ci farai molto a caso, impegnato a sentire il tuo cazzo che dentro di me pulsa sempre di più, sarà allora che Grace entrerà dentro di te sfondandoti il culo con quel grosso cazzo di gomma, e nel preciso istante in cui lei prenderà possesso di te, io scivolerò via da sotto il tuo corpo, e mi chinerò a prendere il tuo cazzo in bocca proprio mentre stai per venire, e avidamente berrò la tua sborra calda...
Suonano alla porta, sicuramente sei tu che sei arrivato a prendermi.
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