La prima volta con mia cugina
di
Francesco97
genere
incesti
A 18 anni non avevo ancora perso la verginità. Mi ero frequentato con due ragazze in precedenza, ma era tutto finito prima che potessi davvero concludere qualcosa con loro. Ero comunque riuscito a farmi fare qualche sega e un paio di pompini, ma volevo di più.
Tre anni fa ad agosto, la settimana dopo aver compiuto 18 anni, i miei zii materni vennero a trovare me e la mia famiglia per abbandonare il caldo di Roma e passare lunghe giornate al mare. Con loro venne anche mia cugina Alice, 23 anni, che aveva appena terminato la sessione estiva e aveva voglia di rilassarsi.
Mia cugina è una ragazza bellissima, lunghi capelli castani, occhi verdi, 1.70 circa e un copro mozzafiato. Arrivata a casa mia non potei non notare il suo reggiseno rosso, sotto la maglietta bianca. Era un anno preciso che non la vedevo, avevo già fantasticato sulla sua terza di seno e ogni volta finivo con il segarmi in bagno e sborrare su un fazzoletto o direttamente nel cesso.
Passarono due giorni tranquillamente, andavamo al mare, ogni tanto buttavo un'occhiata sia sulle tette che sul culo e poi tornavo a farmi i fatti miei.
Il mercoledì sera verso le 7 rimanemmo in casa a giocare alla play per passare il tempo.
- Allora, ho visto che quella ragazza ha tolto le foto da instagram con te - mi disse spiazzandomi.
-Si... Non mi piaceva poi così tanto, era troppo appiccicosa e poi non abbiamo concluso niente - risposi
- Vuoi dire che non te l'ha data? -
Scoppiammo a ridere
- Me l'ha succhiato tre volte in sei mesi, nient'altro-
-Eppure sei un bel ragazzo... È una stupida, hai fatto bene a mollarla-
Rimasi in silenzio un po' imbarazzato. Finimmo la partita e lei si alzò per tornare in cucina.
- Io un giretto con te me lo farei-
Non reagii per il troppo imbarazzo, anzi mi limitai ancora a riderci su.
Alle dieci andammo insieme al mare a prenderci un gelato con l'auto di mio padre.
Non smettevo per un secondo di pensare a ciò che mi aveva detto.
Appena prima di finire il gelato, colto da gran coraggio le parlai.
- Ali oggi che intendevi con "mi farei volentieri un giro"? -
Lei rise. - Sei un bel ragazzo e poi ti ho visto in costume, non hai guadagnato centimetri solo in altezza-
- Bè grazie -
- Sei il mio tipo ideale di ragazzo sai... Fatico a trovarne uno che mi piaccia davvero fisicamente-
Io arrossii.
- Non fare il timido, ho notato che mi guardavi le tette ieri al mare -
Si strinse le tette e mi cadde di nuovo l'occhio sulla scollatura.
- È normale alla tua età fare delle fantasie -
Non riuscivo a dire niente.
- Sai io sono in cerca di un'avventura-
- E io di una ragazza che mi faccia perdere la verginità -
Bastarono un paio di sguardi, non finimmo nemmeno il gelato. Risaliamo in auto e ci baciammo. Fortunatamente eravamo in un parcheggio con poche auto, nessuno ci avrebbe visto.
Le nostre lingue si cercavano con insistenza, le sue labbra erano così morbide che subito il mio cazzo diventò di marmo. Mi prese una mano e la appoggio su una tetta, iniziai a toccarla a cercare di andare oltre il reggiseno.
- Hai delle tette pazzesche ali-
- Lo so tesoro e sono tutte per te-
Si tolse la maglia e poi il reggiseno
- Dai che aspetti dai un bel bacio alle mie bambine-
Ero estasiato dal suo profumo e dalla perfezione delle sue tette. Una terza abbondante con capezzoli turgidissimi che non aspettavano altro che essere leccati.
Tolse la maglietta anche a me
- Wow I tuoi addominali sono molto meglio da vicino -
Me li sfiorò con le dita e le unghie
- Ma a me interessa cosa c'è lì sotto-
Tirai giù i pantaloncini, poi feci per togliere le mutande, ma lei mi fermò.
- Fallo piano,voglio godermi lo spettacolo -
Piano piano il mio cazzo di 17 cm fece capolino dalle mutande.
Mi voltai per vedere la reazione di mia cugina, ma lei aveva già poggiato le labbra sulla mia cappella e aveva iniziato a leccare.
Piano in un primo momento, poi lo prese tutto in bocca, cercando di divorarlo. Con due dita mi sfiorava le palle, il mio cazzo ormai era di marmo.
Andò avanti per quasi dieci minuti facendo piccole pause per baciarmi e lasciarmi la sua saliva su tutta la bocca. Poi dovetti fermarla.
- Andiamo dietro, voglio scopare-mi disse segandomi dolcemente il cazzo.
Dietro tocco a lei togliersi i pantaloni, si mise a pecora davanti a me, lasciandomi di stucco.
Un culo perfetto, morbido e una figa depilata bella rosa.
- Forza, non posso più aspettare-
Mi avvicinai e lei prese il cazzo per portarlo dritto nella figa.
Ci misi tre secondi ad entrare. Un forte gemito mi fece ancora di più eccitare e iniziai a scopare dolcemente mia cugina.
Lei mi aiutava muovendo il culo verso di me. Le afferrai i fianchi e iniziai a dare colpi più decisi.
- Più forte amore... -
Infilai il cazzo ancora più in profondità, fino a far sbattere le palle-
- Si bravo, sei bravissimo amore -
Guardavo in continuazione il suo culo, ma quello che mi eccitò fu vederla toccarsi le tette e stringersi i capezzoli, così mi allungai su di lei e le toccai le tette.
Venti minuti. Non durai di più. Tirai fuori il cazzo e venni sul culo.
- raccoglila con un dito e fammela assaggiare -
Lo feci e lei mi succhiò il dito per assaggiare la mia sborra.
Ci rivestimmo, eravamo fuori da un po' di tempo, al ritorno avremmo dovuto inventarci una scusa.
- Abbiamo altri dieci giorni - mi disse.
- Voglio farlo dieci giorni di fila-
- E lo faremo. Inoltre l'ultimo giorno avrai un premio-
- Mi dai il culo -
- Lo devi scopare come se fosse d'oro-
Tornammo a casa, nei 10 giorni successivi, non appena avevamo un momento libero scopavamo. E l'ultimo giorno arrivò anche il premio, ma questa ve la racconterò la prossima volta
Tre anni fa ad agosto, la settimana dopo aver compiuto 18 anni, i miei zii materni vennero a trovare me e la mia famiglia per abbandonare il caldo di Roma e passare lunghe giornate al mare. Con loro venne anche mia cugina Alice, 23 anni, che aveva appena terminato la sessione estiva e aveva voglia di rilassarsi.
Mia cugina è una ragazza bellissima, lunghi capelli castani, occhi verdi, 1.70 circa e un copro mozzafiato. Arrivata a casa mia non potei non notare il suo reggiseno rosso, sotto la maglietta bianca. Era un anno preciso che non la vedevo, avevo già fantasticato sulla sua terza di seno e ogni volta finivo con il segarmi in bagno e sborrare su un fazzoletto o direttamente nel cesso.
Passarono due giorni tranquillamente, andavamo al mare, ogni tanto buttavo un'occhiata sia sulle tette che sul culo e poi tornavo a farmi i fatti miei.
Il mercoledì sera verso le 7 rimanemmo in casa a giocare alla play per passare il tempo.
- Allora, ho visto che quella ragazza ha tolto le foto da instagram con te - mi disse spiazzandomi.
-Si... Non mi piaceva poi così tanto, era troppo appiccicosa e poi non abbiamo concluso niente - risposi
- Vuoi dire che non te l'ha data? -
Scoppiammo a ridere
- Me l'ha succhiato tre volte in sei mesi, nient'altro-
-Eppure sei un bel ragazzo... È una stupida, hai fatto bene a mollarla-
Rimasi in silenzio un po' imbarazzato. Finimmo la partita e lei si alzò per tornare in cucina.
- Io un giretto con te me lo farei-
Non reagii per il troppo imbarazzo, anzi mi limitai ancora a riderci su.
Alle dieci andammo insieme al mare a prenderci un gelato con l'auto di mio padre.
Non smettevo per un secondo di pensare a ciò che mi aveva detto.
Appena prima di finire il gelato, colto da gran coraggio le parlai.
- Ali oggi che intendevi con "mi farei volentieri un giro"? -
Lei rise. - Sei un bel ragazzo e poi ti ho visto in costume, non hai guadagnato centimetri solo in altezza-
- Bè grazie -
- Sei il mio tipo ideale di ragazzo sai... Fatico a trovarne uno che mi piaccia davvero fisicamente-
Io arrossii.
- Non fare il timido, ho notato che mi guardavi le tette ieri al mare -
Si strinse le tette e mi cadde di nuovo l'occhio sulla scollatura.
- È normale alla tua età fare delle fantasie -
Non riuscivo a dire niente.
- Sai io sono in cerca di un'avventura-
- E io di una ragazza che mi faccia perdere la verginità -
Bastarono un paio di sguardi, non finimmo nemmeno il gelato. Risaliamo in auto e ci baciammo. Fortunatamente eravamo in un parcheggio con poche auto, nessuno ci avrebbe visto.
Le nostre lingue si cercavano con insistenza, le sue labbra erano così morbide che subito il mio cazzo diventò di marmo. Mi prese una mano e la appoggio su una tetta, iniziai a toccarla a cercare di andare oltre il reggiseno.
- Hai delle tette pazzesche ali-
- Lo so tesoro e sono tutte per te-
Si tolse la maglia e poi il reggiseno
- Dai che aspetti dai un bel bacio alle mie bambine-
Ero estasiato dal suo profumo e dalla perfezione delle sue tette. Una terza abbondante con capezzoli turgidissimi che non aspettavano altro che essere leccati.
Tolse la maglietta anche a me
- Wow I tuoi addominali sono molto meglio da vicino -
Me li sfiorò con le dita e le unghie
- Ma a me interessa cosa c'è lì sotto-
Tirai giù i pantaloncini, poi feci per togliere le mutande, ma lei mi fermò.
- Fallo piano,voglio godermi lo spettacolo -
Piano piano il mio cazzo di 17 cm fece capolino dalle mutande.
Mi voltai per vedere la reazione di mia cugina, ma lei aveva già poggiato le labbra sulla mia cappella e aveva iniziato a leccare.
Piano in un primo momento, poi lo prese tutto in bocca, cercando di divorarlo. Con due dita mi sfiorava le palle, il mio cazzo ormai era di marmo.
Andò avanti per quasi dieci minuti facendo piccole pause per baciarmi e lasciarmi la sua saliva su tutta la bocca. Poi dovetti fermarla.
- Andiamo dietro, voglio scopare-mi disse segandomi dolcemente il cazzo.
Dietro tocco a lei togliersi i pantaloni, si mise a pecora davanti a me, lasciandomi di stucco.
Un culo perfetto, morbido e una figa depilata bella rosa.
- Forza, non posso più aspettare-
Mi avvicinai e lei prese il cazzo per portarlo dritto nella figa.
Ci misi tre secondi ad entrare. Un forte gemito mi fece ancora di più eccitare e iniziai a scopare dolcemente mia cugina.
Lei mi aiutava muovendo il culo verso di me. Le afferrai i fianchi e iniziai a dare colpi più decisi.
- Più forte amore... -
Infilai il cazzo ancora più in profondità, fino a far sbattere le palle-
- Si bravo, sei bravissimo amore -
Guardavo in continuazione il suo culo, ma quello che mi eccitò fu vederla toccarsi le tette e stringersi i capezzoli, così mi allungai su di lei e le toccai le tette.
Venti minuti. Non durai di più. Tirai fuori il cazzo e venni sul culo.
- raccoglila con un dito e fammela assaggiare -
Lo feci e lei mi succhiò il dito per assaggiare la mia sborra.
Ci rivestimmo, eravamo fuori da un po' di tempo, al ritorno avremmo dovuto inventarci una scusa.
- Abbiamo altri dieci giorni - mi disse.
- Voglio farlo dieci giorni di fila-
- E lo faremo. Inoltre l'ultimo giorno avrai un premio-
- Mi dai il culo -
- Lo devi scopare come se fosse d'oro-
Tornammo a casa, nei 10 giorni successivi, non appena avevamo un momento libero scopavamo. E l'ultimo giorno arrivò anche il premio, ma questa ve la racconterò la prossima volta
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