Due cretini
di
Mannaro
genere
etero
Mi apri la porta e già so che cosa vuoi fare oggi. Sono arrivato da te quasi in trance.
Mi hai scritto per bere un caffè dopo settimane di lavoro.
"Allora entri?" Mi fai. Sorridi dolcemente mentre lo dici, ma I tuoi occhi dicono tutt'altro.
Andiamo verso la cucina e guardo come sculetti contenta camminando a piedi nudi.
In effetti l'aroma di caffè si sente, forse dopotutto due chiacchere le possiamo fare.
Entriamo in cucina e ti siedi a capotavola, la signorina di casa, con quell'aria così superiore che mi fa sentire inadeguato e con cui mi tieni sempre in pugno.
Mi siedo accanto a te e prendiamo tempo, parliamo del più e del meno mentre ci stuzzichiamo con lo sguardo e con gesti innocui finché non appoggi un piede sulla mia gamba.
Lo prendo con le mani e inizio a massaggiarlo, sollevo un po' il vestiti e allungo le mani sulla tua gamba.
Mi guardi e ridi "Mi mancavano le tue attenzioni sai?"
"beh potevi chiamarmi prima".
Si fa seria "Sai che sono presa dal lavoro, non ho tempo nemmeno per me stessa"
"Si vive una volta sola, lavora meno e delega ad altri, vivrai più serena te lo dico sempre. Ma non mi ascolti mai".
"Sei tu che anche quando lavori pensi a come scoparmi"
Ancora quello sguardo superiore.
Che stronza. E come mi conosce bene.
Mi alzo e mi chino per guardarla negli occhi
"per essere alta un metro e poco più mi tratti sempre un po' troppo dall'alto al basso"
"Se ti da tanto fastidio puoi sempre andartene"
Le mordo la guancia e le accarezzo i lunghi capelli castani, mentre lei mi accarezza il collo e il viso.
La prendo per i fianchi e la faccio sedere sul tavolo.
Sbuffi.
"Mi si spezza la schiena annetta, così sono più comodo". Rido.
Incroci le gambe dietro la mia schiena, mi mordi il labbro fino a farmi sanguinare e mi infili la lingua in bocca.
Faccio scivolare le mani sotto la maglietta fino a trovare i capezzoli turgidi.
Li strizzo attraverso il tessuto e parte il tuo primo gemito.
"Potevi almeno far finta di non volermi portare a letto mettendoti un reggiseno no?"
"Già che mi son vestita è tanto". Appoggi una mano sul pacco. "neanche 30 secondi a parlare e ce l'hai già duro".
"Voglio proprio vedere te invece".
Ti alzi il vestito, mi prendi una mano e me la indirizzi verso il tuo sesso nudo.
Questo riesce a sorprendere pure me.
"Che porca" ti sussurro e tu mi guardi soddisfatta prima di ricominciare a baciarmi.
Tocco la tua carne calda e mi eccito sempre di più.
Tolgo la mano da lì solo per farti leccare due dita, poi inizio ad accarezzarti le grandi labbra piano.
Poi passo alle cosce e ai fianchi. Mi allontano dal tuo fiore e ti da fastidio quando lo faccio perché odi quando prendo tempo.
Tu ecciti me, io rispondo.
"dai toccami" e mi infili la lingua nell'orecchio.
Fai scivolare le mani sotto la camicia e inizi a graffiarmi la schiena finché non conficchi le unghie sulle spalle quando lentamente ma inesorabilmente entro dentro di te con il medio.
Sei bollente. Sei bagnata.
Faccio ruotare il dito dentro di te, ma sciogli le gambe e mi spingi via.
Faccio un passo indietro mentre tu ti sfili il vestito e lo getti a lato.
Rimani nuda. la tua terza soda con i capezzoli che svettano, i capelli castani che scendono sulle tue spalle, i tuoi occhi fissi su di me e le tue labbra dischiuse. Sei una dea. Una bellissima maiala.
"dai andiamo in camera" e scatti verso la matrimoniale.
Ti rincorro mentre ridi.
"sfacciata" e ti pizzico il culetto di cui vai tanto fiera. Me lo voglio mangiare quel culo.
Ti butti a letto e faccio per stendermi su di te, ma con un piede sul petto mi fermi.
"com'è che tu sei ancora vestito?"
"non pensavo servisse"
"dai cretino muoviti, voglio vederti nudo, fammelo vedere"
Ai piedi del letto inizio a spogliarmi mentre tu a gambe aperte ti tocchi davanti a me, lentamente, massaggiandoti il clitoride e strizzandoti le tette.
Mi spoglio lentamente, lo spettacolo è sicuramente interessante e ne vale la pena.
"quanto sei maiala?"
"vieni a leccarla". Un ordine secco.
Salgo sul letto in ginocchio e mi chino in avanti per baciarti tra le cosce.
Le chiudi di scatto. "dai prendila"
Mi fai eccitare da morirà quando fai così la troia.
Di forza cerco di aprirti le gambe mentre tu scalci e ti divincoli.
"ti muovi?" e ridi.
"leccami su".
Ti ribalto e ti metto a 90. Li puoi chiudere le gambe finché vuoi, ma è davanti a me non puoi più giocare.
Di sicuro ti sei divertita, piccole gocce scendono lungo le gambe.
Appoggio la lingua tra le labbra e tu sospiri.
Inizio a lappare per gustare il più possibile il tuo sapore, così dolce che non sembra vero.
Muovo la lingua su e giù dal clitoride fino a infilarla il più possibile "dentro entra più dentro".
Con la lingua ti accarezzo il clitoride e poi dai li continuo la leccata senza mai staccare la limgua passando tra le labbra, l' entrata della vagina, la rosellina dell'anno, la spina dorsale fino ad arrivare all'orecchio destro. Sei a 90 sotto di me e ti appoggi la punta tra le cosce.
Ci stiamo eccitando sempre di più, ma non è il momento giusto ancora.
Ti faccio stendere supina e metta la testa fra le tue cosce, inizio a leccare.
"leccami come piace a me dai"
Sorrido e alzo lo sguardo. Occhi chiusi e una smorfia di piacere, le mani lungo i fianchi che artigliano le lenzuola.
Inizio a leccare con la punta della lingua in modo molto veloce il tuo clitoride. Le mie mani che accarezzano il tuo corpo.
Tu ansimi e io godo nel vedere che ti fai pervadere dal piacere.
Intingo due dita sul tuo fiore sempre più bagnato e te le faccio succhiare.
"Ti piace? " dico.
"Ah si, ma non fermarti con la lingua".
Delle grandi lappate per variare il movimento e poi mi concentro di nuovo sul clitoride.
Infilo le due dita della mano destra dentro di te, uno alla volta con i polpastrelli verso l'alto, a cercare il tuo punto g. Le faccio entrare sempre più forte e gradualmente alzo il ritmo del ditalino e delle leccare.
Appoggio la sinistra sul monte di venere e premo delicatamente.
Non è una cosa immediata certamente, sono lunghi minuti, ma i tuoi respiro accelerano e i tuoi guaiti riempiono la stanza.
Poi all'improvviso serri le gambe intorno alla mia testa, trattieni il respiro e io accelero al massimo, finché l'orgasmo non ti sconquassa tutta mentre urli in modo strozzato.
Mi appoggi una mano sulla testa e io quasi mi fermo.
Ti lecco delicatamente e basta, per farti respirare.
Dopo un paio di minuti salgo verso di te, baciando il tuo corpo fino al tuo viso. Stai sorridendo. Allunghi una mano verso il mio pene e lo accarezzi piano.
Sono inginocchiato affianco a te e tu ti appoggi sui gomiti. Dai un bacio alla punta del cazzo poi guardi il lenzuolo.
Seguo il tuo sguardo e vedo qualche goccia sparsa. Mi guardi e ridi imbarazzata, mentre acceleri il tuo massaggio.
Prendi e avvolgi la cappella nella tua bocca. La lingua saetta a destra e sinistra. Ti sei pienamente ripresa dall' orgasmo e hai ancora più voglia ora.
Mi fai stendere e inizi un pompino divino
"finalmente" dici e mi guardi con un sorriso perverso. La luce nei tuoi occhi è vivida e fissa sull'obiettivo.
Succhi e seghi il mio cazzo, lecchi l'asta e poi cerchi di ingoiarne il più possibile, mi massaggi le palle e le succhi una alla volta mentre mi seghi forte. Sei indiavolata.
Ti faccio mettere a 69.
"un po' di piacere ad entrambi no?" dico.
Ti lecco sia la figa che la rosellina dell'ano cercando di entrare in profondità con la lingua in entrambi i tuoi orifizi.
È meraviglioso come ci stiamo dando piacere.
Ad un certo punto ti alzi "dai, mettimelo dentro".
Gioco di sguardi, ti faccio stendere e mi metto sopra di te.
Prendo il pene e lo struscio sulla tua figa bagnata.
"mettimelo dentro dai"
Io rido e continuo.
Tu inizi a dimenarti e con il bacino e le mani cerchi di farmi entrare dentro di te. Lottiamo un po' finché lentamente inizio ad infilarlo dentro di te.
Siamo fermi e ci guardiamo negli occhi, quasi non respiriamo.
Mi fermo un attimo una volta arrivato in fondo. Un bacio rabbioso toglie ogni indugio e inizio a scoparti.
I corpi che si muovono, le nostre mani che accarezzano i nostri corpi, ci graffiamo e mordiamo, gemiti e ansimi.
Dentro di te è il paradiso, bollente, bagnata e tu lo senti spingere dentro di te sempre più forte.
Mi fermo mi alzo e ti faccio mettere i piedi sulle mie spalle.
Mi guardi con quello sguardo quasi preoccupato. "Guarda che mi spacchi"
Ti infilzo lentamente, tu metti una mano sulla pancia e impazzisci a sentire il mio cazzo che si muove dentro di te.
Sono terribilmente eccitato e non durerò a lungo. Tu lo sai e sorridi maliziosa.
"stai già per venire?"
Stai godendo da tempo e ancora riesci a prendermi in giro. Ti adoro. Rido.
Ritorniamo alla missionaria. Le gambe incrociate dietro la mia schiena.
Una mia mano che ti stringe un seno. L'altra sotto di te che stringe il tuo culetto sodo. Accelero sempre di più, tu ormai urli a pieni polmoni e io non mi controllo più.
Stacco la mano dal tuo culo, ti faccio leccare due dita mentre ti scopo forte. Mi fai un pompino al dito medio.
Stacco il dito dalla tua bocca ghiotta e ti stringo il viso.
"Sto per venire".
"OH si riempimi".
L'orgasmo mi prende. Ti schizzo dentro tutto il mio piacere e tu mi mordi il collo e trattieni le urla. Siamo pure estasi sessuale. Rallento i movimenti mentre ansimiamo
Quanto stiamo godendo non lo so.
Ci baciamo piano mentre prendiamo fiato. Il mio cazzo ancora pulsa dentro di te.
Effusioni nel silenzio.
"Perché non siamo sempre così?" mi fai.
"Non lo siamo?"
"Ora. Quando siamo a letto. È speciale. Ma perché non siamo così anche nella vita normale? Perché questo inverno non è stato sempre così "
"Non ci siamo parlati, avevamo paura di dirci le cose. Venivamo da una situazione diversa, abitudini diverse. E non ci siamo capiti"
"Ma com'è possibile?"
"Non lo so... Immagino che la zona rossa abbia colpito anche noi, lavorare, stare a casa... Ci ha inariditi e siamo esplosi senza rendercene conto."
"Può essere, ma non sono sicura sia tutto qui"
"Magari questa voglia ci fa paura, paura che si riduca solo a questo... Non riesco a pensare che sia solo sesso... Fosse solo sesso non scoperemmo così"
"Beh chi si immaginava che tu scopassi così?" e ridi.
"Cretina... Sono serio"
"Non sono sicura di me stessa"
"neanch'io, ma quando sono qui non mi importa niente del mondo"
Ti bacio e inizio a muovere il bacino. Sono ancora dentro di te.
"Già ripreso?"
Ti guardo, "No" Mi sfilò da te "fammelo tornare duro"
Mi guardi deliziata. Tu lecchi me e io lecco te, assaggiamo in nostri sapori combinati.
Di nuovo un 69, ma questa volta sto sopra io. Non ti ci vuole molto a farmelo tornare duro. E inizio a scoparti la bocca piano. Ma sono concentrato su altro
Con il medio della destra sto stuzzicando il tuo culetto. Ci passo la lingua e poi lo massaggio con il polpastrello.
Inizio a succhiare il clitoride e poi piano ti penetro la rosellina.
"Ah che fai"
"Scusa, lo sai quanto mi eccita"
"Scemo... Continua ma fai piano"
Sei eccitata e confusa. Lo sento perché sei sconnessa nel succhiarmi e segarmi.
Ansimi, ti prendo una mano e la stringo.
Infilo il medio nella tua vagina per bagnarlo e poi forzo il tuo culetto. Con delicatezza facendo avanti e indietro infilo tutto il medio dentro il tuo ano.
"Dio... È diventato durissimo" e ingoia in profondità il mio cazzo.
Ti scopo il culetto e continuo a leccarti, poi infilo il pollice della stessa mano nella tua figa bollente.
"Non vorrei mai si offendesse".
Un tuo morso leggero mi fa capire che non mi è concesso fermarmi a fare battute.
Stiamo impazzando di nuovo.
Mi fermo, mi stacco e mi alzo.
Ci guardiamo con sguardo animalesco. Ti allungo un braccio, ti appendi e ti metti a pecora.
Mi inginocchio dietro di te.
Niente dolcezza adesso. Solo fottere forte.
Entro dentro di te e tu ti scateni.
A 90 tu impazzisci e prenderlo da dietro ti trasforma. Io spingo in avanti e tu spingi indietro.
"Oddio, scopami, scopami" urli e godi.
Io appeso ai tuoi fianchi ti fotto come un matto. I nostri corpi fanno rumori osceni.
Ti schiaffeggio il culo.
"sei un animale" sbotti.
Allora ti faccio alzare verso di me mentre continuo a fotterti.
Ti stringo i seni e gioco con i tuoi capezzoli. Ti mordo e ti lecco il collo.
"Oh mi fai godere come una troia".
Come abbiamo iniziato ci fermiamo. Mi fai stendere ti metti a cavalcioni si di me e ti impali. Non dobbiamo dire niente tra di noi, ci capiamo alla perfezione.
Mi cavalchi. Ci guardiamo negli occhi mentre saltelli sul mio cazzo che sprofonda sempre di più dentro di te. Ne vuoi sempre di più. E li sopra ti senti potente.
Siamo di nuovo ad un punto di non ritorno. Stiamo godendo e stiamo per venire. Ti stringo per i fianchi e inizio a spingere verso l'alto dentro di te. Colpi fortissimi che ti tolgono il fiato. Questa volta non parliamo
Ti adagi su di me mentre continuo a pompare. Ci stringiamo, le bocche aperte uno davanti all'altra.
E l'orgasmo arriva. Ancora più potente di prima, ci stringiamo e ci ansimiamo il piacere nelle orecchie.
Di nuovo gli schizzi ti riempiono e il mio cazzo viene spremuto dai tuoi muscoli. Toglie il fiato godere dentro di te.
Rimaniamo fermi così. Tu sopra io sotto. Immobili ad assaporare il reciproco piacere.
"Sei bravo" dici sorridendo.
"No" rispondo "fossi stato bravo non ti avrei dovuto far cadere in tentazione".
Mi hai scritto per bere un caffè dopo settimane di lavoro.
"Allora entri?" Mi fai. Sorridi dolcemente mentre lo dici, ma I tuoi occhi dicono tutt'altro.
Andiamo verso la cucina e guardo come sculetti contenta camminando a piedi nudi.
In effetti l'aroma di caffè si sente, forse dopotutto due chiacchere le possiamo fare.
Entriamo in cucina e ti siedi a capotavola, la signorina di casa, con quell'aria così superiore che mi fa sentire inadeguato e con cui mi tieni sempre in pugno.
Mi siedo accanto a te e prendiamo tempo, parliamo del più e del meno mentre ci stuzzichiamo con lo sguardo e con gesti innocui finché non appoggi un piede sulla mia gamba.
Lo prendo con le mani e inizio a massaggiarlo, sollevo un po' il vestiti e allungo le mani sulla tua gamba.
Mi guardi e ridi "Mi mancavano le tue attenzioni sai?"
"beh potevi chiamarmi prima".
Si fa seria "Sai che sono presa dal lavoro, non ho tempo nemmeno per me stessa"
"Si vive una volta sola, lavora meno e delega ad altri, vivrai più serena te lo dico sempre. Ma non mi ascolti mai".
"Sei tu che anche quando lavori pensi a come scoparmi"
Ancora quello sguardo superiore.
Che stronza. E come mi conosce bene.
Mi alzo e mi chino per guardarla negli occhi
"per essere alta un metro e poco più mi tratti sempre un po' troppo dall'alto al basso"
"Se ti da tanto fastidio puoi sempre andartene"
Le mordo la guancia e le accarezzo i lunghi capelli castani, mentre lei mi accarezza il collo e il viso.
La prendo per i fianchi e la faccio sedere sul tavolo.
Sbuffi.
"Mi si spezza la schiena annetta, così sono più comodo". Rido.
Incroci le gambe dietro la mia schiena, mi mordi il labbro fino a farmi sanguinare e mi infili la lingua in bocca.
Faccio scivolare le mani sotto la maglietta fino a trovare i capezzoli turgidi.
Li strizzo attraverso il tessuto e parte il tuo primo gemito.
"Potevi almeno far finta di non volermi portare a letto mettendoti un reggiseno no?"
"Già che mi son vestita è tanto". Appoggi una mano sul pacco. "neanche 30 secondi a parlare e ce l'hai già duro".
"Voglio proprio vedere te invece".
Ti alzi il vestito, mi prendi una mano e me la indirizzi verso il tuo sesso nudo.
Questo riesce a sorprendere pure me.
"Che porca" ti sussurro e tu mi guardi soddisfatta prima di ricominciare a baciarmi.
Tocco la tua carne calda e mi eccito sempre di più.
Tolgo la mano da lì solo per farti leccare due dita, poi inizio ad accarezzarti le grandi labbra piano.
Poi passo alle cosce e ai fianchi. Mi allontano dal tuo fiore e ti da fastidio quando lo faccio perché odi quando prendo tempo.
Tu ecciti me, io rispondo.
"dai toccami" e mi infili la lingua nell'orecchio.
Fai scivolare le mani sotto la camicia e inizi a graffiarmi la schiena finché non conficchi le unghie sulle spalle quando lentamente ma inesorabilmente entro dentro di te con il medio.
Sei bollente. Sei bagnata.
Faccio ruotare il dito dentro di te, ma sciogli le gambe e mi spingi via.
Faccio un passo indietro mentre tu ti sfili il vestito e lo getti a lato.
Rimani nuda. la tua terza soda con i capezzoli che svettano, i capelli castani che scendono sulle tue spalle, i tuoi occhi fissi su di me e le tue labbra dischiuse. Sei una dea. Una bellissima maiala.
"dai andiamo in camera" e scatti verso la matrimoniale.
Ti rincorro mentre ridi.
"sfacciata" e ti pizzico il culetto di cui vai tanto fiera. Me lo voglio mangiare quel culo.
Ti butti a letto e faccio per stendermi su di te, ma con un piede sul petto mi fermi.
"com'è che tu sei ancora vestito?"
"non pensavo servisse"
"dai cretino muoviti, voglio vederti nudo, fammelo vedere"
Ai piedi del letto inizio a spogliarmi mentre tu a gambe aperte ti tocchi davanti a me, lentamente, massaggiandoti il clitoride e strizzandoti le tette.
Mi spoglio lentamente, lo spettacolo è sicuramente interessante e ne vale la pena.
"quanto sei maiala?"
"vieni a leccarla". Un ordine secco.
Salgo sul letto in ginocchio e mi chino in avanti per baciarti tra le cosce.
Le chiudi di scatto. "dai prendila"
Mi fai eccitare da morirà quando fai così la troia.
Di forza cerco di aprirti le gambe mentre tu scalci e ti divincoli.
"ti muovi?" e ridi.
"leccami su".
Ti ribalto e ti metto a 90. Li puoi chiudere le gambe finché vuoi, ma è davanti a me non puoi più giocare.
Di sicuro ti sei divertita, piccole gocce scendono lungo le gambe.
Appoggio la lingua tra le labbra e tu sospiri.
Inizio a lappare per gustare il più possibile il tuo sapore, così dolce che non sembra vero.
Muovo la lingua su e giù dal clitoride fino a infilarla il più possibile "dentro entra più dentro".
Con la lingua ti accarezzo il clitoride e poi dai li continuo la leccata senza mai staccare la limgua passando tra le labbra, l' entrata della vagina, la rosellina dell'anno, la spina dorsale fino ad arrivare all'orecchio destro. Sei a 90 sotto di me e ti appoggi la punta tra le cosce.
Ci stiamo eccitando sempre di più, ma non è il momento giusto ancora.
Ti faccio stendere supina e metta la testa fra le tue cosce, inizio a leccare.
"leccami come piace a me dai"
Sorrido e alzo lo sguardo. Occhi chiusi e una smorfia di piacere, le mani lungo i fianchi che artigliano le lenzuola.
Inizio a leccare con la punta della lingua in modo molto veloce il tuo clitoride. Le mie mani che accarezzano il tuo corpo.
Tu ansimi e io godo nel vedere che ti fai pervadere dal piacere.
Intingo due dita sul tuo fiore sempre più bagnato e te le faccio succhiare.
"Ti piace? " dico.
"Ah si, ma non fermarti con la lingua".
Delle grandi lappate per variare il movimento e poi mi concentro di nuovo sul clitoride.
Infilo le due dita della mano destra dentro di te, uno alla volta con i polpastrelli verso l'alto, a cercare il tuo punto g. Le faccio entrare sempre più forte e gradualmente alzo il ritmo del ditalino e delle leccare.
Appoggio la sinistra sul monte di venere e premo delicatamente.
Non è una cosa immediata certamente, sono lunghi minuti, ma i tuoi respiro accelerano e i tuoi guaiti riempiono la stanza.
Poi all'improvviso serri le gambe intorno alla mia testa, trattieni il respiro e io accelero al massimo, finché l'orgasmo non ti sconquassa tutta mentre urli in modo strozzato.
Mi appoggi una mano sulla testa e io quasi mi fermo.
Ti lecco delicatamente e basta, per farti respirare.
Dopo un paio di minuti salgo verso di te, baciando il tuo corpo fino al tuo viso. Stai sorridendo. Allunghi una mano verso il mio pene e lo accarezzi piano.
Sono inginocchiato affianco a te e tu ti appoggi sui gomiti. Dai un bacio alla punta del cazzo poi guardi il lenzuolo.
Seguo il tuo sguardo e vedo qualche goccia sparsa. Mi guardi e ridi imbarazzata, mentre acceleri il tuo massaggio.
Prendi e avvolgi la cappella nella tua bocca. La lingua saetta a destra e sinistra. Ti sei pienamente ripresa dall' orgasmo e hai ancora più voglia ora.
Mi fai stendere e inizi un pompino divino
"finalmente" dici e mi guardi con un sorriso perverso. La luce nei tuoi occhi è vivida e fissa sull'obiettivo.
Succhi e seghi il mio cazzo, lecchi l'asta e poi cerchi di ingoiarne il più possibile, mi massaggi le palle e le succhi una alla volta mentre mi seghi forte. Sei indiavolata.
Ti faccio mettere a 69.
"un po' di piacere ad entrambi no?" dico.
Ti lecco sia la figa che la rosellina dell'ano cercando di entrare in profondità con la lingua in entrambi i tuoi orifizi.
È meraviglioso come ci stiamo dando piacere.
Ad un certo punto ti alzi "dai, mettimelo dentro".
Gioco di sguardi, ti faccio stendere e mi metto sopra di te.
Prendo il pene e lo struscio sulla tua figa bagnata.
"mettimelo dentro dai"
Io rido e continuo.
Tu inizi a dimenarti e con il bacino e le mani cerchi di farmi entrare dentro di te. Lottiamo un po' finché lentamente inizio ad infilarlo dentro di te.
Siamo fermi e ci guardiamo negli occhi, quasi non respiriamo.
Mi fermo un attimo una volta arrivato in fondo. Un bacio rabbioso toglie ogni indugio e inizio a scoparti.
I corpi che si muovono, le nostre mani che accarezzano i nostri corpi, ci graffiamo e mordiamo, gemiti e ansimi.
Dentro di te è il paradiso, bollente, bagnata e tu lo senti spingere dentro di te sempre più forte.
Mi fermo mi alzo e ti faccio mettere i piedi sulle mie spalle.
Mi guardi con quello sguardo quasi preoccupato. "Guarda che mi spacchi"
Ti infilzo lentamente, tu metti una mano sulla pancia e impazzisci a sentire il mio cazzo che si muove dentro di te.
Sono terribilmente eccitato e non durerò a lungo. Tu lo sai e sorridi maliziosa.
"stai già per venire?"
Stai godendo da tempo e ancora riesci a prendermi in giro. Ti adoro. Rido.
Ritorniamo alla missionaria. Le gambe incrociate dietro la mia schiena.
Una mia mano che ti stringe un seno. L'altra sotto di te che stringe il tuo culetto sodo. Accelero sempre di più, tu ormai urli a pieni polmoni e io non mi controllo più.
Stacco la mano dal tuo culo, ti faccio leccare due dita mentre ti scopo forte. Mi fai un pompino al dito medio.
Stacco il dito dalla tua bocca ghiotta e ti stringo il viso.
"Sto per venire".
"OH si riempimi".
L'orgasmo mi prende. Ti schizzo dentro tutto il mio piacere e tu mi mordi il collo e trattieni le urla. Siamo pure estasi sessuale. Rallento i movimenti mentre ansimiamo
Quanto stiamo godendo non lo so.
Ci baciamo piano mentre prendiamo fiato. Il mio cazzo ancora pulsa dentro di te.
Effusioni nel silenzio.
"Perché non siamo sempre così?" mi fai.
"Non lo siamo?"
"Ora. Quando siamo a letto. È speciale. Ma perché non siamo così anche nella vita normale? Perché questo inverno non è stato sempre così "
"Non ci siamo parlati, avevamo paura di dirci le cose. Venivamo da una situazione diversa, abitudini diverse. E non ci siamo capiti"
"Ma com'è possibile?"
"Non lo so... Immagino che la zona rossa abbia colpito anche noi, lavorare, stare a casa... Ci ha inariditi e siamo esplosi senza rendercene conto."
"Può essere, ma non sono sicura sia tutto qui"
"Magari questa voglia ci fa paura, paura che si riduca solo a questo... Non riesco a pensare che sia solo sesso... Fosse solo sesso non scoperemmo così"
"Beh chi si immaginava che tu scopassi così?" e ridi.
"Cretina... Sono serio"
"Non sono sicura di me stessa"
"neanch'io, ma quando sono qui non mi importa niente del mondo"
Ti bacio e inizio a muovere il bacino. Sono ancora dentro di te.
"Già ripreso?"
Ti guardo, "No" Mi sfilò da te "fammelo tornare duro"
Mi guardi deliziata. Tu lecchi me e io lecco te, assaggiamo in nostri sapori combinati.
Di nuovo un 69, ma questa volta sto sopra io. Non ti ci vuole molto a farmelo tornare duro. E inizio a scoparti la bocca piano. Ma sono concentrato su altro
Con il medio della destra sto stuzzicando il tuo culetto. Ci passo la lingua e poi lo massaggio con il polpastrello.
Inizio a succhiare il clitoride e poi piano ti penetro la rosellina.
"Ah che fai"
"Scusa, lo sai quanto mi eccita"
"Scemo... Continua ma fai piano"
Sei eccitata e confusa. Lo sento perché sei sconnessa nel succhiarmi e segarmi.
Ansimi, ti prendo una mano e la stringo.
Infilo il medio nella tua vagina per bagnarlo e poi forzo il tuo culetto. Con delicatezza facendo avanti e indietro infilo tutto il medio dentro il tuo ano.
"Dio... È diventato durissimo" e ingoia in profondità il mio cazzo.
Ti scopo il culetto e continuo a leccarti, poi infilo il pollice della stessa mano nella tua figa bollente.
"Non vorrei mai si offendesse".
Un tuo morso leggero mi fa capire che non mi è concesso fermarmi a fare battute.
Stiamo impazzando di nuovo.
Mi fermo, mi stacco e mi alzo.
Ci guardiamo con sguardo animalesco. Ti allungo un braccio, ti appendi e ti metti a pecora.
Mi inginocchio dietro di te.
Niente dolcezza adesso. Solo fottere forte.
Entro dentro di te e tu ti scateni.
A 90 tu impazzisci e prenderlo da dietro ti trasforma. Io spingo in avanti e tu spingi indietro.
"Oddio, scopami, scopami" urli e godi.
Io appeso ai tuoi fianchi ti fotto come un matto. I nostri corpi fanno rumori osceni.
Ti schiaffeggio il culo.
"sei un animale" sbotti.
Allora ti faccio alzare verso di me mentre continuo a fotterti.
Ti stringo i seni e gioco con i tuoi capezzoli. Ti mordo e ti lecco il collo.
"Oh mi fai godere come una troia".
Come abbiamo iniziato ci fermiamo. Mi fai stendere ti metti a cavalcioni si di me e ti impali. Non dobbiamo dire niente tra di noi, ci capiamo alla perfezione.
Mi cavalchi. Ci guardiamo negli occhi mentre saltelli sul mio cazzo che sprofonda sempre di più dentro di te. Ne vuoi sempre di più. E li sopra ti senti potente.
Siamo di nuovo ad un punto di non ritorno. Stiamo godendo e stiamo per venire. Ti stringo per i fianchi e inizio a spingere verso l'alto dentro di te. Colpi fortissimi che ti tolgono il fiato. Questa volta non parliamo
Ti adagi su di me mentre continuo a pompare. Ci stringiamo, le bocche aperte uno davanti all'altra.
E l'orgasmo arriva. Ancora più potente di prima, ci stringiamo e ci ansimiamo il piacere nelle orecchie.
Di nuovo gli schizzi ti riempiono e il mio cazzo viene spremuto dai tuoi muscoli. Toglie il fiato godere dentro di te.
Rimaniamo fermi così. Tu sopra io sotto. Immobili ad assaporare il reciproco piacere.
"Sei bravo" dici sorridendo.
"No" rispondo "fossi stato bravo non ti avrei dovuto far cadere in tentazione".
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