Mirella

di
genere
orge

Era proprio una grandissima zoccola......inoltre il marito....... l'aiutava.
Ero da poco tornato allo studio, stanco da un cantiere assolatissimo, e con la voglia di farmi una doccia rinfrescante, quando all'orizonte si stagliò nitida la sagoma rotondetta di Mimmo, un mio amico rompipalle che però aveva la moglie bona e per questo era tollerato.per mia sfortuna aspettava proprio me, voleva comprare un terreno dove costruire una villetta (poi capii perchè la voleva riservata) e voleva farmi vedere le carte che il venditore gli aveva dato da mostrare al tecnico. Feci finta di non seccarmi e solo nel ricordo della moglie, mi apprestai a dare uno sguardo distratto alle carte.
Lo guardavo di sottecchi e notai un atteggiamento insolitamente riservato pertanto, per rompere il silenzio, gli domandai della moglie....."come stà, cosa fà di solito, a che punto era con un disegno che aveva iniziato tanto tempo fa e che aveva giurato di mostrarmelo finito."non ne ho la minima idea" "è da molto che non ci parliamo" "anzi volevo dirti se puoi cercare di parlarle con una scusa per tentare un riavvicinamento".sobbalzai - certo gli dissi - solo dovremo inventarci qualcosa, perchè è da tanto che non la vedo e non la sento. "A questo ci penso io" disse Mimmo Le ho detto che saresti venuto in negozio a vedere dei mobili per la casa in campagna.Avevano un negozio di mobili ma io proprio non lo frequentavo mai anche perchè il genere di mobilio non era proprio il mio genere.
Daccordo -dissi - domani sera dopo le otto sarò da te. Se ne andò sollevato - era questa la vera ragione per cui era venuto a trovarmi -
La sera dopo arrivato al negozio mi accorsi di essere aspettato, Mirella , inguainata in un affusolatissimo hot-pant e maglietta una misura più piccola del dovuto, cinguettò appena entrato -"architetto.....che piacere.....sembra un secolo che non ci si vede e si fiondò per baciarmi sulle guance senza però tralasciare di farmi notare la durezza spigolosa del suo seno.
Il marito, rosso in viso, cercava, disperatamente di partecipare alla discussione, ma era tagliato fuori ci mangiavamo con gli occhi e sottendevamo tutta la nostra libidine, troppo a lungo, repressa."Se hai un minuto di tempo voglio farti vedere quel quadro che ho dipinto, te lo avevo promesso" disse ammiccando. No!!! gridò il marito "non posso accompagnarvi adesso aspetto gente importante". "non fa niente ci raggiungerai appena potrai" disse lei e aggiunse "immagino che l'architetto si fermi a cena".C'era qualcosa che mi sfuggiva ma la cosa allettante era che lei si era allontanata verso la macchina sculettando in maniera pazzesca. Farfugliai qualcosa a Mimmo per seguirla docilmente. Salito in macchina mi accorsi di avere per le mani una grossa occasione per scoparmi la mignottona e per non perdere tempo le dissi"accellera ho voglia di vedere oltre il quadro anche il resto" "che fretta" dise lei guardando il mio pacco ormai pronto allo scoppio.
Per entrare a casa lei doveva precedermi su una scala ripida e stretta ed ovviamente, fece finta di perdere l'equilibrio e si appoggio decisamente al mio membro.Ebbe appena il tempo di varcare la soglia che mi buttai addosso infilandole le mani dappertutto e soffocandola con la mia lingua nella sua bocca.Ci stava e mi condusse subito nel salone dove, su un bellissimo tappeto persiano, ci accoppiammo diverse volte. non parlavamo non ce n'era bisogno l'intesa era perfetta e quando, dopo averle frugato il buchetto dietro la feci voltare a pancia in giu mi disse... fai piano sono anni che non lo uso. Cominciai tutte le procedure del caso, saliva, dito poi dita quando improvvisamente ebbi come l'impressione di essere guardato.... mi fermai ma lei mugulò qualcosa che sembrava..."continua ti prego" per cui riiniziai ma la sensazione si ripresentava ed allora, d'improviso, mi alzai da terra ed andai ad aprire la porta di uno sgabuzzino che era proprio li accanto .... sorpresa accovacciato con il cazzettino in mano c'era il marito che aveva capito tutto, era daccordo con la moglie e si era fiondato, subito dopo di noi, per godersi lo spettacolo. Mi indispetti, avrei voluto essere avvisato, mi sentivo strumento non mi andava più di farlo mi misi ad imprecare contro tutto e contro tutti..... ma quando Lei, con un sorriso mellifluo, mi prese il cazzo in bocca, capi che sarei andato in fondo....e quanto in fondo.
scritto il
2012-03-06
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