La prima volta con mia cugina - Parte 2
di
Francesco97
genere
incesti
Passai 9 giorni insieme a mia cugina Alice. Nove giorni fatti di carezze, baci e soprattutto grandi scopate.
Era giunto l'ultimo giorno di permanenza sua e dei miei zii, poi sarebbero tornati a Roma e io non l'avrei rivista per un anno o forse anche più. Mi aveva promesso che l'ultimo giorno mi avrebbe fatto provare il suo culo, ma a me non importava, ormai volevo solo la sua compagnia e le sua mani sul mio corpo. Andammo a cena tutti insieme e ci abbuffammo di frittura di pesce, durante la cena io e Alice non smettevamo di scambiarci sguardi complici, qualche occhiolino da parte mia, qualche bacio da parte sua. Non lo avevamo ancora fatto quel giorno, avevo sognato tutto il pomeriggio la sua figa così profumata e così liscia, ma Alice insieme a mia madre e mia zia fece visita ad alcuni parenti e così rimasi a bocca asciutta.
Lei notò un filo di tristezza nel mio sguardo e si scusò dolcemente per non aver rispettato la sua promessa.
- Ma non me ne frega niente di quello... del culo... Ormai siamo andati oltre- le dissi.
Lei quasi si offese, forse pensava che ne avessi avuto abbastanza. Ma come facevo ad averne abbastanza del suo corpo? Così bello, sinuoso, con due tette morbide come la seta e un culo che sembrava disegnato da Michelangelo in persona.
Ritornammo a casa verso l'una e mi fiondai a letto, nervoso.
Alle due il cellulare vibra, è lei.
- Sei ancora sveglio? - mi scrive Alice.
- Si, ma non ho voglia di fare nulla - rispondo scocciato
- OK, allora buonanotte-
Chiusi gli occhi, ma non avrei dormito molto quella notte.
Tre minuti e mia cugina fece silenziosamente irruzione nella mia stanza.
Indossava un intimo bianco che le metteva in risalto tutte le curve.
- Ma che fai? - sussurrai.
- Volevo farti una sorpresina-
Mi prese la testa e mi baciò, improvvisamente tutto il nervosismo della serata svanì e mi feci rapire dalle sue labbra e dalla sua lingua.
La presi e la sbattei sul letto, la guardai e mi catapultai sul suo seno che strizzai freneticamente, mentre la mia lingua assaporava la sua.
Scesi sulle tette, le liberai dal reggiseno e iniziai a succhiare guardandola dritta negli occhi, poi scesi baciai l'ombelico, i fianchi e arrivai sull'inguine.
- Stasera ci divertiamo come mai abbiamo fatto-
- Si ti prego, voglio essere tua ancora una volta -
Un piccoli bacio e poi iniziai a soffiare vicino alla figa. Posai le labbra lungo tutte le sue gambe, poi il mio indice iniziò delicatamente a sfiorarle il clitoride, giocai per qualche istante, poi mi decisi a farla godere.
Scostai la mutandina di pizzo da una parte, e come inebriato non potei che poggiare il naso sulla sua fichetta.
- Vai,non resisto -
Mia cugina mi spronò a farla godere e io non potevo deluderla.
Cominciai con succhiare il clitoride , i suoi umori mi fecero impazzire, erano come un elisir. Le misi una mano sulla bocca, in un primo momento per assicurarmi che non facesse troppo rumore, in un secondo momento per farle assaporare il suo stesso sapore con due dita.
Succhiavo e leccavo, non smettendo mai di guardarla dritta negli occhi, lei mi teneva la testa e allo stesso tempo iniziò a tremare e ansimare all'impazzata.
Fu lei a coprirsi la bocca mentre vedevo il suo petto alzarsi e abbassarsi per cercare l'ossigeno.
Mi sorrise.
- Sei stato strepitoso - mi sussurrò. - Ma lo avevi già fatto? -
- Una volta, ma ci sono un sacco di tutorial in giro, sono molto utili-
Non feci in tempo a terminare la frase che i miei boxer volarono via.
-Adesso mi diverto io-
Ero pronto a ricevere l'ennesimo strepitoso pompino, invece, Alice, prese il mio cazzo e si colpì ripetutamente le terre. La mia prima spagnola ed quello che mi attendeva un attimo dopo.
Le sue tette e il mio cazzo si incastrarono alla perfezione, ma il vero piacere iniziò quando lei posò la lingua sulla mia cappella.
Ci guardavamo sempre dritto negli occhi, ormai eravamo una cosa unica.
Le accarezzai il viso con la mano, lei tolse la bocca dal mio cazzo e prese ogni singolo dito in bocca.
- Voglio scopare - dissi.
- Sono tua -
Mi alzai a prendere un preservativo, ma lei mi fermò.
- Oggi siamo solo io e te, una cosa sola-
Mi eccitai ancora di più.
Presi in mano il cazzo e lo puntai dritto nella figa.
- Ma che fai? -
La guardai stranito.
- Ultima giorno, il culo... Ricordi? Non me lo feci ripetere due volte.
- leccamelo un pochino prima amore, è solo la seconda volta che mi scopano lì -
Mi abbassai di nuovo, sputai su quel piccolo buchetto. Mi sembrava troppo stretto.
Avevo il cazzo durissimo, l'eccitazione era alle stelle.
- Piano - come al solito le mi guidava con dolcezza.
Era così caldo e così stretto allo stesso tempo.
Ne infilai qualche centimetro, ero in ecstasi.
- Bravo amore, lo voglio tutto però -
Lo misi tutto, lei gemette. Quasi mi accasciai su di lei. Ripresi a baciarla, mentre il mio cazzo lentamente si faceva largo nel paradiso.
- Vorrei farlo per sempre - mi lasciai sfuggire
Lei mi baciò appassionatamente per secondi interminabili.
Spingevo sempre si più, sentivo che era il momento di velocizzare.
- è bellissimo, più forte! -
Così feci.
Le mie palle iniziarono a sbattere sul suo fantastico culo, il piacere era indescrivibile.
Dopo qualche minuto la misi a pecora, i miei colpi si fecero decisi e belli potenti.
Lei alzò il Busto per raggiungere la mia bocca e la mia lingua.
Dopo più di venti minuti ero esausto,ma il mio cazzo era pronto a durare tutta la notte.
Lei iniziò a darmi una mano facendo roteare il culo e prendendo il mio cazzo dentro fino all'ultimo millimetro.
- sto godendo da matti amore -
Per una volta non risposi, ero ipnotizzato ad ammirare il suo culo così perfetto che accoglieva prepotentemente il mio cazzo duro.
Non so quanto passò, ma arrivai al limite. Con una violenta sculacciata glielo feci capire.
- Dai vienimi in bocca amore-
Segai il mio cazzo così forte che quasi mi feci male, e poi venni.
Lei accolse ogni schizzo dentro la sua bocca e ingoiò.
Lo faceva sempre, la eccitava da morire farlo.
- Senza dubbio la miglior scopata di questo dieci giorni - dissi.
- La migliore della mia vita- commentò.
Rimanemmo un'ora a guardarci, senza toccarci. Ero felice che la mia prima esperienza fosse stata con lei una ragazza così bella e amorevole. La mattina ripartì, ci salutammo come due normali cugini, una abbraccio e un ciao.
Pensavo che la notte appena trascorsa sarebbe stata l'ultima in cui avremmo scopato.
Mi sbagliavo, ma questo lo racconterò nella parte 3, l'ultima.
Era giunto l'ultimo giorno di permanenza sua e dei miei zii, poi sarebbero tornati a Roma e io non l'avrei rivista per un anno o forse anche più. Mi aveva promesso che l'ultimo giorno mi avrebbe fatto provare il suo culo, ma a me non importava, ormai volevo solo la sua compagnia e le sua mani sul mio corpo. Andammo a cena tutti insieme e ci abbuffammo di frittura di pesce, durante la cena io e Alice non smettevamo di scambiarci sguardi complici, qualche occhiolino da parte mia, qualche bacio da parte sua. Non lo avevamo ancora fatto quel giorno, avevo sognato tutto il pomeriggio la sua figa così profumata e così liscia, ma Alice insieme a mia madre e mia zia fece visita ad alcuni parenti e così rimasi a bocca asciutta.
Lei notò un filo di tristezza nel mio sguardo e si scusò dolcemente per non aver rispettato la sua promessa.
- Ma non me ne frega niente di quello... del culo... Ormai siamo andati oltre- le dissi.
Lei quasi si offese, forse pensava che ne avessi avuto abbastanza. Ma come facevo ad averne abbastanza del suo corpo? Così bello, sinuoso, con due tette morbide come la seta e un culo che sembrava disegnato da Michelangelo in persona.
Ritornammo a casa verso l'una e mi fiondai a letto, nervoso.
Alle due il cellulare vibra, è lei.
- Sei ancora sveglio? - mi scrive Alice.
- Si, ma non ho voglia di fare nulla - rispondo scocciato
- OK, allora buonanotte-
Chiusi gli occhi, ma non avrei dormito molto quella notte.
Tre minuti e mia cugina fece silenziosamente irruzione nella mia stanza.
Indossava un intimo bianco che le metteva in risalto tutte le curve.
- Ma che fai? - sussurrai.
- Volevo farti una sorpresina-
Mi prese la testa e mi baciò, improvvisamente tutto il nervosismo della serata svanì e mi feci rapire dalle sue labbra e dalla sua lingua.
La presi e la sbattei sul letto, la guardai e mi catapultai sul suo seno che strizzai freneticamente, mentre la mia lingua assaporava la sua.
Scesi sulle tette, le liberai dal reggiseno e iniziai a succhiare guardandola dritta negli occhi, poi scesi baciai l'ombelico, i fianchi e arrivai sull'inguine.
- Stasera ci divertiamo come mai abbiamo fatto-
- Si ti prego, voglio essere tua ancora una volta -
Un piccoli bacio e poi iniziai a soffiare vicino alla figa. Posai le labbra lungo tutte le sue gambe, poi il mio indice iniziò delicatamente a sfiorarle il clitoride, giocai per qualche istante, poi mi decisi a farla godere.
Scostai la mutandina di pizzo da una parte, e come inebriato non potei che poggiare il naso sulla sua fichetta.
- Vai,non resisto -
Mia cugina mi spronò a farla godere e io non potevo deluderla.
Cominciai con succhiare il clitoride , i suoi umori mi fecero impazzire, erano come un elisir. Le misi una mano sulla bocca, in un primo momento per assicurarmi che non facesse troppo rumore, in un secondo momento per farle assaporare il suo stesso sapore con due dita.
Succhiavo e leccavo, non smettendo mai di guardarla dritta negli occhi, lei mi teneva la testa e allo stesso tempo iniziò a tremare e ansimare all'impazzata.
Fu lei a coprirsi la bocca mentre vedevo il suo petto alzarsi e abbassarsi per cercare l'ossigeno.
Mi sorrise.
- Sei stato strepitoso - mi sussurrò. - Ma lo avevi già fatto? -
- Una volta, ma ci sono un sacco di tutorial in giro, sono molto utili-
Non feci in tempo a terminare la frase che i miei boxer volarono via.
-Adesso mi diverto io-
Ero pronto a ricevere l'ennesimo strepitoso pompino, invece, Alice, prese il mio cazzo e si colpì ripetutamente le terre. La mia prima spagnola ed quello che mi attendeva un attimo dopo.
Le sue tette e il mio cazzo si incastrarono alla perfezione, ma il vero piacere iniziò quando lei posò la lingua sulla mia cappella.
Ci guardavamo sempre dritto negli occhi, ormai eravamo una cosa unica.
Le accarezzai il viso con la mano, lei tolse la bocca dal mio cazzo e prese ogni singolo dito in bocca.
- Voglio scopare - dissi.
- Sono tua -
Mi alzai a prendere un preservativo, ma lei mi fermò.
- Oggi siamo solo io e te, una cosa sola-
Mi eccitai ancora di più.
Presi in mano il cazzo e lo puntai dritto nella figa.
- Ma che fai? -
La guardai stranito.
- Ultima giorno, il culo... Ricordi? Non me lo feci ripetere due volte.
- leccamelo un pochino prima amore, è solo la seconda volta che mi scopano lì -
Mi abbassai di nuovo, sputai su quel piccolo buchetto. Mi sembrava troppo stretto.
Avevo il cazzo durissimo, l'eccitazione era alle stelle.
- Piano - come al solito le mi guidava con dolcezza.
Era così caldo e così stretto allo stesso tempo.
Ne infilai qualche centimetro, ero in ecstasi.
- Bravo amore, lo voglio tutto però -
Lo misi tutto, lei gemette. Quasi mi accasciai su di lei. Ripresi a baciarla, mentre il mio cazzo lentamente si faceva largo nel paradiso.
- Vorrei farlo per sempre - mi lasciai sfuggire
Lei mi baciò appassionatamente per secondi interminabili.
Spingevo sempre si più, sentivo che era il momento di velocizzare.
- è bellissimo, più forte! -
Così feci.
Le mie palle iniziarono a sbattere sul suo fantastico culo, il piacere era indescrivibile.
Dopo qualche minuto la misi a pecora, i miei colpi si fecero decisi e belli potenti.
Lei alzò il Busto per raggiungere la mia bocca e la mia lingua.
Dopo più di venti minuti ero esausto,ma il mio cazzo era pronto a durare tutta la notte.
Lei iniziò a darmi una mano facendo roteare il culo e prendendo il mio cazzo dentro fino all'ultimo millimetro.
- sto godendo da matti amore -
Per una volta non risposi, ero ipnotizzato ad ammirare il suo culo così perfetto che accoglieva prepotentemente il mio cazzo duro.
Non so quanto passò, ma arrivai al limite. Con una violenta sculacciata glielo feci capire.
- Dai vienimi in bocca amore-
Segai il mio cazzo così forte che quasi mi feci male, e poi venni.
Lei accolse ogni schizzo dentro la sua bocca e ingoiò.
Lo faceva sempre, la eccitava da morire farlo.
- Senza dubbio la miglior scopata di questo dieci giorni - dissi.
- La migliore della mia vita- commentò.
Rimanemmo un'ora a guardarci, senza toccarci. Ero felice che la mia prima esperienza fosse stata con lei una ragazza così bella e amorevole. La mattina ripartì, ci salutammo come due normali cugini, una abbraccio e un ciao.
Pensavo che la notte appena trascorsa sarebbe stata l'ultima in cui avremmo scopato.
Mi sbagliavo, ma questo lo racconterò nella parte 3, l'ultima.
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