Bocca gialla

Ieri stavo guardando la televisione con mio marito, ero impegnata nel capire la trama dell'ennesimo film di guerra che Michele voleva assolutamente guardare.

- Ma che cazzo di film è Michele?
- Un film bellissimo Tiziana, perché me lo chiedi?
- Porca puttana amore, non mi piace per nulla è noioso...

Allora Michele vedendomi annoiata ha cercato di ravvivare la serata.
Si è alzato dal divano e ha spento la TV per prima cosa poi è andato al frigorifero e si è scolato una birra per intero.

- Vuoi divertirti Tiziana?

Non sapevo cosa rispondere perché non sapevo cosa volesse farmi. Ha preso un asciugamano e me l'ha piazzato davanti.

- Mettiti in ginocchio amore.

Mi sono istintivamente chinata sull'asciugamano, avevo capito cosa volesse fare. Mi mordevo le labbra maliziosa.

- Il mio maritino vuole un pompino vero?

Michele non mi rispose subito. Si era slacciato la patta dei pantaloncini ed era rimasto col cazzo in tiro davanti alla mia faccia.

- Dai amore, dimmi che vuoi un pompino... Dimmi che vuoi una bella pompa... Ho voglia di succhiartelo.

Mi guardava con malizia e fare zozzo.
Mi posò il cazzo sulle guance e me lo passò pure sul nasino e sulle labbra senza però premerlo con forza sulla boccuccia.
Io volevo prenderlo in bocca, sentivo il sapore salato del suo pene sulla mia bocca, mi cresceva la voglia e sentivo il suo cazzo indurirsi mentre era a contatto con la pelle del mio viso.

- Spogliati Tiziana.

Ero inginocchiata, mi levai la magliettina, le mie tette e il mio corpicino erano lì, a portata di cazzo.

- Vuoi che faccio la puttana? Vuoi che ti prendo il cazzo in gola?

Iniziai a leccargli la punta dell'uccello , presi confidenza con il cazzo nella bocca, sentivo il pulsare sulla lingua, l'eccitazione di mio marito nella bocca. Più cresceva il cazzo più cercavo di farlo scivolare nella gola con l'aiuto della saliva.
Ero eccitatissima. Con una mano mi aiutavo a tenere il ritmo della succhiata, l'altra era infilata tra le mutandine e mi toccavo con le dita la fighetta.

- Vuoi la sborra amore?

Michele era eccitato, risposi affermativo con la testa senza perdere il ritmo. Succhiavo il cazzo con amore, lui premeva forte i suoi centimetri nella mia bocca. Non era affatto dolce nei movimenti, il suo cazzo entrava con forza tra i miei piccoli dentini. Ero tutta sudata, colavo saliva dalla bocca, prendeva la mia testa fra le mani e la spingeva con forza sul suo pube. Il suo cazzo lunghissimo mi arrivava in gola, facevo fatica a respirare.

- Ingoia troiaaaaaa...

Arrivò lo spruzzo caldo in bocca, mi teneva la testa sul cazzo, non potevo muovermi, allora feci l'unica cosa che potevo fare e ingoiai lo sperma caldo.

Lo guardai soddisfatto ma non aveva ancora finito.

- Tieni la bocca aperta Tiziana.

Rimasi li impalata come una scena, sudata e stropicciata, inginocchiata e a bocca aperta.
Si posizionò come al cesso tenendosi il cazzo con la mano destra.
Fece un paio di scrollate e uscì un bel piscio giallo che andò a schizzarmi la faccia. Voleva che bevessi e rimasi con la bocca aperta a bere il suo piscio, ancora più caldo della sborra.
Dovetti trattenere il vomito, non avevo mai bevuto la piscia.
Aveva bevuto tanto, sembrava non finire mai quella pisciata.
Il giallo paglierino della piscia mi aveva bagnato la faccia, avevo la piscia nei capelli, sul collo che colava sulle tette, sulla pancia e infine sul mio asciugamano. La sua piscia mi era entrata persino nelle mutandine. Ero sporca da fare schifo, puzzavo di sperma e urina. I capelli erano appiccicati, mi strofinai la faccia per togliermi un po' di piscia dagli occhi.
Volevo vomitare ma la cosa mi era piaciuta. Mi presa la testa nuovamente e infilò ancora il cazzo nella bocca, era sempre duro come il marmo. Mi infilava il cazzo nella bocca e non accennava a fermarsi. Iniziava a bruciarmi la gola per lo sforzo.

- Ti sei annoiata?
- No, amore... Voglio che mi pisci in bocca ogni volta che vuoi.